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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/19/17 in tutte le aree

  1. Cari Lamonetiani, come promesso, in occasione del cinquantenario della mia collezione, voglio condividere con Voi la gioia di un altro bel "rametto" in buona conservazione. Spero possa trovare lo stesso apprezzamento del 4 bese del 1909 postato qualche giorno fa.
    5 punti
  2. Si entra da Spadari per il brindisi di rito ( a proposito grazie giamba ! )...sono trascorsi neanche due mesi dal brindisi sull'idea e la partenza e siamo qui ora col prodotto finito, complimenti a tutti....
    5 punti
  3. Orgogliosi ora col Gazzettino finalmente nelle mani di tanti davanti all'Ambrosiana....
    5 punti
  4. Aggiungo qualche immagine.. Davvero una mattinata memorabile!! Grazie a tutti!!
    4 punti
  5. Qui Roberto con figlia e Giamba....lascio a voi ora per i commenti o immagini, poi magari ritornerò...
    4 punti
  6. Qui un terzetto delle meraviglie, si fa per dire ovviamente ?.....
    4 punti
  7. Mentre fuori gli appassionati milanesi, sorpresi e contenti per questa novità ritirano la loro copia, qui in alto i calici !
    4 punti
  8. Così si mostravano stamattina i banchetti del Cordusio all'arrivo degli appassionati....
    4 punti
  9. Questo pomeriggio se vi va provo a fare qualche esperimento grafico... Intanto posso solamente dire che di tondelli con queste caratteristiche (mancanza di legende, taglio "a filo" del cerchio interno) ne ho visti parecchi. Mai lucchesi ma quasi sempre siciliani di epoca sveva od angioina, più raramente denari milanesi enriciani - anche terzoli - e pavesi (sia a nome di Enrico che, soprattutto, a nome di Federico). Questi esemplari vengono solitamente proposti come oboli, mezzi denari ecc. con grande fantasia e poca razionalità, si vede chiaramente che sono denari tosati. Sull'esemplare appena (ri)proposto ho alcuni dubbi, penserei ad una moneta con le caratteristiche "artificiali" di cui sopra ma in alcuni punti la parte epigrafica del giro mi pare effettivamente mancante. Come già detto ad inizio post proverò a fare qualche operazione di fotoritocco e vedremo che uscirà... Ufficiale o imitativa poi...è un discorso potenzialmente infinito. Che "belli" i lucchesi! Un caro saluto a tutti, Antonio
    4 punti
  10. Salve a tutti restiamo con Carlo II ! Bianchetto II tipo MIR 448 sigle GB : zecche di Cornavin ?
    3 punti
  11. Che mattinata stupenda amici... Un grazie di cuore a tutti, in paricolare al nostro insostituibile @giamba54 Antonio
    3 punti
  12. @nando12 La 2^ e 3^ dei D/ foto sono della stessa moneta, come avrai già visto anche tu Forse arrivano al BB/SPL, mediamente Premesso che personalmente su subito.it non comprerei mai monete, per queste monete comuni e reperibilissime in ben altra conservazione che sono dei capolavori di indubbia bellezza non posso che consigliare di prenderle in alta conservazione Se poi malauguratamente un giorno si dovranno vendere, qualcosa più del peso dell'argento si dovrebbe prendere Questa è la mia serietta, presa così in un'asta di Negrini circa 15 anni fa, quando iniziai a collezionare. Guardando il realizzo, e il Gigante 2017... sorrido
    3 punti
  13. Carissimi, intervengo per cercare di dare una differente visione di questa moneta, che a mio avviso è assolutamente falsa. Vi posto la moneta che ha fatto da capostipite ( l'host, foto 1 in basso, da Lanz 2005, e confronto con oggetto della discussione in alto, ex Kuenker 2015) per ottenere il conio moderno da cui sono stati ottenuti numerosi esemplari, di cui molti poi non aggiudicati e/o ritirati dalle varie case d'asta. (Nel titolo di ogni foto vedrete la casa d'aste e la data tutte successive alla Lanz 1) Il semicerchio che si vede nelle monete successive altro non è che il filo del bordo della moneta originaria ed originale, noterete la cesura netta proprio sul collo, lettere etc. nello stesso punto della Lanz. ( credo che Gionnysicily ne avesse intuito la incongruità almeno in parte). Se avrete pazienza potrete confrontare numerosi altri punti che confermano la falsità di tutti gli altri esemplari , in particolare e a dispetto di diverse centrature non avrete mai un pezzettino in più di legenda sia del diritto che del rovescio rispetto alla Numero Uno Oltre alla già accennata tagliatura sotto la testa di M. Antonio, la tagliatura delle legenda sopra la testa di Cleopatra ....anche altre mille dettagli, non lasciano scampo, a voi il sottile piacere intellettuale di scoprirli... Penso che sia importante studiare a fondo questa serie qui presentata, anche per capire i metodi usati e i limiti ( per ora ) di certa produzione. Un cordiale saluto, Enrico P.S. Che siamo impestati di falsi si sapeva, ma che fosse così chiaro come dopo questa serie... tra l'altro parlando proprio del denario di Marc'Antonio e Cleopatra non è l'unico falso ingannevole che esiste, ma questa è un'altra storia... P-P-S- In totale un originale ( speriamo !) e 8 falsi, e chissà quanti altri in giro nelle collezioni !
    3 punti
  14. Chiedo conferma della classificazione , grazie Testone Bonifacio II Paleologo (1518-1530) , Zecca di Casale
    2 punti
  15. Mi piace questa sezione: è uno sbocco per chi, come me, ama la storia. E allora perché non portare un piccolissimo contributo? Ecco un articolo del Corriere della Sera del 21 maggio del 1936 in cui Arturo Marescalchi, tecnico agricolo e uomo politico ( nacque a Baricella - BO nel 1869 e morì a Gardone Riviera 1955) dedito agli studî agrarî e in particolare alla viticoltura e all'enologia. Egli fu direttore di varî periodici, l'Enciclopedia agraria UTET, una Storia della vite e del vino (3 voll., 1931-37), e collaborò al Corriere della sera per il settore agricolo; pubblicò L'agricoltura italiana e l'autarchia (1938) e Il volto agricolo d'Italia (2 voll., 1940), oltre a manuali di tecnica e di economia agraria. Deputato (1919-34), quindi senatore del Regno, fu sottosegretario all'Agricoltura dal 1929 al 1935. L'articolo spiega tutti i vantaggi che trarremo dalla appena avvenuta conquista dell'Impero del Negus (l'annessione al Regno d'Italia è avvenuta ufficialmente il 7 maggio e due giorni dopo Mussolini ha proclamato l'Impero per l'Italia). A leggerlo pare proprio che abbiamo fatto un affare...
    2 punti
  16. Già di mezzo sparito è il terren Già le spade rispingon le spade; L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir. - 16. Dove nacque far salva, o morir?
    2 punti
  17. Ho visto stamattina nuovi volti, volti stupiti, sorpresi, sembrava un entusiasmo contagioso, Milano non e' così di solito, nuove energie, probabilmente nuovi appassionati, nuove passioni, nuove prospettive, un Gazzettino in fondo può animare e creare nuovi stimoli ... Oggi e' diventato realtà, per Milano Numismatica e' una giornata veramente storica e c'è già chi pensa o sta preparando un articolo per il secondo numero, e' il circolo virtuoso spesso invocato e chiesto, Milano Numismatica, l'Ambrosiana che chiamano il Gazzettino che chiama a sua volta Parma e i suoi giovani numismatici, Parma sarà importante perché permetterà ulteriori riflessioni , altre idee, altre proposte arriveranno ...in fondo oggi se ci pensiamo e' solo un ulteriore nuovo inizio, sono tanti gli inizi, starà poi a noi orientare il destino...come sempre...ma oggi certamente il sole al Cordusio c'era e c'era per molti di noi...
    2 punti
  18. Da quello che si vede, bordo assente in alcune zone e conio poco impresso, magari postando anche il peso e inserendo foto del contorno ci toglieremo al cento per cento qualsiasi dubbio.
    2 punti
  19. Complimenti già da ora a Davide @Dave95... si debutta sul Gazzettino di Quelli del Cordusio, poi si tiene una conferenza a Parma....e poi... Antonio
    2 punti
  20. Che ne dite di questo esperimento (digitale, non mi metto a tagliare lucchesi nel tempo libero ) Il problema è che non mi torna il diametro... nel senso che quello misurato da scacchi è giusto per un denaro. Una moneta artefatta come quella della mia elaborazione dovrebbe avere un diametro di 10 mm ad esagerare. La bolliamo come imitativa e via? Buona serata, Antonio
    2 punti
  21. Diamo il benvenuto in discussione a un altro giovane @Dave95che sostituirà Titta99 che per quella data non potrà essere con noi a Parma. Dave95 porterà una relazione con questo titolo : " Cambiamenti iconografici e simbolici nella monetazione milanese da Carlo V a Filippo II ", tema che personalmente ritengo estremamente interessante e che ci permetterà sicuramente di vedere grandi monete. A lui auguri intanto e speriamo di leggerlo anche qui prossimamente....
    2 punti
  22. Buona Domenica Bravissimi belle foto! Complimenti a tutti ... avete proprio i visi di persone soddisfatte ed è giusto che sia così. Il mio brindisi a Parma, in differita, ma sarà fatto con tanto piacere. saluti luciano
    2 punti
  23. @azaadL'aquila della moneta che hai postato è prettamente Messinese (parliamo di stile) mentre quella postata prima come puoi vedere è diversa. Sambon (e la Travaini poi) parlano di un ritrovamento consistente di alcune monete vicino Gaeta che gli permise di attribuire diverse monete alle varie zecche continentali, ad esempio l'aquila che ho postato prima viene data a brindisi o manfredonia. Per gli spostamenti in primis abbiamo i documenti angioini, in cui Carlo sposta quelli di Manfredonia a Brindisi e poi a Napoli. Per Manfredi non ci sono documenti ma non la ritengo impossibile come cosa e a sostegno di questa teoria ci sono le monete stesse. Sappiamo sui tarì delle diverse croci per la sicilia e brindisi e poi per Manfredonia; ci sono alcune monete che hanno la tipica croce siciliana (messina) su un lato mentre sull'altro la tipica M di Manfredonia, oltre allo stile dei tarì di Manfredonia. L'idea che mi sono fatto in base a tre fattori principali (ai vari ritrovamenti ufficiali e non, ricerche bibliografiche, stile delle monete) è che Manfredi quando aprì la nuova zecca ,( in città c'erano ancora pochi abitanti e Manfredonia non era ancora del tutto completata, tanto che in alcuni documenti viene ancora chiamata Siponto e Carlo d'Angiò non c'entra nulla perché non era ancora sceso in Italia) per renderla subito operativa ed efficiente spostò gli zecchieri (ad esempio Mauro Pironto, e Nicola Campanile li ritroveremo un pò ovunque anche nel periodo angioino e non solo come zecchieri) e portò i migliori a Manfredonia. Si può ipotizzare che li portò da Messina a Manfredonia per "insegnare" e per questo troviamo monete stilisticamente uguali o con entrambi i segni di zecca (può darsi che fece portare solo i coni, ma chi lo sa, sono supposizioni). Per quanto riguardano le analisi non sono un ricercatore (anche se vorrei diventarlo) ma grazie a mio padre ogni tanto posso utilizzare un laboratorio per queste cose, ovviamente non le faccio io le analisi. Quando stavo per farle fare per le monete in biglione di Manfredi (tarì di Manfredi purtroppo non ne ho) mi è stato detto da diversi studiosi che erano già state fatte dall'università di Bari e che non era necessario perdere tempo per farne fare altre. Contattai per mail anche il dott. Ruotolo per altre info ma non ho mai ricevuto risposta (cercai la mail su internet e non so nemmeno se è quella giusta a cui scrissi), comunque altri studiosi mi hanno dato tutte le informazioni di cui necessitavo. Mi manca il multiplo di denaro sui cui non ho trovato nulla ma se un giorno mai lo dovessi comprare la prima cosa che farò e farlo analizzare! Non potendo approfittare sempre del laboratorio lo faccio solo quando strettamente necessario e per Manfredi pensavo fosse indispensabile ma poi mi è stato detto che esistevano già. Se non li hai ancora letti, ti consiglio i libri pubblicati dal Circolo Numismatico Pugliese, in particolare i primi 3 volumi e poi i vari articoli della Travaini (alcuni però in inglese) che per me sono la bibbia della monetazione normanna e sveva. Personalmente ho letto davvero tanto della Travaini e per me (parere personale) i suoi lavori sono il massimo su questa monetazione, senza averli letti non si può parlare di svevi e normanni! PS Scusate se ogni tanto faccio qualche errore ma scrivo dal cell ed è difficile correggere ogni volta allora li lascio così, scusatemi davvero! Dimenticavo, sto cercando falsi svevi in biglione e ho pure aperto una discussione ma nessuno sta rispondendo. Vorrei analizzarli, perché ogni tanto ne esce qualcuno quindi esistevano anche falsi denari oltre ai tarì e sarebbe interessate capire come erano fatti
    2 punti
  24. Appena arrivata comune però è una delle mie preferite:
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  25. provare a trattarla, prima con acqua demineralizzata mettendo la moneta a bagno a tempo prolungato, poi con Benzotriazolo. Comunque una moneta corrosa, rimane corrosa, questo intervento serve per provare a salvare il salvabile. Se invece avanzerà, si polverizzerà, questione di tempo
    2 punti
  26. per quanto riguarda il magheggio moderno lo escluderei per il monogramma a parte la forma anche la cerchiatura pare anomala e c'è la totale mancanza delle legende esterne classiche non pare strano che non se ne veda nemmeno una traccia? ci vorrebbe uno bravo con i programmi di immagini che riesca ad inserire questo rottame all'interno di un denaro integro tenendo conto che misura 14 mm o provare a ritagliare qualche monogramma per vedere l'effetto che fa ripeto che avendolo in mano pareva nato così poi perchè e chi lo avesse fatto in quel modo resterà un mistero ancora per un po
    2 punti
  27. Posso solo dire che ho imparato qualcosa di nuovo e perciò vi ringrazio!
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  28. Ciao Enrico, ottimo studio concordo pienamente. Mi rammarico di non aver avuto tempo per cercare altri denari e osservare come hanno riprodotto così tanti denari sempre con lo stesso conio "difettoso" Osservando la sola foto , non mi convinceva appunto quanto da me segnalato. Sicuramente sono stati coniati con denari genuini di poco valore, per avere il tondello genuino, bordi , colore dell'argento e lievi corrosioni , tali da confondere facilmente. Ho pensato alla bontà del denario per i fattori sopra descritti, ma non lo ero del tutto convinto. Giustamente sarebbe stato oggetto di ricerche più approfondite come ai fatto tu. Complimenti Enrico. [emoji122][emoji122][emoji122][emoji122]
    2 punti
  29. Io personalmente sono incappato in vari falsi (come molti di voi sanno) ma la mia reazione non è stata quella di disamorarmi della numismatica ma di attaccarmi ancora di più a quelle monete autentiche che ho: è come rivalutare tua moglie che non ti fa le corna in un mondo di fedigrafi...
    2 punti
  30. Ciao a tutti. Complimenti per l'ottima iniziativa, che dimostra come abbiate interpretato la Numismatica nel senso più virtuoso, che è quello di creare una "squadra" di amici accomunati dalla stessa passione che non ha come unico obbiettivo quello di raccogliere e di compravendere monete, ma di lasciare anche (e forse, innanzitutto) testimonianze tangibili di studio, riflessione ed approfondimento numismatici. Ed è ciò, credo, a cui dovrebbe tendere qualunque Circolo numismatico. I migliori auguri, dunque, al Vostro prezioso "Gazzettino" con l'auspicio, un giorno, di poterVi inviare qualche modesto contributo. Saluti. Michele
    2 punti
  31. Buongiorno, ieri pomeriggio girovagando per bancarelle, mi sono imbattuto in un raccoglitore di monete estere, dove ho visto (e preso per 3 euro) questa moneta da 10 pennia 1909 del Granducato di Finlandia, quando faceva parte dell'Impero russo (c'era anche un 5 pennia 1870, preso anche quello, per 2 euro). Non avevo mai visto questo tipo di moneta, anche perchè manca il nome dell'autorità emittente, c'è solo il monogramma di Nicola II (evidentemente bastava quello per riconoscere lo Stato). Mi sembra un buon acquisto, poichè ho visto sul krause che i pezzi coniati nel 1909 sono solo 180.000. che ne pensate?
    1 punto
  32. Carissimi, abbandono per un attimo la numismatica per mostrarVi questa cartolina che segnò un momento di convivialità fra alti ufficiali seduti ad un tavolo a Fiume. Siamo nel 1919, il giorno 24 di settembre, quando uno degli alti ufficiali presenti al tavolo (che non firmò perché intese il documento a suo ricordo) decide di raccogliere le firme dei partecipanti utilizzando il retro di una delle tante foto-cartoline eseguite dal fotografo Betti per festeggiare l'evento. Ho impiegato tre anni per decifrare tutte le firme, ma ora posso affermare con certezza l'autore d'ognuna: - al centro campeggia la firma del "Comandante" Gabriele D'Annunzio (1 M.O. e 5 M.A. 1863-1938) o "d'Annunzio" con la "d" minuscola come amava firmarsi ed uno dei suoi celebri motti di cui, in seguito, si appropriò il fascismo; - in alto a sinistra abbiamo Eugenio Casagrande, Tenente di Vascello, pilota ardimentoso (1 M.O. e 1 M.A. 1892-1957) con 16 missioni di recupero di informatori che gli valse il titolo di Conte di Villaviera (la laguna teatro di molti suoi asmmaraggi); sotto la firma di D'Annunzio da sinistra a destra: - Ulisse Igliori, Tenente (1 M.O. e 1 M.A. 1895-1966), Ardito, in seguito squadrista, coprotagonista della Marcia su Roma, deputato, dirigente sportivo (fondò la squadra A.S. Roma) e imprenditore; - Luigi Rizzo "l'Affondatore", Tenente di Vascello (2 M.O. e 4 M.A. 1887-1951), lascerà il servizio attivo come Capitano di Fregata, Conte di Grado e nel 1936 nominato Ammiraglio di Divisione della Riserva Navale; - Raffaele Repetto, Tenente Colonnello degli Arditi (2 M.A.), ex comandante del III Gruppo d'Assalto qui a Fiume comandante del Gruppo Arditi; - Giuseppe Nunziante, Maggiore comandante l'VIII Reparto Arditi (2 M.A. e 2 M.B), guiderà l'esodo da Fiume restandovi fino al gennaio 1921. [Nota: M.O. = medaglia d'oro al valor militare; M.A. = medaglia d'argento al V.M.; M.B. = medaglia di bronzo al V.M.]
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  33. Chiedo il vostro parere per la valutazione della conservazione di questo quarto di leku del '26. Da quanto ho capito i dettagli più significativi sono la criniera e la muscolatura del leone, che confrontati ad altri esemplari sul forum mi sembrano abbastanza buoni. Peccato quel colpo al bordo. Grazie dell'aiuto, Arturo
    1 punto
  34. Hai controllato il peso? Se più o meno ci sei ...è sicuramente originale. certo lo stato di conservazione lascia a desiderare. sul valore non posso aiutarti.
    1 punto
  35. Vabbè. Imitare significa copiare. Vogliamo ipotizzare un conio fabbricato solamente con l'incisione della parte iconografica e senza quella epigrafica? Personalmente non riesco a dare un senso a questa eventualità. Io rimango dell'idea della tosatura ma in ogni modo prendo atto delle vostre ragionevoli interpretazioni. Speriamo, come dice scacchi, esca qualche esemplare simile che possa fornire ulteriori elementi discriminanti. Cari saluti
    1 punto
  36. Nigeria 1 Kobo 1974 Metallo Bronzo Peso 5,90 g Diametro 25 mm Spessore 1,6 mm
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  37. Oggi ho inserito in collezione un esemplare maggiormente leggibile essendo piu' centrato
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  38. Ciao Andrea, senza i profili alle lettere che hai messo tu, non ci vedo niente; non mi paiono nemmeno le corrette lettere FFDV. Attenzione poi che ce ne sono anche con alcune lettere retrograde Comunque di bagattini per Brescia falsi ce ne sono, eccome. Ti allego una foto di un tipo con le lettere "gotiche" ed una pagine del libro Brescia nelle monete di Mainetti Gambera, che riporta alcune sequenze di lettere per i falsi. saluti luciano
    1 punto
  39. Ricordiamo anche che la distribuzione del cartaceo continuerà ora per qualche domenica mattina al Mercato del Cordusio, poi si passerà ai pranzi lamonetiani di Parma e poi Verona per poi terminare in digitale per tutti ma dopo Verona ... Nel frattempo non si sta con le mani in mano, arriverà anche un numero 2, un articolo arriverà a breve e un contributo di un importante Circolo italiano e' già arrivato, a dimostrazione che i contributi sono aperti e benvenuti da parte di tutti ...
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  40. Provo a buttare giù un'ipotesi per spiegare le differenze riscontrabili nell'animazione del post 8 fra l'esemplare in discussione e il bel pezzo nei musei francesi. Volendo pensare bene s'intende. Considerato il fatto che nell'esemplare oggetto di studio i volumi aumentano rispetto all'esemplare francese. Considerato che aumenta lo spessore dell'etnico. Considerato che scompare la barretta orizzontale della A. E infine, che l'esemplare analizzato sembra avere più analogie con il rovescio illustrato dal Kraay (e qui nuovamente riportato). Detto ciò, potrebbero questi essere i segni di un ritocco del conio da parte dell'antico incisore? Questa era una prassi comune, come riportato dal Jenkins in altri casine menzionato da Archestrato. Se vogliamo pensare male invece la conclusione è un'altra, ma coinvolgerebbe anche il pezzo Kraay... Che ne pensate? Ciao ES
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  41. Nella città "contesa" non mancano i momenti di relax...
    1 punto
  42. Purtroppo non so a chi è andato perché la foto l'ho presa da Ars Coin Roma ma quello che ti posso dire che secondo me dovevi tenerla, è una moneta molto più rara di quello che si pensa, anche a livello di valore economico credo valga di più delle cifre che ha fatto nelle ultime aste. Fai conto che ci sono in giro davvero pochi esemplari. Ho preso da poco delle longobarde e ora non posso spendere grandi cifre ma sicuramente se uscirà di nuovo un esemplare di questa all'asta cercherò in tutti i modi di prenderla! Ho visto la discussione, bellissima moneta davvero, il confronto con il denaro fa capire esattamente che moneta è! Grazie!
    1 punto
  43. Direi un follaro di Messina di Ruggero II (1130-1154), Travaini 191. Confrontalo con questo: https://www.acsearch.info/search.html?id=583744 Ciao Appah
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  44. MEDAGLIE PAPALI - ASTE NUMISMATICHE GENNAIO 2017 Sono finiti i tempi delle pause invernali per le aste. Con il modello dell'asta on line o live sono stati sostituiti i listini e molti commercianti ricorrono a questo strumento con le piattaforme informatiche messe a disposizione: così anche i mesi invernali sono ovviamente utili per queste proposte a domicilio. Il mercato per le medaglie papali dell'inizio 2017, a mio giudizio, non è brillante, ma ancora resistente. D'altra parte gli esemplari in vendita non consentono certo un giudizio su materiale significativo. L'asta italiana più importante del mese di gennaio è stata battuta da FELSINEA con circa 25 lotti, in parte non comunissimi. Sono stati abbastanza apprezzati, con aggiudicazioni al 60%. Alcune aggiudicazioni mi sembrano a prezzi sostenuti: - Sisto V - Obelisco - Br. dorato - € 900+diritti; - Sisto V - medaglia in oro (riconio) - € 4.000+diritti; - Pio VIII - Annuali e straordinaria "possesso" in bronzo € 150/250+ diritti; - Pio IX - Annuale anno XII (ferrovia) - argento - € 340+diritti; - Pio IX - Straordinaria - Ferrovia Roma - Velletri - Bronzo - € 450+diritti; - Paolo VI - Viaggio Istanbul - argento - € 550+diritti. FELSINEA ha fatto seguire all'inizio del corrente mese di febbraio un'asta per corrispondenza con circa 200 lotti,riferiti a medaglie più comuni. Le aggiudicazioni risultano in misura del 50% (salgono al 60% per i 75 lotti riferiti alla medaglistica fino a tutto il XVIII secolo, nei quali erano compresi anche diversi riconi). NOMISMA - ha proposto con asta on line circa 20 lotti di esemplari abbastanza comuni. Le aggiudicazioni hanno superato il 40%. Cito fra queste due medaglie satiriche di papa Pio IX. Richieste a prezzi leggermente superiori al consueto alcune annuali di Paolo VI in argento. ARTEMIDE - ha proposto circa 20 medaglie con asta on line. Anche per questa casa di aste le aggiudicazioni risultano nella misura del 40%. Merita citazione la medaglia cardinalizia di papa Paolo II in bronzo aggiudicata per €850+ diritti a fronte di una base di asta di € 150. Altre vendite confermano prezzi consueti (Pio X - annuale in argento € 120+diritti; Benedetto XV annuale in argento € 100+diritti). NEACOINS - on line - Proposti 45 lotti, dei quali 20 sono stati aggiudicati. In questa asta merita di essere segnalata, come lotto invenduto (prezzo base € 3.000), la rarissima medaglia galvanica in bronzo per Pio IX - lavanda - opus Arnaud, medaglia che per la rarità avrebbe invero meritato una vetrina più importante. Per le aste estere merita segnalazione la proposta di medaglie papali in oro. In particolare, in asta CNG erano offerti 18 lotti, tutti venduti a prezzi ordinari ( $ 9.000 per una medaglia di Pio VI; $ 6.000 per una annuale di Pio VII; prezzo medio di 4.200 per annuali di Pio IX e Leone XIII: per tutte queste indicazioni di prezzo sono da aggiungere i diritti). In asta Heritage ho notato, con vendita totalitaria, sempre per gli esemplari in oro, una medaglia di Innocenzo XII (aggiudicata per $ 3.200+diritti ed una annuale di Pio VI aggiudicata per $ 5.000+diritti). Nelle stesse aste sono stati aggiudicati anche i pochissimi esemplari in argento proposti: in asta C.N.G. 2 medaglie annuali di Pio IX per 120+diritti cadauna e due medaglie annuali di Leone XIII per € 130/150 + diritti; in asta Heritage una annuale di Pio IX per 300+diritti e due annuali di Pio XI per 150+diritti cadauna. In asta WAG on line si è registrata la vendita totalitaria di 10 lotti di medaglie di restituzione opus Paladino - riconio Mazio - in bronzo con prezzo medio di € 70+diritti.
    1 punto
  45. Ciao Michele, grazie dell'intervento, l'intento e' quello di realizzare iniziative, idee, progetti, anche Parma si inserisce in tutto questo e vedrò nel mio intervento di parlare di quanto di buono si sta facendo ora per i giovani, quindi iniziativa Nia compresa indubbiamente importante. Spero che tu voglia contribuire in futuro o a livello personale o anche per comunicare anche a livello associativo iniziative degne di essere divulgate, questo vale ovviamente per tutti...
    1 punto
  46. Le foto pubblicate da vitellio le conoscevo già. Oggettivamente, ci vedo monete provenienti dalla stessa coppia di coni (con difetti), ma non riesco invece ad affermare che siano cloni. Sono anni che non colleziono le monete antiche e da ciò derivera' pertanto il mio non essere più al passo coi tempi, unito alla mia ben nota scarsa preparazione. Se fanno del resto riproduzioni coniate così ben fatte, confesso tranquillamente che ci cascherei. Meglio avere smesso allora!
    1 punto
  47. Un biglietto che ho pagato tre euro sette anni fa, un'asta ebay con partenza da un euro... in tutto, compresa di spedizione e trasferimento soldini sette euro e mezzo. E' evidente dallo stato in cui si trova che non è piaciuta a nessuno, ma come si fa a snobbare ad un prezzo così piccolo un biglietto del 1788 ... è grande su per giù quanto un 500 lire barbetti, non colleziono questo genere di biglietti, l'ho messa nella mia raccolta solo a rappresentare un'epoca.
    1 punto
  48. Davvero una meraviglia! Poi le monete in questo materiale le trovo veramente affascinanti! Come lo hai avuto? saluti a tutti,
    1 punto
  49. Mi sarei fatto il viaggetto e li avrei presi pure io Potrebbe essere tutto inventato, quello che non mi convince del racconto è il periodo menzionato (primi anni '70), mi sembra impossibile venderle a tre milioni al pezzo, metto una pagina di un catalogo del 1988 riguardo il mille lire matrice, potevano semmai essere valori da fine anni '80, la differenza rispetto a 15/20 anni prima naturalmente sarà stata abissale. Ogni tanto me lo sfoglio questo catalogo... quando si poteva comprate un 25 lire Banca d'Italia in bb con 100/150 mila lire... bei prezzi vero?
    1 punto
  50. Io penso che se fossi in chi dirige la baracca, sbatterei fuori chi ha dato il via libera ad una coniazione così fantasiosa! Anche loro hanno secoli di storia, è mai possibile che non possono fare almeno 1 cc che la racconti? Mulini, dighe, canali, fiori, ponti, porti, artisti...sono senza parole, però se sulla carta è commemorativa sono costretto a prenderla per continuità di collezione.
    1 punto
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