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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/19/17 in tutte le aree

  1. Cari Lamonetiani, come promesso, in occasione del cinquantenario della mia collezione, voglio condividere con Voi la gioia di un altro bel "rametto" in buona conservazione. Spero possa trovare lo stesso apprezzamento del 4 bese del 1909 postato qualche giorno fa.
    5 punti
  2. Si entra da Spadari per il brindisi di rito ( a proposito grazie giamba ! )...sono trascorsi neanche due mesi dal brindisi sull'idea e la partenza e siamo qui ora col prodotto finito, complimenti a tutti....
    5 punti
  3. Orgogliosi ora col Gazzettino finalmente nelle mani di tanti davanti all'Ambrosiana....
    5 punti
  4. Aggiungo qualche immagine.. Davvero una mattinata memorabile!! Grazie a tutti!!
    4 punti
  5. Qui Roberto con figlia e Giamba....lascio a voi ora per i commenti o immagini, poi magari ritornerò...
    4 punti
  6. Qui un terzetto delle meraviglie, si fa per dire ovviamente ?.....
    4 punti
  7. Mentre fuori gli appassionati milanesi, sorpresi e contenti per questa novità ritirano la loro copia, qui in alto i calici !
    4 punti
  8. Così si mostravano stamattina i banchetti del Cordusio all'arrivo degli appassionati....
    4 punti
  9. Questo pomeriggio se vi va provo a fare qualche esperimento grafico... Intanto posso solamente dire che di tondelli con queste caratteristiche (mancanza di legende, taglio "a filo" del cerchio interno) ne ho visti parecchi. Mai lucchesi ma quasi sempre siciliani di epoca sveva od angioina, più raramente denari milanesi enriciani - anche terzoli - e pavesi (sia a nome di Enrico che, soprattutto, a nome di Federico). Questi esemplari vengono solitamente proposti come oboli, mezzi denari ecc. con grande fantasia e poca razionalità, si vede chiaramente che sono denari tosati. Sull'esemplare appena (ri)proposto ho alcuni dubbi, penserei ad una moneta con le caratteristiche "artificiali" di cui sopra ma in alcuni punti la parte epigrafica del giro mi pare effettivamente mancante. Come già detto ad inizio post proverò a fare qualche operazione di fotoritocco e vedremo che uscirà... Ufficiale o imitativa poi...è un discorso potenzialmente infinito. Che "belli" i lucchesi! Un caro saluto a tutti, Antonio
    4 punti
  10. Salve a tutti restiamo con Carlo II ! Bianchetto II tipo MIR 448 sigle GB : zecche di Cornavin ?
    3 punti
  11. Che mattinata stupenda amici... Un grazie di cuore a tutti, in paricolare al nostro insostituibile @giamba54 Antonio
    3 punti
  12. @nando12 La 2^ e 3^ dei D/ foto sono della stessa moneta, come avrai già visto anche tu Forse arrivano al BB/SPL, mediamente Premesso che personalmente su subito.it non comprerei mai monete, per queste monete comuni e reperibilissime in ben altra conservazione che sono dei capolavori di indubbia bellezza non posso che consigliare di prenderle in alta conservazione Se poi malauguratamente un giorno si dovranno vendere, qualcosa più del peso dell'argento si dovrebbe prendere Questa è la mia serietta, presa così in un'asta di Negrini circa 15 anni fa, quando iniziai a collezionare. Guardando il realizzo, e il Gigante 2017... sorrido
    3 punti
  13. Carissimi, intervengo per cercare di dare una differente visione di questa moneta, che a mio avviso è assolutamente falsa. Vi posto la moneta che ha fatto da capostipite ( l'host, foto 1 in basso, da Lanz 2005, e confronto con oggetto della discussione in alto, ex Kuenker 2015) per ottenere il conio moderno da cui sono stati ottenuti numerosi esemplari, di cui molti poi non aggiudicati e/o ritirati dalle varie case d'asta. (Nel titolo di ogni foto vedrete la casa d'aste e la data tutte successive alla Lanz 1) Il semicerchio che si vede nelle monete successive altro non è che il filo del bordo della moneta originaria ed originale, noterete la cesura netta proprio sul collo, lettere etc. nello stesso punto della Lanz. ( credo che Gionnysicily ne avesse intuito la incongruità almeno in parte). Se avrete pazienza potrete confrontare numerosi altri punti che confermano la falsità di tutti gli altri esemplari , in particolare e a dispetto di diverse centrature non avrete mai un pezzettino in più di legenda sia del diritto che del rovescio rispetto alla Numero Uno Oltre alla già accennata tagliatura sotto la testa di M. Antonio, la tagliatura delle legenda sopra la testa di Cleopatra ....anche altre mille dettagli, non lasciano scampo, a voi il sottile piacere intellettuale di scoprirli... Penso che sia importante studiare a fondo questa serie qui presentata, anche per capire i metodi usati e i limiti ( per ora ) di certa produzione. Un cordiale saluto, Enrico P.S. Che siamo impestati di falsi si sapeva, ma che fosse così chiaro come dopo questa serie... tra l'altro parlando proprio del denario di Marc'Antonio e Cleopatra non è l'unico falso ingannevole che esiste, ma questa è un'altra storia... P-P-S- In totale un originale ( speriamo !) e 8 falsi, e chissà quanti altri in giro nelle collezioni !
    3 punti
  14. Chiedo conferma della classificazione , grazie Testone Bonifacio II Paleologo (1518-1530) , Zecca di Casale
    2 punti
  15. Mi piace questa sezione: è uno sbocco per chi, come me, ama la storia. E allora perché non portare un piccolissimo contributo? Ecco un articolo del Corriere della Sera del 21 maggio del 1936 in cui Arturo Marescalchi, tecnico agricolo e uomo politico ( nacque a Baricella - BO nel 1869 e morì a Gardone Riviera 1955) dedito agli studî agrarî e in particolare alla viticoltura e all'enologia. Egli fu direttore di varî periodici, l'Enciclopedia agraria UTET, una Storia della vite e del vino (3 voll., 1931-37), e collaborò al Corriere della sera per il settore agricolo; pubblicò L'agricoltura italiana e l'autarchia (1938) e Il volto agricolo d'Italia (2 voll., 1940), oltre a manuali di tecnica e di economia agraria. Deputato (1919-34), quindi senatore del Regno, fu sottosegretario all'Agricoltura dal 1929 al 1935. L'articolo spiega tutti i vantaggi che trarremo dalla appena avvenuta conquista dell'Impero del Negus (l'annessione al Regno d'Italia è avvenuta ufficialmente il 7 maggio e due giorni dopo Mussolini ha proclamato l'Impero per l'Italia). A leggerlo pare proprio che abbiamo fatto un affare...
    2 punti
  16. Già di mezzo sparito è il terren Già le spade rispingon le spade; L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir. - 16. Dove nacque far salva, o morir?
    2 punti
  17. Ho visto stamattina nuovi volti, volti stupiti, sorpresi, sembrava un entusiasmo contagioso, Milano non e' così di solito, nuove energie, probabilmente nuovi appassionati, nuove passioni, nuove prospettive, un Gazzettino in fondo può animare e creare nuovi stimoli ... Oggi e' diventato realtà, per Milano Numismatica e' una giornata veramente storica e c'è già chi pensa o sta preparando un articolo per il secondo numero, e' il circolo virtuoso spesso invocato e chiesto, Milano Numismatica, l'Ambrosiana che chiamano il Gazzettino che chiama a sua volta Parma e i suoi giovani numismatici, Parma sarà importante perché permetterà ulteriori riflessioni , altre idee, altre proposte arriveranno ...in fondo oggi se ci pensiamo e' solo un ulteriore nuovo inizio, sono tanti gli inizi, starà poi a noi orientare il destino...come sempre...ma oggi certamente il sole al Cordusio c'era e c'era per molti di noi...
    2 punti
  18. Da quello che si vede, bordo assente in alcune zone e conio poco impresso, magari postando anche il peso e inserendo foto del contorno ci toglieremo al cento per cento qualsiasi dubbio.
    2 punti
  19. Complimenti già da ora a Davide @Dave95... si debutta sul Gazzettino di Quelli del Cordusio, poi si tiene una conferenza a Parma....e poi... Antonio
    2 punti
  20. Che ne dite di questo esperimento (digitale, non mi metto a tagliare lucchesi nel tempo libero ) Il problema è che non mi torna il diametro... nel senso che quello misurato da scacchi è giusto per un denaro. Una moneta artefatta come quella della mia elaborazione dovrebbe avere un diametro di 10 mm ad esagerare. La bolliamo come imitativa e via? Buona serata, Antonio
    2 punti
  21. Diamo il benvenuto in discussione a un altro giovane @Dave95che sostituirà Titta99 che per quella data non potrà essere con noi a Parma. Dave95 porterà una relazione con questo titolo : " Cambiamenti iconografici e simbolici nella monetazione milanese da Carlo V a Filippo II ", tema che personalmente ritengo estremamente interessante e che ci permetterà sicuramente di vedere grandi monete. A lui auguri intanto e speriamo di leggerlo anche qui prossimamente....
    2 punti
  22. Buona Domenica Bravissimi belle foto! Complimenti a tutti ... avete proprio i visi di persone soddisfatte ed è giusto che sia così. Il mio brindisi a Parma, in differita, ma sarà fatto con tanto piacere. saluti luciano
    2 punti
  23. @azaadL'aquila della moneta che hai postato è prettamente Messinese (parliamo di stile) mentre quella postata prima come puoi vedere è diversa. Sambon (e la Travaini poi) parlano di un ritrovamento consistente di alcune monete vicino Gaeta che gli permise di attribuire diverse monete alle varie zecche continentali, ad esempio l'aquila che ho postato prima viene data a brindisi o manfredonia. Per gli spostamenti in primis abbiamo i documenti angioini, in cui Carlo sposta quelli di Manfredonia a Brindisi e poi a Napoli. Per Manfredi non ci sono documenti ma non la ritengo impossibile come cosa e a sostegno di questa teoria ci sono le monete stesse. Sappiamo sui tarì delle diverse croci per la sicilia e brindisi e poi per Manfredonia; ci sono alcune monete che hanno la tipica croce siciliana (messina) su un lato mentre sull'altro la tipica M di Manfredonia, oltre allo stile dei tarì di Manfredonia. L'idea che mi sono fatto in base a tre fattori principali (ai vari ritrovamenti ufficiali e non, ricerche bibliografiche, stile delle monete) è che Manfredi quando aprì la nuova zecca ,( in città c'erano ancora pochi abitanti e Manfredonia non era ancora del tutto completata, tanto che in alcuni documenti viene ancora chiamata Siponto e Carlo d'Angiò non c'entra nulla perché non era ancora sceso in Italia) per renderla subito operativa ed efficiente spostò gli zecchieri (ad esempio Mauro Pironto, e Nicola Campanile li ritroveremo un pò ovunque anche nel periodo angioino e non solo come zecchieri) e portò i migliori a Manfredonia. Si può ipotizzare che li portò da Messina a Manfredonia per "insegnare" e per questo troviamo monete stilisticamente uguali o con entrambi i segni di zecca (può darsi che fece portare solo i coni, ma chi lo sa, sono supposizioni). Per quanto riguardano le analisi non sono un ricercatore (anche se vorrei diventarlo) ma grazie a mio padre ogni tanto posso utilizzare un laboratorio per queste cose, ovviamente non le faccio io le analisi. Quando stavo per farle fare per le monete in biglione di Manfredi (tarì di Manfredi purtroppo non ne ho) mi è stato detto da diversi studiosi che erano già state fatte dall'università di Bari e che non era necessario perdere tempo per farne fare altre. Contattai per mail anche il dott. Ruotolo per altre info ma non ho mai ricevuto risposta (cercai la mail su internet e non so nemmeno se è quella giusta a cui scrissi), comunque altri studiosi mi hanno dato tutte le informazioni di cui necessitavo. Mi manca il multiplo di denaro sui cui non ho trovato nulla ma se un giorno mai lo dovessi comprare la prima cosa che farò e farlo analizzare! Non potendo approfittare sempre del laboratorio lo faccio solo quando strettamente necessario e per Manfredi pensavo fosse indispensabile ma poi mi è stato detto che esistevano già. Se non li hai ancora letti, ti consiglio i libri pubblicati dal Circolo Numismatico Pugliese, in particolare i primi 3 volumi e poi i vari articoli della Travaini (alcuni però in inglese) che per me sono la bibbia della monetazione normanna e sveva. Personalmente ho letto davvero tanto della Travaini e per me (parere personale) i suoi lavori sono il massimo su questa monetazione, senza averli letti non si può parlare di svevi e normanni! PS Scusate se ogni tanto faccio qualche errore ma scrivo dal cell ed è difficile correggere ogni volta allora li lascio così, scusatemi davvero! Dimenticavo, sto cercando falsi svevi in biglione e ho pure aperto una discussione ma nessuno sta rispondendo. Vorrei analizzarli, perché ogni tanto ne esce qualcuno quindi esistevano anche falsi denari oltre ai tarì e sarebbe interessate capire come erano fatti
    2 punti
  24. Appena arrivata comune però è una delle mie preferite:
    2 punti
  25. provare a trattarla, prima con acqua demineralizzata mettendo la moneta a bagno a tempo prolungato, poi con Benzotriazolo. Comunque una moneta corrosa, rimane corrosa, questo intervento serve per provare a salvare il salvabile. Se invece avanzerà, si polverizzerà, questione di tempo
    2 punti
  26. per quanto riguarda il magheggio moderno lo escluderei per il monogramma a parte la forma anche la cerchiatura pare anomala e c'è la totale mancanza delle legende esterne classiche non pare strano che non se ne veda nemmeno una traccia? ci vorrebbe uno bravo con i programmi di immagini che riesca ad inserire questo rottame all'interno di un denaro integro tenendo conto che misura 14 mm o provare a ritagliare qualche monogramma per vedere l'effetto che fa ripeto che avendolo in mano pareva nato così poi perchè e chi lo avesse fatto in quel modo resterà un mistero ancora per un po
    2 punti
  27. Posso solo dire che ho imparato qualcosa di nuovo e perciò vi ringrazio!
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  28. Ciao Enrico, ottimo studio concordo pienamente. Mi rammarico di non aver avuto tempo per cercare altri denari e osservare come hanno riprodotto così tanti denari sempre con lo stesso conio "difettoso" Osservando la sola foto , non mi convinceva appunto quanto da me segnalato. Sicuramente sono stati coniati con denari genuini di poco valore, per avere il tondello genuino, bordi , colore dell'argento e lievi corrosioni , tali da confondere facilmente. Ho pensato alla bontà del denario per i fattori sopra descritti, ma non lo ero del tutto convinto. Giustamente sarebbe stato oggetto di ricerche più approfondite come ai fatto tu. Complimenti Enrico. [emoji122][emoji122][emoji122][emoji122]
    2 punti
  29. Io personalmente sono incappato in vari falsi (come molti di voi sanno) ma la mia reazione non è stata quella di disamorarmi della numismatica ma di attaccarmi ancora di più a quelle monete autentiche che ho: è come rivalutare tua moglie che non ti fa le corna in un mondo di fedigrafi...
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  30. Ciao a tutti. Complimenti per l'ottima iniziativa, che dimostra come abbiate interpretato la Numismatica nel senso più virtuoso, che è quello di creare una "squadra" di amici accomunati dalla stessa passione che non ha come unico obbiettivo quello di raccogliere e di compravendere monete, ma di lasciare anche (e forse, innanzitutto) testimonianze tangibili di studio, riflessione ed approfondimento numismatici. Ed è ciò, credo, a cui dovrebbe tendere qualunque Circolo numismatico. I migliori auguri, dunque, al Vostro prezioso "Gazzettino" con l'auspicio, un giorno, di poterVi inviare qualche modesto contributo. Saluti. Michele
    2 punti
  31. Buonasera a tutti, riprendo questa discussione per postare l'immagine della Piastra di Ferdinando IV del 1816 INPANS, quella apparsa nel Quaderno di studi LIV novembre/dicembre 2002 del circolo "Mario Rasile" di Formia. Sarei curioso di conoscere il parere dei nostri @Rex Neap e @francesco77 riguardo a questa Piastra. Saluti, Rocco.
    1 punto
  32. Veramente un bel gruppo, complimenti per la vostra forza d animo e per l impegno che mettete... e si nota. Lu.
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  33. L'unica è segnalarla a qualche catalogo o rivista e nel caso farla periziare specificando la differenza. Con il rimpianto grande Tevere Emilio i passaggi erano questi Lui la periziava specificando la differenza e poi lo si faceva notare o a Gigante oppure alla rimpianta rivista Cronaca Numismatica dove il grande rimpianto Traina o altri ci facevano un articolo da renderla nota ai vari collezionisti e per vedere quante ne saltavano fuori. Si può fare anche una ricerca sulle aste passate,quelle che hanno a disposizione i file dei cataloghi in PDF. Comunque se non s'interessa un pezzo grosso della numismatica italiana tutto rimane nell'ombra,sai quante variante ho notato in questi 15 anni di internet cadute nell'oblio?! L'ultima che ricordo era una unicum Papale tenuto in un museo scoperta un'altra all'estero e venduta su internet ad un collezionista privato. Si è provato a postare qui ma addirittura erano riusciti a dire che non era vero nulla.........era un falso.......non era quella la variante o l'anno.......Il collezionista,come molti in questi casi avendo paura anche di un possibile sequestro per "monete di particolare interesse storico" è sparito anche lui nell'oblio. Nella Numismatica a volte è come la politica anche se è vero e giusto solo perche sono all'opposizione dicono che è falso e sbagliato. Prova a scrivere alla rivista elettronica Il Giornale della Numismatica,Ganganelli mi sembra una brava persona.
    1 punto
  34. ciao, è la riproduzione fantasiosa di un "dollaro cinese" dei primi del 900 l'originale pesa 27 grammi ed è in argento 900,se la pesi noterai subito la differenza
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  35. Ok, grazie a tutti. Abbiamo passato, ne cercheremo una ma, in condizioni sicuramente in FDC
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  36. Ecco a voi il mio primo sesterzio di volusiano molto affascinante anche se abbastanza usurato ma ancora godibile mi sono fatto ammaliare dal retro molto interessante e piacevole. Pesa 16.8g ed è un ric 253a iunoni martiali. Secondo voi che grado di rarità è questa moneta? Sicuramente non è molto comune. A voi i commenti
    1 punto
  37. Ti do perfettamente ragione sul fatto che la legge italiana sui ritrovamenti va assolutamente modificata, mi capita spesso di incontrare il contadino che trova la moneta e per paura addirittura la distrugge, con degli amici stiamo cercando di fare un associazione per poter dialogare con la sovrintendenza e recuperare numerosi reperti per poterli esporre in un museo. Tornando alla moneta ti do ragione che la moneta fu battuta per i domini epiroti e circolava li (l'unico ritrovamento certo viene dalla grecia, da Eleusi nel 1852 in un tesoretto di monete francesi che è finito al "cabinet des medailees" (non so se si scrive così) di Parigi ed è stato descritto nella Revue Numismatique del 1864. Per motivi di copyright non posso pubblicare l'articolo su questa moneta che ho scritto ma ti posso dire che sono abbastanza sicuro che fu coniato a Brindisi/Manfredonia (più sicuro Manfredonia per una questione di date) anche se non non posso dare la certezza matematica finché non ci saranno analisi sul metallo. Lo Schlumberger che per primo attribuì questa medaglia all'Epiro non cita nemmeno un documento a favore della sua ipotesi, inoltre sappiamo da documenti che la Corfù non era di Manfred e grazie ad un altro documento sappiamo che Manfredi divenne signore dell'Epiro prima del matrimonio con Elena, quindi il despota gli aveva già dato i territori. Dominvs inoltre non significa soltanto signore ma anche despota, (anche se io propendo per Signore) quindi di sicuro era il titolo di Manfredi in quei territori. Gli serviva moneta da far circolare in quei territori e vi ricordo il trucco inventato da Federico II (che usò anche Manfredi) cioè quello dei ritiri forzosi per "cambiare le vecchie monete" con le nuove con un fino minore. Inoltre Manfredonia è proprio di fronte (più o meno) i territori epiroti quindi aprire una nuova zecca (escludendo la questione economica) in in territorio turbolento come l'epiro che fece "penare" Manfredi, non aveva proprio senso. Concludo dicendo che le monete di Corrado I e II del Regno di Sicilia forse furono fatte coniare propio da Manfredi che era il reggente del regno. La moneta con l'aquila sotto Manfredi che il catalogo della "moneta" riporta come Messina è di sicuro Brindisi/Manfredonia (Travaini ha scritto un articolo nel 1993 in inglese che è la bibbia delle attribuzioni di zecca per le sveve) e ti do perfettamente ragione quando dici che l'aquila è stilisticamente uguale. Se poi dai per buona la mia ipotesi (e anche di altri) che durante Manfredi gli zecchieri furono spostati i conti tornano! Grazie per aver risposto, è un argomento molto interessante e spero presto di poter acquistare un esemplare di questa moneta (nell'ultima asta l'ho persa per poco, è arrivata a 1200 e io avevo offerto 1000) per completare la mia collezione di Re Manfredi e per poterla studiare in laboratorio, con analisi non distruttive ovviamente! PS Dimenticavo, Brindisi sotto Corrado coniò dei Multipli di denaro dello stesso peso di questa e molto simili anche per forma. So di uno nella collezione Guglielmi perché lo scrive nel suo libro ma purtroppo dal vivo non l'ho mai visto. Vi posto la foto di un altro multiplo venduto da Ars Coins Roma nel 2014 e poi un confronto della stessa con la moneta presente nel catalogo della moneta di Manfredi, indicata come Messina ma sicuramente Brindisi/Manfredonia, e li hai ragione, lo stile dell'aquila è identico, dalla coda (che termina come la M delle croci dei tarì) alla testa!! Grazie a tutti per la discussione e per avermi risposto!
    1 punto
  38. Scusate intendevo dire girato a destra non sinistra l'identificazione con il bronzetto di Chersoneso mi pare piu plausibile
    1 punto
  39. Sono comunque la versione stampata dei vari PDF già disponibili.
    1 punto
  40. Caro @miza a te che sei amante del bello (peccato tu sia così lontano...) e a tutti gli amici Lamonetiani dedico quest'altro piccolo gioiello (non è facile trovarlo in questa conservazione).
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  41. se dovesse essere veramente falsa,e' una come tante altre che sono passate e ne passeranno(magari sempre piu' insinuose)non essendo ferrato in materia anche io avrei paura a collezionare gli argenti o oricalchi,ma permettimi di dire una cosa,e' triste pensare che sia finita,semmai possiamo dire che non tutte le ciambelle riescono con il buco,in quanto se da kuenker e' andata invenduta,ci sara' stato un motivo,e quel motivo probabilmente e' venuto fuori tramite osservazione de visu,magari con strumenti piu' potenti del 10x,o semplicemente da persone con una posizione piu' professionale(senza nulla togliere a te)ciao
    1 punto
  42. eccoci allora iniziamo il discorso è piuttosto complesso e merita di essere preso un po' alla "larga" Come noto dopo la salita al trono di Mary Stuart e William d'Orange del 1694(?) ( vado memoria) si cerca di irrobustire le loro finanze; un mercante-banchiere, William Paterson, propone loro un prestito di £ 1.200.000 a patto di consentire alla creazione di una Banca che emetterà banconote per pari ammontare. Nasce così la Bank of England. La situazione con Giorgio III è simile; le ingentissime spese militari dovute prima agli scontri in America e poi alle guerre napoleoniche prosciugarono completamente le casse. Entrò così nuovamente in gioco la Bank of England che coniò token alla Soho Mint . Da notare come la parola token in inglese oltre a "gettone" possa essere tradotta anche come "buono" ... il significato era quindì lo stesso dei buoni da 1 o 2 Lire coniati durante il regno di Vittorio Emanuele III in Italia. Inizialmente per poter disporre di moneta sussidiaria avevano contromarcato pezzi da 8 R spagnoli con una testina di Giorgio III facendo nascere la famosa strofetta: The Bank of England, to make his Dollar pass, put the head of a fool on the neck of an ass. Inizialmente i pezzi da 8 R venivano valutati 4s. 6p. come da Regio Decreto emesso dalla Regina Anna nel 1704; per staccarsi da questa tradizione un forte quantitativo fu spianato e riconiato con valore facciale di 5s. Ma la forza della speculazione obbligò nel tempo a rivalutarli fino 5s. 6p ( allego immagine tratta da un giornale dell'epoca della notizia )
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  43. Diciamo che in BB non ha quotazione ...però ti aggiungo che, la K007/T è stata stampata con due firme diverse utilizzando la stessa lastra. Io per adesso la terrei, poi...
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  44. Catalogo 2016/17 Per la W001 28 euro Per la W002 27 euro Il catalogo si ferma qui.
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  45. Io sicuramente sarò presente. Sicuramente un incontro importantissimo che vedrà, forse per la prima volta, coinvolte tutte e 4 le associazioni numismatiche italiane che rappresentano collezionisti, appassionati, studiosi, commercianti, periti numismatici etc e che si confronteranno sui molto problemi della numismatica in Italia. Sarà molto ma molto importante che intervengano i rappresentanti dello Stato e delle Istituzioni così da avere un confronto utile e costruttivo e che essi siano in grado di recepire tutte quelle che sono le attuali problematiche del mondo del collezionismo e commercio di beni numismatici. Tale incontro si svolgerà durante il salone nazionale dell'archeologia che si terrà a Firenze. Spero vivamente che i rappresentanti delle istituzioni siano presenti e che abbiano la buona volontà di recepire quelle che sono ormai da decenni le problematiche del mondo della numismatica e non solo e che voglia a seguito di questo incontro strutturare delle leggi che migliorino tale situazione. Intervenite numerosi
    1 punto
  46. Si, molto completo come catalogo.
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  47. Il catalogo dice che in BB non ha surplus, SPL 55, STP 80, FDS 110.
    1 punto
  48. Vi posto il primo arrivo del 2017. Un gioiellino di Ferdinando I d'Aragona, direi quasi al top, voi che ne dite? Allego anche un breve video. DSCN0029.MOV
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  49. Oltre alle monete, il mio consiglio è di cominciare con dei testi specializzati sulla monetazione in questione.
    1 punto
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