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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/03/17 in tutte le aree
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@Vigno "si, li comprendo i meccanismi che stan dietro un convegno del genere : prosciugare i pensionati, e giovani sgraditi tanto non si fan spennare" Dubito che i pensionati si facciano spennare solo grazie ad una location più decorosa della solita palestra puzzolente o del capannone ex stalla. Sono pensionati, non rimbambiti. "andrebbe fatto un elenco dei partecipanti qualche giorno prima, sarebbe più corretto" Non mi risulta che normalmente venga pubblicato un elenco degli espositori; poi il numero dei tavoli è solo uno dei parametri per giudicare la "bontà" del convegno ma mi dice poco. Vedo più monete con 10 espositori che hanno 3 metri di tavolo ciascuno o con 20 espositori con 1 metro di tavolo a testa ? Ed anche la quantità di monete è solo uno dei parametri.... "semplice deduzione che si tratti di tentata concorrenza con scarse possibilità di riuscita" più che tentata concorrenza ritengo che gli organizzatori abbiano visto in Bologna un luogo interessante dove organizzare un convegno. Nessuno ha il monopolio ed il fatto che già vi sia una manifestazione analoga non vieta ad altri di provare a creare qualcosa di meglio. Quanto alle scarse possibilità di riuscita credo che solo il tempo potrà dire chi ha ragione. Certo è che se il pensiero comune dovesse essere sulla stessa linea del suo "un capannone da fiera è palesemente luogo ideale per un convegno", allora spero che i convegni cessino presto di esistere (ed io sono un fautore dei convegni, sia chiaro). Infine, che le garanzie fornite da un commerciante professionista ed uno improvvisato (o i bulgari, notoriamente pieni di riproduzioni) siano le stesse mi lascia giusto QUALCHE dubbio. Per garanzia non intendo solo l'autenticità del pezzo, ma anche la lecita provenienza dello stesso e solo un acquisto con regolare fattura mi pone il c...o al riparo da spiacevoli situazioni (basta leggere la sezione legale del forum per comprendere quanto possa costare, sotto tanti punti di vista, il voler risparmiare a tutti i costi) Dimenticavo.....il commerciante professionista, quando compila quel foglio che si chiama "fattura", versa immediatamente il 22% di IVA allo Stato italiano ed un altro 30-40% successivamente come tasse. Forse anche questo piccolo dettaglio contribuisce al divario di prezzo tra professionista e bulgaro14 punti
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Salve a tutti. È con autentico piacere che mi accingo a presentare, con quest’apposita discussione, qui sul nostro Forum il mio ultimo libro. Si intitola: La zecca medievale di Salerno nella collezione numismatica del Museo Diocesano «San Matteo» di Salerno. Di cosa tratta? Com’è facilmente intuibile dal titolo, il compito principale di questo testo è quello di presentare per la prima volta in modo scientifico una collezione numismatica pubblica mai attenzionata in tal modo prima d’ora, quella del Museo Diocesano di Salerno, appunto. La parte principale del volume è occupata quindi dal catalogo che descrive le monete medievali salernitane componenti la detta raccolta: i pezzi, tutti in rame, partono dal periodo longobardo con le coniazioni di Gisulfo II (1052-1077) e terminano con l’occupazione sveva del Regno di Sicilia da parte di Enrico VI (1194-1197) e Costanza d’Altavilla. Da questo punto di vista, la collezione di monete salernitane del Museo Diocesano di Salerno copre quasi per intero un arco temporale vastissimo, dove troviamo ben rappresentate tutte le principali autorità politiche che hanno battuto moneta nella zecca di Salerno, prima con i Longobardi e poi con i Normanni, oltre a monete che sono state inserite nel percorso museale nonostante la loro completa estraneità alla zecca salernitana (troviamo pochi esemplari napoletani o siciliani). Si segnalano dei pezzi di estrema rarità che difficilmente si riescono a vedere altrove. La classificazione delle monete (che in alcuni casi ha portato anche a sottolineare delle novità iconografiche) è avvenuta nel modo più preciso possibile: dopo aver descritto i pezzi ed averli ricondotti ai principali repertori di riferimento per questo settore, si è avuta la premura di fornire per ogni singolo esemplare i relativi dati ponderali (peso e diametro). Ogni moneta è stata fotografata e le immagini (a colori) così ottenute sono state sistemate nelle apposite tavole fotografiche a fine volume. Non mancano le tavole di concordanza con gli altri fondamentali testi di riferimento per la monetazione salernitana, oltre che una tabella che illustra i gradi di rarità per ogni moneta riportata nel catalogo descrittivo e illustra la relazione che intercorre tra la numerazione adoperata nel catalogo e quella prospettata per l’esposizione museale. Il tutto è preceduto da una corposa introduzione, in cui sono racchiuse delle interessanti novità per quel che riguarda la storia della zecca salernitana. Infatti, questo libro non vuole ridursi ad un semplice catalogo di una collezione museale che comunque prima di oggi non ha mai ricevuto le attenzioni che meritava da parte degli studiosi (e già questa caratteristica, da sola, basterebbe a rendere il volume degno di nota), ma si è deciso anche di inserire nella parte introduttiva dei piccoli saggi di numismatica salernitana che vorrebbero gettare nuova luce o riprendere argomenti che, in questo settore, avevano bisogno di essere puntualizzati meglio. Ad esempio, particolarmente importante è il capitolo II che tratta dell’ubicazione della zecca salernitana, o il capitolo IV che riprende l’annosa questione sulla particolare serie di follari emessi a nome di un certo Manso Vicedux. Dall’indice generale: Il primo capitolo, Cenni storici riguardanti la raccolta numismatica del Museo Diocesano di Salerno, ha il compito di mettere insieme le scarsissime notizie storiche che hanno portato alla nascita di questa poco nota raccolta museale. Il secondo capitolo, Origine ed ubicazione della zecca di Salerno, contiene delle interessanti novità riguardo la storia della zecca salernitana in epoca medievale, soprattutto longobarda, che si focalizzano in particolare sul luogo dove sarebbe sorta la zecca delle monete. Il terzo capitolo indaga invece la complessa storia monetaria che si registrò a Salerno tra la fine del Principato longobardo con Gisulfo II e l’annessione della città al Ducato di Puglia con l’avvento dei Normanni di Roberto il Guiscardo. Il quarto capitolo ci riporta tra le monete della serie di Manso Vicedux, un argomento ancora spinoso e molto discusso. Il quinto ed il sesto capitolo si occupano delle vicende storico-numismatiche che Salerno visse con la dominazione normanna e la creazione del Regno di Sicilia (1130), fino al tramonto e alla chiusura della zecca. Chiude l’introduzione il settimo capitolo che offre uno spaccato generale sui tarì d’oro prodotti a Salerno. Non vorrei essere troppo prolisso (anche perché vorrei lasciare il piacere di “scoprire” questo testo ai lettori che lo desiderano), quindi mi fermo qui, fornendo qualche caratteristica tecnica: il volume consta di ben 192 pagine di grande formato (22x30 cm), tutte stampate su carta pesante da 150 grammi; contiene circa 867 fotografie, di cui 858 sono a colori e sistemate in 38 tavole illustrate, il tutto è rilegato in brossura editoriale con cartoncino martellato a mano. Particolare attenzione è stata riservata, quindi, anche alla veste grafica dell’edizione. Spero che anche questa mia nuova “fatica” incontri il vostro gradimento: per ogni tipo di informazione sarò lieto di seguirvi in questa discussione, mentre per chi fosse interessato a reperire il volume può scrivermi un messaggio privato in qualsiasi momento. Grazie a tutti per l’attenzione.4 punti
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A me, invece, il nervoso viene nel leggere attacchi generici e qualunquisti a un'intera categoria (in questo caso i "commercianti", dei quali, peraltro, non faccio parte, ma vale per tutte), pretendendo addirittura che siano critiche costruttive Quanto all'argomento conclusivo mi chiedo, se davvero sei convinto di quanto scrivi, perché frequenti i convegni. Se commercianti professionisti e "bulgari" offrono lo stesso servizio e le stesse garanzie, vai direttamente da quest'ultimi. Per finire, noi per te saremo anche ma tu non puoi lanciare accuse di disonestà a un'intera categoria, a meno che non possa documentarle con fatti dettagliati, testimonianze e prove documentali, insomma tutto quello che servirebbe in un tribunale per lanciare un'accusa del genere senza beccarsi, a propria volta, quella di diffamazione. petronius4 punti
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Prima di tutto, il fatto che tu abbia postato una moneta già periziata per chiedere opinioni, vuole dire che nemmeno tu probabilmente eri pienamente convinto della valutazione. Non da ultimo non sai se chi ti ha risposto ha capacità professionali tanto quanto chi ti ha rilasciato la perizia, chi ha esperienza di 50 anni di monete girate per mano, probabilmente ha voce in capitolo Per ultimo nessuno ti ha chiesto di chiedere valutazioni delle tue monete. Quindi se chiedi opinioni devi accettare anche quelle che non gradisci. Cordiali saluti4 punti
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DE GREGE EPICURI Dopo aver parlato molto piacevolmente di Nerone, questa volta andiamo sul difficile: "Novità sulla monetazione longobarda". Pochi di noi ne sanno qualcosa, ma vogliamo imparare; ed abbiamo per fortuna la disponibilità di Ermanno Arslan, uno dei pochi che se ne intende e che tuttora la studia. E' in previsione una mostra a Pavia (data ancora non fissata ufficialmente), mostra che poi migrerà a Napoli ed infine...a San Pietroburgo! In effetti, è da Nord che venivano i longobardi. I cinquecento anni circa della monetazione longobarda risultano molto frastagliati. Si susseguono diverse fasi, ma c'è anche una scomposizione per territori. Conosciamo una prima fase con la monetazione "ducale". Poi c'è quella di Ticinum dopo Agilulfo, con discreti cambiamenti; e tuttavia, in Friuli e nel Veneto, le emissioni locali continuano a ricollegarsi a quelle precedenti. Quanto alla monetazione longobarda del Meridione, si ipotizza oggi che nel beneventano non ci fosse una sola zecca, ma almeno due. E infine c'è Capua. I temi sono molti, e in una conferenza certo non si potranno approfondire. Ma siamo certi che Ermanno Arslan riuscirà a toccarli un po' tutti (compreso quello difficile degli argenti longobardi) in modo molto avvincente. Speriamo di attirare a Milano molti appassionati e soprattutto molti lamonetiani, anche oltre i confini lombardi! L'incontro è per martedì 2 maggio, ore 20.45, nella nostra sede di via Terraggio 1 (MI).3 punti
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mah... in queste discussioni alla fine ognuno in trincea sulle proprie posizioni e mai un po di autocritica. a parte interventi inappropriati da cui mi dissocio completamente corre un po di rispetto verso noi collezionisti...semplici collezionisti. punto primo se si scrive che il convegno dura dalle 9 alle 18,per rispetto verso chi viene a trovarvi dovete restare tutti fino alle 18...altrimenti non scrivetelo sulla locandina..o scrivete 9-14. punto secondo ...la luce...la luce e ancora la luce...ma è possibile che io debba immaginarmele le monete? con banchi in controluce o in piena ombra... insomma il rispetto verso chi organizza da parte mia c'è sempre ma vorrei che anche voi rispettaste noi....sia che io abbia un budget da 100€ che da 10000€. alla prima occasione comunque mi presenterò al signor Palma per chiarire almeno i miei intenti. saluti marco3 punti
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Grazie dei complimenti intanto che fanno indubbiamente piacere, sui mercatini e quanto connesso ne avevamo parlato molto in questa discussione sul forum che riporta lo stato delle cose che ti allego Il Gazzettino però non rappresenta e non è portavoce dell'Associazione del Cordusio che c'è ma è altro, noi frequentiamo e ci troviamo realmente al Cordusio e in forma digitale qui nel nostro forum specifico. Siamo collezionisti, studiosi, appassionati...con l'unico scopo quello di divulgare a più persone possibili la nostra comune passione.3 punti
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Buonasera a tutti, oggi vi mostro uno dei miei ultimi acquisti, si tratta di un Giorgino di Cesare d'Este della zecca di Modena. Per me è una moneta molto importante, perchè segna una 'svolta' nella mia collezione. Prima collezionavo monete di ogni epoca e di ogni Stato italiano, mentre ora ho capito che collezionare monete della zecca della propria città dà soddisfazioni decisamente maggiori, o almeno questo è l'effetto che fa su di me. Ma il motivo principale per cui oggi vi voglio mostrare questa moneta riguarda la descrizione al rovescio che dovrebbe essere 'SANCTVS GEMINIANVS' ma nel mo esemplare è 'SANCTVS GEEMINIANVS' con due E. Si può considerare una variante o è riconducibile ad un salto di conio? Grazie in anticipo a chi vorrà intervenire. Cioso.2 punti
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Per chi è interessato a questa monetazione e non è socio SNI: https://www.academia.edu/31678047/Gli_Antiquiores_romani_della_collezione_Palagi_conservati_al_Museo_Civico_Archeologico_di_Bologna2 punti
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Nel cuore della Passione (editoriale, Eros Guglielmo) p. 1 Come nacque il gruppo "Quelli del Cordusio" (Mario Limido) p. 3 Gli albori del mercatino del Cordusio (Eros Guglielmo) p. 5 Il denaro provisino di Bonifacio IX: quando la novità incontra la tradizione (Antonio Rimoldi) p. 9 Il burigozzo: fascino, prestigio e milanesità... (Mario Limido) p. 14 L'influenza dei Consoli Fiorentini nei conclave del XVI secolo (Daniele Mosti) p. 19 Dal classicismo all'immobilizzazione tipologica nel mezzo scudo della Milano spagnola (Davide Luigi Testa) p. 23 Un inedito Velasquez che omaggia la monetazione di Filippo III e quella di Filippo IV (Eros Guglielmo) p. 26 Il quattrino tipo "Armi di Milano" di Filippo IV (Tiziano F. Caronni) p. 30 L'enigma del "1 QVATRINO DI BECCARIA" (Mario Limido) p. 34 Milano Numismatica (recensione evento, Mario Limido) p. 39 La Revue belge de Numismatique et de Sigillographie (riviste in rete, Matteo Rongo) p. 45 La Numismatica, che Avventura (recensione bibliografica, Alessandro Paolino) p. 46 Milano raccontata dalle sue monete e medaglie (recensione bibliografica, Davide Luigi Testa) p. 48 Dieci anni di attività del Circolo Giovani Numismatici (news dai circoli, Magdi A. M. Nassar)2 punti
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Ma questo utente che parla tanto di umiltà non è lo stesso che qualche anno fa postò sul forum un 100 lire del '55 ipermegagalattico (che poi così megagalattico in realtà non era), assicurando che mai l'avrebbe venduto, salvo dopo qualche mese metterlo e rimetterlo in continuazione su ebay (con tanto di autopubblicità -poi sacrosantamente editata- sul forum) facendolo sempre risultare venduto mentre invece si faceva da solo i rilancini? L'hai poi venduto per davvero quel 100 lire? Questo tanto per parlare di figuracce e di tristezza.... possono anche passare gli anni, ma su un forum questo tipo di figuracce rimangono ad imperitura memoria....2 punti
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Carissimi, a mio giudizio il pezzo di Artemide è un falso moderno, coniato a pressa su tondello antico.... lo allego a futura memoria Le caratteristiche che non quadrano sono la serie di crepature radiali in tutte le direzioni, sintomo e sinonimo di pressatura, aggiungerei anche che la mancata riempitura di parte delle lettere e dei rilievi sono altro segno tipico di utilizzo di un bronzo antico la cui patina è stata schiacciata ma non essendo troppo plastica o si è sbriciolata o non è andata a riempire le cavità del conio. Anche la forma stondata e cicciotta del bordo ne dichiara la provenienza... Quanto all'altro pezzo in discussione è in effetti piuttosto singolare ed improbabile, apparentemente i fondi sono curvi e l'aspetto generico non è per niente rassicurante... inoltre pare condividere le stesse impronte di conio del pezzo Artemide, e questo non depone a favore della sua autenticità Chiederei comunque a @pinga78 se potesse indicare chi sia il venditore o almeno in quale ebay lo ha trovato, in modo di avere maggiori informazioni sulla " qualità" del venditore e magari migliori fotografie, dato che le attuali sono un po' fuori fuoco... Cordialmente, Enrico2 punti
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Buona sera a tutti. Adesso tocca al mio 5 lire 1936 che, per la cronaca, è quello Periziato Filisina di cui ho parlato sopra...cosa ne pensate?2 punti
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Ritagli estrapolati dall'autoritratto di Tiziano (Museo di Berlino) e da un particolare dell'affresco "Miracolo del piede risanato" (Scuola del Santo - Padova)1 punto
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oh!! è una esclamazione....... ho è voce del verbo avere ..... a parte questo ... devi postare la moneta1 punto
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non sui leggono bene le lettere in campo, a me pare di interpretare K over P a sinistra e Q a destra - se cosi' fosse, corrisponderebbe a questa RIC 15b.27 (Siscia), C 47 AE3 Obv: DNVALENSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right. Rev: SECVRITASREIPVBLICAE Exe: K over P/Q/SISCR - Victory advancing left, holding wreath and palm. 370-375 (Siscia).1 punto
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Ciao @Elio Olivari sembra un quadrante del periodo da Domiziano ad Antonino Pio Minerva/civetta Saluti Elidoro1 punto
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Medaglia devozionale, bronzo/ottone, della prima metà del XVIII sec.- D/ Madonna con Gesù morto sulle ginocchia, scritta: B. V. DE[LLA] - COR[ONA] . I[N]. M[ONTE-BALDO], anticamente conosciuta come S.Maria di Montebaldo, che si venera nel Santuario omonimo, di Caprino Veronese, località Spiazzi (Verona) a partire dal 1625.- R/ S. Giovanni Battista che battezza Gesù , in alto raggi tra due nuvole (Spirito Santo), scritta: FIL[IUS]. ME[US]. - D[ILECTUS] = Figlio mio diletto, questa iconografia e la scritta furono molto usate nelle piastre del Gran Ducato di Toscana da Ferdinando I De Medici (1588) a Cosimo III (1675) .- Ciao Borgho.1 punto
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Grazie Antonio per il puntuale riepilogo, siamo all'inizio della distribuzione manuale della copia cartacea al Cordusio a Milano, credo che avremo una tappa importante nell'imminente Parma, e poi il gran finale a Verona prima di sbarcare in digitale. Credo che Parma = Gazzettino sia un'altra equazione importante da ricordare perché se Parma e' in fondo Lamoneta, il Gazzettino e' Quelli del Cordusio che poi Lamoneta e'. Quindi Parma e' il suo giusto habitat per consegnarlo, comunicarlo, farlo conoscere...in fondo noi stiamo già pensando al numero 2 mi sembra che 3 articoli siano già arrivati e almeno uno sia in dirittura d'arrivo e tante idee mi sembra, anche ottime, frullino intanto in tante teste ...1 punto
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Ciao Simo, capisco che, soprattutto senza la possibilità di vedere e di toccare direttamente la moneta ,la classificazione del venditore sia un primo punto di riferimento. Però...Insomma...Per quanto i venditori cerchino di classificare in modo oggettivo...I criteri a volte differiscono...Alla fine la classificazione la fai tu, e ci son di mezzo ulteriori variabili: la qualità della fotografia, la possibilità di ingrandimento...Ti dirò la verità: monete prese a distanza, soprattutto in aste: le ho trovate sempre più belle di quanto sembrassero. Sarò stato fortunato. Alla fine, per non rovinarmi la vita, la mia classificazione ha due soli livelli: MPLV ("Mi Piace, La Voglio"), e NMP ("Non Mi Piace"). Oddio, ci sarebbero anche MPLVNPP (Mi Piace, La Voglio, Non Posso Permettermela"), MPMFC (Mi Piace, Ma è Fuori dalla Collezione...) e MPMDPM (Mi Piace, Ma Devo Pur Mangiare, vestirmi, andare in vacanza, non è che posso comprare proprio tutte le monete che mi piacciono...)1 punto
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Oggi è arrivata e son stato molto contento,la patina pensavo fosse un crostone invece stupito si faceva pulire bene,alla fine ho pulito meglio l'occhio e la parte del collo,e il retro son riuscito a liberare il pileus lasciando comunque quel fascino ruspante. http:// http://1 punto
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Behh... ufficialmente ancora non si conoscono valutazioni da catalogo, ma naturalmente gli amanti di queste particolarità non mancano.1 punto
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Buon giorno, vi ringrazio per i vostri interventi, alla fine ho deciso di restituire l'esemplare, ho acquisito elementi inequivocabili che purtroppo non lasciano dubbi. Pur apprezzando le ottime condizioni preferisco una banconota non trattata, peccato.1 punto
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Poi per qualche " illustre " [emoji14]ci può essere sempre il volontariato ma questo dipende anche dalle coincidenze...1 punto
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Ciao! Ci può stare ... in quelli la base era divisa tra terra e mare ed il leone aveva le zampe anteriori sulla terra e le posteriori sul mare. Sul pezzo di posata che hai postato, mi sembra di vedere un sole sopra il leone e delle righe sotto; si potrebbe dire che il leone sta tra cielo e terra. saluti luciano1 punto
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Ciao Tranquillo, quando puoi .... noi siamo qui. saluti luciano1 punto
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Mi chiedono alcuni @incusoMassimo come raggiungere l'Hotel dalla Stazione Ferroviaria, lascio a te perché non conosco la logistica...1 punto
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Complimenti Raffaele, ho avuto modo di conoscerti di persona al convegno di Napoli ed apprezzare, leggendo anche il tuo primo libro sulle monete di Salerno, la tua competenza, nonostante la giovane età, e la tua umiltà. Non vedo l'ora di avere il libro tra le mani! Sarà in libreria? Grazie, Matteo Sforza1 punto
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@anto R sai che osservando meglio non credo sia ribattuto? quello che sembra un braccio a mio avviso è una grande G (retrograda) finale della legenda e quello che, ruotando il pezzo, sembra un corpo di un'altra personificazione mi sa da mix tra prolungamento del mantello del sole e irregolarità del tondello. La testa della figura che risulterebbe, infine, è una lettera della pseudo leggenda INVICTVS o ORIENS AVG. Spesso le G finali nella legenda dei minimi sono marcatamente grandi (vedi il pezzo sopra che ti metto come esempio). Per chiudere un po' di confronti. Lontano di stile ma medesima ripresa del tipo ufficiale, ecco un altro bell'esempio di ORIENS/INVICTVS abbinato a un probabile volto di Tetrico II: E qui invece lo stesso soggetto però "specchiato": Questo invece presenta sempre un possibile Sole andante dove al posto della stella nel campo (come nei pezzi di Vittorino) è stata messa (sempre specchiando il tutto) la V che invece troviamo nelle PAX del medesimo imperatore gallico:1 punto
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Si Gallad..... ma a differenza di te e della tua risposta, che apprezzo perché è una risposta sana, vera, di persona matura, alcuni altri invece di farci una risata sopra ed ammettere la cosa, cercano di coprire l'errore dicendo che il Castagna... "capita a tutti di sbagliare" .... pazzesco, ma questo non è un forum di soli appassionati, è anche un forum in cui l'ego la fa da padrona purtroppo. Io nel mio piccolo, con i miei soli 26 anni di passione (ma nonostante tutto a quanto pare non so fare le foto) non mi permetterei MAI di rinnegare o criticare la perizia di un NIP, anzi, valuterei il mio errore per crescere. Qui si spara a zero, anche sui NIP, come se niente fosse. Qui l'importante è che ognuno abbia ragione, e si perde il senso del valore della numismatica. Che peccato e che tristezza.1 punto
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.......che stavano per finire....Pietro. Le sorprese le lascio sempre alla fine. Saluti, Rocco.1 punto
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Non solo, lo stile non lo definirei proprio buono, se guardato con attenzione è facilmente identificabile. Il ritratto è strano, mentre se guardate il rovescio è in qualche senso sgraziato, guardate che capoccione ha la Vittoria.1 punto
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Ciao @Legio ll Italica,post molto interessante,non avevo conoscenza di questi fatti,perché di fatti si tratta,intelligentemente tu li hai esposti come tali senza scivolare in posizioni di parte,quali esse siano,sono sicuro che tutti gli utenti che vorranno intervenire non saranno da meno. Da parte mia posso solo dire che a duemila anni di distanza non abbiamo dati a sufficienza per poter giudicare quelle che in definitiva sono opinioni di persone con una mentalità distante anni luce dalla nostra,quindi mi limito a registrare quanto da te scritto senza commentare o trarre conclusioni di sorta (Ipazia docet). Saluti. ADELCHI.1 punto
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Sperando di fare cosa gradita allego le immagini di due bandi pubblicati a Bologna nel 1666 al fine di contrastare il grande afflusso di lire false imitanti il conio bolognese. La prima del 8 giugno 1666 ordina che orefici, argentieri o mercanti che si trovassero al cospetto di lire false le taglino "senza rispetto veruno" e che così tagliate le restituiscano al proprietario. Il secondo, pubblicato il 12 luglio 1666, ordina che chiunque sia in possesso di monete da una lira del conio bolognese, prima di spenderle, entro sei giorni se cittadino o dodici giorni se residente nel contado, si rechi presso la zecca, che dovrà rimanere aperta mattina e sera "l'hore solite, che risiedono i mercanti". Lo zecchiere dovrà saggiare le lire, tagliare le false e restituirle tagliate al proprietario o ritirarle pagandole per il reale valore, mentre quelle che risulteranno autentiche "saranno subito restituite liberamente". Stante il fatto che le lire false dovevano essere tagliate e rese quinidi inutilizzabilii, a mio parere è probabile che le contromarche siano state apposte dagli zecchieri alle monete saggiate e risultate autentiche allo scopo di non trovarsi a saggiare ripetutamente la stessa moneta ad ogni passaggio di mano. Un saluto Mario1 punto
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eccomi davanti al pc e da quel che vedo mi son sbagliato alla prima impressione. l'obolo fa parte di quella tipologia non consueta con aquila volta a dx. non si conosce ancora bene il motivo, potrebbe essere semplicemente un errore oppure una tipologia voluta di cui non si conosce ancora il periodo di emissione. come peso rientra perfettamente negli esemplari che ho analizzato (un piccolo lotto di 13 esemplari con peso medio esattamente 0,40 gr +/- 0,047), anche il tipo di aquila è quella che ho incontrato più frequentemente (ce ne sono anche altre per cui significa che esiste più di un conio); inoltre il tipo di croce è coerente. La legenda di questa tipologia è + COMUNIS * SAONA * da un lato e + MONETA * SAONA * dall'altro1 punto
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DE SOCIO PRINCEPS: legenda piena di significato, dove nel mio studio sulle legende napoletane fornisco una interpretazione alternativa a quella di altri studiosi come Pannuti, Traina, Fabrizi e altri.1 punto
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La ringrazio per le belle parole. Vede, pur non essendo ancora troppo in là cogli anni, mi son sempre dedicato allo studio, all'approfondimento, di ogni singola moneta che desideravo acquistare, indipendentemente dal fatto che poi riuscissi o meno a metterla in collezione. In questo ho avuto insegnanti....a distanza di tutto rispetto: il Dr. Giovanni Bovi e il Dr. Luigi Dell'Erba, esimi studiosi di monetazione del Meridione, che tanto hanno scritto sul Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano, e il Dr. Mario Traina, coi suoi indimenticabili insegnamenti prima su Cronaca Filatelica, poi si Cronaca Numismatica. Purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscere questi grandi studiosi e divulgatori, ma è come se li avessi sempre a portata di...lettura e di insegnamento, attraverso i relativi saggi e studi. Faccia attenzione a non confondere il collezionista col Numismatico. Il primo raccoglie per il piacere di avere in collezione questo o quel pezzo mancante, oppure per investimento....il Numismatico prima studia, approfondisce, poi compera e apprezza il nummo dai punti di vista artistico e di documento storico testimone della civiltà dell'Uomo. Sono onorato dalle Sue belle parole.1 punto
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Serie ormai degna delle migliori telenovelas (con tema drammatico. Però..), altro esemplare, di recente manifattura, alla prossima vendita Triskeles di Vauction, del 17.03.2017 n.57 - Sicily, Syracuse. Dionysios I. 405-367 B.C. Æ drachm (30 mm, 30.37 g, 5 h). Ca. 380 B.C. ΣΥΡΑ, head of Athena left, wearing Corinthian helmet / Sea-star between two dolphins. CNS 62; SNG ANS 455. Green patina, light roughness. Very fine. alla prossima.. skuby1 punto
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Ecco perché e' importante pubblicare le monete presenti nei musei..per impedire che con il passare degli anni avvengano sostituzioni, asportazioni, distrazioni. Finchè tutto il materiale rimane chiuso, è potenzialmente è soggetto ad "attenzioni" pericolose.1 punto
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Chiedo conferma della classificazione , grazie Cesana (Torino) - Guigo VIII Conte D'Albon (1319-1333) Moneta attribuita dal Biaggi alla zecca di Cesana). D: + G : Dalph Vien - Delfino a sinistra, R: + Comes : Alboni - Croce patente , accantonata da un delfino1 punto
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Che mattinata stupenda amici... Un grazie di cuore a tutti, in paricolare al nostro insostituibile @giamba54 Antonio1 punto
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