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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/12/17 in tutte le aree
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Ciao a tutti, in bocca al lupo per il Convegno che, leggendo la qualità di coloro che interverranno ,sarà sicuramente un successo. Diciamo che, ultimamente, i convegni prettamente commerciali soffrono..le ragioni sono diverse, dalla quantità di aste online che si susseguono giornalmente, ai prezzi delle monete che, sovente, sono più cari. Ruolo essenziale è l'abbinamento del convegno ad iniziative culturali..tale esempio è stato seguito anche a Napoli, con ottimi risultati.. Col circolo romano laziale, invece, puntiamo soprattutto alla diffusione della cultura numismatica..abbiamo publbicato un quaderno numismatico che ha avuto un buon riscontro.,. Sicuramente, un ruolo essenziale, in ambito numismatico, è svolto dal nostro forum che, seppur con alti e bassi, è imprenscindibile.. Un caro saluto a mario @dabbene, e per il ruolo che, stoicamente, si è ritagliato, di divulgatore ed organizzatore di numerose iniziative, tutte di successo... Saluti Eliodoro5 punti
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Salve a tutti, dopo una breve assenza da questa sezione, vorrei presentarvi oggi l'ultimo tondello che ho aggiunto nella mia collezione della Zecca di Messina da Filippo III a Carlo II (XVII sec.). Si tratta di un 4 tarì di Carlo II del 1665 (peso: 10,4 g; diametro: 2,8 cm - MIR 364) con un ritratto ed un rovescio quasi splendido. Essendo un po' fissato nel ricercare il ritratto perfetto, devo dire che questo pezzo è tra i migliori che sono riuscito a vedere in giro su aste, convegni, cataloghi e pubblicazioni varie. D/ + * CAROLUS * II * DEI * GRATIA *; Busto del re rivolto a destra, entro circolo lineare R/ + * REX * SICILIAE * 1665 *; Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra, sotto le ali DG V (Gregorio Vigevi), entro circolo lineare. A voi ulteriori commenti ed osservazioni... Saluti!4 punti
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Ciao a tutti, mi aggiungo ai numerosi interventi che mi hanno preceduto, purtroppo un po' in ritardo, scusate. Più che volentieri, come già anticipato da Mario, mi fermerò anch'io al pranzo con tutti gli altri. I lavori procedono bene e spero possa venirne fuori un lavoro che interessi e venga utile a qualcuno, almeno culturalmente parlando in ambito numismatico. L'argomento su cui mi son soffermato ben si adatta al tema delle conferenze: un "caso" numismatico su cui riflettere... parlerò infatti di un personaggio del XIV secolo molto noto e al contempo semi-sconosciuto nella sua monetazione, non mi concentrerò su un'unica zecca ma parlerò di ben tre diverse, Cremona (e come potrebbe mai mancare...), Lucca e anche Parma stessa. Apparentemente tre zecche che non hanno nulla (o quasi) in comune, eppure unite dalle monete emesse da questo re ed avventuriero straniero... insomma, ho già anticipato fin troppo... il resto si vedrà a Parma, tra qualche settimana . Ne approfitto per ringraziare ancora gli organizzatori di questa giornata che si prospetta davvero unica, almeno per me!!3 punti
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Ringrazio Roberto, ti ho aggiunto, credo che due o tre altri del Cordusio si aggiungeranno per il pranzo, lo facciamo in massa perché abbiamo ritenuto Parma nevralgica per la mission che Quelli del Cordusio porta avanti da sempre, da quando è nata, l'aiuto per i giovani e tante, inutili citarle ormai, iniziative per i giovani numismatici. Ringrazio anche per i messaggi Michele e Stefano, è poi quello che chiedevamo, sia per i ragazzi che parteciperanno che per gli organizzatori, un segno di vicinanza, è molto importante anche questo, perché questi cammini devono essere percorsi in molti. Nia che sarà anch'essa citata per l'importante iniziativa che sta portando avanti in questo periodo con anche il Concorso per i giovani, ma le citazioni saranno diverse, anche i messaggi che mi stanno arrivando da persone che rappresentano a vario titolo Associazioni, Circoli, Editoria sono importanti e meriteranno di essere menzionati. D'altronde non crederci sarebbe miope e inconcepibile però a volte capita anche questo... Su quanto diceva invece Stefano Palma, certamente si il Convegno commerciale dovrebbe avere certe caratteristiche, ma io credo che Parma segua e si avvicini di molto a quello che è uscito come linea guida dalla discussione/sondaggio fatta qui sul forum sul Convegno ideale e votata da ben 185 utenti qualificati con voto in chiaro, in primis , ma non solo, per l'abbinamento parte commerciale con la culturale, conferenze, premi presentazioni, giovani. In particolare ritengo da divulgatore quale sono, che la parte culturale non dovrebbe essere fine a se stessa ma portatrice di una idea, di un filo conduttore importante, in questo caso i giovani, ma gli spunti virtuosi possono essere veramente più di uno. Sul forum come portatore di comunicazione, come divulgazione, come messaggio, assolutamente d'accordo, ci credo da 8 anni almeno, lo strumento deve essere certamente usato bene e comunque poi anche sostenerlo, ma credo che oggi sia impossibile non considerarlo da parte di ogni attore della nostra numismatica, il tutto però sempre abbinato al reale, allora vedrai che i nick in fondo contano poco se poi ci metti sempre e spesso la faccia...il reale come sempre è poi il terminale di tutto...3 punti
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Come ci hanno ricordato gli illustri estensori del catalogo d'asta " Einenes Kunstfreundes " ( ex Gillet ) , l'allora 28-05-1974 , è il nome del pesce plasticamente e realisticamente raffigurato al rovescio del raro e bel tetradramma classico di Agrigento in quell'importante vendita presentato al n. 78. L'esemplare è arricchito da 2 parole graffite . Dalla rete unisco altri 2 ottimi esemplari di questa rara moneta , il primo da NAC 13 n. 257 ( 08-10-1998 ) ed il secondo da Leu 81 n. 45 ( 16-05-2001 ) . Una curiosità a margine L'esemplare Kunstfreundes , descritto " den Dubletten des Britischen Museums " , era nella stessa vendita dei 3 esemplari " den Dubletten des Neapler Museums " commentati in una vecchia discussione ( un Metaponto da Napoli , 14-06-2015 ) : è da confidare che il tetradramma di Agrigento abbia lasciato Londra in modo meno informale di come le 3 monete ex nostre hanno lasciato Napoli2 punti
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buonasera a tutti, senza disturbare la discussione sui denari di Pavia dove si trattano argomenti piu' complessi, gradirei avere una classificazione di questo esemplare . grazie a tutti2 punti
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Nulla da aggiungere alla classificazione di Antonio se non i riferimenti del recente MEC 12 pp 43-4 e plate 2 n 33-342 punti
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Buonasera, si tratta di un denaro pavese di Corrado di Franconia, tipo Limido-Fusconi 25. Moneta affascinante Antonio2 punti
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Ciao @Ciprios, Bella moneta! In base ad uno studio l'originalità di questa moneta la si capisce da due particolari! Primo particolare: aloni opachi che vedi sulla moneta sia al D/ che al R/. Gli aloni indicano un conio usurato, il secondo particolare è quella frattura di conio che puoi notare anche sulla tua moneta, sull'angolo superiore sinistro del numero 5. Fra l'angolo superiore sinistro del numero 5 e il bordo vedi una piccola linea quasi verticale, quella è una frattura di conio.. Nella tua moneta questi due particolari sono presenti entrambi. Quindi a mio parere la moneta è originalissima. Buona serata.2 punti
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In questo caso non concordo. Il metro di valutazione deve essere oggettivo e non soggettivo. Di una data tipologia monetale vorrà dire che non esistono esemplari al di sopra del bb o dello Spl. Nulla di strano. Tra l'altro per monete più antiche vanno considerati anche i difetti di coniazione, la centratura e così via, che nelle monete moderne non sono più parametri da prendere in considerazione.2 punti
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Questa moneta, per come la vedo io, ti può essere utile per fare tu il "restauro". Compromessa per compromessa puoi divertirti tu a tentare di "recuperarla". Male che vada avrai perso una moneta persa in partenza. Se quei grumi che si vedono sono la famosa paraffina, puoi eliminarli semplicemente scaldando la moneta (scaldarla non fonderla), dopodiché la tamponi per eliminare completamente la massa cerosa. Ora se le macchie verdastre sono solo delle ossidazioni superficiali (e non nascondono invece il "cancro del rame", nel qual caso non c'è più nulla da fare) puoi fare un'abluzione in glicerina di qualche decina di minuti che ridurrà vistosamente le macchie. Una volta ottenuto il massimo effetto con la glicerina (va bene anche la vaselina) devi pulire la moneta con un bagno di acetone (va bene anche l'acquaragia). Sciacqua con acqua tiepida e tampona con un panno morbido e la tua moneta avrà conservato la sua naturale patina e recuperato dignità collezionistica. Ovviamente se tutti i "se" espressi corrispondono a realtà...2 punti
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Buonasera a tutti, ho questa Piastra di Ferdinando IV del 1787 DG.....quella "comune" per intenderci?, Mi farebbe piacere un vostro giudizio sul suo stato. Grazie.2 punti
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Le monete con le ditate sono state ovviamente maneggiate. Le ditate possono essere recuperate se pulite in tempo. Quale sia questo tempo è difficile a dirsi, ma stiamo parlando di ore, non di giorni. Dopo una settimana la ditata si imprime e amen. Se presa in tempo, col panno per occhiali la ditata si leva. Nel tempo non noto ricomparse. Ad ogni modo questo testimonia che il tuo rivenditore maneggia le monete a mani nude. Io l'ho visto fare da tantissimi rivenditori... purtroppo devi trovare quello che ti dà più fiducia. Per le macchie il problema è semplice. O meglio, è di semplice identificazione e di difficilissima risoluzione. Le monete in euro sono fatte di metallo PESSIMO. Questo metallo reagisce ai pulviscoli, creando le macchie di cui parli tu. Questi pulviscoli possono essere di svariate nature, siano esse organiche che sintetiche: è uguale. Microframmenti di pelle, micropeletti, micropeletti di floccato o velluto o di panno per occhiali, microframmenti di plastica della capsula che si spacca leggermente quando la chiudi. Questi microframmenti, a lungo andare, causeranno quelle macchie. Alcune di quelle macchie sono recuperabili se prese in tempo, sempre col solito panno per occhiali. In questo caso il tempo è direttamente proporzionale all'umidità dell'ambiente in cui la moneta è contenuta (più è umido, più è rapida l'irrecuperabilità). Veniamo a come ovviare al problema. Personalmente ho avuto la stessa frustrazione che hai avuto tu quando ho visto le stesse macchie sulle prime monete che collezionavo (parliamo dei primi 5-7 anni dell'area euro). Cosa ho fatto? 1) Ho cambiato marca di capsule. Da Safe sono passato a Leucchtturm: le capsule si spaccano di meno (quelle della Safe dopo anni si crepavano) e rischio meno pulviscolo sulla moneta. Ora ho sperimentato che le nuove capsule Leuchtturm (vedi mie precedenti discussioni) sono di qualità inferiore. Purtroppo ne ho molte da 2 euro, e mi sono ripromesso di NON usarle più per i 2 euro CC. Per quelle userò le capsule Leuchtturm PREMIUM che costano di più, ma al momento ho ancora una scorta di Leucchturm buone e aspetto di finirle. 2) Ho acquistato 1kg di Silica Gel professionale con indicatore di umidità (quando il silica gel è saturo le perle sono verdi, quando è vuoto sono arancioni. Quando sono verdi metto le perle in un fornetto e le "svuoto" dell'umidità raccoltà. Usare Silica Gel senza indicatore di umidità è perfettamente inutile, perchè non hai un termine di riferimento per quando cambiarlo), e l'ho messo in bustine di carta forellate, una o due per ogni scatola/cassetto in cui ci sono monete. 3) Ho controllato al sole pieno (metà giornata, cielo assolutamente sereno, sole diretto che se stai in camicia sudi) tutte le monete che ho, recto e verso, riaprendo tutte le capsule in cui notavo, con controllo di lente di ingrandimento, un micropulviscolo. Peletto, microframmento di pelle, microframmento di plastica, microframmento di qualsiasi cosa. Ho riaperto la capsula, cercato di rimuovere la particella dalla moneta senza pulirla (quando possibile) e rimesso la moneta nella capsula dopo aver verificato che la stessa capsula fosse quanto più possibile libera di queste microparticelle. Laddove non fosse possibile liberarla, ho cambiato capsula. Le capsule nuove sono per lo più linde e pinte all'interno. Meno le si pulisce, e meglio è. 4) Ho incapsulato le monete che acquisto/ottengo solo in orari di pieno sole (ergo solo la domenica ora di pranzo per ragioni di lavoro), in modo da fare questo controllo maniacale prima di chiuderle dentro. 5) Se mi capitano periodi senza far nulla, ogni tanto dò una controllata alle monete (mediamente ogni 12-18 mesi, perchè ci vuole tempo :D) Io fortunatamente non ne soffro ancora... ma questi metodi cozzano con la presbiopia... Purtroppo, per esperienza, non c'è altro da fare. Ho verificato anche in PROOF queste macchie (PROOF belga, ma il metallo è lo stesso): l'euro è una moneta che NON TOLLERA NULLA. Poi nel corso degli anni ho imparato ad abbassare le mie pretese, perchè altrimenti se sei maniacale devi rivolgerti ad altri tipi di collezione.2 punti
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Gradirei un parere ed un giudizio esperto su un paio di punti. Il primo è il prezzo: eccessivamente basso per un esemplare in alta conservazione. Cito 3 esemplari dalla stessa coppia di conii: NAC 46, lotto 194, qSPL, agg. CHF 17.000; NAC 52, lotto 67, SPL, agg. CHF 26.000; e NAC 59, lotto 519, SPL agg. CHF 110.000. Il secondo: riposto il solo D/, confrontato con il D dell'esemplare NAC 52, con indicati 3 punti: 1) frecce rosse sul contorno ad indicare una grinza sospetta nel metallo; 2; ellissi rosse, ad indicare zone con sospetti depositi piatti non attribuibili a fratture di conio; 3) frecce verdi che nell'esemplare NAC denotano un verosimile "double strike", nell'esemplare Goldberg è presente un'ombra meno definita incisa poco profondamente nella stessa identica posizione (non presente in altri esemplari) il che potrebbe far pensare, insieme a tante microbolle (ruggine?) anche a un esemplare pressofuso o combinato fuso-pressato2 punti
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Buona domenica forum, vi mostro l'ultima arrivata in collezione un particolare ringraziamento a @Rocco68 per le dritte2 punti
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Con queste altre foto abbiamo tutti avuto un'ulteriore conferma di quanto le foto possono trarre in inganno, dipendendo queste, sempre e comunque, da una variabile assai imprecisa come la luce. Ecco perchè, nella mia supposizione, avevo messo come tetto massimo di valutazione uno Spl/FdC nonostante potesse apparire esagerato ad una prima impressione: Come giustamente osservato, questa tipologia soffre puntualmente di diverse problematiche, che vanno dalle debolezze nei rilievi a quelle nel taglio, decentrature di tondello anche se leggere (specie nel R/ dove il cerchio perlinato a volte lascia uno spazio variabile al ciglio della moneta). Da queste foto sembrerebbe aver avuto comunque una certa circolazione, seppur non intensiva, dalla brillantezza un po debole di alcune zone del ritratto nel D/, e della briglia del cavallo (punto questo non solo più alto ma sovente afflitto da debolezza di conio). I campi sembrano molto belli, esenti da graffietti. Uno spl/fdc sembrerebbe quindi starci, e visto che con le prime foto sembrava essere un "semplice" Spl... i presupposti che una visione dal vivo si riveli essere ancora migliore a questo punto ci possono anche stare (come in genere vale un po per tutte le monete ) Bel tondellino, complimenti! Fab2 punti
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ok, è vero...comparare dai professionisti.... che poi purtroppo in un mare di robaccia a volte anche loro "poveretti" su 100000 se ne trovano una inmano... MA la mia vera domanda, quella che mi pongo ogni volta è la seguente: ma cosa cavolo te ne fai di comprare una moneta della quale evidentemente non sai un acca? cioè, certi falsi si vendono benissimo a persone che vogliono il possesso di una cosa che nemmeno sanno cosa sia... se voglio avere una Ferrari, solo per poter dire che ce l'ho, senza mai averne vista una, è abbastanza normale che prima o poi qualcuno tenti di vendermi una Ritmo rossa con appiccicato il logo ferrari... o no? se la compro, sono io il coglione.... ricordatevi che , entro certi limiti, per ogni truffatore c'è sempre qualcuno che aspetta ardentemente di essere truffato2 punti
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Unisco l'esemplare SNG ANS 232 , da NAC 13 n. 350 (08-10-1998 ) e l'esemplare , in Bruxelles , SNG Lockett 799 , da Franke-Hirmer n. 222 punti
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Buongiorno, ci ho messo parecchio tempo, pazienza ......e denaro, ma alla fine l'ho sostituita con una migliore. Ecco a voi un quattrino dei Reali Presidi 1798.2 punti
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Scusate il ritardo....mi è impossibile fare una "panoramica" di tutte, vi posto solo un vassoio, la foto inquadra quelle che preferisco: I piccoli nominali in argento Napoletani, spero che vi trasmettano lo stesso piacere che provo io quando le ammiro. Dalla prima, un Tari' 1796 all'ultima un Tari' del 1859 di Francesco II. P.s. nessuno che ha il piacere di far ammirare le proprie monete?2 punti
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L’ esercito romano fin dagli albori di Roma fu sempre ammirato e temuto per la sua perfetta organizzazione che si manifestava in modi diversi : in marcia , in fase di movimento in battaglia , per la solidita’ e la sicurezza dei campi provvisori che offrivano in territorio nemico facendo sentire protetti e come “a casa” i Legionari , per lo schieramento iniziale in battaglia , per la ferrea disciplina ed addestramento anche nei periodi di pace , per armamento e non ultimo per le qualita’ individuali dei semplici Legionari , Centurioni ed Ufficiali superiori ; moltissime battaglie furono vinte non tanto grazie alla capacita’ strategica del Generale comandante dell’ esercito , ma soprattutto grazie a queste qualita’ descritte che fecero dell’ esercito romano una poderosa macchina schiaccia sassi . Un esempio tipico dell’ esercito romano in epoca imperiale , e’ la descrizione di un esercito romano del I secolo di stanza in Giudea , quando ancora era formato esclusivamente da Italici ; descrizione fatta da un testimone oculare quale fu Flavio Giuseppe , un Ebreo catturato , poi romanizzato e vissuto al tempo dei Flavi ed affrancato dalla schiavitu’ da Vespasiano in riconoscenza per avergli predetto un giorno che sarebbe diventato Imperatore , cosa che in effetti si avvero’ . Flavio Giuseppe racconta con estrema efficacia ed analisi l’ impressione che doveva esercitare sui nemici la vista di un esercito romano in marcia e nel corso di un allenamento militare , tanto da fare temere come gia’ persa una eventuale battaglia in campo aperto contro di loro , ma non fu sempre cosi' , sconfitte l' esercito romano ne' subi' diverse . Tali impressioni Flavio Giuseppe le maturo’ tra il 63 e il 65 quando si recò a Roma dove fu ospite alla corte di Poppea Sabina , la seconda moglie di Nerone , rimanendo impressionato dalla potenza militare e dall’ alto livello di vita dei Romani . In diversi passi della sua opera : La guerra giudaica , fa riferimento al grado di preparazione e di efficienza dell’ esercito romano , nonche’ alla impressionante solennita’ di un esercito in marcia : "Si mettono in marcia tutti in silenzio e ordinatamente , restando ciascuno al proprio posto come fossero in battaglia . I fanti indossano corazze ed elmi , una spada appesa su ciascun fianco , dove quella di sinistra è più lunga di quella di destra , quest'ultima non più lunga di un palmo . I soldati "scelti", che fanno da scorta al comandante , portano una lancia e uno scudo rotondo ; il resto dei legionari un giavellotto e uno scudo oblungo , oltre ad una serie di attrezzi come , una sega , un cesto , una picozza , una scure , una cinghia , un trincetto , una catena e cibo per tre giorni ; tanto che i fanti sono carichi come bestie da soma . I cavalieri portano una grande e più lunga spada sul fianco destro , impugnano una lunga lancia , uno scudo viene quindi posto obliquamente sul fianco del cavallo , in una faretra sono messi anche tre o più dardi dalla punta larga e grande non meno di quella delle lance ; l' elmo e la corazza sono simili a quelli della fanteria . L' armamento dei cavalieri scelti , quelli che fanno da scorta al comandante , non differisce in nulla a quello delle ali di cavalleria . A sorte , infine , si stabilisce quale delle legioni debba iniziare la colonna di marcia" Giuseppe Flavio, La Guerra giudaica , III , 5.5.93-97 Ed ancora : " ..... riguardo alla loro organizzazione militare , essi hanno questo grande impero come premio del loro valore , non come dono della fortuna . Non è infatti la guerra che li inizia alle armi e neppure solo nel momento dei bisogno che essi la conducono ...... , al contrario vivono quasi fossero nati con le armi in mano , poiché non interrompono mai l' addestramento , né stanno ad attendere di essere attaccati . Le loro manovre si svolgono con un impegno pari ad un vero combattimento , tanto che ogni giorno tutti i soldati si esercitano con il massimo dell' ardore , come se fossero in guerra costantemente . Per questi motivi essi affrontano le battaglie con la massima calma ; nessun panico li fa uscire dai ranghi , nessuna paura li vince , nessuna fatica li affligge , portandoli così , sempre , ad una vittoria sicura contro i nemici ….. Non si sbaglierebbe chi chiamasse le loro manovre , battaglie senza spargimento di sangue e le loro battaglie esercitazioni sanguinarie" Flavio Giuseppe , La Guerra giudaica , III, 5.1.71-75 In foto , un Legionario con armamento tipico del I secolo come descritto da Flavio Giuseppe , Legionari in marcia e Legionari in attesa dell’ ordine di attacco .2 punti
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Quello che voglio raccontarvi ora è una storia,una storia reale,la storia del collezionista solitario. Ho sempre privilegiato gli aspetti umani e psicologici,anche nella numismatica ci sono,in quello che racconto non si parla di aspetti tecnici della numismatica,ma solo interiori dell'uomo. Nei miei giretti alla domenica mattina al Cordusio incontro un vecchio conoscente,dopo i classici saluti,mi chiede anche tu appassionato di monete?,gli rispondo solo da circa tre anni e tu?Ho sempre amato la numismatica,da ragazzo colleziono monete;lo rincontro una seconda,una terza volta al Cordusio,un giorno mi dice,visto che ci vediamo sempre,perchè non vieni un giorno a vedere la mia collezione?Rispondo affermativamente pensando che avrei potuto imparare qualcosa. Vado,mi racconta che essendo sposato senza figli e avendo un buon lavoro senza essere un nababbo ,una volta fatti i fondamentali investimenti immobiliari ha sempre privegiato investire qualcosa nella numismatica,la sua passione da sempre. Mi apre e mi spiega la sua collezione,è una collezione importante,pezzi pregiati, molti,tanti,raccolti in modo omogeneo ,scientifico,inventariati e informatizzati,è meglio per me e mia moglie,non si sa mai,mi dice.;si vede che è molto appassionato,me la spiega nei minimi particolari con grande cognizione della stessa,sembra quasi stia parlando di una creatura,di un figlio che non ha avuto. Mi fa vedere la sua biblioteca numismatica,si vede che ha letto molto,che ha studiato,lo saluto,ringrazio,dico che è stato un onore per me che ho appreso cose importanti,visto pezzi che vedo solo sui cataloghi. Sulla porta mi ferma,mi dice,sono io che ti ringrazio,in verità,tranne mia moglie che non è interessata,devo dirti in tutta sincerità tu sei la prima persona che ha visto la mia collezione,per me questo è stato un gesto quasi liberatorio,ho rotto un tabù,abbattuto un bunker. Esco tra il perplesso e lo stupito,penso a quest'uomo che appassionato si guarda da solo tutte le sere la sua collezione importante ma che però evidentemente gli è pesato alla lunga non condividerla con nessun altro. Penso anche alle motivazioni comprensibili,il terrorismo legislativo,i possibili furti,una certa motivata prudenza e riservatezza,rifletto ,avrebbe motivi di essere contento eppure è triste ,solo. Io il collezionista solitario l'ho conosciuto,ma esistono tanti collezionisti solitari?.1 punto
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Salve a tutti Questa sera voglio condividere con voi la mia ultima acquisizione . Si tratta di un esemplare da un Reale coniato solamente nel 1666 dalla zecca per conto del Banco di San Giorgio che le utilizzava nei commerci con la Spagna così da avere nominali con le stesse caratteristiche di quelle circolanti in quest'ultimo paese . La moneta da un reale è il taglio minore della serie composta anche dagli esemplari da 2 , 4 e 8 reali, uguali identici fra loro salvo che nelle dimensioni e relativi pesi. Al diritto troviamo una raffigurazione di San Giorgio nell'atto di trafiggere il drago ; caratteristica piuttosto rara per la monetazione italiana di questo periodo è quella di non recare nessuna legenda/ data o segno su questo lato. Il rovescio invece presenta al centro lo stemma del Banco con la legenda : DVX ET GVB REIP GENV 1666 , col la data posta sopra la corona dello stemma . La moneta purtroppo come potete vedere si trova in uno stato di conservazione molto basso , meglio il rovescio , penalizzato altresì dal foro fatto in passato probabilmente per farne una medaglia devozionale vista la posizione . Considerando però l'estrema rarità della moneta mi ritengo molto fortunato a poterne possedere un esemplare in collezione. Peso: 3.1g Diametro: 24mm Materiale: Ag Rif: - CNI 29/34 - Mir 306 - Lunardi 294 - Manzoni 25 Un saluto Matteo1 punto
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Se tutti noi avessimo la possibilita’ , nei brevi tempi vuoti delle nostre giornate , e la volonta’ di leggere i classici di storia romana , latini e greci , troveremmo spesse volte le risposte alle nostre non conoscenze , estese anche a dubbi o perplessita’ quando osserviamo le infinite e diversissime iconografie delle monete romane imperiali alle quali alcune volte non sappiamo dare una precisa identita’ di rappresentazione ; questo perche’ , quando si affrontano queste letture alcune volte troviamo descritti dei fatti che ci riportano a considerare le rappresentazioni presenti su alcune monete , come in questo caso relativo al fatto in descrizione . Una occasione di questo connubio tra un classico di storia romana ed una moneta , relativo ad una rappresentazione iconografica , ci giunge da una serie di monete , principalmente bronzi , di Commodo , monete gia’ presentate e trattate in un precedente Post di oltre un anno fa , proprio da me , e che ora vi ripropongo affinche ‘ questa nuova ricerca si ricolleghi facilmente a quanto gia’ trattato : In base all’ estratto del racconto di Erodiano il prodigio che sto per trascrivere dovrebbe essere avvenuto tra il 10 e il 31 Dicembre del 192 , Erodiano : Storia dell’ Impero Romano dopo Marco Aurelio , Libro I , Tomo 14 , 1 : “In quel tempo avvennero anche diversi prodigi . Per lunghi periodi furono visibili le Stelle in pieno giorno , alcune avevano forma allungata e sembravano sospese a mezz’ aria …….” I Prodigi apparsi in questo periodo proseguono tra cui la distruzione per incendio del Tempio della Pace dove i Romani piu’ facoltosi tenevano conservati i loro averi piu’ preziosi , una specie di caveau di una moderna banca e che persero in questa occasione , riducendoli in un istante in quasi poverta’ . Ora vi chiederete perche’ questo racconto di Erodiano lo ritengo collegato alle monete emesse con la Stella in questa brevissima TRP XVII di Commodo durata appena 20 giorni , questo per il motivo che sempre nel Tomo 14 , appena termina di parlare dei prodigi , Erodiano fa morire Commodo , come se i prodigi apparsi fossero stati per lui un triste presagio ; quindi in teoria , poiche’ certo non e’ , l’ apparizione di questi prodigi sembra precedano di pochi giorni l’ assassinio di Commodo avvenuto il 31 Dicembre del 192 . Fatto sta che l’ apparizione di queste strane Stelle in pieno giorno dovettero colpire molto la fantasia dei contemporanei , al punto di riprodurle in questa brevissima serie di monete di Commodo con la TRP XVII . Sotto alcune monete di Commodo con presente la Stella , emesse nel corso della brevissima TRP XVII1 punto
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Accidenti! Che moneta meravigliosa! Non so molto di monete romano-greche ma non ne ho mai vista una con raffigurazioni tridimensionali da nessuna parte. @King John1 punto
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Il Gigante 2017 lo da in BB a 20 euro in MB 8 euro e in SPL a 50 euro quale catalogo hai visto? Questa è un BB,almeno in foto,quindi il prezzo è di poco sotto la media che riportano le massime valutazioni raggiunte in aste. Oltretutto questa tipologia al momento è sottovalutata perchè la maggior parte dei nuovi numismatici si buttano su Vittorio Emanuele III ma poi con il tempo si inizia ad apprezzare altre tipologie molto più affasscinanti sia per la storia che per la lavorazione........ Oggi puoi trovarla cosi magari fra 5 anni non bastano 30 euro per un BB come questa. C'è il 1868 R piccola e bordo largo che è riportata R2 ed in BB a 50 euro ma non è questa. Quella si riconosce perche le foglie dei rami di lauro si toccona quasi e il bordo è largo il doppio di questa tua.1 punto
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Ciao , in coda alla precedente risposta : le zecche operative a Roma erano come minimo quattro , in quanto negli eserghi delle monete del basso impero compaiono le lettere P , S , T , Q , che indicano appunto i numeri delle officine di produzione . Per le officine dell' alto e medio impero , sinceramente non saprei dirti quante zecche fossero operative a Roma .1 punto
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Stesso conio, però impronta differente. Mi vengono in mente due possibilità: - altra moneta sorgente con conio più fresco (in termini di stadio di usura nella sequenza di battitura) di questo NAC usato per il diritto - post-produzione, per eliminare la rottura di conio. @Archestrato, in questa fase potrebbe essere stato creato il baffo del muso del leone che si sdoppia incongruamente, nella zona in cui il pezzo NAC è liscio ES1 punto
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Io credo che il ragionamento da fare sia un altro. La valutazione cambia da moneta a moneta. Voglio portare un esempio, Trovare un 6 tornesi di Ferdinando IV del 1801 (la prima moneta che mi è venuta in mente) in MB/BB è comune, trovarlo in SPL/QFDC, seguendo la schematica definizione di tali valutazioni è in pratica quasi impossibile. Quindi si tende a "chiudere un occhio" davanti a conservazioni che per altre monete sarebbero al massimo da mBB e si arriva a classificare QSPL o SPL. Ecco, dato che questa moneta nella stragrande maggioranza dei casi si presenta usurata e consunta, un esemplare come quello postato pocanzi per me (anche vedendo le nuove foto postate) è classificabile come SPL senza altre mezze misure. Poi parere personale eh1 punto
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La prima mi ricorda vecchie monete nepalesi da un paisa, la seconda è la riproduzione di una antica moneta cinese : ho provato a schiarire la quarta ma non la conosco.1 punto
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Ho fatto nuove foto con luce naturale che rendono (credo) meglio lo stato conservativo in cui si trova la moneta. Oramai si legge in qualsiasi discussione e credo che tutti siamo d'accordo, su come una foto (nel bene e nel male) possa "incidere" sulla valutazione della moneta. Ovviamente giudichiamo tutti delle foto, ma a volte una foto fatta male o con angolazione di luce particolare, può ingannare. Ecco come si presenta in mano, e come potete notare poi i fondi non è che siano cosi messi male. Graffietti ce ne sono certamente, i rilievi più alti al dritto sono quelli che forse mostrano maggiormente gli effetti della pulizia, ma cmq non è stato necessario mettere gli occhiali da sole per fotografarla ? Credo che 8 periti su 10 la chiuderebbero SPL, pur restando solamente una BB (eh si, è BB, peccato)1 punto
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Buon giorno ho acquistato ad un mercatino un paio di monete..vorrei sapere id e quanto valgono..solo per sapere se pagate il giusto..ecco la prima 27mm 7gr grazie1 punto
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Massaro Benetto Capello. Tuto OK allora .... giusta attribuzione! saluti luciano1 punto
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.... non è proprio così: ci sono alcune Piastre "le 8 ribattute su 7".... le quali oltre ad avere questa particolarità, sono Reimpresse.. e questo è il minimo; hanno nel taglio i gigli. Forse Francesco..che chiamate sempre, quando leggerà tutte queste novità....sviene.....ah....ahah....ah...... !!1 punto
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Buongiorno Sergio, di seguito in dettaglio la disposizione delle stellette nelle due mie Piastre del 1817. Piastra 1817, **PROVIDENTIA**OPTIMI*PRINCIPIS Piastra 1817 Reimpressa, *PROVIDENTIA**OPTIMI*PRINCIPIS saluti, Rocco.1 punto
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Mah...1,2 g è un peso intermedio..la prima sembra tranciata.. Saluti Eliodoro1 punto
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Ottimo veramente Federico @Sator, direi che chi volesse degli altri quattro giovani dirci qualcosa di più senza andare oltre ovviamente, ora potrebbe anche farlo, lascio a voi nel caso ... Per il pranzo vediamo se qualche incerto conferma in settimana e poi qualche emiliano verrà spero almeno ...?1 punto
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Quarta domenica di consegna del Gazzettino oggi al Cordusio con vecchi amici anche del forum . L' aspetto più eclatante, almeno a livello personale , e' che anche " il collezionista solitario " oggi l'ha ritirato. Il collezionista solitario, che e' stato un post del forum di anni fa e che lo ricordano " i vecchi " di Lamoneta, dimostra che se l'ha avuto anche lui forse la mission prefissata di raggiungere tutti e' stata raggiunta...1 punto
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Penso che C. Dattari stia per Collezione Dattari. Le monete identificate come tali dovrebbero essere solo quelle pubblicate nel catalogo del 1909, integrato poi nel Dattari-Savio del 1999-2007, per un totale di 13.200 esemplari. In realtà egli ne maneggiò moltre altre decine di migliaia, che in varie riprese furono cedute a terzi, compreso lo stesso stato italiano.1 punto
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Presa quasi per curiosita'...poi una settimana per catalogarla ed ecco la sorpresa... http://www.forumancientcoins.com/meepzorp/rp_phrygia_apameia.htm Phrygia, Apameia, issued under Augustus, AE idealized laureate head of Augustus(?)/AΠAMEΩN, 2 flutes in wreathRPC 3124, SNG Cop. 206, Very Rare (R2 or R3), RPC lists only 3 specimens known1 punto
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Buongiorno e Buona domenica, Sarà che mi sono appena svegliato, forse ho gli occhi ancora velati dal sonno, ma osservando l'immagine che allego non posso fare altro che chiedermi: che fine ha fatto la sagoma posteriore del collo, soprattutto la zona prossima alla nuca? Negli altri esemplari postati finora il volume del collo stacca nettamente rispetto ai piani del campo, tuttavia nell'esemplare oggetto della discussione le linee laterali del collo sembrano evanescenti, nonostante il taglio del collo abbia invece un buon volume in rilievo, così come le ciocche di capelli sopra la nuca. È possibile sia un effetto dato dalla bassa risoluzione dell'immagine ?1 punto
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Sono assolutamente d'accordo, questa è la dimensione corretta dei social, un ausilio alla diffusione della comunicazione, ma le regole di una comunicazione rispettosa devono essere sempre mantenute. Poi io sono il primo a mettercela la faccia quando sostengo delle idee. Alla prossima. Stefano Palma1 punto
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Non pensi che in fase di coniatura sia rimasto un 10 Tornesi in sede e si sia impresso in negativo sul nuovo tondello? So che succedeva spesso e accortisi della moneta "difettosa" senza rovescio....si sia provveduto a riconiare il tondello....ma come nel tuo 10 Tornesi, sono rimaste le tracce dell'incusione? ....le mie sono solo supposizioni, Saluti, Rocco.1 punto
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Quando frequentavo nei primi tempi Lamoneta parlavo sempre di sogni numismatici, sogni erano e sogni però rimanevano, poi un giorno pensai perché non realizzarli ? proviamoci... Tanti sogni grandi o piccoli che siano spesso, se vogliamo, possono diventare grande realtà, ma per fare questo ci vogliono idee, obiettivi, passione, lavoro, organizzazione, anche una buona dose di perseveranza e poi ci vuole IL GRUPPO, se non hai la squadra che lavora insieme nella stessa direzione i sogni non si realizzeranno... E i sogni è bello che siano legati sempre a un valore, a una tematica, che siano poi per tutti, non per uno solo, in pochissimo tempo ne vediamo qui tre, uno dietro l'altro, Milano Numismatica che rappresenta il voler vedere monete delle nostre Istituzioni e il vederle in tanti, in gruppo, con giovani, appassionati, curiosi, Il Gazzettino di Quelli del Cordusio che rappresenta la divulgazione totale per tutti, il poter dare a un giovane che non ha mai scritto la possibilità di potersi esprimere ed iniziare e poi Parma, i giovani numismatici....il nostro futuro... Tre grandi sogni, tre tematiche virtuose per una numismatica innovativa, che segua i tempi e i desideri e che deve aprirsi sempre più a tutti. Ne arriveranno altri di grandi sogni, se no potrei pensionarmi a livello numismatico ?, due altre grandi tematiche che meritano di avere il giusto spazio e l'attenzione di tutti ci aspetteranno, ci riusciremo ? dipende... dipende sempre dal gruppo e dal lavoro.... Due parole sul Gazzettino, Antonio ha già detto tutto, aggiungo che è aperto a tutti e che indubbiamente rappresenterà molto il Cordusio e la Milano Numismatica, ma non solo, spero ci siano contributi di tanti e vari... News, per vedere cosa succede nel mondo numismatico, approfondimenti di divulgazione numismatica semplice, spero comprensibile, ma anche interventi più alti per chi vorrà, ma poi anche emozioni, riflessioni, pensieri sulla numismatica, se vorrete, questo è lo spazio per voi. E abbiamo voluto che fosse cartaceo, semplice, ma cartaceo, un giornale che l'appassionato alla domenica può avere, leggere e credo crescere, appassionarsi.... Le tappe saranno giustamente il Cordusio per alcune domeniche, poi Parma e Verona due Convegni importanti e frequentati, finita la fase cartacea on line per tutti . Quello che è certo è che da tempo a Milano non si vedeva una ventata di entusiasmo, fermenti, partecipazione, condivisione come in questi ultimi tempi, la chiamerei una rinascita numismatica, speriamo sia contagiosa per coinvolgere tanti insieme a noi, in fondo è tutta la numismatica che viene coinvolta in questi sogni che diventano poi progetti e poi splendide realtà, un brindisi per tutti noi ...e sognate ...forza....1 punto
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L'argomento e' molto interessante in quanto anch'io mi interesso di astronomia. Ho fatto una piccola ricerca di eventuali eventi cosmici avvenuti alla fine del II secolo e quello che ho trovato più vicino al 192 d.c. è l'esplosione di una supernovae avvenuta il 7 dicembre del 185 d.c. nella costellazione del Centauro. La successiva di cui si abbia notizia risale all'anno 393. Ammesso che il simbolo sulle monete di Commodo di quel periodo sia legato ad un evento astronomico, credo che sia più verosimilmente collegato al passaggio di una cometa magari con un orbita parabolica o iperbolica ( compiono cioè un solo passaggio intorno al sole) considerando che in quell'anno e' documentato il passaggio di tale corpo celeste. Un saluto ed un grazie per le tue sempre più interessanti discussioni.1 punto
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