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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/13/17 in tutte le aree
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Credo che le iniziative che stiamo portando avanti sui giovani rappresentino in qualche modo il futuro della numismatica in Italia. A molti sarà passato di mente, ma io ricordo benissimo la situazione circoli e convegni nel lontano 2004, la numismatica era un qualcosa che interessava, salvo rarissime eccezioni, solo la terza età. Oggi non è più così e sinceramente, senza girarci troppo intorno, credo che lamoneta.it e le iniziative come questa del convegno di Parma abbiano giocato un ruolo fondamentale, ruolo che spesso non ci viene riconosciuto ma che noi continuiamo a portare avanti consapevoli che per il bene di questa nostra passione non possiamo che guardare al futuro. Mario è uno di quelli che più crede in questa "missione" ed è forse il più giovane di tutti noi. A Parma io ci sarò, pranzo compreso!10 punti
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Oggi al Cordusio fra storici frequentatori, si è discusso molto su questo convegno e il suo programma. Ho denotato un grande entusiasmo, e molto stupore per questa nuova linfa che accende nuovamente gli animi.. Certe iniziative non possono che far bene a tutto l'ambiente, incoraggiano, e incentivano anche i più scettici... Si, perché qui come in altri progetti che vedono in quest'ultimo periodo la numismatica in grosso fervore e protagonista della cultura , danno speranza agli appassionati che da qualche tempo si erano un po' seduti, attendendo che qualcosa accadesse nuovamente... Chissà forse ci siamo... Eros4 punti
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Allora aggiungiamo anche Gabriele @Reficulper il pranzo ma a questo punto sicuramente anche all'inizio dell'evento per i saluti. D'altronde se è un evento Lamoneta è giusto e doveroso stringerci insieme più che si può sul tema giovani e la numismatica in questa iniziativa targata Lamoneta. Sembrerebbe essere scontato e lapalissiano tutto questo ma poi non è così nei fatti, forse è la numismatica che è formata da troppe componenti anche diverse e frastagliate che non riesce ad agire compatta e non è abituata a lavorare insieme e a fare squadra, ma così è... Ho sempre pensato che si debba pensare e muoversi per obiettivi, per idee, un modo diverso di agire che non è facile assimilare nella numismatica molto individualista, ma solo una squadra, un gruppo unito può raggiungere il risultato, che siano i giovani, la divulgazione e tante altre tematiche che ci sono e che volendo si possono affrontare. Certamente si, Lamoneta l'ho sempre sostenuto ha cambiato molto la nostra numismatica, è il mezzo e lo strumento per fare divulgazione, può aumentare il numero degli appassionati, rivolgersi a tanti, permettere di fare Eventi e gruppi reali. In fondo mai come in questi anni secondo me Lamoneta, pur essendo un mezzo innovativo e virtuale, ha saputo diventare più reale di tanti altri ambiti che lo sono invece per natura, l'elenco delle iniziative sarebbe lungo ma è sotto gli occhi di tutti e credo che ci siano ancora grandi margini e tanti obiettivi anche più importanti da raggiungere. Mi diceva non molto tempo fa un noto commerciante, è cambiato il collezionismo italiano, anni fa ognuno andava per la sua strada, ora vedo che vi conoscete tutti, per me è un fatto incredibile. Il merito è di Lamoneta che ha permesso la conoscenza, il gruppo, l'agire insieme e il fare insieme, molto sta cambiando e credo che nonostante, e su questo sono d'accordissimo con Reficul, Lamoneta sia a torto poco considerata o a volte proprio non considerata ancora in molti ambiti, credo che molti dovranno incominciare a capire e ad aprire gli occhi, anche perché da qui nascono le nuove passioni, la divulgazione per tutti, i giovani, la comunicazione delle iniziative, e se c'è crescita questa va su tutti, Circoli, Associazioni, Società, Editoria, Commercianti. A volte parlo di giovani, e lo vediamo anche in questa discussione , e vedo occhi smarriti, indifferenti, come se il problema non riguardasse loro, eppure...eppure senza ricambio mancherà la nuova linfa, i nuovi collezionisti, i nuovi lettori , i nuovi iscritti, elementare...no non è poi così elementare....3 punti
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Su invito di cinna74 pubblico le foto della corona argentea coniata a Londra presso la Royal Mint nel 1818, recante sul taglio l'anno LVIII di regno di Giorgio III, i cui D e R sono insuperati capolavori dell'arte incisoria di Benedetto Pistrucci (tiratura complessiva anno 1818, anno di regno LVIII e LIX, 155.232 esemplari). La magnifica rappresentazione di San Giorgio e il drago rappresentò un momento di stacco rivoluzionario rispetto alla tradizione monetale inglese, ancorata fino ad allora a rigidi schematismi araldici per il R.3 punti
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eccola qua. Belle ma francamente speravo di aver fatto il colpaccio. Ci sono varie pieghe appiattite. Di certo non il mio migliore acquisto. Sigh.Forse arriva comunque agli 80 auro che le ho pagate ? Che mi dite ? PS Le due banconote da 100 sono macchiate e max in BB: forse 10 euro.3 punti
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Ma solo a me quella di sinistra dà l'impressione di non essere coniata?2 punti
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Proprio per questo la storia è incredibile. Uno mostra una patacca sostenendo che un perito gli ha offerto 500 euro... tu cosa ne deduci? O il perito è impazzito o il nostro amico ha la fantasia che galoppa.2 punti
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Un ultimo particolare inquietante del R/ è la gamba più a sinistra del Tripode, che presenta una schiacciatura analoga in entrambe le monete. Anzi, a ben guardare, le gambe che sostengono il catino sono proprio molto ... simili ... con ingrossamenti negli stessi punti, ma questi forse sono propri dell'incisione originaria, cosa che non mi pare per l'elemento più a sinistra (che tuttavia, per la sua posizione estremante, risulta spesso assente in molti esemplari).2 punti
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Buona domenica forum, vi mostro l'ultima arrivata in collezione un particolare ringraziamento a @Rocco68 per le dritte2 punti
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Cari amici medaglisti, vi frequento poco ma questa volta vi vorrei proporre una bella medaglia del 1716 che commemora il Maresciallo tedesco Schulenburg, che aiutò i Veneziani nelle ultime fasi del loro predominio del Levante contro il predominio dei Turchi nelle varie piazzeforti - ormai peraltro ben poco numerose - nella fattispecie l'isola di Corfù nelle Ionie. Siamo ormai alle fasi finali dei possedimenti orientali veneziani: Cipro e Candia, e la maggior parte delle colonie egee sono ormai perse da tempo. Intanto, per inquadrare la situazione storica e il curioso personaggio, mi permetto di citare il Voltolina (Venezia e le sue medaglie):1 punto
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Come ci hanno ricordato gli illustri estensori del catalogo d'asta " Einenes Kunstfreundes " ( ex Gillet ) , l'allora 28-05-1974 , è il nome del pesce plasticamente e realisticamente raffigurato al rovescio del raro e bel tetradramma classico di Agrigento in quell'importante vendita presentato al n. 78. L'esemplare è arricchito da 2 parole graffite . Dalla rete unisco altri 2 ottimi esemplari di questa rara moneta , il primo da NAC 13 n. 257 ( 08-10-1998 ) ed il secondo da Leu 81 n. 45 ( 16-05-2001 ) . Una curiosità a margine L'esemplare Kunstfreundes , descritto " den Dubletten des Britischen Museums " , era nella stessa vendita dei 3 esemplari " den Dubletten des Neapler Museums " commentati in una vecchia discussione ( un Metaponto da Napoli , 14-06-2015 ) : è da confidare che il tetradramma di Agrigento abbia lasciato Londra in modo meno informale di come le 3 monete ex nostre hanno lasciato Napoli1 punto
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Ciao Ragazzi! Mi aiutereste a valutare questa liretta.... la tipologia è ostica e nasconde insidie! grazie a todos1 punto
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Hai ragione Rocco le monete di Ferdinando iv per me personalmente sono le più belle1 punto
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(scusate per la qualità delle foto, il volumone è un po' scomodo da fotografare). La medaglia in questione che ho avuto ieri grazie al buon @volesonensis, è questa: Presenta una schiacciatura al dritto, dovuta presumibilmente al conio (è coniata, non fusa) che non è poi così deturpante. Questi pezzi, di cui esistono molte varianti, furono coniati a Norimberga (Germania) sia in argento sia in rame, con diversi moduli, e anche se ad oggi non se ne vedono poi così tante, la molteplicità delle versioni dovrebbe giustificare una emissione imponente. Al dritto, profilo dello Schulenburg, mentre al rovescio una curiosissima rappresentazione geografica della cittadella di Corfù, con l'indicazione della direzione del vento al momento della battaglia (la freccia a sinistra) e le "gittate" delle artiglierie veneziane contro la fortezza.1 punto
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Sara' che sono testardo ma rivedendo il paper della Morrison , scovato dal bravo Poemenius, i nn. 2 e 10 ad esempio di pag 381 riportano una tipologia del tutto simile al pezzo in questione. Ci sta che potrebbe trattarsi di un'imitazione barbarica di una pseudo/ imperiale? Solo Grierson mi pare metta questo tipo tra le Longobarde..1 punto
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Banco di Napoli - Autoritratto di Leonardo e dipinto ad olio di Vitt. Ema. II1 punto
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@Axel996 e @miza qui sotto riporto ciò che dissi in una precedente discussione: Acmonital: 1) nickel + cromo = non calamitabile; 2) nickel + ferro + cromo = debolmente calamitabile; 3) ferro + cromo = calamitabile. Tutte queste leghe prendono il nome di Acmonital (anche se nel primo non abbiamo ferro). Questa lega è stata poi ripresa nella sua forma finale di ferro e cromo anche per le 50 e 100 lire della Repubblica (praticamente acciaio da cui il nome Acciaio Monetato Italiano). Il nickel nel 1940 è andato scomparendo dalla produzione di massa, perché molto richiesto per gli eventi bellici, per la maggiore duttilità e perché fonte di allergia ed è stato sostituito da quantità sempre maggiori di ferro. Quest'ultima lega è meno costosa, ma molto più dura. Io colleziono: - ufficialmente queste due leghe: totalmente non calamitabile (la calamita non smuove assolutamente la moneta) e calamitabile (la moneta si stacca a fatica dalla calamita) e - ufficiosamente queste tre: totalmente non calamitabile (la calamita non smuove assolutamente la moneta), debolmente calamitabile (la calamita solleva la moneta, ma al minimo movimento la lascia cadere) e calamitabile (la moneta si stacca a fatica dalla calamita).1 punto
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Il vantaggio per un collezionista che vive in un grande centro, come Roma, è poter avere un'ampia scelta sia tra i privati che tra i collezionisti, potendo verificare dal vivo le monete prima di acquistarle e risparmiando sulle spese di spedizione che per quanto riguarda gli euro sono una piaga. Se devi comprare una moneta a 3 euro ma pagarci almeno 3 di spedizione ti conviene acquistarla a 4,50 in negozio. Una cosa che spesso ho riscontrato nelle mia lunga storia di reclami e restituzioni è la scusante del venditore che dice che il suo incaricato ha prestato poca attenzione. Quando arrivano le monete c'è sempre una sorta di ansia quando mi accingo ad esaminarle, diciamo che l'impronta digitale è il male minore, penso che alcuni ti inviino delle vere e proprie circolate! Su questo forum abbiamo visto immagini postate da utenti che testimoniano monete in coincard con impronte digitali!1 punto
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era montata con altre monete di epoche (anche moderne) e aree completamente diverse in un braccciale, quindi... boh1 punto
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Grazie @Motoretta, le Piastre dal 1786 al1790 sono particolarmente "larghe"....come diametro intendo, tenerle in mano, ti riportano per magia indietro nel tempo...a immaginare chi portasse nel sacchetto tutti quei pezzi d'argento....belli sonanti. Saluti, Rocco.1 punto
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La vedo dura da identificare. Comunque se leggi un ANT non è compatibile con la legenda di Augusta Traiana. la legenda dovrebbe continuare se non mi sbaglio in Esergo. ps: il naso alla Gordiano?1 punto
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Salve @Ledzeppelin81, come ti è già stato detto si tratta di una moneta spagnola, più precisamente un 8 reales di Carlo IV coniato a Città del Messico durante il suo primo periodo di regno (1788-1808). Qui troverai maggiori dettagli sulla tua moneta che ti aiuteranno anche una classificazione più approfondita: https://en.numista.com/catalogue/pieces18852.html Il suo valore è legato molto allo stato di conservazione. Comunque, provvedo a spostare la discussione nella Sezione più adatta dove sono sicuro che riceverai maggiori ragguagli anche su quest'ultimo punto. Inoltre, credo sia meglio cambiare il titolo, perché non si tratta di una piastra e per chi legge potrebbe essere fuorviante.1 punto
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Scriviamo il più possibile basandoci su fatti anziché impressioni - come fin qui - evitiamo toni troppo forti e lasciamo un margine di dubbio alle affermazioni perché non abbiamo il pezzo in mano. Se facciamo così siamo corretti, no?1 punto
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Scusami tu, ho interpretato io male, non volevo essere polemico, davvero. È un piacere per me avere a che fare con persone che condividono la mia stessa passione, e quindi ho verso tutti sempre grande rispetto, ho sbagliato a rispondere in quel modo un poco provocatorio. Scusa davvero1 punto
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Capisco che ti aspettavi di meglio, ma considerato che il margine superiore non era visibile poteva pure andare peggio, fortunatamente si presenta bene, ed una volta che è destinata alla tua collezione si può dire che è stato un buon acquisto1 punto
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Buongiorno, penso sia la cernia bruna (Epinephelus marginatus) più comune, o meglio più alla portata per il tipo di pesca del periodo (la si può incontrare mediamente da pochi metri a 60/70 mt)....la cernia canina (Epinephelus caninus) e la cernia di fondale ( Polyprion americanum ) vivono mediamente oltre i 100 mt di profondità e per il tipo di pesca che si faceva erano prede rarissime e casuali. Gli altri tipi di cernia, Dorata, rossa, e bianca sono abbastanza comuni (non quanto la bruna) ma più esili e slanciate e non corrispondono effettivamente al tipo raffigurato....1 punto
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A primo impatto sembrerebbe buona, naturalmente come detto sopra aspettiamo foto migliori ...per esserne certi. Questa per confronto.1 punto
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Il tipo , piuttosto raro , con al diritto aquila e serpente invece che aquila con lepre ( di cui unisco un altro esemplare passato in RomaNum. ) è un didrammo1 punto
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Credo si tratti di una cernia di fondale (Polyprion Americanus), conosciuta da noi in Sicilia come "Dotto o Addotto". Gli occhi sporgenti sono tipici dell'azione che la pressione provoca sul pesce una volta che questo, catturato all'amo, emerge in superficie. Ciao a tutti.1 punto
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Carissimo Eliodoro, innanzitutto ti ringrazio per annoverarmi tra gli esperti, cerco comunque di darti una risposta, peraltro non facile e molto soggettiva, data la scarsa visibilità della moneta con queste foto. a mio giudizio e per quel che vedo penso che la moneta possa essere autentica, e che le mancanze di metallo siano da attribuire a una spatinatura e acidatura veramente terribile, più che ad una fusione e che quindi siano corrosioni. Purtroppo non posso allegare dimostrazioni od altro, salvo far notare che le mancanze di metallo da h 1 a ore 4 sul bordo circa sono compatibili con acidatura e/o corrosione chimica. Dal vico dovrebbe essere facile capire se si tratta di moneta autentica, con le foto occorrerebbero miglior esposizioni senza riflesso e possibilmente anche del bordo. Un carissimo saluto, Enrico1 punto
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Innanzi tutto il nome scientifico corretto è Polyprion cernium e corrisponderebbe alla famosa cernia: La forma generale del corpo, della bocca e della coda corrisponde alla cernia, mentre ci sono discordanze sulla forma della pinna dorsale, specie nella sua caratteristica porzione posteriore (più ampia e arrotondata)... Difficile però offrire una alternativa. Ci sarebbe la corvina (Sciaena umbra), con ottima carne e dimensioni che arrivano anche a mezzo metro di lunghezza: la pinna dorsale è più simile, ma la coda è diversa e poi il pesce è più raro....1 punto
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Capisco cosa vuoi dire... pero' forse hai sbagliato esempio tirando in ballo una tipologia monetale che non puo' essere presa a paragone. Io invece prenderei come metro di paragone il 2 lire 1911 cinquantenario... ricordo proprio una discussione in cui si parlava di questa mia moneta in cui Elmetto2007, si espresse dicendo che per lui era uno spl+... ma in commercio si sarebbe pure potuta trovare periziata qfdc. Questo per dire che quando le alte conservazioni scarseggiano.... quelle un po migliori delle altre si tende un po a sovrastimarle... eppure tra uno spl+ e un qfdc ce ne passa... a distanza di anni devo ammettere che aveva ragione.. perché su quella moneta da allora ne ho viste di tutti i colori in perizia... Tornando alla moneta oggetto di discussione, concordo sul fatto che abbia conservato ottimi rilievi.. pero' penso che per considerarla spl si debba dare importanza, non solo ai rilievi, ma anche ad un minimo di lustro che deve tirar fuori questa moneta.. per cui con una foto piu' adatta a capire i fondi potremmo essere piu' precisi nel valutarla... anche se io la mia idea me la sono fatta ugualmente e penso che gli manca qualcosina per uno spl pieno. Parlo dal punto di vista tecnico... poi in perizia.. come gia' detto.. non mi meraviglierei trovarla in spl.1 punto
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Cercando ho trovato questo (c'entrerà qualcosa???) Lydia, Caracalla and Geta (209-211), Medallion,Blaundos, AD 209-211, AE, (g 38,48, mm 42, h 6). ΑΥ Κ Μ ΑΥ ΑΝΤΩΝΕΙΝΟC ΑΥ ΚΑΙ ΠΟ CΕΠ ΓΕΤΑC, confronted busts of Geta and Caracalla, Rv. ΕΠΙ ΤΙ ΚΛ[...] ΑΛΕΞΑΝ−ΔΡΟΥ ΑΡΧ Α ΤΟ Β / ΒΛΑΥΝΔΕΩΝ / ΜΑΚΕ (in ex.), tetrastyle Ionic temple with inside the statue of Apollo Citaredo, the temple is decorated with acroteria plants and can be seen a shield in tympanum. Unpublished in the standard references. Brownish patina. Attractive coin. Good very fine. Ex Gorny & Mosch 155.1 punto
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Ciao @Ciprios, Bella moneta! In base ad uno studio l'originalità di questa moneta la si capisce da due particolari! Primo particolare: aloni opachi che vedi sulla moneta sia al D/ che al R/. Gli aloni indicano un conio usurato, il secondo particolare è quella frattura di conio che puoi notare anche sulla tua moneta, sull'angolo superiore sinistro del numero 5. Fra l'angolo superiore sinistro del numero 5 e il bordo vedi una piccola linea quasi verticale, quella è una frattura di conio.. Nella tua moneta questi due particolari sono presenti entrambi. Quindi a mio parere la moneta è originalissima. Buona serata.1 punto
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Le monete con le ditate sono state ovviamente maneggiate. Le ditate possono essere recuperate se pulite in tempo. Quale sia questo tempo è difficile a dirsi, ma stiamo parlando di ore, non di giorni. Dopo una settimana la ditata si imprime e amen. Se presa in tempo, col panno per occhiali la ditata si leva. Nel tempo non noto ricomparse. Ad ogni modo questo testimonia che il tuo rivenditore maneggia le monete a mani nude. Io l'ho visto fare da tantissimi rivenditori... purtroppo devi trovare quello che ti dà più fiducia. Per le macchie il problema è semplice. O meglio, è di semplice identificazione e di difficilissima risoluzione. Le monete in euro sono fatte di metallo PESSIMO. Questo metallo reagisce ai pulviscoli, creando le macchie di cui parli tu. Questi pulviscoli possono essere di svariate nature, siano esse organiche che sintetiche: è uguale. Microframmenti di pelle, micropeletti, micropeletti di floccato o velluto o di panno per occhiali, microframmenti di plastica della capsula che si spacca leggermente quando la chiudi. Questi microframmenti, a lungo andare, causeranno quelle macchie. Alcune di quelle macchie sono recuperabili se prese in tempo, sempre col solito panno per occhiali. In questo caso il tempo è direttamente proporzionale all'umidità dell'ambiente in cui la moneta è contenuta (più è umido, più è rapida l'irrecuperabilità). Veniamo a come ovviare al problema. Personalmente ho avuto la stessa frustrazione che hai avuto tu quando ho visto le stesse macchie sulle prime monete che collezionavo (parliamo dei primi 5-7 anni dell'area euro). Cosa ho fatto? 1) Ho cambiato marca di capsule. Da Safe sono passato a Leucchtturm: le capsule si spaccano di meno (quelle della Safe dopo anni si crepavano) e rischio meno pulviscolo sulla moneta. Ora ho sperimentato che le nuove capsule Leuchtturm (vedi mie precedenti discussioni) sono di qualità inferiore. Purtroppo ne ho molte da 2 euro, e mi sono ripromesso di NON usarle più per i 2 euro CC. Per quelle userò le capsule Leuchtturm PREMIUM che costano di più, ma al momento ho ancora una scorta di Leucchturm buone e aspetto di finirle. 2) Ho acquistato 1kg di Silica Gel professionale con indicatore di umidità (quando il silica gel è saturo le perle sono verdi, quando è vuoto sono arancioni. Quando sono verdi metto le perle in un fornetto e le "svuoto" dell'umidità raccoltà. Usare Silica Gel senza indicatore di umidità è perfettamente inutile, perchè non hai un termine di riferimento per quando cambiarlo), e l'ho messo in bustine di carta forellate, una o due per ogni scatola/cassetto in cui ci sono monete. 3) Ho controllato al sole pieno (metà giornata, cielo assolutamente sereno, sole diretto che se stai in camicia sudi) tutte le monete che ho, recto e verso, riaprendo tutte le capsule in cui notavo, con controllo di lente di ingrandimento, un micropulviscolo. Peletto, microframmento di pelle, microframmento di plastica, microframmento di qualsiasi cosa. Ho riaperto la capsula, cercato di rimuovere la particella dalla moneta senza pulirla (quando possibile) e rimesso la moneta nella capsula dopo aver verificato che la stessa capsula fosse quanto più possibile libera di queste microparticelle. Laddove non fosse possibile liberarla, ho cambiato capsula. Le capsule nuove sono per lo più linde e pinte all'interno. Meno le si pulisce, e meglio è. 4) Ho incapsulato le monete che acquisto/ottengo solo in orari di pieno sole (ergo solo la domenica ora di pranzo per ragioni di lavoro), in modo da fare questo controllo maniacale prima di chiuderle dentro. 5) Se mi capitano periodi senza far nulla, ogni tanto dò una controllata alle monete (mediamente ogni 12-18 mesi, perchè ci vuole tempo :D) Io fortunatamente non ne soffro ancora... ma questi metodi cozzano con la presbiopia... Purtroppo, per esperienza, non c'è altro da fare. Ho verificato anche in PROOF queste macchie (PROOF belga, ma il metallo è lo stesso): l'euro è una moneta che NON TOLLERA NULLA. Poi nel corso degli anni ho imparato ad abbassare le mie pretese, perchè altrimenti se sei maniacale devi rivolgerti ad altri tipi di collezione.1 punto
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Con queste altre foto abbiamo tutti avuto un'ulteriore conferma di quanto le foto possono trarre in inganno, dipendendo queste, sempre e comunque, da una variabile assai imprecisa come la luce. Ecco perchè, nella mia supposizione, avevo messo come tetto massimo di valutazione uno Spl/FdC nonostante potesse apparire esagerato ad una prima impressione: Come giustamente osservato, questa tipologia soffre puntualmente di diverse problematiche, che vanno dalle debolezze nei rilievi a quelle nel taglio, decentrature di tondello anche se leggere (specie nel R/ dove il cerchio perlinato a volte lascia uno spazio variabile al ciglio della moneta). Da queste foto sembrerebbe aver avuto comunque una certa circolazione, seppur non intensiva, dalla brillantezza un po debole di alcune zone del ritratto nel D/, e della briglia del cavallo (punto questo non solo più alto ma sovente afflitto da debolezza di conio). I campi sembrano molto belli, esenti da graffietti. Uno spl/fdc sembrerebbe quindi starci, e visto che con le prime foto sembrava essere un "semplice" Spl... i presupposti che una visione dal vivo si riveli essere ancora migliore a questo punto ci possono anche stare (come in genere vale un po per tutte le monete ) Bel tondellino, complimenti! Fab1 punto
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Quarta domenica di consegna del Gazzettino oggi al Cordusio con vecchi amici anche del forum . L' aspetto più eclatante, almeno a livello personale , e' che anche " il collezionista solitario " oggi l'ha ritirato. Il collezionista solitario, che e' stato un post del forum di anni fa e che lo ricordano " i vecchi " di Lamoneta, dimostra che se l'ha avuto anche lui forse la mission prefissata di raggiungere tutti e' stata raggiunta...1 punto
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A mio parere la moneta è buona, e di grande interesse. Pare che il nostro amico abbia fatto un ottimo affare.1 punto
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10€ con lungo X207 ha corto P004E4.... 12 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL1 punto
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5€ - lungo S030... corto J002I3 V.F Spendila 10€ -lungo S012... corto J001E2 13 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL 10€ - lungo X270... corto P00E4 Qui non si conosce bene il codice corto 10€ - lungo Y005... corto N001C3 13 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL 20€ - lungo S045... corto J003E3 24 euro potresti anche tenerla, sempre se è un vero SPL 50€ - lungo S0001... corto J001F3 100 euro Tienila1 punto
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Solo la nuova 5 euro e la 20 euro hanno un codice seriale più corto (dieci cifre).1 punto
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Un biglietto che ho pagato tre euro sette anni fa, un'asta ebay con partenza da un euro... in tutto, compresa di spedizione e trasferimento soldini sette euro e mezzo. E' evidente dallo stato in cui si trova che non è piaciuta a nessuno, ma come si fa a snobbare ad un prezzo così piccolo un biglietto del 1788 ... è grande su per giù quanto un 500 lire barbetti, non colleziono questo genere di biglietti, l'ho messa nella mia raccolta solo a rappresentare un'epoca.1 punto
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E' sempre molto bello osservare questo denario di Giulio Cesare. La moneta celebra l'origine leggendaria della Gens Julia e l'intento che ha mosso Cesare a concepire questo conio rientrava in tutta la sua strategia politica di prepararsi la strada del potere a Roma. La stessa strategia verrà in seguito utilizzata e continuata da Ottaviano Augusto con estremo successo e non è un caso se il primo imperatore riprenderà lo stesso rovescio del denario di Cesare mettendo poi al dritto la sua testa laureata. Un ottimo libro in argomento è: Paul Zanker, Augusto e il potere delle immagini, Bollati Boringhieri Editore. Traiano farà la stessa cosa. Babelone scrive, poi, che questo denario viene spesso datato al 50 d. C., ma ritiene che sarebbe da datare almeno al 46 a. C., anno in cui Cesare ha consacrato un tempio a Venere Genitrice e dedicato alla dea il 25 settembre che da quell'anno divenne per Roma un giorno di festa. Venere era la divinità protettrice di Cesare e poi, in senso più allargato, della Gens Julia. La catalogazione del denario è: Bab. 10 (2); Syd. 1013; Cr. 443/1; Var. 6581 punto
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