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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/17 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti,colgo l'invito di @odjobe posto una mia moneta: Filippo IV 1621-1665 2 cavalli in rame 1632, D/PHILIPP.IIII.R.1632,busto con testa nuda volto a destra,dietro S,davanti giglio araldico R/PVBLICA.COMMODITAS,due cornucopie incrociate alla base P/R 131,MIR 2796 punti
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Buonasera, nella recente J. Elsen nr. 132 al lotto 646 e' stato esitato questo esemplare del Baiocco di Roma emesso durante la Sede Vacante del 1740: La moneta in questione e' indubbiamente un inedito e spiego brevemente perche': - non e' censita dal CNI in quanto nessuna descrizione del Corpus cita le caratteristiche di questo conio di Dritto, severi nell' indicare tutte le possibili ribattiture e punteggiature, figuriamoci se avrebbero fatto passare quel punto dopo la data MDCCXXXX mancante in tutti gli altri coni. - L'immagine del Munt. 22 e' un esemplare di Dritto come questo, (ma non abbinata a questo Rovescio..) e comunque non riporta nella descrizione i caratteri e la disposizione della data come da foto, ho tratto come conclusione che ci sia stata una distrazione nel descrivere le immagini delle tavole in quanto questo Dritto avrebbe avuto ragione di essere classificato e descritto separatamente per le troppe oggettive diversita' che presenta. Allego l'immagine del conio di Dritto piu' simile per "Stemma Grande e "legenda piu alta" (Munt. 20 I) dove notiamo, oltre a quanto detto, una diversa sagoma dello stemma, una diversa disposizione dei cordoni, una diversa croce sopra lo stemma. ha dimenticavo.......manca anche nel Catalogo online della Moneta.It ? Ma non finisce qui....la particolarita' che ha subito attirato la mia attenzione da amante delle varianti delle monete con l'ombrellino, e' stata questa stella a 8 punte nello stemma Albani che non trova eguali in nessun altro Baiocco del 1740. Incuriosito da questa anomala "raggiatura" (tutte le altre anno sei punte..) mi sono messo a controllare anche tutte le altre tipologie monetarie di questo Cardinale che, essendo stato il Camerlengo piu' "attivo" nella storia della monetazione di Sede Vacante (1721, 1724, 1730, 1740) potrebbe fare collezione a se.....solamente lo Zecchino e il Giulio del 1730 hanno lo stemma con una stella a 8 punte, tutte le altre monete ne hanno 6. Non mi voglio divulgare oltre ma lasciatemi dire che a volte c'e' piu' soddisfazione a mettere in collezione una moneta di contenuto valore ma MAI VISTA E CENSITA piuttosto che una importante ma che troviamo nelle aste quasi ogni anno.......questa e' una di quelle volte ☺️ Gradite come sempre segalazioni di altri esemplari noti Buona serata Daniele4 punti
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Ciao a tutti, volevo segnalarvi un piccolo documentario che ho realizzato sulla storia di un Esperimento in alluminio del 10 Centesimi 1908 un po' particolare. Dura 9 minuti e l'ho caricato su Youtube, lo inserisco qui sotto oppure potete trovarlo a quest'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=frj7AqEvoFw&t (oppure cercando il titolo: Vento di Prora) Non mi sembra ci sia una sezione dedicata ai video quindi la segnalazione la faccio qui, magari il curatore sposterà il post se c'è una collocazione migliore. Buona visione!4 punti
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Ciao buongiorno! Hai preso tre autentici pezzi di Storia sull'ultimo, turbolento, periodo del Regno d'Italia, che trova in questi tondelli silenti testimoni degli avvenimenti che si scatenarono in quegli ultimi anni di conflitto... Il loro valore economico purtroppo, non è proporzionale all'importanza storica che trasuda da queste monete. Se è vero che 5€ sono una somma risibile, volevo comunque permettermi di consigliarti una maggiore parsimoniosità negli acquisti futuri, dal momento che la diffusa reperibilità di queste monete nelle ciotole le rende acquistabili a prezzi ancora più ridotti. Queste tipologie monetali sono appunto in acciaio, o Acmonital (come appunto ben spiegato dall'utente nell'intervento precedente), e differiscono di molto dalle prime emissioni del 1936 che invece furono effettuate in Nichelio. La differenza nel metallo di coniazione si ripercuote non solo sulla loro bellezza, per via dei rilievi meno corposi, ma anche nell'ambito della valutazione del grado di conservazione. Se per quelle in nichelio, l'indice di consunzione potrebbe essere un dato relativamente "semplice" da interpretare, per queste in acciaio è un po più macchinoso, dal momento che il metallo, molto più duro del nichelio, non solo si usurava in minore entità, ma i rilievi stessi di per se erano già molto più bassi, a volte quasi evanescenti, nelle monete appena coniate. L'aspetto più importante da considerare, che rivela l'indice di conservazione è, prima di tutto, la brillantezza del metallo, nei rilievi e soprattutto nei fondi della moneta. In fotografia è molto difficile da rappresentare in modo realistico questa tipologia monetale, e nonostante le tue fotografie siano davvero gradevoli, personalmente le interpreterei in una conservazione mediamente BB. Per orientarti nel processo di gradazione, prova a giudicare dapprima non l'entità di rilievi, ma "il colore" del metallo: Più questo sarà brillante e lucente, maggiore sarà la conservazione. Più questo tenderà a "scurirsi" perdendo l'originale brillantezza, minore sarà il grado di conservazione. Magari la prossima volta potresti divertirti ad esaminarne tante contemporaneamente, (senza avere il patema di comprarne una mi raccomando ), e concentrati nella loro valutazione partendo da questi criteri. Ricordati che questo metro di giudizio vale SOLO per le monete in acciaio, quindi dagli anni successivi al 1936 fino al 1943. Sperando di esserti stato utile, rimango a tua disposizione per ulteriori chiarimenti, Fabrizio4 punti
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Buonasera Amici, questa che vi posto....mi piace tanto! L'ho acquistata anni fa, su un listino di vendita senza immagini (solo con la descrizione della moneta) e immaginate la mia sorpresa quando la vidi per la prima volta....avevo ricevuto....una rara variante! Ferdinando IV- 6 Ducati 1768 Au P.R. 15, Gigante 15/d......HIPANIAR anziche' HISPANIAR al rovescio. Eccola...3 punti
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Ciao. Sono d'accordo su tutto.. Nella nostra lingua siamo soliti parlare di "sterline d'oro" per riferirci alla moneta d'oro che gli inglesi chiamano "sovereign" (o gold sovereign). La definizione di "sterlina d'oro" non è solo di uso gergale ma viene regolarmente utilizzata anche e sopratutto dai tecnici, tanto che se vogliamo conoscere la quotazione "di borsa" di questa moneta, le riviste e i quotidiani finanziari nazionali la indicano con il termine di "sterlina nuovo conio" (normalmente quella coniata dopo dal 1957 ) e quello di "sterlina vecchio conio" (cioè quella coniata prima del 1957). Oltre alla "sterlina" d'oro vi sono , com'è noto, anche multipli (da due e da cinque unità) e sottomultipli (mezza sterlina d'oro) e, dal 2009, anche il pezzo d'oro da un quarto di "sterlina" Ebbene, mi sono chiesto innanzitutto quali sono, ufficialmente, le definizioni che gli inglesi assegnano a queste loro monete e poi se le corrispondenti "traduzioni" italiane di quelle definizioni siano terminologicamente corrette. Sono andato anche a vedere come in alcuni Paesi europei non anglofoni viene indicata la gold sovereign e questo è il risultato: Francia: Souverain Spagna: Soberano Germania: Sovereign Portogallo: Libra Per esaminare quale sia la denominazione ufficiale di questa moneta, dei suoi multipli e sottomultipli, non c'è nulla di meglio che andare a leggere come essi vengono definiti nei provvedimenti ufficiali inglesi pubblicati in "The London Gazette", che è l'equivalente della nostra Gazzetta Ufficiale. Esaminando il numero di "The London Gazette" del 25 novembre 1952, nel quale è pubblicato il Proclama Reale che determina i nuovi disegni delle monete in oro, argento, cupro-nickel, metalli misti e bronzo coniate per la prima volta a nome di Elisabetta II, le monete d'oro sono così denominate: 1) Five pound piece (dove pound è scritto senza la "s" finale); 2) Two pound piece; 3) Sovereign; 4) Half sovereign In qualche testo inglese ho trovato che il two pound piece è anche chiamato (forse in modo gergale?) "double sovereign" (d'altronde anche da noi la moneta da 40 lire viene spesso chiamata "doppio marengo"..) mentre il sostantivo pound per il pezzo da due e da cinque è talvolta declinato al plurale ("pounds"). Premesso tutto ciò, com'è che in Italia arriviamo a tradurre con le parole "sterlina d'oro" quello che in inglese è gold sovereign? Facciamo qualche passo indietro nel tempo. L'unità monetaria ufficiale inglese è il Pound sterling (codice GBP - Great Britain Pound), che in italiano traduciamo in "lira sterlina inglese". Con il Coinage Act del 1816, con il quale si istituiva il sistema monetario a base aurea, veniva anche fissata la parità del Pound a grammi 7,322382 di oro puro. Fino al 1931, anno in cui la Gran Bretagna abbandonò il Gold standard, la sovrana o sovereign era dunque la moneta d'oro del valore di 20 scellini, del peso complessivo di grammi 7,98 e con un titolo aureo di 916,6/1000, il cui contenuto d'oro fino corrispondeva esattamente a quello legale riferito al Pound . Pertanto fino al 1931, la sovereign era la moneta d'oro rappresentativa di un Pound sterling e ciò può giustificare la confusione terminologica fra le due monete che si fa in Italia. Con l'abbandono del Gold standard, il Pound non era più equivalente ad una sovereign, il valore della quale si era sganciato dalla parità fissa con il Pound e si correlava unicamente al corso commerciale del prezzo dell'oro. Da questo momento, riferirsi alla sterlina volendo intendere la sovrana è concettualmente errato, poichè la sovrana/sovereign è divenuta una moneta (avente corso legale) a se stante e del tutto avulsa dal valore della divisa inglese Pound Sterling/Sterlina. Attualmente, per definire la valuta inglese (il Pound Sterling), gli stessi Paesi non anglofoni citati in precedenza utilizzano la seguente terminologia: Francia: Livre britannique; Spagna: Libra esterlina; Germania: Britisches pfund; Portogallo: Libra esterlina Il termine inglese "Pound", che è anche unità di misura del peso, viene tradotto in italiano come "libbra". In effetti, spagnoli e portoghesi traducono coerentemente "Pound Sterling" come "Libra esterlina", e questa pare essere la traduzione più fedele dei termini inglesi. Dovremo pertanto riferirci alle sovereigns e alle half sovereigns non già chiamandole sterlire e mezze sterline bensì sovrane e mezze sovrane. Mentre per i pezzi da due e cinque pound(s), volendoli definire in italiano, dovremo forse utilizzare i termini di due e cinque "libbre" (come fanno i portoghesi...). Ma capisco che al nostro orecchio questa definizione suoni molto male .? Saluti. Michele3 punti
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è proprio per il tipo di incernieratura della bocca che mi è venuto in mente che potesse essere uno scorfano ( o porco) e per la dorsale ... Il dotto è pur vero che presenta, una volta salpato, l'occhio sporgente, ma è in posizione più laterale e non periscopica come negli scorpenidi e, soprattutto, non presenta un orbita esterna al profilo del muso come invece hanno gli scorfani e affini. Una epinephelus ha fronte liscia, il dotto ha uno scalino sulla fronte ma in posizione più alta della regione oculare, se non mi ricordo male ( anche se tutti e due si possono pescare a basse profondità in determinati periodi).....3 punti
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Grazie @babelone ? Ecco una foto migliore della moneta , il diritto è eccezionale la mia prima, e probabilmente ultima, "Rizzo plate coin"3 punti
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Carissimi amici, in questi giorni sto studiando il caso di alcuni dipinti medievali che traggono ispirazione dalle monete; sto cercando qualche caso per fare delle analogie, ma non ne ho trovati molti in letteratura. Per questo vorrei chiedervi di elencare i casi che conoscete nei quali l'iconografia di una moneta potrebbe aver ispirato un'opera (pittura o scultura), o anche nei quali un'opera (più frequentemente) sembri aver ispirato l'iconografia di una moneta. Il periodo è quello dei secoli XIII e XIV. Grazie a tutti quelli che vorranno aiutarmi intervenendo, Magdi2 punti
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Buonasera a tutti,ne posto ancora una: Ferdinando IV di Borbone 1759-1816 1/2 piastra da 60 grana I° tipo 1760 D/FERDINAND.IV.D.G.SICILIAR.ET HIER.REX,busto infantile a destra,sotto I.A. R/HISPANIAR.INFANS.1760,stemma coronato,ai lati C. C. a destra R. sotto G.60. Peso:12,8 grammi diametro:34 millimetri P/R 66,MIR 375,GIGANTE 792 punti
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Ciao, ricordavo benissimo invece a Verona , buon segno ?, lo giro subito a Massimo @incusoper chiedere se e' possibile come penso di fare una bella bisteccona, non credo ci siano comunque problemi .2 punti
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Lo stato di conservazione a me sembra ottimo (un BB superiore). Ho iniziato a collezionare pio IX un annetto fa e dei 10 soldi ho oramai tutti gli anni (potrebbe risultare una collezione monotona ma a me questo genere di moneta piace molto). Un paio di giorni fa ho comprato un 10 soldi in condizioni lievemente inferiori alla tua moneta per il semplice fatto che le ho pagate 8€ (Guarda foto), ma stai tranquillo che il valore é certamente maggiore. La tua moneta potrebbe arrivare anche a 30€ in queste conservazioni. Il Montenegro la mette a 40 in BB e 100 in SPL ma sono valori differenti dal costo reale .2 punti
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Buona sera a tutti, questo è l'unico esempio di cui @magdi avrebbe fatto volentieri a meno per ovvi motivi (tema che conosce sicuramente a menadito)ma è forse quello che meglio risponde alla sua richiesta di accoppiare un'opera d'arte ad una moneta, qui infatti non si corre il rischio di sbagliare.Si tratta del volto santo e la santa croce di lucca una scultura lignea che la leggenda vuole essere scolpita direttamente da Nicodemo, colui che, con Giuseppe di arimatae, scese il Cristo dalla croce e che fu incaricato di scolpire il vero volto del cristo prima che il ricordo ne andasse perduto, scolpito il corpo Nicodemo spossato si addormentò e al suo risveglio trovo' l'opera terminata. Gli studiosi la datano intorno all' anno mille ma e' comunque una reliquia importantissima in quanto secondo la tradizione il volto sarebbe stato scolpito direttamente da Dio e che attrasse orde di pellegrini da tutta Europa tra l' XI e il XIII secolo e proprio a partire da quest'ultimo iniziò ad apparire sulle monete.A seguire il volto santo da Wikipedia ed un fiorino d'oro 1270-1316.da internet (non ricordo il sito).2 punti
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Nel Duomo di Ancona esiste anche questo pluteo del 1189 di cui riporto immagine (S.Ciriaco è il primo a destra) e particolare.2 punti
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Al limite fra XIV° e XV° secolo a Rimini troviamo la rappresentazione di San Giuliano martire eseguita da Bitino da Faenza (a Rimini fra il 1398 e il 1415) in un polittico che ne descrive la vita e la traslazione a Rimini e il contemporaneo quattrino riminese per Carlo Malatesta (1385 - 1429). Per non violare eventuali diritti.....allego i collegamenti http://circolovelicocasanova.provincia.venezia.it/20071231 Santo Giuliano.htm http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RICM/2 un saluto Mario2 punti
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Ciao Magdi , quindí correggimi se sbaglio te intendi casi del genere ? ( ovviamente qui siamo in tutt'altro periodo ma, è per rendere l'idea )2 punti
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La moneta è certamente rara, un " rara " autentico, non di quelli che si usano per definire moltissime monete papali. I difetti descritti non incidono poco sul valore commerciale di un pezzo simile, inoltre se guardo bene il rovescio fatico a non vedere quello che per me è un appiccagnolo tolto.... A spanne penso possa valere tra i 200 e i 400€. Io non la pagherei di certo oltre i 300€ tutto compreso, saluti.2 punti
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Interessante la tua ricerca. L'iconografia monetale che ispira un'opera pittorica, o simile, è per me un campo del tutto inesplorato almeno durante il periodo da te specificato. Nel caso contrario alcune monete romane senatoriali si affermano mediante un'arte figurativa antica con chiare influenze bizantine. Ma credo sia lo stesso anche per altre monetazioni. Non è difficile trovare similitudini in internet. Spero che la discussione sia coinvolgente perché merita sicuramente di essere approfondita. Cari saluti2 punti
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Sì, ti confermo che è durante il pontificato di papa Urbano VIII che si sono stati i primi "esperimenti" di coniazione al torchio, in particolare con alcune quadruple, testoni (il cui conio era spesso in comune) e piastre del periodo centrale di pontificato. In seguito anche le piastre del periodo terminale di pontificato (A. XX) vennero coniate con questo sistema, mentre i testoni tornarono ad essere coniati a martello. Ciao, RCAMIL.2 punti
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Appena posso (tra qualche giorno) spero di postare anch'io una preferita... ciao a tutti galaad2 punti
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@Axel996 e @miza qui sotto riporto ciò che dissi in una precedente discussione: Acmonital: 1) nickel + cromo = non calamitabile; 2) nickel + ferro + cromo = debolmente calamitabile; 3) ferro + cromo = calamitabile. Tutte queste leghe prendono il nome di Acmonital (anche se nel primo non abbiamo ferro). Questa lega è stata poi ripresa nella sua forma finale di ferro e cromo anche per le 50 e 100 lire della Repubblica (praticamente acciaio da cui il nome Acciaio Monetato Italiano). Il nickel nel 1940 è andato scomparendo dalla produzione di massa, perché molto richiesto per gli eventi bellici, per la maggiore duttilità e perché fonte di allergia ed è stato sostituito da quantità sempre maggiori di ferro. Quest'ultima lega è meno costosa, ma molto più dura. Io colleziono: - ufficialmente queste due leghe: totalmente non calamitabile (la calamita non smuove assolutamente la moneta) e calamitabile (la moneta si stacca a fatica dalla calamita) e - ufficiosamente queste tre: totalmente non calamitabile (la calamita non smuove assolutamente la moneta), debolmente calamitabile (la calamita solleva la moneta, ma al minimo movimento la lascia cadere) e calamitabile (la moneta si stacca a fatica dalla calamita).2 punti
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Allora aggiungiamo anche Gabriele @Reficulper il pranzo ma a questo punto sicuramente anche all'inizio dell'evento per i saluti. D'altronde se è un evento Lamoneta è giusto e doveroso stringerci insieme più che si può sul tema giovani e la numismatica in questa iniziativa targata Lamoneta. Sembrerebbe essere scontato e lapalissiano tutto questo ma poi non è così nei fatti, forse è la numismatica che è formata da troppe componenti anche diverse e frastagliate che non riesce ad agire compatta e non è abituata a lavorare insieme e a fare squadra, ma così è... Ho sempre pensato che si debba pensare e muoversi per obiettivi, per idee, un modo diverso di agire che non è facile assimilare nella numismatica molto individualista, ma solo una squadra, un gruppo unito può raggiungere il risultato, che siano i giovani, la divulgazione e tante altre tematiche che ci sono e che volendo si possono affrontare. Certamente si, Lamoneta l'ho sempre sostenuto ha cambiato molto la nostra numismatica, è il mezzo e lo strumento per fare divulgazione, può aumentare il numero degli appassionati, rivolgersi a tanti, permettere di fare Eventi e gruppi reali. In fondo mai come in questi anni secondo me Lamoneta, pur essendo un mezzo innovativo e virtuale, ha saputo diventare più reale di tanti altri ambiti che lo sono invece per natura, l'elenco delle iniziative sarebbe lungo ma è sotto gli occhi di tutti e credo che ci siano ancora grandi margini e tanti obiettivi anche più importanti da raggiungere. Mi diceva non molto tempo fa un noto commerciante, è cambiato il collezionismo italiano, anni fa ognuno andava per la sua strada, ora vedo che vi conoscete tutti, per me è un fatto incredibile. Il merito è di Lamoneta che ha permesso la conoscenza, il gruppo, l'agire insieme e il fare insieme, molto sta cambiando e credo che nonostante, e su questo sono d'accordissimo con Reficul, Lamoneta sia a torto poco considerata o a volte proprio non considerata ancora in molti ambiti, credo che molti dovranno incominciare a capire e ad aprire gli occhi, anche perché da qui nascono le nuove passioni, la divulgazione per tutti, i giovani, la comunicazione delle iniziative, e se c'è crescita questa va su tutti, Circoli, Associazioni, Società, Editoria, Commercianti. A volte parlo di giovani, e lo vediamo anche in questa discussione , e vedo occhi smarriti, indifferenti, come se il problema non riguardasse loro, eppure...eppure senza ricambio mancherà la nuova linfa, i nuovi collezionisti, i nuovi lettori , i nuovi iscritti, elementare...no non è poi così elementare....2 punti
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Salve a tutti, dopo una breve assenza da questa sezione, vorrei presentarvi oggi l'ultimo tondello che ho aggiunto nella mia collezione della Zecca di Messina da Filippo III a Carlo II (XVII sec.). Si tratta di un 4 tarì di Carlo II del 1665 (peso: 10,4 g; diametro: 2,8 cm - MIR 364) con un ritratto ed un rovescio quasi splendido. Essendo un po' fissato nel ricercare il ritratto perfetto, devo dire che questo pezzo è tra i migliori che sono riuscito a vedere in giro su aste, convegni, cataloghi e pubblicazioni varie. D/ + * CAROLUS * II * DEI * GRATIA *; Busto del re rivolto a destra, entro circolo lineare R/ + * REX * SICILIAE * 1665 *; Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra, sotto le ali DG V (Gregorio Vigevi), entro circolo lineare. A voi ulteriori commenti ed osservazioni... Saluti!1 punto
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Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi il mio minuscolo obolo 10 mm e 0.77 g. Feo1 punto
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Ciao Cristian , purtroppo io e gli altri curatori non riusciamo ad accorpare più discussioni ;-) , si può continuare qui, le altre le chiudo .1 punto
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@dabbene sarà sicuramente un successone, e piano piano col tempo questo evento si andrà ad affinare sempre più. Fino all'ultimo non so se riuscirò ad essere presente, ma se mi daranno parere favorevole per il progetto cui ti ho parlato mesi fa, dovrò a tutti i costi venire su a Parma. Spero in entrambi i casi di esserci per conoscere un altro po' di lamonetiani, in bocca al lupo a tutti gli organizzatori ed ai giovani che parteciperanno.1 punto
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Complimenti a tutti per l'organizzazione, la passione e l'entusiasmo. Io purtroppo sono sempre molto impegnato al lavoro e abito così lontano... Mi dispiace veramente non poter partecipare...1 punto
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La tua descrizione mi fa venire il dubbio che tu stia facendo riferimento a due monete differenti. Ora provo a idenficare quella in immagini che, come anticipato da @anto R è un quattrino di Ferrara che, dopo aver ruotato l'immagine del dritto, mi pare sia facilmente attribuibile a Urbano VIII...notare la forma trilobata a contorno dello scudo araldico e quel che resta della scritta MAX da ore 4 a ore 5. Vedi anche scheda in collegamento http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FEUR8/5 La descrizione di quanto legge il nostro erre45 penso sia relativo ad una moneta da due gazzette di Venezia per le colonie, Dalmazia e Albania http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANONLD/5 ciao Mario p.s. mi scuso, non avevo letto le prime due righe....comunque dovremmo essere arrivati ad entrambe le identificazioni....1 punto
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si ed altri se vengono vediamo domenica ci parliamo ok Mario1 punto
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Caro @adolfos, al di là delle influenze mi farebbe comodo il caso specifico... per esempio il Santo sul grosso agontano è probabilmente imitativo di quello raffigurato sul bassorilievo del pluteo del Duomo di Ancona (oggi nel Museo di Arte Sacra), e mi pare di ricordare di aver letto o sentito dire che le monete pisane con la Madonna in trono imitino probabilmente un'opera conservata al San Matteo (di questo dovrei trovare la fonte, forse @monbalda può aiutarmi in relazione a questo). Sono opere di cui è spesso complesso individuare la derivazione proprio per l'assoluta popolarità della rappresentazione... nel caso, ad esempio, della madonna col bambino sui grossi federiciani di Pisa, non credo che sarei in grado di individuare un'opera in particolare, sebbene questa abbia probabilmente preso spunto da una delle numerose tavole romaniche pisane di derivazione bizantina che ritraggono quel tema (mi vengono in mente le madonne di Enrico di Tedice, la Madonna del Maestro dei SS. Cosma e Damiano, la Madonna di Asinello...), però credo che in alcuni casi si possa risalire... e in particolare ne ho sentito parlare in alcune occasioni, anche se non ricordo più i casi esatti1 punto
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Infatti 3 euro dopo un lungo tira e molla, per farlo limare di poco o niente. Di fatto me ne vado dal mercatino con un gruzzolo di monete, contento in quanto sto iniziando da poco a collezionare regno. Ovviamente sarei stato più felice se sarei riuscito a risparmiare un'altro po'. ma come inizio non mi sembra di esser andato troppo male L'esperienza andrà da se una volta che si incomincia a frequentare gli ambienti e soprattutto dopo che i negozianti mi abbiano preso a simpatia... Sto già aspettando domenica per il prossimo mercatino Grazie a tutti, gentilissimi come sempre Axel1 punto
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Concordo anche io con le vostre osservazioni. Lo Spl è una conservazione che ha circolato POCO. Come scriveva @azaad, il tutto deve avvenire nel contesto della tipologia monetale, valutando appunto pro e contro... Elmetto... grande perdita, ma speriamo che si riaffacci su queste pagine. Sorvolerei sulla questione "perizie"... incoraggiando invece tutti ad aprire sempre bene gli occhi, approfondendo il confronto e la valutazione prima di ogni acquisto. Ciao a tutti, Fab PS. dimenticavo... due belle monete. La prima mantiene bei rilievi, davvero gradevoli, ma dalle foto parrebbe che non l'abbiano trattata con il dovuto riguardo. La seconda, quella di tony, pregevole conservazione impreziosita da una patina omogenea con affascinanti iridescenze.1 punto
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Tre euro ci possono stare? Queste sono in Nichelio, metallo molto più morbido dell'acciaio. La fotografia ha sempre dei limiti, specie per la tipologia di luce usata. Anche per queste presta sempre attenzione al colore del metallo. Un metallo "lucente", a volte, potrebbe essere un'indicazione di una pulitura, che, se fatta in maniera impropria, deturpa la moneta lasciando dei micro graffietti. Il tutto si ripercuote negativamente sia sulla conservazione che naturalmente anche sul loro valore economico. Anche se non è questo il caso, visto che parliamo di cifre molto contenute, esamina sempre le monete facendole "ruotare" in mano in base alla luce. Cerca di capire se ci sono graffi da pulitura nei campi (li riconosci perchè hanno sempre un verso rotatorio o circolare, tipico delle puliture). Nel caso, non sentirti a disagio nel chiedere un abbassamento del prezzo. Non dimenticare mai: tutto quello che incide negativamente sulla bellezza della moneta (puliture, colpetti, graffi evidenti, difetti nella lega metallica) incide anche sul valore. E noi gli chiediamo lo sconto!1 punto
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Buongiorno a tutti, vorrei un vostro parere su questo denarino della Repubblica Fiorentina, la tipologia non è indicata sul MIR e sul Bernocchi, che ne pensate? Diametro 14mm peso 0,34 g Saluti Marfir1 punto
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Le quotazioni sono sempre e solo delle indicazioni, e un catalogo serio non quota il fior di conio su ducati del 1200 ed in generale sulle monete battute a martello. Infatti quel ducato era FDC ed ha fatto un prezzo consono alla sua conservazione, che è eccezionale; io non ne ho visti molti così, forse ne avrò visti pochi, ma almeno li ho visti in mano (anche quello in questione), che è ben diverso dal vederli sullo schermo di un PC. Detto questo mi sono fermato anche io, ma sono un commerciante e devo guadagnare... certo se lo avessi battuto per me sarei stato comunque un po' frenato dalla cifra "nuova", però se potessi tornare indietro comprerei tante monete carissime di qualche anno fa1 punto
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Buona serata Ben detto! A Parma quindi ..... saluti luciano1 punto
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Credo che le iniziative che stiamo portando avanti sui giovani rappresentino in qualche modo il futuro della numismatica in Italia. A molti sarà passato di mente, ma io ricordo benissimo la situazione circoli e convegni nel lontano 2004, la numismatica era un qualcosa che interessava, salvo rarissime eccezioni, solo la terza età. Oggi non è più così e sinceramente, senza girarci troppo intorno, credo che lamoneta.it e le iniziative come questa del convegno di Parma abbiano giocato un ruolo fondamentale, ruolo che spesso non ci viene riconosciuto ma che noi continuiamo a portare avanti consapevoli che per il bene di questa nostra passione non possiamo che guardare al futuro. Mario è uno di quelli che più crede in questa "missione" ed è forse il più giovane di tutti noi. A Parma io ci sarò, pranzo compreso!1 punto
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Capisco cosa vuoi dire... pero' forse hai sbagliato esempio tirando in ballo una tipologia monetale che non puo' essere presa a paragone. Io invece prenderei come metro di paragone il 2 lire 1911 cinquantenario... ricordo proprio una discussione in cui si parlava di questa mia moneta in cui Elmetto2007, si espresse dicendo che per lui era uno spl+... ma in commercio si sarebbe pure potuta trovare periziata qfdc. Questo per dire che quando le alte conservazioni scarseggiano.... quelle un po migliori delle altre si tende un po a sovrastimarle... eppure tra uno spl+ e un qfdc ce ne passa... a distanza di anni devo ammettere che aveva ragione.. perché su quella moneta da allora ne ho viste di tutti i colori in perizia... Tornando alla moneta oggetto di discussione, concordo sul fatto che abbia conservato ottimi rilievi.. pero' penso che per considerarla spl si debba dare importanza, non solo ai rilievi, ma anche ad un minimo di lustro che deve tirar fuori questa moneta.. per cui con una foto piu' adatta a capire i fondi potremmo essere piu' precisi nel valutarla... anche se io la mia idea me la sono fatta ugualmente e penso che gli manca qualcosina per uno spl pieno. Parlo dal punto di vista tecnico... poi in perizia.. come gia' detto.. non mi meraviglierei trovarla in spl.1 punto
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In questo caso non concordo. Il metro di valutazione deve essere oggettivo e non soggettivo. Di una data tipologia monetale vorrà dire che non esistono esemplari al di sopra del bb o dello Spl. Nulla di strano. Tra l'altro per monete più antiche vanno considerati anche i difetti di coniazione, la centratura e così via, che nelle monete moderne non sono più parametri da prendere in considerazione.1 punto
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Buona domenica forum, vi mostro l'ultima arrivata in collezione un particolare ringraziamento a @Rocco68 per le dritte1 punto
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Posso solo dirti che nella breve relazione che ho pronta verrai da me citato, e quindi non dovrai che ascoltare per capire a che proposito, certamente sei vicino e anche un po' veggente ?1 punto
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vi faccio anche una domanda... Posso considerarmi una sorta di "fanalino di coda" de " la numismatica e i giovani" avendo 36 anni?1 punto
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Ma va la' ...qui si risolve con @incuso, io credo che un po' di bis siano già dei buoni argomenti ??? di partenza....1 punto
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Tra l'altro non per corrompervi , ci mancherebbe altro ?, ma si danno a pranzo i Gazzettini ....1 punto
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Il numero dei feedback ricevuti è visibile, e per quanto riguarda i feedack, per le aste che perdo di solito vado a vedere se chi ha vinto quell'asta rilascia il feeback, e da il riepilogo guardo la % di offerte col venditore, se ritira troppe offerte, e se effettivamente si aggiuda altre aste o offre soltanto. Non ho detto che NON possono manipolare, ma che è errato etichettare ogni asta da 1€ come manipolata. P.S.: ho cancellato il nome dell'inserzione per privacy.1 punto
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