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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/28/17 in tutte le aree

  1. Anch'io mi faccio un regalino ogni tanto, raramente direi... a volte mi chiedo come sessant'anni fa facevano a portarsi dietro dei pezzi da 10000 mila lire lenzuolo dalla banca a casa senza piegarli... si ci doveva andare con un librone, un atlante per esempio! Oppure si prendeva una mazzetta intera?... no, troppi soldi.... magari una diecina di pezzi arrotolati con cura, una volta aperto il rotolo si può dire che la maggior parte ritornavano al loro posto. Ma alla fin fine, perché dovevano rimanere senza pieghe? si dovevano spendere! FDS? Ma il cassiere contandoli non li ha sfogliati ad uno ad uno? quindi le prime manacce! ...e magari non ha usato la spugnetta ma la lingua! E chi li riceve? non li tocca? sai quanto gliene frega che dopo più di mezzo secolo qualche collezionista si strugge maledicendo tutte quelle ditate! E poi? giusto in una cartella o dentro un libro se non si dovevano usare? ditemi, come possono arrivare sino a noi in perfetto fds? La mia banconota non è in assoluto fds, è stata messa si un mezzo ad un libro, ma non negli intervalli, od a fine capitoli, dove si trova qualche pagina bianca, ma tra le scritte, questa che presento purtroppo ha avuto qualche minuscolo riporto di qualche frazione di letterina. Però si presenta bene, che ve ne pare? (se ci cliccate sopra si ingrandiscono)
    5 punti
  2. sono un tipo un po' terra terra, forse la mia scarsa proprietà lessicale mi intimorisce quando leggo termini ricercati, cosa vuol dire "in soldoni" questo intervento, me lo spieghi per favore? Ti allego anche un pò di monete forate e con tentativi di foro, belli circolari, così puoi spiegarmi nel merito, grazie.
    5 punti
  3. Ok a quanto pare, se ho capito bene quanto ha scritto Numa Numa, A) non esprimere un giudizio sulla bontà o meno di una moneta e sostenere solo che bisogna sforzarsi di trovare prove più consistenti, come avevo fatto io, è 'apodittico' B) scrivere che sulla falsità della moneta "non ci possono essere dubbi", oppure che la moneta "urla la sua falsità", come hanno fatto molti, è: 'avere idee diverse e sostenerle con argomentazioni di merito'. Di fronte ad affermazioni così rigorose non posso che inchinarmi, ritirandomi sconfitto ed in ordine sparso, magari rimuginando sul significato di apodittico che conoscevo io. Tornando alla RIN, io ho solo fatto notare che associare ad una affermazione di per sé del tutto innocua ed ovvia (la RIN non è infallibile riguardo ai falsi) la frase "oltretutto negli ultimi tempi", sembra alludere ad un certo declino della rivista, il che non è certo gentile verso chi ci lavora. Se invece mi si dice ora che gli "ultimi tempi" si riferiva ai quasi duecento anni dal 1806 agli anni '90 del novecento, quando più o meno si è sviluppata la discussione sul pezzo di Iffo, ne prendo atto e mi fermo qua. Per tornare al merito, che è quello che interessa a tutti, credo, sinceramente non insisterei troppo sulla pista dei chiodi di ferro. Ma perché per bucare oggetti così fragili come le monete del tempo gli orefici ungari (non erano certo i fabbri a fare quel lavoro) avrebbero dovuto usare chiodi di quel metallo, concepiti per essere infilati a martellate nel legno? Non potevano, ad esempio, usare altri tipi di 'chiodi' altrettanto appuntiti ma meno aggressivi, come ad esempio spilloni o ardiglioni in bronzo per fibule, che sicuramente avrebbero creato meno rischi di frammentazione per la moneta (un danno irreparabile). Questo spiegherebbe più facilmente l'aspetto comunque tendenzialmente circolare di tutti i buchi sulle monete provenienti dall'Ungheria: oggetti in bronzo, a differenza di quelli in ferro, possono essere realizzati in forma circolare senza difficoltà, perché non richiedono la forgia a martello. Non escluderei neppure l'utilizzo di spilloni in pietra dura, non per bucare la moneta, ma magari per allargare un buco molto piccolo fatto con un oggetto metallico, forse grazie anche al calore. Questo avrebbe minimizzato ulteriormente i rischi di fratture. Saluti, Andreas
    5 punti
  4. ...Continuando la panoramica delle zecche piemontesi dopo Casale e' la volta di Messerano Devo ringraziare un caro amico del biellese per avermi dato l'opportunita' di ampliare la mia collezione di testoni di questa zecca.
    4 punti
  5. Una piastra 1815 capelli ricci e busto piccolo, forse il migliore esemplare esistente dopo quello della coll. Pannuti Asta NAC 16 del 1999. Sapevate che il busto di questa rarissima piastra è lo stesso della 1805 capelli ricci? Stesso punzone. Provate pure a sovrapporre le foto dei dritti...
    4 punti
  6. Eccoci ! Come già anticipato si tratta di una moneta genovese , in prticolare di un soldino a nome di Tomaso di Campofregoso doge XXI ( 1436-1442 ) , la sigla credo sia Y . https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/5 I link da te postati sono riferiti a tutt'altre monete , pure molto più rare La tua è molto comune . Matteo p.s la carica di Doge non fu un esclusiva veneziana , diverse città vennero governate da tali figure , fra le quali anche la stessa Genova che lo fu dal 1339 al 1805.
    4 punti
  7. Grazie mille per il tuo parere e per le foto dei tuoi decreti! Quelle macchie sono di colla, e per la conservazione c'hai preso in pieno, manco ti fossi teletrasportato qua da me In effetti, nella mia ignoranza in materia, ho aspettato parecchio per trovare un decreto del primo tipo che mi soddisfacesse... poi mi prese la fissazione proprio per il primo decreto repubblicano, simbolo del boom economico che poco dopo avrebbe portato quelle condizioni di vita tanto attese nel nostro martoriato paese... Insomma, un tassello importante storicamente parlando, che ha visto l'italia rimboccarsi le maniche, e riprendersi (allora!) dai terribili eventi che l'avevano devastata nei tempi precedenti. Non posso non pensare alle storia che mi raccontavano i miei genitori ed i miei zii, sul dopoguerra, sui loro sacrifici e le molte speranze di un futuro migliore. Mi rivedo bambino, li ad ascoltarli, seduto sullo sgabello, quando mi raccontavano dei primi ed importanti stipendi... quattro "lenzuoli" di questa meravigliosa opera d'arte. Il primo decreto per me è questo... un ricordo della mia infanzia legato ai miei genitori... E forse sarà che ogni volta che apro il mio "libro di storia", mi rivedo il mio papà ed i suoi racconti
    3 punti
  8. Ho chiesto informazioni relativamente alla forma dei chiodi usati perché la forma è conseguente all'azione meccanica richiesta. Un chiodo rotondo, a fusto di sezione crescente potrà essere usato solo come chiodo decorativo perché decadono le sue capacità di penetrazione, dovute al diedro cuspidale( che non per nulla e tuttora presente anche nei chiodi strutturali moderni) e anche la capacità di tenuta per la spinta che riceverà assialmente dal materiale in cui è inserito. In più la realizzazione per martellatura delle facce determina un indurimento male ottenibile su un fusto circolare ricavato, solitamente , per rotazione tra piani, peggiorando le capacità meccaniche del chiodo stesso. Un chiodo a cuspide poligonale lascia delle tracce ben precise sul materiale che attraversa e la rettifica del foro così iniziato, tramite la rotazione del chiodo stesso, lascia tracce caratteristiche a seconda che la sezione del fusto sia poligonale o circolare. Lo stesso vale per i punteruoli citati, anch'essi cuspidati e nati per allargare e rettificare i fori. Considerato che le punte da trapano elicoidali così come le conosciamo noi non erano ancora state create e si usavano punte con cuspide di centratura e trapani a bassa velocità se non a rotazione intermittente, la cresta nel metallo in direzione opposta a quella di foratura a cui siamo abituati oggidì è rara ad ottenersi. Detto questo, l'osservazione delle tracce residue sul colletto dei fori può dare indicazioni sullo strumento usato e stabilire se fosse o no compatibile con l'epoca e gli usi.
    3 punti
  9. L'ignoranza del postino non gli fa neanche distinguere versamento da pagamento. La normativa è nata per evitare che la gente vada a pagare i bollettini sgraditi (come le multe) con tonnellate di centesimi, non certo per motivi mistici che possano impedire ai bambini di depositare il salvadanaio. Vista la mia insofferenza per le poste a quel punto mi sarei messo a versare le monete una a una, voglio vedere se poi non cambiavano idea. Continuo a non capire comunque come possa la gente decidere di affidare i propri risparmi a un ente che dovrebbe occuparsi di altro (ossia consegnare la posta) e che fa già malissimo quello.
    3 punti
  10. Altra tipologia di questa zecca piemontese : Testone Ludovico II Fieschi Zecca di Messerano
    2 punti
  11. Salve a tutti Apro questa discussione per mostrarvi un interessantissimo quartaro, che ho avuto la possibilità di vedere in una collezione privata. Si tratta di una tipologia molto rara e di difficile attribuzione ; già descritta nel CNI al n34 ma, di cui personalmente non avevo mai visto neanche un esemplare. Quello qui presentato , proveniente dalla collezione Pesce, è probabilmente lo stesso di cui scrive il Janin nel suo articolo sui quartari genovesi: " Dei quattro col Grifo, uno corrisponde esattamente al n. 34 del C.N.I. ed ha le diciture VNVIAV e AVIANVO " http://www.mariojan.com/monete/numis_03_83.html Le legende e lo stile molto particolare fanno pensare ad una contraffazione , sebbene sia molto difficile poterla attribuire ad una determinata zecca o signoria emittente, come nel caso degli esemplari presentati alla recente conferenza di Finale Ligure o di altri già postati su questo forum. Qualche idea ? Esiste un comune in Veneto di nome Aviano , le cui origini rislagono all'impero romano , dove risulta sorgesse un castello nel medioevo molto conteso da diverse famiglie nel XIV sec. fra cui i Carraresi. La locazione però mi pare piuttosto improbabile anche per fare solo delle ipotesi senza nessuna fonte. Il peso è di 0,47g mentre il materiale sembrerebbe essere rame. @adamaney tu cosa ne pensi ?
    2 punti
  12. Oggi 28 marzo 2017, entra in circolazione nel Regno Unito, la nuova moneta da 1 pound: http://www.corriere.it/cronache/cards/nuova-sterlina-dodici-lati-sara-moneta-piu-sicura-mondo/dodici-lati_principale.shtml E' bimetallica:
    2 punti
  13. Salve a tutti, visto il vasto interesse ed entusiasmo per la zecca di Messina, vorrei aprire una nuova discussione, in cui i collezionisti, studiosi o semplicemente appassionati abbiano l'opportunità di postare, commentare ed approfondire i tondelli, con i relativi contesti storici, usciti da tale zecca durante il periodo della dominazione Spagnola, quindi durante il regno dei seguenti sovrani: Carlo V (1516-1556): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C5C; Filippo II (1556-1598): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F2C; Filippo III (1598-1621): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-FLC; Filippo IV (1621-1665): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F4C; Carlo II (1665-1700): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C2C; Filippo V (1700-1713): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F5C; Vorrei iniziare, quindi con due 5 tarì o mezzi scudi di Filippo III, già postati in passato, quindi uno del 1610 con sigla DC (zecchiere Decio Cirino) ed uno del 1611 con sigla IP (zecchiere Giovanni del Pozzo), quindi, Spahr 11 e Spahr 16 A. Postate, postate, postate e commentate, commentate, commentate! Saluti!
    2 punti
  14. Buonasera, Peccato veniale, ma di sicuro il doge Tomaso di Campofregoso si sarà rivoltato nella tomba. Non avrà gradito lo scambio di identità dogale con il nemico veneziano. Saluti Antonio
    2 punti
  15. Buona sera a tutti voi, È da un po' che non posto nulla, ma continuo a seguire questa bellissima sezione. Stasera vorrei condividere la prima moneta Siciliana che entra in collezione, si tratta di un 4 tarì di Filippo IV del 1645. Non sono ancora "esperto" , quindi chiedo a chi ne sa qualcosa in più , un parere! Vi ringrazio, Filippo
    2 punti
  16. Buonasera Rocco68, sta venendo anche a me la stessa voglia , da inasta 67, se non erro sono andati invenduti 4/5 pezzi di 4tarì di FilippoIII e FilippoIV, sto aspettando la lista delle aggiudicazioni che sarà pubblicata giovedì per mettere qualche pezzo in collezione. nell'eventualità siano stati puntati al'ultimo momento certamente al convegno di sabato a Castellammare troverò qualcosa. Saluti Michele
    2 punti
  17. Ciao @nikita_ Allego le scansioni del mio pezzo per il primo decreto. Non so se è un effetto della tua scansione, i colori della tua sembrano molto saturi, il rovescio molto carico di giallo. E' pur vero che al momento sto scrivendo con un portatile winzozz che ha un monitor tarato con le banane... Volevo chiederti un parere sul mio esemplare, visto che sono ancora molto ignorante in materia, e se possono esserci differenze così marcate a livello di stampa. Posso dirti che la mia mi sembrerebbe non trattata, da quello che penso ha avuto solo una pressatura ma la carta è ancora molto corposa, qualche sparuto rilievo ancora nei numeri seriali e nelle zone della filigrana. La piega centrale non ha intaccato carta ed inchiostro se non in una parte minimale solo verso il bordo in alto ed in basso. Che te ne pare? dalle scansioni come la giudichi? non ti dico nulla per non influenzare il tuo parere Grazie!! e ancora complimenti per la tua bella banconota
    2 punti
  18. Inserisco il San Giorgio di Genova riportato su di una mia banconota posta in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/158081-un-diecimila-lire-del-59/#comment-1795277 Non è il patrono di Genova, è però il simbolo della città sin dal tempo delle crociate. San Giorgio a cavallo, con una lancia in mano, che uccide il drago, e il suo stemma, la croce rossa in campo bianco (affresco: Palazzo San Giorgio Genova) Nel 1098 in Turchia i crociati vennero soccorsi dai genovesi per la presa di Antiochia, si narra che San Giorgio apparve ai combattenti cristiani con numerose bandiere in cui campeggiavano croci rosse in campo bianco. Questo è il particolare con il San Giorgio sulla mia banconota denominata *Regine dei Mari*, due figure femminili che rappresentano Venezia e Genova. E la banconota intera (per chi vuole visionare il rovescio basta cliccare sul link postato in precedenza)
    2 punti
  19. Mah .... attribuire una età a dei buchi mi sembra strano. Se ci sono le sbavature di metallo o i rilievi di metallo "spostato" pensiamo ad un chiodo. Se il foro è circolare e senza sbavature perché il metallo è stato asportato possiamo pensare ad un trapano. in entrambi i casi possono essere stati eseguiti in ogni epoca perché c'erano trapani, chiodi a sezione quadrata, chiodi a sezione tonda e punteruoli. Pensando a quella tipologia di monete io penserei a qualcuno che facesse quei buchi spesso, non occasionalmente, e che quindi non dovesse rovistare nella cassetta degli attrezzi o staccare un chiodo qualsiasi dal muro per farli, ma che avesse il necessario all'uso. Vedendo i buchi fatti in quelle monete io penserei a quello che farei io se dovessi eseguirli ... un buchino con un piccolo chiodo appuntito la cui azione non mi piega la moneta, l'azione di un punteruolo conico che mi allarga sempre più il buco, una ribattitura del metallo sulla faccia opposta perché non sporga. Penso che monete d'argento con buchi tondi, che non sono piegate, non sono state bucate tout court con chiodo e martello neppure se per farlo sono state appoggiate su un tavolo di legno. Consideriamo poi che qui non parleremmo di chiodi, ma di chiodini o chiodi con punta molto sottile (e soggetta a deformarsi se non di sezione quadrata). Io penso all'azione di un punteruolo.
    2 punti
  20. Ma da quanto detto, non era un pagamento ma un versamento sul libretto. Anche perché potevi versarle 50 alla volta e questo mica te lo potevano impedire.
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  21. Forse si può concludere anche qui direi se nessun altro ha da commentare e dire, tanto ormai ci siamo, e dire a venerdì pomeriggio a Parma. Ho voluto però citare ancora un ottimo intervento non mio ma di @magdi che un po' sintetizza qualche aspetto di Parma, non tutti, ma qualcuno si. Giusto dire che Parma non è solo tecnica, scientificità, è divulgazione di ragazzi e tale dovrà essere poi considerata e valutata da ogni componente della nostra numismatica in un contesto che non riguarda solo la Giornata dei Giovani Numismatici ma tanto altro, dal commerciale, alle Conferenze e riflessioni anche di ospiti adulti, ai premi, alla convivialità, al pranzo, a questa discussione stessa che poi fa parte di Parma, anzi è il prologo di Parma e mi dispiace che alcuni questo non lo abbiano colto. Parma è tutto questo, una giornata di Festa, una kermesse su un Valore, può unire, condividere o anche no, ma Parma questo è nelle intenzioni. Post si, post no...certamente i post non determinano l'Evento, l'Evento è sabato, poi rifletteremo, commenteremo, analizzeremo...ma certo se non ci sono i post non c'è poi comunicazione e non ci sono letture e le letture queste si determinano e rilevano l'interesse e l'interesse è alto se sono a oggi 8.500 con un Evento che è da farsi e non è iniziato e che superano quelle dell'ultimo Verona dei record dopo 6 mesi dallo stesso. Quindi in fondo si ai post, senza di essi non avremmo avuto le letture, non avremmo fatto comunicazione e non avremmo richiamato persone e appassionati che a Parma invece ci saranno. L'anomalia, se così possiamo definirla, è che i post sono stati scritti da pochi, le letture penso invece visto il numero siano di molti, decisamente molti... E' stata una Parma impegnativa decisamente per me lo dico apertamente senza remora alcuna, non è stata facile per più motivi, diversa dall'anno scorso, ma certamente ogni evento ha le sue caratteristiche. Vedremo domenica...certo qualche manifestazione o testimonianza in più anche da parte di giovani me la sarei aspettata visto poi il tema dell'evento che dovrebbe unire tutti ma proprio tutti, ma sono certo nel contempo che sabato sarà una grande giornata, una giornata come l'abbiamo pensata, studiata, organizzata in ogni dettaglio, su questo contateci già da adesso...sarà una grande Parma...
    2 punti
  22. Si parlava del famoso leoncino sullo stendardo ed eccolo in immagine veramente ottimale. Adesso non ci sono più dubbi.
    2 punti
  23. Vorrei fare un complimenti agli organizzatori del convegno per il costo contenuto del tavolo per i commercianti. È un aspetto molto importante che mi pare nessuno avesse evidenziato. Come dissi in un altro intervento sulle problematiche dei convegni, il costo dei tavoli è un grosso problema. Ricordiamoci che i convegni e le relative manifestazioni si fanno soprattutto grazie al contributo dei commercianti che pagano i tavoli. Quindi un ulteriore plauso a Matteo ed agli altri organizzatori per aver mantenuto un costo contenuto.
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  24. Buongiorno a tutti, vorrei segnalare l'interessantissima presentazione del volume "L'area monetaria veronese" di Helmut Rizzolli e Federico Pigozzo. La presentazione si terrà il 31 marzo presso la sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona in via Cappello 43. Saranno presenti i due autori. Grazie e buona giornata Vierer Invito Area monetaria Veronese.pdf
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  25. AA.VV. Le zecche minori toscane sino al XIV secolo, atti del 3° convegno internazionale di studi, Pistoia 16-19 settembre 1967.
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  26. Petachina di Genova. Tipo quella in collegamento (a titolo di esempio) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/6 Per una attribuzione più precisa ci vuole più tempo......
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  27. Salve @Asclepia, quella che ci sottoponi è una bella moneta, che lascia intravedere dei rilievi molto piacevoli. Più che di incrostazioni (non sono molto diffuse sul tuo esemplare) io parlerei di ossidazioni. Infatti le estese zone di colore rossastro che si vedono sulla superficie della moneta (soprattutto al D/), non sono incrostazioni, bensì ossidazioni naturali di cuprite, che spesso è un elemento caratterizzante delle patine monetali (particolarmente in rame) e non estraneo alla moneta stessa. La cuprite (CU2O), conosciuta anche come ossido di rame a livello naturale, scaturisce dal contatto del metallo con l'ossigeno. Si sviluppa in condizioni fisiche particolarmente ricche di aria e ben ossigenate. Questa ossidazione occupa, su una moneta, un volume maggiore rispetto al metallo originario. Inoltre, visto che le patine tendono ad estendersi ed arricchirsi con il tempo, sembra che la cuprite si sia formata e poi naturalmente estesa su gran parte della superficie monetale grazie all'azione aerobica a cui la moneta è stata sottoposta: questa caratteristica, unita con il volume maggiore della cuprite stessa, ha fatto sì che l'ossidazione coprisse alcuni dei rilievi del tuo esemplare, nascondendone alla vista i dettagli (vedi ad esempio la zona dell'occhio del Re). Infine, non mi sembra di scorgere sulla moneta tracce di cancro del bronzo, almeno così, a vista. Sul fatto di rimuovere la cuprite naturale dalla moneta, questa è una decisione che si fonda su basi estetiche (ma anche conservative qualora l'ossidazione celi insidie nascoste, come qualche focolaio di cancro del bronzo) e che, alla fine, puoi prendere solo tu in base ai tuoi gusti e alle tue esigenze, anche collezionistiche. Per ora, mi sento di allineare il mio pensiero con quanto ti hanno già detto gli altri in merito a questo punto.
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  28. 1 punto
  29. L'immagine è esattamente la stessa del ducato di Ancona (guardandolo bene, sembrerebbe quasi lo stesso conio), quindi teoricamente compatibile, ma come già segnalato bisognerebbe verificare se originale e coeva. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SISTVA/6 https://www.deamoneta.com/auctions/view/506/689
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  30. @Palio999 Non Ti preoccupare, errori ne facciamo tutti. Provo a spostare nella sezione ''Monete medievali''. Arka
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  31. Lo stile delle incisioni è compatibile con una prova di conio, forse il diritto di un testone più che di un giulio, ma non è così usuale per il periodo, nemmeno si tratta di un nuovo nominale, forse è una prova per lo stemma del nuovo pontefice... Anzi è assai singolare che sia arrivata fino a noi... e sinceramente non ho termini di paragone per affermare che sia originale o meno, magari se non ha un costo elevato si può rischiare di acquistarla per motivi di studio ! Ciao, RCAMIL.
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  32. 100€ e 500€ S00000000007 entrambe
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  33. ne abbiamo parlato nella discussione "un'altra patacca?"
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  34. difficile da trovare più bella di cosi'. ( praticamente hai preso mezzo catalogo).
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  35. Che colori, Favolosa! Complimenti!
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  36. Complimenti@nikita per il magnifico esemplare, ancora non ho questa splendida banconota...sicuramente in un prossimo futuro la cercherò ma non credo di potere permettermela in questo stupendo stato di conservazione.[emoji122]
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  37. Aggiungo alla lista dei commercianti che partecipano: Marcoccia Perito Numismatico, Portes, Piotr Abafil Alternin Laura e Anton Damian Amato Arvati Franco Bassani Bolondi Paolo Brino Luigi Cavaliere Numismatica De Campora Ulderico Estense numismatica di Fabio Burani Fantoni Angelo - Numismatica Euromania Felsinea Numismatica Filippini Eugenio Folloni Giacomazzi Alberto Grani Guerrini Paola Inasta S.p.a. Iori Pietro Kavernabooks di Giovanna Carnati Leonessa di Massimo Filisina Luciani Luca Marcoccia Montenegro Eupremio Mozzoni Nomisma s.p.a. Ottoboni Palma Stefano Piotr Portes Pratesi Luca Raponi Lucio Scaligera Numismatica s.n.c. di Simone Cavazzola e Roberto Finotti Talamelli Adriano Valente Giacomo Varesi Numismatica Vecchio Raul Vicenzi Graziano Zanirato Loris
    1 punto
  38. Aviano è in Friuli, non in Veneto. Nel XIV sec. il suo castello è stato sottoposto ad assedio dai De Camino e dai Carraresi.
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  39. Medaglia devozionale (ricordo) mistilinea, ottone/rame, periodo 1880/1900, produzione italiana.- D/ Madonna con Gesù Bambino, in piedi tiene nella mano dx un rosario, non riesco a leggere la scritta,è da essa che si può stabilire l'identificazione del Santuario?- R/ Madonna Addolorata, con spada conficcata nel petto, scritta o VERGINE- ADDOLORATA // PREGATE - PER NOI, in alto: PREZIOS[ISSIMO] // RICORDO. E' la prima che vedo, di più non posso dirti. Ciao Borgho
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  40. Il riferimento del CNI non è corretto per via della posizione degli anellini. Nel Mazza manca come legenda del D/ L’unico riferimento è con la moneta presente nella Biblioteca Apostolica Vaticana, Serafini 84/40b Allego le foto, il D/ è dello stesso conio.
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  41. Buon pomeriggio, sbaglia ad esprimersi in questo modo...le due monete in Suo possesso sono circolate ed hanno, a mio modo di vedere, un di più: hanno svolto appieno la propria funzione di mezzi per acquisto di beni e servizi e sono, dunque, storia viva, documenti numismatici di pregevole importanza, testimonianze oggettive della società ed economia di quegli anni, ormai lontani...quando le monete, pur a corso forzoso, erano in lega di metallo pregiato. Le custodisca con interesse e approfondisca i dati storici, economici e sociali cha hanno portato alla loro coniazione. Questa è l'essenza autentica della Numismatica, se mi è concesso di darLe consigli. Il valore venale, direttamente proporzionale alla conservazione dei nummi, dovrebbe essere secondario per il numismatico autentico...
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  42. Buona giornata a tutti, come ogni anno un giro al convegno di parma lo si fa sempre, giusto per fare due chiacchere con voi che ci si vede soltanto in queste occasioni.. purtroppo non posso fermarmi per il pranzo. a sabato! stefano
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  43. Confermo scritto a mano sotto le foto che sono comunque di buona/ottima qualità la terza casa d'arte come detto e' la Malloy, Archestrato ha fornito anche il riferimento corretto della vendita . Diversi esemplari Virzi, quelli di prima scelta , sono poi ricomparsi in una asta Nac di pochi anni fa realizzando cifre importanti. Le Virzi hanno non solo il marchio di autenticità ma anche quello della qualità' . Dopo la vendita Nac furono venduti dei falsi nelle solite aste tedesche di tipi di Siracusa rarissimi che fecero una frazione ( ovviamente) del realizzo fatto dalle Virzi. Le Virzi illustrano al meglio i vertici di bellezza e finezza d'incisione raggiunti dalle monete siciliane ( tra le più belle in assoluto - a mio avviso - nella serie greca). Questi pidocchi di falsari fanno un doppio danno : non solo copiano male e senz'anima capolavori irriproducibili ma allontanano dalla loro raccolta appassionati stufi di vedersi inquinate le proprie raccolte da ciarpame che mercanti senza scrupoli e scienza smerciano a ogni pie' sospinto.
    1 punto
  44. Buona giornata Bravo Luigi; bella testimonianza e bella la medaglia, tra l'altro il foro è stato otturato decentemente. Per chi volesse leggersi una storia "misteriosa" riguardante la chiesa della Salute ..... http://storiemainate.blogspot.ch/ cliccare, una dopo l'altra, sulle 3 foto del bel racconto di Stefano dei Rossi: "Che c'è sotto allo zatterone segreto della chiesa della Salute?". Il mistero è di casa a Venezia ..... saluti luciano
    1 punto
  45. Provo sempre una grande invidia nei confronti di quanti riescono a giudicare in maniera "certa" una moneta sulla base di una foto; personalmente non ci riesco, sarà un limite mio. Di primo acchito la moneta non mi piace; non mi piace la patina nerastra tolta (o messa ?) solo in parte (per far pensare ad una parziale pulitura?). Non mi convince inoltre l'epigrafia ed in particolare quella S coricata che mi sembra, per forma e dimensioni, incongruente con gli altri esemplari noti e persino con la monetazione generale di quel periodo. Lo stesso dicasi per i due trattini posti sopra e sotto la parola REX Insomma, l'Ugo e Lotario postato da AK72 e il Lotario postato da AndreaPD li comprerei ad occhi chiusi, questo solo dopo un esame "de visu".
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  46. Questa se è in buone condizioni tienila. 10 euro Trichet E005F2/X
    1 punto
  47. Vale anche per le J025 J056 J071 J082 J094 praticamente assenti dal catalogo, ....almeno così dice fino alla J095.
    1 punto
  48. Volevo condividere con gli amici del forum la foto dell'ultimo acquisto. Anche se penso di averla pagata più del valore di mercato, quando l'ho vista in mano, con tutta la lucentezza del metallo, non ho resistito.... Ferdinando mi manderà in rovina....
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  49. …Anch'io la ringrazio Maria A. per la partecipazione. E' mia intenzione far capire che da parte mia non è semplicemente una questione di avere per forza la ragione. Espletare nel miglior modo possibile l'autenticità di una moneta non è semplice ma per capire questo, bisognerebbe approfondire nel migliore dei modi l'argomento. Tengo a precisare di essere stato abbastanza chiaro nell' espletare il mio dissenso nei confronti del IBSCC, fatto nella discussione (PIRAKOS STRANA), lei l'avrà certamente letta. Ribadisco quello che avevo già scritto allora nella mia spiegazione, lasciando intendere nel migliore dei modi che l'IBSCC, avesse dichiarato con molta leggerezza le dracme nella loro pubblicazione, nondimeno, il risultato era poco esaustivo. Per esempio, si legge nel bollettino se non erro, che la dracma 1a e 1b, sono estremamente taglienti come se fossero state tagliate oggi. Sappiamo che tutte le dracme eseguite a scalpello e non a trancia, appartenenti alle popolazioni dei Cenomani,Insubri,Libui,e Pedemontani, "per questi ultimi in particolare modo le dracme del tipo pesante in conservazione alta, sono particolarmente taglienti". Quale sia il motivo per il quale abbiano voluto evidenziare la pulizia (cleaned in some acid), resta un mistero. Sappiamo che per pulizia di dracme aventi delle medie o forti ossidazioni occorrono alcuni tipi di acido, solitamente nei casi piu' frequenti viene adoperato l'acido citrico con le dovute cautele e con dosi ben specifiche. Stranamente, non e' scritto che le dracme siano state sottoposte ad un'esame metallurgico distruttivo o radiografico come solitamente l'IBSCC, vanta in maniera seria questo tipo di tecnologia. Comunque oggi anno 2016, servirebbe in modo relativo sebbene importante, l'esame metallografico distruttivo, dal momento che non andrebbe oltre che alla scomposizione delle leghe intrinseche "molecolarmente" del tondello, dando una veridicita' temporale all'estrazione e alla raffinazione dei metalli meno nobili come il rame, il piombo e lo stagno. L'antimonio non e' possibile rilevarlo se non in casi eccezzionali sotto analisi di agenti chimici. la radiografia e' attendibile sotto il profilo della fluorescenza dei metalli e dei picchi di alterazione che possono subire i metalli inglobati nell'argento sia a freddo (valore -10c., che a caldo +50c.). Rimane l'analisi chimica degli ossidi, questo tipo di analisi resta abbastanza attendibile solamente se l'ossido e' di natura proveniente da concrecazione vegetale; lo e' poco per i metalli per l'esame chiamato generalmente a migrazione. Ultimo esame e quello della coppelazione, ovvero per fusione dei metalli in lega fra di loro...ecc.ecc. Per la metallurgia sarebbe da parlarne con voi per almeno un mese....eppure, l'IBSCC con i mezzi che possiede, stranamente non li ha utilizzati e non ha dato i risultati con accurata descrizione. Sarei felicissimo di potere confrontarmi con i loro esperti di monetazione celtica padana, anche se credo fortemente che non sarebbero disponibili...i loro esperti..., oppure per il semplice motivo che difficilmente sarebbero in grado di ammettere i loro errori, purtroppo la lettera M di modestia non fa parte del loro vocabolario da molti anni. Mi creda Maria a. e' veramente difficile spiegare attraverso uno scritto in quale modo la dracma dei Cenomani possa essere autentica oppure falsa, ecco il motivo per cui il sottoscritto abbia nuovamente rinnovato l'invito, per una consultazione verbale e visiva. la mia professione senza nulla togliere alla sua che e' sicuramente interessantissima e oltremodo affascinante è diversa, dal momento che necessariamente e inevitabilmente mi porta a dare un giudizio di autenticità o non autenticità sulle monete che mi vengono sottoposte. Per quanto riguarda le prove evidenti della autenticità delle dracme in questione, rimango a vostra disposizione. Resta il fatto che le dracme N°1337 e N°1337a, sono autentiche per tantissimi fattori,che saro' ben lieto di esporvi personalmente. Un'ultimo appunto se gentilmente me lo permettete, sono convinto che quando c'è interesse forte per qualsiasi cosa sia, il tempo si trova, magari poco ma si trova. Sono d’accordo con lei Polemarco, oggi, potrei tranquillamente dire con immodestia che i miei 40 anni di studio sulla monetazione celtica attraverso consultazioni di ogni genere, possano essere serviti forse a dare un giudizio tecnico effettivo di veridicita’ riguardante il mio operato numismatico, …ma non e’ cosi’. La lettera M di modestia, nel mio vocabolario esiste, credo che qualsiasi collezionista o studioso o commerciante che ho avuto il piacere di conoscere lo potrebbe confermare. Le mie affermazioni come lei descrive nel suo, sono null’altro che l’esperienza che ti accompagna negli anni e sono certo che questo accade a tutti noi indistintamente, qualsiasi sia il settore in cui si opera. la conseguenza dei fatti realmente accaduti, mi creda non sono esagerazioni... sono ben altra cosa. grazie a tutti voi...a presto. R.M.Bordin
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