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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/22/17 in tutte le aree
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Da settembre 2017, con la distribuzione del catalogo Gigante 2018 molte cose cambieranno: sarà l'anno delle napoletane e siciliane. In questi giorni stiamo lavorando per gli aggiornamenti dell'oramai storico catalogo commerciale. Vi mostro in anteprima 10 delle 150 pagine corredate dai miei appunti inerenti le zecche di Napoli e Palermo del periodo 1734-1859.... Palermo sarà in particolare completamente rivisitata e migliorata, i gradi di rarità e le quotazioni che giacevano in una situazione di stallo decennale cambieranno radicalmente nel 70% dei casi, molte le migliorie e le rettifiche, tutto questo anche grazie al supporto di due nuovi collezionisti/collaboratori siciliani i quali nomi verranno citati tra i ringraziamenti dallo stesso Fabio Gigante. Grazie a tutti per l'attenzione!8 punti
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Segnalo la disponibilita' del volume : Medieval European Coinage Volume 8. Britain and Ireland c.400–1066 Part of Medieval European Coinage Editor: Rory Naismith, King's College London Date Published: April 2017 availability: In stock format: Hardback isbn: 97805212601692 punti
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Studiata dal vivo già da un professionista, nessuna limatura da appiccagnolo divelto, taglio perfetto.2 punti
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Mi sono ricordato solo ora che ho una bison note militare da un dollaro in collezione, quella di prima di fine '800 è inavvicinabile.. questa invece del 1970 non costa poi così tanto, se la trovi in giro nel web ti potresti farti un regalo2 punti
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Il mio Tari' proviene dall'asta.....InAsta N°14- lotto 2080 del 20 Dicembre 2005 Il MIR è posteriore? .....ex NAC n°16, 28-28 Ottobre 1999 lotto 13052 punti
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Buongiorno...sempre per confermare il mio amore per il rame, io dopo la Pubblica di @eracle62 rilancio con un Grano del 1756...scusate se le foto non sono ottime ma è sigillata e io non la spoglio.....si guarda vestita!!!2 punti
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Già. Mala anzi...peiora tempora currunt...... Se non si riconduce in fretta il concetto di "bene culturale" alla sua precipua nozione legale fornita dall'art. 10 del Codice Urbani ma lo si utilizza e lo si interpreta in accezioni talmente ampie da ricomprendere, a questo punto, qualunque cosa che abbia più di tot anni, rischiamo veramente tutti, nessuno escluso, di esportare illegalmente oggetti o beni "d'interesse culturale" anche senza volerlo. Ho mandato a mia cugina che abita a Davos in Svizzera una vecchia foto di quando da bambini giocavamo al mare qui in Sardegna; la foto è stata scattata 51 anni fa e l'autore fu mio padre, che purtroppo non è più vivente.....sto pensando di andare ad autodenunciarmi...... M.2 punti
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Sia mai che qualcuno esporti i nostri beni culturali senza autorizzazione! Vogliamo davvero permettere che privino l'Italia da preziosi volumi come questo che allego?2 punti
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Buonasera a tutti... Qualche premessa storica e poi qualche monetina....avverto già che non ho tutti i tondelli del Ducato di Lucca e che quindi chi volesse contribuire tappando i buchi fotografici di questo post farà cosa gradita. Ora farò solo un breve cappello storico e mi scuso già se ci fosse qualche imprecisione. 1817- Maria Luisa di Borbone prende il posto, in seguito ai trattati di Parigi, di Elisa Bonaparte che aveva governato Lucca tra il 1805 e il 1814; Maria Luisa ha tutte le intenzioni di cancellare il ricordo e la memoria di quanto fatto dalla sorella di Napoleone. Sovvenzionò e promosse lavori pubblici, incentivò le scienze in pieno spirito illuminista e personalizzò il meraviglioso palazzo ducale di Lucca, visitabile ancora oggi, ordinandone il rifacimento completo degli interni incaricando Lorenzo Nottolini. Governò il piccolo Ducato di Lucca in modo assolutista e non batté mai moneta. Carlo Ludovico di Borbone, suo figlio, le successe nel 1824 in seguito alla morte di lei avvenuta il 22 Febbraio. Prima, nel 1820, Carlo Ludovico di Borbone aveva sposato una delle figlie gemelle di Vittorio Emanuele I, precisamente Maria Teresa di Savoia. Anche Carlo Ludovico pareva avere a cuore lo sviluppo della Ducato e dei suoi dintorni infatti migliorò le vie di comunicazione, costruì i Bagni di Lucca che oltre ad essere un centro termale furono luogo di ritrovo per molti aristocratici e li vi aprì uno dei primi casinò d'Europa che rimase aperto fino al 1953. Governò in modo aperto, infatti molti perseguitati per idee liberali trovarono asilo proprio presso il Ducato; il Duca però gestì il piccolo Ducato,soprattutto negli anni tra il 20 e il 40, delegando al ministro Ascanio Masi, in quegli anni infatti si diceva che “se Carlo Ludovico era il Duca di Lucca, Masi ne era il Re!!!”...questo perché C. era spesso all'estero attirato da viaggi e idee nuove; Carlo si fece spesso trascinare più dall'entusiasmo del momento che dalla ragione, ordinando così l'inizio di progetti e riforme che però non erano ben ponderate (si ricordi l'Ospedale Omeopatico iniziato e mai terminato etc...). Si vociferava anche di una sua conversione al protestantesimo che per lui che era un Borbone era un accusa piuttosto grave, la taccia gli fu mossa in seguito alla costruzione di una chiesa protestante appunto. In poche parole fu un governante a volte appassionato a volte sregolato...volubile e un po' lontano anche fisicamente dal Ducato. A differenza della madre batte moneta ma amava anche spenderla e quanto percepiva come pattuito dai trattati di Parigi non bastava al suo mantenimento. Le finanze del piccolo ducato erano in crisi sia per le scelte azzardate che per le spese eccessive e nel 1847 la situazione si fece tragica e la zecca lucchese fu chiusa; nel mentre i liberali moderati chiedevano a gran voce delle riforme e in seguito a tali pressioni Carlo Ludovico fu costretto a concedere e la libertà di stampa e la guardia civica, tipica istituzione militare del Risorgimento (http://enricogiuseppelucamarchi.blogspot.it/2014/09/la-guardia-civica-di-pieve-di-controne.html) A breve Carlo Ludovico avrebbe abdicato (14 marzo 1849) e si sarebbe allontanato definitivamente cedendo il Ducato in parte nelle mano di Leopoldo II del Gran Ducato di Toscana e in parte a Modena...la popolazione prese con diffidenza l'annessione, abituati come erano all'indipendenza e alla propria moneta; vi fu un periodo in cui circolavano entrambe le monete sia Lucchesi che Toscane questo fino al 1856. Carlo Ludovico fu anche Duca di Parma, ereditando il titolo alla morte della moglie Maria Teresa. Morì a Nizza il 16 Aprile 1883. Ora qualche moneta....vi dico subito che il 2 lire mi manca chi lo posta....su forza...altrimenti lo trovo online...!! E dai postatelo io poi continuerò con la lira del 1838...1 punto
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Buona sera a tutti. Con la speranza che tutti Voi abbiate trascorso una buona Pasqua, vorrei condividere il mio penultimo acquisto, effettuato quasi per gioco in una recentissima asta e-bay1 punto
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Ciao a tutti, vi posto una comune Pubblica di Filippo IV°.. Però con indovinello.. Presenta una particolarità che, chiaramente non la rende variante o inedita... Chi la nota? Sarebbe interessante, una volta individuata, anche dargli una spiegazione che, al momento non ho.. Saluti Eliodoro1 punto
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ciao a tutti amici collezionisti, ho questa moneta dell'impero ottomano, ( Turchia ) ma non capisco dove si trova scritto il suo valore Potete aiutarmi a capire qul'è il suo valore e che Km gli assegna il Krause? Grazie1 punto
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si tutte le coordinate coincidono è sicuramente 2 Kurus 18 mm 2,4g km 749 Grazie dell'aiuto, buona serata, Salvatore1 punto
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Dovrebbe essere questa: https://www.ngccoin.com/price-guide/world/turkey-2-kurush-km-749-1327-1-1327-6-2-cuid-1094208-duid-1572040 Cosa ne pensate?1 punto
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le lettere secondo me sembrano del quindicesimo secolo. la fattura è buona, non sembra un falso banale. da approfondire la zecca di provenienza. si vedono i gigli esterni ? potrebbe essere una contraffazione .1 punto
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Qualche pubblicazione in passato è stata fatta, ma le medaglie dal XVI al XVIII sec., attendono ancora un lavoro di catalogazione e classificazione, per ora ci si basa molto sull'esperienza e su alcuni autori (P. Gallamini, Mario Ruitz, F. Grimaldi, e "Medagliette e Crocifissi" della devozione popolare friulana nei secoli (Udine 2005) di A. Gandussio e E. Rossi. Ciao Borgho.1 punto
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Ciao @odjob fa sempre piacere vedere aumentare il valore delle proprie monetine. Da queste prime pagine "corrette" da @francesco77'....anche io sono RICCO!!!!1 punto
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sempre difficile valutare attraverso la palstica, cmq i rilievi si vedono. Cmq merita il velluto...non la plastica!1 punto
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Direi proprio, dalle fotografie, che è originale... sicuramente una ottima pescata.... e poi colgo l'occasione per fare i complimenti a tutti i partecipanti a questa discussione per le monete che ci hanno fatto ammirare...vi esorto a continuare!!1 punto
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Io ne uso tre diversi, ma va benissimo questo del link di seguito, il Crapanzano Giulianini, per te basta il primo volume: catalogo1 punto
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Medaglia devozionale francescana, bronzo/ottone, con quattro teste di cherubini e tre appendici globulari o piolini, della prima metà del XVII sec.- D/ S. Antonio da Padova aureolato, volto a dx verso Gesù Bambino con capo raggiato.- R/ S. Sebastiano martire, trafitto da frecce legato all'abero, iconografia classica del santo, medaglia rara, buona patina.- Ciao borgho.1 punto
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Ciao @Ric70...Io credo proprio sia originale... è un sesino per modena non proprio ben messo ma originale... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/11 punto
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Allora continuo con 1 lira del 1838. Alcuni dati: Argento 666% ø 22,5mm Peso 4,72 grammi D/ "CARLO LOD.I.D.S.DUCA DI LUCCA "al centro il duca di profilo rivolto a destra sotto il collo "C.LANDI." (questa del 38 non ha la F.) in basso "1838" R/ "LIRA" racchiusa in una corona di lauro formata da due rami legati in basso con fiocco. Monetina catalogata come Rara Che dite? Chi ha la lira del 1834 e il 1837? Forzaaaa postateleeeeeeeeeeeeeeeee!1 punto
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Grazie per la segnalazione . Non avessi letteralmente buttato via i soldi per il volume 12 lo prenderei subito .. Copre un periodo ed una monetazione estremamente interessante .1 punto
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Riprendo questa interessantissima discussione mostrandovi un recente acquisto . Si tratta ovviamente di un minuto di Genova , a mio avviso e pure del venditore, attribuibile a Tomaso di Campofregoso ma che si caratterizza dagli esemplari "standard" per la legenda del rovescio anomala .... solitamente è CO NR AD RE . Prima di dire quello che ci leggo mi piacerebbe leggere qualche vostra interpretazione . @dizzeta Matteo1 punto
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Complimenti per la moneta del post iniziale, a mio parere sopra lo SPL.....visto che ci siamo metto anche le mie.1 punto
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Nel contempo omaggiamo anche il Goya, con la famiglia al completo e il piccolo Carlo Ludovico.. Francisco Goya - La famiglia di Carlo IV. Maria Luisa e il marito, Infanti di Spagna, sono all'estrema destra - (1800-1801). Eros1 punto
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Beh iniziamo dagli albori... giusto per raccontare attraverso il linguaggio espressivo, l'exursus storico, chi meglio dei tondelli poteva dar vita al romanzo del regnante.. Carlo Ludovico I di Borbone (1803-1807) - Francescone 1807 - Zecca: Firenze - Fronte: busti di Carlo Ludovico e della Reggente di fronte - Retro: stemma coronato e circondato dal Collare del Toson d'Oro. Eros1 punto
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Posso confermare che i segni sono in rilievo. Guardandola in contro luce si vede chiaramente. @El Chupacabra le tue sembrano certamente superiori allo splendido! La mia la ho acquistata insieme ad una mezza ed un quarto di rupia classificate FDC, appena sarò di ritorno a Roma provvederò a postarle. Grazie a tutti per l'aiuto.1 punto
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Quindi, per @anto R e tutti coloro che sono affascinati o incuriositi da tale monetazione vorrei fare un breve resoconto delle principali tipologie. I 10 reali di Filippo II si suddividono in più tipologie, principalmente quattro con tondelli e coni abbastanza regolari e due con tondelli e coni molto approssimativi e rozzi, ossia maltagliati. La prima tipologia presenta il busto coronato, sempre rivolto a destra, che considero molto stilizzato e minuto, mentre la croce al rovescio ha le estremità fogliate ed è racchiusa in una cornice quadrilobata. La seconda tipologia presenta il rovescio quasi uguale a quello della prima tipologia, tuttavia la croce fogliata appare leggermente più piccola ed impacciata. La differenza più grande risiede nel busto del sovrano molto più elaborato, esteso e realistico, mentre i caratteri delle legende sono completamente uguali. La terza tipologia, a cui appartiene l'esemplare che ho postato, cambia completamente rispetto alle prime due. Il busto del sovrano è costruito in maniera più maestosa ed imponente con un volto più severo che assomiglia molto a quello sui ducati napoletani con testa nuda, inoltre, cambia anche il tipo di corona che avvolge tutto il perimetro del capo. Anche la croce cambia completamente, infatti, diventa scanalata ed ornata da quattro globetti. I caratteri delle legende diventano molto più regolari e leggermente più grandi. La quarta tipologia presenta un dritto identico alla terza tipologia, cambia solo la croce che diventa molto ornata ed, in alcuni casi, anche fogliata. La quinta tipologia o prima tipologia maltagliata presenta il busto del sovrano molto simile alla terza, come anche la croce, leggermente più lineare, nella quale si avvertono solo delle piccole differenze stilistiche nel punto dove si intersecano i bracci, mentre le estremità diventano quasi dei riccioli schiacciati. La sesta tipologia o seconda tipologia maltagliata si differenzia dalla quinta solo per la struttura della croce che viene inserita in quattro archi ornati e alla quale vengono aggiunti quattro globetti. Inoltre anche i caratteri delle leggende risultano molto più irregolari e disposti a casaccio. 1) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/1 2) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/11 3) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/12 4) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/13 5) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/2 6) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/141 punto
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Un'interessante scheda delle coniazioni per il millenario di Roma sotto Filippo l'Arabo, un saluto.1 punto
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Sbaglia chi definisce semplicemente dodecadramma l’esemplare sui 31 g e decadramma quello sui 40 g. Nella tesi di dottorato al post # 5 del link che ho segnalato sopra, si trova la definizione corretta.1 punto
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Ciao. Proprio nell'anno della Tua moneta (1871) si ritenne opportuno assimilare la monetazione dell'Isola del Principe Edoardo a quella del Dominio del Canada e degli Stati Uniti, introducendo il sistema decimale per la tenuta dei conti negli uffici pubblici dell'Isola. Pertanto, il dollaro da 100 centesimi divenne l'unità di conto e venne fissato il rapporto di cambio con la sovrana inglese che fu indicato in 1 sovrana = 4$ e 86 centesimi. Nell'anno 1871 vennero coniate per la circolazione ben 1 milione di monete da un centesimo in bronzo. La coniazione venne commissionata alla ditta inglese Heaton and Sons di Birmingham, sotto la supervisione della Royal Mint. Questo quantitativo di centesimi, pari a 10.000$, fu il contributo monetario che l'Isola fornì al Dominio canadese quando essa ne venne incorporata, nel 1873. Per quanto, il sistema monetario del Dominio venne esteso alla Colonia solo a partire dal 1881. M.1 punto
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Deliziamo nuovamente gli amici, e... Carlo di Borbone........quante pazzie...1 punto
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Buona sera, dopo aver letto questa interessante discussione, vorrei sottoporre alla vostra attenzione questa "tessera"' credo anche questa del Meneghetti, a meno che sia un falso del ... falso Serendipity1 punto
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Chicca n.1 direttamente dal MIR, Tarì di Filippo II. Ex Civitas Neapolis... ovviamente lo stesso pubblicato sul MIR1 punto
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Buonasera, c'è una sezione a parte per gli scambi di monete. https://www.lamoneta.it/forum/23-scambi/1 punto
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che ti importa di fare appello, non vendere più nulla da loro, snobbali e vedrai che capiranno che la loro politica non è corretta. A me avevano rifiutato vari oggetti perché il prezzo di riserva che chiedevo era per loro troppo elevato, alla fine su ebay li ho venduti proprio al prezzo che volevo.1 punto
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Buongiorno e ben trovati! Come qualcuno di voi forse ricorderà, il mio primo post qui sul forum riguardava un 20 lire Aratrice 1912, credevo di avere un piccolo tesoro invece mi apriste gli occhi dicendomi (assolutamente a ragione) che si trattava di un falso! Da allora ho iniziato a seguirvi e ad appassionarmi a questa "malattia" cercando di capire ed imparare sempre qualcosa di nuovo. Ma la mia prima Aratrice ha comunque lasciato una ferita aperta che ieri ho cercato di ricucire facendomi il regalo di Pasqua... e adesso la porto alla vostra attenzione ansioso di sentire i vostri commenti. Auguro a tutti una buona e serena Pasqua, sinceramente, Massimo.1 punto
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È bella,è normale che la gente non risponda per non scoprire le proprie carte.1 punto
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Mi è capitato meno di dieci volte in tutta la mia vita di trovare in circolazione monete che hanno una tiratura inferiore alle 500.000/600.000 unità, quindi francamente io la considero rara... Se poi si tiene conto anche del fatto che è in condizioni ottimali e che non sono dovuto andare fino ad Andorra per trovarla, direi che non posso lamentarmi...1 punto
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