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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/17 in tutte le aree
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Ciao quel che vi posto è un sesterzio di Domiziano che alcuni di voi riterranno non consono alle loro collezioni in quanto consunto e con una patina cuoio strana, ma queste secondo il mio parere e la mia concezione di monete antiche, sono quelle che dovrebbero avere il maggior prestigio in quanto non lavorate o ripatinate, che dimostrano tutti gli anni e le vicissitudini che si portano addosso, ma fuori dal contesto di bellezza a cui sembra andare incontro la numismatica di questi tempi. Scusate il mio sfogo ma girando per convegni e aste o leggendo certi post, a volte mi chiedo come si fa a discutere su tondelli rifatti e ripatinati con persone che elogiano monete antiche che di antico hanno ormai poco o niente. Torniamo al sesterzio come dicevo Domiziano per la serie della conquista della Germania, in questo caso con il fiume Reno sottomesso dallo stesso Imp, coniata nel 85 dc e come dicevo con la S maiuscola in quanto questi moduli di lì a pochi decenni sono scomparsi per lasciare posto ai più semplici sesterzi di barra. Arriva dalla burse di Annecy di domenica scorsa ( logicamente con tanto di fattura al seguito ) bella domenica passata al lago con moglie e amici del circolo di Aosta. Mm 35,69 Gr 25,97 centratura perfetta su ogni lato.6 punti
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cari amici questa volta non ci sarò, ma condivido con voi il motivo....che mi inorgoglisce non poco.... Aleksander Bursche mi ha invitato a Varsavia dal 19 al 23 e il lunedì 22 parlerò delle "silique del gruppo di Sirmium" ad un suo Ph.D. sono assente giustificato?5 punti
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Buonasera a tutti oggi dopo tanto tempo posto qualcosa anche in questa sezione... Prima e unica moneta di Murat che ho in collezione, a mio parere uno dei dritti più bello tra le monete italiane.. Questa lira mi ha letteralmente stregato per rilievi e patina, peccato per il bordo ma è nata così a causa delle stellette sul contorno.. Mostratemi le vostre lirette di Murat che mi piacciono un sacco.. Buona serata a tutti Luca4 punti
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DE GREGE EPICURI Complimenti per la bella e rara moneta. Come sai, condivido totalmente la tua preeferenza per le monete poco o nulla ritoccate, lavorate e "migliorate". Questa non l'avevo mai vista, e manca nel catalogo della collezione Friedrich dei sesterzi imperiali.3 punti
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Vediamo finalmente le gemelle della Stringher/Accame del 1909 del dicembre scorso. https://www.lamoneta.it/topic/154521-50-lire-1912-banca-d-italia/#comment-1758236 Spero che non sono state trattate in alcun modo, a parte quella lieve schiacciatura naturale da tasca di raccoglitore che avevo consigliato. La presenza di fori di spillo con relativa ruggine escludono purtroppo anche quelle meglio conservate dal classificarle più di bb. Detto questo ribadisco la mia valutazione data in precedenza, 120/150 euro sia per le Stringher/Accame che per la Sacchi del 1912, qualcosina in meno per l'Accame del 1910 (la quarta banconota), tralasciando naturalmente a quanto vengono proposte attualmente le stesse sui siti vendita, sappiamo bene che una cosa è proporle ed un'altra cosa è venderle realmente, potrebbero spuntare qualcosina in più con il compratore giusto, un collezionista che cerca in particolare uno specifico decreto. Queste tue banconote hanno un punto di forza, provengono da un ritrovamento e sono state lasciate al naturale, e per esperienza posso dirti che in tanti lo apprezzano, per questo spero che magari realizzi di più di quanto ho indicato, del resto quanto sopra, valutazione compresa, è solo una mia personale opinione.2 punti
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Forse un re , forse dei Peoni , le fonti nulla dicono della sua esistenza : solo 3 monete con questo nome . Dalla celebre collezione Prospero , un bellissimo , estremamente raro tetradramma di lungo importante pedigree , testimonia una esistenza altrimenti ignota .2 punti
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Ciao @Illyricum65 , in realtà da quello che si è potutto dedurre da diversi studi, gli pterugi non erano di cuoio, come si è portati a credere sopratutto per via delle ricostruzioni cinematografiche, ma di tessuto rinforzato, probabilmente lino lavorato su diversi strati. Le moltissime sculture e raffigurazioni in cui riscontriamo gli pterugi, ce li mostrano infatti "comportarsi" in maniera non congruente col cuoio o simili materiali, bensì assumere pose e forme attinenti il tessuto. C'è una esauriente disamina della questione qui: http://www.romanhideout.com/legiov/fabrica/pteryges/pteryges1_it.asp2 punti
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Bellissima presentazione di monete puniche. Complimenti ! Proprio una bella collezione. Mi permetto di aggingerne qualcuna per continuare la discussione:2 punti
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a proposito di pigne d'uva... uno dei nominali più difficili da trovare per la repubblica napoletana del 16482 punti
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Finché aspettiamo qualcuno che ci illumini sulla questione "tenere a bada le incrostazioni" e sperando non ci consigli il Viakal, posto un altro paio di pezzetti...non sono super ma come si dice "Ogni scarrafone è bello a mamma soja!!!" Così chiudo la serie dei Grani 1814_1815 !2 punti
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Senza fare alcuna polemica, vorrei solo far notare che si tratta di episodi che non accadono solo in Italia...seguendo il vostro ragionamento, che non condivido assolutamente ma rispetto, proprio negli USA dovrebbero requisire e magari fondere anche numerose altre rarità numismatiche con una storia non proprio cristallina, ma regolarmente ambite e collezionate per non parlare dei realizzi milionari che spuntano quando compaiono in asta...pezzi come il dollaro del 1804 "King of Coins", i 5 cents Liberty Head del 1913, i 10 cents Barber 1894 S e potrei continuare.. Così come, scommetto che alla luce di questo precedente, non vedranno mai la luce i famosi Peace Dollars del 1964 che si vocifera essere scampati alla fusione con metodi simili a quelli adoperati per le doppie aquile del 1933...ed il singolo esemplare di Re Faruk che cosa ha di diverso da quelli dei Langbord? Un accordo con il governo? Suvvia... E cosa dire dei falsi d'epoca, che oggi sono regolarmente collezionati da molti collezionisti e che aggiungono fascino ed interesse ad una collezione di pezzi "regolari"...seguendo il ragionamento portato avanti nei precedenti messaggi, questi non dovrebbero poter essere collezionati in quanto derivanti da un reato punito più severamente all'epoca che adesso, anzi andrebbero tutti confiscati e distrutti.. Come si vede tali circostanze sono molto comuni nella storia della numismatica, ed anche taluni reati, per quanto odiosi, possono entrare a far parte della storia di una moneta e contribuire al fascino che ne permana, nè si può pretendere di punire tali reati dopo quasi un secolo dall'evento criminoso...per tutto questo, consentitemi, non apprezzo minimamente che una sentenza che applica il diritto in maniera ottusa (a mio parere), possa privare tanti collezionisti della possibilità di continuare ad ammirare e forse sognare di far propria una delle doppie aquile del 1933. E per quello che vale sono anche io un avvocato di professione...ciò semplicemente per rilevare che nel discutere di certi temi giova talvolta lasciar spazio anche a ragioni di buon senso e non solo ad una applicazione fredda, asettica e talora ottusa, di una norma di legge..2 punti
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Ciao, la moneta presentata è da catalogare con il Piras ( Le monete Sardo Puniche, edizione Montenegro) numero 77, 264 - 241 a.c. grado di rarità: R. Mentre nei piccoli bronzi Core - protome al rovescio la palmetta è molto comune nei grandi bronzi è raro trovarla. Per quanto riguarda l'accuratezza dei conii..... c'è da dire che in Sicilia c'erano gli incisori greci in quanto come sai l'isola era colonia greca, Cartagine occupava la parte occidentale dell'isola in una guerra secolare contro le colonie greche, accadeva che le città greche diventassero puniche e viceversa. Per fare un esempio pensa alle tetradracme puniche coniate in sicilia....chiaramente gli incisori erano greci delle città occupate da Cartagine. In Sardegna questo non è accaduto, c'erano i nuragici poi i fenici poi i punici e infine i sardo punici, possiamo dire che la convivenza è stata nettamente più pacifica. Possiamo solo ipotizzare che in Sardegna abbiano lavorato zecche autonome locali e di conseguenza lo stile delle emissioni del nord Africa e della Sicilia risultino più accurate. Per quanto riguarda la scultura e l'architettura, beh... di architettura ne è rimasta ben poca in piedi per poter dire qualsiasi cosa, per la statuaria e l'artigianato invece no...il museo di Cagliari espone pregiatissime produzioni del periodo fenicio punico in bronzo, oro, ceramica ecc... Un ultimo appunto, per 40 anni gli archeologi in Sardegna hanno tenuto nascoste le statue rinvenute nei pressi dell'antica Tharros (pressi di Oristano), i così detti "Giganti di Monti Prama", statue in arenaria a grandezza d'uomo, a tutto tondo, che spostano il primato di questa tecnica proprio dalla Grecia alla Sardegna, ovvero risultano essere più antiche dei Kuroi greci, ritenuti fin qui i primi esempi di statuaria a tutto tondo del mondo antico. Allego dritto di un "medio bronzo" emissione autonoma della Sardegna (secondo Piras ecc.) Le monete sardo puniche: numero di cat. 126 rarità: NC Core è abbastanza "bellina"...2 punti
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Da condividere con gli appassionati della monetazione Cartaginese, un piccolo insieme dalla mia collezione, possiamo notare differenze iconografiche della Core su conii attribuiti alla Sardegna : Core - protome equina, emissioni attribuite esclusivamente alla Sicilia (piccolo bronzo "Trittolemo") e ancora piccolo bronzo con Core - cavallino e palma (ben visibile collana su doppio filo); grande somiglianza del dritto del Trishekel zecca di Cartagine con la "ribattuta sarda" = (Piras n. 154); altre monete attribuite esclusivamente alla Sardegna = medi bronzi Core - Cavallo stante con lettera punica, Core - Toro e Core - Spighe di grano; in fine ultima moneta punica coniata in Sardegna = Potin : testa maschile diademata - toro stante con dietro spiga di grano (la leggenda vuole che al dritto sia rappresentato il Signore della Città di Cornus, Ampsicora / Amsicora, Capo della rivolta ( città confederate = Tharros, Cornus) contro l'occupazione romana in Sardegna. Il periodo storico di questo insieme va dal 300 a.c. al 216 a.c. attraversando i cambiamenti di potere nel bacino del mediterraneo tra Roma e Cartagine (1a e 2a guerra punica).2 punti
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Buona notte, cercando denari di Pisa in rete si fanno spesso delle scoperte interessanti , questo denaretto mi aveva incuriosito già molto tempo fa per via della sua classificazione che credo sia frutto di un errore dato che non hanno neanche provato a mettere per traverso la foto del dritto affinché la H somigliasse ad una F, ma a parte questo ho notato solo oggi che si tratta di un esemplare con la C ad inizio legenda, anche se deturpata dai colpi di martello. Spero vi sia utile soprattutto nel caso in cui ancora non sia uscito nessun contributo in merito. Secondo voi H4a o H4b ? Io sarei più per il secondo (communis 1160-1181) anche se la C di LVCA spinge molto verso il punto centrale (forse per fare posto alla "C" accessoria?) A mio parere può essere buona l'ipotesi della distinzione "Civitas" che va a sparire dopo il 1181. Ci sono novità in merito?buona notte a tutti.2 punti
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Cinquanta anni fa, il 21 aprile 1967, in Grecia, colpo di Stato, detto "dei colonnelli". Il 21 aprile del 1967 un gruppo di ufficiali dell’esercito greco guidò un colpo di stato contro il governo greco democraticamente eletto. Nella notte, carri armati e soldati occuparono tutti i luoghi più importanti della capitale Atene, arrestarono il comandante in capo delle forze armate e tutti i più importanti politici del paese; poi costrinsero il re ad appoggiare il golpe e diedero iniziò a un regime brutale che sarebbe durato per gli otto anni successivi . Il golpe fu organizzato da una serie di ufficiali di grado intermedio, senza la complicità dei comandanti in capo, che anzi furono arrestati nelle prime ore del golpe. Per questa ragione il colpo di stato fu soprannominato “dei colonnelli”, e la giunta militare venne ribattezzata “regime dei colonnelli” (“kathestós ton Syntagmatarchón”). La data del golpe, venne celebrata sulla monetazione successiva, nel 1971 e 1973. Di seguito le monete da 10 dracme 1971 e 20 dracme 1973, con il soldato armato e la fenice sullo sfondo, l'uccello mitologico scelto come simbolo per indicare la rinascita della Grecia, già ai tempi dell'indipendenza dalla Turchia. Al dritto della moneta da 10 dracme 1971, re Costantino, nominalmente Capo dello Stato, ma all'epoca già in esilio a Roma. Nella foto : Papadòpoulos, Pattakòs e Makarezos1 punto
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Ieri non avendo trovato nulla per la mia collezione dei Conti di Savoia ho colto l'occasione di tappare qualche buco di quella delle decimali : 1 Lira 1835 Genova Carlo Alberto (1831-1849) D/ CAR ALBERTVS D G REX SARD CYP ET HIER - Testa a destra , sul taglio del collo F in basso la data 1838 R/ DVX SAB GENVAE ET MONTISF PRINC PED & - Scudo Sabaudo semplice coronato , con il Collare attorno , tra due rami d' alloro ; nell' esergo il valore tra i segni di zecca T/ FERT FERT FERT in incuso tra nodi e rosette Argento 900/.. , diametro 23 mm. , peso gr. 5 , incisore : Giuseppe Ferraris tiratura : 22.909 Mir Savoia 1049h1 punto
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Mi trovi d'accordo, sono stato 2 volte a Cartagine, non è rimasto nulla. La città sarà rifondata dai romani, ma tutto ciò che trovi nei musei è proprio risalente al dominio di Roma, dai mosaici del Bardo alle terme di Antonino Pio, Scipione fece davvero bene il suo dovere. Aggiungo anche che i romani batterono le proprie monete su quelle puniche in bronzo, ad esempio si trovano i sestanti repubblicani ribattuti sulle monete sarde, sia core protome che core - toro, in molti casi sono evidenti le tracce del vecchio conio; esistono anche 2 ponderali per il triente repubblicano, uno ribattuto sulla punica g: 5-6 e uno di zecca di Roma dal peso superiore g: 7 - 81 punto
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Interessante. Metterò la foto di questa moneta accanto a quella del tetradramma di Teutamados, l’unica moneta nota di quest’altro re della Peonia praticamente sconosciuto.1 punto
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Buongiorno, Potrebbe trattarsi di un bronzo di Kaunos nella regione della Caria (309-189a.C.), un diobolo forse? https://www.acsearch.info/search.html?term=Caria+Kaunos+diobol+cornucopia&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company= Il rovescio con la cornucopia postato è ruotato di novanta gradi in senso antiorario ..1 punto
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Ciao. Non mi pare poi così "sconcertante". La moneta di Farouk è l'unica che, a suo tempo, venne regolarmente esportata in Egitto con tanto di parere favorevole di Theodore Belote, curatore della raccolta numismatica dello Smithsonian Institute. Il motivo per il quale Belote espresse parere favorevole all'esportazione di una moneta che non avrebbe dovuto essere in commercio, rimane ovviamente sconosciuto e ciascuno di noi può pensare ciò che vuole. E' però abbastanza significativo il fatto che 25 giorni dopo la concessione della licenza d'esportazione, gli agenti federali andarono nella sede della casa d'aste Stack's e sequestrarono la prima Double Eagles del 1933. Insomma...nell'autorizzare quella esportazione furono di un tempismo sorprendente. Il trattamento riservato alla moneta di Farouk e cioè l'accordo, raggiunto nel 2001 dopo 5 anni di causa tra l'Amministrazione e Fenton, di mettere in asta quella moneta e dividerne il ricavato al 50%, è indicativo di una situazione nella quale nè lo Stato, nè il privato, potevano avere la ragionevole certezza di spuntarla giudizialmente, avuto riguardo, indubbiamente, all'aspetto documentale che accompagnava quella specifica moneta - e solo quella - pervenuta a Farouk (nullaosta all'esportazione rilasciato da Belote e successiva licenza per l'esportazione) che, almeno sul piano documentale, poteva implicare un ragionevole affidamento dell'acquirente in buona fede. D'altronde, l'accordo transattivo raggiunto è stato voluto da entrambe le parti; quindi se Fenton si fosse sentito tanto sicuro da vincere il contenzioso, avrebbe ben potuto rifiutare l'accordo con l'Amministrazione e attendere fiducioso la sentenza. Ma se ha aderito all'accordo, tanto sicuro di vincere non doveva esserlo. E ciò vale anche per lo Stato. Questo esito, come dicevo, non deve "sconcertare", ma è l'unico caso "discutibile" (e, non per nulla, chiuso da una transazione in corso di causa) e non ha eguali per le altre double eagles del '33 in mano privata, che sono state certamente estratte dalla zecca in modo illegale (su quest'ultima affermazioni credo che ormai ci siano pochi dubbi). L'altra questione sollevata per contestare la decisione che ha visto soccombenti i Langbord è quella che altre monete U.S.A., i cui destini originari sono stati segnati da molte affinità, se non analogie, con quello delle D.E., non hanno subìto la stessa sorte delle D.E., tant'è che si trovano tranquillamente sul mercato e nessuno penserebbe mai di sequestrarle. Francamente non capisco il ragionamento. Se partiamo dal presupposto che oggetti che appartengono all'Amministrazione (o meglio, alla Collettività), siano stati rubati o comunque siano stati sottratti con artifici e raggiri da uno o più privati, il fatto che l'Amministrazioni si muova per recuperare solo alcuni di questi oggetti e per altri nulla faccia, mi può al più far pensare che lo Stato agisca o abbia agito in passato in modo incoerente e pesantemente criticabile, ma non certo che, laddove agisca per il recupero, stia sbagliando, o persino che non avendo agito in precedenza per recuperarne alcuni, allora non dovrebbe mai agire in assoluto. In buona sostanza mi pare di capire che si voglia sostenere che dal momento che lo Stato ha lasciato perdere in passato di recuperare ciò che gli apparteneva e che gli era stato sottratto, allora dovrebbe sempre lasciar correre. Mi pare che se questa fosse l'argomentazione a sostegno delle ragioni dei Langbord, pur dopo le sentenze che li hanno sempre condannati, ci sia ben poco da aggiungere per "smontarla"...poichè si "smonta" da sola.. In linea di principio, lo Stato dovrebbe sempre recuperare ciò che gli appartiene e che gli viene sottratto. Anche a distanza di tempo. E' l'inerzia, il non procedere, il lasciar perdere, che semmai rappresenta un'anomalia...ed è questo che a me sembra "sconcertante"..non certo il contrario. Saluti. Michele1 punto
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Certo, è già tantissimo A cercare nel web non costa nulla, se la trovo la posto, diversamente andrà benissimo quella che già abbiamo. Buon 25 aprile anche a te, ed a tutti i frequentatori di questa sezione del forum. Grazie di nuovo.1 punto
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Buongiorno e buona liberazione a tutti, roth37, l'ultima moneta è molto interessante, non la conoscevo, cosa rappresenta il rovescio? Il colle di Birsa?? Continuo postando altre monete che ritengo interessanti perchè evidenziano ancora le differenze di conio specie l'iconografia della Core... conii meno accurati e attribuiti a zecca Sarda ( che si ritiene siano state più di una... Tharros, Karales, Nora, Sulki ... ovviamente solo ipotesi). Nella foto "grandi bronzi" tra cui uno inedito (3 globetti sul collo di Core), periodo 264 - 241 ac.1 punto
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Infatti. Quello che sconcerta di più è il fatto che si siano adoperati due pesi e due misure...anche la moneta di Farouk era una di quelle "rubate" da Israel Switt. Se avessero sequestrato quella, di queste dieci nessuno avrebbe mai saputo nulla, così come nessuno saprà mai nulla delle altre cinque che mancano all'appello delle venticinque acquisite a suo tempo da Switt. petronius1 punto
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RIC 475a[pius] Sear 4794 Marcus Aurelius, as Caesar, Denarius. 157-158 AD. AVRELIVS CAES ANTON AVG PII F, bare head right / TR POT XII COS II, Felicitas standing left, holding caduceus and sceptre, resting left elbow on a column. RIC 475a; RSC 727. Text1 punto
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In attesa che Fabrizio mi ceda il tornese..aggiungo anch'io...Pubblica dell'Arsenale1 punto
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Chiedo conferma a voi esperti,e come vi sembra questa moneta. Peso gr.0,57 Dia.mm.17 Mat. argento Grazie. G.d.B1 punto
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In base ai dati pubblicati da eurocollezione, quanto a rarità sembra che sul podio della mia collezione ci siano le seguenti monete: 1 ) 10 cent belgi del 2003 (0 pezzi in circolazione + 100.000 Divisionali FDC + 15.000 Divisionali F S + 90.100 Divisionali FDC comm) 2 ) 10 cent ciprioti del 2011 (200.000 pezzi in circolazione + 10.000 Divisionali FDC) 3 ) 2 euro di Andorra del 2015 (200.000 pezzi in circolazione + 40.000 Divisionali FDC) Tenendo conto anche dei pezzi NON in circolazione, quindi, restano lontane dal podio le seguenti monete (che comunque sono anch'esse sotto quota 400.000 pezzi complessivi): 4) 2 euro monegaschi del 2009 (250.000 pezzi in circolazione + 8.000 Divisionali FDC) 5) 50 cent sammarinesi del 2005 (179.712 pezzi in circolazione + 70.000 Divisionali FDC + 140.000 Mini Set)1 punto
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Buonasera e come non essere daccordo con te @taglialuca......anche a me piace molto il busto di Gioacchino Murat sulle monete. Bel pezzo la tua lira del 1813, ottimi rilievi e consueti difetti di conio....come gli esuberi di metallo dovuti a rotture del conio. Io non ho la lira del 1813 in collezione, ma in compenso ne ho due del 1812. Hai scritto ad inizio discussione che volevi vedere altre monete.....ed eccoti accontentato. Saluti, Rocco.1 punto
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Intanto che ci sono carico anche il 10 soldi 1838... Purtroppo il 5 soldi non è presente nella mia piccola raccolta, moneta che mi piace da morire e spero di trovarla presto.. Passerò, quando sarà il momento, al 2 soldi.. Postate gente postate che la discussione viene interessante.. Buona serata Luca1 punto
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Ah, un momento, dimenticavo che ho reperito pure i 2 euro sammarinesi del 2011, del 2012 e del 2013 (anch'esse monete con tiratura inferiore agli 800.000 pezzi)... Quindi siamo a 14 pezzi rari che mi è capitato di trovare in circolazione (o facendo scambi di monete circolate)... Ma probabilmente me ne scordo anche qualcun'altra, sicché possiamo dire che in circolazione trovo almeno una moneta rara ogni anno...1 punto
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Continuando con le decimali : Lire 1825 Carlo Felice zecca di Torino D/ CAR FELIX D G REX SAR CYP ET HIER Testa nuda del sovrano rivolta a destra , nel taglio del collo iniziali dell' incisore A.L. (Amedeo Lavy) in basso la data 1825 R/ DVX SAB GENVAE ET MONTISF PRINC PED & Scudo a cuore inquartato e coronato , con il Collare dell' Annunziata entro due rami di quercia in esergo il valore L.2 tra i segni di Zecca T/ FERT FERT FERT in incuso tra nodi savoia e rosette Argento 900/.. ,diametro 27 mm. , peso gr. 10 , 269.709 pezzi , bordo deturpato seconda classe Regia patente del 3 dicembre 1821 e manifesto n.1263 del 14 dicembre 1821 Mir Savoia n. 1036c1 punto
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Ciao @eracle62. Splendida monetina che ha me personalmente manca, ne erano passate un paio su un'asta Ranieri l'hanno scorso o giù di lì, ma nisba, l'ho mancata. Come dici tu tutte queste in mistura, particolarmente delicate, sono rare da trovare ben conservate, e i cataloghi le giudicano appena NC...la tua credo sia però quella con il 3 con trattino e il Gigante la giudica R...se le cerchi on line e nei vari siti di aste le vedi con il binocolo... Qualcuno ha il 5 soldi del 1838???....forse pretendo un po' troppo che dite? Non si sa nemmeno se esiste davvero!!!1 punto
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Salve a tutti. Possiedo questa moneta ma non sono riuscito ad identificarla. Da un lato si vede una croce mentre nel verso opposto vi sono dei segni che non sono riuscito a decifrare. Misura circa 9mm di diametro. Grazie a tutti!1 punto
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Nessun problema, ci mancherebbe altro! Come ti è stato accennato, la differenza tra la tua è la mia è prima di tutto nelle dimensioni. la prima è un tipo matrice (come puoi vedere sulla parte sinistra c'è più carta, con dei decori tagliati, la "madre" appunto, della banconota). Poi anche il decreto è diverso. la mia è un 1903, la tua è ottobre 1944, con firma Azzolini, uno dei primi decreti (se non il primo, non sono ancora molto ferrato) della RSI. Le condizioni come affermi non sono delle migliori, ma porta con se le vicissitudini del suo scopo, e di un difficile periodo storico del recente passato. Se ti va di approfondire le argomentazioni storiche sopra citate, e scopri che ti piace il lato "numismatico" della storia, potresti appassionarti anche tu a questa affascinante branca della storia, dell'arte, dell'economica... e tanto altro! Benvenuto! Fabrizio1 punto
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Da Monnaies Grecques ( 1972 ) di Jenkins , un piuttosto raro statere di Crotone ( circa 400 AC. ) , conservato in Londra . Ricco di 2 impronte interessanti ed elaborate , il tipo , al diritto (?) raffigura il giovane Eracle seduto , definito quale Ecista fondatore della città . Aggiungo gli esemplari dal catalogo BMC e dal manuale di Sear con relative descrizioni ed i commenti in Rutter H. N. Italy (2001 ) .1 punto
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Ricambio il feedback positivo per @post, sempre preciso e puntuale. E' stato un piacere, grazie e alla prossima.1 punto
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Segnalo l'ottimo scambio con @Starnuto di topo. Iscritto solo da un paio di settimane, ma se il buon giorno si vede dal mattino ...1 punto
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