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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/17 in tutte le aree
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Complimenti @MezzaPiastraPupillare e allora per non farla sentire sola permettimi di affiancarle la mia6 punti
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Condivido con voi questo esemplare in buona conservazione. Che ne dite? Grazie in anticipo a chi esprimerà un parere.4 punti
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Mi spiace leggere che il buon godovski sia rimasto deluso, generalmente faccio il possibile per accontentare i clienti. Ebbene sì, la "ottimissima" casa d'aste (grazie don Stefano) è la mia. Facciamo il punto della situazione. mi viene proposta la banconota da mettere in asta; banconota che, a detta di un collezionista esperto del forum, avrebbe un valore di 1200 euro. mi documento, essendo ignorante in materia, e chiedo anche al mio consulente per le banconote il quale mi dice che il valore è più teorico che pratico, essendoci pochissimi collezionisti di tale tipologia e pertanto lui la farebbe partire da 200-250 euro. Quando la banconota mi viene consegnata faccio presente queste cose e si concorda quindi una base d'asta di euro 300, che è poi il prezzo indicato in catalogo. all'uscita del catalogo on line l'amico godovski mi fa presente che il prezzo sui siti è di 1200 euro (mea culpa, nella fretta di redigere il catalogo non avevo corretto la base d'asta sul mio file) e, testualmente, mi scrive "...con mia grande sorpresa scopro che come cifra di partenza hanno messo € 1.200!! (mentre tu hai messo giustamente 300...).A me non dispiace se viene comprata a quella cifra!!! Ma magari se parte da quella cifra... nessuno la compra!!! Vedi tu... cosa fare! Grazie." ovviamente ho dovuto allineare i prezzi sui siti a quello di catalogo, non essendo possibile il contrario (il catalogo era stampato) da parte mia quindi massima trasparenza e correttezza ma rimango comunque dispiaciuto nel constatare la delusione di un conferente (e bravissima persona). Però ascriverei la colpa di tale delusione ad una aspettativa ingiustificata, più che ad un esito poco felice della vendita; anche se la cartamoneta non ha certo brillato, posso assicurare che i maggiori commercianti del settore hanno ricevuto il datalogo e se hanno fatto offerte su altri pezzi e non su quello un motivo ci sarà. Visti i mugugni genovesi non toglierò un solo centesimo dal realizzo. sperando che in futuro l'amico godovski voglia continuare a preferirmi a Catawiki (almeno io le sue banconote non le ho rifiutate, don ) lo saluto amichevolmente. Alberto3 punti
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Buon giorno a tutti! Vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto: una piastra del 1767, opera incisoria di Ferdinando Adovasio. Modulo: 41,5 mm circa; peso: 25,00 g esatti. Vi chiedo se secondo il vs. competente parere raggiunge la conservazione qBB (in verità sono cosciente che così non è...). Inoltre il nummo è caratterizzato da un taglio in cui le foglie in rilievo sono praticamente non più leggibili, e, come ho cercato di rendere visibile nell'ultima foto, una parte del taglio con ogni probabilità è stata tosata...anhce in merito a questi ultimi due dettagli vorrei domandare il parere degli utenti del forum. Grazie a tutti!!!2 punti
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A differenza deil’elmo frigio e dell’elmo macedone, l’elmo corinzio è raffigurato nel campo a sinistra come simbolo di controllo di tetradrammi d’Alessandro coniati in varie zecche, in particolare Pella, Peloponneso, Mesembria, Odessa, Siria. Questo mio esemplare, uno dei primi a entrare in collezione, è della zecca di Mesembria, sul Mar Nero. GREEK COINAGE Kings of Macedonia Alexander III, 336-323. Tetradrachm 125/65, Mesembria. Late posthumous issue. Head of Heracles to r. Rev. BASILEWS ALEXANDROU Zeus enthroned to l., Corinthian helmet and monogram on l., monogram beneath throne. 16,33 g. Price 1113. Well centered and bold obverse. Extremely fine.2 punti
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Alb123 buonasera, non sempre la tiratura è sinonimo di rarità, domanda/offerta hanno il loro peso, eventuali ritiri e fusione dei tondelli sono da valutare e verificare con i vari passaggi d'asta le monete sopravvissute a tale processo... Poi sarebbe veramente un discorso lungo e tortuoso da affrontare, se né parlato più volte su questo forum anni fa... La cosa giusta, a mio avviso, che nessun catalogo/prezzario annuale si decide a fare sarebbe dividere le rarità in base alle conservazioni ti faccio un esempio: una moneta che in mb è estremamente comune può essere rarissima in conservazione fdc.. Spero de essere stato chiaro ed esaustivo.. Luca2 punti
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cari amici questa volta non ci sarò, ma condivido con voi il motivo....che mi inorgoglisce non poco.... Aleksander Bursche mi ha invitato a Varsavia dal 19 al 23 e il lunedì 22 parlerò delle "silique del gruppo di Sirmium" ad un suo Ph.D. sono assente giustificato?2 punti
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In attesa che Fabrizio mi ceda il tornese..aggiungo anch'io...Pubblica dell'Arsenale2 punti
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Buonasera , ho trovato una serie del 70 con il 20 lire che invece di avere la lettera R sembra che sia una P( piena) Volevo gentilmente la conferma che si tratta di una P .Grazie delle risposte1 punto
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Potrebbe darsi: ma francamente per dire qualcosa di più preciso di questa ultima ci vorrebbero foto migliori. un caro saluto a tutt* MB1 punto
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Accipicchia che bella moneta @Mariolina! Peccato per la foto in bianco e nero perché mi sembra di vedere una bella patina.1 punto
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Martin 6-01-31 Aemilian AE of Viminacium, Moesia. IMP C M AEMIL AEMILIANVS A, laureate, draped bust right, seen from the back / PMS-COL VIM, Moesia standing with hands outstretched over a lion and a bull. Date AN XIV in exergue. AMNG 179, Martin 6'01'31. Text1 punto
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Bene bene, benvenuti a tutti, fra un paio di giorni aggiorno la lista1 punto
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Gran bel pezzo... complimenti anche per la spiegazione.. Attendo altre foto per un confronto visivo.. moneta non presente nella mia raccolta(per ora)? Luca1 punto
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Buonasera gente...dopo il chiarimento sul perché la tiratura non fa la rarità passiamo alla moneta da 1 soldo o 12 denari; ne esistono 2 tipi che variano per data, diametro e disposizione degli elementi...e un altro particolare (secondo me) 1 SOLDO/ 12 denari del 1° tipo materiale rame (Cu) ø20 mm peso 3,25 grammi C/ liscio D/CARLO L.D.B.I.D.S.DUCA DI LUCCA * al centro giglio coronato (che in questo 1° tipo quasi tocca la legenda e tocca la corona) R/ 1 SOLDO 1826 tra due rami di ulivo legati in basso con nastro (in questo tipo le foglie di ulivo sono vicine al nodo e i rami sotto il nodo sono più lunghi che nel 2° tipo) la moneta e stata coniata in 1.031.078 pezzi e nel Montenegro è catalogata Comune (C) mentre nel Gigante è catalogata Non Comune (NC) Un altro particolare che poi sarà più chiaro con entrambe le monete sott'occhio è questo...nel Gigante entrambe le monete sono date con al rovescio "rami di ulivo legati in basso", mentre il Montenegro li da entrambi come "rami di lauro"...io credo che la verità stia nel mezzo, infatti questo 1° tipo è con rami di ulivo, mentre il 2° tipo come vedremo, ha foglie diverse, appunto di lauro paragonabili a quelle del 10 soldi e del 2 lire della stessa zecca...datemi un vostro parere... Ora le immagini del soldo del 1826 quello con le foglie di ulivo . Questo viene dalla mia modesta collezione...1 punto
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Molto interessante il verbale ... che è un prestampato. Ovvero a prescindere dallo specifico esemplare: tutti i falsi sono uguali (fusi) e con gli stessi caratteri!1 punto
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Dal comunicato stampa sembrerebbe che tutta la serie sia stata annullata. http://collezionieuro.altervista.org/blog/finlandia-5-euro-commemorativa-dedicata-al-decenni-indipendenza-1917-1939-2017-annullata/1 punto
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Medaglietta devozionale, bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec., (ultimo quarto di secolo?), produzione romana.- D/ Busto di Gesù volto a sx, con lunghi capelli sulle spalle (corona di spine sul capo?), scritta: ECCE - HOMO.- R/ Busto della Madonna velato (addolorata) volto a dx, scriitta: non leggibile? Medaglia non comune per la scritta del D/.- Ciao Borgho.1 punto
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Grande nummo!!! Conservazione magnifica!!! Rilievi altissimi (tenuto conto della loro minutezza congenita...)!!! Patina uniforme e affascinante!!! Assenza di debolezze e strappi di conio!!! Oltretutto, a mio parere, il D 1766 è più artistico e raffinato di quello del 1767...Forse il Conte Cesare Coppola non ebbe tutti i torti quando sconsigliò, dopo la scomparsa di Don Bernardo Perger, che il ruolo di mastro incisore dei conii per le nuove piastre tornasse al buon Ferdinando Adovasio...1 punto
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Altro capolavoro ineguagliato dell'arte greca. MACEDON, Amphipolis. 357/6 BC. AR Tetradrachm (26mm, 14.43 g, 7h). Head of Apollo facing slightly right, wearing laurel wreath, drapery around neck / AMΦ-IΠO-ΛIT-ΩN around raised linear square enclosing race torch; to inner right, small sphinx seated left; all within broad shallow incuse square. Lorber 42 (O23/R33) = Traité IV 1097 = G.E. Rizzo, Saggi Preliminari su L'Arte della Moneta nella Sicilia (Rome, 1938), p. 94, fig. 75, 4 = K. Regling, “Phigela, Klazomenai, Amphipolis,” ZfN 33 (1922), p. 75, 20. Good VF, attractively toned. A masterpiece of classical numismatic art. Extremely rare, only the second known from these dies, the other in the Staatliche Museen zu Berlin Münzkabinett (from the Löbbecke Collection).It is rare in numismatic art that the quality of engraving approaches the artistic impression of major sculpture. The present coin, along with the few other known examples of the “Parthenon Group” within the Amphipolis coinage, represents perhaps our closest approach in numismatics to the finest art of classical Athens.The Thracian city of Enna Hodoi (“Nine Roads”) on the Strymon River was conquered and re-founded by Athens in 437/6 and was re-named Amphipolis. The Athenian colonists were led by Perikles’ close friend Hagnon, son of Nikias. While Athens continued to issue coins that were the recognized standard trade currency of the eastern Mediterranean, with the traditional designs and style that had come to be widely accepted, the colony of Amphipolis was not so constrained by convention in the style of its coinage, and produced coins that come closest to representing in miniature the artistic style of Athenian sculpture of the period.The coinage of Amphipolis has long been admired by numismatists. Catherine C. Lorber published her magisterial study of the city’s coinage in 1990, building upon the work of generations of numismatists, most notably the eminent Germans Kurt Regling and Willy Schwabacher. In her corpus, Lorber was able to publish a total of 112 known tetradrachms struck during the city’s autonomous period from 370/69-354/3 BC and to organize them chronologically with great precision.The present coin falls into Lorber’s Parthenon Group (Group N), and is struck from her die combination 42, with obverse die 23 and reverse die 33. The only coin previously known from this die pairing is the Berlin specimen (Lorber 42a). One other coin is also known from the same obverse die, but a different reverse die: Lorber 43a = Leu 81 (16 May 2001), lot 158. That coin, also featured on the cover of Lorber's corpus, was described by the Leu cataloguer as “the most beautiful of all the facing-head tetradrachms of Amphipolis and one of the prettiest of all ancient Greek coins.”The present coin, despite its serene beauty, emanates from a moment of great turmoil in Amphipolis. Philip II of Macedon declared war on the city early in 357 BC. The anti-Macedonian party, in desperation, dispatched a legation to Athens to ask for help. Athens refused the offer for reasons that are not entirely clear today. Philip promptly placed Amphipolis under siege and – aided by allies within the city – breached the walls and captured the city late in 357 BC. The coins of the Parthenon Group can be precisely dated to the time of these events (Lorber p. 52-53).This series of Amphipolis’ coinage is called the Parthenon Group because the obverse head is inspired by the seated Apollo of the east frieze of the Parthenon (Lorber p. 20 and fig. 63). Lorber notes that the first two dies in the series (O20 and O21) are faithful to their sculptural prototype, but the following two dies (O22 and O23 – this obverse) are “freer and more individual” (Lorber p. 28). Lorber suggests that the reference on the coinage to a famous sculpture created by Phidias in the 430’s BC – harkening back to the city’s re-foundation by Perikles in 437/6 BC – reflects pro-Athenian feeling at a critical moment when Amphipolis desperately sought Athens’ military assistance. Philip, while he retained the Parthenon reference following his victory, introduced a subtle change to a “freer and more individual” style of Apollo head and at the same time changed the ethnic on the coinage from the Ionic form (AMΦIΠOΛITEΩN) to the Attic form (AMΦIΠOΛITΩN), reflecting the administrative language of the Macedonian kingdom and the language that Philip used on his royal coinage (Lorber p. 53).This coin, one of 13 known tetradrachms of the Parthenon Group and one of only five in private ownership, represents the magnificent tradition of classical Athenian art, and, at the same time, reflects the rising power of Macedon.We wish to thank Dr. Bernhard Weisser, of the Berlin Münzkabinett, for graciously enabling us to study the present coin in comparison with Berlin’s extraordinary collection of Amphipolis tetradrachms, including the only known die duplicate of this coin.1 punto
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Un euro compleanno. Da fior di conio però spero sia diventata almeno bb (buona buona)1 punto
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Bene @Marfir: sono contenta di poterti ri-incontrare in questa occasione. Spero che altri amici del forum e non possano aggiungersi. Tra l'altro mi ero scordata di dire che mostra saranno esposte anche le monete rinvenute nei recenti scavi effettuati a Massa Marittima. Buona giornata a tutt* MB1 punto
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Ciao @cliff per la vecchia collezione di scuola francese ci hai azzeccato, per i ritocchi controllerò con il microscopio. Silvio1 punto
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Come al solito saprò solo all'ultimo momento se posso venire .... ma spero e conto di esserci. Per il pranzo ovviamente. La volta scorsa @roth37 non sono neppure riuscito a salutarti, speriamo di chiacchierare un po' in questa occasione.1 punto
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Molto ma molto bella! ...I colpi passano in secondo piano. Ottimo pezzo da mettere in collezione. Saluti, Rocco.1 punto
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Veramente bella... Ad occhio direi qFDC, che per una moneta R2 é veramente impressionante.1 punto
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non so dove e come sia nata la storia del K dentro la O . per me si tratta di un leone simbolo di Aosta. inoltre non capisco che motivo avrebbero avuto di mettere una K1 punto
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Bisogna stare attenti a varcare le frontiere..... Da agosto scorso rientro pure io nella categoria sottoposta a tutela, avendo più di 50 anni ed essendo opera di autore non più vivente (purtroppo). Sulla eccezionale rarità ritengo non vi siano dubbi essendo stato prodotto in copia singola. Scherzi a parte la legge va rivista, è obsoleta ed assurda anche per le pene previste (si rischia meno con il possesso di armi)1 punto
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@francesco77 @Rex Neap Buona questa! In effetti... l'Asta Ranieri 11 presenta alcune medaglie strettamente connesse a questa discussione (che mi fa piacere vedere di nuovo riemergere). A questo proposito vorrei aggiungere qualche dettaglio... Per il lotto 38 (e 39) rimando a quanto ho scritto nella discussione sulle medaglie nelle aste (LINK) ricordando che, anche se con data 1811, la medaglia in bronzo fu distribuita in 12 esemplari e solo in occasione dell'Esposizione del 1810. *** Venendo al lotto 56, abbiamo qui una Medaglia d'Argento di III classe assegnata in occasione dell'Esposizione di Belle Arti del 1841 a Teodoro Avellino. Sempre per quello che ho scritto nell'altra discussione, la classificherei (in aggiunta agli altri) col codice MDR 26a Ecco qui dagli «Annali Civili del Regno delle Due Sicilie», 1841, vol. 25, fasc. 50, pag. 152, un particolare dell'elenco dei premiati appunto con medaglia d'argento di 3a classe dove figura il "nostro": Se poi siete curiosi di sapere che cosa espose per meritarsi il premio... vi accontento subito. La fonte, in questo caso, è il Catalogo delle opere di belle arti esposte nel Palagio del Real Museo Borbonico il dì 30 maggio 1841, Napoli, Stamperia Reale, 1841, pagina 10: Curiosità aggiunta alla curiosità: secondo quanto riportato sul «Giornale del Regno delle Due Sicilie» (n. 87 del 26.1.1842 pag. 19) il bravo Teodoro, così come gli altri premiati, poté ricevere la sua medaglia in occasione della distribuzione dei premi che avvenne esattamente il 30 gennaio 1842. *** Assai interessante, anzi direi moooolto, anche il lotto 63, dove abbiamo una Medaglia d'argento di I classe conferita a Beniamino D'Elia in occasione della Mostra del 1851 e che classificherei come MDR 27b Intanto ricordiamo il "giallo" della data... Come vedete dal rovescio c'è scritto "XXX maggio", ma questo si spiega col fatto che è stato usato in altre occasioni. Per la stessa Mostra, sugli esemplari in Bronzo (almeno per quanto emerso fino ad oggi), c'è scritto IV ottobre e non ci sono i rami intrecciati (vedi MDR 28). Inoltre, il Catalogo della Mostra dice chiaramente che la rassegna si tenne il (o a partire dal) 1 ottobre... Ad ogni modo... fino ad ora non mi è stato possibile reperire l'elenco dei premiati perché ci troviamo nel periodo di "buco" degli Annali Civili quindi, se mai lo si troverà, bisognerà cercare altrove... Però ho il Catalogo della Mostra. Ecco quindi che cosa fece meritare al bravo D'Elia la medaglia. Fonte: Catalogo delle opere di belle arti poste in mostra nel Real Museo Borbonico il dì 1 ottobre 1851, Napoli, dalla Stamperia Reale, 1851, pagine 18 e 29 A questo punto aggiungo un'ultima considerazione: Beniamino D'Elia fu premiato, sempre con Medaglia di I Classe, anche nel 1855. E quella medaglia pure è stata ritrovata... è infatti proprio quella pubblicata da Pietro e da Francesco al n. 30 del loro saggio sul Bollettino del Circolo Numismatico partenopeo del 2015 (vedi MDR 30 a p. 275) e che era presente sul catalogo NAC 47 del 2008 al lotto 545. Certo... due medaglie di anni diversi conseguite dallo stesso artista non è una cosa comune... Da notare ancora il peso: quella del 51 (Ranieri 11 lotto 63) pesa 70,96 grammi; quella del 55 (NAC 47) era scesa a 56,86. Un'altra I classe del 55 presente nella Varesi Utriusque Siciliae del 2007 (conferita a Uriele Vitolo) era data a 50,2 grammi.1 punto
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Infuriano le polemiche per i nuovi 5 euro finlandesi: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=23152 Il ministro dell'economia è stato costretto ad annullare l'emissione della prima moneta. Anche la quinta è in forse.1 punto
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Eccolo...non è in super conservazione...ma non è male per il tipo di moneta. Bolognino o 2 soldi in mistura al 62% (e infatti raramente si vede con le tonalità argentine) ø21 mm peso 2,7 grammi C/ liscio D/ pantera e stemma coronato con ramo di lauro (con 6 fogliette come ricordavi tu @taglialuca) sotto 1790 in cartello ornato R/ BOLOGNINO DI LVCCA al centro San Pietro con le chiavi moneta considerata Comune coniata nel 1835 in 39476 pezzi Tipico il conio decentrato.1 punto
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Vado avanti posto anche il 4 soldi, moneta con un conio fantastico e di difficilissima reperibilità in alta conservazione, guardando il gigante 2013 in confronto al 2017 i prezzi sono calati anche per il fdc, invece nella asta della settimana scorsa l'andatura di queste monete mi sembra il contrario. Buona giornata Luca1 punto
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Ritorno a parlare di questa medaglia non per la straordinarietà della emissione in oro di una medaglia fusa, nè per il prezzo di aggiudicazione decisamente elevato, raggiunto (penso meritatamente ed invidio l'acquirente) da una medaglia seicentesca. Mi appassiona la sua bellezza, ma soprattutto il fatto che si inserisce nel contesto della incomparabile medaglistica di Alessandro VII, papa senese, appassionatissimo di architettura, al quale si deve la Roma barocca con interventi eccezionali che vanno dalla Piazza San Pietro con il colonnato del Bernini, a Piazza del Popolo, alle tante chiese. Nelle medaglie c' è testimonianza della sua opera; cito tra le medaglie fuse di grande modulo: -la realizzazione di Piazza San Pietro nel progetto del nuovo colonnato senza obelischi , con obelisco e fontana, con obelisco e due fontane; -le medaglie per gli interventi in Piazza del Popolo; - le medaglie per le chiese di San Nicola a Castelgandolfo, di S. Maria delle Grazie a Galloro, dell'Assunta in Ariccia, di Santa Maria Campitelli; - la medaglia per il nuovo arsenale del porto di Civitavecchia; - la medaglia per l'obelisco di Piazza della Minerva; - la medaglia per la fontana di S. Maria a Trastevere. E non posso tralasciare la medaglia celebrativa della munificenza del pontefice durante la pestilenza con il celeberrimo rovescio con la scena del gladiatore Adroclo e del leone. Gli artisti di queste medaglie fuse furono in piccola parte il Morone e per la grande maggioranza Giovacchino Francesco Travani; ma nei bozzetti preparatori c'è spesso la mano del Bernini, che fu il grande organizzatore della trasformazione della città. E' un compendio di medaglie eccezionale per bellezza e come testimonianza storica. Quanto all'aurea medaglia per la chiesa di Santa Maria in Campitelli, è da ricordare la curiosità che essa riproduce un progetto di facciata dell'architetto Rainaldi non ralizzato; la nuova facciata trova rappresentazione in una medaglia coniata di mm. 42.1 punto
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Ecco un chiaro esempio di patinatura multicolore, generato dal tempo. ;-)1 punto
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Da 3 giorni aspettavo che qualcuno iniziasse.... Io sono troppo timido e impreparato.... Chi organizza ? Luciano ? Mario ? Spero di fare venerdì e sabato e ovviamente di venire al pranzo. Una stretta di mano e un saluto lo farei volentieri a molti.1 punto
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Se anche fosse, cosa ci sarebbe di diverso da quanto accaduto col cambio euro/vecchie valute, e la successiva prescrizione di molte (non tutte) delle stesse? E la cosa, almeno per quanto ci riguarda, era già accaduta più volte in precedenza, quando venivano emesse banconote in lire di nuovo disegno, e le vecchie finivano prima fuori corso, e poi in prescrizione...c'è ancora chi trova mazzette di 50.000 Volto di Donna e 100.000 Botticelli, che non si potevano già cambiare più quando è entrato in circolazione l'euro E comunque si può star tranquilli, chi ha davvero tanti soldi sottratti al fisco, avrà tutto il tempo di trovare, come in passato, il modo di riciclarli. petronius1 punto
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Interessante questa serie di monete grazie per averle condivise @apollonia.1 punto
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Rispolvero questa vecchia discussione per postare l'ultimo arrivo, un bel bronzo di Vespasiano battuto a Cesarea, con al rovescio il Monte Argeo. Le discrete dimensioni del tondello (27 mm per un peso di 13,76 grammi), permettono di apprezzare la figura radiata posta sulla sommità della montagna. La moneta è classificata come RPC II 1676.1 punto
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