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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/17 in tutte le aree
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La mia è una domanda provocatoria, naturalmente, ma credo che possa suscitare un qualche interesse. So perfettamente che esiste una discussione sui denari di Lucca che è seguita da anni da molti utenti e studiosi ed ha battuto praticamente tutti i record di interesse. Esistono tantissime altre discussioni sui denari di Lucca che si sono esaurite in un numero abbastanza contenuto di interventi, anche perché spesso da parte di tutti si rinviava alla discussione principale di cui sopra. Come tutti sapranno, io non sono un collezionista di denari lucchesi, e le mie conoscenze si limitano a poco più di un generico riconoscimento come "denaro di Lucca". E di denari di Lucca ne posseggo pochissimi. Ma un dubbio mi attanaglia da tanto tempo. Si, perché seguendo tutte le varie discussioni sistematicamente mi capita di vedere monetine brutte, contorte, indecifrabili, .... Ma è possibile che in una monetazione durata secoli non ci siano state monete che a prima vista siano abbastanza decifrabili e ben leggibili ? Certamente una moneta brutta e contorta è oggetto di studio alla stregua di tutte le altre, anzi spesso riserva delle sorprese per meglio comprendere caratteristiche e periodi storici in cui vennero coniate. Ma credo che talvolta sarebbe possibile far vedere agli utenti e studiosi del forum anche quelle monetine che siano più gradevoli alla vista e più leggibili ad un profano cultore di monetazioni medievali. Chiedo quindi se è possibile mostrare delle belle monetine, abbastanza gradevoli e leggibili che consentano di apprezzare ancor più positivamente questa tanto discussa monetazione. Io, ripeto, ne ho pochissimi, ma per iniziare posto le foto di un denaro che non è il massimo, ma in buona parte "leggibile" ed apprezzabile, invitando gli altri utenti a fare altrettanto. Facciamo vedere i denari più belli delle nostre collezioni !!!!! Grazie per l'attenzione. (peso 0,86 gr. - diam 15,60 mm.) PS: come fotografo non sono un granché !5 punti
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Cosa ne pensate dal punto di vista conservativo di questa moneta siciliana? Anticipatamente ringrazio p.s. scusatemi per le foto, le ho fatte adesso e con il flash.4 punti
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concordo sul non toccarla, è bella così... d'altronde anche ai sovrani potevo colare il naso!4 punti
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Salve @Tinia Numismatica, condivido quanto da te espresso e mi associo al dubbio che hai espresso . Particolari quali : i numerosi crateri presenti sul dritto e rovescio alcuni perfettamente circolari in foto ne ho segnati solo alcuni , quel vuoto di metallo presente tra la nuca e la mascella di Domiziano , la sfogliazione di metallo che pare presente in alcuni punti della moneta , quelle macchie scure presenti intorno alla grande C che per me non e' patina precedente bensi scoria di metallo , la testa centrale di Domiziano che invece di essere liscia da usura presenta invece un aspetto si usurato ma che sembra rugoso , sono tutti elementi che fanno sospettare a una copia di moneta di fusione . Naturalmente quanto espresso e' vincolato alla fotografia , vista in mano potrebbe ribaltarsi tutto .4 punti
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Grazie per la provocazione Diciamo che quelli "belli", come li chiami tu, arrivano fino al 1125 (Enrico V) circa come nel caso del denaro che ci hai presentato (Matzke Tipo H3b). Dopo cominciano le grane per tutta una serie di motivi già ampiamente trattati nella discussione madre e che non riesumo anche per non allontanarsi dal criterio che hai impostato per il proseguire della discussione. Non sono un collezionista ma credo che qualche immagine significativa non tarderà ad arrivare. La difficoltà sarà poi quella di dare una classificazione corretta cari saluti3 punti
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Grazie @Rocco68 Nell'attesa di conoscere il grado di rarità dei contorni sempre se è stato stabilito, posto l'immagine della mia Piastra Firmata Securitas datemi un parere.3 punti
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Faccio mie le considerazioni di sirlad. Forse a causa della foto, ma mancano i rilievi e gli stacchi dal piano di alcuni particolari( tipo il fiocco della corona di Domiziano) manca la profondità del cavo dell'orecchio e delle ciocche. Manca la definizione dei ritratti solo rovescio, mentre nell'altro esemplare postato i tratti somatici e fisici sono molto evidenti , i rilievi della sc sono ad un livello molto più alto del resto della raffigurazione, la perlinatura e disomogenea e i livelli della moneta tra parte interna alla perlinatura e parte esterna sono su due livelli differenti. Il tondello sembra presentare un accrescimento sulla circonferenza esterna che mal si lega con le monete originali ma che è caratteristica delle contraffazioni di vecchia data.....etc etc etc. diciamo che senza una osservazione diretta che dimostri il contrario , per ora la considero una copia.3 punti
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Ciao aggiungiamo un ulteriore denarietto della serie LIMES questa volta di S. Severo e direi anche in ottime condizioni. Questo arriva dalla Francia fa riferimento al RIC 221e sul Sylloge pubblicata su Ticinum è al n° 54 mm 17,67 gr 2,51 e qui non vi sono dubbi sulla coniatura e aggiungerei anche di ottima fattura, il che voterebbe a favore della coniatura di necessità operata dallo stato. Silvio2 punti
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Ci proverò... Ora si continua con il "Duetto" cioè il 2 quattrini del 1826. 2 Quattrini o 8 denari del 1826 materiale rame (Cu) peso 1,9 grammi ø 18mm C/ liscio D/ DUCATO DI LUCCA *(a sei punte) al centro stemma con giglio R/ 2 QUATTRINI 1826 moneta catalogata Comune coniata in 192.680 pezzi ecco le immagini della mia.2 punti
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Salve, ce ne sono due che mi fanno impazzire: - la 1/2 piastra con il Porto di Ripetta pubblicata da @Veridio - la Piastra con la fontana del Pantheon pubblicata da @Martin_Zilli Vorrei letteralmente "entrare" nella chiesa barocca presente sul rovescio della prima moneta2 punti
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Buona sera, @adolfos se per rotazione di conio intendi una ribattitura direi che potrebbe essere così, di seguito posterò un esempio proprio di una ribattitura che, seppur di gran lunga piu comprensibile, rende confuso il monogramma del dritto in maniera simile a quello dell' esemplare di @scacchi che è molto più consunto e in cui si nota "ben" visibile solo la parte superiore del monogramma, il resto è confuso ma non per questo così misterioso..........personalissima interpretazione.2 punti
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Buonasera guardi questo link http://www.tuttonumismatica.com/topic/2828-una-medaglia-per-la-scuola-dantesca-napolitana/ parlano anche della sua medaglia. saluti2 punti
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Tra le monete che preferisco primeggia "L'ANGELO CHE LIBERA S.PIETRO DALLA CELLA", questo rovescio e' stato utilizzato sia per uno dei testoni di Roma della S.V. 1590 sia che per un testone di Gregorio XIII. e il testone della S.V. 1591 con il RE DAVID inginocchiato sull'altare......2 punti
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Buonasera @Brios i due conii si sono scontrati senza il tondello di mezzo (una battitura a vuoto, in pratica) e quindi si intravede la P di PIVS; ovviamente speculare. Spero che l'immagine rielaborata (dove in pratica il diritto viene visto come se fosse il conio) ti renda tutto più chiaro: Buona serata, Antonio2 punti
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Salve a tutti, da molto tempo non scrivo sul forum, lo faccio ora con grande piacere postando questa monetina che ho appena acquistato. Si tratta di 2 lire 1957 "prova" del Vaticano (Pio XII). Si discosta moltissimo dalle monetazioni che di solito frequento, tanto che avrei bisogno di porvi alcune domande. La prima è se qualcuno ne conosce il peso e il diametro esatti (io ho indicazioni solo per la serie completa e non per le singole monete, quindi non ho i dati). La seconda riguarda la rarità. Il perito che l'ha chiusa l'ha indicata come R5. Anche il venditore l'ha considerata tale. Io consideravo queste prove come R4, il Gigante riporta un R4 per la serie completa. Mi chiedevo: si può parlare in modo comodo di R5 per una moneta del genere con tiratura di 50 esemplari? O sarebbe più consono parlare di R4 dovendo considerare altri parametri (apparizione sul mercato ecc...). Mi direte: ma che te frega? E' solo una curiosità. Mi sono allontanato dai miei soliti interessi proprio per potermi permettere una rarità del genere senza spendere troppo. Ringrazio tutti in anticipo!!1 punto
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Umhhh...mumble,mumble, Ci ho pensato un po'...si delle monete barbariche che mi piacerebbe" possedere"ce ne sono:forse il multiplo di Teodorico...?scontato. Il tremisse di Carlo Magno per Lucca trovato sul sepolcro di S.Pietro?Perché no? Ma pur senza negare la sua immensa importanza storica è sempre espressione e simbolo dell'avvenuta caduta del regnum langobardorum. Allora una delle tante e bellissime monete longobarde? Si ma quale? Sarebbe come decidere se vuoi più bene al papà o alla mamma,no,meglio di no. Però c'è qualcosa che mi dà un'emozione speciale,non solo le monete,ma oggetti di cultura materiale spiccatamente barbarica ,oggetti carichi di significati,quasi unici,spesso creati appositamente e unicamente per il loro proprietario,oggetti pieni di "poesia",quella poesia che è data dal loro valore materiale,politico,artigianale o artistico. Quindi quali sarebbero questi manufatti tanto speciali che mi piacerebbe avere in una mia fantomatica collezione? Primo : l'anello sigillo di Rodchis.che unisce in un solo oggetto ,potere,prestigio,ieraticita' valore venale e bellezza estetica. Secondo:una qualsiasi spatha con impugnatura ad anelli, simbolo del valore guerriero di un popolo che cambiò la storia della penisola italiana dapprima con la violenza poi con l'arte e la cultura nate dalla fusione di due modi diversi di interpretare il mondo che andarono ad occupare,quello classico e quello barbarico. Terzo :una cintura a cinque pezzi longobarda,il simbolo più vero,a mio avviso,di questa etnia che con la sua irruzione sullo scenario mediterraneo provocò una cesura senza se e senza ma,diversamente da quanto fecero Eruli e Goti sempre in bilico tra il desiderio di affermarsi politicamente e il bisogno di essere comunque approvati dall'impero bizantino. Una cintura che nel solco della più vera tradizione centro europea era la sede della forza del guerriero,simbolo della sua valenza fisica e virile tanto che alla sua morte veniva in parte seppellita con lui e in parte divisa tra i suoi figli,come a legittimare il loro diritto ad ereditarne i beni e le virtù. Caro Poemenius perdonami se sono uscito dal seminato e sono andato un po' off topic ma tu stesso dici di voler conoscere i gusti di chi frequenta questa sezione, ecco questi sono i miei... E poi come si suol dire: de gustibus non est disputandum .1 punto
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Ciao @Martin_Zilli, la moneta che dovrei acquistare è purtroppo peggiore della tua, mi riferisco sempre al 8 lire di Genova. Molto usurata e con numerosi segni, ma nonostante tutto leggibile in ogni sua parte, in particolare i leoni e lo stemma sono i più consunti. Inoltre la moneta è del 1797 e se non mi sbaglio, in corrispondenza del dritto nella parte superiore c'è una limatura che fa pensare ad un appiccagnolo singolo, rimosso. Per il resto il contorno è a posto perché la punzonatura è lineare. A questo punto vorrei chiederti se converrebbe acquistarla perché sono riuscito ad abbassare il prezzo a 90 euro. Ne richiedeva 150. La domanda è chiaramente rivolta a tutti, grazie.1 punto
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Se posso... bruttarella assai. Una volta anche i 5 marchi, sia in argento 625 che in rame/nickel, erano veramente ben fatti, come le rimpiango... Dove sono andati a finire gli incisori utilizzati in precedenza?1 punto
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In effetti questo che ritengo decisamente più autentico ha tutto un altro aspetto !1 punto
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Ecco la scheda con anche 1 lamina che assomiglia molto alla tua, a volte le lamine le riempivano di stagno o piombo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME492A/91 punto
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No @Rocco68, nel senso che non stiamo qui a badare se dopo le iniziali degli ufficiali di zecca ci sia o meno il punto, oppure in legenda....altrimenti, non tanto per i carlini, ma per gli altri nominali, (della monetazione borbonica) ci vorrebbero 2 volumi interi; le varianti e/o varietà vanno studiate, e segnalate solo quelle che ( a parte l'interesse in se) sono o potrebbero essere scaturite da una Volontarietà dell'incisore...praticamente creata perchè "andava" fabbricata. E' un compito davvero arduo....ma ci stò provando. Riguardo ai carlini....una volta stabilito se anche il SICIL esiste (non quello del Bovi però), credo che il discorso sia chiuso...sto aspettando solo, e spero di riuscirci, di avere la conferma per il 1791 riportato dal CNI al n. 199 - FERDINΛN IV …. RIX / IN HOC SIGIO VINCIS Spero di esserMi fatto capire abbastanza.1 punto
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Ho tirato ad indovinare.........memoria fotografica di un ricercatore di varianti.1 punto
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quadrati e cerchietti, 120 grana Sebeto di Carlo III, o 120 grana firmata securitas, o 120 grana busto e con stemma al R1 punto
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Buongiorno ecco le foto del grano 1791. I 2 del 1789 invece hanno il bordo liscio.1 punto
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Si e gli agguati arrivano dai posti dove si "dovrebbe" esser sicuri,ma purtroppo son 2 le cose,o gli esperti che controllano le monete non son cosi esperti,oppure come presumo sia,le monete problematiche le fanno passare mettendoci un prezzo basso di partenza e cosi giustificano il tutto.1 punto
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@Rex Neap, ri-controllo tutti I tagli dei grani e ti aggiorno anno per anno. Dovrei fare una specie di "calco"..... ......mo studio qualcosa per poter imprimere su carta I tagli.... A dopo.1 punto
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Domenico Promis nel 1853 nel suo "Monete della Zecca di Asti" pubblica sul frontespizio quella che lui interpreta essere una tessera metallica del Consiglio di Ragione di Asti, datata alla seconda metà del XIII sec. Le leggende sono le seguenti. D/ + DENARII al centro C S/I O (COSI) R/ RATIONIS al centro A E/T S (ASTE) ottenendo Denarii Consilii Rationis Astensis. Allego di seguito l'immagine e la pagina del Promis... conoscete altri riferimenti bibliografici relativi a tale tessera?1 punto
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Oggigiorno chi inizia a collezionare monete romane antiche si trova a muoversi in una giungla piena di agguati .1 punto
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Ciao a tutti, a me piacerebbe avere monete bizantine emesse dalla zecca di Napoli, Costante II, Teofilo, Giustiniano e Costantino IV ecco un mezzo follis di Costantino IV Saluti Eliodoro1 punto
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Bella Cingranella @nikita_, senza I soliti graffi di conio. Concordo con @Ledzeppelin81.....lasciala riposare cosi'....ho pure io in collezione degli argenti con quelle macchioline scure, non mi danno fastidio. Questa per te è la prima, Vedrai che le vorrai tutte Saluti, Rocco.1 punto
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numero 1 Odoacre questa siliqua è forse la prima moneta "ufficiale ma non romana" coniata in Italia.... come dire, la storia in meno di 1 grammo di argento.... http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=984226&partId=1&searchText=odovacar&page=11 punto
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La patina è stata uno dei motivi della "attrazione" SI trovano ormai troppo spesso denudate!1 punto
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Rutter , in Historia Numorum Italy al n. 2158 censisce un triobolo di pari soggetto al rovescio , ma con testa femminile al diritto = SNG ANS 419 . Non ho fotografia di questo triobolo .1 punto
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Ciao perché quando vedo questo tipo di patina inizio a preoccuparmi ? Silvio1 punto
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Fede @mfalier secondo me dovresti anche organizzare i tavoli secondo i gruppi affare assai difficile, anche perché dopo poco ci si mescola, e questo è il bello del pranzo dei lamonetiani. Nelle ultime edizioni, tra le portate, ci sono state mescolanze tra papalisti e veneziani (!), medievalisti e romanofili, nordisti e sudisti, decimalisti e grecofili, imperialisti e bizantini vari, per non parlare delle schegge impazzite ecc... insomma un bell'insieme eterogeneo di numismatici di tutte le etnie. Ciascuno con le proprie esperienze e le proprie testimonianze da condividere, e una gran voglia di imparare e conoscere. Collezionisti, amatori, simpatizzanti, commercianti, studiosi, dilettanti (nel senso settecentesco, ovvero chi si diletta), curiosi... Questo è il bello del pranzo di Verona.1 punto
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Veramente stupende @Veridio! Ecco le mie 10 preferite, purtroppo solo due di esse sono in mio possesso.1 punto
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Complimenti @MezzaPiastraPupillare e allora per non farla sentire sola permettimi di affiancarle la mia1 punto
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Giusto perchè ho rifatto le foto......ma l'avevate gia' vista in questa discussione. .....e poi se @galaad rivede la mia....non si compra la 1817 che gli hanno proposto.1 punto
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@francesco77 @Rex Neap Buona questa! In effetti... l'Asta Ranieri 11 presenta alcune medaglie strettamente connesse a questa discussione (che mi fa piacere vedere di nuovo riemergere). A questo proposito vorrei aggiungere qualche dettaglio... Per il lotto 38 (e 39) rimando a quanto ho scritto nella discussione sulle medaglie nelle aste (LINK) ricordando che, anche se con data 1811, la medaglia in bronzo fu distribuita in 12 esemplari e solo in occasione dell'Esposizione del 1810. *** Venendo al lotto 56, abbiamo qui una Medaglia d'Argento di III classe assegnata in occasione dell'Esposizione di Belle Arti del 1841 a Teodoro Avellino. Sempre per quello che ho scritto nell'altra discussione, la classificherei (in aggiunta agli altri) col codice MDR 26a Ecco qui dagli «Annali Civili del Regno delle Due Sicilie», 1841, vol. 25, fasc. 50, pag. 152, un particolare dell'elenco dei premiati appunto con medaglia d'argento di 3a classe dove figura il "nostro": Se poi siete curiosi di sapere che cosa espose per meritarsi il premio... vi accontento subito. La fonte, in questo caso, è il Catalogo delle opere di belle arti esposte nel Palagio del Real Museo Borbonico il dì 30 maggio 1841, Napoli, Stamperia Reale, 1841, pagina 10: Curiosità aggiunta alla curiosità: secondo quanto riportato sul «Giornale del Regno delle Due Sicilie» (n. 87 del 26.1.1842 pag. 19) il bravo Teodoro, così come gli altri premiati, poté ricevere la sua medaglia in occasione della distribuzione dei premi che avvenne esattamente il 30 gennaio 1842. *** Assai interessante, anzi direi moooolto, anche il lotto 63, dove abbiamo una Medaglia d'argento di I classe conferita a Beniamino D'Elia in occasione della Mostra del 1851 e che classificherei come MDR 27b Intanto ricordiamo il "giallo" della data... Come vedete dal rovescio c'è scritto "XXX maggio", ma questo si spiega col fatto che è stato usato in altre occasioni. Per la stessa Mostra, sugli esemplari in Bronzo (almeno per quanto emerso fino ad oggi), c'è scritto IV ottobre e non ci sono i rami intrecciati (vedi MDR 28). Inoltre, il Catalogo della Mostra dice chiaramente che la rassegna si tenne il (o a partire dal) 1 ottobre... Ad ogni modo... fino ad ora non mi è stato possibile reperire l'elenco dei premiati perché ci troviamo nel periodo di "buco" degli Annali Civili quindi, se mai lo si troverà, bisognerà cercare altrove... Però ho il Catalogo della Mostra. Ecco quindi che cosa fece meritare al bravo D'Elia la medaglia. Fonte: Catalogo delle opere di belle arti poste in mostra nel Real Museo Borbonico il dì 1 ottobre 1851, Napoli, dalla Stamperia Reale, 1851, pagine 18 e 29 A questo punto aggiungo un'ultima considerazione: Beniamino D'Elia fu premiato, sempre con Medaglia di I Classe, anche nel 1855. E quella medaglia pure è stata ritrovata... è infatti proprio quella pubblicata da Pietro e da Francesco al n. 30 del loro saggio sul Bollettino del Circolo Numismatico partenopeo del 2015 (vedi MDR 30 a p. 275) e che era presente sul catalogo NAC 47 del 2008 al lotto 545. Certo... due medaglie di anni diversi conseguite dallo stesso artista non è una cosa comune... Da notare ancora il peso: quella del 51 (Ranieri 11 lotto 63) pesa 70,96 grammi; quella del 55 (NAC 47) era scesa a 56,86. Un'altra I classe del 55 presente nella Varesi Utriusque Siciliae del 2007 (conferita a Uriele Vitolo) era data a 50,2 grammi.1 punto
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@francesco77 @Rex Neap Caro Francesco, sono perfettamente d'accordo con te anche se... volendo... si potrebbe fare ancora di meglio... Per esempio, per i lotti 38 e 39, cioè per la medaglia di Gioacchino Napoleone con al rovescio Minerva e la legenda SIC ARTIBVS VENIT HONOS, si potrebbe evitare di ripetere la dicitura Per premio alle esposizioni di Belle Arti e Manifatture visto che "qualcuno" ha ormai dimostrato che si tratta di una medaglia Per i meriti nelle esposizioni industriali (Manifatture). Del resto, le mostre di belle arti, all'epoca della medaglia in questione, erano ancora di là da venire... Proporrei, d'ora in avanti, di classificare questa medaglia (e quella in argento) anche col codice MDR 7 (dove M sta per Magliocca e DR per Di Rauso, con riferimento al saggio da voi due pubblicato sul «Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo» n. 2, 2015, pp. 207-302) Detto questo, lo ribadisco, sono perfettamente d'accordo con te sulla professionalità della Ditta Ranieri della quale non si discute e mi associo al tuo plauso.1 punto
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Answer is 16.300.000 pieces coined by Rome and Milan Mint toghether in 1887. Rome mint used identical milan coin stamps. Huge silver quantity considering other coin productions too.1 punto
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Quando E.F. diventa duca mantiene la contea di Asti fuori dal ducato mantenendo il titolo di Conte. Quindi al D/duca al R/ Conte Quindi I tipo E. F. con De cioè quando era solo Conte IO tipo E.F. conDux cioè quando era duca diSavoia Conte di Asti. Sono due periodi ben definiti Spero di essermi espresso bene. Blaise1 punto
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Buon giorno cari amci/e appassionati, navigando annoiato su ebay mi sono imbattuto in questa moneta: Grosso Boemondo VII, Tripoli Malloy 26 4,25gr Ho provato a compararla con altre simile e sono convinto sia un lotto andato in asta già un paio di volte e rimasto invenduto (strano non ci sia stato interesse vista la qualità) Vedendolo sulla baia (ad un prezzo di tutto rispetto) chiedevo le vostre impressioni su autenticità, qualità (io penso che lo SPL ci stia tutto) e prezzo € 550,00 (trattabili presumo). Grazie mille Eolo1 punto
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Mio padre aveva già delle sterline e marenghi di poco valore li aveva acquistati giusto per avere un po di oro in casa perché essendo del 1941 mi raccontava spesso che grazie all'oro di sua madre erano riusciti a sfamarsi in tempo di guerra o subito dopo ma dentro di se aveva cmq un amore per la storia e la numismatica.Quando ho compiuto 9 anni mi ha regato una sterlina del 1963 per la mia promozione a scuola, mi pare fosse la terza elementare. Successivamente ho acquistato e venduto altri marenghi e sterline ma quella è sempre lì tra ducati veneziani fiorini e monete del regno. È la piu brutta la meno costosa e la meno antica ma è la mia chiave di accesso a questo mondo. Chiunque si chiederebbe che cavolo ci fa sola soletta tra monete secolari .Grazie a quella oggi colleziono monete che mio padre vedeva solo nei libri di storia e forse adesso colleziono anche un po per lui. Ho 36 anni da compiere e non ho figli ma se dovessi averne cercherò di innescare a lui o lei questo benefico virus che apre le porte a una miriade di interessi storici e culturali.1 punto
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andiamo avanti quelle presentate nel post precedente non solo le uniche monete di Edoardo I , ce ne sono infatti diverse altre ... la prima è il seguente denaro : D/ +EDVARDVS R ANG , Leopardo entro cerchio cordonato R/ DVX AQI TBV RDE , Croce che divide la legenda in quattro quarti Ci sono poi altre ue coppie di denaro e obolo molto simili fra loro che si differenziano fra loro solo per la presenza o meno di un crescente in un quarto della croce D/ +EDVARDVS REX , Leopardo al centro sotto AGL | e | R/ DVX AQIT BVRD , Croce entro cerchio cordonato , e nel IV quarto e presenza o meno di un crescente nel I quarto1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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