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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/17 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, sulla scorta della discussione delle "più belle", vorrei che qui invece venissero presentate quelle che possono essere annoverate le monete più "importanti" della plurisecolare storia delle coniazioni pontificie. I motivi per i quali una certa moneta possa essere ritenuta "importante" sono svariati e possono andare da motivazioni storiche, iconografiche, intrinseci alla moneta stessa ect. Nei più di 8 secoli di monetazione papale innumerevoli sono i fatti storici, le riforme monetarie, gli avvenimenti o le ricorrenze che sono stati motivo di coniazione di una certa moneta. Ecco, qui mi piacerebbe presentare questi esemplari, corredati da una foto e se possibile dalle nostre notazioni che motivino l'inserimento di un dato pezzo in questa speciale classifica. Se vogliamo, possiamo tracciare la storia numismatica di questa straordinaria monetazione con i veri "masterpieces" che possono quindi trasformasi in chiavi di volta della storia papale. Ovviamente inizio io: Sede Vacante (Camerlengo Pietro di Montebruno), 1268 – 1271 Viterbo. Grosso paparino, AR 1,71 g. * BEATI PETRI Chiavi in palo. Rv. * PATRIMONIV Croce patente accantonata da quattro globetti alle estremità. Muntoni 1. Berman 162. Si tratta della prima moneta di Sede Vacante A Viterbo si svolse il primo Conclave della storia dei Papi. Sembra che i cittadini viterbesi, esasperati per la lentezza e l'immobilismo dei cardinali nel decidere il nome del Papa da eleggere, abbiano chiuso a chiave (da qui il nome Cum Clave) le porte del palazzo ed abbiamo affamato le autorità clericali per convincerli ad eleggere in fretta il nuovo Papa. I cardinali superstiti, esausti e affamati, elessero Gregorio X. Da notare al D/ della moneta le due chiavi in palo.4 punti
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Salve a tutti, condivido questo mio nuovo acquisto, specie con i foristi genovesi, ma non solo Dovevo scegliere tra due pezzi, uno migliore ma lavato e questo. Dal vivo questo ha una patina stupenda, la vera patina da antica collezione, calda e profonda. Non tornerei mai indietro Ha un colpo evidente al bordo che si insinua nei campi. Ma non so perchè non mi disturba!! Ogni commento sarà ben accetto!!4 punti
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Clemente VII (Giulio de’Medici) 1523 – 1534 Ducato ossidionale (1527), AR 34,96 g. CLEMENS – VII PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. DV / CATO / F su crescente (segno di zecchiere non identificato) entro corona di quercia. Muntoni 19. Berman 831. Coniata durante il famoso "Sacco di Roma". Questa moneta, d'insigne rarità, è un importante documento storico, poiché è parte di quell’ingente somma di 400.000 ducati versata alle soldatesche imperiali che avevano messo a ferro e fuoco la città di Roma. Tali monete furono fatte coniare in Castel Sant’Angelo da Papa Clemente VII per pagare il riscatto per la sua libertà. Per questo esemplare in particolare, la scelta di coniare la tipologia monetale dello ”scudo” d’argento, all’epoca in Italia ancora non battuto, fu dettata, con ogni probabilità, dalla presenza nelle truppe imperiali di 14.000 lanzichenecchi al comando di Georg von Frundsberg, che invece lo ”scudo” ben conoscevano e molto apprezzavano.La forma irregolare di questi ”scudi” nasceva dalla necessità di reperire in modo veloce moneta contante e quindi le operazioni di preparazione dei conii dovevano essere veloci e sicuramente poco attente al fattore estetico, così come la coniazione. Numerose sono le cronache che ci hanno tramandato notizie di quel triste evento e del motivo della coniazione di questa e delle altre monete ossidionali. Fra le più dettagliate, al riguardo, sono le ”Memorie Storiche” di Domenico de’Rossi, compagno di prigionia del papa, dalle quali sappiamo che il pagamento del riscatto doveva essere suddiviso in tre rate: ”100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi…Furono chiamati in Castello li Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo, e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe.” Purtroppo in questo racconto, come nelle altre cronache, non sono indicati i nomi degli zecchieri, ma da una lettera del tedesco Ambrosius von Grumppenberg, l’interprete del papa con gli imperiali, veniamo a sapere che tutto il metallo che era stato ricavato dalla fusione degli arredi sacri, tra cui anche la stessa tiara di Clemente VII, venne dato per essere coniato a tale Angelo Schauer, che lo stesso Ambrosius definì ”un tedesco depravato e birbante”. Sicuramente Angelo Schauer era la stessa persona che aveva avuto, in quanto agente dei Fugger, la direzione della zecca di Roma al tempo di Adriano VI. Lo Schauer, con questo nuovo incarico, si arricchì oltre misura, in quanto dal papa riceveva l’argento dorato considerato argento di bassa lega che poi fondeva per separarlo dall’oro che vi era contenuto. All’operazione di fusione partecipò anche il Cellini, ma non a quella di coniazione. Quindi con l’argento ricavato lo Schauer coniava gli scudi, i mezzi scudi e i quarti di scudo, trattenendo per sé l’oro, un lauto guadagno gli era quindi assicurato. Un guadagno, seppur minore, ne ricavarono anche coloro che ricevettero in pagamento tali monete, in quanto, a loro volta, le rifusero per ricavarne quella quantità di oro che era ancora rimasta nella lega, il che spiegherebbe il motivo della notevole rarità di queste emissioni ossidionali.4 punti
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tre copie sono arrivate al circolo Astengo di genova e hanno suscitato grande interesse e sono state prese volentieri dai soci4 punti
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Girando per il forum ho visto una discussione sulle 10 monete papali più belle. Apprezzando l'idea ho pensato di proporla anche nella nostra sezione. Chi vuole cominciare..? Arka3 punti
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Devo fare i segna posto: il tuo cane cosa colleziona? Se non fate la stessa cosa è inutile mettervi vicini...3 punti
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Al n. 1018 della vendita " Masterpieces...from Cabinet W " del 04-01-2012 , tra le sole 19 monete belle ed importanti ( e controverse , p.es. decadramma falso di Agrigento ) , il doppio statere di Paphos al nome di Nikokles considerato , appunto , tra i capolavori della monetazione greca . Esemplare di grande conservazione e grandissima rarità ( solo 4 esemplari noti , 2 in musei e 2 in mani private ) , passato al non trascurabile prezzo di 600.000 U.S.D. Una nota di colore Il compilatore del catalogo , ricorda che i soli 2 esemplari conservati in raccolte museali , sono in Torino e Firenze .3 punti
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Buonasera...Io lo dico da subito, non colleziono monete dei romani pontefici e quindi scusatemi per la capatella su un post di monete che conosco poco...però leggendovi mi è subito venuta alla mente un'asta Nac da cui prendo un gran pezzo e da cui prendo pure la descrizione....."Il Doppio ducato con il ritratto del figlio di Lorenzo il Magnifico opera di Pier Maria da Pescia, coniato nei primi due anni di pontificato di Leone X quando ancora la zecca era gestita dalla Compagnia Fugger . La scena della cavalcata dei Magi che compare al rovescio sta forse a ricordare la venuta a Roma della fastosa ambasceria del re del Portogallo o addirittura la comparsa nel cielo di Roma, avvenuta poco dopo l’elezione del Papa, di una cometa, evento ritenuto di buon auspicio tanto da meritare di essere immortalato a futura memoria su questa bella moneta. Con Leone X iniziò la pratica di servirsi di certe emissioni di monete alla stregua di medaglie facendo in modo che ciò che vi veniva rappresentato aveva lo scopo di far ricordare eventi e personaggi." Non ho resistito , al tempo sfogliando il cartaceo dell'asta questo pezzo in oro mi aveva stregato (vorrei vedere direte voi!), anche se solitamente le monete in oro non mi attirano per nulla e infatti non ne ho nessuna (preferisco il rame e l'argento). Questa però è meravigliosa, preziosa e ha un'immagine credo unica per le monete, che non può lasciare indifferenti nemmeno i meno avvezzi.2 punti
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Ottimo incontro di collezionisti per fare scambi.Reperito un falso d'epoca : VittorioEmanuele II 1 lira 1863 valore zecca M. Di fattura molto rozza.2 punti
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A colpo d occhio è carina, però la patina e l aggiunta della sabbia, per definire i rilievi sanno di manipolazione. Roberto2 punti
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Ecco, dopo i tondelli da 10 reali di Filippo IV, di cui abbiamo già ampiamente discusso e mostrato in passato, è giunta l'ora di passare ai 10 reali di Filippo II, quindi dal nipote passiamo al nonno. Vorrei mostrarvi oggi un esemplare del III tipo, quindi non maltagliato, ossia con il tondello perfettamente regolare, tuttavia il conio resta molto impreciso e lacunoso che considero molto affascinate. Tale tondello (CNI, 8-11; Piras 48) presenta una fantastica patina, in certi punti anche iridescente. D/ + PHILIPPVS . REX . ARAGONVM . ET . SARDINIAE; Busto coronato a destra, ai lati C/X-A R/ + INIMICOS . EIVS . INDVAM . CONFVSIONE; Croce scanalata e ornata di 4 globetti Moneta proveniente da collezione personale. Buona visione e saluti!1 punto
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Buonasera a tutti, desidero condividere con voi questo denario di Faustina proveniente da London Ancient Coins: si tratta di uno dei denari di Faustina più comuni ma presenta una particolarità che lo rende estremamente raro e pregiato. Infatti l'acconciatura dell'Augusta è del tipo Fittschen 4, probabilmentela la meno frequente per questa imperatrice e si distingue dalla grande massa di ritratti Fitt 3 e Fitt 5 che caratterizzano questa emissione. Volevo conoscere quindi qualche vostro parere su questa moneta. Grazie mille 18mm / 3,52g / RIC III 502a1 punto
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La mia è una domanda provocatoria, naturalmente, ma credo che possa suscitare un qualche interesse. So perfettamente che esiste una discussione sui denari di Lucca che è seguita da anni da molti utenti e studiosi ed ha battuto praticamente tutti i record di interesse. Esistono tantissime altre discussioni sui denari di Lucca che si sono esaurite in un numero abbastanza contenuto di interventi, anche perché spesso da parte di tutti si rinviava alla discussione principale di cui sopra. Come tutti sapranno, io non sono un collezionista di denari lucchesi, e le mie conoscenze si limitano a poco più di un generico riconoscimento come "denaro di Lucca". E di denari di Lucca ne posseggo pochissimi. Ma un dubbio mi attanaglia da tanto tempo. Si, perché seguendo tutte le varie discussioni sistematicamente mi capita di vedere monetine brutte, contorte, indecifrabili, .... Ma è possibile che in una monetazione durata secoli non ci siano state monete che a prima vista siano abbastanza decifrabili e ben leggibili ? Certamente una moneta brutta e contorta è oggetto di studio alla stregua di tutte le altre, anzi spesso riserva delle sorprese per meglio comprendere caratteristiche e periodi storici in cui vennero coniate. Ma credo che talvolta sarebbe possibile far vedere agli utenti e studiosi del forum anche quelle monetine che siano più gradevoli alla vista e più leggibili ad un profano cultore di monetazioni medievali. Chiedo quindi se è possibile mostrare delle belle monetine, abbastanza gradevoli e leggibili che consentano di apprezzare ancor più positivamente questa tanto discussa monetazione. Io, ripeto, ne ho pochissimi, ma per iniziare posto le foto di un denaro che non è il massimo, ma in buona parte "leggibile" ed apprezzabile, invitando gli altri utenti a fare altrettanto. Facciamo vedere i denari più belli delle nostre collezioni !!!!! Grazie per l'attenzione. (peso 0,86 gr. - diam 15,60 mm.) PS: come fotografo non sono un granché !1 punto
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Hai ragione, nonostante l'impiego di ben 5 zecche differenti (che permettono di tenere tirature relativamente basse) la qualità delle monete tedesche è davvero pessima!1 punto
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Alles ist gut.... come dice @Alex-Vee! questa è quella che ho sullo scaffale, zecca G di Karlsruhe. La zecca A di Berlino è - secondo me - una delle peggiori (se non LA peggiore) delle zecche tedesche. Si dice usino ancora macchinari della RDT... Servus njk1 punto
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Stupenda @nando12. @Rocco68 , credo questo falsario avrebbe avuto maggior successo sotto Ferdinando IV considerando la sua "bravura" con i nasi ?.1 punto
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Grande mix monete e cibo ...lo sappiamo purtroppo molto bene ?1 punto
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Bellissimo reportage ...come siamo messi con Verona ? Dimenticavo quei croissant sembrano messi lì' per dire prendimi ?1 punto
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Diciamo che se voglio continuare a essere sposato non posso spendere più di 100€ al mese[emoji23][emoji23] poi a me in realtà un guadagno futuro non mi interessa... vorrei solo aver qualcosa da mostrare ai miei nipoti che non siano solo le schede telefoniche[emoji23][emoji23]1 punto
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forse: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-JTI/3 comunque confronta la tua con gli altri quartaroli che trovi nel catalogo1 punto
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L'unico investimento sicuro è nell'oro e (in modo minore) nell'argento.Fra cinquant'anni dovrebbero essere saliti quanto basta per realizzare un minimo di guadagno se non lo paghi cifre astronomiche.Il collezionismo numismatico è altra cosa non esiste serio o meno serio,tutto è serio quando fatto bene e con criterio e dipende solo da quanto puoi spendere,ci sono monete che arrivano fino (e oltre) al 1.000.000 di di euro......... fortunatamente ci sono anche quelle da 30 euro!!!!1 punto
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Credo che Livio si riferisca al valore monetario (rapportato ai tempi in cui scriveva) del bottino, e non alla sua composizione effettiva. I metalli preziosi presso i Celti erano ampiamente impiegati per la produzione di oggetti di prestigio, parures, torques, finimenti per cavalli, falere, e solo in minima parte per la produzione di monete. C'é da pensare che il bottino fosse per lo più costituito da tali oggetti. Ciò che emerge dai ritrovamenti in area padana, inoltre, sembra indicare che nel periodo a cui ci si riferisce la moneta romana più diffusa fosse il vittoriato. Infine sarebbe interessante, a questo proposito, riflettere sui ripostigli del Campidoglio e di Civita castellana.1 punto
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Buon giorno a tutti! Vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto: una piastra del 1767, opera incisoria di Ferdinando Adovasio. Modulo: 41,5 mm circa; peso: 25,00 g esatti. Vi chiedo se secondo il vs. competente parere raggiunge la conservazione qBB (in verità sono cosciente che così non è...). Inoltre il nummo è caratterizzato da un taglio in cui le foglie in rilievo sono praticamente non più leggibili, e, come ho cercato di rendere visibile nell'ultima foto, una parte del taglio con ogni probabilità è stata tosata...anhce in merito a questi ultimi due dettagli vorrei domandare il parere degli utenti del forum. Grazie a tutti!!!1 punto
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Perfettamente daccordo (come dissi già in passato), esteticamente non è granchè e ci si rende conto di ciò soprattutto collezionando principalmente le mondiali che sono un pozzo senza fondo di meraviglie1 punto
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Paolo III (Alessandro Farnese), 1534 – 1549 Testone anno XII, AR 9,88 g. PAVLVS III PONT MAX Busto a s., con piviale ornato da figura di Santo; dietro, segni di Lorenzo e Giambattista degli Albizzi e di Vincenzo Castelli, zecchieri. Sotto, AN XII. Rv. TV AVTEM IDEM IPSE ES Gesù tra i dottori; all’esergo, ALMA ROMA / testina di leone. Muntoni –. Berman –. Si tratta del primo testone da 3 giulii. Primo testone dal valore di tre giulii coniato dalla zecca di Roma in base ai Capitoli dell’ottobre 1545 quando gli zecchieri erano Vincenzo Castelli e Lorenzo e Giambattista degli Albizzi. Probabilmente dobbiamo l’incisione dei suoi conii a Giangiacomo Bongiovanni, o Bonzagni, da Parma, assunto alla zecca come intagliatore l’8 gennaio 1546, o ad Alessandro Cesati da Milano detto il Grechetto, assunto con lo stesso incarico il 28 gennaio 1547.1 punto
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Sisto IV (Francesco della Rovere), 1471 – 1484 Doppio grosso, AR 7,05 g. SIXTVS·IIII·PONT·MAX·VRBE·REST· Busto a s. con piviale ornato. Rv. •PVBLICAE *• – •*VTILITATI• Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate entro cornice quadrilobata. Muntoni 13. Berman 450. Si tratta della prima moneta a recare il ritratto di un pontefice La monete è considerata opera dell'Orfini, sebbene non siano presenti né il suo monogramma né la caratteristica rosa a quattro petali con spine. Il Muntoni, vista la loro mancanza e la presenza nelle legende di un fiore a sei petali, ha ritenuto che questa moneta fosse da attribuire alla mano di Pier Paolo della Zecca. Con questa emissione Sisto IV volle rimarcare la sua benevolenza verso la città di Roma dimostrata con lavori di ”pubblica utilità” da lui ordinati per la sistemazione delle vie ed il restauro di edifici realizzati, peraltro, utilizzando i materiali provenienti da antichi edifici di epoca romana.1 punto
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Lo so che é poco attinente alla discussione a proposito delle monete borboniche ma mi é capitata una sterlina falsa che condivide alcuni fattori con la tua, come il dritto ed il rovescio ridisegnati … É una moneta che considero "esilarante " ?. (originale / falso)1 punto
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Salve , a vederlo in foto e dal colore sembra in effetti fatto di ferro anche se anelli in ferro sono piu' rari di quelli in bronzo , in tal caso e' facilissimo verificarlo , basta avere una calamita , se viene attratto e' ferro . Rame non credo , col tempo non assume quel colore quasi nero , forse potrebbe essere una alterazione del bronzo conservato in terreno particolare . Per il disegno del castone e' difficile dare con certezza un significato ; in teoria potrebbe essere anche due lettere etrusche , una A ed una M1 punto
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Buongiorno, Cicciobello Kim verrà fatto sparire dai Cinesi se continua a tenere questo tipo di comportamento, non lasceranno agli USA risolvere la situazione. Per quanto riguarda i venti di guerra, se guardiamo come abbiamo ridotto il medio oriente, con milioni di profughi e migliaia di civili innocenti finiti sotto le bombe, direi che al momento gli assassini siamo noi occidentali. Kim per il momento parla e fa partire i petardi, noi abbiamo distrutto paesi interi, creato il terrorismo e reso il medio oriente una polveriera. Forse dovremmo pregare affinché l'Occidente cambi drasticamente la propria politica estera e sopratutto smetta di produrre e vendere armi in Medio Oriente. Saluti e buona Domenica. Silver1 punto
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Una delle monete con cui ho dovuto lottare maggiormente per fotografarla Taglio : 2€ CC Paese : Lussemburgo Anno : 2009 Condizione : BB Tiratura: 800.000 Luogo del ritrovamento : Alassio1 punto
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E' la riproduzione di una moneta tibetana da 3 srang la scheda dell'autentica: https://en.numista.com/catalogue/pieces21437.html1 punto
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Ci sono stato ieri mattina. Prima delle 10 si poteva già entrare, io personalmente almeno dove sono passato non ho notato la moltitudine di auto col bagagliaio aperto e di gente che c'era una volta fuori in parcheggio. Alcuni tavoli erano vuoti, spero oggi di siano riempiti. Gente non tanta ma tutto sommato si parla di venerdì mattina. Certamente migliorata la qualità del tendone e lo spazio molto più ampio.1 punto
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Buongiorno a tutti asclepia come anticipato in mess privato non dispongo del due quattrini... continuerò quando sarà il momento con mezzo soldo e quattrino(ritirato oggi a Bologna)... Ancora gradevole il tuo due.. Complimenti Luca1 punto
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Bella e rara Piastra, Con patina di vecchia collezione. Complimenti.1 punto
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È da un pezzo che l'ho messa in un baule e sotterrata in un posto segreto......tanto segreto che l'ho dimenticato anche io dov'è!1 punto
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Buon pomeriggio. Per caso l'hai acquistata qualche mese addietro da un professionista di Barletta?1 punto
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Grazie dell'avviso !! Sarebbe molto bello poter essere dei vostri Sabato 13 ma, purtroppo trovandosi a 3h di macchina da casa mia e dovendo per il lunedí successivo consegnare un importante lavoro in università , non potrò esseere dei vostri Andrò a vedere la mostra in futuro ... È stato anche realizzato un catalogo della mostra ?1 punto
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Complimenti @Philippus IX, una moneta veramente fantastica.1 punto
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Complimenti @MezzaPiastraPupillare e allora per non farla sentire sola permettimi di affiancarle la mia1 punto
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Io la voglia di cherubini me la sono levata con questo scudo largo del 1666, in attesa che si riformi una patina decente... (la foto è del 2015) Il doppio scudo del 1693 ha sicuramente evidenti tracce di usura ma si vede anche che il conio probabilmente aveva dei depositi sui volti dei cherubini tanto che risultano in rilievo ma piatti, a differenza di altri rilievi come la scritta o le ali che, pur con tracce di usura, si presentano in buon rilievo anche se tecnicamente con gli stessi punti di contatto e sfregamento Inoltre bisogna considerare che i Genovesi, per rendere onore al mito della proverbiale tirchieria , usavano i coni fino allo sfinimento e non curanti del prestigio del modulo che si andava a coniare, cosi come ad esempio per il 25 doppie della collezione Carige e un altro scudo doppio sempre Carige, dello stesso anno del mio 1633, che presentano il cherubino nel primo quarto con il volto liscio, a dispetto del generale grado di conservazione, elevato nel caso del doppio scudo allegato Comunque in generale direi BB quello del 1693 e BB+ o forse qualcosa in più per quello del 16331 punto
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La famiglia è aumentata di una unità. Il gettone è pubblicato dal Mitchiner (Jetons, Medalets & Tokens – The Medieval Period and Nuremberg, Volume One, Seaby, London, 1988). Il rovescio raffigura una scena campestre che mostra il contadino e I suoi animali in primo piano; chiesa e villaggio a sinistra; albero a destra; sole raggiante sopra. La sigla ‘S.L’ può essere attribuita a Lauer come abbreviazione della solita ‘E L S L’. Il gettone fa parte della serie di gettoni allegorici dedicati ad Alessandro Magno (pag. 547-548 del testo citato) coniati a Norimberga da Ernst Ludwig Sigmund Lauer, master dal 1783. Quando il gettone arriva ne darò i dati fisici.1 punto
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Per la nascita del proprio figlio a mio avviso ci vuole qualcosa di speciale. Sterline e marenghi sono belli ma un po' impersonali: visto che collezioni Borbone punta a un oro di Ferdinando IV, ci spendi poco più di una sterlina ma dal punto di vista emozionale è tutta un'altra cosa.1 punto
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Grazie Antonio, collaborare alla nascita di questa nuova rivista mi rende orgoglioso, mi sento ancora più orgoglioso appartenere a questo fantastico gruppo di Amici. I complimenti vanno prima di tutto a voi.1 punto
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Partecipo anche io con una moneta insolita ma, a mio parere, meravigliosa! Si tratta di un 1/2 tari di Carlo V, busto barbuto, zecca di Messina, anno 1541, ex collezione Spahr. Al dritto: Busto barbuto volto a destra entro circolo di perline. + x CAROLVS x IMPERTO x Al rovescio: Aquila coronata ad ali aperte volta sinistra , circolo lineare. + x REX SICILIE x Spahr 392 , MIR 305 Materiale: Ag Diametro: 16 mm Peso: 1,44g1 punto
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