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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/08/17 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, Continuiamo con una delle ultime mezze piastre entrate in collezione.....un bel 60 grana di Francesco i, moneta davvero ostica da reperire in buona conservazione. Sono ben accetti pareri, anche sulla patina che si presenta molto scura.8 punti
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Al giorno d'oggi il collezionista non è più solo. Sicuramente c'è ancora chi coltiva il suo orticello e sta molto attento che nessuno ci guardi dentro. Forse per paura, perchè quando si parla di collezionare monete, all'interlocutore di turno si illumina la lampadina "SOLDI".Ma oramai con internet e soprattutto con i vari forum, in primis "LAMONETA", il collezionista si confronta, trova risposte, conosce, prima virtualmente e poi anche fisicamente altri collezionisti. La figura del collezionista chiuso nella sua stanzetta, a mio parere, è scomparsa...... il collezionista ha cominciato ad aprirsi, a parlare, a discutere, a far vedere le sue monete,ad altri collezionisti sicuramente, ma comincia ad uscire da quel guscio che lo teneva isolato dal mondo. La numismatica è divenuto un confronto, un parlarsi anche se collezionano cose diverse. Come qui nel forum: "Ho questa moneta, cosa ne pensate?" oppure "Devo fare questo acquisto, cosa mi consigliate?" Credo che fino a 10 anni fa, queste cose non succedevano, o se capitavano erano come le mosche bianche. Ultimamente quanti collezionisti hanno evitato "fregature" grazie al forum? E quanti per il passato le hanno prese le "fregature"? No, il collezionista non è più solo.4 punti
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Senz'altro presente, salvo imprevisti, probabilmente con qualcun altro del Circolo bergamasco. Proporrei di orientarci su una data in ottobre, in località facilmente raggiungibile da tutti. Se può andar bene Bergamo, e se il numero dei partecipanti non è esorbitante (come penso ...), posso dare ospitalità al nostro Circolo.3 punti
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Buonasera a tutti, Finalmente, dopo un lungo periodo di assenza qui sul forum rientro in punta di piedi, mostrandovi questo mio mezzo Filippo 1694 coniato a nome di Carlo II per Milano. Ebbene, da collezionista ed appassionato di numismatica vicereale napoletana questa per me è un'enorme novità, iil primo alto nominale della zecca di Milano che mi ritrovo tra le mani... E'sempre interessantissimo operare un confronto tra due monetazioni tanto simili e al contempo diverse. Di conseguenza non mi dilungo oltre, mi piacerebbe sapere un pò di più di questo esemplare da voi esperti (conservazione, rarità, ogni ocsa), che certamente ne saprete più di me, ditemi tutto su di essa perchè nelle mie condizioni di impreparazione su questa tipoloigia nulla è da darsi per scontato, anche considerazioni banali! Cari saluti e mille grazie a chi interverrà.2 punti
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Buon giorno. Approfitto di questi giorni casalinghi di malattia per portare all'attenzione degli Amici del forum il "mio" 20 lire 1936 anno XIV dell'era fascista. Acquistato qualche tempo addietro, nonostante sia stato vivamente sconsigliato dall'acquisto da un amico che commercia in monete, alla luce delle informazioni diffuse dal Dr. Domenico Luppino in merito alla presunta ma molto, molto probabile riconiazione di questo tipo monetale a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo passato, mi ha subito attratto per via dello stato di conservazione, nonostante la pesante patina uniforme che lo contraddistingue. Premessa importantissima: ha il taglio del I tipo, ovvero con dentello-spazio-dentello. L'ho acquistato privo di certificazione, comunque da professionista NIP. Successivamente l'ho fatto sigillare da altro NIP. Gradirei sottoporre il nummo che ho l'onore di custodire al Vostro competente giudizio in merito al probabile stato di conservazione, ed alla intensa patina che lo contraddistingue. Le prime tre foto sono con luce naturale, le altre sono con luce artificiale. Ringrazio fin d'ora chi vorrà partecipare alla discussione.2 punti
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Questa piastra 1787 ha un fascino particolare. Voi cosa ne pensate? @Rocco68tu parlavi di modulo largo...eccone una. Attendo come sempre pareri. Questa la seguivo da molto tempo e dopo qualche passaggio di mano l ho afferrata al volo. è proprio vero come dice un caro amico: Le monete fanno giri assurdi.2 punti
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Buonasera a tutti, un aiuto per ri-catalogare questo bel bolognino romano di Papa Gregorio XI (CNI 47 Muntoni 8 var. Berman 208 ???) In particolare cerco riferimenti riguardanti la variante con il simbolo della corona in legenda ed eventuale grado di raritá. Come conservazione e pienezza del tondello mi è sembrato davvero splendido.... qualche giudizio da voi esperti.....2 punti
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Si , forse anche meno visti gli ultimi preventivi ricevuti ... si pensava inoltre di non farlo pagare una cifra fissa ma, di consegnarlo a chi lo vorrà .. se poi vorranno dare un piccolo contributo ovviamente sarà il benvenuto. Questo dipenderà però dalla società di Storia Patria di cui il circolo ne è una sottosezione.2 punti
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prova a compararla https://www.acsearch.info/search.html?id=146038 SLG. J. - P. RIGHETTI, Teil III KARIEN STRATONIKEIA. No.: 449 Schätzpreis/Estimate: EUR 75,- d=21 mm Ein zweites, ähnliches Exemplar. 6,83 g. Dunkelgrüne Patina. Sehr schön2 punti
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Posso essere un tramite per il circolo numismatico valli di Lanzo e potrei farlo anche per quello di Beinasco... Sia Pier @Pier bramante che Biagio @blaise penso siano daccordo2 punti
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@Crorien ciao ... si è indubbiamente una moneta Lucchese, ma non certamente uno scudo..... penso che si possa inquadrare tra i denari di Lucca emessi tra il 1125- 1181 - per Enrico V In ogni caso, poiché abbiamo l'onore ( come forum) di aver aperto la discussione piu' ampia e completa riguardante questa monetazione, sposto la tua richiesta nella sezione di competenza cosi' potrai avere maggiori e piuì qualificate opinioni sulla tua moneta. giro a " Monete medievali di zecche Italiane"2 punti
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Ciao a tutti, nell'ambito delle zecche minori del Regno di Napoli, occupa un posto di rilievo la zecca di Sora... Il Duca Cantelmo, uomo spregiudicato, fu capace di avviare due distinte coniazioni a distanza di quasi quarant'anni.. Prima coniò bolognini negli anni 1459-1461...poi, con l'avvento, in Italia, del Re di Francia Carlo VIII° nel 1495, si schierò a favore degli Angioini, ottenendo il privilegio di coniare cavalli.. Ecco il mio.. E' la versione, delle tre, la più comune, o meglio, la meno rara, quella con lo scudo sannita.. Poi abbiamo il cavallo con scudo di Francia ed, infine, quello più raro, solo con i gigli.. Saluti Eliodoro2 punti
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Grazie Parpajola per l'apprezzamento delle "mie piccole" E ci sta tutto quello che affermi! Ogni circolo era una entità più o meno piccola chiusa forse anche in un determinato territorio.. il forum ha ampliato gli spazi, certo, lo vedo e lo provo in prima persona, ma i convegni ed i raduni (a parte quelli già citati che funzionano e "vanno alla grande" ) mi pare soffrano come ha sofferto anche il forum a discapito di altre soluzioni "più immediate" che ci offre la rete o la tecnologia moderna. Il "tutto subito" vince sul sistema vecchio tipo quello dei Circoli che ti faceva attendere giorni se non settimane da un incontro all'altro. Per il fare qualcosa posso essere anche d'accordo e nel mio piccolo e nel mio poco tempo libero dare la disponibilità possibile, ma a parer mio ci vuole un buon motore giovane che trascini e dedichi tempo e sforzo ad un progetto fra i vari gruppi...2 punti
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Buongiorno @eliodoro e benvenuto nel mondo dei cavalli ciociari ( anche se in realtà poi i sorani non si ritengono tali...). Io non dividerei questi cavalli in tre tipologie ma solo in due. Quello con l'arme di Francia (i tre gigli in scudo) e quello con i gigli liberi nel campo. Ognuna poi suddivisibile in diverse varianti (vuoi per la forma dello stemma, le dimensioni dei gigli, la croce inscritta in un cerchio...) a dimostrazione della molteplicità di conii utilizzati. Bel pezzo complimenti.2 punti
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Buongiorno gallienus nel corso della discussione si son toccati diversi aspetti. Te ne cito uno in particolare: Come vedi, nel mio caso, la prudenza, visto il canale di giudizio (cioè la foto), non è mancata, come solitamente uso fare. Ed ho motivato e contestualizzato anche con foto ciò che intendevo dire. Un ulteriore importante aspetto, anzi, molto importante, che può essere ancora più chiarificatore di un parere scritto, è il prezzo di vendita. Assodato che nessuno oggi, regali qualcosa (e 130€ per un fdc di questa moneta, potrebbe essere un acquisto "davvero molto piacevole da fare", mettiamola così), il prezzo di vendita, avendo un minimo di razionalità dovrebbe trasmettere "qualcosa". A me, in base alla mia piccola esperienza, trasmette l'impressione che ho spiegato e contestualizzato precedentemente: 130€ per un fdc è una cifra irreale, basta guardarsi le monete proposte anche sul noto sito. Torniamo alla classica vecchia diatriba (che non voglio riaprire, per carità), ma la cito solo per amore del ragionamento: si guarda la moneta (di cui il prezzo proposto, POTREBBE essere un valido indicatore), oppure il cartellino? Il mio è stato un parere dato con la massima trasparenza e buona fede, ad un utente che poneva la domanda in topic. A domanda, io ho espresso il mio umile parere: 130€ Per un 2 lire 1943 certificato fdc sulla base di queste foto, personalmente non le spenderei, per i motivi PERSONALI di cui sopra. È un parere, può essere condiviso o meno. Cordialmente, Fabrizio2 punti
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Bel post interessantissimo come sempre complimenti al curatore. Avevo letto anche io delle due tesi su gallieno si dice che la verità stia nel mezzo. L'unica cosa che oso dire è che in quel periodo fu uno dei pochi che riuscì a regnare per 15 anni forse tanto inetto non era2 punti
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@Rocco68 ecco foto fatte a luce naturale, se noti dove c è la scritta ferdinan noto le impronte delle lettere della parola stessa. Una sorta di scivolamento? ragazzi mi state facendo preoccupare... io vedo tutto normale. Anche la E "HIE" noto quelle due stanghette.1 punto
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Ciao Marco, Mi trovo pienamente d'accordo con te in merito alla conservazione, al massimo ad essere generosi qspl ma non oltre, il che comunque è già tanto rispetto a quelle che solitamente si vedono! A presto!1 punto
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Neanche per me, arrotonderanno all'intero superiore...siamo d'accordo, poco cambia, anzi si va solo meglio.1 punto
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Ciao @profausto Si scusami^^ nel momento in cui stavo scrivendo il post avevo aperta una pagina di un' asta per uno Scudo Sabaudo ho mixato le due cose ahahah Comunque grazie mille per la conferma! Sono rimasto molto colpito da questo tipo di monetizzazione, faceva parte della mia collezione gia da un bel po' e non avevo mai capito bene cosa fosse. Finalmente l'altra sera mi sono imbatutto in un'immagine che ne raffigurava una simile a quella che avevo io ed ho avuto subito le idee più chiare. E grazie ancora per la segnalazione del post sui denari lucchesi! stasera so cosa leggere1 punto
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direi che la "strada" da seguire è quella indicata da @avgvstvs ;CARIA, Stratonikeia. Circa 88-30 BC1 punto
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Salve , a proposito dei Sesterzi emessi da Postumo , senza o con le SC dei quali alcuni esempi sono illustrati sopra , vorrei sentire qualche parere per quello che riguarda i pesi estremamente variabili di questa tipologia di moneta postumiana . Se si sfogliano i vari cataloghi d' asta o si visitano i siti di Numismatici professionisti , si nota che i pesi dei Sesterzi di Postumo possono variare da circa 15 grammi fino alla soglia dei 39 grammi , fin qui nulla di strano essendo emissioni non controllate da Roma ma uscenti dalle zecche galliche "ribelli" , il problema invece nasce dalla divisione che diamo in Sesterzi e doppi Sesterzi in funzione del peso ; secondo voi quale e' il peso limite che divide i due Sesterzi ? questa domanda nasce dal fatto che alcuni pongono il peso limite intorno ai 16/17 grammi oltre il quale chiamano doppio Sesterzio , mentre altri ai pesi intorno ai 23/24 grammi chiamano ancora Sesterzi , come si concilia questo ? esiste un metodo identificativo , di peso o di altro , ufficiale che stabilisca il peso limite tra Sesterzio e doppio Sesterzio ?1 punto
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Pippuzzo se fosse stata mia l'avrei ceduta volentieri al costo di un suv di seconda mano Salutoni odjob Patina stupenda1 punto
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@Starnuto di topo, dando per scontato che il millesimo sia effettivamente il 1494 (dalle foto seppur piccole sembrerebbe così), credo che la tua moneta sia, molto probabilmente, falsa. A sostegno di questa tesi, oltre alle condivisibili motivazioni di @matteo95, tieni anche presente che dal 1488 al 1494 fu signore di Genova, Gian Galeazzo Maria Sforza (duca di Milano), le monete genovesi di quel periodo furono coniate a Milano e riportavano (quasi tutte) l'effigie del biscione sul D, stemma della casata dei Visconti (primi signori di Milano). Sulla tua moneta non mi sembra sia presente l'effigie del biscione (mentre dovrebbe esserci se fosse del 1494), questo è un ulteriore argomento a favore della non autenticità della moneta in esame.1 punto
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In alcuni dei grandi bronzi , Sesterzi e doppi Sesterzi , emessi da Postumo , compaiono ad un certo momento delle coniazioni in corso in diverse zecche galliche , le classiche SC , Senatus Consultum , probabilmente questo avvenne quando la situazione della scissione da Roma si stabilizzo’ e nella Provincia gallica si istauro’ una sorta di Parlamento o Senato locale in opposizione , forse di sfida , a quello legale di Roma . Postumo da questo momento governo’ la Gallia autonomamente e da Augusto ufficialmente riconosciuto nella Provincia . Alcuni Sesterzi senza e con le lettere SC , come esempi delle emissioni , tre senza SC e tre con SC .1 punto
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Mi accodo a quanto detto da @Illyricum65 aggiungendo che non rilevo, oltre che l'utilità, il senso stesso del riproporre ciclicamente a breve distanza la medesima questione... a che pro?!?1 punto
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Caro @romanus , già in un'occasione simile di qualche tempo fa ebbi modo di segnalarti che dissento (in qualità di Curatore) dalla riproposizione ravvicinata di richieste sugli stessi esemplari. Alla luce di questi post recenti forse giova ricordartelo. 6 maggio https://www.lamoneta.it/topic/159325-sesterzio-di-elio/#comment-1807258 20 maggio https://www.lamoneta.it/topic/159801-elio-sesterzio-restaurato/#comment-1811834 7 giugno https://www.lamoneta.it/topic/160334-elio-sesterzio/#comment-1817700 Stesso esemplare, tre post. I primi dei due collegati e si sarebbe potuto semplicemente integrare la prima discussione (del 6 maggio). Nel senso che se nella prima chiedi pareri se "restaurereste o no?", decidi di farlo (lecitamente, la moneta è tua) e vuoi proporre il risultato al giudizio altrui allora bastava continuare con le foto dell'esemplare "post trattamento". Ma soprattutto dopo un paio di settimane lo riproponi di nuovo tacendo sulle due discussioni (e vicende) precedenti e chiedendo candido candido ... DI NUOVO?! Si tratta di un modo di fare che trovo in primis poco corretto in quanto non si rimanda alle discussioni e considerazioni precedenti ma soprattutto, se lo utilizzassimo tutti, porterebbe nel tempo alla creazione in Sezione di tutta una serie di discussioni pressochè simili o quantomeno convergenti sugli stessi medesimi esemplari. Capisco e scuso la leggerezza nella creazione della seconda discussione (sugli esiti dell'intervento)... ma dopo due settimane non trovo corretto riproporre lo stesso esemplare sottacendo i giudizi o almeno i link precedenti. Inoltre scorrere le discussioni nuove e trovarsi riproposti esemplari di qualche giorno prima suona un po' a presa in giro... Cordiali saluti Illyricum1 punto
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In fibra di vetro per forza te lo rovina!! Penso che Poemenius si riferisca agli spazzolini per i denti1 punto
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Ti ringrazio ma non ho cavalli da postare... Per quanto riguarda la lettera S non credo sia retrograda ma ritengo sia stata mal impressa nell'atto della coniatura. Coniatura che ha dato esito a più di qualche problema. Zone non impresse al D/, da ore 7 a ore 11 ed al R/ tra ore 5 e ore 7 (che dovrebbe corrispondere all'area del D/) e poi a ore 11. In queste aree il conio non ha impresso il tondello. I motivi? Forse tondello non perfettamente piatto o scaldato. Conio rovinato o altro... tutte ipotesi. Magari un secondo colpo avrebbe sistemato tutto... se il tondello nel frattempo non si fosse mosso...1 punto
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Buon giorno a tutti. @Rex Neap: ti ringrazio per i complimenti. La monetazione di Napoli è affascinante non solo per le lettere in più, in meno, modificate ecc.., ma anche per i riferimenti alla lingua e cultura latina cui spesso si rifà, come hai fatto notare mille e una volta anche tu. I tuoi complimenti mi inorgogliscono. Grazie ancora. @demonetis: il libro del Grande Mario Traina non l'ho perché...non ho più spazio nelle mie librerie!!! E siccome tengo a preservare l'armonia con mia moglie....puoi ben capire.... Questa volta tocca a me fare i complimenti. Non conoscevo il tuo studio e, per quanto riguarda la corretta trascrizione della legenda latina, non posso che essere d'accordo con te...ubi maior minor cessat, giusto per rimanere in tema di latinismi. Oggi anche io ho arricchito il mio bagaglio culturale. Grazie.1 punto
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La tua descrizione é corretta dovrebbe trattarsi della RIC Arles 273 non è possibile capire se sia SCON- R3 oppure TCON -R La legenda dovrebbe essere DN IVLIAN-VS NOB CAES FEL TEMP - REPARATIO1 punto
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Questo Paolo.29 si butta sempre senza paracadute, spero sia un giovanotto alle prime armi e non un troll... come @profausto consiglio anche io un po' più di lettura e un po' meno di scrittura. Riguardo alla rarità del quartarolo in questione, credo che dovrebbe essere ridimensionata. Se ne vedono molti ultimamente.1 punto
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Egregio @Rex Neap, buona sera a Lei e a tutti gli Amici del forum. Ha colto nel segno, in moltissima bibliografia, numismatica e storica, sono riportati dati discordanti. L'albero genealogico dei Borbone delle Due Sicilie, curato da Alfonso Grasso e pubblicato su ilportaledelsud, riporta la data del 6 giugno 1772. Alessandro Coletti, storico (si badi storico e non numismatico per quanto io ne sappia...), nel suo "La regina di Napoli", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1986, riporta il 6 giugno 1772. Giuseppe Campolieti (altro storico non specializzato in numismatica per quanto io ne sappia) nel suo "Il Re Lazzarone", Mondadori, MI, 1999, parla genericamente di giugno 1772. Passiamo ora all'analisi dei testi (solo quelli in mio possesso...) numismatici e medaglistici. Il mitico Ricciardi si limita a riportare la leggenda in latino esplicitata all'esergo del R della piastra in questione. Il celeberrimo Memmo Cagiati, nel volume V della sua importantissima e rinomata opera, nulla dice, o meglio, riporta la leggenda in latino come il Ricciardi, senza fare commenti o dare specificazioni. Giuseppe De Sopo nulla dice. Il Dott. G. Ruotolo ne "Le grandi monete dei Borboni di Napoli" parla genericamente di giugno 1772.(rettifico: come notato da demonetis parla chiaramente del 5 giugno...la fretta gioca SEMPRE brutti scherzi) Il catalogo Gigante 2010, unica nota stonata, è d'accordo nell'ascrivere la data di nascita della principessa Maria Teresa di Borbone al 9 giugno 1772. Infine Giacomo Majorca ne "Numismatica contemporanea sicula", Palermo 1870, è l'unico testo in mio possesso ove viene scritta per esteso la nostra leggenda: Maria Theresia nata nonis junii. Per quanto attiene alle none del mese di giugno, mi pare pacifico che i latini intendessero il 5 giugno. E allora Vi chiedo: che non sia questo l'ennesimo caso che dimostra come gli Storici molte, troppe volte non tengono nel dovuto conto il "documento moneta"? Quale prova più forte e più concreta della legenda in latino impressa in rilievo sul documento costituito dalla magnifica piastra napoletana che ben conosciamo? Sono curioso di sapere cosa è riportato nell'ottimo testo di Mario Traina "Il linguaggio delle monete", che purtroppo non ho. Saluti.1 punto
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Buon giorno, riesumo (mi sia passato il termine..) questa discussione, relativa ad uno dei più artistici e storicamente significativi massimali argentei borbonici della Zecca di Napoli, per segnalare che la data della nascita della primogenita Maria Teresa non è quella indicata. Non me ne voglia @Rex Neap, ma la data corretta è 5 giugno 1772. I romani, infatti, distinguevano i giorni del mese con tre terminologie: "calende", "none", "idi". Le calende cadevano il primo giorno di ogni mese, le none il quinto e le idi il tredicesimo. Nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre le none cadevano il settimo giorno e le idi il quindicesimo, ma non è questo il caso. Saluti.1 punto
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Ho sentito gpittini, che al momento è in vacanza senza pc, e ha approvato l'iniziativa; sarà quindi in caso presente anche almeno un rappresentante del Centro Culturale Numismatico Milanese. Rimanendo in tema di rapporto forum/realtà...Gianfranco è presidente del CCNM e curatore di due Sezioni!1 punto
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Buon giorno, da quanto posso vedere da queste foto, il nummo è in conservazione superiore al Bb, però sembra un po' lontano da Spl. Infatti noto, oltre al colpo già segnalato, al D usura sulla guancia, sui capelli e sull'alamaro della divisa del re, oltre a qualche graffietto. Il R forse è un poco migliore con usura solo sulle parti più alte del tipo. Mi pare che ci sia una bella patina che si intensifica verso le parti perimetrali...per me, dalle foto, Bb/bb-qSpl "con colpo al D". Sul valore di mercato lascio la parola a chi è più competente. Prima di fare l'acquisto guardi bene la moneta in mano e non si faccia intimidire da affermazioni tipo " a me è costata più di...." quasi sempre strategia per spuntare più soldini...1 punto
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Mario buongiorno, All'invito di un coordinamento per sviluppare una iniziativa Numismatica anche a Padova e far conoscere la città stessa, ci trovi ampiamente disponibili . Come sai il Circolo Numismatico Patavino organizza periodicamente conferenze e momenti di aggregazione con un discreto seguito locale, ma che spesso non va oltre al territorio. Le collaborazioni con le istituzioni del territorio (Comune, Musei Università) mi sentirei di giudicarle al momento eccellenti grazie al rispetto che poniamo e riconosciamo ai professionisti del settore.L'esperienza ci ha insegnato che le iniziative sono di successo quando vi sono persone che oltre ad essere "spettatori o collaboratori", abbiamo il piacere di essere protagonisti mantenendo rispetto per le diverse competenze, per le persone e le diverse conoscenze. Ma con discreto stupore stiamo constatando che i migliori apprezzamenti stiano ultimamente giungendo da coloro che, sebbene "non"numismatici" in senso stretto, apprezzano gli aspetti culturali e sociali che tali incontri sono in grado di offrire. I "Numismatici" diminuiscono ma sono compensati da persone con il piacere di trovare attraverso la numismatica un piacevole momento di incontro. Una iniziativa dove si possa creare un abbinamento tra numismatici provenienti da varie parti d'italia e un piacevole momento di incontro (come fatto con Milano Numismatica a cui ho partecipato) potrebbe essere un progetto interessante a Padova. Un saluto.1 punto
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... ti dico in Pvt...ma mi è costato troppo...e vabbè, ma andava calato il TRIS....le monete a volte sono come un gioco di carte...ah....ahah.....ah......1 punto
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mi pare non se ne sia mai parlato su lamoneta .... the Kyrenia Girdle pubblicata da Ph. Grierson nel 1955 un "riassunto" presente su CNG fa il quadro in modo veloce e chiaro The production of joint reign solidi must have been planned and probably implemented in advance, and attests to the importance attached to such coinage. This is hinted at in a publication concerning the first recovered example of this coinage (P. Grierson, "The Kyrenia Girdle of Byzantine Medallions and Solidi", in NumChron (1955), pp. 54-70). A massive gold belt was discovered in Cyprus in 1902, ornamented with four six-solidi consular medallions of Maurice Tiberius (dated to 582 AD) and thirteen solidi—an IMP XXXXII of Theodosius II, three Justin I and Justinian I joint reign, the Justin II and Tiberius, and eight consular solidi of Maurice. Grierson notes the rarity of the solidi, but does not emphasize the theme linking them. Theodosius' solidi mark his 42nd year as ruler, equal to the reign of Augustus; the joint reign solidi denote dynastic continuity; and the consular solidi of Maurice record the preservation of an ancient traditional office. All the solidi promote the theme of imperial and dynastic continuity, and it is tempting to see the belt as associated with celebrations surrounding the birth of Theodosius, son of Maurice, in 583 AD, the first prince "born to the purple" since Theodosius II. (There is also the possibility that one or both of the consular issues are connected to Maurice's second consulship in 602 AD. At that time, the celebrations would have been for the marriage of Theodosius [see lot 806 above].) The belt, embellished with one-half pound of coined gold plus one solidus (maybe some pieces were a little light?) must have been a donativa presented to a high ranking official, maybe even a member of the imperial family. The pieces were selected not for their rarity, but for their propaganda value. The joint reign solidi of Justin II and Tiberius were struck for the same reason—a tangible reminder of the solidity of the imperial succession. la foto è ottima e potete ingrandirla moltissimo1 punto
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"Lamoneta" è un importantissimo riferimento e una grande possibilità di coordinamento, ma mi sembra superficiale farne l'unico punto di riferimento. Credo fermamente nell'importanza dei Circoli e nella proposta di Mario di un incontro "ecumenico" dei loro rappresentanti. E non vedo nessun conflitto tra Circoli e sito.1 punto
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Interessanti gli ultimi interventi, ritornando al solitario o meno, giusto quello che dice sopra Eros, certamente un mezzo come questo, anche se virtualmente rende tutti più partecipi e vicini in particolare, e sono tanti, tutti quelli che poi un circolo non ce l'hanno o è molto distante, in questi casi il mezzo tecnologico, qualunque sia, ti permette di interagire con tutti. Non è neppure questa la discussione per ricordare che cosa è nato qui, lo sapete, ricordo però il CGN, Circolo Giovani Numismatici, Quelli del Cordusio, iniziative e contributi per tutti. La domanda mi sembra di capire è se i fora, i social, i blog, la tecnologia abbia compromesso un utilizzo dei Circoli reali ? Le risposte possono essere molte, io penso che ogni caso è a sé, dipende dal bacino, dalla strategia operata, dai costi di associazione, dalle iniziative fatte per incuriosire, dal fatto che magari ci siano in un ambito geografico più realtà che non vogliono unirsi e ognuna vuole mantenere la sua piccola identità, non ultimo la tecnologia è arrivata da diversi anni per tutti e quindi c'è in qualunque ambito e che bisogna utilizzarla per quello che può essere funzionale e vantaggioso. Io credo che qui sul forum chi voleva passare allo step successivo lo abbia fatto, gli altri bisogna un po' anche incentivarli usando proprio la comunicazione che qui sul forum è letta da tutti. Ogni caso ripeto ha sua storia, ma vedo Circoli che hanno cavalcato la tecnologia, Napoli in primis, quello di Milano che aumenta gli iscritti di 1/3 in un solo anno, quello di Bergamo che ha successo con le sue iniziative, momento giovani comunicandole qui e potrei continuare... Certo se un Circolo come il CCNM aumenta in un anno i suoi iscritti di 1/3 dei motivi ci saranno, non è casuale io credo ? Poi a volte non è detto che le iniziative debbano avere per forza l'etichetta, a me personalmente piace andare oltre le sigle, fare service per la Numismatica tutta, per la città, per la collettività, a volte le cariche, le appartenenze possono contare ma si può anche fare molto anche come semplici appassionati, il fare con chi vuole fare, con chi ci sta..1 punto
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Buona serata Altra osella che reputo meritovele di essere evidenziata è quella dell'anno V° (1622) a nome del Doge Antonio Priuli. Pochi anni prima era stata scoperta la congiura degli spagnoli per sovvertire il governo della Repubblica, passata alla storia come "congiura di Bedmar" dal mome dell'ambasciatore spagnolo che - pare - ne muovesse le fila. La paura da parte di Venezia fu veramente tanta e la repressione contro i congiurati fulminea e terribile; pur stroncata la congiura, restò per parecchio tempo un'aria pesante ed il sospetto verso la Spagna non si attenuò, anzi, nel 1623 Venezia entra in guerra contro la stessa, insieme alla Francia, per la restituzione della Valtellina ai Grigioni, che gli spagnoli avevano occupato. Il motto riportato in legenda è un vero manifesto ed esprime esplicitamente la volontà di non stare a guardare, Dio è con la Repubblica e non teme i nemici: "Si Deus pro nobis, quis contra nos" (Se Dio [è] con noi, chi [sarà] contro di noi). Il motto è di S. Paolo (Lettera ai Romani; 8, 31) ed usato, forse anche abusato, anche in altre monetazioni. saluti luciano1 punto
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Arrivato finalmente anche a me, l'ho letteralmente divorato, non posso che ringraziare di nuovo Mario @dabbene e aggiungermi alla lista, già lunghissima, di quanti hanno apprezzato questa straordinaria iniziativa. E' difficile trovare le parole per dire cose che non siano già state dette, mi fa piacere apprendere che è quasi pronto un secondo numero, mentre questo primo sta avendo una grande diffusione...che altro dire dunque, se non ad maiora? petronius1 punto
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Quindi tra la moneta di Scottish e quella della Numismatica Elite ci vedi sostanzialmente un "+" di differenza? M.1 punto
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