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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/17/17 in tutte le aree
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I piccoli restauri sono normali, le bulinature, come ti ha ben illustrato Cliff non lo sono perché, di fatto, portano le monete ad una morfologia che non è mai esistita , né all'origine né durante la loro vita naturale. Le bulinature, le stuccature e le ricostruzioni di parti di moneta, sono fortemente penalizzanti per l'effettivo valore del pezzo e, se oltrepassano certi livelli ed estensioni, lo rendono praticamente assimilabile ad un falso. Ci sono centinaia di discussioni qui sul forum su monete trattate in quel modo e condannate dal mercato e dal collezionismo "onesto" pulitura e poco più: si, rifacimento a bulino o altri strumenti, decisamente no6 punti
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Buongiorno a tutti, porto a vostra conoscenza questo grano del 1797 FERDINAN con "lettere grandi" ultimo arrivato in collezione. Il catalogo Gigante riporta per il millesimo 1797: il tipo con FERDINAN in "lettere piccole" e il 1797 con FEDINAN. Questo grano è il secondo esemplare che mi capita di vedere, uno era stato messo in vendita InAsta......e portato a nostra conoscenza in una discussione nel Forum da @Rex Neap, considerato "molto raro e inedito". Questo secondo esemplare l'ho "trovato" navigando nella rete..in Francia....da un venditore che non conosceva la sua effettiva rarita'. La moneta si presenta in ottima conservazione nei rilievi, nei fondi e nel taglio....dove è presente intatta e senza colpi la bella treccia a rilievo. Riporta una forma irregolare , delle schiacciature e mancanze dovute alla coniazione. Le foto non rendono il colore cuoio della moneta.....dal vivo è molto bella. L'altro ieri, nella sezione "La piazzetta del numismatico" ho aperto una discussione sul dubbio di periziare o no questa rarissima moneta......ho avuto da tutti I visitatori una risposta negativa in proposito. Ora qui nella sezione delle monete del Regno di Napoli, vi faccio vedere questo grano. Vorrei un vostro parere sulla sua conservazione e sulla sua effettiva rarita'. Ringrazio tutti quelli che mi dedicheranno il loro tempo. Saluti, Rocco.4 punti
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Non credo sia la stanza pertinente ma non sapendo dove pubblicare vi mostro qui le foto di questo bilancino e relativi pesi monetali di appartenenza famigliare3 punti
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Ma quale disturbo! .....la domanda l'avevo recepita subito...si trovo sulle Piastre 1818 "Testa Grande" I tre piccoli gigli nella palla dei Medici invertiti, non ho mai tenuto conto pero' della frequenza. In quella postata da @lukas1984 I gigli sono nella loro esatta disposizione: due in alto e uno in basso. Particolare a cui in molti non fanno caso........ma secondo te @ilnumismatico è un "errore araldico"? Io dovrei avere Piastre con entrambe le disposizioni....appena mi è possibile posto le foto del particolare. Intanto posto il rovescio dell'unica Piastra in mia collezione con al rovescio I tre gigli invertiti......ci sara' un collegamento fra le due tipologie?3 punti
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Salve , anche a me non piacciono le monete bulinate o che hanno subito altri tipi di restauri , meglio una moneta MB ma che sia tutta originale , d' altra parte la storia autentica di una moneta antica , pretende i suoi "difetti" , se cosi' si possono chiamare . Vanno comunque lodati ed apprezzati i venditori professionisti , come nel caso specifico , che dichiarano apertamente i campioni che hanno subito aggiustamenti , poi la questione dei prezzi di vendita prescinde dai nostri giudizi , compare o non comprare diventa esclusivamente soggettivo .3 punti
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E' un 3 cagliaresi di Carlo II di Spagna 167...non riesco a leggere l'ultima cifra. Zecca di Cagliari, classificata come MIR 91, Sollai 30 e seguenti. Naturalmente autentica. Quando imparerai ad essere più cauto nei giudizi?3 punti
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moneta autentica e molto bella, di conservazione superiore alla media. Come conservazione siamo vicini allo Spl. Il collare parla da solo ed é ottimamente conservato, non pensate che la stessa in FdC fosse molto diversa da com'è ora. Molta dell'usura che vedete sono dovute alla coniazione a martello e ai suoi problemi. Se ci fate caso il centro della moneta, dove la pressione è stata maggiore, i rilievi sono molto migliori di quelli che si hanno man mano che si ci muove verso la legenda. I 4 pallini che indicano il valore si vedono benissimo e la moneta è ben centrata. Insomma che volete di più da questa moneta3 punti
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Bulinatura: la moneta viene riscolpita con micro frese, micro trapani, bulini e altri strumenti per modificare il modellato e migliorarne l'estetica. Allo stesso tempo si mascherano difetti quali buchi e mancanze varie andando ad abbassare i fondi della moneta o ricreando particolari mancanti ad esempio riscolpendo le lettere della legenda mancanti andandole a scavare nella patina presente oppure ricreando particolari mancanti quali nasi, occhi, orecchi che magari presentavano corrosioni o distacchi importanti. Dopo l'intervento meccanico è spesso necessario ripatinare le zone interessate con una colorazione che renda meno evidente l'intervento. Chiaramente sono operazioni che possono essere applicate in varie modalità e grado.3 punti
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3 punti
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La collocazione di questa monetazione nell'ambito delle discussioni sulla Serenissima è discutibile, eppure a mio avviso rappresenta una scelta obbligata. Su questo forum si è discusso (meglio, polemizzato) sulla medaglia-osella cosiddetta "del Lido" ma, stranamente, mai sul 10 lire Municipalità Provvisoria. E' questa una moneta forse tecnicamente non ben riuscita e molto contestata dai Veneziani del tempo, ma sicuramente importante, significativa e che merita qualche commento. Il primo conio (anzi i primi 2 conii) sarebbero frutto di due (?) incisori ebrei; criticati, fu affidato l'incarico ad Antonio Schabel di rifare il conio, con risultati al tempo ritenuti accettabili, in realtà di qualità solo parzialmente soddisfacente. L'ulteriore punto dolens fu la debolezza del conio che si ruppe quasi subito dando luogo ad una frattura ad ore 2, destinata ad allargarsi e ramificarsi come visibile in vari esemplari. Non mi è chiaro perché nei cataloghi la classificazione dei 2 tipi faccia precedere il 2° (Schabel) al primo (incisore/i ignoti), ma tant' è... Posto un interessantissimo articolo di Giovannina Majer (tratto da RIN 1950-51) che delinea attraverso i documenti dell'epoca, il panorama storico ed il clima della zecca che si trovò a dover approntare in poche settimane una moneta del valore di un ducato ed un quarto e con titolo corrispondente. Municipalità provvisoria RIN 1950-51.pdf2 punti
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Ciao @adelchi, sicuramente un piccolo insediamento etrusco a Roma esisteva gia' al tempo di Romolo , forse anche prima , insediamento risiedente sulla riva destra del Tevere , sul Gianicolo , dal quale quasi tremila anni fa le cime alte dei colli che ben si vedevano d' innanzi al Gianicolo potevano dare l' idea delle mammelle femminili , quindi l' ipotesi del primitivo nome Ruma non e' poi tanto fantasiosa . Ciao @Gaetano95, per quello che riguarda la teorica istruzione di Romolo e Remo avvenuta a Gabii , questa antichissima citta' del Lazio antico si trovava in una posizione geografica al centro delle principali popolazioni latine dell' agro romano , percio' svolse un importante ruolo nella cultura laziale ai tempi mitici della fondazione di Roma come riporta anche il greco Dionigi di Alicarnasso nella sua opera : Antichita' Romane , libro IV , 53 . Questa prerogativa di Gabii come importante centro culturale , un po' la Oxford o Cambridge di oggi , fu rispettato ed ammirato anche da Roma che non la conquisto' militarmente , ma venne integrata con un accordo , come riportato nella stessa opera citata di Diongi , libro IV , 58 .2 punti
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A proposito di una eventuale etruscita' di Roma,anche il nome stesso della citta eterna "deriverebbe" da ruma parola etrusca che significa mammella,in riferimento alla forma dei suoi colli. Naturalmente e' una ipotesi da prendere con le molle.2 punti
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Ciao Rocco, non posso aggiungere nulla a quello che già la Tua Esperienza non conosca meglio di me Rilievi molto molto forti, per questa tipologia monetale, sovente molto suscettibile ai frequentissimi difetti di conio che il più delle volte tendono a nascondere la forma dei gigli. Una domanda: i gigli sono due in alto ed uno in basso? @Rocco68 per caso hai notizie di varianti con gigli invertiti anche su questa tipologia di piastre? Sarebbe bello poter ammirare una foto in alta risoluzione dello stemma, mi piacerebbe vedere alcuni dettagli, anche dei gigli in particolare per capire meglio l'entità del loro rilievo. Modestissimi graffi del tondello del R/ mi sembra influiscano solo minimamente nell'impressione dei rilievi nella parte finale delle gemme della corona e, marginalmente, in un tratto della legenda al D/. La conservazione sembra davvero ragguardevole, il metallo mi par molto lucente... diciamo che è una moneta che fotograferei molto volentieri Complimenti @lukas1984! Ti posto una delle mie "rilievi stilizzati", con la particolarità dell'8 su 9 nella data e, sempre per rimanere in tema di impazzimenti vari... con le sue belle varianti stilistiche nella parte dei capelli2 punti
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A proposito di Gabii, secondo la tradizione Romolo e Remo furono mandati proprio lì per apprendere la scrittura...Notizia facente parte della tradizione e per questo vista a tratti come "leggenda", ma se fosse vero? E' di qualche anno fa la scoperta proprio a Gabii di un vaso in impasto in una tomba femminile della necropoli dell'Osteria dell'Osa con graffite su di esso cinque lettere in alfabeto euboico. Fin qui sembrerebbe non esserci niente di strano, se non che questo vaso con relativa iscrizione sono databili alla prima metà dell'VIII secolo, intorno al 780 a.C. e quindi è di circa mezzo secolo antecedente la famosa Coppa di Nestore proveniente da Pithecussai ritenuta fino a poco tempo fa la prima attestazione di utilizzo dell'alfabeto in Italia. Con questa novità si ribalta di un bel po' la concezione della diffusione della scrittura che si pensava trasmessa dai greci delle prime colonie agli etruschi e da questi ultimi ai latini successivamente, mentre abbiamo la prova che nell'Italia peninsulare negli anni proprio della fondazione della prima colonia greca la scrittura era già presente e quindi molto probabilmente c'è stato un apprendimento contemporaneo sia da parte degli etruschi che dei latini, nello specifico in questo caso dei gabini. Quindi la tradizione che vede in Gabii il "liceo" dell'antica roma non sarebbe, a quanto pare, una "favola". Spero di non aver annoiato con questo intervento e chiedo scusa per le eventuali imprecisioni ma ho scritto a mente ciò che ricordo. In allegato una foto del vaso in oggetto con graffite le cinque lettere, accettate ormai da buona parte degli studiosi come ΕΥΛΙΝ e traducibile in "dal buon tessuto".2 punti
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@El Chupacabra, Emilio, mio mentore ricordo e addirittura "colpevole" del salto nella numismatica che ho fatto, può essere contraddetto benissimo. Non era infallibile nemmeno lui, purtroppo. E' chiaro che il suo giudizio si guarda con un rispetto diverso, ma sempre e solo la moneta bisogna guardare, se possibile. Detto questo lo SPL ci può stare benissimo, fatta la tara con le foto. E direi che alla fine i più, me compreso, ci hanno circa preso. Testimonianza del fatto che le tue foto NON sono affatto male. Non é certo il 1/4 di punto che non corrisponde alla realtà in più o in meno a far la differenza della qualità delle foto! Quindi, BRAVO2 punti
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Ciao. Bella e particolare moneta. Più che una "perizia" forse meriterebbe uno studio specifico, da pubblicare su un periodico del settore. M.2 punti
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Cari Lamonetiani, trovo sempre difficile valutare questo tipo di moneta. Oggi Vi sottopongo i due pezzi del 1924 e Vi chiedo la cortesia di esprimere una valutazione sulla conservazione degli stessi, possibilmente indicando i punti salienti che Vi portano ad esprimere il parere. Come sempre ringrazio anticipatamente coloro che mi vorranno aiutare nel chiarirmi le idee ed auguro a tutti un sereno inizio settimana. 50 CENTESIMI 1924 contorno LISCIO 50 CENTESIMI contorno RIGATO1 punto
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Controllo subito le mie Piastre 1818, ottima idea quella di aprire una apposita discussione.... Quando sara'.....qualcosa di fresco1 punto
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Guardando i pesetti appartiene alla fine del 1700 (intendo gli stemmi) complimenti! É un oggetto molto raro1 punto
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MI associo ai complimenti...vedo Genova, Savoia tra i pesi.. che origine ha?1 punto
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Buonasera Filippo.....stupendo 6 Tari', conservazione e patina superba. Come ben sai non colleziono le belle monete Siciliane......per me è gia' immensa quella di Napoli. Complimenti a te per I bei pezzi che stai aggiungendo alla tua collezione. Saluti, Rocco.1 punto
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Bravo Luca, sono anch'io dello stesso parere. Moneta gradevolissima, la tipologia è afflitta da difetti accentuati, ma la tua spicca comunque per gusto e piacevolezza (eccellente la centratura del rovescio, che cmq presenta un difetto solo marginale del tondello, lasciando apprezzare i rilievi della moneta). la delicata patina poi, è la ciliegina sulla torta. Bell'esemplare per il tipo, a me manca del tutto come tipologia nella mia piccola "fu" collezione1 punto
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Nessuno ha messo in dubbio la correttezza della descrizione di Moruzzi...è stato solo risposto al tuo post 3.... Quanto al fatto che il 90% dei sesterzi in buone condizioni siano bulinati, qui non sono d'accordo...potranno essere puliti ed eventualmente ritoccati nella patina, ma tra questo e la bulinatura ce ne passa...mi pareva che fosse stato spiegato molto chiaramente che una cosa è un restauro che non ricrea o aggiunge particolari perduti o usurati, al limite uniforma un colore, e una lavorazione a bulino che ricrea cose non più o mai esistenti o esistite realmente...c'è una enorme differenza...1 punto
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Non male anche il 5 soldi napoleonico, vedo un po' di tutto in fondo e' anche bello spaziare ed essere eclettici ...1 punto
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Non segue intensamente le varie tipologie con caratteri grandi o piccoli, quindi non posso esserti d'aiuto più di tanto ma posso dirti che a parte le debolezze la moneta è in conservazione eccellente per il tipo... Anch'io, come ti hanno già detto altri, non la farei periziare, anche perché ne sconosco il senso... Infine sono abbastanza restio a comunicare ai vari catalogatori eventuali inediti, piuttosto preferirei farci uno studio, tempo permettendo...1 punto
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Ed ecco il 2 conio in 3° stato, con una ampia frattura ramificata sulla figura muliebre ed una frattura presente anche al rovescio (ex Heritage 2005).1 punto
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si legge abbastanza bene LEOP. e la legenda della moneta che ho postato.... al rovescio bisogna considerare che è stata postata al contrario...1 punto
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Grazie Pino (@Monetaio), la tua esperienza ed il tuo giudizio sono molto importanti per me...1 punto
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http://www.cgb.fr/lorraine-duche-de-lorraine-leopold-ier-liard,bfe_324727,a.html bfe_324727 - LORRAINE - DUCHÉ DE LORRAINE - LÉOPOLD Ier Liard1 punto
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E perché mai PEGGIORE? Già te lo ha messo per iscritto, nero su bianco che è genuina e garantita. " All items are unconditionally guaranteed to be genuine and they are described in an exact and credible way taking their origins into consideration. " Al limite sei tu, bi-pollo, che gli dai pure i soldi per fargli scrivere che NON ti ha truffato! :-) Ciao. TWF1 punto
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Ciao, sicuramente a rovescio è il monte Argeo, sopra un altare. Per quanto riguarda la montagna c'è un post molto interessante in questa sezione, "i luoghi delle monete (conclusione)" (purtroppo non so come inserire qui il collegamento). La moneta mi sembrerebbe di Gordiano III, ma aspetta qualcuno più esperto. CAPPADOCIA. Caesarea. Gordian III. Æ 30. A.D. 243/244 (Regnal year 6). Obv: AVKMANTΓOPΔIANOC. Laureate head right; rev: MHTPO-KAICBN, ETS in ex. Agalma of Mt. Argaeus placed on altar. Ref: BMC 342v (date).1 punto
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Rispondo alla chiamata alle armi di @altrove2000 anche per provare a proporre una soluzione alternativa che può spostare lo sguardo verso un'altra possibile origine dei tondelli utilizzati per la coniazione dei quarti in discussione. Io nel verso della prima moneta proposta percepisco quel che resta delle lettere che potrebbero comporre la legenda SIT NOMEN DOMINI BENEDICTV o possibili variabili imitative di questa legenda. A scopo esplicativo allego l'immagine del verso, preventivamente ruotata di 90° in senso antiorario, con riportate a bordo moneta le lettere di cui penso d'intuire le tracce. La cosa, se confermata, porterebbe a puntare verso i coevi Liard francesi o loro imitative un saluto Mario1 punto
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aggiungo che a me desta qualche dubbio il manufatto, potrebbe essere un falso coevo ( ma è una mia impressione e non sono molto "ferrato" in questa monetazione)1 punto
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The "Federico Vanutelli" Collection of Italian and Savoian Coins FIRENZE COSIMO III DE' MEDICI (1670-1723) Soldo o 3 Quattrini 1719 per Pisa. MIR 453/3 Cu g 2,38 Rarissima MB÷BB1 punto
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Salve a tutti due. Tutto va bene: Soldo II tipo; Bourg, B a sei ora sotto la stemma, D per Emanuele Diano dopo la data. Bella monetina . La B ,perché è incompleta sembra una R Ciao. Alain.1 punto
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In attesa dei dettagli della Giornata dei Circoli, continuo sul tema iniziale solitario o meno solitario ? Devo raccontare la mia esperienza personale che parte non da lontano un 10/12 anni fa, ricordo che per esempio andavo al Cordusio, avevo qualche contatto con qualche venditore, a volte compravo, a volte guardavo soltanto, andavo da solo, da solo stavo tranne qualche colloquio con i titolari dei banchetti, a casa ritornavo da solo. Bello comunque, nulla da dire, vedevo monete, imparavo qualcosa, ma certamente mancava almeno, per come sono fatto, molto...mancavano i rapporti umani, i confronti, i pareri... Altrettanto a convegni tipo Verona, vedevo più monete, più commercianti, vedevo tanta gente passare, sfiorarmi, ma lì finiva con qualche acquisto se andava bene... Certamente c'erano anche i Circoli, arrivò la tecnologia, l'invecchiamento inevitabile di molti appassionati, anche la crisi economica...le aste diventarono anche on line, nacquero gli shop su internet... Molti stravolgimenti, molti cambiamenti, che però sono insiti oggi nel sociale, nel commercio...e quindi a volte bisogna anche continuare utilizzando il meglio di ogni mezzo, il mix virtuale/reale può essere una strada da cui rilanciare e riaffermare anche l'importanza dell'incontro, della condivisione, del parlarsi, del rapporto diretto tra appassionati ma anche col commerciante. Questo incontro reale tra Circoli, Gruppi permetterà poi anche questo, un passaggio dal virtuale al reale cercando di evidenziare luci, ombre, futuro, possibilità di interagire assieme...il confronto è sempre positivo, e se si riesce a crearle queste possibilità, è già un buon segnale...1 punto
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Forse il miglior modo per onorarlo è ricordare le sue numerose opere numismatiche, alcune delle quali fondamentali: Le antiche monete piemontesi. 1978 Monete zecche pergamene dei Principi Savoia-Acaja signori del Piemonte. 1989 Castellania di Mirandolo Contea di San Secondo nella storia del vecchio Piemonte. 1987 Monete e zecche medievali italiane. 1992 Monete sabaude, 8 secoli di storia. 3 voll. 1993-1998 Dalla dracma gallo-celtica al marengo napoleonico, 3 voll. 2004-2009 Con M. Dhenin, Monnaie d’Italie I. 2007 Monete e zecche del Piemonte e Valle d'Aosta. La storia regionale attraverso le monete e le antiche zecche. 20151 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 50.000 Conservazione: Spl Località: Salerno1 punto
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Secondo me, se le cose sono così palesi, i nomi andrebbero fatti...1 punto
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Taglio: 1 euroNazione: PortogalloAnno: 2008 cartina errataTiratura: 95.000 circaConservazione: BBLocalità: Milano p.s. non sono riuscito a fare foto fronte-retro migliore. E' la mia seconda cartina errata di questa moneta!!!1 punto
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Salve amici del forum! Mi serve il vostro aiuto per classificare questo tornese di Ferdinando I d'aragona. Dovrebbe essere MIR 80 D'ANDREA/ANDREANI 73 (NC) Peso 0,55g. 15 mm circa. Grazie per l'aiuto!1 punto
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Salve ragazzi! ci tenevo a mostrarvi il mio ultimo arrivo nonché subito divenuto pezzo speciale della mia collezione! Che ne pensate? pareri sulla conservazione? Saluti Gasp1 punto
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"La ciotola" in tutte le sue forme (ciotole,barattoli,scatole,casse,cestini,valigie,secchi,vasi,etc etc) è la cosa che da sempre e che tuttora dopo tanti anni mi diverte di più in assoluto del collezionare monete. Negli anni ho trovato un sacco di roba e a suo tempo fondai qui sul forum il gruppo "Quelli della ciotola..." per gli estimatori della pratica Se mettete "ciotola" nel motore di ricerca del forum verranno fuori le storie di una miriade di interessanti e fortunati ritrovamenti. Sapete chi era un "ciotolaro" convinto? Gabriele D'Annunzio. Ecco descrivere le sue ricerche in un passo de “Le faville del maglio.” lo scolare in campo de’ fiori Io non ho ne’ miei armarii e scrigni «infinite medaglie di bronzo e di ariento e d’oro», come l’amico di frate Francesco da Pietrapane. Ma ben ho il conio nel cranio: ho il torsello nell’osso coronale e la pila nell’occipite. Quand’ero scolaro a sgobbo di latino sotto il magisterio canoro di Onorato Occioni esule da Trieste, andavo spesso a razzolare raspare frugare i giudei rigattieri in Campo de’ Fiori per trovar monete, medaglie, statuette, istoriette di rilievo, intagli di niello, sempre disposto a barattar pranzo merenda cena golosìa fornicherìa e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata, per la rarità insperata, pronto a gustar la spica di Metaponto il grappolo di Calacte la conchiglia di Cume il granchio di Cos la colomba di Sicione il gallo di Suessa il cigno di Camarina e perfin la civetta di Rubi nella succedanea ricotta del procoio, apparecchiatissimo a masticare il bove di Esernia il cavallo di Larissa il cane di Erice il cervo di Petelia il cignale di Arpi il leopardo di Centuripe in statere in dramma in tetradramma in decagramma, e perfin l’elefante d’Etruria e i serpenti di Enna, attraverso la soccorrevole piccia domestica di fichi seccati e maritati in Vacri d’Abruzzo. Ahimè, troppo spesso mi dovevo contentare d’un baiocco della Sede vacante! Sol una volta m’avvenne di tirar fuori da un mucchio d’ottoname un Sigismondo di Matteo de’ Pasti e un Lionello di Vittore Pisano. Così, nella sfortuna, anch’io cominciai a ingegnarmi e dilettarmi di contraffare i conii delle medaglie antiche. E per ciò forse, da falsatore a falsario, m’ebbi nel mio eremo di Romena tanta familiarità con Maestro Adamo. Saluti Simone1 punto
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Beh, il "problema" lo avete capito tutti, adesso però dovremmo risalire alle cause, che dite? ;) Interesantissime le nozioni e le ipotesi di @@angel, ma personalmente propendo verso un'altra spiegazione, molto più "realistica": come suggeritomi, a me pare proprio un intrigante falso d'epoca, ma c'è ancora qulacosina che non mi convince: non sarà spettacolare, ma non mi pare che sia caratterizzata da un conio molto rozzo.... Che ne dite in merito? Attendo numerosi vostri pareri :D1 punto
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ciao, personalmente non ho idea di cosa sia l'oggetto della foto, però provo a dare il mio contributo: Il simbolo che compare al centro è indubbiamente la "rosa quadripetala malatestiana", un simbolo strettamente legato alla famiglia dei Malatesta di Rimini; in effetti è presente sulle monete malatestiane, sulle decorazioni dei monumenti (in particolare il duomo di Rimini, il famoso tempio Malatestiano abbonda di questi simboli), sul materiale pubblicitario della provincia di Rimini che ha recuperato l'antico simbolo della città... Tuttavia il simbolo della rosa quadripetala è stato recuperato dai Malatesta dall'antica famiglia romana degli Scipioni (quella di Scipione l'Africano) infatti i signori di Rimini che avevano conquistato il potere grazie ad abili strategie politiche e militari, desideravano incrementare il loro prestigio legando il nome della famiglia a nobili origini; così commissionarono ad un importante storico dell'epoca una ricerca sul loro albero genealogico... lo storico riuscì abilmente a far discendere la famiglia direttamente da quella degli Scipioni appunto... naturalmente non c'era nulla di vero in questo, era solo propaganda, comunque i Malatesta da quel momento fecero propri i simboli della famiglia dalla quale "discendevano" e cioè l'elefante (con chiaro riferimento alla vittoria contro Annibale e la rosa quadripetala, riempiendo la città di questi simboli.1 punto
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