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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/18/17 in tutte le aree

  1. Salve , a maggior ragione il tuo giudizio sui "catorci" mi pare ancor piu' fuori luogo .
    4 punti
  2. @leop & seguenti, effettivamente ho scritto una cosa non corretta. :-) Sorry. Però non ti "sorro" sulla tua affermazione sui "catorci illegibili", mi spiace ma dimostri di non aver la sensibilità di andare oltre il mero fattore estetico e di non capire cosa c'è veramente "dentro" le nostre monete. Mi spiace per te, non sai cosa ti perdi. :-) @Afranio_BurroSPL forse, io non ne ho mai viste di SPL dal vivo, in foto si, ma chissà se erano vere SPL o semplicemente rifatte ad arte? :-) @horus1979, scusami per la grassa risata ma quando leggo qFDC (o come tu riporti il venditore che spacciava la moneta per FDC) la risatona mi viene spontanea. Non era mia intenzione offenderti in alcun modo e se se ti ho offeso me ne scuso. Ciao a tutti. TWF
    3 punti
  3. @michell72 evito di esprimermi, ma voglio solo dire una cosa, qualsiasi moneta appena coniata per ovvie ragioni non può avere una storia: è nuova!!! La storia della moneta la fa il tempo, magari fra qualche anno o decennio anche questo "schifo" di monete come tu le chiami avranno qualcosa da raccontare...
    3 punti
  4. Una regola di educazione ma direi anche di buon senso che vige qui è quella del rispetto degli altri collezionisti o studiosi: RISPETTA LE SCELTE COLLEZIONISTICHE DEGLI ALTRI. Liberissimo di non essere d'accordo con loro ma ti invito ad usare toni appropriati.
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti, porto a vostra conoscenza questo grano del 1797 FERDINAN con "lettere grandi" ultimo arrivato in collezione. Il catalogo Gigante riporta per il millesimo 1797: il tipo con FERDINAN in "lettere piccole" e il 1797 con FEDINAN. Questo grano è il secondo esemplare che mi capita di vedere, uno era stato messo in vendita InAsta......e portato a nostra conoscenza in una discussione nel Forum da @Rex Neap, considerato "molto raro e inedito". Questo secondo esemplare l'ho "trovato" navigando nella rete..in Francia....da un venditore che non conosceva la sua effettiva rarita'. La moneta si presenta in ottima conservazione nei rilievi, nei fondi e nel taglio....dove è presente intatta e senza colpi la bella treccia a rilievo. Riporta una forma irregolare , delle schiacciature e mancanze dovute alla coniazione. Le foto non rendono il colore cuoio della moneta.....dal vivo è molto bella. L'altro ieri, nella sezione "La piazzetta del numismatico" ho aperto una discussione sul dubbio di periziare o no questa rarissima moneta......ho avuto da tutti I visitatori una risposta negativa in proposito. Ora qui nella sezione delle monete del Regno di Napoli, vi faccio vedere questo grano. Vorrei un vostro parere sulla sua conservazione e sulla sua effettiva rarita'. Ringrazio tutti quelli che mi dedicheranno il loro tempo. Saluti, Rocco.
    2 punti
  6. DE GREGE EPICURI A VR ho trovato, in un piccolo lotto, anche questo bronzo di 6,6 g., al quale inizialmente non avevo prestato attenzione, forse per la sua conservazione mediocre. In realtà, è abbastanza ben leggibile. Al D, una testa molto grande verso dx (esce in parte dal tondello), con barba e capelli fluenti; può richiamare uno Zeus, benchè sia abbastanza rozzo. Al rovescio, un cavaliere verso destra, di qualità nettamente celtica, sotto al quale una scritta: O-pi greco- ?-OIT. L'insieme fa pensare all'imitazione bronzea di monete macedoni di Filippo 2°; dunque, una moneta celtica di area danubiana o pannonica. Non ho grandi cataloghi in questo campo, ma proverò a cercare. Mi date una mano? Direi che il diritto ricorda molto la moneta bronzea postata da Aulisio nella discussione "Storia di un cavallo" al post 7; ma il rovescio è diverso.
    2 punti
  7. Buongiorno, Oggi voglio condividere con voi questo bel 6 Tarì 1730 di Carlo iii, Sono ben accetti pareri riguardo la conservazione e.....la rarità. Personalmente la reputo "abbastanza" rara, di questa zecca e periodo non se ne vedono così spesso. Buon weekend a tutti! Filippo
    2 punti
  8. Buonasera. Ecco un'altra medaglia devozionale ottagonale da identificare (mm.23.) Grazie mille . Alain.
    2 punti
  9. scusatemi per l'off topic e per aver fomentato la discussione, mi sentivo di farlo ma non volevo offendere nessuno. oltretutto sono d'accordo con l'ultimo intervento di @mazzarello silvio. in effetti il mio punto di vista manca di quella poesia che è la benzina del collezionismo.
    2 punti
  10. Ciao nessuno ha detto che hai offeso alcuno, sinceramente si, mi da fastidio per vari motivi: ruzziche o rottami è un modo di dire che si è sempre usato, ma in modo benevolo non dispregiativo, poi non venirmi a fare la predica di cosa ci facevano con certe monete perché non è ne più ne meno di quello che fanno adesso, solo che una volta era una cosa fatta alla luce del giorno, adesso invece ci si nasconde dietro il buonismo , per poi fare di peggio, vedesi fomentare guerre per poter vendere di armi ecc, ma non è questo il luogo per parlare di queste cose, qui si parla di monete, di come sono o come erano, di cosa rappresentavano ecc. Se studi la materia un po' più approfonditamente vedrai che le monete che vengono trovate e studiate sono in maggior parte consunte a volte illeggibile ma hanno lo stesso valore storico di quei pochi esemplari in ottime condizioni. Silvio
    2 punti
  11. Speriamo che per quel periodo abbia chiesto lumi al nostro @adolfos
    2 punti
  12. Da curatore di sezione , ti invito a rispettare di più , e ad usare termini più soft . Liberissimo di non credere o non avere a cuore preti e monete vaticane , ma il nostro Forum è questo e da oltre un decennio si regge sul rispetto e sulle monete , tutte .
    2 punti
  13. E oggi si continua nuovamente al Cordusio con la distribuzione, con molti che non l'hanno ancora ricevuto, e con altri che per gli echi vorrebbero averlo.. Insomma ancora grandissima divulgazione nel cuore di Milano.. Eros
    2 punti
  14. Beh che dire, posso solo ribadirti che il nominale merita per conservazione visto la difficoltà della chioma... Forse poco considerato e ricercato proprio per gli scarsi esemplari degni di nota, seguiti da un prezzo poco congruo congruo. Oramai per prendere qualcosa in alta conservazione ci vogliono un pacco di soldi, e forse neanche troppo giustificati visto alcune bolle.. Le perizie preferirei lasciar perdere altrimenti mi toccherebbe scrivere un tomo a riguardo... Caro Rocco, per quanto concerne la rarità, su cosa possiamo basarci, solo su quelle censite o presunte, e il resto degli esemplari in possesso ai migliaia di appassionati sparsi nel resto del pianeta, che raccolgono il Regno di Napoli? Purtroppo la parola rara e divenuta da tempo temine consueto nella nuova numismatica, basti pensare che nei testi classici che hanno fatto la storia di questa scienza, tutto ciò non è minimamente neanche preso in considerazione. Anche perchè il fine non era quello d valorizzare il tondello stesso per dargli un valore economico pari alla sua rarità presunta, ma quello di descriverlo e studiarlo sotto i suoi aspetti iconografici, storici e per la le loro diversificazione legate alla leggenda e alla sua punteggiatura. Francamente non mi preoccuperei di certi dettagli, ma del suo valore intrinseco, dettato dalla storia, dalla composizione incisoria, e dal linguaggio espressivo che l'artista ci ha voluto comunicare, oltre l'emozione che potremmo avere nell'ammirare questo frammento d'arte settecentesca Partenopea... Rimango comunque sempre affascinato nell'ammirar tanto splendore, questa monetazione mi ha rubato il cuore sin da fanciullo, e ancora ogni volta che l'osservo, la trepidazione pervade i miei sensi... Bel colpo Rocco. Eros
    2 punti
  15. Buongiorno a tutti. Sono un neofita ultrasettantenne. Completamente ignorante di numismatica, ma innamorato perso della bellezza delle monete di Grecia e Magna Grecia. Ci sono tre monete che sogno di possedere (e sarò grato di ogni segnalazione in proposito) insieme a quella di Taranto che ho regalato anni fa a mia moglie (‘Taras’ lei lo chiama affetuosamente ‘Tarzan’, ma visto che cavalca un delfino va bene uguale). La prima moneta che sogno è di Taranto e mostra un uomo che abbraccia il cavallo ancora montato da un bambino (fantino?). Uomo e cavallo sono intrecciati così strettamente che diventano una cosa sola (Giacosa “ Uomo e cavallo sulla moneta greca” tavola LV in alto). La seconda moneta che sogno è sempre di Taranto e mostra il cavaliere che ha passato la gamba destra oltre l’incollatura del cavallo e si appresta a smontare. (Giacosa tavola LX). La terza moneta infine mostra un cavallo che si è sciolto da ogni vincolo e galoppa libero (ma, sembra anche felice) verso l’infinito. Queste monete guardate in successione : cavallo e cavaliere vittoriosi >> uomo che abbraccia il cavallo >> uomo che scende da cavallo >> cavallo, senza più l’uomo, che galoppa libero … queste monete guardate in successione mi sembra che rappresentino oggi una metafora visiva di quelle che saranno le prossime tappe della mia vita. Chi sia poi io, se l’uomo che scompare oppure il cavallo che galoppa finalmente libero, rimane tutto da scoprire. PS I dettagli tecnici sono : Primo sogno : Taranto 344-334 aC – Statere argento Secondo sogno : Taranto 380 345 aC – Statere argento Terzo sogno : Entella. Mercenari Campani 370-350 aC - Litra
    1 punto
  16. Anch'io avevo visto quella di Moruzzi, credo usassero timbri di entrambi i colori, non sarebbe affatto strano, del resto se avessero usato solo il rosso, fare un falso con timbro nero non mi pare una cosa troppo furba petronius
    1 punto
  17. Medaglia devozionale ottagonale, bronzo/ottone, del XVII sec.- Roma.- D/ Madonna con Gesù Bambino che regge il globo crucigero, dovrebbe rappresentare la Madonna Vallicelliana (affresco) che si trova in S. Maria Vallicella a Roma, chiesa che fu dimora di S. Filippo Neri.- R/ S. Filippo Neri con aureola, volto a sx, con pianeta o casula (suo attributo), ritratto di finissimo stile, non comune.- Ciao Borgho
    1 punto
  18. la notizia è ottima e speriamo porti ad una consultazione realmente libera del materiale. L'Archivio di Stato ha messo on line alcune migliaia di immagini dei più importanti registri medievali riguardanti Venezia: iniziativa profondamente meritoria, ma a distanza di qualche anno vari documenti non sono più consultabili, sembra per colpa del server. Una quantità molto maggiore di materiale è stata digitalizzata ma si può consultare solo andando fisicamente in archivio (mmmm....). Speriamo bene!!
    1 punto
  19. Non sono un pretino, tutt'altro, ma visto che continui, risolviamo il problema
    1 punto
  20. Anche per me è BB/Spl, più bello il R. Saluti
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  21. Grazie per la stima e considerazione Non ho ancora visionato i'opera e credo che difficilmente, ahimè, lo farò, considerato il costo del testo. Tuttavia, sono sicuro della sua validità a prescindere, riconoscendo all'Autore esperienza e capacità numismatiche di grande spessore. Cari saluti
    1 punto
  22. Pubblicazione molto interessante , sicuramente c'era bisogno di un corpus aggiornato riguardante tale monetazione. Volevo sapere a tal proposito se l'autore nella composizione di tale volume abbia tenuto conto dei recenti scritti riguardanti il misterioso ed ancora incerto periodo del Senato Romano, considerando anche il fatto che , correggetemi se sbaglio, l'autore abbia una maggiore esperienza sulla monetazione milanese .
    1 punto
  23. Ho dovuto comprimere l'immagine.
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  24. Buongiorno e grazie Eros, il Grano l'avrei preso anche se fosse stato un mB come conservazione...tanto è il mio amore verso questi piccoli nominali in rame napoletani. Per la rarita' concordo con te sul fatto che ancora c'è tanto da scoprire e in molte collezioni "riposano" monete napoletane veramente rare e inedite.......quindi di conseguenza non posso dire quanti di questi meravigliosi Grani 1797/1798 ci siano. Infine mi piace sempre ricordare le parole ( fatte incidere sul frontespizio del raccoglitore della sua prestigiosa collezione di banconote) di un collezionista: "Il prezzo si dimentica, la qualita' rimane". E un pensiero lo dedico pure al venditore del Grano......che non conosceva affatto il valore della moneta e che mi ha fatto un gradito regalo. Un saluto a tutti e appena posso inserisco altre foto e I dati ponderali della moneta.
    1 punto
  25. Grazie a tutti delle info... e grazie a @King Johnper il "taccagno"! :-) Visto il probabile valore della moneta (e della sua rarità... @gpittininon l'aveva mai vista!!! :-D) magari sbrago e ci butto ben 5,50€! Scherzi a parte, mi piace veramente molto, quanto posso puntare? 20€? Ciao. TWF
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  26. il rovescio con il progetto iniziale della chiesa, che poi sappiamo aver avuto altre strade...
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  27. La collocazione di questa monetazione nell'ambito delle discussioni sulla Serenissima è discutibile, eppure a mio avviso rappresenta una scelta obbligata. Su questo forum si è discusso (meglio, polemizzato) sulla medaglia-osella cosiddetta "del Lido" ma, stranamente, mai sul 10 lire Municipalità Provvisoria. E' questa una moneta forse tecnicamente non ben riuscita e molto contestata dai Veneziani del tempo, ma sicuramente importante, significativa e che merita qualche commento. Il primo conio (anzi i primi 2 conii) sarebbero frutto di due (?) incisori ebrei; criticati, fu affidato l'incarico ad Antonio Schabel di rifare il conio, con risultati al tempo ritenuti accettabili, in realtà di qualità solo parzialmente soddisfacente. L'ulteriore punto dolens fu la debolezza del conio che si ruppe quasi subito dando luogo ad una frattura ad ore 2, destinata ad allargarsi e ramificarsi come visibile in vari esemplari. Non mi è chiaro perché nei cataloghi la classificazione dei 2 tipi faccia precedere il 2° (Schabel) al primo (incisore/i ignoti), ma tant' è... Posto un interessantissimo articolo di Giovannina Majer (tratto da RIN 1950-51) che delinea attraverso i documenti dell'epoca, il panorama storico ed il clima della zecca che si trovò a dover approntare in poche settimane una moneta del valore di un ducato ed un quarto e con titolo corrispondente. Municipalità provvisoria RIN 1950-51.pdf
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  28. Ci mancherebbe...per quanto posso collaboro volentieri anche io :-)
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  29. Di fatto tra la metà del 700 e il primo decennio dell'800 i miei antenati rivestirono in qualità di sindaci il ruolo di amministratori.... Il comune era formato da Terre e Ville in base all'entità demografica... Alcune tra le Frazioni ( Terre) avevano una rendita autonoma, frutto dei capitali e del profitto ricavato dalla gestione, affittanze dei beni posseduti dalla Parrocchia e dai vari oratori locali.. i Sindaci e chi rivestiva incarichi civili si occupa di redigere il Libro dei Capitali et Incanti della terra in questione,,i miei antenati per oltre 60 anni si occuparono della gestione di tale patrimonio ( contratti di mezzadria, affitanze, dare e avere, prestiti e riscossione dei debiti che per accolazzione spesso gravavano alle spalle delle famiglie e discendenti per oltre 50 anni.. Questo bilancino potrebbe essere stato utilizzato per i vari pagamenti. Tra l'altro il periodo della monetazione Coincide
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  30. La lettura di @mariov60 mi convince, anche se non riesco a vedere la C, per cui pensereri ad un BENEDITV.
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  31. Ma quale disturbo! .....la domanda l'avevo recepita subito...si trovo sulle Piastre 1818 "Testa Grande" I tre piccoli gigli nella palla dei Medici invertiti, non ho mai tenuto conto pero' della frequenza. In quella postata da @lukas1984 I gigli sono nella loro esatta disposizione: due in alto e uno in basso. Particolare a cui in molti non fanno caso........ma secondo te @ilnumismatico è un "errore araldico"? Io dovrei avere Piastre con entrambe le disposizioni....appena mi è possibile posto le foto del particolare. Intanto posto il rovescio dell'unica Piastra in mia collezione con al rovescio I tre gigli invertiti......ci sara' un collegamento fra le due tipologie?
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  32. Buonasera a tutti, vi aspettiamo numerosi il 23 e 24 giugno a Castellammare di Stabia (Napoli) al Memorial Correale, 44° manifestazione di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, telecarte e oggettistica varia. Venerdì 23 Giugno un omaggio ricordo per tutti i collezionisti e non, 8 cartoline a tiratura limitata in 50 esemplari, che ritraggono i luoghi di Napoli e Castellammare di Stabia antica, mentre sabato 24 Giugno sarà messa in vendita una medaglia di San Michele Arcangelo, patrono della frazione di Scanzano a Castellammare di Stabia, incisa dallo scultore fiorentino Cesare Alidori, con le seguenti caratteristiche: Diritto: Processione San Michele Arcangelo a Scanzano Rovescio: Chiesa del SS. Salvatore a Scanzano Anno: 2009, Argento 925, diametro mm. 26, peso gr. 8,80, tiratura limitata (massimo 30 esemplari) Ampio parcheggio custodito, venerdì 23 Giugno 2017, l'Associazione Circolo "Tempo Libero", per chi volesse fermarsi a pranzo, offrirà un menù a prezzo fisso, un primo, un secondo, un contorno, dessert, acqua o bibita, a soli € 10,00, mentre il sabato tutto a € 15,00. Gli orari di apertura e chiusura sono: Venerdi 23 Giugno 2017, dalle ore 9:00/13:00 - 15:00/20:00 Sabato 24 Giugno 2017, dalle ore 9:00/13:00 - 15:00/17:00 Ingresso Libero Grazie anticipatamente per l'eventuale partecipazione, a presto da Attilio Maglio.
    1 punto
  33. Nessuno ha messo in dubbio la correttezza della descrizione di Moruzzi...è stato solo risposto al tuo post 3.... Quanto al fatto che il 90% dei sesterzi in buone condizioni siano bulinati, qui non sono d'accordo...potranno essere puliti ed eventualmente ritoccati nella patina, ma tra questo e la bulinatura ce ne passa...mi pareva che fosse stato spiegato molto chiaramente che una cosa è un restauro che non ricrea o aggiunge particolari perduti o usurati, al limite uniforma un colore, e una lavorazione a bulino che ricrea cose non più o mai esistenti o esistite realmente...c'è una enorme differenza...
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  34. ... ho provveduto io a farlo (lo studioè in stampa).....già da quando è apparso il primo esemplare alla INASTA......se le cose vanno secondo le mie intenzioni, il volumetto contenente altri 4 saggi sulla monetazione di Ferdinando IV di questo periodo (con l'aiuto economico di un mio caro amico) verrà omaggiato al prossimo convegno di Napoli. Un caro saluto a tutti. PM
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  35. @gennydbmoney...ho provveduto già IO, ma non a comunicare....., mi conosci, a fare uno studio su questa moneta e le "sorelline"; il volumetto contiene altri 4 saggi sulla monetazione di Ferdinando IV di questo periodo. E' in stampa.....e se le cose vanno secondo le mie intenzioni e dell'amico che lo sponsorizza.....verrà omaggiato al prossimo Convegno di Napoli, di settembre. Genny...e spero che quest'anno ci vieni.....ciao e a presto.
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Era un po' che non mi capitava il soldo di Pio IX "testa piccola" in una ciotola.
    1 punto
  38. ti do la spiegazione lunga...che comunque resta una mia opinione..... la questione dei tremissi di Giustiniano è complessa e anche se la maggior parte anche di quelli "scadenti" è di Costantinopoli, alcuni tratti stilistici di quello da te postato (al retro soprattutto) , ricordano quelli che Hahn nel MIBE attribuisce a Tessalonica. a complicare la cosa c'è sicuramente "nel tuo" una pessima resa di PP AVC al dritto , con la seconda P che sembra una A e la C finale, che già di norma sembra una I, inglobata nella V.... tuttavia, la posizione e stile delle lettere e lo stile in generale, mi porta a pensare a una pessima realizzazione di Costantinopoli più che a una copia "barbarica"
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  39. Lo avevo notato anche io e mi ero salvato queste immagini (da notare il "nasone" della seconda moneta)
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  40. In attesa dei dettagli della Giornata dei Circoli, continuo sul tema iniziale solitario o meno solitario ? Devo raccontare la mia esperienza personale che parte non da lontano un 10/12 anni fa, ricordo che per esempio andavo al Cordusio, avevo qualche contatto con qualche venditore, a volte compravo, a volte guardavo soltanto, andavo da solo, da solo stavo tranne qualche colloquio con i titolari dei banchetti, a casa ritornavo da solo. Bello comunque, nulla da dire, vedevo monete, imparavo qualcosa, ma certamente mancava almeno, per come sono fatto, molto...mancavano i rapporti umani, i confronti, i pareri... Altrettanto a convegni tipo Verona, vedevo più monete, più commercianti, vedevo tanta gente passare, sfiorarmi, ma lì finiva con qualche acquisto se andava bene... Certamente c'erano anche i Circoli, arrivò la tecnologia, l'invecchiamento inevitabile di molti appassionati, anche la crisi economica...le aste diventarono anche on line, nacquero gli shop su internet... Molti stravolgimenti, molti cambiamenti, che però sono insiti oggi nel sociale, nel commercio...e quindi a volte bisogna anche continuare utilizzando il meglio di ogni mezzo, il mix virtuale/reale può essere una strada da cui rilanciare e riaffermare anche l'importanza dell'incontro, della condivisione, del parlarsi, del rapporto diretto tra appassionati ma anche col commerciante. Questo incontro reale tra Circoli, Gruppi permetterà poi anche questo, un passaggio dal virtuale al reale cercando di evidenziare luci, ombre, futuro, possibilità di interagire assieme...il confronto è sempre positivo, e se si riesce a crearle queste possibilità, è già un buon segnale...
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  41. Interessante la presentazione di oggi del libro che e' stato illustrato dai vari intervenuti anche per la metodologia utilizzata per realizzarlo. Un team di collaborazioni, una rete di informazioni sui ritrovamenti locali, indubbiamente una rivisitazione completa e aggiornata del precedente testo. Ma oltre allo specifico sul libro, visto il livello dei relatori, le riflessioni si sono allargate a tematiche generali sulla numismatica. Riporto quanto detto da ben 5 relatori, e precisamente le interconnessioni evidenti tra tre componenti della numismatica, commercio, ricerca scientifica e collezionismo privato. l'impriscindibilita' e importanza del collezionismo e' stata poi più volte ribadita anche per il concreto e fattivo apporto dello stesso nella stesura di questo libro e non solo ...
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  42. Vengono segnalati anche esemplari coniati ad Aosta nel tipo "con tre rose" cioè con il segno di zecca al posto della quarta Rosetta, anche qui ho dei dubbi visto che non ne ho visti sino ad ora, e ci sono invece sicuramente della zecca di Aosta del tipo "con una rosa" , con Rosetta centrale è segno di zecca in basso nel diritto e a volte nel rovescio. Questa tipologia si trova anche con il segno di zecca G per Gex e con la piccola I sotto la corona del diritto che porta al maestro Janin che operò a Gex dal 1584 al 1588. Probabilmente questa tipologia potrebbe essere stata coniata in Aosta nel periodo a fine 1586 da Roglia e Robbio o dal Valgrandi che vi lavorò da metà 1587 alla chiusura della zecca. la tipologia invece "con le due rose" potrebbe essere stata coniata nel periodo intermedio, cioè dal1582 al1584 quando venne ad Aosta Giovanni Miretto dalla zecca di Torino e dopo settembre 1584 sino a fine 1586 in cui la zecca fu appaltata a Gaspare Cornaglia. A parer mio il fatto di trovare questa tipologia di quarti con o senza il segno di zecca serviva ad attribuirli ad uno o all'altro maestro, anche se mancando indicazioni non possiamo sapere quale ad uno e quale all'altro... ma non intendo certamente indicarlo come cosa certa mancando da parte mia lo studio necessario per questa affermazione! Quello che possiamo notare è che sono stati rintracciati di questa tipologia (e per ora mi risulta solo di questa) degli esemplari ribattuti su delle monete precedenti, come si può vedere dai tre esempi precedenti coniati su dei quarti di grosso ed ora su questo su di un forte. il fatto della coniazione sui quarti di grosso dello stesso periodo, o almeno di pochi anni prima, ci sta tranquillamente, monete ritirate e coniate per necessità del momento ( urgenza di battitura o magari mancanza di tondelli quindi possibilità di recupero immediato di tondelli esistenti in zecca con conseguente guadagno di tempo e di "cambio"), ma la coniazione su di un forte coniato sotto Carlo II ben un'ottantina di anni in precedenza è anomalo. Usando un paragone assurdo è come se avessero deciso di coniare degli euro su monete del regno della prima guerra mondiale! Questo mi fa supporre che per qualche anomala ragione ci sia stato un momento nella zecca di Aosta in cui abbiano recuperato tutto quello che trovavano a portata di mano per recuperare materiale da utilizzare per i quarti di soldo da coniare, quindi monete ritirate o dei rimasugli di vecchie monete ritirate, anche se molto datati quei forti di Carlo II magari circolavano ancora nella Savoia, ma sicuramente molti erano stati ritirati in zecca. Penso non si saprà mai con certezza cosa accadde, mi aspetto invece altre sorprese con nuovi ritrovamenti, però è un peccato che queste coniazioni di monete "piccole" non siano studiate a fondo come meriterebbero o come vengono studiate monete più importanti... mi piacerebbe però sapere da altri appassionati un parere su queste mie riflessioni, magari delle idee o degli spunti su cui discutere e magari qualche idea diversa da quella che mi sono fatto su questa anomalia... sono le cose che più mi affascinano della monetazione sabauda, il fatto di trovare misteri e scoperte nuove ogni volta che mi capita di "girare l'angolo" e mi si presenta un nuovo quesito! Sicuramente più di una semplice collezione, un entrare in situazioni storiche e monetarie di diversi secoli fa che hanno condizionato (specie con queste tipologie piccole) la maggior parte delle persone di quell'epoca... ..... e scusatemi se sono stato prolisso e mi sono dilungato... ma sono cose che mi appassionano!....
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  43. Secondo un'altra tabella ISTAT 1861 -2016, , 1 lira 1937 = 1892,92 lire del 2016. Quindi 20 lire 1937 = 37858,40 lire 2016, che sono pari a 19,55 € odierni Naturalmente 20 lire 1937 avevano un potere di acqusito superiore ai nostri 19,55 euro di oggi Coefficienti_annuali_1861_2016 LIRA.pdf
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  44. Ciao a tutti, non colleziono veneziane ma papali, ma son veneto anca mi e quindi mi sento chiamato in causa! Io posto un classico dei classici, che a mio avviso deve entrare in classifica: VENEZIA Lodovico Manin (1789-1797) Multiplo da 10 Zecchini – Pa. 8 AU (g 34,93) RR Esemplare di eccezionale qualità con i fondi integri e la lucentezza originale. La quasi totalità degli esemplari si trova con foro otturato o proveniente da montatura poiché venivano indossati come gioiello avendo al R/ la figura del Redentore. Ex asta Nomisma 50, lotto 225: realizzo 46.000 euro (diritti esclusi)
    1 punto
  45. Buona giornata @@slapdash84 Ma che bella storia! Complimenti. Complimenti alla tua tenacia nell'aver voluto e potuto ripercorrere a ritroso la storia della tua famiglia e grazie per averci reso partecipi di tutto questo. Grazie ad una piccola moneta, siamo arrivati a conoscere uno "spaccato" dettagliato di storia uscito dall'alveo del tuo privato; è storia comune a tanta gente che, solitamente, non si legge nei libri della "grande" storia; o forse, la si può solo intuire. Quella che ci hai raccontato, adesso, non è più la tua storia, ma nostra. saluti luciano
    1 punto
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