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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/30/17 in tutte le aree
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@gennydbmoney.... gr. 18,25 - dm. 34,75 Degli altri 3 di cui sopra è il SICILIA a sorprendermi, pesa appena 13,70 grammi....e questo non va bene (anzi per me che studio....potrebbe farmi pensare moltooooo). Comunque per completezza: Il SICILIAR pesa 17,25 Il SICILIAR . . 16,55 Il SICILIA 13,70 L'ultimo....SICILIAR . . 18,25 Ecco un bel quadretto dei tagli. Praticamente..osservandoli da vicini sembrano " dei sassi"5 punti
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Ragazzi, guardate che voi( e io per primo) stiamo strigliando simo88 per aver, alla fine, espresso a voce quello che è il sentire più comune e la direzione verso cui sta andando la numismatica commerciale.. Se nessuno fosse disposto a spendere fior di quattrini per monete pasticciate in modo irrealistico rispetto alle normali aspettative estetiche che può avere una moneta di 2000 anni, ma pretende di collezionarle come le monete del regno , solo in perfetta condizione, il tutto perché non si ha la cognizione di quali siano le vicende temporali, fisiche, chimiche e storiche che ha avuto un metallo di 2000 anni, poi è inutile gridare allo scandalo....come ho già detto, questo è quello che il mercato chiede e i laboratori di restauro che preparano le monete per le aste di grido, non esisterebbero se non ci fosse gente disposta a spendere decine di migliaia di euro su monete irrealistiche nell'aspetto ma garantite solo dal buon nome che le propone....quindi, alla fine, simo88 non è da crocifiggere...è da apprezzare perché ha definito a chiare lettere quello che è il nuovo modo di collezionare....facciamocene una ragione, il futuro è delle monete restaurate in varia misura, c'è poco da fare.... Il ciuco si attacca dove vuole il padrone, ricordatevelo.5 punti
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Leggo ( e guardo con invidia le belle monete ) da ignorante ma con molto piacere i contributi di tutti, complimenti ! Allego il mio testone milanese cedutomi da un caro amico.4 punti
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Ragazzi, scusate se agisco d'imperio, ma mi pare che sia stato detto tutto il "dicibile" (e pure oltre) su questo bellissimo medaglione. Manca solo una risposta e la scrivo io: sì, anche al rovescio si vede il segno circolare dovuto alla realizzazione bimetallica. Lo si intravede abbastanza bene dalla foto di vendita tratta dal sito di Moruzzi. Detto questo, non so cos'altro potrebbe emergere di interessante da questa discussione. Il rischio è unicamente che si degeneri. Le premesse ci sono tutte, quindi: chiudo la discussione. PS Non li avevo ancora fatti: complimenti per il medaglione, bell'acquisto. Pezzo raro, interessante e ricco di storia.3 punti
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Posso dire? Monete Venezia mi ipnotizzano. Leone come simbolo, è un miracolo. Un simbolo vivente. Essa mostra l'intera gamma di emozioni. Gioia, orgoglio, rabbia, stanchezza. Tutto questo è nei suoi ritratti. Tutte le fasi di evoluzione. Infanzia, gioventù, la forza, la maturità saggio, stanca vecchiaia. Ma c'è un problema. In parallelo, si può essere interessati a raccogliere e Medici, Farnese, Gonzaga. Ma se si sceglie di Venezia si mangia tutti i tuoi altri interessi. Venezia non tollera la concorrenza. PS Tra l'altro. Genova e Savoia direzione troppo egoista.2 punti
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Buonasera @Legio II Italica, la mia richiesta di "vedere lo stemma" deriva dal fatto che uno stemma visconteo nel 1521 mi fa riflettere. Se veramente trattasi di stemma "visconteo" e non "ducale" (ripreso poi dagli Sforza e da tutti i dominatori del Ducato, per intenderci è il celebre stemma in quarta con aquile e biscioni) sarebbe un caso abbastanza singolare. Solitamente infatti gli stemmi milanesi di primo '500 son sempre del tipo ducale, a volte con anche l'aggiunta dei gigli francesi (Ludovico XII e Francesco I ressero infatti il Ducato durante le Guerre d'Italia, con intermezzi di governo formale sforzesco). Se di stemma propriamente visconteo si trattasse sarebbe davvero una gran bella dichiarazione di fedeltà nei confronti di una casata che ormai non governava più da oltre 70 anni!!! Quindi un discorso più storico che meramente araldico, almeno io lì vorrei arrivare, ovviamente poi la decisione di dove mettere la discussione non spetta a me. Un caro saluto, Antonio2 punti
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Caro Rocco68, prima i testi poi le monete il buon Roland questo consigliava, nella mia libreria numismatica è presente il Pagani personale di Roland dove all'interno vi è qualche traccia di tabacco e qualche bruciatura fatta dal suo inseparabile sigaro. saluti Michele2 punti
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Grazie Poemenius, ma è troppa grazia, e Alinrib perdonami forse ti lascio con più dubbi.......allora, la moneta sembra anche a me imitativa ma al rovescio, sotto al braccio non riesco a capire se si tratta di una lettera T(ertia) o di uno staurogramma (P+), possono aver imitato Onorio, Valentiniano III.2 punti
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Ciao @andrea86 La dimensione della foto amplifica notevolmente i difetti della moneta, ma per 1 € a parer mio hai fatto bene a prenderla. Come dicevi, ti piaceva e questo già di perse è sufficiente! Inoltre, bisogna tener conto del fatto che il 1919 leoni (per di più rigato) non è così facile da trovare anzi direi abbastanza difficile.....ad 1€2 punti
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Ciao Giovanni! Il libro dello Stahl al quale, credo, tu ti riferisca è del 2001 ed è l'ultimo che ha scritto sulla Zecca di Venezia, ma si riferisce al solo medioevo; infatti si ferma al 1423 .... esclude il doge Foscari in poi. Libri successivi - anche di altri autori - riguardanti la "fine della Serenissima", non me ne risultano ... articoli specifici sulla monetazione veneziana si, magari non del periodo specifico che ti interessa, ma ci sono e spesso sono inseriti in libri più "generalisti"; anche nella stessa RIN. Non ho proprio idea riguardo al periodo Napoleonico e Lombardo-Veneto; su quest'ultimo l'ultima pubblicazione che ho letto sull'argomento è il sunto della relazione fatta da @oldgold a Parma e credo che la debba sviluppare ..... Quello che manca a me è un volume tipo quello dello Stahl, che proceda oltre il medioevo ..... chissà se ci sta lavorando?! saluti luciano2 punti
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Sant'Ambrogio è indubbiamente il Simbolo e ne abbiamo già viste di splendide raffigurazioni del Santo, ne aggiungo una ancora che mi piace moltissimo e che assomma a quelle conosciute religiose, di identità, di rappresentante anche quella essendo l'immagine a tutto campo al rovescio, quasi assimilabile a quella di un regnante, è lui che unisce il dottrinale al politico, è lui il Simbolo grosso da 5 soldi , da CNG 87 Gian Galeazzo Maria Sforza con reggente Ludovico Maria Sforza2 punti
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Caro Marco, solo alcune considerazioni: - - Concordo per la lettura YO; - - Concordo per i dubbi sull’attribuzione della zecca (la lista da te citata parla di grossi da Lodi mentre quella di Uzzano di “ambrogiani” battuti a Piacenza: anche se la datazione di quest’ultima è controversa, quali “ambrogiani” sarebbero mai stati battuti a Piacenza?). Credo che un pareggio ci possa stare. - - Per quanto riguarda il valore nominale (trillina o duina) purtroppo sono diversi anni che non mi occupo di questa monetazione e quindi al momento non sono in grado di esprimere un’opinione; - Riguardo alle tue considerazioni conclusive posso essere d’accordo che una certa incertezza ci possa essere anche nelle motivazioni per attribuire le monete del da Vignate a Piacenza, ma non che queste “si basino sostanzialmente solo su una certa tradizione numismatica campanilistica (non credo che Matzke sia piacentino). Con buona pace di chi aborra il “probabile” e il “verosimile” avendo da offrire solo indiscutibili certezze”. Personalmente non penso di aver mai offerto indiscutibili certezze, anzi, in genere credo di aver fatto buon uso delle tue osservazioni e critiche che in certi casi mi hanno portato a modificare alcune delle mie convinzioni (vedi ad esempio il mio ultimo articolo, consultabile su Academia.edu, sulle prime emissioni comunali della zecca di Piacenza). E di questo ti sono grato. Buon tutto. Giorgio2 punti
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Vi posto un bel Crocione del 1794, in ricordo del periodo della dominazione austriaca, che ha dato tanto a Milano. Con il trattato di Baden, che mise fine alla guerra di successione spagnola, il ducato di Milano fu ceduto alla Casa degli Asburgo d'Austria, che lo conservarono fino alla conquista francese compiuta da Napoleone Bonaparte nel 1797. Nel corso del XVIII secolo la superficie del ducato – nonostante l'accorpamento con il Ducato di Mantova, dotato però di forti autonomie rispetto a Milano – si ridusse ulteriormente, arrivando ad un'estensione inferiore addirittura all'attuale Lombardia: infatti, non appartenevano al ducato milanese Bergamo, Brescia,Crema, la Valtellina, l'Oltrepò Pavese e la Lomellina. Il governo degli Asburgo d'Austria fu caratterizzato da rilevanti riforme amministrative, che i sovrani del casato austriaco – ispirati dai principi del cosiddetto Assolutismo illuminato – introdussero anche nei loro territori lombardi: per esempio, la risistemazione del catasto, la soppressione della censura ecclesiastica, lo sviluppo dell'industria della seta. Tali misure sono unanimemente riconosciute come uno dei presupposti che nei secoli successivi permisero alla Lombardia di divenire uno (o forse il primo) fra i principali "motori" economici dell'Italia. Saluti2 punti
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Buongiorno @palpi62, in realtà, secondo me non esistono monete del da Vignate con le lettere YV nel campo. Si tratta sempre delle lettere YO, iniziali del nome Yohannes. Sulle cd. “terline”, nella legenda di dritto in alto a ds., si legge hanes, ultima parte del nome del dominus di Lodi. Questo mi porta a credere che le due lettere mancanti siano proprio quelle incise nel campo della moneta e che la scritta sia da integrare in questo modo: YO-hanes de vignate. Ora, poiché le due lettere si ripresentano, esattamente identiche, anche sul grosso, ai lati dello stemma, è verosimile che anche in questo caso si debbano leggere nello stesso modo, vale a dire siano una “ipsilon” (Y) e una “o” (O), benché in questo caso, nella legenda, il nome sia riportato per intero con tanto di titolatura: iohanes.d.vignate.plac.laude.3c’. Per quanto riguarda la zecca di emissione, nel 2006 ipotizzai che fosse quella di Lodi in base alla citazione nella cd. “lista Camaiani” (databile attorno al 1420 c.) di “uno grosso da Lodi, che à da uno lato il segno del ducato a questo llo modo di sopra, e dall’altro lato àne uno scudo con mezzo lione di sopra e di sotto con due liste, e vale s. 2 den. 6”. L’attribuzione alla zecca di Piacenza si basa invece sostanzialmente su un’altra citazione, contenuta in questo caso nella pratica di mercatura di Giovanni di Antonio da Uzzano. Verso la fine di una lista di Leghe e Monete d’Ariento saggiate in Firenze, che io dato a circa il 1425 (ma la datazione è controversa), Uzzano riporta la seguente frase "Ambrogiani si battono a Piagenza tengono per libbra oncie 6 den. 7 e mezzo“. Nel mio testo del 2006 “Monete d’argento lombarde nella ‘lista Camaiani’ (secolo XV) ho cercato di approfondire la questione, dando alcune motivazioni sul perché l’attribuzione a Lodi piuttosto che a Piacenza mi sembra più plausibile. Nel caso tu non lo conosca, ti invito a darci un’occhiata (lo puoi trovare su Academia.edu). Crocicchio e Fusconi non sono d’accordo e, credo, neanche Matzke dal momento che sul MEC 12 alla voce “Lodi” la mia proposta “alternativa” non viene nemmeno accennata. Riguardo al tipo di nominale, anche qui ci sono problemi. Fino a qualche tempo fa ritenevo, con Crocicchio e Fusconi, che si trattasse di una terlina da tre denari ma poi mi sono accorto come questo temine nei documenti lombardi non compaia prima della metà del Quattrocento e quindi non si possa proporre per monete dei primi due decenni del secolo. La moneta del da Vignate sembra imitare quella di Monza di Estore Visconti con le lettere gotiche “he” nel campo, e poiché proprio a quest’ultima dovrebbe riferirsi un documento del secondo decennio del XIV secolo quando parla di inperiali da due da Monza, anche quella di Lodi doveva avere lo stesso valore, vale a dire doveva essere anch’essa una duina da due denari imperiali. Un accenno lo trovi alla nota n. 36 del BdN on-line, Materiali, 23, La zecca di Milano. Da Azzone Visconti (1330-1339) a Bernabò e Galeazzo II Visconti (1354-1378) (anche questo lo trovi in Rete, su Academia.edu e sul Portale numismatico dello Stato). Come vedi i dubbi e le perplessità sono molte e toccano tutti gli aspetti della monetazione “vignatesca". C’è ancora molto da fare, da studiare e da proporre. Se la zecca di Lodi è incerta, personalmente ritengo che anche le motivazioni per attribuire le monete del da Vignate a Piacenza lo siano e si basino sostanzialmente solo su una certa tradizione numismatica campanilistica. Con buona pace di chi aborra il “probabile” e il “verosimile” avendo da offrire solo indiscutibili certezze. Buona lettura, Marco2 punti
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Buon pomeriggio a tutti. Condivido con voi questo ultimo arrivato. E' la mia prima per il tipo 2 grana 1810; una moneta con tante varianti nelle legende e tanti difetti di conio...mi sta venendo la voglia di buttarmi nell'avventura e mettere in fila tutti i bronzi,varianti comprese, del 1810 per Gioacchino...(so che è quasi impossibile)....mentre quelle del 13 le collezionerò dopo aver vinto la lotteria (altra cosa quasi impossibile)!!!! In realtà è qualche tempo che offro in aste e sulla baia per tondelli da 2 e 3 grana con una conservazione/prezzo che mi garba ma per una cosa o per un'altra li ho sempre mancati, di poco ma mancati...questa invece è entrata in collezione! Sarà lunga come ricerca (a spanne sono un 30 varianti circa) non sarà facile trovarle , trovarle di buona qualità e a prezzi giusti ma ho tempo e con calma e portafogli permettendo ci provo....adoro i tondelli in rame e già adoro questi tondelli in rame... quindi non offrite quando li vedete in giro Torniamo a questa...lei è quella con al dritto "DELLE DUE SICI."e con i puntini anziché le stelline sulla legenda del D e del R. come vi sembrano dritto e rovescio? Poi vi do il mio parere...su questo primo mattoncino... grazie per i contributi al post e per le offerte che non farete su questi tondelli quando appariranno in asta o in vendita... e scusate le foto ma di meglio non mi è venuto.1 punto
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Signori buonasera. Premetto che il mio campo d'interesse è per il Regno e che in questa particolare sezione del forum bazzico poco per mancanza d'esperienza. Sono tuttavia, entrato in possesso di questo Luigino, ma non avendo cataloghi di riferimento, ho potuto solo raccogliere qualche notizia sul web. se non ho capito male dovrebbe trattarsi della variante descritta al n°365 del Cammarano (che come già detto, non posseggo). Per cui ora, sono qui a chiederVi se potete confermarmi la variante e Vi pregherei d'aggiungere un parere sulla conservazione, la rarità ed un eventuale valutazione. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare.1 punto
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Buonasera Vi propongo questo sesterzio di Antonino Pio che non conosco affatto. Potete classificarlo ? E' in vendita su ebay a 670 €, non proprio regalato ! Grazie molte. romanus1 punto
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Ho finito i "mi piace", scusami! :-) Gli spiego io... Se fosse vero, come avrebbero fatto a datarlo 650 a.C. (avanti Cristo) quando Cristo sarebbe nato solo 650 anni dopo? :-) Forse c'era lo zampino di Nostradamikon. :-) Kalispéra! TWF1 punto
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Ciao RexNeap , il mio pesa 25,1 gr. Non può essere che abbiano usato tondelli dell' otto tornesi ?1 punto
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salve a tutti, in che condizioni e questa piastra da 120 grana di carlo di borbone del 1749..? secondo voi il valore..? grazie a tutti.1 punto
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Buongiorno Rocco68, mi ha fatto enormemente piacere questo tu ricordo del GRANDISSIMO Roland , non ti nascondo che ho tutti i cartellini delle monete acquistate da lui. Professionale,Competente,Grande divulgatore della numismatica, un GRAN SIGNORE . Saluti Michele1 punto
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Si il colore fedele è quello della prima...nelle altre ho giocato con il contrasto per far risaltare i particolari...grazie degli auguri e della non concorrenza Anche secondo me è un buon compromesso...soprattutto il ritratto di Gioacchino, con il suo bel parruccone, è davvero espressivo per usare le parole de @ilnumismatico e la legenda di dritto e rovescio e ancora ben leggibile e in rilievo...il rovescio è un po' meno bello ma si difende dai... Per le varianti nella monetazione di Gioacchino esiste un testo o qualche articolo che mi consigliate? Comunque la prossima che mi piacerebbe pigliare sarebbe proprio quella con tutte stellette sia al dritto che rovescio... Grazie @Rocco68 per l'apprezzamento pure a me piace molto anche per la patina, sembra che sia da un bel po' che non viene pulita...poi ho visto che nella discussione "le più belle" hai postato dei pezzi da 2 grana niente male.... superiori a dir poco... Ciao @min_ver diciamo che non c'è giorno in cui non penso alla numismatica... e poi questo forum crea dipendenza... Ora vediamo se altri mi danno il loro parere...forza @Martin_Zilli @francesco77 @dux-sab @monetiere @Filippo Pellizzaro @odjob @Principe di Linguaglossa @Sirlad per citare quelli che sul ultimo post (mezzo sebeto) mi hanno dato il loro parere... rompo le scatole a tutti...l'entusiasmo fa anche questo...1 punto
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Per il Pisani aggiungo la discussione fatta sempre qui sui trairi in cui posto il mio (foto evaporata)1 punto
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Sul medaglione di Adriano, vi segnalo questo articolo uscito nel 2013 sugli "Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica" https://www.academia.edu/9534476/M._ASOLATI_A._CONVENTI_C._CRISAFULLI_E._FARESIN_G._SALEMI_Il_medaglione_di_Adriano_con_il_ponte_Elio_tra_restauro_antiquario_e_recupero_virtuale_Annali_dell_Istituto_Italiano_di_Numismatica_59_2013_pp._183_213 Aless C.1 punto
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La fretta in numismatica è cattiva consigliera. Ti accorgi sempre dopo. "Siediti sulla riva del fiume e prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico". Pazienza e ancora pazienza.1 punto
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Aggiungo questa moneta presa da wikipedia ma secondo voi hanno mixato 2 diverse tipologie? Una parte sembra il doppio ducato. In ogni caso la foto presa da wikipedia sembra essere della stessa moneta. Tuttavia sul MIR non ne trovo traccia Mentre qui inserisco una moneta da sogno ma ben definita. Giovanni Galeazzo Maria Sforza (VI Duca di Milano) 1476-1494 Doppio ducato // 6,84 - 6,97 g diametro 28mm CNI 4-13 14 Crippa 1-2 D/ testina IO G3 M SF VICECOS DVX MLI SX Busto del duca corazzato a destra con berretto a pan di zucchero. R/ +PP ANGLE Q3 COS 7C Stemma di Milano inquartato con aquila imperiale e biscia viscontea. Sopra affrontati due elmi con cimiero, quello di sinistra con drago crestato con bambino in bocca, quello di destra con drago alato con testa di vecchio e anello con diamante. N.B. La variante sotto riportata è quella R5 con il cimiero a dx coronato con piumazzo. Passata di recente in asta e valutata 50.000 € https://www.panorama-numismatico.com/monete-da-sogno-nell’asta-numismatica-genevensis/#lightbox/9/ Lotto 523 Saluti.1 punto
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DE GREGE EPICURI Cari amici, non è il medaglione di Commodo,...ma a me piace e la trovo una moneta interessante. Presa a Nizza qualche mese fa (e vi risparmio le foto della Promenade, e anche il sito Gallo-Romano di Cimiez, il Monastère de St. François, ecc.) Pesa 23,20 g. e misura 30 mm. Il D purtroppo è un po' usurato, il R mi pare leggermente migliore: si tratta di una SAECULI FELICITAS, e la classificherei RIC 421 perchè la testa non mi pare diademata; a voi che cosa sembra? La patina è bruno-nerastra, direi accettabile. Queste donne dei Severi io le trovo sempre interessanti e gradevoli, con acconciature un po' diverse l'una dall'altra.1 punto
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https://www.academia.edu/33691248/LODOVICO_DI_TECK_Una_particolare_tipologia_di_denaro_con_il_titolo_patriarcale Sono graditi commenti, critiche, consigli, osservazioni... grazie1 punto
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Riporto io poi un paio di 10 soldi di Alvise Pisani dalla mia collezione, doge eletto il 17 gennaio 1735, ma con data 1734:1 punto
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Questa moneta è stata coniata dopo il riconoscimento pontificio di Ludovico quale patriarca di Aquileia.1 punto
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Non esiste la scelta sbagliata. L'idea di completare una serie va benissimo, per alcuni paesi è molto facile, per altri arduo. Non avere fretta di concludere una collezione/serie, a volte conviene aspettare, in altre occasioni... carpe diem !!1 punto
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Il tuo intervento è la sintesi dello pseudocollezionista ricco nel portafoglio ma povero di saggezza.ma chi la detto che se lo bulini tutto il prezzo sale...anzi può essere il contrario e che la bruci del tutto rischiando di rimetterci non dico tutto ma quasi,l'investimento speso.1 punto
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Salve era tanto tempo che non capitavo sul forum per vari impegni di lavoro (e in questo periodo anche interessanti convegni all'estero sulle monete: la prossima settimana a Leeds per "Medieval Europe", poi in caso vi racconterò). Mi complimento con voi e con la voglia di poter osservare sempre queste monete con occhi acuti e anche "nuovi": è utile e importante per progredire sulla strada della loro conoscenza. Sono d'accordo con chi mi ha preceduto sui segni di disturbo negli ultimi tre esemplari: e devo dire che francamente non mi è mai capitato di vedere una "F" spezzata volutamente, come mi pare intendesse @margheludo, ma .... mai dire mai. Come ho già scritto, secondo me per confondersi con i coevi lucchesi già tra il 1155 e il 1181 bastava la forma stessa della F con il gambo corto, che ruotata spesso può trarre in inganno ( come mi pare si avvenuto all'inizio anche in questo caso...? del resto è successo anche numismatici sopraffini...almeno 4 a mia conoscenza) e la forma di alcune lettere nella scritta PISA, oltre che tutto il resto (altre legende simili, punzoni e forma del tondello simili, segni di arrotondamento che disturbavano e confondevano nelle lettura). Ma ovviamente questa è la mia opinione e sono pronta a ricredermi qualora si trovassero evidenze abbastanza chiare che indicano altre soluzioni. Un caro saluto e buona prosecuzione MB1 punto
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Hai ragione. Come ha ragione Adelchi. Adelchi dice come dovrebbe essere ( e come è, nel senso che il fatto che siamo custodi temporanei di un qualsiasi oggetto non vivente credo sia una verità incontestabile): dovremmo cercare di trasmettere ciò che ci è stato trasmesso. D'altra parte è vero che un certo mercato, assieme ad un certo collezionismo, rischia di distruggere un patrimonio di cui le generazioni future non potranno godere. Andrebbe fatta la sintesi tra il tuo intervento e quello di Adelchi. Per inserirlo come articolo in un utopico "Codice di comportamento" del collezionista numismatico.1 punto
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È un caro ricordo del numismatico di Avellino Roland Becker.....fu lui a consigliarmela per l'acquisto, raccontandomi della sua storia e della sua rarita'. Con cartellino descrittivo e autografato. La troverai una Regia Corte,1 punto
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... buon compromesso, e bel esemplare; io non mi affaticherei tanto a ricercare varianti con tanti piccoli particolari per questa moneta (questo è un mio parere personale), che possono essere ad esempio abbreviature nelle legenda come ad esempio DEL al posto di DELLE, GRAN' invece che GRAND' ecc.ecc. ritengo che le differenze più note e meritevoli di studi sono i coni con al rovescio la data tra due stelle ed il conio d/-r/ con le stelle.1 punto
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FEDERICO II MURARI 27 – DENARO IMPERIALE PIANO VARIANTE 1 CON TRIFOGLIO – CNI 1-15 D/+FREDERICVS scritto circolarmente, nel campo IPRT con al centro globetto R/+ME DIOLA NVM, nel campo in cinque righe con trifoglio in alto e in basso1 punto
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Mah, andando avanti in questa discussione ho avuto veramente una sensazione straniante. @simo88: hai per le mani un cimelio, un pezzo che la maggior parte dei collezionisti può solo sognare. Le reazioni che hai ricevuto si sintetizzano un questa frase che mi permetto di scrivere come credo diversi utenti l'abbiano pensata: "Ma come?! Questo ragazzetto ha il coraggio e la fortuna di spendere 3.600 euro per un medaglione di Commodo splendido come pochi, e poi non conosce neanche la vita dell'Imperatore? E magari vorrebbe pure devastare il pezzo con interventi di vario tipo?". Ecco, credo, senza volerti minimamente offendere, che molti abbiano avuto una sensazione simile. Alle monete, e in special modo ai pezzi eccezionali come il tuo, si deve rispetto. Sono testimonianze eccezionali del passato. Conoscerle e curarle diventa un dovere, specie di fronte alla bellezza e al costo di oggetti come il tuo medaglione, e te lo dice un utente che - per scelta - non le colleziona. Rispetta quel che compri e i soldi che spendi leggendo e studiando, è l'unico modo che hai per "renderti degno" di acquisti come il tuo medaglione.1 punto
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Beh, auguri per il futuro della tua collezione allora! ? Bel tondello considerando la tipologia problematica, con una bella patina (il colore più fedele dovrebbe essere quello della prima foto in alto giusto?) l'espressibità nel ritratto è molto bella, per me orientativamente sul buon bb da queste foto. Per quanto mi riguarda, con me puoi star tranquillo, ho smesso di collezionare, quindi non ti tirerò offerte mancine fab1 punto
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caro @simo88 se percepisci una certa irruenza in generale è perché le tue domande sono legittime, è le 1000 domande ci stanno... ma certe domande/affermazioni ce se le aspetta dai "novelli" e molti fanno fatica ad accostare il "novello" ad un acquisto come il tuo... quindi a volte ottieni risposte che si darebbero a un "senior" perché l'acquisto è da super-senior... e li certe domande ti fanno cadere le braccia... quindi, non prendertela a male se le risposte a volte sono un po' "così" ... quelle un po' più forti ti vengono date da chi ti valuta "un collezionista che si prende un medaglione di Commodo" e non un "novello amatoriale" ... spero di essermi spiegato, ma forse l'ho complicata1 punto
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un altra moneta a mio parere molto significativa per Milano è il 10 soldi detto "semprevivo" di Francesco II Sforza. La pianta di semprevivo ha la capacità di rigenerarsi, per questo è stata presa come emblema araldico da Bianca Maria Visconti, a indicare che anche se la casata dei Visconti si era estinta, con lei continuava in quella degli Sforza. e Francesco II Sforza, in questa moneta l'aveva messa su tre monti, come simbolo della resistenza del Ducato, contrapposto ai regni di Francia e Spagna.1 punto
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E poi ci si domanda il perché in certe aste si trovano in vendita certe porcate...perché c'è gente, come Simo88 che le vuole ed è disposto a pagare per averle....senza avere la minima cognizione di cosa significhi snaturarle in quel modo.... ma se le monete antiche non le si capisce, perché insistere a volerle collezionare?...datevi alle sorpresine Kinder, o ai Lego...e lasciate stare le monete antiche a chi le sa apprezzare...che pena!1 punto
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Vi presento un nuovo arrivo in collezione : Doppio Bianco Ludovico (1440-1465) D/ +LVDOVICVS DVS SABAVDIE PR Scudo sabaudo in doppia cornice trilobata R/ +MARCHIO IN ITALIA PRINCEPS Croce patente accantonata da 4 nodi in doppia cornice quadrilobata Zecca di Torino Argento , 30 mm. , gr. 3,10 / 2,41 Mir Savoia 161a1 punto
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Va bene Sirlad, ma lo sappiamo ormai che per te le monete sono tutte false o quasi... Io sarei davvero molto contento di acquistare questa moneta come falsa (a non più di 150 euro quindi, il prezzo di un bel padovanino), sarebbe davvero un bel colpo di fortuna1 punto
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