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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/19/17 in tutte le aree
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Ci siamo...ci siamo...a fine settimana prossima avremo le copie cartacee del Numero 2 del Gazzettino, dire a tempo di record è poco... Ovviamente verranno distribuite inizialmente una domenica di settembre al Cordusio e poi ci saranno vari passaggi per comunicarlo, distribuirlo, pensiamo a una serata al Centro Culturale Numismatico Milanese, a Bergamo il 28 ottobre alla Giornata dei Circoli, sicuramente Verona e comunque ogni domenica al Cordusio...e dove ci sara' almeno uno di noi, sarà un porta a porta... E così termina per noi ma inizierà per voi questa seconda puntata di questa incredibile favola numismatica che continua, un piccolo ma determinato, laborioso, organizzato gruppo come quello di " Quelli del Cordusio " di cui mi onoro farne parte che come una formichina realizza un prodotto divulgativo, ma ormai non solo, ricco di contributi, articoli, news per tutti sia in cartaceo che poi in digitale con solo se vorrete una offerta libera sempre ben gradita, ma non indispensabile. Per il resto sarà come sempre un piacere darlo a mano uno per uno, una storia numismatica in fondo lamonetiana, noi siamo Lamoneta ma ci piace essere tutto e sopra tutti, senza maglia e medaglietta, per la numismatica e quindi per voi, ma anche per la società civile che tramite il Gazzettino sta capendo cosa sia una moneta.... Molti non esagero sono arrivati alla numismatica anche grazie a questo Giornale....l'obiettivo uno dei tanti era in fondo anche questo... Auguri a noi e complimenti a tutti, veramente grandi, 12 autori, 12 protagonisti....un impegno importante che però è stato letto in digitale da tutte le parti per non parlare del cartaceo da conservare.4 punti
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Di questa impresa ho la medaglia di FRANCESCO SFORZA, con tracce di doratura d'epoca4 punti
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Scorrendo le inserzioni in vendita da Lanz in scadenza fra pochi giorni, mi sono imbattuto in alcune galliche simpatiche di Postumo tra cui questa: e siccome la mia conoscenza del tedesco è pari a quella del sanscrito, ho googlato e quel "aus sammling" l'ho tradotto più o meno come "dalla collezione di...". Lo step successivo è stato cercare chi è tale Alexander Krombach e così ho avuto modo di apprendere la sua storia che tanto differente non è da quella di altri collezionisti nostrani che hanno dovuto vedersela con la norma che regola il collezionismo (sebbene in maniera indiretta e di riflesso come derivato di un altro intento ovvero la tutela del patrimonio) qui da noi. Questo è quello che si trova in rete: http://www.coinsweekly.com/en/Coin-collecting-in-Hesse/4?&id=176 una storia "comune" di un collezionista "comune" incappato in un controllo "comune": L'atto finale tuttavia è arrivato un anno dopo http://www.coinsweekly.com/en/Archive/Final-Act-in-the-Krombach-case--Coins-Restituted/8?&id=747&type=n: Tutto questo per ricordare ai frequentatori della baia che l'acquisto da privati, anche non italiani, può sempre riservare sorprese nonostante le più limpide e cristalline intenzioni dell'acquirente di turno.3 punti
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Ritorno alla fontana del castello con l'impresa dei tre ANELLI CON DIAMANTE di proprietà di FRANCESCO SFORZA, che diede la concessione alla Famiglia Borromeo di potersi fregiare di questa impresa, notare che il senso della rappresentazione sono gli anelli intrecciati in modo che non si possono dividere Medaglia di SAN CARLO BORROMEO con l'appicagnolo formato dai tre anelli3 punti
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Ciao, complimenti per l'intento e la minuziosità che stai mettendo in questa ricerca, mi ricordi moltissimo me quando avevo iniziato. Citerò in rosso alcune tue frasi così da considerarle mano mano... Il mio obiettivo era avere di qualità e tipologia superiore (sia per il 2 tipo che 4 tipo) Cioè cerchi dei pezzi in altissima qualità? Spero di aver fatto bene, anche per lo sforzo economico ... Questo dipende da quanto le hai pagate, soprattutto se ricercavi una qualità veramente molto molto alta - entrambe le monete dovrebbero avere una lieve velo di patina coeva (più chiara nel 38 e dichiarata in perizia) Dalle foto non si può mai dare un parere certo, ma da quello che vedo, anche io esprimo qualche perplessità in merito. Il metallo sembra molto molto brillante, e la foto essendo leggermente sfuocata, potrebbe nascondere quel velo di patina. Anche io ho delle monete con patina leggerissima, quasi assente, tuttavia il metallo non è così brillante, ma un po più opaco, proprio per via della patina. Riusciresti a postare delle foto con una luce del metallo più naturale (cioè, come la vedi tu), e con una nitidezza più accentuata? - il dritto migliore è del 38, il rovescio sicuramente del 44 per la totale assenza di graffi di conio Da queste foto avrei detto decisamente il contrario. I campi della '44 mi sembrano più vissuti della '38, che invece (con tutti i ma del caso), mi sembra avere dei campi veramente intatti, sia al D che al R. ..l'alone/macchia al collo del sovrano sul 44 (che dovrebbe essere considerato garanzia di assente pulizia/lavaggio, ma che indubbiamente balza all'occhio). Uhmm... non proprio. Molte volte le macchie son causate dal processo di produzione delle paste metalliche, e questo significa che macchie di questa origine non vengono via. (tanto per farti un esempio rapportato alle monete decimali: pensa alla patina "a bersaglio", tipica di molte monete di VEIII). ... per patina coeva , credo si intenda che la moneta non è mai stata lavata e la patina risale agli inizi. Come ti scrivevo poco sopra, da queste foto non sembrerebbe. Ti posto un esempio di un mio pezzo con bellissima patina iridescente, indubbiamente di vecchia collezione... "presumibilmente" (si spera) coeva [/URL] Entrambe hanno dei fondi molto belli, assolutamente in segnati da alcuna pulizia (questo è un paramentro che cerco/riesco di/a controllare attentamente). O almeno spero ... Eh no! i campi devi essere SICURO sul fatto non abbiano ricevuto trattamenti vari. Ti rifaccio l'esempio di quello che si vede da QUESTE foto: i campi della 44 sembrerebbero più segnati della 38. Se son da contatto con altre monete, questo incide sul valore economico. Se invece "si vede altro", beh, incide anche sulla conservazione. In merito alla '44, se cerchi un esemplare veramente notevole, con un po più di pazienza è un millesimo su cui si può ben sperare di trovarlo forte! Il motivo del mio intervento è che sto cercando anche una piastra di primo tipo, e cercavo di avere qualche feedback, per capire se posso applicare gli stessi criteri anche in futuro, per un acquisto di buona qualità. Se ricerchi la qualità, prima di tutto devi esercitarti nel vedere (preferibilmente) in mano molte monete. Questo ti permetterà di essere più autonomo nella stima della conservazione, e di maturare un tuo gusto personale nella scelta delle monete. Indicativamente i "criteri" da applicare sono gli stessi, essendo la monetazione la stessa, anche se il primo tipo è più problematico a livello tecnico. Devi quindi acquistare dimestichezza con le varie problematiche da conio, che seppur non incidono sulla conservazione, incidono invece sulla pregevolezza dell'esemplare e quindi anche sul suo valore economico finale (chiaramente, più la moneta è "perfetta", più è difficile la sua reperibilità, e di conseguenza, ne aumenta il valore). Ad esempio: per la 1838, con più attenzione e pazienza, si riesce a trovare l'esemplare anche senza graffi di conio. Ti mostro un mio esemplare, che seppur di millesimo comunissimo, risulta raruccio da trovare in questo stato (tra l'altro, con una bellissima patina iridescente su fondi lucenti) [/URL] Cordialmente, Fabrizio3 punti
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È stato proposto in diverse forme il milanese Ambrogio, indiscusso simbolo, e numero uno in classifica del capoluogo lombardo. Quello che propongo è un altro noto esempio di simbolo milanese, l'aquila. Compare nel rovescio di un ½ Scudo di Carlo V, aquila carica di significati piuttosto allusivi, che lasciano spazio a poche interpretazioni.3 punti
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Per tornare al post con la fontana delle imprese presento due monete. La prima è il Grosso da 4 soldi, Crippa 13, coniato sotto il ducato di Galeazzo Maria Sforza (1466-1476), al D/ è rappresentata l'impresa della colomba con in basso un cartiglio con il motto francese "à bon droit" che significa a buon diritto. Al R/ è rappresentato l' impresa della corona ducale annodata con il velo. La seconda moneta è il Grosso, Crippa 2, coniato sotto il ducato di Massimiliano Maria Sforza (1512-1515), al R/ è rappresentata l'impresa della colomba. Il Grosso sopra presentato è una falsificazione coeva.3 punti
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Ho appena avuto il seguente volume, dell'amico Wolfgang Fischer-Bossert. http://numismatics.org/store/category/numismatic-studies/ Si tratta di un bel volume in formato A4, di 371 pagine e 27 tavole fotografiche, più varie immagini nel testo e cartine per la sequenza dei conii e per il contenuto dei vari ripostigli noti. Si tratta del famoso e atteso Corpus sui tetradrammi firmanti di Siracusa e quindi un aggiornamento del grande lavoro di Lauri Tudeer, pubblicato nel 1913 in tedesco, che conserva ancora una sua validità. Dopo oltre 100 anni dalla pubblicazione e quindi con nuovi esemplari nel frattempo apparsi sul mercato, Fischer-Bossert ha potuto registrare solo un modesto incremento di nuovi conii noti. Tudeer aveva registrato 697 esemplari autentici, con 37 conii del diritto e 73 conii del rovescio in varie combinazioni. Fischer-Bossert ha potuto prendere in considerazione ben 1479 esemplari, ma con 38 conii del diritto e 77 conii del rovescio. Praticamente esiste ora una adeguata copertura dei conii noti, per cui sarà assai difficile scoprire in futuro un nuovo conio. Trascrivo sotto l'indice generale del volume, che è scritto in ottimo inglese: Abbreviations List of Figures Preface Author's Preface Maps Introduction Historical Backgroud Die Links Epigraphy Imitations and Remodelling Hoards Views of Older Scholarship Conclusion Catalogue Lauri O. Th. Tuner: A Biographical Sketch Translation of Tudeer's Preface Translation of Tudeer's Commentary Annotated Bibliography Collection Index Indices Plates In pratica il volume consta di due parti. La prima parte, di Fischer-Bossern, analizza la monetazione alla luce delle attuali informazioni scientifiche e fornisce il catalogo aggiornato delle monete note. La seconda parte è la traduzione in inglese del testo di Tudeer, anticipato da interessanti cenni biografici di questo esimio studioso finlandese (1884-1955), anche se ha successivamente pubblicato pochi studi numismatici. Si tratta di una iniziativa molto encomiabile, rendendo più fruibile l'analisi di Tudeer, che però fu scritta in tedesco e quindi in una lingua ostica alla maggior parte di noi. Un'opera che sicuramente interessa gli amanti della monetazione siceliota e merita un posto nella propria biblioteca.2 punti
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Ciao a tutti. L'attuale periodo preferiale, annunciato da una generalizzata "stanca" rilevabile in tutte le sezioni di questo Forum, mi induce a proporre una discussione che potrà stimolare (si spera) l'interesse di coloro che amano i "Gialli" di ambientazione numismatica. La vicenda omicidiaria che presto leggerete non è però frutto di fantasia ma è realmente accaduta a Milano nel febbraio del 1982. La introduco postando subito l'articolo pubblicato a pagina 8 del quotidiano LA STAMPA di Torino del 16 febbraio 1982: Ho provato ad effettuare ricerche per sapere come andò a finire il processo penale che scaturì dalla vicenda, ma non ho trovato nulla e dunque non so dirVi se sia stato poi identificato e condannato il colpevole (o i colpevoli) di questo efferato delitto. Parlando tempo fa con alcuni Numismatici di lungo corso, ho potuto ottenere solo qualche notizia su Giuseppe Nascia, in particolare sulla sua abilità commerciale e sulla sua notevole conoscenza della materia. Di lui ho acquistato tempo fa una raccolta di brevi scritti dal titolo "Appunti di Numismatica", ma non dispongo di altre informazione. Gli viene attribuita una "storica" frase che, al di là del notevole...... cinismo che la caratterizza, a me ha fatto molto riflettere, secondo cui: "Non esistono le monete false. Esistono le monete che si vendono e quelle che non si vendono" . Chiedo a chi avesse notizie, aneddoti o qualche storia da raccontare sul Personaggio (magari per averlo conosciuto anche personalmente), se può intervenire e fornire così qualche ulteriore contributo. Saluti. Michele2 punti
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Ciao Luciano. Esatto. Il problema è proprio questo. Ora, anche se il lavoro delle Forze dell'Ordine non può essere valutato alla stregua dei parametri utilizzati per stimare la produttività del "dipartimento vendite" di un'azienda commerciale, tuttavia non sarebbe fuori luogo valutare quante sentenze di condanna e quante confische di monete conseguano ai sequestri operati in sede in indagini preliminari. E, ripeto, non solo per valutare la "produttività" dei Reparti della Polizia Giudiziaria (che come già detto non è un Sales Department...) ma quanto meno per verificare quali e quante attività di indagine vengano poi "finalizzate" nel senso prospettato da chi tali indagini ha avviato. Se a fronte di 100 indagini (e dunque 100 sequestri) emergesse, ad esempio, che 90 si concludono con assoluzioni e restituzione delle monete, forse sarebbe opportuno chiedersi se le "ipotesi investigative" da cui si parte abbiano davvero un fondamento tale da giustificare il notevole dispendio di uomini e mezzi che esse richiedono. Anche perchè i costi (a questo punto, evidentemente fini a se stessi), sia per la collettività che per i privati che rimangono coinvolti in quei 90 casi di cui all'esempio sopra indicato, sono ragguardevoli e meriterebbero un'approfondita riflessione. Certo che se invece quello che conta è solo sciorinare statistiche, numero di sequestri, persone denunciate e procedimenti avviati, ma non c'è poi il "pendant" con la conclusione dei procedimenti, le statistiche che si forniscono rischiano di essere un tantino di parte. Lo dico senza polemica...ma sarebbe davvero interessante sapere come davvero vanno a finire queste vicende giudiziarie, magnificate inizialmente da articoli di stampa e TV, conferenze, interviste, valori iperbolici delle monete sequestrate, ecc. ma delle quali poi, sovente, non si sa più nulla o si sa che sono finite in una bolla di sapone. M.2 punti
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Ho appena aperto la discussione nel forum americano, potete seguirla direttamente a questo link, non è necessario essere registrati https://www.cointalk.com/threads/fugio-cent-real-or-fake.300006/ petronius I found on the web examples weighing more than 11 grams.2 punti
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Buon pomeriggio a tutti. Pensando di far cosa gradita agli Amici di questo splendido forum, ho approfondito la questione relativa alla zecca in cui questa moneta è stata coniata. Ho pensato che il modo più semplice per reperire utili informazioni fosse contattare un commerciante numismatico greco. Dopo rapida ricerca su internet, mi sono imbattuto nel negozio on line Athens Numismatic Gallery, ubicato ad Atene, cui ho indirizzato una email. Mi ha risposto dopo breve tempo il Sig. George Kountouridis, che ringrazio anche in questa sede per la cortesia e l'attenzione dedicate alla mia causa. Mi ha spiegato che la moneta in questione, così come quella da 30 dracme 1963 commemorativa del centenario della Casa Reale greca, non sono state coniate ad Atene in quanto quest'ultima zecca, in quel periodo, era in fase di ammodernamento. Nella zecca di Atene le coniazioni ripresero nel 1972. Saluti.2 punti
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Mezzo dollaro di Philadelphia (nessun segno di zecca). Moneta comune, coniata in 47.818.000 esemplari, in argento .900. Per l'autenticità sarebbe opportuno conoscere peso e diametro, ad ogni modo dalle foto non rilevo criticità particolari, a mio parere la moneta è autentica, e in conservazione tra MB e BB. Valore in questa conservazione 2-3 euro in più dell'argento che contiene (11,25 grammi di fino, peso totale 12,5 gr.). petronius2 punti
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Bella domanda @dabbene ..personalmente penso che bsognia sempre tenere a mente come gli incisori erano artisti a tutto tondo, molto spesso erano pure scultori , pittori , architetti e quindì è normale che si confrontassero coi propri colleghi e perchè no prendere pure spunto dalle loro opere. Esempio lampante lo fu Benvenuto Cellini. in questo caso certamente le due figure sono simili ed è possibile che forse nella realizzazione della propria composizione il Bissoni aveva in mente questa splendida moneta, sebbene bisogna considerare che quella è una delle iconografie classiche di Sant'Ambrogio. A tale agomento mi piacerebbe sconfinare un secondo in quel di Genova per mostrarvi un esempio piuttosto eclatante ed evidente2 punti
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I danerri sarebbero i denari. Un aureo veleva, tra la fine della Repubblica e l'alto impero, 25 denari o 100 sesterzi. Sul controvalore attuale, si stima che il valore dovrebbe oscillare tra i 500 e i 600 euro. Considera che questa cifra esce fuori confrontando il prezzo dei beni (pane, grano, carne, ecc. Ecc.). In realtà la qualita della vita ottenibile con 1 aureo era superiore a quella che oggi danno 600 euro. Oggi a pane acqua, grano per essere benestanti bisogna aggiungere un sacco di costi che al tempo non esistevano (pc, luce, cellulare, benzina, ecc ecc.). Giusto per spiegarmi meglio, le mille lire cantate in "se potessi avere 1000 lire al mese" corrispondono a circa 1000 euro attuali considerando la sola inflazione. Con questa cifra nel 39 si era molto benestanti, mentre oggi si sopravvive a malapena.2 punti
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Che ne deduciamo, alla fine? Papera del Paperopoli o veramente monetina circolante per il Friuli? Ovviamente dobbiamo considerare che al tempo della conquista veneziana il circolante dalle mie parti era per la quasi totalità denari degli ultimi patriarchi, v. foto: Una moneta veneziana "cuscinetto" sarebbe stata comoda tra i due sistemi..2 punti
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Un esempio incredibile per vedere alcune delle imprese è la fontana del Castello Sforzesco, qui ne vediamo diverse per esempio quella della colombina, del morso, dei tre anelli. Le imprese viscontee testimoniano la continuità che gli Sforza vollero affermare rispetto alla vecchia dinastia viscontea. Chi vuole provare ad abbinarci una moneta ? Storia, imprese, monumenti e monete...non è fantastico ?2 punti
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Bianca Maria prima donna effigiata nella monetazione milanese, velata, e al R/ la fenice sul rogo2 punti
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Ciao! Non so Artur; certamente il guadagno è una motivazione forte per indurre chiunque a optare per determinate scelte. In questo caso credo che l'emissione un uno spicciolo, come poteva essere un bagattino, magari con un richiamo iconografico al Friuli, non avrebbe comportato spese sconsiderate, tali da non rendere l'operazione proficua. Abbiamo visto l'enorme guadagno che la zecca fece con la creazione del bagattino per Brescia sotto il Foscari (almeno fino a quando si accorse di averne fatti così tanti da creare problemi di circolazione). Forse non c'era l'utilità di creare una moneta specifica che soppiantasse altre valute che circolavano in loco? saluti luciano2 punti
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Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà. Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici. Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani. Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età. Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori. Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale. Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo. Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora. Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale. Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40). Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6. Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!) Laureato e con la Tesi Durante i festeggiamenti! Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! Qualcuno noterà anche il vino!1 punto
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Da vecchi libri ed importanti vendite , 4 esemplari dei rarissimi triplo sikli di Kos , nella tipologia con discobolo ( e tripode ) al diritto e rovesci che vanno dal primitivo con semplice quadrato incuso , a quelli con granchio in quadrato incuso . I 4 esemplari con questa interessante figurazione al diritto , sono passati , nell'ordine , da " Prospero coll. 2012 n. 554 " , " Franke-Hirmer 1972 tav. 188 n. 639 " , " Kunstfreundes 1974 n. 165 " e " Stack's Golden horn coll. n. 2187 .1 punto
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Molto bella.. complimenti per la scelta.. moneta veramente costosa trovarla in alta conservazione... per cui se il prezzo è stato conveniente hai fatto bene a prenderla.. buoni rilievi ottima patina e bordo ben definito senza colpi.. come conservazione gli darei un bb spl o qspl.. si nota solo una leggera maggiore usura sulle foglie parte destra rispetto all'altra parte.. però nel complesso è molto bella1 punto
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La prima a sinistra è, o meglio dovrebbe essere, un asse di Antonino Pio. Questo è tutto quello che si può dire, senza l'altra faccia e dati ponderali. La moneta a destra è un denario repubblicano di Pub. Crepusius, sull'altra faccia dovrebbe esserci una testa laureata di apollo https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G40/11 punto
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Dipende dai periti... io ho due monete di Budo chiuse SPL/FDC che a mio parere sono, ad essere veramente "cattivi", qFDC. D'altra parte ho visyo ai convegni monete di altri chiuse Fdc ma che erano Spl+ Nel tuo caso, come dice bizerba, senza foto non possiamo sapere se i periti italiani hanno gonfiato o se quelli americani hanno sgonfiato1 punto
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Non seguo questa tipologia, ma vedendo alcuni realizzi dalla baia il prezzo orientativamente è questo vista la qualità. Avresti potuto trattare di più sul prezzo, ma ad ogni modo, magari per le prossime, aguzza l'occhio e non farti nessuna remora di evidenziare ogni aspetto negativo che potrebbe tornarti utile nel far abbassare il prezzo, (come appunto i graffi che incidono notevolmente sulla conservazione e quindi sul valore) A questo collegamento Ho aperto una discussione su come fotografare monete in velocità senza tante accortezze. Prova a vedere se ti piace e soprattutto, se ti torna utile Fabrizio1 punto
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Genny.....diventi sempre più in gamba; più che coniatore......scriverei incisore....all'epoca iniziarono ad essere un bel pò...tutti bravi.1 punto
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Dell'asta solo alcune monete sono fotografate nelle tavole. Inoltre diversi lotti raggruppano più monete insieme. Comunque c'è solo il lotto 392 che indica un denario con al rovescio l'Annona. Il lotto è stato battuto il 13/06/1955 (l'asta n. 1 è stata dal 13 al 16 giugno) nell'asta Dorotheum di Vienna.1 punto
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Ciao Fabrizio, ti faccio i miei più sinceri complimenti per le foto che hai condiviso in discussioni varie durante il 2017. "Scatti numismatici" così belli si vedono molto raramente. Martin1 punto
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Stranamente questa volta sono in disaccordo con l'amico curatore: se oggi riesci a spuntare sui 600/650 euro va già bene. Purtroppo le basse conservazioni di faticano sempre di più a vendere.1 punto
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Buonasera la qualità scadente delle foto non permette alcuna valutazione approfondita Saluti1 punto
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Le monete tipo sterline o marenghi, quindi non numismatiche, possono essere commercializzate in acquisto o vendita solo dagli operatori professionali in oro. Questo è il link della Banca d'Italia per trovare gli operatori abilitati: http://albielenchi.bancaditalia.it/albielenchi/elenchi.do?to=operoro&lingua=it1 punto
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Sarebbe interessante sapere se esistono in Germania altri casi analoghi e come si sono conclusi. Indubbiamente, a quanto pare, anche in Germania c'è lo stesso problema che viviamo qui: le Procure indagano e sequestrano le monete....ma poi i giudici assolvono e le restituiscono. Comunque....mi dispiace dirlo.....ma ormai mi sono persuaso che da questo perverso meccanismo non se ne esce. Si può unicamente esercitare la prevenzione; ma sperare che le cose possano essere cambiate è una pia illusione. M.1 punto
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Carissimi, ecco anche qualche altra considerazione finale e specifica sul punto dell'onere della prova: "CoinsWeekly already reported in detail on the Alexander Krombach “case”. In the course of investigations against Silvio Müller the coin collector got in search’s sight. Contrary to many of the 347 further victims of that police action, Krombach did not agree on voluntarily abandon his coins although prosecution proposed that after proceedings were closed. Ever since the owner of 821 coins, that the investigating official liked to be handed over to Prof Dr Hans-Markus von Kaenel of the J. W. Goethe-University in Frankfurt for reasons of study and education (so much for investigation’s neutrality), quarrels with the Hessian Ministry of Higher Education, Research and the Arts that requested a seizure of the 821 coins for “averting a danger” and, despite the decision of the Administrative Court Gießen, feels right. On behalf of the Ministry, the assessor iuris formulated a nine page request for allowing an appeal where she keeps repeating: “The owner of a legally traded antiquity can always present a corresponding permission.” Unfortunately, the lawyer, who by now surely has gained profound insights into numismatic practice, thereby is at odds with the (national) Numismatische Kommission der Länder (Numismatic Commission of the Federal States) which has signed a paper in conjunction with several associations: “Ancient coins without proof of provenance do not necessarily come from illegal actions. In Germany coins are systematically collected for 600 years. Millions are in the possession of private owners. They probably come from old finds, were brought home from travels abroad ages ago or simply got in the relevant country by exchange of goods. Legally speaking, all coins found in Germany prior to the introduction of the treasure regals belong to the founders and their heirs. The same holds true for foreign pieces that got into collectors’ possession before the relevant legal regulations were implemented. Millions of coins are concerned that found their way into private possession over the course of the centuries. The number of contemplable illegally acquired objects is comparatively low. The plaintiff has to prove in each case that the object was acquired illegally.” The Krombach case is astonishing not only for the way in which the Hessian Ministry questions the competence of German courts. As tax payer one is amazed by the sums of tax money the government is entitled to squander in order to eventually enforce an official’s private legal opinion at a German court." anche queste considerazioni e fatti relativi all'originario venditore hanno un loro significato: "October 15, 2009 – On September 21st, 2009, 47-year-old installer Sylvio Müller stood trial for dealing in stolen goods in 711 cases. Reason for that was his hobby that the Hessian police deemed suspicious: after work, Mr Müller cleaned coins which he had bought on eBay and resold single pieces, then cleaned, likewise on eBay. "There is more to it than meets the eye", thought the police and carried out an investigation proceeding involving a house search and the taking possession of all coins and cleaning utensils. This police action triggered 347 investigation proceedings against people that had bought coins from Sylvio Müller. The relatively low values involved notwithstanding, no one was afraid to request house searches which were in part even carried out. From single defendants entire coin collections were seized. In most cases a settlement was reached: the defendants divested themselves of the coins - in turn, the proceedings were stopped. A Bavarian police chief superintendent accused of dealing in stolen goods since he had bought ten Roman coins at the price of 6 Euros from Mr Müller for his son refused the closing of the proceeding because he didn't want an endorsement in his personal file. His was proven right after all. On the persecution's request, he was acquitted of all charges. Exactly the same happened when Sylvio Müller stood trial. Within an hour, the prosecution pled for unconditional acquittal. According to the Wetterauer Zeitung from September 22nd, 2009, Judge Franske put her estimation of the case this way: "Rest assured - you are entitled to further pursue your hobby." If the former defendant still feels like it? This second verdict reassures us coin collectors once again that in Germany no proof of origin is necessary in the coin trade - be it acquisition or sale. That holds true even if some police forces don't want to hear it." Un caro saluto, Enrico1 punto
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Ciao. Caso interessante, fra l'altro risalente nelle sue fasi iniziali al 2008 e cioè ben prima che la Germania si dotasse della nuova legge in materia di circolazione dei bb.cc. La procedura adottata dall'Autorita tedesca è esattamente quella che caratterizza la maggior parte degli analoghi casi italiani, ivi compreso il suo epilogo. Se Atene piange, Sparta non ride...... M.1 punto
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n.58 R2 n. 59 R3, comunque tieni presente che ci sono moltissime varianti e combinazioni di legenda D/R e censirle tutte sarebbe quasi impossibile1 punto
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Sempre meritevoli di essere rivisti , 2 esemplari dei tetradrammi di Naxos , nella tipologia con testa di Dioniso al diritto e Sileno al rovescio : il primo da " Kunstfreundes 1974 n. 95 " , il secondo da " Franke-Hirmer 1972 tav. 4 n. 11 " . La testa matura e barbuta di Dioniso sul celeberrimo ,sontuoso tipo spesso comparso anche sul forum , si trasforma , dopo poco più di 50 anni , nella delicata imberbe testa di Dioniso giovane . Di questo secondo tipo , di estrema rarità ( 4 esemplari noti e censiti da Cahn ) unisco un secondo esemplare dalla prestigiosa vendita della collezione Prospero 2012 n. 151 .1 punto
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Grazie a @tiz per la disponibilità (che non sempre c'è in circostanze simili). Se la moneta è ferromagnetica ... e beh ... ha ragione Mario purtroppo. Sarebbe stato ben più bello se la moneta fosse autentica e aprisse molte ipotesi sul perché fosse lì e in quello stato.1 punto
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Volendo proseguire con l'interessante serie sulle imprese, della quale ci sarebbe molto da dire, ho il piacere di condividere un tondello che propone delle piacevoli secchie, chi mi segue con altre belle monete ?1 punto
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il primo è simile al n. 59 di Vall llosera, CNI 278, il secondo è simile al n .58 di Vall llosera, variante 1 con CICILI1 punto
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Il bello del collezionismo è scoprire che la moneta che hai comprato è autentica.1 punto
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Mi sbaglio o non si è ancora accennato al Duomo ? Quest'oggi navigando fra i vari cataoghi delle prossime aste mi sono imbattutto in questa splendida medaglia ...Davvero molto bella la raffigurazione dell'edificio1 punto
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Vedo con piacere che stiamo lievitando , vediamo di proseguire con questo trend, vado a Francesco II Sforza ( 1521 - 1535 ), siamo alla fase conclusiva dell'epoca sforzesca, Francesco si propone con questa moneta, un testone, quindi continua con la tradizione del nominale ma cambia iconografia. Fino a Ludovico XII d'Orleans l'immagine del Duca era un must, era l'immagine, la presentazione, il biglietto da visita, Francesco capisce che non è il momento e preferisce continuare nel nominale ma cambia iconografia e lascia lo spazio a Sant'Ambrogio, d'altronde quale altra miglior scelta poteva fare ? Stemma e Santo un binomio di tradizione sempre vincente.... Testone, Francesco II Sforza ( 1521 - 1535 ) Rarità R/2 Ex Aste Baranowsky 23 giugno 1931 ( da antica e nobile famiglia ) e ex Asta NAC 81/20141 punto
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Salve a tutti, Galeazzo Maria Sforza, stemma inquartato con biscia viscontea e aquila imperiale, stemma bipartito di Pavia, circa 0,8 g di mistura: questi sono gli ingredienti per un soldo (MIR 208/1; Crippa 14), ossia due città in un tondello. D/ testina G3 MA SF VICECO DVX MLI V R/ testina PP ANGLE Q3 CO AC IANVE D Vorrei ricordare che Pavia, come anche parecchie altre città durante il lungo periodo visconteo (come Bologna, Novara, Lodi, Parma, Piacenza, Alessandria, Alba, Asti, Como, Vercelli ecc.), venne annessa al Ducato di Milano da Galeazzo II Visconti nel 1360, quindi le Monete Simbolo di Milano, secondo me, dovrebbero anche uscire dagli attuali confini della città di Milano. Questa non è assolutamente una provocazione, ma soltanto uno stimolo per una lettura, ossia rappresentazione più ampia... Saluti!1 punto
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Sebbene dai documenti, che abbiamo riportati più sopra, si rilevi che uno dei tre massari fosse specialmente destinato alla sorveglianza della fabbricazione dei piccoli e dei tornesi e che quindi si coniassero tali monetine in gran copia e lo stato ne ritraesse non poco utile, non pare però che la emissione fosse superiore al bisogno, ed infatti poche di tali monete arrivarono fino a noi, tanto che sono dai raccoglitori molto ricercate. Rarissima poi è una bella ed elegante monetina col nome di Tomaso Mocenigo, della stessa pasta dei tornesi e dei piccoli destinati a Verona e Vicenza, ma di peso alquanto superiore, giacché i due esemplari conosciuti superano di poco i sette grani. Dal lato dove si trova il nome del principe è disegnata la croce accantonata da quattro punti triangolari e dall'altro il busto di S. Marco di fronte, che ricorda il disegno degli antichi bianchi, da quasi un secolo abbandonati. Questa moneta esiste ancora coi nomi di Francesco Foscari, Pasquale Malipiero, Cristoforo Moro e qualche altro posteriore, lavorata con molta accuratezza e di ogni doge se ne trovano soltanto uno o due esemplari, anche in quelle epoche in cui vi furono abbondanti emissioni di monete di mistura. Probabilmente fu coniata per una provincia od una comunità determinata, in seguito ad accordi stabiliti: supposizione che pare confermata dal fatto che i piccoli di questa specie, col nome di F. Foscari e dei suoi successori, pesano notevolmente di più di quelli del Mocenigo, ciò che fa credere si volesse così compensare la differenza proveniente dalla diminuzione del fino, deliberata nel 1442 per tutte le monete di bassa lega. Ora essendo avvenuta durante il principato di Tomaso Mocenigo l'annessione del Friuli, e trovandosi anzi a far parte del Collegio istituito dal Senato per i provvedimenti relativi alla zecca nel gennaio 1420-21, anche i Savi per investigare sopra i fatti del Friuli e delle terre nuovamente acquistate, è lecito sospettare che questa nuova monetina fosse destinata a quella importante provincia. Questa misura infatti avrebbe grande analogia con quanto dallo stesso veneto governo venne fatto per i denari di Verona dapprima, e per quelli di Brescia più tardi. Non essendomi stato possibile rinvenire alcun documento che parli di una moneta speciale per la patria del Friuli, non posso fare se non delle ipotesi per analogia, aspettando dal tempo e dalla fortuna qualche nuovo lume su questa interessante ricerca.1 punto
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MEDAGLIE PAPALI - ASTE GIUGNO 2017 Nelle aste di questo mese domina l'incanto di BOLAFFI con una grande collezione di medaglie papali in oro ( per le moderne da Giovanni XXIII credo che sia una collezione completa, comprensiva anche di straordinarie ufficiakli e dei viaggi pontifici). Quindi sono stati posti in vendita oltre 180 lotti (circa Kg. 20 di prezioso metallo). Le basi di asta erano di norma molto inferiori al valore del metallo, sono state superate e la vendita è risultata totalitaria. Facendo una analisi si può rilevare: Per Pio XI erano proposti 8 esemplari; mi sembra che abbiano raggiunto le valutazioni consuete. Il pezzo forte, eccezionale, era la medaglia in oro per il Concordato Santa Sede/Italia , coniata dalla Ditta Johnson - opus Pogliaghi - Faré - mm. 100, aggiudicata per € 26.000 + diritti. (Preciso che i diritti in asta Bolaffi sono il 25% e vanno aggiunti a tutti i prezzi di aggiudicazione appresso indicati). Buona è stata la richiesta anche per le medaglie in oro di Pio XII (15 lotti) con alcuni esemplari decisamente contesi, dei quali indico la quotazione di aggiudicazione (esclusi diritti di asta) : - Annuale anno IV - € 9.000; Annuale anno V - € 12.000; Annuale anno VI - € 30.000; Str. Vergine Regina Cielo e Terra € 10.000. Per le 5 medaglie di Giovanni XXIII, che sono considerate serie delle annuali, sono state raggiunte cumulativamente aggiudicazioni per € 10.000+diritti.. Diverso è stato il trend per tutta la medaglistica di Paolo VI., Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (eccezion fatta per le rare straordinarie di Paolo VI come Atenagora e Istanbul che hanno quotato con un piccolo plusvalore); per queste medaglie è stato raggiunto il valore del metallo solo aggiungendo alla aggiudicazione i diritti di asta. L'aumento dell'oro intervenuto in questi anni ha assorbito in toto il valore artistico della medaglia. Nel post specifico sull'asta Bolaffi si è molto parlato di questa problematica, osservando che per monetazione e medaglistica aurea moderna appare conveniente una vendita con il canale "oro - borsa" rispetto all'asta numismatica, per la notevole differenza di commissioni. Ed è stata l'occasione per considerare come i costi di intermediazione nelle aste sono ormai eccessivi e rischiano di compromettere collezionismo e mercato numismatico. La Ditta Bolaffi ha fatto comunicati entusiasti, avendo con questa asta superato ogni record delle sue vendite; ma non è tutto oro........ Sempre in asta Bolaff, al di fuori delle emissioni auree (essendo difficile una analisi per i lotti cumulativi di in argento e bronzo descritti molto sommariamente) ho notato che sono state vendute le annuali anno I di Leone XIII, Benedetto XGV, Pio X per€ 100/125 cadauna, ovviamente con aggiunta di diritti. E' invece rimasta invenduta la rarissima medaglia in bronzo dorato per la visita di Pio XII al Quirinale (si parla di 5 esemplari), nonostante la base di € 5.000, decisamente inferiore rispetto al prezzo di aggiudicazione in una recente asta, della quale abbiamo parlato nei mesi decorsi. Le altre aste italiane erano molto più limitate. ARTEMIDE ha proposto 15 lotti di medaglie papali, non comuni (in particolare alcuni esemplari in argento di Pio VII.) I prezzi base erano decisamente elevati (ai massimi di qualche anno fa). L'invenduto è stato ampio. AES RUDE ha proposto circa 30 lotti molto più modesti. Anche per questa asta le aggiudicazioni sono state limitate (circa il 30%); le coniazioni auree moderne , pur con i limiti rilevati per l'asta Bolaffi , hanno avuto interesse maggiore rispetto all'argento e al bronzo. In asta AUSONIA c'erano pochissime medaglie. Meritano citazione le aggiudicazioni: Pio VII - Apostoli- AG - BB - € 160+diritti; Pio XI - Concordato - AE - emissione opus Casanova - FDC - € 200+diritti. Abbastanza limitate le proposte in aste estere. - Nell'asta WAG on line erano proposti circa 40 lotti; alta è stata la percentuale delle aggiudicazioni con prezzi medio-buoni. Cito i seguenti esemplari: SISTO IV - restituzione Paladino AG - € 400+diritti; Pio IX annuale anno XII argento FDC € 460+diritti; Pio IX - Lavanda anno III Gaeta - € 320+diritti. - Limitatissima era lo proposta in aste Kuenker e Rauch, con buone vendite. - Per la prima (Kuenker) cito: Clemente XII - Cappella Corsini - Argento - BB - mm. 72 - € 1,700+diritti; Gregorio XVI - Per la navigabilità del Tevere - Argento - € 1.600+diritti; Pio IX - Annuale anno VII - AG - SPL - € 290+diritti; Pio IX - Immacolata Concezione AG - SPL/FDC € 200+diritti); - e per la seconda (RAUCH) Pio VI - annuale argento anno XVII - BB - € 240+diritti; Pio IX - Decorazione sede apostolica - Bronzo dorato - € 160 + diritti. - In asta DNK è stata venduta una medaglia di modulo medio-picciolo in bronzo (Pio IX - Sinodo Thules) per € 200+diritti. - BALDWIN ha proposto qualche medaglia papale di restituzione; la vendita è stata parziale, a prezzi bassi.1 punto
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LEONARDO LOREDAN 1501-1521 Mezzanino D/ LE.LAV.DVX. la beata vergine che regge il bimbo che benedice il doge inginocchiato. R/ leone in soldo, sotto le iniziali MK1 punto
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Grossone da 8 soldi. — Argento, titolo 0,919 (peggio 60): peso grani veneti 59 4:5/100 (grammi 3,076). D/ — Il doge in piedi volto a sinistra, tiene con ambe le mani l’asta di un orifiamma ed è chiuso in un cerchio di perline, oltre il quale sporge la banderuola volta a destra • FRANCISCVS • FOSCARI DVX R/ — S. Marco di fronte, mezza figura . cinto il capo d’aureola, tiene il Vangelo colla mano sinistra, e colla destra benedice: un cerchio di perline divide dall’iscrizione + • SANCTVS • MARCVS • VENETI • Il 9 luglio 1429 il senato sancisce la sua coniazione, atta a contrastare le monete "foreste" nei territori del bresciano. La svalutazione monetaria e la concorrenza di altre monetazioni, fece si che la coniazione di questa tipologia non risultasse più concorrenziale. Molto probabilmente il senato veneziano si vide costretto ad accettare la circolazione di grossoni tosati (uno "stratagemma" per prolungarne l' "agonia")1 punto
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Comunque come ho avuto modo di dire in altra discussione,di monete da lire 500 ag prova del 1957 circolate ve ne sono censite e certificate un certo numero, una ne ho pure io in collezione, la presi dall'invenduto dell'asta 13 E lotto 13873 artemide aste 11 dicembre 2011,perizia ta da Giovanni Gaudenzi bb+ Q spl, in questa occasione fu illustrata come bb+, mentre nell'asta precedente n 32 lotto 558 ,fu presentata come Q spl ,invenduta, e questa è anche nel catalogo del forum de la moneta.saluti Aldo.1 punto
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