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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/17 in tutte le aree

  1. Le vostre biblioteche mettono i brividi..sono troppo disordinato e scombinato per fotografare la mia...quello che dovremmo riuscire a comunicare ai neofiti e' che spendere per i libri è essenziale, anche considerando solo il punto di vista strettamente economico..spendere, ad esempio, 100 euro per un libro, significa, poi,risparmiare decine di euro sulle monete che si compreranno nel futuro...saluti Eliodoro
    6 punti
  2. Parte della mia Biblioteca numismatica e di storia sabauda
    6 punti
  3. Titolo Evento: Prima giornata di distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio (settembre 2017) Categoria: Eventi culturali Data Evento: 10/09/2017 Domenica 10 settembre p. v. verrà effettuata la prima distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio di settembre 2017. Per l'occasione abbiamo pensato di organizzare, oltre alla ormai piacevole consuetudine dell'aperitivo per festeggiare la nuova pubblicazione, un pranzo sociale presso un locale del centro di Milano. La scelta del locale verrà effettuata - per motivi logistici - quando avremo un numero di massima di partecipanti, preghiamo pertanto chi fosse interessato a partecipare all'evento di scrivere già da ora in questo topic la propria adesione (pranzo e aperitivo o solo uno dei due). Vi aspettiamo numerosi per una giornata di amicizia, di condivisione, di Numismatica per tutti e di tutti! Antonio Link al calendario: Prima giornata di distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio (settembre 2017)
    4 punti
  4. Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà. Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici. Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani. Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età. Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori. Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale. Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo. Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora. Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale. Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40). Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6. Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!) Laureato e con la Tesi Durante i festeggiamenti! Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! Qualcuno noterà anche il vino!
    3 punti
  5. Ciao. A differenza di quanto avvenne tra Regno d'Italia e Vaticano e Regno d'Italia e San Marino, i cui rapporti monetari vennero regolati da apposite Convenzioni, nessuna Convenzione governò i rapporti in materia monetaria tra Regno d'Italia e Stato Pontificio. Sappiamo che lo Stato Pontificio, con Editto del 18 giugno 1866, introdusse nel proprio Ordinamento monetario la Lira Pontificia, le cui caratteristiche erano del tutto identiche a quelle della Lira italiana. Lo scopo della riforma monetaria era quello di ottenere l'ingresso dello Stato Pontificio nell'Unione Monetaria Latina. Ma durante i negoziati, che durarono 4 anni, la zecca pontificia emise una quantità abnorme di nuova moneta, che in gran parte si riversò in Francia. Come è noto, i Paesi aderenti all'U.M.L. regolamentavano annualmente l'emissione di nuova moneta in relazione al numero di abitanti di ciascun Paese contraente e pertanto l'iniziativa pontificia di coniare nuova moneta "senza freni", incontrò la ferma opposizione francese che non solo bloccò la domanda di adesione dello Stato Pontificio all'U.M.L., ma rifiutò altresì di riconoscere il corso legale in territorio francese alla Lira Pontificia. Per quanto riguarda il rapporto tra Lira italiana e Lira pontificia, non ho rinvenuto alcun provvedimento che sancisse nel Regno d'Italia il corso legale delle specie monetarie pontificie "riformate". Quindi la Lira Pontificia e le altre specie monetarie pontificie (almeno quelle compatibili con le omologhe e identiche specie del Regno d'Italia) non sembrerebbe abbiano avuto il riconoscimento formale del corso legale nel Regno d'Italia, nel periodo 1866 - 1870. Non va poi dimenticato che nella monetazione pontificia "riformata" erano presenti alcuni nominali non compatibili con la monetazione del Regno d'Italia, quali la moneta da Lire 2,5, quella da 5 Soldi (pari a 25 centesimi) nonchè il nominale da mezzo Soldo (pari a 2,5 centesimi). Vi era poi la moneta da 4 Soldi in bronzo, istituita con Editto Pontificio del 24 settembre 1866, a cui venne assegnato il valore di 20 centesimi. Anche questa moneta risultava incompatibile con il sistema monetario del Regno, questa volta non per il valore facciale attribuitole ma per il fatto che l'equivalente moneta del Regno d'Italia era in argento 835/1000 e non in bronzo. Queste monete non avrebbero mai potuto ottenere il corso legale nel Regno, perchè difformi dalle specie contemplate dal sistema monetario italiano. La questione posta, riguarderebbe comunque solo un breve spazio temporale, posto che, a seguito dell'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia, avvenuta con Plebiscito del 2 ottobre 1870, la materia venne regolata prevedendo una breve "convivenza" delle specie pontificie con quelle italiane nelle "ex province romane", per poi procedersi ad un graduale ritiro delle monete pontificie, comprese quelle "conformi" agli standards italiani e, quindi anche agli standards della U.M.L. Su un piano pratico, considerando che le specie pontificie "riformate" (e segnatamente quelle in oro ed in argento) possedevano le stesse caratteristiche e, sopratutto, lo stesso "intrinseco" di metallo prezioso delle lire italiane, viene difficile pensare che tali monete non fossero accettate nella normale circolazione. In un sistema monetario metallico in cui l'aspetto "fiduciario" della moneta è ancora confinato alla cosiddetta monetazione "d'appunto" (cioè alle specie in rame e/o bronzo) mentre tutta la restante monetazione "vale" in quanto di buon argento (se non addirittura d'oro), è evidente che a parità di intrinseco e di peso, un privato non avrebbe avuto difficoltà ad accettare una Lira pontificia in luogo di una Lira del Regno d'Italia o della U.M.L. Sicuramente però, con quella Lira Pontificia non si sarebbero potuti pagare le imposte, i dazi doganali e altri balzelli in favore dell'Erario, non avendo la moneta corso legale nel Regno d'Italia. Saluti. M.
    3 punti
  6. Grazie @eliodoroper l'incoraggiamento che aiuta sempre ?, non possiamo pubblicare qui l'editoriale ma qualcosa si può anche dire. L'iniziativa parte dal Circolo Numismatico di Bergamo che dobbiamo ringraziare per l'ospitalità e l'organizzazione in particolare un grazie a @gpbasetti. Parleranno i Circoli ovviamente, l'iniziativa e' per loro come spiegato bene in eventi. Dico solo qualche parola che ricorre nel mio scritto, collaborazioni ,coordinamento, Unione, service per la società , avamposti locali e reali. E poi tre altre parole, una triade, da cui dipende il nostro fare e agire : UOMO IDEA BENE COMUNE e il bene comune spesso nei nostri statuti richiama una parolina da ricordare sempre a cui dobbiamo tendere : DIVULGAZIONE Per il momento altro non posso dire, arriveranno le istruzioni di @gpbasettie per i primi di settembre ci vorrà un quadro di massima dei circoli che parteciperanno, dei loro rappresentanti, di chi vorrà parlare, quindi ferie ma poi ...neanche tanto poi ...
    3 punti
  7. ...per CARLO V bello IL DENARO da SOLDI 25, che Crippa definisce la raffigurazione del diritto e del rovescio visibilmente ispirati alle monete dell'antica Roma, personalmente piace la simbologia del fiume PO D/ Vigoroso ritratto laureato, e con corazza R/ La salute in piedi e nella mano destra una patera che nutre un serpente, a sinistra sdraiato simbologia del fiume Po con an'anfora che sgorga acqua - PADUS MLD
    2 punti
  8. Per gli amici del periodo SPAGNOLO CARLO V DENARO o IMPERIALE D/. CAROLUS V Mitria imperiale R/. ROM IMPERATOR Croce gigliata, poi vedete la rarità
    2 punti
  9. Una precisazione ovviamente possono venire tutti, non ci vuole l'invito scritto, quindi lamonetiani tutti, anche non, chi frequenta molto, chi poco, chi vuole conoscerci e questa e' una occasione importante , il tutto nello stile cordusiano di gruppo aperto, per tutti, senza gerarchie, cariche, quote, burocrazia ... Piuttosto e' importante il dialogo, il confronto e soprattutto la proposta, è questo che spesso fa la differenza....
    2 punti
  10. Ci sarò senz'altro per l'aperitivo e farò il possibile per esserci anche per il pranzo. Saluti a tutti
    2 punti
  11. mi spiace tantissimo. ma per il 10 settembre ho un' impegno, comunque un mio amico ritirerà la mia copia, ma di sicuro ci saranno altre occasione per incontrarci
    2 punti
  12. Mi sembra d'uopo. .. Presente, una giornata così da vivere tutti insieme non è che capita spesso... Poi l'occasione per sfogliare in anteprima il secondo numero del gazzettino mica da poco, insomma l'importante è stare insieme e condividere tutto.. Eros
    2 punti
  13. 2 punti
  14. Data già segnata!!! Presente per tutta la giornata. @anto R complimenti per la locandina.
    2 punti
  15. Bene bene bene... Pronti per il secondo numero. Presente dalla mattina fino a fine giornata. ?
    2 punti
  16. Ciao. A seguito della Legge Fondamentale del Regno d'Italia n. 788 del 24 agosto 1862, il titolo delle monete divisionarie d'argento venne abbassato da 900 a 835 millesimi (salvo lo scudo, il cui titolo rimaneva a 900/1.000). Dunque, le monete da 50 centesimi, da 1 Lira e da 2 Lire emesse da questo momento in poi avranno il titolo abbassato rispetto al passato. Inoltre, con Regio Decreto n. 986 del 16.11.1862, si stabilì che: "Le monete divisionarie d'argento al titolo di 835 millesimi, la cui fabbricazione ed emissione per un valore nominale di cento cinquanta milioni è autorizzata dalla Legge n. 788 del 24 agosto 1862, porteranno la data 1863". Ciò spiega l'assenza di monete divisionarie d'argento a titolo .835/1.000 con millesimo 1862 e la presenza di esemplari, piuttosto rari, di esemplari millesimati 1861 e 1862 che però hanno titolo .900/1.000, in quanto coniati prima dell'adozione della Legge monetaria Fondamentale. M.
    2 punti
  17. Perlopiù una buona parte di persone si ritrova in mano materiale monetato "per caso", di solito senza valore economico o con valore tendente allo 0, e pensa di aver un tesoro in mano. Vanno su internet a cercare di capire quanti bei soldini possono farci, e vedono solo quello che vogliono: ovvero qualche altro ignaro protagonista del film "possiedo un tesoro" e chi non la pensa così o non sa le cose (perchè io l'ho visto su internet!) oppure é "il solito affarista". Ed ecco qui che anche loro si convincono di avere un sacco di soldi in mano, perchè probabilmente il mondo é pieno di allocchi che comprano monete comuni e strausurate a cifre importanti... Sai... Sono "antiche" ! E via così... C'é una piccola regola che ancora dopo molti anni di "frequentazione numismatica", a me regge molto bene, nonostante le leggende raccontate: CHI HA MONETE DI ALTO VALORE ECONOMICO IN MANO, LO SA.
    2 punti
  18. Ciao. Io lo chiamo "disturbo di conio", quindi, sicuramente effetto non voluto. E' un fenomeno relativamente frequente nelle monete di spessore limitato. Allego l'immagine di un provisino che @anto R ha caricato nella discussione apposita. Come vedi l'impressione della croce si intravvede interamente nella parte del pettine. Attendiamo gli esperti della monetazione genovese.
    2 punti
  19. A una delle due domande ha risposto splendidamente @giancarlone, all'altro vedo di rispondermi.... Stiamo parlando della moneta che in discussione qui sul forum definii nel titolo " Il gioiello di Nosedo " E' un denaro imperiale scodellato o meglio a bordo rialzato, coniato da Federico Imperatore alle porte di Milano in quel di Nosedo, dopo che lo stesso aveva distrutto Milano. Pagine buie, momenti tragici, ma questa è la storia che deve essere comunque sempre raccontata. Siamo negli anni dal 1162 al 1167, la moneta è strutturata per piacere non ci sono dubbi, pur essendo una moneta medievale. Ci sono tanti motivi che ci portano alla definizione di gioiellino, l'accuratezza, il fascino della scodellatura, la perfezione di IPRT con i globetti, la scritta su quattro righe AVG + MED IOLA NIV, sarà per i tre cunei al rovescio, segni identificativi di emissione, sarà per la rarità R2, sarà per questa coniazione breve e in un momento drammatico fuori porta, sarà perché pensata come moneta comunque sovraregionale, caput monetae, sarà...sarà...ma quando davanti al più noto commerciante di Milano che conoscete tutti me la trovai in mano, convenimmo...un vero gioiello e ovviamente la comprai....
    2 punti
  20. A proposito della REGIA ZECCA DI MILANO una PROVA del 1860, che pochi conoscono, appena fatta l'unità d'Italia
    2 punti
  21. E' un modesto falso e non corrisponde a nessuno degli 8 conii noti per il diritto (usati anche per gli aurei) e almeno 24 conii per il rovescio per i denari più 3 per gli aurei. In confronto era quasi più pericoloso il famoso falsario Becker (allego l'immagine di una copia in piombo, venduta in asta Agora Auction 38/2015, 323): Oppure del pericoloso e abile falsario romano Tardani, attivo negli ultimi decenni del XIX secolo, che sta al British Museum (e altre copie stanno al MNR di Roma e nel museo Piancastelli di Forlì, per i quali però non ho ancora le foto): Non scherzavano nemmeno nel XIX secolo (e pure nel XVIII secolo)....
    2 punti
  22. salve ragazzi il tema è di grande interesse per il sottoscritto. Già un paio di anni fa avevo aperto un topic chiedendo lumi ed informazioni (se non sbaglio min.ver eri intervenuto anche tu) su una moneta che mi ha affascinato da sempre. E questo perché, le ricerche (abbastanza superficiali che avevo fatto al tempo) avevano rivelato come fosse una moneta che REALMENTE doveva la sua emissione a contingenze storiche precise e, per chi ama la storia come me, affascinanti. Si parla infatti della terza guerra d indipendenza "italiana", combattuta tra il giugno e l agosto del 1866. L utente Picchio (che però credo non scriva più da anni su questo forum) sosteneva che (quoto, da un suo intervento che all'epoca mi ero salvato) "va considerato anche che il 1866 e' l 'anno del corso forzoso per sostenere I preparativi delle spese di Guerra di indipendenza. Al fine di impedire l impoverimento delle scorte metalliche presso la BN si diede seguito all ostruzionismo del cambio dei biglietti in moneta sonante. La moneta coniata doveva servire a garanzia delle emissioni cartacee del Banco di Napoli (5 lire in argento garantivano per 15 lire cartacee, quindi 500,000 x 5 fanno 2.5 M x 3 garantivano per 7.5 milioni di lire. Solo una modesta parte dell emissione entro in cicolazione. Il resto assolto il compito fiduciario ando presumibilmente in fusione. Come gia fatto notare da altri utenti, sarebbe interessante capire se esistono documenti ufficiali coi quali si autorizzava ufficialmente la fusione, e per che quantita (anche se questo non aiuterebbe minimamente a capire quanti esemplari son sopravvissuti ad oggi). La mia idea e' che (ma soltanto con riferimento all italia) ce ne siano un 50-100. Molti di questi riposeranno sicuramente in collezioni private da decenni. Del resto se ne girano cosi pochi qualcosa vorra dire..All estero non ho idea ma nn credo che ne siano saltati fuori parecchi.... Di sicuro non e' mai apparsa una conservazione pari o superiore a SPL. Ma anche questo e' facilmente spiegabile. Tale conservazione implicherebbe una sottrazione della moneta dal BN prima della fusione. Cosa direi abbastanza illecita. Se esiste qualcuno con tale moneta, anche se son passati 150 anni, dubito che la tirera mai fuori pubblicamente... Diverso il discorso per I pochi scudi che passano di mano e che sono evidentemente parte di quel piccolo quantitativo che entro in circolazione." Personalmente ho visto in mano un esemplare SPLENDIDO, credo uno dei migliori censiti ad oggi. E devo ammettere che, avendo sognato questa moneta per anni, avendo pensato a quali tragici e pur tuttavia fondamentali eventi per la costruzione della nostra amata Italia questo tondello sia legato, beh ragazzi, mi tremavano le mani per l emozione.. Trattandosi di zecca Napoli, trattandosi del 1866, si parla di una moneta NATA con difetti e quindi una conservazione FDC come la intendiamo noi oggi è da scartare a priori. Certamente non è mai apparsa sul mercato in condizione superiore a SPL.
    2 punti
  23. Wow...che bella biblioteca polposa, complimenti Poemoenius...tra l'altro noto un'accurata scelta dei testi di riferimento nel settore numismatico del tardo impero romano-bizantino. Io ho scelto di ampliare la biblioteca a più settori, quello greco, islamico e le zecche italiane... posto anch'io qualche foto esemplificativa, l'impianto del mio studio-biblioteca è di stile più classico e la postazione di lavoro con scrivania al centro è circondata da librerie contenenti opere di numismatica e storia come necessario complemento, ci sono anche due poltroncine vicino alla finestra per letture più comode e rilassanti per gli ospiti... il tempo dedicato allo studio della storia e delle monete deve svolgersi in uno spazio gradevole e possibilmente comodo
    2 punti
  24. Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?
    1 punto
  25. Ciao a tutti, sulla scia di questa discussione più tecnica sulla fotografia monetale Ho pensato di aprire un brevissimo post su come invece scattare foto velocemente e senza tante complicazioni. Quello di cui avrete bisogno è di uno smartphone (meglio se delle ultime generazioni) e di un supporto per poggiare il telefono. A questo fine potrete costruirvene uno, improvvisandolo con una pila di libri o di custodie per cd/dvd, alta un palmo di mano o poco più (l'importante è che dia la possibilità di mettere ben a fuoco tutta la moneta con una certa distanza). Poggiate la moneta (ben dritta così da fare una fotografia facile da visualizzare senza far venire il torcicollo a chi la mostrerete ) su di un foglio bianco.Posizionate ad h. 12 una buona luce (possibilmente bianca, superiore ai 5000° K, non necessariamente molto forte, altrimenti la foto verrà troppo sovraesposta). Con qualche variante, diciamo che lo stato di scatto potrebbe essere come questo in foto:
    1 punto
  26. Ciao bella gente Apro questa discussione per mostrarvi un pezzetto che ho in collezione da qualche tempo...e vorrei un vostro parere sulla conservazione... e perché no, vedere l'altra variante del 1806...che io non possiedo e di cui leggo sul Gigante...(busti variati) Da quando frequento il forum, cioè qualche mese, non ho visto nessuno postare monete per Lucca e Piombino anche se ho letto qualche vecchia discussione... allora io ri-comincio con questa: 1 Franco 1806 5 g 23 mm D/ FELICE ED ELISA PP. DI LUCCA E PIOMBINO. al centro i busti accollati R/ PRINCIPATO DI LUCCA E PIOMBINO 1806 al centro 1 FRANCO tra rami di lauro legati in basso Grazie come sempre dei pareri p.s. forse le foto sono un po' troppe ma non sapevo scegliere...meglio in più che in meno comunque...
    1 punto
  27. Siamo in pieno periodo di ferie estive e chi ha la fortuna di passarle in Sicilia , non posso non consigliare , possibilmente con le proprie esigenze , una puntata o ancora meglio , una permanenza a Siracusa . Siracusa , oltre alle sue bellezze naturali e delle sue immediate vicinanze , e’ anche uno scrigno prezioso e ricchissimo di antichita’ che partono dall’ epoca preistorica e attraversando tutti i secoli arrivano lasciando traccia di se , fino ad oggi . Personalmente ho avuto la fortuna , pur essendo romano , di trascorrere per quasi 35 anni le ferie estive in questa bellissima Citta’ e tornando ogni volta a distanza di un anno , mai mi sono annoiato nel rivederla e di passeggiare tra le sue antichita’ ottimamente conservate e protette , nel suo bellissimo e moderno Museo archeologico , tra i suoi negozi e bancarelle con Papiri dipinti a mano ad olio ma anche semplicemente ed economicamente stampati , nel suo grandissimo , modernissimo e fantascientifico Santuario della Madonna delle lacrime ; non disdegnando naturalmente il suo splendido mare anzi e’ stato uno dei motivi , la sua cucina e il meraviglioso ed indimenticabile tramonto che si osserva dallo storico e placido Porto Grande dove attraccano i traghetti per Malta oltre ai piroscafi normali ed a quelli dei grandi magnati ; Porto che tante storie e tanti relitti di tutte le epoche storiche conserva nel suo fondale . Fare un elenco di tutte le antichita’ greche di Siracusa sarebbe lungo , cito solo le piu’ importanti e famose : il Teatro Greco il piu’ grande della Sicilia ; l’ “Orecchio di Dionisio” una immensa caverna a forma del padiglione auricolare umano , formazione rocciosa naturale che si incunea all’ interno delle antiche cave di pietra calcarea , dette “Latomie” del Paradiso , dalla cui distante zona sovrastante il tiranno Dionisio , si dice ascoltasse i discorsi dei condannati alla cava di pietra , discorsi che venivano acusticamente ampliati dalla particolare forma della caverna ; le “Latomie” dei Cappuccini ; l’ Ara di Ierone ; la Via dei Sepolcri ; il cosi’ detto "Sepolcro di Archimede" ; l’ Anfiteatro Romano il meglio conservato e il piu’ grande della Sicilia ; Piazza della Vittoria con i suoi ruderi di epoca greca , le Mura di Dionisio che difendevano tutta la immensa Citta’ antica formata da sette Citta’ o quartieri la piu’ grande di tutta la Magna Grecia e di Roma in quell’ epoca ; il Tempio di Apollo ; il Tempio di Minerva ; la famosissima Fontana Aretusa con i suoi Papiri , Fontana cantata da poeti e scrittori quali : Pindaro , Mosco , Ovidio , Virgilio , D'Annunzio , da John Milton nel Licida e da Alexander Pope nel Dunciad ; raccontata dagli storici : Timeo , Pausania , Diodoro Siculo , Strabone , Cicerone quando era Questore in Sicilia con sede a Siracusa e che ritrovo’ la vera Tomba di Archimede identificata da un cerchio e da un cilindro uniti insieme , poi persa per sempre ; il Foro Siracusano ; il cosi’ detto Ginnasio ; le Catacombe , le seconde per estensioni chilometriche dopo quelle di Roma ; il Castello di Eurialo al Belvedere , una immensa costruzione di difesa militare di epoca greca disposto verso il nord della Citta’ che ancora oggi meraviglia per la sua architettura militare di difesa che precorse i secoli ; il Tempio di Giove appena fuori Citta’ sulla via Elorina ; l’ Arsenale del Porto Piccolo dove veniva ancorata la flotta siracusana . Ci sono antichita’ di epoca bizantina come le cosi’ dette “Piscine o Bagni” ; la Chiesa di San Giovanni con le sue Catacombe , la Chiesa di Santa Lucia martire siracusana dell’ epoca di Diocleziano il cui corpo riposa “inspiegabilmente” a Venezia ; il Duomo costruito sopra ed intorno al Tempio di Minerva . Queste sono alcune delle antichita’ piu’ famose visitabili a Siracusa , ma l’ antico si “respira” anche nelle strade della Citta’ moderna che ancora non copre l’ estensione primitiva della Siracusa greca romana . Da non perdere nelle vicinanze di Siracusa una visita a Pantalica , ai Papiri naturali che si riflettono nei fiumi Ciane ed Anapo che sfociano nel Porto Grande di Siracusa , la cui leggenda narra : “ I fiumi Ciane e Anapo sono legati da una leggenda, che si ricollega al mito di Persefone e del suo rapimento ad opera di Ade. Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, dea della vegetazione e dell’agricoltura, era intenta a cogliere fiori insieme ad alcune ninfe presso le rive del lago Pergusa (vicino ad Enna). Improvvisamente, dal suo regno sotterraneo sbucò fuori Ade, innamorato della fanciulla, che per non perdere tempo in corteggiamenti e soprattutto per evitare di chiedere la mano di Persefone al fratello Zeus, decise di rapirla. Fu la ninfa Ciane a reagire al rapimento aggrappandosi al cocchio di Ade nel tentativo disperato di trattenerlo. Il Dio incollerito, la percosse col suo scettro trasformandola in una doppia sorgente dalle acque color turchino (cyanos in Greco vuol dire appunto turchino). Il giovane Anapo, innamorato della ninfa Ciane vistosi liquefare la fidanzata, si fece mutare anch’egli nel fiume che ancor oggi, al termine del suo percorso si unisce nelle acque al Ciane, per versasi nel Porto Grande. Una seconda versione del mito riporta che Cianippo aveva fatto dei sacrifici a tutti gli dei eccetto che a Bacco, e questo dio per punirlo lo fece ubriacare in maniera tale che violentò la figlia Ciane. Ma la figlia durante il rapporto riuscì a prendergli un anello e lo consegnò alla nutrice per fargli comprendere, il giorno dopo, su chi aveva abusato. Il destino volle che dopo poco scoppiò un’epidemia di peste e consultato l’oracolo questi affermò che l’unico modo per placarlo era il sacrificio dell’uomo più cattivo della città. Ciane quindi afferrò per i capelli il padre e lo uccise con un pugnale, per poi suicidarsi essa stessa. Questo sacrificio si compì nel luogo della fonte Ciane. Così Proserpina commossa raccolse le lacrime della giovane Ciane e creò la fonte , con un Tempietto a ricordo” Non riporto nessuna foto di quanto descritto come antichita’ di Siracusa in quanto sarebbero troppe , d’ altra parte sono tutte facilmente rintracciabili in rete . Buone vacanze ovunque voi andiate
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  28. Presente anche @Testone68tra l'altro un autore di questo secondo numero
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  29. Uno dei Denari di Alfonso I d'Aragona fu venduto ad una delle ultime aste di Artemide ad una cifra di € 9000+ diritti:aveva una variante che lo rendeva conosciuto in pochi esemplari. Salutoni odjob
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  30. Grande ritrovamento ..... Complimenti
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  31. Biscioni ne abbiamo visti...questo è particolare su una contromarca di uno zecchino di Alvise Contarini ( 1676 - 1684 ), storia interessante che penso @417sonia.... CNG 100
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  32. Buongiorno e grazie ad @El Chupacabra per le conferme nonostante la bassa qualità delle foto (Si, anche la seconda ha la parola Italiana tra testa ed ala di Pegaso). Sono contento di aver imparato questa curiosità e che due delle mie tre "10 lire grandi" abbiano una versione poco comune del bordo, tra l'altro proprio le due monete meglio conservate; se prima non pensavo a scambiarle o cederle adesso le terrò ancora più strette (dovrò fargli dei cartellini con un link al post che a spiegare a penna tutto non ci starà ) P.S.: un grazie anche a @Marfir per la foto di conferma per spiegare il concetto anche in modo visivo e renderlo a prova di rin... tintin
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  33. PARMA, sesino di Ottavio Farnese, 1547-1586, mistura
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  34. Mi complimento con Alberto Campana per il superlativo articolo sul denario repubblicano di Messalla.ho letto con curiosità l'articolo a firma di Piero Masera sul bronzo ariete/bilancia, e l'ho trovato, nelle conclusioni, convincente.. Un incorraggiamento a@dabbene, instancabile, che ci spiega la sua nuova iniziativa riguardante i circoli saluti Eliodoro
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  35. Ottimo Giancarlo veramente, aggiungo anche il link di una discussione fatta qui nel 2014 su questo argomento. Delle tre monete quella che trovo più simbolica è la terza col covone di grano, qui Filippo II rompe secondo me volutamente la classica tipologia monetale. Erano gli anni della carestia, anni difficili, il covone rappresenta la prosperità, la speranza, il dono di un buon raccolto o l'auspicio di averlo. Se la moneta è messaggio, qui indubbiamente lo abbiamo per il popolo stremato, anche Filippo II capisce e comunque trasmette il suo. Ora il mio DONVM DEI
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  36. Questa e' la biblioteca del Circolo Numismatico Torinese
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  37. Abbiamo visto monete, medaglie, prove...di questo tondello proposto all'asta CRONOS 1 che mi dite? Ne avevamo anche parlato nello specifico un paio di anni fa...
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  38. Tutti che prendete in giro i collezionisti di euro, voglio "vedere" quando la smettete. Comunque la seconda che è in coincard ha più valore della terza, che anche se proof, ha una tiratura maggiore ed più facile reperire.
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  39. Avendo a disposizione pochi Kb per la tarapia tapioco, inserisco di seguito le immagini ricevute tramite MP come se fosse antani. Confermo prematuramente quanto scritto al post n. 2
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  40. Dovrebbe essere il punto lasciato da un compasso per definire lo spazio disponibile del tondello su qui lavorare. In genere veniva poi rimosso a lavoro finito, ma può capitare che in alcuni conii sia stato "dimenticato", anche per la fretta.... Se è così, si potrebbe spiegare come mai è presente solo su alcuni conii e non in tutti e capita molto spesso che non si ritrovi nel conio controlaterale... Certo, sarebbe utile calcolare l'incidenza di questo punto "dimenticato" su ogni lato della moneta, ossia se è molto più presente al diritto oppure al rovescio. Non mi risulta che sia stato fatto uno studio specifico sull'argomento, ma segnalo un mio articolo sui "globetti traccianti": MA 63 - Globetti traccianti.pdf
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  41. .... anche FILIPPO MARIA VISCONTI in una medaglia del Pisanello, al R/ ci sono cavalieri in armatura, il primo a sinistra con un bel cimiero
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  42. Discussione di grande, grande divulgazione....peccato che probabilmente leggano solo alcuni, ormai andiamo a compartimenti stagni, ma è anche vero che questa testimonianza rimarrà sia qui che sui motori di ricerca tipo Google per ricordare Milano, le sue monete, i suoi simboli. Era il 21 gennaio del 1741, fu una giornata speciale per Milano, quel giorno Maria Teresa d'Asburgo fu dichiarata duchessa di Milano. Durante il corteo avvenne un fatto straordinario, furono lanciate al popolo 8.000 monete d'argento dette " del giuramento ", emissioni speciali ma che poi circolarono insieme alle altre perché studiate con caratteristiche analoghe a quelle presenti. Divise tra lire e mezze lire, circolarono nel tempo per molto se il Conte Verri nel 1777 le trovò ancora nell'elenco che fece per gli studi per la riforma monetaria. L'ho definita moneta per la tradizione, di saluto, buon auspicio, della diplomazia e Maria Teresa doveva anche ingraziarsi il popolo. Presento da Ranieri 3 la lira del Giuramento o da 20 soldi del 1741
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  43. Accolgo con piacere ed un filo di perplessità l'interessante quesito. Perplessità poiché per me è indubbiamente difficile rispondere. Innanzitutto, mi vien da dire che, in quanto la storia dell' arte ci insegna, come sia possibile, per mezzo dello studio delle espressioni artistiche nelle opere d'arte, dedurre la/e personalità intriseche all' opera dei soggetti, e quella/e dell' autore stesso, vi è la necessità di trovarsi d'accordo sul concetto di opera d'arte. Se la moneta, come penso io, e come la pensano molti altri, sia una delle tante forme di opere d'arte, e lo sia tanto quanto un dipinto, credo sia difficile trovare un' influenzatore/trice reciproco, piuttosto, una correlazione, Correlazione data dal contesto storico; cerco di spiegarmi meglio. Ritengo che la scelta della scena/immagine da collocare su di una moneta, piuttosto che su di un dipinto, nasca dall'esigenza di rappresentare, in qualche modo, un contesto politico/religioso, raffiguarando scene, volti, e mantenendo chiaramente uno standard qualitativo alto, atto ed utile a tramandare uno o più messaggi al popolo. Detto questo, provo a scendere nel dettaglio della questione. Abbiamo un Sant'Ambrogio guerriero con lo staffile e il pastorale che percuote un guerriero, praticamente, nella moneta, così come nel dipinto. Premettendo che non conosco minimamente l'artista Giovanni Bissoni, tengo presente, come detto da Mario, che il dipinto è databile al 1540, mi viene dunque da pensare che sia stato l'artista stesso del dipinto, a prendere spunto dalla moneta, poichè Francesco II cominciò ad utilizzare l'impresa con la corona reale coi due rami d'olivo incrociati, a seguito della vittoria della battaglia di Pavia, dunque dal 1525 in poi, ben 15 prima della realizzazione dell' opera del Bissoni. Non essendo un esperto d'arte, ho tentato di dire la mia, esprimendo un concetto ostico a descriversi, dunque spero di aver espresso più o meno comprensibilmente quello che penso. Detto questo, è inevitabile chiedere assistenza all' amico @eracle62 che potrà sicuramente deliziarci di una visione migliore di questo fenomeno artistico che può esistere, circa la correlazione tra arte “maggiore”, quindi pittorica, ed una forma di “arte minore”, quindi numismatica. Davide.
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  44. Constantius II. AD 337-361. Æ Centenionalis (24mm, 5.21 g, 12h). Siscia, 2nd officina. Struck AD 348-350. Pearl-diademed, draped, and cuirassed bust right / Soldier to left, spearing fallen horseman; –/*//BSIS. RIC VIII 210; LRBC 1148. EF, silvering. Estimate: 150 USD
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