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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/27/17 in tutte le aree

  1. Fermo. Francesco Sforza, picciolo. D/ + CO F . VICECO, nel campo M E S R/ DE FIRMO, croce gigliata. Il D/ va ruotato ma il VICECO si legge bene.
    4 punti
  2. @motoreavapore...certo, nessun problema...credo che ...... bastano ? ....
    3 punti
  3. Buonasera, dando un'occhiata a scudi araldici dei Medici sulla rete, se ne vedono con gigli invertiti. A questo punto è una cosa voluta di sicuro, ma quale sarà il significato ?
    3 punti
  4. Buongiorno a tutti, confrontando la Piastra del post # 1 (quella dell' amico di Francesco) con quella del post # 34 (quella di MezzaPiastraPupillare), si notano sostanziali differenze di conio nonostante siano ambedue dello stesso tipo e dello stesso anno e con le stelle intervallate sul taglio. Al rovescio noto solo che sulla parte più alta della Corona su una c'è un abbozzo di croce mentre sull'altra c'è una sferetta. Al dritto invece la differenze sono diverse, il taglio del collo, la punta più alta della Corona su una finisce al centro della A mentre sull' altra tra la I la A e infine il punto dopo REX. Quindi, concludendo, nella zecca approntarono diversi coni per la stesso millesimo e tutti con lo stesso "errore" (gigli invertiti) ? Nessuno controllava questi "refusi araldici"? Incomincio a credere che qualche Studioso abbia ragione......
    3 punti
  5. Buon giorno a tutti. Solo ora riesco a partecipare a questa magnifica e interessantissima discussione, per condividere con Voi la piastra 1818 testa grande coi gigli dell'arme dei Medici di Toscana rovesciati che custodisco da qualche anno, recante sul taglio tre stelle incuse come da foto che seguono, eseguite con luce artificiale. Mi scuso per la scarsa messa a fuoco di qualche foto.... La moneta, purtroppo, come ben si può vedere, è stata lavata da qualche passato possessore poco rispettoso del documento che aveva in mano...
    3 punti
  6. Potrei sbagliarmi ma sembra abbastanza chiara.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti! Ho acquistato di recente la mia prima banconota e vorrei chiedervi un parere sulla sua conservazione, non avendo io quasi alcuna nozione sulla cartamoneta se non qualche informazione letta in questa sezione. Non vedo strappi o buchi, i colori sono vividi, la foto a luce fredda è la più realistica.. Se servono foto senza bustina posso provvedere tra qualche giorno, mi scuso in partenza nel caso non fossero adeguate.. Già che ci sono, conservarla nella bustina in cui si trova può andare bene o alcuni materiali possono essere dannosi anche per la cartamoneta come per le monete ed è consigliato un album ad hoc? Grazie per l'aiuto! ?
    2 punti
  8. perfetto grazie. Possibilmente fai pure in modo che le banconote si vedano dritte e non in prospettiva.
    2 punti
  9. @motoreavapore...hai dato un'occhiata al taglio ? ..... per me quella era un Piastra (12 Carlini) Repubblicana.
    2 punti
  10. Antico medaglione fuso con ritratti di FRANCESCO SFORZA e BIANCA MARIA VISCONTI
    2 punti
  11. Su Caffa si , ci sono una serie di follari in rame contromarcati con la figura di San Giorgio a cavallo, che secondo alcuni studiosi sarebbero da attribuirsi proprio al banco di san Giorgio ( a tal proposito c'è un interessante articolo di Dario Ferro ( Cercetari numismatice,XV, 2009 ) Sulle monete coniate a Genova , in oro al momento non me ne vengono in mente, sono invece certe le emissioni in argento da 1 , 2 , 4 e 8 reali coniati nel 1666 per favorire i commerci con i territori spagnoli. Ti linko una discussione dove presentai il mio acquisto dell'esemplare da un reale.
    2 punti
  12. Carissimi, grazie dei consensi sia per interventi che per letture, 19 al momento presenti al ritiro del secondo numero e altri che avrebbero voluto testimoniano l'interesse e la vicinanza che c'è tra molti di voi per questa reale e tangibile iniziativa. Il secondo numero c'è, l'avete intravisto, ricco di spunti e articoli, ancor più interessante secondo me del primo, certo io sono di parte e ci farete sapere. Si conclude il secondo ciclo si aprirà il terzo per il prossimo numero. Io credo di essere stato veramente fortunato a trovare un gruppo così appassionato, attivo, che cresce numericamente e per conoscenze, con una forte presenza giovanile. Ma soprattutto per avere trovato un gruppo che ragiona in termini di obiettivi reali, di valori, di raggiungimento di mete e sogni, tutti insieme e in condivisione. E poi il trovarsi, ogni domenica realmente, e qui in modalità virtuale.... è una bella storia, una storia numismatica da raccontare e da prendere come esempio, in totale autonomia realizziamo sogni, con una struttura compatta, semplice che parla, dialoga, propone, che decide gli eventi insieme e poi insieme li crea. Non è sempre così lo sappiamo, a volte certi ambiti sembrano lontani, distanti, qui nasce una numismatica potenzialmente per tutti, chi vuole fare, collaborare sarà ben accetto e si sentirà parte integrante del progetto. La numismatica ha bisogno anche di questo, del fare, del dare una mano, un Gazzettino, ascoltare e fare...fare, vedendosi una tantum non avremmo raggiunto certi obiettivi. E lasciando spazio a tutti si realizzano poi i desideri reali, i sogni diventano compiuti, siamo tutti uguali e tutti allo stesso livello poi dipenderà da noi, solo da noi, ma diamo spazio e libertà a chi vuole fare, divulgare, realizzare progetti, service, la numismatica può diventare più vicina a tutti e diventare più grande ma la direzione dovrà essere quella di creare una base grande e operante, non di pochi che decidono per tutti dall'alto, diamo fiducia, ascoltate tutti e otterrete in cambio molto, gratifiche e risultati....
    2 punti
  13. Ciao @Dux...sulla conservazione concordo con chi mi ha preceduto...non arriva ad MB: il dritto e martoriato e il rovescio è pure peggio!!!....pero' per un euro hai una moneta, hai avuto modo di scrivere un post e hai imparato qualche cosa...oltre ad avere per le mani un esempio di cosa non è un bb+...spero di rileggerti...alla prossima....
    2 punti
  14. Purtroppo avviene spesso che le classificazioni nelle aste siano un po' generose. Comunque, la medaglia è dignitosa e mi pare gradevole per la collezione soprattutto se la si guarda ad occhio nudo senza ingrandimenti. Non ha colpi e la classificazione come SPL sta nella norma dei pareri dei venditori. Come giustamente osserva silver, il prezzo di aggiudicazione è stato coerente con una conservazione media. Le medaglie annuali di Gregorio XVI non sono comuni, anche se si trovano sul mercato. La serie si può completare con un tempo di ricerca ragionevole ( già più rare sono le annuali di Leone XII e Pio VIII e una serie completa di Pio VII in buona conservazione può anche richiedere qualche anno di ricerche). La medaglia in questione ha una tiratura ufficializzata di 2427 pezzi. Sono medaglie che hanno sempre avuto un collezionismo abbastanza esteso: Patrignani e Boccia (per citare due grandi collezionisti del passato ) ebbero particolare passione per le medaglie di questo Pontefice, che emise anche molte medaglie straordinarie davvero belle e decisamente rare in argento. Nelle aste di questo anno la proposta per la medaglistica di Gregorio XVI è stata ampia soprattutto da parte di INASTA (che da dicembre ad ora ha proposto circa 3000 medaglie papali), ma anche nelle aste di NOMISMA e RANIERI, nelle quali vi erano alte conservazioni con aggiudicazioni, se non erro, intorno a € 400.
    2 punti
  15. Ciao @dabbene, avevo finito internet, per cui leggo solo ora. Purtroppo non potrò esserci, con grande dispiacere, perché sono a Barcellona.. Comunque complimenti per l'iniziativa, vi auguro di passare un'ottima giornata! (Se non finiscono subito le copie, ne leggerò una con molto piacere)
    2 punti
  16. Salve, allego immagini di un cavallo attribuito a Ferrandino, con colonna, al D troviamo come interpunzione i 3 anellini e il ritratto del sovrano di stile differente da esemplari simili passati nelle aste
    2 punti
  17. Eccomi , scusatemi ma in questo periodo sono stato veramente preso dagli esami, mai preparare econometria a luglio , e non ho avuto modo di rispondere innanzitutto partirei coi due bei denari postati ( per la classificazione utilizzo la scheda del nostro catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 fatta in collaborazione con la dott.ssa Monica Baldassarri ) il primo direi che si tratta di un classe Ic probabilmente , il secondo invece direi Va. Per quanto riguarda il fenomeno del ghosting, a mio personale avviso, non si può parlare di un qualcosa di voluto ma, semplicemente di effetto dovuto alle tecniche di coniazione dell'epoca. Il fatto che lo si riscontri su certe monete più che su altre è dovuto alle differenze dei tondelli, conii e anche degli zecchieri stessi. Tale effetto lo si ritrova con una certa frequenza pure sui penny nuovi di Edoardo I ( 1279-1307 ) , in prticolare nelle classi 3-5
    2 punti
  18. Ogni ipotesi di studio se confortata da basi ragionevoli è benvenuta In realtà conosco poco la monetazione genovese e molti utenti sono in ferie. Provo a chiamare in causa @matteo95 che è grande esperto di Genova cordiali saluti
    2 punti
  19. Proprio quello, @margheludo. Inserisco una foto con illuminazione leggermente diversa, forse potrà aiutare a mettere in evidenza quella parte di legenda.
    2 punti
  20. È incredibile come una semplice foto possa ripagare di tanto impegno e tempo dedicatogli.......grazie agli Amici che hanno condiviso questa tappa.
    2 punti
  21. Nessun dubbio sul fatto che sia autentica per me. Patina spagnola.
    2 punti
  22. Buona sera a tutti. Seguendo l'indicazione di @Cinna74 datami in altra discussione relativa ad un Morgan Dollar, condivido con Voi il dollaro Morgan che ieri mi è pervenuto dagli Stati Uniti, dopo giorni esatti di viaggio... Zecca di Philadelfia, millesimo 1878 (luogo e millesimo di prima coniazione), dritto del 1878 (che si distingue da quello del 1879 soprattutto dalla parte terminale delle frecce che si notano sotto l'aquila americana al D: 1878 le parti terminali sono tutte parallele tra loro; 1879 la parte terminale della freccia più alta non è parallela alle altre) peso 26,73 g di ottimo Ag 900/.., modulo 38,1 mm, asse dei conii "alla francese", taglio godronato. Le prime due foto sono con luce naturale, le successive con luce artificiale. Per informazione: tra spese di spedizione e di importazione (tassa fissa, dazio doganale e IVA 10%) il costo puro e semplice del nummo è risultato aumentato di circa il 40%... Grazie fin d'ora a tutti coloro che vorranno fornire un commento o spunti di riflessione.
    1 punto
  23. Piccola monetina in collezione , nulla di eclatante ma, graziosa a mio avviso. Meglio il rovescio , come in quasi tutte le monete di questa sovrana d'altronde. Vittoria Threepence ( Type A4 ) 1884 Spink 3914C
    1 punto
  24. Personalmente mi preoccuperei molto di più del semplice navigare su internet piuttosto che del postare quattro Tondelli metallici su questo forum
    1 punto
  25. Aggiungo una rara moneta di FRANCESCO SFORZA che Crippa definisce difficilmente reperibile in buono stato di conservazione ( grosso senza iniziali F-S ) R/3 Collezionisti siete avvisati non la troverete mai SPL o FDC. accontentatevi
    1 punto
  26. S'intravedono le foglie sulla corona al rovescio.
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  27. Qualche elemento in più su questa moneta: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b540/b540.html Giuliano Cesare ed il ritorno dei tempi felici Æ3, zecca di Thessalonica, 6.11.355-estate 361 d. C., Ric VIII 209 (pag. 421), indice di rarità "r". [email protected] Saluti Giulio De Florio
    1 punto
  28. Già .... forse il terzo era Panciera di Zoppola
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  29. Se vogliamo vedere invece un po' di imprese raffigurate bisogna andare alla porta del chiostro di S. Sigismondo prima citata a Cremona, troviamo un po' di tutto....
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  30. Visto che purtroppo i miei impegni non mi permettono di portre avanti i progetti che avevo in mente per questa discussione , ho deciso di proporvi qualcosina di simpatico: un indovinello. Vediamo chi è che indovina che moneta è
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  31. Comunque se è argento (800/°°°), hai fatto un affare: pagato 2,00 euro, oggi lo puoi vendere a 3,50 euro...
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  32. ciao....a prima vista si vede che è falsa...il diametro credo volessi dire che è 35,5mm non 20,5mmm ....poi il colore non sembra quello dell'argento ma se dici che l'hai verificato ti credo...ma a tagliare la testa al toro ci pensano alcuni particolari....la ruota di sinistra dovrebbe avere tra i raggi ad ore 3 l'asse della quadriga...ma nella tua manca (vedi foto)...poi nella "seggiola" dove sta seduta l'Italia la seconda gamba...quella centrale è appuntita mentre nell'originale no (vedi foto) ....con foto più grandi del tuo pezzo credo salterebbero fuori altri particolari....non è vera mi spiace...e poi l'hai acquistata a 2 euri.... è una riproduzione....
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  33. Ecco le foto giusto a controprova di quanto affermato, i graffi sui campi non erano visibili. Saluti Silver
    1 punto
  34. Cercherei in area marchigiana...nel pomeriggio - se nessun amico la identifica prima - dovrei riuscire a fare qualche ricerca. Antonio
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  35. Buongiorno Pietro, forse non è importante, ma mi piacerebbe vederla tutta. Mi faresti per favore 2 foto perpendicolari D/R e, se c'è qualche "anomalia", anche del taglio? Ciao.
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  36. @Manu1978 Per rispondere a qualche tua curiosità sul GETTONE in oggetto ti rimando alla scheda del nostro catalogo che è abbastanza esaustiva. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GVE3/0 Riguardo all'evento ESPOSIZIONE 1906 c'è questa vecchia discussione di @bizerba62 che tirò fuori questa simpatica curiosità: Sempre tornando al GETTONE in questione e come estrema sintesi se sei del 1978 ti ricordi quando c'erano i gettoni per le cabine telefoniche? Erano prodotti da varie ditte private per conto di un'altra ditta privata, la SIP. Però erano talmente diffusi che venivano accettati come moneta anche dall'edicolante, dal fornaio o dove ti pareva per una somma di 200 Lire. Questo concettualmente è uguale. Veniva prodotto da una ditta privata (la Stefano Jhonson) per l' ente Expo in modo che potessero essere usate all'interno della manifestazione. Unica differenza è che hanno il valore indicato. Che poi venissero accettati anche moneta fuori dalla fiera è un altro conto, ma NON rientra nelle coniazioni di Vittorio Emanuele III cosiccome i gettoni telefonici NON fanno parte del coniato della Repubblica Italiana. A dire il vero poi io manco ci credo tanto che abbiano circolato veramente in modo così diffuso, forse giusto in zona Milano/Lombardia visto che mediamente si trovano in buone condizioni. (A parte quelli bucati perchè utilizzati come ciondolo-ricordo) Credo piuttosto che siccome il mercato del collezionismo del Regno D'Italia volente o nolente lo decide il mercato e i commercianti del Nord Italia ad un certo punto sia stato deciso a tavolino che erano importanti e DOVEVANO essere collezionati (anche complice l'inserimento nei cataloghi e negli appositi album sopra citati). Lo stesso (ma in modo molto minore) è accaduto qualche anno fa quando si è diffuso l'interesse per i gettoni bellici e prebellici anni '20 del tram di Milano, Torino, Genova, Como... Un periodo erano molto ricercati e di buon valore. Ora non li vuole quasi più nessuno per quanti se ne trovano. Spero di averti dato qualche spunto in più. Saluti Simone
    1 punto
  37. Ciao @adolfos, grazie per la tua risposta, avrei voluto intervenire prima ma ultimamente sono stato un pò preso dal lavoro. Ti domando ancora una cosa, scusandomi con i frequentatori della sezione per l'off topic, ma l'argomento mi sta molto a cuore ed erano anni che avrei voluto fare questa domanda. Cosa ne pensi di queste due monete? l La prima pesa 4,22g e la seconda 4,25g. Spessore della prima 1,4mm Ritieni che il disturbo di conio che si vede sulla prima moneta sia del tutto casuale? Trovo questo effetto molto frequente sui denari dell'Oriente Latino e mi è venuto in mente che potesse essere una sorta di contromarca. Ringrazio anticipatamente chiunque mi aiuterà a chiarire questo dubbio. Un saluto cordiale. D
    1 punto
  38. Altra meteora interessante (le mie preferite). Mi permetto un copia incolla con @oldgold di una discussione aperta da Luciano per presentare la Galeazza: Dunque ci troviamo nell’anno 1736, durante il dogato di Alvise Pisani (1735-1741). Dalla lettura di quanto scritto in “le monete dei possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma descritte ed illustrate da Vincenzo Lazari”, risulta che al tempo a Venezia vi erano ben 5 monete principali, tuttavia nessuna di esse era esattamente multipla della lira di conto della Dalmazia e come se non bastasse gli abitanti dei possedimenti oltremarini continuavano noncuranti di ciò a valersi di questa moneta “ideale”. Per sopperire a questo problema venne quindi decretata la coniazione di una frazione dello zecchino, pensata per agevolare le transazioni commerciali tra Venezia e le colonie. Si viene quindi a “creare” questa moneta, la Galeazza, che corrispondeva in Dalmazia a un terzo dello zecchino (12 lire), ma che a Venezia (ragguagliata alla lira veneta) valeva 7 lire (lo zecchino ne valeva 22). La moneta è in argento 875 e misura 37mm di diametro, per un peso di 19,15g. Al dritto troviamo S * M * VENETVS = ALOY: * PISANI * D * con S. Marco benedicente il Doge inginocchiato ed in esergo l’anno 1736. Al rovescio invece presenta una galea (da qui galeazza) con le vele ammainate e la bandiera veneziana, all’orizzonte un’altra nave e a sinistra due fortificazioni che, sempre secondo il libro sopracitato, dovrebbero rappresentare la cittadella e il castello da mar di Corfù. Il campo è chiuso da un giro di perline e l’epigrafe PROVINCIJS MARITIMIS DATVM, con in esergo “XII”. Di questa moneta furono battuti anche due sottomultipli, rispettivamente da 6 e 3 lire. Interessante è ciò che viene riportato verso la fine del capitolo dove si legge: “Abbiamo dalle memorie di zecca piu volte citate che di queste galeazze se ne stamparono 223,387 cio`e per un valore approssimativo di 74,462 zecchini. Ma gli speculatori si valsero ben presto dell'introduzione di questa nuova moneta per far isparire l'oro e rialzare il prezzo dell'altro argento; quindi sorse il malcontento de' popoli oltremarini che reclamarono il ritorno alla vecchia monetazione. La Repubblica ritir`o tosto in brevissimo tempo quante pi`u pot´e galeazze e loro spezzati e le rimand`o alla zecca come metallo da fondere. Tutte per`o non le fuse, ma ne rimase in giro in buon dato, a saziare i desiderii de' numismatici, a' quali non `e difficile aggiungere questi tre pezzi a' lor medaglieri.”
    1 punto
  39. Buongiorno, È stata coniata probabilmente ad Entella, in Sicilia, alla fine del V sec. a.C., viene identificata come trias.
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  40. Come moneta del popolo, rimanendo sempre nelle coniazioni del periodo spagnolo, sicuramente si può aggiungere il soldino.
    1 punto
  41. Cito a proposito la testimonianza diretta del doge "emerito" Ludovico Manin, scritta un paio di anni dopo: "4 9mbre 1801... (...) Fino dal mese passato era venuto un decreto che proibiva di corso la moneta da 6 e da 24 carantani dopo il mese di dicembre. Per sostituzione si ordinò la fabbrica di monete da mezza, da una e da due lire provinciali venete; di queste ne furono stampate circa cinque milioni. La zecca doveva ricever li carantani, e non darne fuori, però se n'era unita una gran quantità (...) Fu dunque ordinato di porre l'impronto provinciale veneto di lire due sopra le monete da 24 carantani, cosa rovinosissima per questi piccoli territorj, mentre non era ricevuta, non solo dai Cisalpini, ma nemmeno negli altri stati austriaci."
    1 punto
  42. Molto bene, diciamo che stamattina al Cordusio Massimale ha detto che sarà presente tutta la giornata, invece @Sesinoalmeno all'aperitivo. C'è qualche altra adesione aspettiamo che lo dicano loro...nel frattempo possiamo sentire se saranno disponibili per esempio @giancarlone , @Volf@snam
    1 punto
  43. I danerri sarebbero i denari. Un aureo veleva, tra la fine della Repubblica e l'alto impero, 25 denari o 100 sesterzi. Sul controvalore attuale, si stima che il valore dovrebbe oscillare tra i 500 e i 600 euro. Considera che questa cifra esce fuori confrontando il prezzo dei beni (pane, grano, carne, ecc. Ecc.). In realtà la qualita della vita ottenibile con 1 aureo era superiore a quella che oggi danno 600 euro. Oggi a pane acqua, grano per essere benestanti bisogna aggiungere un sacco di costi che al tempo non esistevano (pc, luce, cellulare, benzina, ecc ecc.). Giusto per spiegarmi meglio, le mille lire cantate in "se potessi avere 1000 lire al mese" corrispondono a circa 1000 euro attuali considerando la sola inflazione. Con questa cifra nel 39 si era molto benestanti, mentre oggi si sopravvive a malapena.
    1 punto
  44. il primo è simile al n. 59 di Vall llosera, CNI 278, il secondo è simile al n .58 di Vall llosera, variante 1 con CICILI
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  45. Salve, segnalo : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=13979
    1 punto
  46. Gettone Panificio Sistema Anelli , 1/2 Kg. di pane rurale
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