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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/06/17 in tutte le aree

  1. Oggi sono dieci anni di forum.. incredibile!! MI iscrissi, all'epoca ( 6 agosto 2007), per cercare il valore di una qualche moneta di Vittorio Emanuele III° o, forse, di qualche 2 euro commemorativo. All'epoca, tranne l'esistenza di qualche prezzario, non avevo la minima idea che esistessero libri numismatici[emoji3][emoji3] Entrato nel forum, trovai un numero impressionante di utenti preparatissimi, per cui leggevo e non scrivevo.. Leggendo le varie sezioni, col tempo, passai alla monetazione imperiale romana, poi a quella campana/molisana del III - IV ° secolo ed infine, a quella normanna, sveva, e angioina aragonese...cioè fino a quando la moneta veniva martellata. Grazie al forum, ho conosciuto tantissime persone, con molte delle quali sono nate vere e proprie amicizie @fedafa @gaetano95 @dareios it,@]francesco77 @rex neapolis,@layer1986, @giovanna, @adolfos @liutprand e tanti altri con altri solo virtuali come con il caro Mario @dabbene anche se ci siamo incontrati una sola volta a Napoli, ma mi riprometto di venire al Cordusio.. con @illyricum65[ che mi ha pregiato di una sua collaborazione letteraria per un articolo pubblicato per i quaderni de La moneta), con @antvwaIa e @poemenius grazie a @reficul ed @incuso per garantire ancora l'esistenza del forum.. Oggi me la sono cantata e suonata
    14 punti
  2. Un po' di storia, un po' di identità, qui sorgeva la corte dei duchi longobardi, la Curia Ducis, quindi Corduce poi l'attuale Cordusio . Qui si svolgevano ai tempi le attività politiche e amministrative, con Berengario ci fu il tribunale, del tutto rimane ben poco tranne Piazza Mercanti . La conformazione prima di diventare Piazza Cordusio era ellittica da cui il nome anche di Piazza Ellittica, divenne poi vero centro finanziario cittadino e ora punto strategico tra il Duomo e il Castello. Nell'immagine si vedono sia Via Mercanti dove nella loggia abbiamo la scrofa semilanuta e il Duomo. Per molti di noi un simbolo anche numismatico oltre al vero centro di Milano....
    7 punti
  3. Scudo 1599....ma perché si trovano (quasi) sempre brutti? Con amici si ipotizzava una coniazione di emergenza, ricordiamo che Filippo II morì nel 1598...
    4 punti
  4. Esatto @dabbene, come tu ben saprai è il famoso cavallo di Leonardo da Vinci. Il Cavallo di Leonardo è parte di un monumento equestre a Francesco Sforza, progettato da Leonardo da Vinci dal 1482 al 1493, per essere fuso in bronzo, del quale riuscì a portare a termine solo un modello in creta, andato perduto. Leonardo, con questo monumento, voleva realizzare un'opera che oscurasse tutte le precedenti statue equestri, in particolare quelle del suo maestro Verrocchio e di Donatello, dedicate rispettivamente al Colleoni e al Gattamelata. A Leonardo interessava, in realtà, più il cavallo che il cavaliere; il suo cavallo doveva essere il più grande di tutti, superare i 7 metri di altezza, una sfida mai tentata prima. Proprio per questo Leonardo riempì fogli e fogli di schizzi di anatomia, studiando muscolatura e proporzioni del cavallo e passando moltissimo tempo a progettare e calcolare quest'opera gigantesca che, per la sua fusione, avrebbe richiesto ben 100 tonnellate di bronzo. Ma al momento della costruzione dell'opera, le 100 tonnellate di bronzo non erano più disponibili e così Leonardo dovette abbandonare il progetto. I disegni dei cavalli di Leonardo sono ora conservati nel castello di Windsor. Nel 1977 Charles Dent, un pilota statunitense collezionista d'arte e amante della scultura, si entusiasmò all'idea di realizzare dopo cinque secoli il sogno di Leonardo. Mise in piedi l'organizzazione e riuscì, dopo più di quindici anni di impegno, a trovare i fondi: il costo del cavallo, alla fine, arrivò a quasi 2,5 milioni di dollari. L'uomo comunque non riuscì a vedere realizzato il proprio sogno, morendo nel 1994, prima che l'impresa fosse completata. Alla morte di Dent il progetto stava per essere abbandonato, quando Frederik Meijer, proprietario di una catena di supermercati nel Michigan, si offrì di finanziare il progetto, purché si fondessero due cavalli: uno per Milano e uno per i Meijer Gardens, un parco naturale e artistico a Grand Rapids (Michigan), proprietà di Meijer, dove sono raccolte all'aperto copie delle statue moderne più celebri. Il progetto è andato avanti fra numerose difficoltà e alla fine la direzione dei lavori è stata data alla scultrice Nina Akamu che ha finalmente condotto in porto l'impresa. Il primo passo è stato quello di realizzare un cavallo di dimensioni ridotte, circa 3 metri di altezza. Questo fu il primo modello per arrivare alla gigantesca scultura in argilla di quasi 8 metri. È dal cavallo di argilla che sono stati ricavati i calchi dove è stato colato il bronzo fuso. Le sette parti in cui il cavallo era stato fuso arrivarono nel luglio del 1999 a Milano dove vennero saldate insieme. Dopo qualche discussione il cavallo fu posto nel settembre 1999 all'ingresso dell'ippodromo di San Siro. La versione americana del Cavallo di Leonardo venne sistemata nei Meijer Gardens nell'ottobre del 1999 ed è oggi il pezzo più importante dell'esposizione. Una replica in scala ridotta (2,5 m) fu donata nel 2001 alla città di Vinci e collocata in piazza della Libertà. Dal 2001 il Cavallo di Leonardo è anche il simbolo dei MIFF Awards, festival del cinema internazionale di Milano.
    3 punti
  5. Milano è anche immagini di vita quotidiana, della gente, in questo caso i trasporti, un affollato Porta Venezia - Loreto a Duomo....e le immagini volendo portano anche ad altre forme espressive per esempio i gettoni del tram ...magari @giancarloneo @eracle62
    3 punti
  6. Ciao e' giusto che ogni tanto ce la cantiamo e ce la suoniamo anche caro amico mio ...dieci anni non sono pochi, i miei otto mi sembrano una eternità vissuti a mille all'ora e con una massa di idee e progetti anche oggi che sarà impossibile farli tutti. In fondo siamo nati qui, qui siamo ancora, poi i cammini devono essere un po' variegati ma sempre all'insegna di una numismatica di divulgazione, anche di ricerca quando si può, di servizio sempre, senza interessi. Lamoneta e' stata ed e' poi tutto questo con un gruppo di divulgatori sinceri e pieni di passione, tu sei stato e sei tuttora uno di questi, un protagonista attivo, il forum sei anche tu e quindi onore a te che lo hai onorato e lo stai onorando, buona festa intanto e spero di trovarti in qualche avventura numismatica insieme con gli stessi ideali che ci animano e ci hanno animato, buon dieci anni e altrettanti per il futuro ! Mario
    2 punti
  7. Ciao @alb123, non conosco la tua eta' ma probabilmente sei molto giovane , mi permetto di consigliarti quanto ti ha scritto @eliodoro , metti i soldi da parte e quando hai una cifra adeguata acquista i sesterzi almeno di conservazione MB , cioe' quelli che rientrano nella categoria che si puo' considerare , per modo di dire , da "investimento" . Capisco comunque la tua passione per i Sesterzi , anche verso quelli di bassa conservazione , anzi sono quelli che hanno vissuto in pieno la loro condizione storica di moneta , pero' considera che stai spendendo dei soldi , quindi aspetta un po' e spendi meglio .
    2 punti
  8. Spero anche io di esserci il 10 settembre almeno mi presento, oggi sono passato ma poca gente e pochissimi commercianti...
    2 punti
  9. Grazie per l'invito. Cercherò di esserci
    2 punti
  10. Correggio, Siro d'Austria, 3 soldi Ciao
    2 punti
  11. Bel pezzo , non è facile trovarli in buona conservazione come in questo caso Sulla rarità di questa moneta a mio avviso potremmo essere sul R2 in una scala che arriva al R6. Da alcune parti trovi indici di rarità molto elevati per il fatto che fino a non molti anni fa quest emissione si pensava in realtà che fossero due differenti a seconda del peso leggermente differente riscontrato su qualche esemplare.
    2 punti
  12. Milano è anche il suo famoso ippodromo di galoppo di San Siro, che ha visto trionfare i più grandi campioni nostrani: da Nearco, Donatello II, Cavaliere d'Arpino, Botticelli, fino al monumentale Ribot. Era l'ottobre del 1955 e Ribot stravinceva a San Siro il Gran Premio del Jockey Club. YouTube All'ippodromo San Siro di Milano si corre il Gran premio di Milano CinecittaLuce 966 visualizzazioni 20
    2 punti
  13. certamente sarà una moneta di valore che cresce piano piano... forse conviene lasciarla lì ancora un po'
    2 punti
  14. Forse l'hanno messa in ascensore perché così "sale di valore". Occorre vedere per quella tipologia i "piani" di rendimento nelle aste.
    2 punti
  15. Nel 1876 si inaugura l'IPPOVIA Milano-Monza alla presenza del Principe di Piemonte il trentaduenne Umberto. La medaglia o gettone coniata dalla ditta JOHNSON in occasione dell'inaugurazione
    2 punti
  16. ciao @Alex-Vee, ciao @ilnumismatico! Ho chiamato gli "Acchiappafantasmi"! In effetti la foto precedente non le rendeva abbastanza giustizia, questa mi sembra più naturale. Devo dire che fotografare l'argento è una disgrazia... fortuna che io (noi) questo lo chiamo (chiamiamo) un hobby! Servus Njk
    2 punti
  17. Buonasera, dato che nessuno ha intenzione di postere delle belle foto (questo era il fine del post) inizio io (sperando che altri mi seguano ) a postare una mezza lira del ducato di Parma e Piacenza. Il sovrano è Ferdinando I di Borbone . La descrizione è la seguente: dritto: Scudo del casato Borbone-Parma sormontato da corona ducale, intorno: FERD • I • H • I • D • G • PLAC • PAR • V • DVX e il millesimo. rovescio: San Antonino che procede a cavallo verso sinistra con stendardo. In esergo SOLDI • X. Intorno S • ANTO • M • PROT • PLAC •. La moneta è del 1790 (scritto J790) ed è classificata NC (non comune)
    2 punti
  18. Superbo esemplare il millesimo del 1703. Complimenti per queste stupende monete che ci fai conoscere. Ti posto il mio esemplare del 1703...bello ma non come il Tuo.
    2 punti
  19. Buongiorno a tutti i lamonetiani...oggi vi propongo 4 monetine genovesi del 1814... Cominciamo con un po' di storia... 20 Aprile 1814 Genova viene occupata dagli inglesi, più precisamente dalla marina inglese comandata dall'Ammiraglio Bentinck che con l'aiuto degli stessi genovesi caccia le forze filo-francesi comandate dal Barone Fresia...lo stesso Bentinck il 26 Aprile, contravvenendo alle istruzioni avute dal ministro della guerra inglese, firmò ed emanò un proclama con cui si ripristinavano le leggi in vigore nel 1797. Il proclama inizia cosi: "Avendo l'armata di S. M. Britannica sotto il mio comando scacciati i Francesi dal territorio di Genova, e divenuto necessario il provvedere al mantenimento del loro buon ordine e governo di questo Stato. Considerando che il desiderio generale della Nazione genovese pare essere di ritornare a quell'antico Governo, sotto il quale godeva libertà, prosperità ed indipendenza; e considerando altresì che questo desiderio sembra essere conforme ai principi riconosciuti dalle altre Potenze alleate, di restituire a tutti i loro antichi diritti e privilegi, si dichiara:... articolo 1 "Che la costituzione quale esisteva nell'anno 1797, con quelle modificazioni che il voto generale, il pubblico bene e lo spirito dell'originale Costituzione del 1576 sembrano richiedere, è ristabilita"; all'articolo 3 "Che un Governo provvisorio consistente in tredici individui, e formato in due Collegi come prima, sarà immediatamente nominato, e durerà in carica sino al 1° Gennaio 1815, quando i due Collegi verranno compiuti nel numero prescritto dalla Costituzione"; ....il presidente del Governo Provvisorio fu nominato Gerolamo Serra... inizia così la breve Repubblica Genovese del 1814... 3 Novembre 1814 inizia il Congresso di Vienna che dovrà decidere il nuovo assetto del europa. Durante il congresso falliscono tutti i tentativi di ripristinare la vecchia repubblica genovese. 26 dicembre 1814 il Governo Provvisorio abbandona per protesta il potere, i genovesi infatti erano contrari (a dir poco) all'annessione al regno di Sardegna, cosa che però diviene realtà il 4 Gennaio 1815, quando gli inglesi consegnano la città al nuovo Governatore Sabaudo Maresciallo Ignazio Thaon di Ravel... Durante questa breve Repubblica, quasi un dejavù, furono battute 4 monetine, è proprio il caso di dirlo, che però sono una splendida testimonianza di quell'anno di cambiamenti... Ecco il 10 soldi 1814 18 mm 2,1 grammi di argento 888% contorno liscio D/ RESPUBLICA GEUENSIS stemma di Genova con grifoni e sotto SOL.10 R/ NON.SURREXIT.MAJOR.1814. con San Giovanni Battista
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  20. Ciao a tutti, Scusate l'insistenza ma ho trovato un pò di monete di cui non capisco molto?. Queste che vi presento sono 2 lire di Umberto I per la colonia eritrea, il colore scuro è la patina che non va tolta vero???? Che ne pensate, se fosse possibile potreste darmi una stima del valore economico? Grazie in anticipo, Alb123 P.s. Vi assicuro che apparte quella specie di patina iridescente i dettagli sono netti e vividi.
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  21. DE GREGE EPICURI @rintintinAlcune risposte le trovi, in questa stessa sezione, nella discussione aperta da Illyricum: "Che ci acquistavo con un Giano/prua?" del 9 luglio. Occorre aggiungere che il "comunemente circolante" va un po' ridimensionato: queste monete sono state prodotte (per fusione) in numero sicuramente notevole, ma non paragonabile alla quantità di circolante del periodo imperiale; il loro peso ne rendeva scomodo il trasporto, ed è da credere che venissero usate poco per le transazioni quotidiane; erano probabilmente conservate in casa, e usate quando proprio era necessario. Tieni conto infine che i pezzi di quel peso sono molto rari, e che si trovano da subito monete un po' più leggere, sui 280 g.
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  22. Salve, sto cercando immagini dei cavalli di Federico III con sigla T, se qualcuno dovesse averli mi faccia sapere
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  23. Salve a tutti, Oggi ho deciso di smuovere un pò la sezione presentandovi questi due sesterzi di Adriano e Sabina, marito e moglie, e chiedendo vostre opinioni in merito. So che non sono il meglio del meglio, ma per la cofra irrisoria pagata non me li sono lasciati sfuggire! Inoltre vorrei chiedere un aiuto sull'identificazione del sesterzio di Sabina con la Pietas seduta... Grazie in anticipo, Alb123
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  24. Di questo 5 Tornesi...la simbologia è questa @gennydbmoney
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  25. Ottimo e quindi siamo a Leonardo da Vinci, Milano, Ferrara legate da vincoli di ogni tipo, Sforza ed Este, Leonardo, Ludovico, Ercole d'Este, storie e fatti collegati e poi questa moneta, un quarto, di Ercole I d'este ( 1471 - 1505 ), una moneta direi quasi medaglia, una rappresentazione dinamica e scultorea del cavallo e poi c'è Grierson che ipotizza...e quindi forse un po' di Milano anche qui c'è....
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  26. En mi libro aparecen cavalli de Federico con sigla T.
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  27. grande @eliodoro é vero, quanta gente fantastica che ho conosciuto virtualmente e poi per fortuna qualcuno anche di persona
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  28. per chiudere con Francesco II° posto l'immagine del 5 tornesi del 1859 del nostro catalogo,almeno possiamo vederlo in un immagine al D/ e al R/ presenta lo stesso fiore ad 8 petali come il primo 2 tornesi postato: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2/2
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  29. Si farò come mi hai detto?, putroppo non riesco a lasciar andare i miei amati sesterzi?! Già poter vedere solo il ritratto anche senza legenda mi emoziona, ma capisco ciò che dici e ti do ragione. Intanto ti mostro anche l'ultima di Adriano con al rovescio la Nemesi di cui più che altro mi affascinava la patina.
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  30. Sembra un buco otturato Però, adesso che ci hai fatto l'occhio, compra meno, ma compra meglio...
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  31. esaminiamo il conio da 10 tornesi 1825 di Francesco I°, stella a 6 punte: stella ad 8 punte o asterisco:
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  32. Ciao Fausto Per me, e dico per me..., il tipo è quello, ma le sigle ci sono.. CP ...anche se per una moneta postata da te vedere le sigle è inusuale...
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  33. Quanto tempo è passato dal "duopondio"! Bene... Vot X Mult XXXXX
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  34. Confermo quello che scrive Fausto Antiorario E ultima cifra del millesimo visibile!
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  35. Per stasera basta.....cioa Rodolfo sono in barca a vela.
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  36. Sempre della mia collezione proveniente dall'asta NAC
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  37. Questo è 1684 della mia collezione proveniente da Cromos 7 di Crippa.
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  38. Ciao , in attesa degli esperti, anche secondo me si tratta della variante con gigli al contrario.
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  39. Grazie,mi fa piacere che apprezzi,io ci provo poi se salta fuori qualcos'altro lo riportiamo in discussione...
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  40. Mentre questa credo sia la più bella conosciuta x conservazione, di tutte le serie,un fdc assoluto, intonsa, patina di vecchia raccolta con fondi lucenti ancora con la satinatura e piena di dettagli brillanti. Praticamente introvabile, tutto il resto è noia.. @dabbene potresti riportare le tirature di questa monetazione? Che ne pensi di quest ultima?
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  41. Come già evidenziato da @villa66, il marchio di zecca sembra presentare alcuni problemi. Metto a confronto quello della tua moneta e di un altro 1913S, sicuramente autentico (da Heritage) Il tuo, appare decisamente più grande, arrivando quasi a toccare il bordo e, soprattutto, la C di cents, da cui invece è ben distaccato nella moneta di Heritage, e anche in diverse altre, di tutte le annate, che ho visionato, e che puoi visionare anche tu a questo link https://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-5CN/3 Ora, io, da queste immagini, non mi sento di affermare con certezza che la tua moneta sia falsa (o forse, meglio, contraffatta), ma di sicuro se dovessi comprarla al prezzo che varrebbe se fosse autentica, la lascerei dov'è. Anche se non è facile da queste foto stimarne la conservazione, dovremmo essere almeno dalle parti di un XF, e per una moneta così ci vogliono dai 400 ai 500 euro, anche di più se, esaminandola meglio, le si potesse assegnare una conservazione superiore. Soldi che, per parte mia, preferirei spendere diversamente Ma, se posso chiedere, a te, come è arrivata? e quanto l'hai pagata? anche sapere questo può aiutarci a capirne di più. petronius
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  42. Credo sia questo! RIC 798 Sear 4269 Antoninus Pius AE Dupondius. ANTONINVS AVG PIVS PP TR P, radiate head right / COS IIII S-C, Salus standing left feeding snake arising from altar to left and holding rudder to right. Cohen 279. A presto, Alb123
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  43. Tutti i risultati delle campagne di scavo - che vanno dalla preistoria fino al periodo medioevale - eseguite a Lipari e nel suo arcipelago sono stati puntualmente pubblicati dal 1960 in poi nei volumi: "Meligunìs Lipàra". In particolare la parte relativa alle monete antiche, si trova pubblicata con i relativi contesti di scavo stratigrafico, nei volumi che riguardano lo scavo dell'acropoli, delle necropoli e di un santuario suburbano. Foto tratta da: Meligunìs Lipàra vol. X Per ciò che concerne invece il catalogo delle monete custodite nel Museo di Lipari, non risulta nemmeno a me l'esistenza di tale volume. Allo stato attuale in Sicilia, solo il Museo di Agrigento ha pubblicato un corpus delle proprie raccolte numismatiche, in collaborazione con la cattedra di numismatica dell'Università di Messina. Sapevo anche che qualcuno si stava attivando per redigere un catalogo sul medagliere del Museo di Siracusa, ma non ho avuto più notizie.
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  44. Ciao a tutti, il passaggio dalla numismatica classica a quella napoletana, passa attraverso l'acquisto di un cavallo di Ferdinando I° e del libro di Mario Rasile " I cavalli delle zecche napoletane nel periodo aragonese", caldamente consigliato dagli utenti dell'epoca. Sambon, nell'articolo del 1891, intitolato i Cavalli di Ferdinando I°, Re DI Napoli": riporta: "Regnando Ferdinando I d’Aragona, essendo nei denarelli aragonesi assai scarsa proporzione d’argento,3 e quindi considerevole il guadagno che la Regia Curia traeva da quella sleale monetazione, n’ era venuto di conseguenza che, nel Reame e negli stati circonvicini, continuamente si falsassero. Per la quel cosa i pubblici uffiziali, destinati a riscuotere le imposte del reame, ricorsero al re, dicendo che sui mercati era maggior copia di moneta adulterata, di quella coniata dalla Regia Zecca. Ferdinando allora, per consiglio di Orso Orsini duca d’Ascoli, con sua lettera del 16 febbraio 1472 4, diretta agli ufficiali della Regia Camera della Sommaria bandì che fossero vietati i denari di biglione, battuti per lo innanzi, e che si coniassero, invece, monete di puro rame, grosse quanto le antiche medaglie, ossia mezzi carlini degli Angioini; sulle quali monete essendo scarso il guadagno, non troverebbero utilità alcuna i falsarli. Ordinava inoltre Ferdinando che, da una parte di detta moneta fosse ritratta la sua effigie, e che, dall’altra si ponesse una qualche digna cosa proposta dal Conte di Maddaloni, Diomede Carafa, che ne addimostrano le monete, essere stato un cavallo, con attorno l’epigrafe ÆQVITAS REGNIche, complicata col tipo mercè la somiglianza delle voci equus ed æquitasveniva a glorificare la savia disposizione data da Ferdinando, essendo evidente prova codesta, come Ferdinando avesse a cuore il benessere del popolo, preferendo rinunziare al guadagno che traeva dalla monetazione erosa pur d’impedire il danno che arrecava ai minuti commerci del reame. Una curiosa circostanza ci permette di rintracciare i fatti che suggerirono il tipo di questa moneta. È noto a tutti qual copia di preziosi avanzi [p. 328 modifica]dell’antichità avesse radunato il Conte di Maddaloni. Di lui, dice l’Aldimari: «fu il Conte di Maddaloni, Diomede, historico et antiquario celeberrimo, fondando tutti i suoi consigli sopra gli esempi degli antiqui e nei libri di conto delle sue cose familiari, si trovò scritto havere speso 17.000 scudi, somma grandissima in questi tempi, in medaglie et statue et altre antichità delle quali ne lasciò adornato il suo palagio, magnificamente da lui eretto nel quartiere di Nido.» Diomede Carafa era stato aio di Ferdinando, di cui fu sempre fido e sagace consigliere; e sempre Ferdinando ebbe per lui grande ammirazione e rispetto. A lui si rivolse adunque, perchè gli consigliasse un tipo pel rovescio di questo nuovo denaro di schietto rame. Non si servi però il Conte di esempî antichi; ma come diremo in seguito, fu assai probabilmente indotto a tale scelta da un’opera di un suo contemporaneo, rinomatissimo artista, il fiorentino Donatello. Il Vergara e poi il Lazari, dando credito alla favolosa leggenda riferita dal compilatore della cronaca di Partenope, dal Collenuccio e da altri scrittori, dissero che il cavallo posto su questi denari era ricordo di un’opera greca di gran pregio e rinomanza che per lungo tempo era stata in sulla piazza del Duomo, sinché un arcivescovo, per togliere certa superstizione, di cui era cagione, non avesse ordinato venisse distrutta, nel 1322, per convertirla in campane pel Duomo. Il Tarcagnota, a questa leggenda aveva poi aggiunto di suo che «quella gran testa che si vede ora in casa del signor Duca di Maddaloni potrebbe essere reliquia di quel cavallo;» ed il Summonte riportò poi questa notizia, non più come una ipotesi, ma come un fatto accertato. Per la qual cosa il Lazari, accettando [p. 329 modifica]questo intreccio di fantastiche notizie, asserì che il Duca di Maddaloni propose a Ferdinando I di porre sui denari il ricordo di «quel cavallo colossale di bronzo, la cui stupenda testa tuttavia s’ammira nel Museo Borbonico, eh’ è fama stesse eretto dinnanzi l’antica Cattedrale di Napoli, ecc.» Ma il Capecelatro, e dopo di lui il Capasse, addimostrarono l’assurdità di tale favola ed il Filangieri in un suo scritto: «sulla testa di Cavallo di bronzo già di casa Maddaloni»5 dimostrò che questa opera non era, come da parecchi sinora si era creduto, di tempi antichi, ma sibbene del XV secolo e, siccome già aveva osservato il Vasari, dello scultore Donatello. Il Filangieri fece trascrivere dall’Archivio di Stato di Firenze la lettera del conte di Maddaloni, in data 12 luglio 1471, inviata da Napoli a Lorenzo il Magnifico, per ringraziarlo del dono di una testa di cavallo in bronzo foggiata dal Donatello. Ricevendo poco dopo, da Ferdinando, l’ incarico di ideare un tipo per la nuova moneta di rame, pare a me che il pensiero di quello stupendo lavoro del Donatello, che doveva riuscire tanto più grato al Conte, per essere il cavallo, ad un tempo, insegna del Seggio di Nido e della città di Napoli, determinasse la scelta di lui per il tipo della nuova moneta."
    1 punto
  45. Buona sera. Chiedo un'opinione su come catalogare la moneta in collezione indicata nel titolo, emessa a nome del re del Portogallo Carlo I in forza del decreto del 7 maggio 1891. La moneta, in argento 916,6, venne emessa per la circolazione solo con il millesimo 1899 in 1 milione e mezzo di esemplari. Il suo peso è di grammi 25 e il diametro è di 37 mm. Gli assi sono alla francese ed il contorno è godronato I testi riportano che con lo stesso millesimo e con quello 1900, vennero battuti un certo numero di esemplari in proof, di cui però non è noto il quantitativo. Ora, esaminando il mio esemplare, mi chiedevo se potesse rientrare fra il contingente battuto in proof piuttosto che fra quello destinato alla circolazione. Vi sottopongo la scansione della moneta: Saluti. m.
    1 punto
  46. Non potevo esimermi da inserire in questa discussione un'altro simbolo di Milano, il.naviglio e la sua darsena di un grande artista come Mosè Bianchi.. Eros titolo_scheda_mose_bianchi.jpg (840×500) http://www.visiteguidateamilano.it/wp-content/uploads/2016/02/titolo_scheda_mose_bianchi.jpg
    1 punto
  47. Buonasera a tutto il gruppo, vi presento con piacere la nuova entrata. Carlino con leone.
    1 punto
  48. Peso della doppia in oro datato 1652, con al rovescio S. Eligio.
    1 punto
  49. Siamo nella strararità, pezzo impossibile, per Crippa solo 7 conosciuti, uno solo in asta pubblica, e' un mezzo filippo o medaglia del 1598 col busto di Margherita d'Austria al diritto e l'arco di Trionfo di Porta Romana fatto costruire per l'occasione per l'ingresso in città. NAC 44, quindi moneta o medaglia ? Certo siamo nel pezzo inarrivabile
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