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  1. Rocco68

    Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/14/17 in tutte le aree

  1. Questo tondello per me significa molto, è stato da filo conduttore per una grande amicizia che nacque tempo fa con un amico appassionato della zecca di Palermo. Una amicizia nata per caso, da un capo all'altro della penisola, quante gioie, quante riflessioni, quante ricerche fatte insieme, quanto vivere la numismatica con tutti i suoi valori... Questo nummo lo voglio dedicare a tutti quelli che come me, hanno fatto di questa passione anche uno scopo di vita... Palermo: Ferdinando III di Borbone 2 Grani 1803. Coniata per fusione. Eros
    5 punti
  2. Ecco a voi una Piastra che non si vede tanto in giro.....ne' la troverete sui cataloghi: Ferdinando IV Piastra 1793 Gigli invertiti. Secondo esemplare conosciuto, vero @Ledzeppelin81?
    4 punti
  3. Buongiorno a tutti!!! Son tornato dalle ferie ieri e come promesso ( @galaad @miroita @monetiere e tutti gli altri) , posto le foto del mio ultimo acquisto: un 2 baiocchi per Ancona con A rovesciata anziché V; la moneta era in vendita come la variante "normale" r2, invece è appunto la variante che il Bruni cataloga come rarissima (r3), il Gigante pure e non da quotazioni. Mi date i vostri pareri sulla rarità, sulla conservazione e sul perché è stata usata una A rovesciata? Grazie a chi mi da la sua opinione. Peso 17.10 grammi diametro di 35 mm Ecco le foto:
    3 punti
  4. Vedo anch'io le nuove monete e i commenti di Arka e Luciano. Date alcune premesse (mai visti falsi di questa tipologia, peso corretto, sarebbe strano pensare ad una fusione così grossolana ...) ed il bordo, propendo in definitiva per l'autenticità. A scanso di equivoci: io cercavo commenti per l'aspetto "butterato" del fondo. Le porosità (microbolle in negativo) sono compatibili con una cattiva raffinazione dell'argento o una lega disomogenea, e risultano ben visibili e presenti su molte monete coniate dell'epoca (specie milanesi) ma anche sulle venete e tardo-venete (Municipalità Provvisoria, ad esempio). Vi sono poi le screpolature da conio (più spesso da conii rotanti mal regolati, ma anche da coniazione a martello su tondelli il più delle volte imperfetti). Quella che invece io definisco "butteratura" (ma forse meglio "bugnatura") è una rugosità superficiale che può provenire da un conio arrugginito (dunque dalla superficie porosa con esito, sulla moneta, di microbolle in positivo) e, probabilmente, da una mal definita "ossidazione". Le monete classiche possono talora presentare il fenomeno cosiddetto dell'argento "cristallizzato" che altro non è che una compartimentallizzazione della lega d'argento per fenomeni elettrochimici che porta a visualizzare macrozolle "fragili " di metallo (tipo mosaico). Mi piacerebbe che qualcuno postasse foto di proprie monete con queste caratteristiche, avanzando qualche ipotesi (quella della corrosione in ambiente salino è, a torto o a ragione, una interessante proposta e abbastanza convincente, specie se si ipotizza una successiva fase di "pulizia"). Se ci legge chiedo anche lumi, oltre agli amici Venetici, a @centurioneamico che oltre ad essere un ottimo numismatico (pur dedicato ad altro ambito) è un esperto di metallurgia applicata anche alla monetazione.
    3 punti
  5. Posso raccontare un mio aneddoto..... Intorno al 1984 ero andato con mio padre, su appuntamento, al medagliere del Museo dell'Aquila per visionare la presenza di eventuali denari della Guerra Sociale, essendo allora impegnato alla stesura del mio Corpus su quella monetazione. C'era una signora, di cui non ricordo il nome, che era gentilissima e mise a mia disposizione gli armadi metallici con cassettiere piene di monete antiche. Lei ovviamente stava sempre vicino a me e, durante la ricerca, mi ricordai dell'importante serie di Alba Fucens, che fu già descritta da Attilio Stazio come presente in quel medagliere. Chiesi pertanto alla signora dove poteva stare la cassetta con le monete di Alba Fucens. Non ebbe difficoltà a rintracciarla. Quando depose la cassetta sul tavolo ebbi un tuffo al cuore. Le monetine erano ammassate alla rinfusa e proprio l'emiobolo, una sottile monetina, rischiava di essere schiacciata da altra moneta più grande di altra zecca che stava occupando lo stesso riquadro nella cassetta. Non riuscii a reprimere un moto di rabbia per vedere la trascuratezza con cui venivano conservate le monete e feci notare la cosa alla povera funzionaria, che era visibilmente imbarazzata e probabilmente non aveva una sua personale colpa. Nel frattempo squillò il telefono nella stanza vicina e la signora si allontanò per rispondere e fu piuttosto impegnata. Intanto io restavo a osservare il materiale, rimettendolo un poco in ordine. Poi mi venne d'istinto una perfida idea. Strizzai l'occhio a mio padre, che mi stava guardando perplesso, e tirai fuori dalla tasca una di quelle piccole custodie lenticolari rigide per conservare piccole monetine, con un sottile strato di ovatta (e non mi ricordo perché l'avevo in tasca da lungo tempo). Misi l'emiobolo nella custodia e, sempre strizzando l'occhio a mio padre, la misi nel mio taschino. Avevo appena finito l'operazione quando la signora rientrò nella stanza dove eravamo presenti e mi chiese se avevo ormai finito. La ringraziai e la signora ripose la cassetta nell'armadio. Sotto i cassetti c'erano depositati alcuni sacchetti di stoffa, alcuni chiusi con ceralacca e altri non sigillati. Chiesi gentilmente cosa contenevano questi sacchetti e lei mi rispose che erano vari ripostigli, evidentemente ancora da riordinare. Chiesi se potevo vedere almeno uno. Tirò fuori un bel sacchetto fra quelli non sigillati, che risultò essere pieno di coronati medievali, credo angioini, in ottimo stato di conservazione... La ringraziai e lei stava ormai chiudendo l'armadio, quando le chiesi se non mancava qualcosa.... Lei rimase di stucco e allora tirai fuori dal mio taschino il piccolo astuccio con l'emiobolo di Alba. Le spiegai che avevo provveduto a migliorare la sicurezza di quella monetina, che facilmente si sarebbe spezzata anche per l'evidente forte cristallizzazione e che era anche la prova di una carenza di sicurezza durante una ricognizione al medagliere. Il suo imbarazzo fu così forte che provai pena e la consolai, raccomandando al contempo un maggiore rigore con i visitatori. Inutile dire che lei si profuse in mille scuse e non nascondo di avere provato per un momento una perfida soddisfazione di avere messo in difficoltà una povera funzionaria della Soprintendenza.... Ci congedammo poi con grande calore e non ebbi più occasione di tornare a quel medagliere. Quindi, se il medagliere di L'Aquila è sopravvissuto al terremoto e ci sono ancora le monete di Alba Fucens, forse ritroverete il mio vecchio astuccio trasparente, che amorevolmente avevo poi rimesso nella cassetta con l'unico esemplare noto di emiobolo di Alba.....
    3 punti
  6. Nell'attesa che il nostro @Rex Neap si faccia vivo con domande sui tornesi di Ferdinando II.... Vi posto l'annata 1794 al completo di Ferdinando IV, Piastra 1794 Piastra 1794 SICILAR 60 Grana 1794 Tari' 1794 Tari' 1794 SICLIAR Carlino 1794 Perdonate le pessime foto.....quando sono cosi' in gruppo non riesco proprio a farle decenti.
    3 punti
  7. Continuo a postare le mie preferite... Ferdinando IV Piastra 1800.
    3 punti
  8. Gli enriciani lucchesi e gli ottolini pavesi sono "pericolosissimi" da maneggiare: generano dipendenza! Io mi sono sempre dedicato alla monetazione classica, quasi snobbando la medievale. Poi un giorno mi capitò di esaminare per lavoro alcune monete provenienti da un sito medievale poco distante da Roma e rimasi folgorato.
    2 punti
  9. chissà che non riusciamo a dare anche una rarità a questi simboli...
    2 punti
  10. 24 adesioni a oggi per la giornata del 10 settembre, non male decisamente anche considerando il mondo degli amici esterni che verranno... E siamo al solo mondo di Lamoneta ...con un Gazzettino e un gruppo che cerca di rivolgersi e di porsi come interlocutore verso la società e verso altre realtà . Una numismatica che cerca di aprirsi e comunicare, che cerca di trovare nuove passioni, nuove mani da stringere nel segno dell'identità, della cultura, della storia e ovviamente numismatica. Io non credo che nella numismatica servano elenchi telefonici, ma piuttosto di motori che cerchino realmente di coinvolgere e allargare la base cercando di rendere partecipi tanti, di divulgare con anche una presenza fisica questo fantastico mondo che e' la numismatica. A volte contano le parole ...ma poi conta alla fine il fare con segni tangibili, la sana operosità, e il Gazzettino e' uno dei tanti, ma conta anche l'esserci oltre che virtualmente anche realmente, mettendoci la faccia oltre a il nickname, cerchiamo da Milano di allargarci a tutti e a tutto il nostro Paese, ci siamo e ci saremo ....con la reale vicinanza cercando di seminare il segno della passione ....per una numismatica anche attiva e non di pura rappresentanza.
    2 punti
  11. In quel periodo storico non penso ci fosse troppa importanza alla "giustezza" delle impronte, probabilmente non si badò più di tanto al fatto di avere inciso una "A" rovesciata piuttosto che una "V". Potrebbe anche trattarsi di una scelta più o meno consapevole, magari non era disponibile il giusto punzone della "V", cosa che ad esempio mi è capitato di vedere su diverse emissioni di Pio VI, in teoria realizzate in periodi più tranquilli, come questo doppiogiulio con tutte "A" al diritto, e quella di "PIAS" per errore non l'hanno nemmeno rovesciata: Sempre per il periodo, altri scambi di lettere si notano sulle madonnine romane con le "A" di "SANCTA" che sono "V" rovesciate, manca la lineetta orizzontale: Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  12. Ciao Babelone, Tinia non è affatto uno sprovveduto, anzi fin dal primo momento diffidava di entrambi i sesterzi. Ho usato il condizionale sul sesterzio NAC sulla probabile genuinità. Penso che sia giusto una analisi maggiore e che anche Tinia sarà d'accordo.
    2 punti
  13. Molto documentata è la CARITA' a Milano della beneficenza di LUOGHI PII, CONFRATERNITE e associazioni ASSISTENZIALI. Un LUOGO PIO tra i più antichi è le QUATTRO MARIE, documentato dal 1300 ma molto più antico. Posto un segno o tessera o gettone di beneficenza di questo LUOGO PIO dove al D/. si vede il busto della Vergine col Bambino in braccio, e al R/. le Quattro Marie velete e nimbate, furono identificate la Santa Vergine, Maria Maddalena, Maria Salomè e Maria Cleofe. Alla presentazione di questi segni veniva distribuito: pane di formento, di segale e miglio, carne, vino, fascine di legna, e tessuti di panno.
    2 punti
  14. Bellissimo..le monete fuse medievali/moderne sono eccezionali..vi posto anche una mia con tondello fuso
    2 punti
  15. Non basta qualche numero consecutivo uguale a rendere interessante una banconota. Sarebbe troppo bello e troppo facile.
    2 punti
  16. In effetti la monetazione di Alba Fucens mostra elementi di grande interesse ed è composta da due serie, una con leggenda ALBA e una anepigrafe, di stile simile e ancora di incerta attribuzione. C'è chi la ritiene ugualmente emessa da Alba Fucens e chi ritiene invece emessa da centri vicini, Allego una mia vecchia monografia su questa zecca, dove è possibile leggere qualche commento anche sulla tipologia usata. Alba Fucens.pdf Ovviamente attendo con grande interesse la pubblicazione di un nuovo studio, preannunciato da Theodore Mommsen e spero di poter avere una copia. Buon Ferragosto!
    2 punti
  17. Cambio di programma. Salvo imprevisti dell'ultimo giorno dovrei esserci sia per aperitivo che pranzo. Se qualcuno da Vicenza o limitrofi vuole fare il viaggio insieme basti mi contatti. Graziano
    2 punti
  18. [emoji2] uno scherzo simile potrebbe avere conseguenze nefaste.....
    2 punti
  19. qualcosa mi dice che qui c'è lo zampino di @Reficul mi si è fermato il contatore dei contenuti sul 666 ma in realtà dovrei averlo già passato da un po', non che sia importante ma volevo segnalarvi questa "diabolica" anomalia, grazie buona notte.
    1 punto
  20. .... io ne avevo ancora; e questo sono errori di punzonatura ? ..... adoperati dal Perger in fase di preparazione dei coni ? ad un professionista che ha inventato anche i caratteri in zecca ? ma dai..... non ci credo manco morto.
    1 punto
  21. Non mi passa piu' i mi piace! Che bellissimo 1! 9 Cavalli 1788 o 1789?
    1 punto
  22. @Rex Neap, ...non è una stella, di conseguenza dobbiamo definirla fiore.
    1 punto
  23. Ciao , l'ho espresso già io nel mio post #68 . Penso che come restaurare o pulire le monete antiche, gli sarà difficile confrontarsi con me.
    1 punto
  24. Credo che in entrambi gli esemplari vi siano 3 ciglia, solo che nell'esemplare ipotizzato come di prima battitura (fra quelli noti) il ciglio più in basso - che peraltro è il più corto - è stato coniato più leggero o si vede meno per via della foto. Mi sembra anche interessante notare che: - nel primo esemplare per coniatura non mi sembra vi sia il solito segnetto accanto all'occhio di Apollo - anche se ovvio, non abbiamo esemplari senza la rottura di conio sui capelli di Apollo ES
    1 punto
  25. Questa volta non c'entro nulla
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  26. Buona sera per me la moneta è autentica, le screpolature di conio o l'aspetto butterato, diciamo così, della moneta, si riscontra molto facilmente sulle monete veneziane dovuto anche alla coniazione effettuata molto spesso grossolanamente dalla zecca veneziana su dei tondelli spesso irregolari. Complimenti per l'acquisto, ottima moneta. Saluti
    1 punto
  27. Ciao Alberto, gradirei che mi posti le differenze che tu noti, magari poi li commentiamo insieme il perché li vedi differenti. i due esemplari che ho postato, li ritengo dello stesso conio , solo che la prima è di cosiddette " prima battitura" ,anche se prima ancora di questa , dovrebbero essere state battute monete senza la rottura nei capelli dietro il lobo dell'orecchio. Cosa che non ho ancora visto. La seconda ,la ritengo una delle ultime coniate , per tutte le rotture che si sono ampliate e comparse. certamente il conio ha subito danni , dovuti a colpi sui piani. Vedi la finitura dell'occhio o dietro i capelli ad ore 2 prima del perlinato. Mettiamocci lo sporco che spesso si accumulava nel conio e poi importante ...... i colpi di martello, he si un colpo in asse perpendicolare , da un effetto , un colpo lievemente inclinato apporta delle lievi malformazioni d'immagine, specie all'estremità della moneta. Esempio ......i perlinati spesso sono con effetto da "scivolo" , tanto da far vedere un perlinato anomalo. Pertanto può indurre ad ingannevoli osservazioni. almeno questa è la mia modesta opinione........ in attesa cordiali saluti Giovanni.
    1 punto
  28. Grazie Angelo, non poteva trovarsi in mani migliori! Mi ricordo la mattina che aprii il cellulare e trovai il tuo messaggio con l'immagine della Piastra in vendita......mi chiedevi come sempre pareri e consigli....ti risposi subito di prenderla! Non ti eri accorto che era una gigli invertiti È gia' raro trovare una Piastra del 1793 normale, figuriamoci una gigli invertiti. Saluti, Rocco.
    1 punto
  29. Buongiorno Rocco, fantastica moneta che fino a poco tempo fa potevamo considerare "inedita". A chi dare il merito della scoperta di questa variante e della sua sorella in mio possesso? Ovviamente a te e alla tua grande passione per la monetazione napoletana. Devo correggerti però. La tua moneta non è il secondo esemplare conosciuto, ma il primo. La mia è venuta dopo?
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  30. Cari Lamonetiani, buongiorno. Vi presento la classica banconota trovata "nel cassetto del nonno". Non essendo un esperto di cartamoneta Vi chiedo una valutazione sia sulla conservazione che pecuniaria (ammesso che ne abbia). Grazie anticipatamente a tutti coloro che vorranno dare un parere.
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  31. Emissione del 25 ottobre 1892, firme Dell'Ara-Righetti, tiratura di 48.000 esemplari, rarità R, stando ai cataloghi. La conservazione sembra buona, nel complesso direi qBB, valore 80/100 euro http://www.ebay.it/itm/BIGLIETTO-DI-STATO-LIRE-10-UMBERTO-I-25-10-1892-MOLTO-RARA-conservazione-BB-/222596749816?hash=item33d3ccd9f8:g:kQsAAOSwdIFXyUAd Complimenti, un ottimo ritrovamento petronius
    1 punto
  32. Ciao! a me non desta sospetti di moneta fusa; nel qual caso la porosità si presenterebbe su entrambi i lati e generalmente di differente "grana". certo, giudichiamo una foto, ma anch'io possiedo monete con la medesima porosità uniforme su un lato, estremamente comuni, tanto da non rendere economico una falsificazione mediante fusione. saluti luciano
    1 punto
  33. Mentre scrivevo sono arrivate le nuove foto che, sempre considerando che giudichiamo una foto, mi confermano la bontà della moneta. Arka
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  34. Dal cellulare è venuta storta...la ripropongo con una pubblica coniata:
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  35. Ringrazio, anche se lo studio reperibile su Academia.edu non è in formato integrale, ma contiene solo una selezione di pagine rappresentative per dare una idea del libro. Per ragioni editoriali, il libro nella sua forma integrale è disponibile solo come libro cartaceo, acquistabile presso la Libreria Classica Editrice. http://www.classicadiana.it/libreria/content/campana-g-santelli-limperatore-otone-storia-e-monete Tanto ha un costo veramente contenuto.... e onestamente la carta offre un piacere ben diverso: averlo in mano è altra cosa....
    1 punto
  36. In linea di massima condivido il tuo ragionamento, anche se a mio avviso Trump non ha preso iniziative ma solo colto l'occasione che Cicciobello Kim gli ha gentilmente fornito per motivi suoi. Non dimentichiamo poi che la situazione non è facile come la si dipinge comunemente: è vero che Ciccio non reggerebbe a lungo in uno scontro totale contro USA/Corea del sud/Giappone ma è anche vero che le sue forze armate hanno almeno in certi settori dimensioni e capacità rilevanti. Questo è valido specialmente per l'artiglieria, che nel caso nordcoreano è formata da circa 20-25.000 pezzi fra mortai, lanciarazzi e cannoni trainati o semoventi, più un buon numero di missili a corto e medio raggio di vari tipi. In base a quanto osservato durante il bombardamento di Yeonpyeong del 2010 è stato fatto un calcolo di massima e si ritiene che immediatamente all'apertura delle ostilità i nordcoreani potrebbero sparare fino a 2.700 colpi al minuto su Seul, facendo danni e vittime in gran quantità. Tutto questo per dire che sebbene il risultato della guerra sarebbe scontato il costo potrebbe essere elevato per tutti, in primo luogo per la Corea del sud. Quanto alla situazione degli USA in caso di conflitto vedo che nei media si omette di dire che esistono già missili in grado di raggiungere il cosiddetto CONUS, ovvero gli Stati Uniti continentali (e anche il "CONEU", giusto per averlo presente), i Taepodong 2: il problema è che per arrivare a gittata sufficiente il playload (carico utile) dev'essere inferiore a 500 kg, quindi insufficiente al trasporto di una testata nucleare non evoluta. Per questo stanno sviluppando i più potenti Hwasong-13 e Hwasong-14, senza contare gli SLBM (missili lanciabili da sottomarino) Pukkuksong-1 e Pukkuksong-2. Non c'è accordo sulla questione della capacità nordcoreana di produrre già testate nucleari integrabili sui missili, comunque l'ultimo test nucleare è stato stimato in 20-25 Kiloton di potenza, livello discreto per chi è "agli inizi", per cui si potrebbe arrivare in breve tempo a testate operative di potenza sufficiente per combinare un bel casino ovunque cadano. Non dimentichiamo poi che la Corea del nord dispone anche di un consistente arsenale biologico e chimico, questione a mio avviso da non trascurare. Insomma, Ciccio sta cominciando a diventare realmente pericoloso. Anche se per ora da tutte le parti in causa si abbaia... i cani hanno sempre più bava alla bocca.
    1 punto
  37. Che si fa in un noioso pomeriggio alla vigilia di Ferragosto? Ma un'incursione al book shop del museo archeologico di Milano e lo si saccheggia senza fare prigionieri!! E' quasi il caso di dire : everything but the girl (per I nostalgici degli anni ottanta),che tra l'altro non era malaccio .
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  38. Ciao @gigipaola2012, c'è un follaro normanno salernitano simile di Guglielmo I con testa di lupo a sinistra al rovescio ed al diritto GRX, ..Saluti Eliodoro
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  39. Mi sono occupato della monetazione di Alba Fucens per un Convegno i cui atti vedranno la luce (spero) nella prossima primavera. L’aquila sul fulmine, retrospiciente o meno, trova il suo modello nella monetazione alessandrina e, più in generale, in quella ellenistica, i cui motivi sono ripresi dal bronzo romano-campano Cr. 23/1 e dall’oro sesterziario. Per i più coraggiosi, fornisco qualche rimando bibliografico sulla simbologia in questione: M. BAHRFELDT, Le monete romano-campane, in «Rivista italiana di numismatica e scienze affini» XIII (1900), pp. 11-84; L. BREGLIA, La prima fase della coniazione romana dell'argento, Roma 1952; M. SORDI, La dracma di Aleuas e l’origine di un tipo monetario di Alessandro Magno, «Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica» III (1956), pp. 9-22; B. CARROCCIO, Come Zeus: aquila, fulmine e cornucopia segni dei poteri nelle monete ellenistiche, in Tyrannis, Basileia, Imperium. Forme prassi e simboli del potere politico nel mondo greco e romano, a cura di M. Caccamo Caltabiano, C. Raccuia, E. Santagati, Giornate Seminariali in onore di S. Consolo Langher, Messina, 17-19 dicembre 2007, Messina 2010, pp. 354-374.
    1 punto
  40. Non concordo sul fatto di considerare Aesernia una semplice protesi di Roma..descrivere i sanniti come serpenti da parte di una comunità sannita sarebbe stato oltraggioso e provocatorio. Aesernia, seppur colonia, manteneva forti legami con le popolazioni italiche, sannite e magno greche, tant'e' che coniava oboli che facevano capo al piede ponderale della magna grecia
    1 punto
  41. Tra l'altro il Marco Minucio Termo, babbo del magistrato monetario Quinto Minucio, era il Propretore d'Asia sotto il quale militò - in qualità di legatus - il giovane Giulio Cesare. Di Quinto Minucio, invece, non sappiamo molto, se non che faceva parte del consiglio di Gneo Pompeo Strabone, padre di Pompeo Magno, durante l'assedio di Ausculum.
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  42. Gettone Esposizione 1906, purtroppo la qualità non è comparabile con quelli di @giancarlone
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  43. Certamente qui il T e la Z possono darci informazioni ma e' un mare tra confraternite, enti religiosi, parrocchie, non solo milanesi poi, ma non si può escludere nulla anche una attività commerciale con questo logo ...o uno ha una idea o è un po' duretta
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  44. Se il peso è g 28,00 niente tosature. La moneta nella versione del venditore mi piace di più perchè sembra patinata. Perbacco quanto diverso è l'effetto a seconda della tecnica di riproduzione... Arka
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  45. Altro esempio può essere questo soldo di Giovanni Maria Visconti sempre con la biscia accostata alle sigle I e M NAC 68
    1 punto
  46. DE GREGE EPICURI Secondo me sono buoni entrambi. Si tratta di tipologie diverse: nel secondo non è presente PP, ed Augusto mi sembra a testa nuda. Ricordo che alcuni considerano questa moneta un dupondio. Certo il 1° ha una conservazione migliore, ma il prezzo di 1000 Fr. Sv. è assolutamente esagerato: si tratta di una moneta decisamente comune.
    1 punto
  47. Questa moneta è uno dei must di VEIII, e sebbene non sia particolarmente difficile da trovare (in buona sostanza, basta pagare ) è al tempo stesso praticamente impossibile ritrovarsela per caso, senza sapere di cosa si tratta, avendola magari acquistata per pochi euro sui banchi di un mercatino. Equivarrebbe a ritrovarsi in casa, senza aver mai saputo prima di averlo, o avendolo acquistato per pochi euro, un autentico Van Gogh, cosa non impossibile (pare che a qualcuno sia successo davvero), ma certo moooolto, moooolto difficile petronius
    1 punto
  48. Sarà inaugurata Sabato 3 giugno la mostra Come si fanno i soldi. Fabbricare banconote, francobolli, assegni... Un’esposizione che cerca di dare risposte alle innumerevoli curiosità riguardanti banconote e carte valori, sulla storia, sui materiali, la tecnologia e il lavoro necessari alla loro realizzazione, pur non fornendo (ovviamente) un manuale tecnico per la produzione "in proprio" Lo scopo è infatti quello di offrire le informazioni che consentiranno ai visitatori di conoscere le origini e la produzione di banconote, carte valori o carte da avvalorare, assegni bancari, francobolli, valori bollati, titoli azionari e obbligazioni. E per quanti hanno amato il famoso film del 1956, “La banda degli onesti” , con gli indimenticabili Totò e Peppino De Filippo, la mostra riserva un’ampia finestra sul mondo parallelo dei falsari e della falsificazione. La mostra sarà allestita presso il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, e rimarrà aperta tutta l'estate, fino al 16 settembre http://www.museodellacarta.com/news/notizia.asp?id={1A643C0D-CBDC-499E-A0C7-C0A35E066990} In occasione dell’inaugurazione, prevista alle ore 17.30 di sabato 3 giugno 2017, Stefano Poddi, esperto numismatico, consigliere dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici e socio dell’International Bank Note Society, l’associazione che riunisce collezionisti e studiosi di cartamoneta di tutto il mondo, presenterà il suo libro “Soldi di Carta”. Subito dopo, sarà Luigi Lanfossi, curatore della mostra, ad inaugurarla e ad illustrare ai presenti l’intero percorso espositivo e le tante storie legate ai numerosi reperti esposti. La mostra dovrebbe essere visitabile con gli stessi orari del Museo, dal martedì alla domenica (chiuso lunedì), dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.30. In passato, anche recente, in occasione di altre mostre temporanee nei locali del Museo, l'accesso alle stesse era gratuito, altrimenti il prezzo del biglietto del Museo della Carta è di 7 euro (sono previste riduzioni). Appena possibile vi darò conferma sugli orari e sulle modalità di accesso. Della mostra si occupa anche il GdN online http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=13705 petronius
    1 punto
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