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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/16/17 in tutte le aree

  1. chi mi conosce sa che sono testardo di natura. questa moneta è stata postata circa 5 anni fa su questo sito e sul FAC americano ma nessuno l'ha identificata, ogni tanto la riprendevo in mano, ma non sono mai riuscito a ricavarci un bel nulla. Era l'unica rimasta senza risposta, dopo una settimana che sono a rompermi il cervello ecco l'illuminazione. Si tratta di Traiano per la città di Perinthus. la legenda al rovescio comincia ad ore 9 con EΠI e prosegue IOYO KEΛC ΠPEC Π E. CONCORDIA IN PIEDI A SX CON PATERA E CORNUCOPIA. MAGISTRATO Iuventius Celsus ( Presbeutes )
    4 punti
  2. Buonasera a tutti, ecco a voi il quinto esemplare censito del rarissimo Grano Cavalli 1800. Si è scritto molto su questo rarissimo spicciolo, che è giunto fino a noi in pessimo stato conservativo, che è stato riconiato su vecchi grani che si trovavano in zecca, ecc ecc Espongo la mia personale opinione su queste monete: Furono riutilizzati punzoni di una PROVA del grano cavalli che si trovavano in zecca, lo dimostra l'impostazione della lettera V di VN e i caratteri molto piu' piccoli delle legende sia al dritto che al rovescio...l'incisore non è riuscito a piallare completamente il vecchio punzone in acciaio....ha lasciato le vecchie impronte come "guida" per impostare le nuove, cercando di ricoprirle...riuscendoci in parte. Lo si puo' riscontrare in tutti i cinque esemplari del grano 1800. Penso che sotto le lettere R C ci siano quelle del Cesare Coppola e la data del millesimo sia un 1788....data plausibile per una prova del grano. e poi quel nasone Ferdinando lo ha solo nei grani dell'88! Ribadisco che queste sono opinioni personali. Saluti, Rocco.
    4 punti
  3. Ci sono degli amori che non si scordano mai... Palermo - Ferdinando III - 2 Grani 1776. Rimanendo sempre in tema Barocco, un rovescio che illumina ed esalta il tondello, il dritto nella suo simbolica aquila, trionfa ed urla la sua maestosità... Una tipologia iperostica, sono tondelli al limite dell'apparizione, fantasmi, ombre.. Per la conservazione, trovarli in bb ha del miracoloso... E poi, ancora ricordi, emozioni, e gioe, un tondello che potrebbe enunciare tanto di me, e che ancora mi ascolta pazientemente... Eros
    4 punti
  4. Buonasera a tutti, io ti credo @gennydbmoney , erano anni che cercavo un esemplare decente e finalmente poi sono riuscito a trovarne uno in discrete condizioni. Sicuramente, come dici tu, bisognerebbe rivedere la rarità. (Per me come minimo una R) Comunque 10 Tornesi 1855 bordo rigato stella a 5 punte. Sperando di aver fatto una cosa gradita ti auguro buone vacanze. Sergio.
    3 punti
  5. Basta leggere i post di Alberto Varesi (che oltre a essere presidente NIP qualche asta la ha fatta.....): il privato che si vende le sue monete non ha obblighi fiscali. Altro discorso è dove le vende perché x uscire dall'Italia, se hanno più di 50 anni, serve il certificato rilasciato dalla Sovrintendenza. Come poi aveva detto l'amico Alessandro.
    3 punti
  6. Buonasera a tutti, ecco il mio nuovo acquisto.. un 5 centesimi 1908. Ringrazio anticipatamente "ilnumismatico" per i consigli che hanno orientatato la mia scelta, nonostante le difficolta' oggettive nel poter interpretare bene la foto del venditore in maniera inequivocabile. Direi che la moneta mi piace molto e mi ritengo soddisfatto dell'acquisto. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate in merito al grado di conservazione che gli si possa attribuire. In una eventuale asta pubblica secondo voi che prezzo potrebbe raggiungere.... Ve lo chiedo poiche' guardando il catalogo on line del sito ho visto realizzi alquanto discordanti per la conservazione in fdc che vanno dai 150 fino quasi ai 300 euro. La moneta si presenta con una patina scura.. tracce di rosso pressocche' nulle... pero' dai rilievi sembra non esserci traccia di usura e in piu' presenta un metallo alquanto brillante sotto la luce come si puo' notare. In merito alla vostra esperienza... quella che manca a me (cioe' vedere tante monete sotto mano e la partecipazione alle aste...) questa e' piu' una moneta da 100 euro o una moneta da 200 euro in su? poi faccio una provocazione... se venisse lavata... tirando cosi' fuori un bel rosso... secondo voi sarebbe piu' apprezzata in un'asta ai fini del realizzo? ovviamente a me piace cosi' e non lo faro' mai... grazie a chi vorra intervenire.
    2 punti
  7. Buongiorno, Ho trovato questo grosso di Francesco Sforza durante un mercatino estivo e per curiosità lo comprato.. Leggendo discussioni precedenti mi è possibile identificarlo come CNI 43, corretto?? Inoltre sarei curioso di sapere lo stato di conservazione, MB è corretto? Grazie mille
    2 punti
  8. ... è solo il pezzo interessato. ...se ti serve altro......chiedi.
    2 punti
  9. @Rocco68...dal 31/32/33..sono trascorsi 25 anni circa....la stella è leggermente diversa...si, ma sempre stella rimane..secondo me. Il discorso cambia, ad esempio quando sui 10 Tornesi...e anche 5 e 3.....troviamo la stella...e poi l'altro..che sembra .. che cavolo ne so. Diamogli un nome ben definito. Dimenticavo: soprattutto quando lo troviamo diverso su una stessa data...... perchè poi, in definitiva...è questo che bisogna capire; se fossero date diverse..pure, pure.....ma molte monete hanno questi simboli "doppi" su date uguali......
    2 punti
  10. Sinceramente faccio fatica a pensare che una moneta già di per se bella nei rilievi possa essere ritoccata.... col rischio di danneggiarla. .. non ne vedo il motivo.. è da autolesionisti. Posso capire una moneta in spl che magari poi col trattamento a un non esperto la rivendono ad una conservazione maggiore Comprendo la tua perplessità: ma il mio è solo un sospetto dettato dalla foto e, come tale, può non significare nulla. Tuttavia, i motivi di un "lavaggio delicato" possono essere diversi: ad esempio, dello sporco o delle macchie che hanno giustificato un intervento. Ti posto una moneta che pur essendo perfetta, presentava opacità data dalla polvere e dallo sporco sopra la patina, ma che con un blando trattamento (pochi minuti in olio di vaselina e risciacquo con acetone) è stata rimossa senza intaccare la patina. La tua parrebbe aver subito (forse) un trattamento più lungo o più incisivo per rimuovere delle macchie più ostinate... Ripeto: è una sensazione...
    2 punti
  11. Ho ritirato una collezioncina e in mezzo c'era un falso realizzato riconiando un asse onciale .Lo inserisco per beneficio di inventario....
    2 punti
  12. Medaglia in piombo, mia collezione personale, su Michelangelo Buonarroti e incisa da Leone Leoni ( Arezzo 1509 circa - Milano 22 luglio 1590 ) , incisore della Zecca Imperiale a Milano e fondatore, sempre a Milano, di una scuola di scultura : la casa degli Omeoni
    2 punti
  13. Restando in tema di moneta spicciola in rame, vi faccio vedere la piu' piccola del Regno di Napoli....il 3 Cavalli.....cosi' come apparve al popolo quando usci' dalla zecca nel 1788. Ogni volta che la tengo in mano...mi chiedo come sia potuta arrivare in queste condizioni.....ai nostri giorni. Perdonatemi le pessime foto che penalizzano il suo color cuoio naturale.
    2 punti
  14. Buongiorno Poemenius, credo che in un lasso di tempo molto breve, dove abbiamo tre imperatori, siano rimasti al loro posto gli addetti alla zecca e con poca correzione dei tratti più significativi abbiano reso i difetti o le caratteristiche di ogni singolo imperatore più o meno accentuate: Massimino I con il mento prominente per la mancanza dei denti?, Gordiano II con la sua fronte accentuata e pelata e la riduzione del mento, Balbino con la stessa fronte (accentuata, non pelata ) ma con il mento ancora più ridotto. Marcus Didius
    2 punti
  15. qualche dubbio viene...che non sia Giustiniano cosa ne dite saluti Alain
    2 punti
  16. Siamo in Italia, mio caro Bernardino, dove tutto si può fare fintanto che qualcuno non si alza col piede sbagliato e comincia a far questioni. A San Marino vendono molte monete di conferenti italiani. Resta il fatto che stato estero è e, seppur in presenza di normative doganali favorevoli, per le antichità vige l'obbligo di richiedere l'attestato di libera circolazione.
    2 punti
  17. È bizzarro e francamente anche un po' fastidioso che così tanti utenti nuovi chiedano pareri sul Forum e quando ricevono risposte gentili ed esaustive come quelle di Alberto - nella fattispecie di questa discussione - poi restino della loro (sbagliata) idea.
    2 punti
  18. Ciao Danielucci, voglio premiare il tuo entusiasmo postando la Piastra del 1805 variante HSIP.......moneta che raramente si vede dal vivo....... Ecco, da questa moneta io non mi separerei mai. Saluti, Rocco.
    2 punti
  19. Quest'anno ci sarà uno dei riesami che la Commissione Europea è tenuta a fare periodicamente sullo stato del circolante monetario europeo, che in questo caso sarà eseguito tenendo anche conto dei risultati delle indagini di Eurobarometro svolte nel 2014, 2015 e 2016. Oltre alla già molto discussa questione delle monete da 1 e 2 cent verranno prese in esame anche le monete da 1 e 2 €, perchè essendo negli ultimi anni aumentata notevolmente la qualità dei falsi di questi due tagli è necessario prendere in considerazione un aggiornamento delle loro caratteristiche di sicurezza. Per quantio riguarda i cent, secondo il gruppo monetario della EVA (European Vending Association, la lobby che rappresenta a livello europeo i produttori di macchinette di pagamento automatizzato) bisognerebbe prendere una decisione definitiva sulla loro circolazione in tutti gli stati, scartando l'ipotesi di realizzarle in lega meno costosa per risolvere il problema costo di produzione e ritirandole subito dalla circolazione qualora si decidesse di non produrle più. Sempre l'EVA propone l'introduzione di monete circolanti da 5 € (naturalmente di modello unitario e non le cianfrusaglie valide solo nei singoli stati che vanno di moda ultimamente), per agevolare i pagamenti nelle macchinette che non accettano banconote.
    1 punto
  20. Buongiorno e ben trovati. Le "ribattiture" dei Marenghi del Regno non esistono! Mi spiego meglio facendo un esempio. 20 lire 1861 "T" ribattuto su "F", Attardi riporta la seguente nota: "Secondo il Galeotti, monete precedentemente coniate a Firenze, con il s.d.z. "F" furono successivamente ribattute con il s.d.z. "T"". In realtà, secondo il mio modestissimo parere, le monete in questione non furono mai coniate con il s.d.z. "F" e quindi tantomeno ribattute con il s.d.z. "T"; credo invece che, al limite, il conio fu preparato con il s.d.z. "F" e successivamente modificato di bulino in "T" e quindi coniate quelle monete che oggi conosciamo come "T" ribattuto su "F", successivamente il conio fu ulteriormente modificato andando ad occludere la "gambetta" più corta della F o rifacendo il conio stesso. Affermo questo per una serie di motivi che vado ad elencare: Se la moneta fosse stata coniata con il s.d.z. "F" e successivamente ribattuta con il s.d.z. "T" il risultato sarebbe stato quello di figura 1 e non quello che oggi conosciamo; Se anche ammettessimo che le monete fossero state coniate con il s.d.z. "F" e successivamente ribattute qualcuno dovrebbe spiegarmi tecnicamente come questa operazione potrebbe esser stata realizzata... centraggio della moneta sul conio... Come potrebbe esser ribattuto un solo piccolo particolare senza inficiare tutto il resto della moneta? Anche un leggerissimo disallineamento porterebbe ad uno sdoppiamento di tutti i particolari... In buona sostanza, secondo me, questo come TUTTI i vari Marenghi definiti RIBATTUTI ribattuti non sono, si tratta di monete coniate una sola volta ma da conii che sono stati "ripresi e/o modificati" per motivi diversi ma di certo la moneta non ha subito una doppia battitura. Ovviamente questo è il mio punto di vista e gradirei confrontarmi con voi su questo argomento. Grazie per l'attenzione, a presto leggervi, sinceramente, Massimo.
    1 punto
  21. Buon Ferragosto a tutti . Sarebbe forse stato piu’ corretto chiamarlo Feragosto data l’ origine del nome , ma probabilmente per motivi di “orecchio” e’ stato chiamato nel modo che conosciamo . Un Post festivo tanto per passare pochi minuti in lettura , dedicato in particolare a chi rimane in casa ; due notizie circa l’ antica festivita’ dell’ odierno giorno 15 Agosto . La parola Ferragosto deriva dalle parole latine composte da Feriae Augusti , cioe’ per Feriae si intende il giorno/i dedicato/i alla quiete , al riposo , ma la parola Feriae e’ intesa anche come digiuno , infatti Augusto che nel corso della sua vita non godette di ottima salute era uso ogni tanto digiunare . Festivita’ ideata appunto da Augusto nel 18 a.C. che in origine cadeva il primo giorno del mese a lui dedicato , ma questo giorno festivo non era una novita’ assoluta , infatti si aggiungeva alla antichissima festività dei Consualia ; i Consualia erano un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei giorni festivi che celebravano la fine dei lavori agricoli ed erano dedicate al dio Conso , che nella religione romana era il dio della terra e della fertilità ; i Consualia si festeggiavano il 21 Agosto e il 15 Dicembre . Nei giorni dei festeggiamenti si organizzavano corse di cavalli , mentre gli animali da tiro che aiutavano gli uomini nei campi avevano il loro periodo di riposo . In occasione delle Feriae Augusti i lavoratori porgevano auguri ai padroni ed ottenevano in cambio una mancia ; tale usanza delle mance ai piu’ poveri rimase in vigore e si radicò fortemente nella memoria degli uomini , tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio . Le Consualia venivano celebrate la prima il 21 agosto , durante il periodo del raccolto e la seconda il 15 dicembre . Entrambi i riti si svolgevano davanti ad un Altare sotterraneo del Circo Massimo , che veniva portato in superficie in occasione della festa . Secondo Dionigi di Alicarnasso , nella sua opera Antichita’ Romane , il dio Conso da cui derivava la festa dei Consualia , era da molti identificato nel Neptunus Equestris, ovvero nel dio Nettuno protettore degli equini , cavalli , asini e muli . Pertanto erano di rigore le celebrazioni con corse di asini , cavalli o muli , agghindati con ornamenti floreali e per quel giorno esentati da ogni lavoro . Anche in Tito Livio racconta che i Consualia furono istituiti dallo stesso Romolo e fu in una di queste occasioni festive che ebbe luogo a Roma il famoso fatto del Ratto delle Sabine ; infatti lo storico Livio dice che Romolo : “predispose ad arte solenni giochi in onore di Nettuno equestre , giochi cui diede nome di Consuali …… Accorse un gran numero di persone , anche per la curiosità di vedere la nuova città e particolarmente i più popoli vicini : i Ceninesi , i Crustumini , gli Antemnati . E venne anche , praticamente al completo con mogli e figli , la popolazione dei Sabini” La festa del Ferragosto al tempo di Augusto cadeva il 1º agosto , lo spostamento attuale al 15 si deve alla Chiesa che volle far coincidere la ricorrenza pagana con il giorno religioso dell' Assunzione di Maria , caso non unico nella storia di sostituzione di un culto pagano con uno cristiano .
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  22. Lo è moltissimo, caro @gennydbmoney, grazie davvero per averlo condiviso. Lo studio che hai allegato va a rafforzare l'ipotesi che Interessante un passaggio dello studio (p. 20, nota 1) dove l'Autore menziona un brano manoscritto da un maestro zecchiere nel 1804 e conservato in Archivio di Stato a Napoli. C'è solo da sperare che altri manoscritti affini possano contenere ulteriori informazioni sul tema. Purtroppo però lo studio, che risale al 1923, poteva attingere a documenti che forse oggi non esistono più. Vent'anni più tardi la gran parte dell'Archivio napoletano finiva in cenere a causa di un disastroso incendio doloso: evento che riduce di molto tale speranza. A meno che, prima della seconda guerra mondiale, non siano andate in stampa altre pubblicazioni che abbiano trascritto altri manoscritti, in tutto o in parte.
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  23. Si.... due incisori del dritto....due del rovescio...un Aiutante e 4 Alunni. Adesso ti procuro il regolamento della Zecca....
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  24. A me invece sembra un giudizio eccessivamente severo
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  25. esattamente,infatti ne abbiamo anche già parlato in alcuni post precedenti,sicuramente alcuni simboli non sono stelle ma assomigliano più a dei fiori o "eliche",non a caso ho postato alcuni simboli geometrici in alcuni post precedenti... riguardo al post di @Rocco68 volevo precisare che non ho tenuto a riguardo le fattezze delle stelle,cioè magre o cicciotte,ma solo se piccole o grandi,questo perchè,a mio avviso,non fa simbolo a se,in poche parole se la stella è sottile o grossa sempre stella rimane,cosa diversa per stella grande e stella piccola,perchè secondo me non era per identificare una "mano"ma piuttosto per una emissione.... ovviamente le mie sono solo supposizioni facendo riferimento ad una logica,documentazione in merito non esiste quindi ognuno può pensarla come vuole...
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  26. Ciao a tutti e grazie per l'apprezzamento... @Gallienus la tua l'ho già vista, gran bella moneta, era un'asta Felsinea? Ciao @eliodoro non credo sia fusa anche per via della bavetta che si vede bene tra ore 9 e ore 12 del dritto, vero è che il mio, quello di gallienus e quello fotografato nel Bruni hanno tutte e tre delle porosità soprattutto al rovescio, forse il conio era arrugginito o mal ridotto?? In ogni caso non sono un mega esperto e se qualcuno che ne sa più di me ci suggerisce qualche cosa sarà un piacere. Il Bruni comunque non parla di monete ottenute per fusione ma indica 2 principali modalità: 1° venivano ottenute delle lastre dello spessore voluto usando una laminatrice 2° le lastre così ottenute andavano ricotte e poi potevano essere trasformate in monete 1°MODO: i tondelli venivano ottenuti con una macchina fustellatrice, da questi venivano rimosse eventuali sbavature, effettuato un lavaggio chimico e verificato il peso. Dopo di che i tondelli erano passati alla cordonatrice che coniava il bordo della moneta e in fine coniate con maglio meccanico o al bilanciere. 2° MODO: venivano ridotte in strisce le lastre e fatte passare all'interno di una macchina coniatrice composta da due cilindri paralleli che recavano incisi sulle superfici l'uno un certo numero di conii del dritto, l'altro altrettanti del rovescio perfettamente giustapposti. A questo punto le monete così improntate venivano staccate con una macchina fustellatrice e in fine veniva coniato il bordo con la macchina cordonatrice. Ciao @FrancoMari il Dubbini Mancinelli parla di monete ottenute per fusione? Ciao e grazie ancora a tutti per gli interventi.
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  27. Bene. Ringrazio ancora chi ha voluto esprimere un suo parere sul mio Scudo. La moneta è stata chiusa BB+. Tuttavia a mio avviso, tralasciando il bordo (Gigante: 2° classe deturpato) che già da tondello non partiva perfetto, direi che potremmo fare un piccolo sforzo in più per il R/ portandolo a BB-SPL: i campi sono lisci ed i rilievi ben conservati, solo qualche graffietto - non deturpante a mio avviso - segna lo scudo. Per il D/ il giudizio è senz'altro corretto: la moneta presenta usura (orecchio, baffi, capelli) e qualche tacchetta nel campo. E' moneta considerata R2 (Gigante) o R3 (Montenegro) a seconda del catalogo, quindi di non facile reperimento. A me è piaciuta in quanto si presenta, sì "consumata", ma in modo tutto sommato uniforme senza presentare segni particolarmente deturpanti, ma con rilievi ancor ben definiti e con patina leggera ed omogenea.
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  28. ciao @eliodoro, cavallo di Ferdinando II, 1495-1496, ribattuto su cavallo di Carlo VIII di Aquila o Chieti, anche se sono orientato più su Chieti (dalla forma della croce)
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  29. Ciao e grazie. Ho letto il tuo thread, in pratica abbiamo iniziato proprio insieme! Molto molto bello quel Follis, sembra coniato ieri, pazzesco che abbia attraversato 16 secoli e sia giunto fino a noi così in buono stato. Tra l'altro, anch'io ho comprato dallo stesso venditore, la mia seconda moneta (ohimè,la scimmia compulsiva mi ha preso ) di Vespasiano, un dupondio Felicitas Publica. La tua moneta è già arrivata? La mia dovrebbe essere in dirittura d'arrivo, probabilmente arriva domani
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  30. Sul discorso prezzo, credo influiscano le variabili che ho citato sopra. Il gigante non fa altro che prendere i valori dei realizzi maggiori e trascriverli... Chiaro che poi il tutto deve essere "letto e recepito" in base all'esemplare di turno. Cosa molto soggettiva, e non facile... Il discorso lavaggio. Ovviamente prendi questa mia impressione (come appunto sottolineato) con le dovute molle... Ho anche precisato che se è stata lavata, è stata lavata molto bene. Il colore del rame può cambiare a seconda del liquido usato. Questo tuo esemplare indubbiamente presenta una colorazione naturale, brunito, cosa che lo rende più gradevole (PER ME) dell'altro. Escluderei (condizionale obbligatissimo!) liquidi / trattamenti "più o meno" invasivi. Rimane sempre in piedi il discorso fatto tante volte, anche in privato, legato a questo discorso. La foto restituisce comunque una variazione (seppur minima nei migliori casi) della tonalità, cosa che influisce quindi sul parere che può essere dato. Il rame, di per se, è il più "subdolo" dei metalli, va visto comunque in mano. parlare di una tonalità, avendo come metro di paragone foto, capisci bene che può servire a ben poco: entrambi possiamo sbagliare valutazione (in base ad altre variabili collegate con le foto: monitor, daltonismo più o meno accentuato per citare quelle più strettamente "tecniche"). Hai preso una bella moneta... Goditela! Per capire bene il rame, serve una cosa sola: vedere tante monete IN MANO e fare raffronti. Non si scappa. Purtroppo se non hai questa opportunità, il tutto risulta più complicato
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  31. La ritrattistica dipendeva, sovente, dal fatto che gli incisori non conoscevano il volto del nuovo Imperatore, quindi, verosibilmente si basavano su descrizioni sommarie e, come già ben detto in precedenza, modificavano i punzoni alla bisogna Ma questo è capitato anche in epoca moderna con Carlo di Borbone, il cui primo ritratto su di un'oncia sicilana, è conseguenza di un aggiustamento del ritratto di Carlo VI d'Asburgo.. Vi posto le foto.. 1) Oncia di Carlo VI° d'Asburgo; 2) Oncia di Carlo di Borbone con punzone modificato; 2) oncia di Carlo di Borbone effettivo.. Scusatemi per l'O.T... Saluti Eliodoro
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  32. Che in zecca abbiano riprodotto, nel 1926, alcune rare monete del 1908 è oramai assodato ma non mi pare di ricordare che tra queste vi siano anche le prove. il 10 cent. 1908 vale attorno ai 10.000 euro se in elevata conservazione
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  33. La contromarca copre le iniziali in greco di Filippo Nel bronzo di Alessandro la scritta è ALEXAN... e poi c'è un caduceo tra B e A.
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  34. belle e rare, un'accoppiata vincente! Complimenti Asclepia e Gallienus! ciao galaad
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  35. ciao @acraf alcuni oboli di Alba sono esposti al museo archeologico di Chieti, insieme ad alcune monete greche in argento provenienti dalla zona di L'Aquila, magari anche l'esemplare da te maneggiato negli anni 80 è stato trasferito a Chieti ??
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  36. Reale è reale, nel senso che ontologicamente esiste, che poi sia autentica è un altro paio di maniche. A me non piace affatto.
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  37. Nessuno è infallibile........pertanto quando si da un giudizio su foto , ci sono due modi, uno quando all'osservazione di dettagli inequivocabili si può dare un giudizio negativo. Un'altro quando i dubbi sono da analizzare e con ciò sarebbe opportuno la visione dal vivo. Tra questi due modi , c'è quando la moneta per i suoi dettagli urla della sua genuinità.
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  38. Salvo che sia presente qualche pezzo eccezionale, come le 5 lire del 1821, per la serie di maria luigia, anche in elevata conservazione, non stiamo parlando di cifre a 5 zeri.... Ripeto, allo stato attuale delle cose, ovvero fintanto che non metteranno una patrimoniale, i proventi dalla vendita di collezioni private non sono soggetti a tassazione. poi, se uno risulta essere nullatenente e nullafacente (è solo un esempio, non sto dicendo che sia questo il caso) e gli arriva un bonifico da alcune decine di migliaia di euro è probabile che qualcuno ne chieda conto, ma è un'altra cosa.
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  39. Dalla foto (anche se, a mio avviso, l'illuminazione accentua la granulosità) direi: FDC. Rilievi intonsi, bordi perfetti, patina (leggera) uniforme. Moneta rara e raramente reperibile in questa conservazione. Sempre secondo il mio modesto parere, moneta che può tranquillamente valere sui 200 euro e, se si trova l'appassionato, anche "qualcosina" in più. Per quanto concerne "lavare" la moneta in esame (a parte che è da dimostrare che ne "uscirebbe un bel rosso"), ricordo che il 22 giugno scorso la Camera ha approvato l'inasprimento delle pene per il "danneggiamento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali"...
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  40. Complimenti @Asclepia veramente una chicca e anche mooolto rara per Me! Bellissima
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  41. Complimenti ad entrambi @Asclepiae @Gallienus per le vostre bellissime monete. Saluti
    1 punto
  42. Riguardo la simbologia dell'obolo isernino, ti riporto quanto detto da Napoleone Stelluti, autore del libro Monete della zecca di Aesernia...:" l'aquila simboleggia la luce, il cielo, mentre il serpente è l'oscurità, la terra.L'aquila nutrendosi del serpente, rappresenta, idealmente, la vittoria del bene sul male..Saluti Eliodoro
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  43. Bella, moneta gradevolissima pur nella sua non alta conservazione, con graziosa e delicata patina, bel bordo, in linea con le consuete problematiche congenite. Ritratto che conserva la sua espressività grazie ai bei rilievi di barba, baffi e capigliatura. Da queste foto, con visione tramite Smartphone, mi sembra di intravedere un po di appiattimento per usura dello zigomo, nel caso potrebbe confermare. globalmente, sempre da queste foto, la forbice di grading credo possa oscillare tra un buon Bb/Bb-Spl fino al qSpl per il rovescio. bella moneta, mi piace, complimenti per il gusto nella scelta ?, sempre visibile in ogni Suo pezzo cordialmente, Fab
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  44. Nell'attesa che qualche altro utente posti le proprie monete preferite..... Ecco a voi la Piastra 1794 di Ferdinando IV, con patina iridescente.
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  45. Buona sera, allego la pagina del MIR. Toscana zecche minori in cui è evidente l'errore nel grado di rarità, dovrebbe essere semplicemente R. Accanto al grado di rarità è riiportato un valore indicativo da MB a SPL Il tuo esemplare non è per niente malaccio ma se tu dovessi venderlo dovresti stare un po più verso la parte bassa del "range" proposto dal catalogo. (con la miseria che c'è in giro poi)
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  46. Io posseggo questo libro ed è ottimo per la monetazione longobarda del sud saluti Eliodoro
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  47. Ho acquistato i primi due volumi dell'opera di Gabriele Lepri. Finalmente qualcuno che si è preso l'onere, e spero per lui l'onore, di iniziare e completare ,in un prossimo futuro recente, un'opera sulle monete imperiali in lingua italiana. Opera che mancava nella mia e in molte altre biblioteche da decenni. Facilmente consultabile, ricca di foto recenti e ben definite, è da considerare come elemento di riferimento per le romane imperiali. I cenni storici all'introduzione dell'imperatore trattato, sono poi di grande utilità per la datazione delle monete stesse. Per me ritengo sia un ottimo acquisto, in attesa dei prossimi volumi. Complimenti all'autore !! Franco
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  48. Ciao a tutti, Mi chiamo Gabriele Lepri e sono l’autore di questi due primi volumi della collana. Approfitto di questo post per rispondere a tutti i (legittimi) dubbi che avete sollevato in questa discussione. Il progetto l’ho iniziato molti anni fa e ho portato avanti gli studi e le ricerche di tutta la prima parte dell’impero (I-III secolo); ora che ho pubblicato questi due volumi mi dedico a concludere altri due volumi dedicati al I secolo che vedranno la stampa verosimilmente il prossimo anno; mi preme di dirvi che oltre al catalogo ho cercato di fornire al lettore un testo approfondito per ogni imperatore\imperatrice ricco di connessioni con le altre tematiche dell’antichità che rientrano nel mondo delle nostre care monete. Per quanto riguarda gli altri periodi dell’impero (dalla metà del II secolo in poi) ho già iniziato a raccogliere e studiare molte pubblicazioni in modo da avere già delle fondamenta da cui partire; su questo mi preme dire che per il II e III secolo già sono a buon punto, mentre per il IV e V ci vorrà del tempo. L'opera, se avrà un certo seguito, sarà più facile portarla avanti e spero anche di trovare al più presto persone competenti e appassionate alla monetazione romana che collaborino con me a questo progetto, in modo tale da poter accorciare gli eventuali lunghi tempi che occorrono. So bene che questo lavoro è molto lungo e “faticoso”, ma se non avessi iniziato non avrei mai saputo della buona o meno riuscita! :) Non nego che ci saranno alcuni errori e sviste, ho cercato di fare del mio meglio! Se avete domande o dubbi sono a disposizione per rispondere! ;)
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  49. scusate posso capire i giudizi, anche molto duri, ma che siano giudizi e mai pregiudizi. qui ho riscontrato due critiche che reputo pretestuose. 1)chi ci garantisce che finisce l'opera? ma scusate, qualcuno di voi fa il veggente? sa come andrà il futuro? l'autore ha mostrato la volontà di continuare e di finire l'opera. potrebbe giurarvelo con certezza? no. nessuno potrebbe. 2)questo tipo di opere vengono scritte da almeno 10 studiosi. e chi lo dice? chi dice che siano meglio 10 studiosi che dedicano 1 ora al giorno che non 1 solo studioso che dedica 10 ore al giorno? vi ricordo che l'opera historia numorum-Italy curata da Rutter ha avuto numerosi studiosi partecipi fra i quali Crawford. l'opera è molto mediocre, contiene numerosissimi errori, è un copia incolla di vecchie opere antiquarie senza alcuna verifica. non c'è alcun spirito critico. quindi? diamo la possibilità a questo giovane studioso di proporsi e di mostrare quello che ha da dire. dopo aver comprato o visionato l'opera in qualche biblioteca, allora potremo parlare con giudizio. saluti. maria a.
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