Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/17 in tutte le aree
-
Ciao @Fidelio, Bella l'immagine di sovrapposizione , si possono osservare che le differenze tra il sesterzio NAC e BERT, sono notevoli. Magari allego un po di foto e facciamo chiarezza che trattasi di due monete. La prima .......parte del drappo sotto il mento , sono distintamente diversi. Seconda.........l'orecchio e la basetta , NAC e naturale, BERT e reinciso alla matrice. Terzo........sul rovescio sul pezzo NAC e visibile la traccia di un salto di conio, sul BERT la testa e modellata e parte della traccia della spalla e la testa e stata asportata. Quarto........la distanza tra la perlina sopra la G e maggiore e ben rotondo il bordo sul NAC Quinto ........ anche qui la distanza tra la perlinatura e differente e non a causa di foto fatte in posizionamento diverso. Alla luce di quando sopra, mi sembra impossibile cercare di continuare ad avere dubbi se si tratta della stessa moneta.4 punti
-
Dico anche io la mia e posto una gif che dovrebbe aiutare di molto l'osservazione. Ho sovrapposto le due monete deformando lievemente le immagini supponendo che ci fosse una certa distorsione fotografica dell'angolo. Ciò che mi stupisce è il fatto che a trarre in inganno l'occhio è sempre la luce, il colore e l'angolo con cui vengono fatte le fotografie, difatti lo spessore del tondello dove è visibile crea spesso l'inganno di un'ampiezza differente, tantopiù l'incidenza della luce che fa ombre e spessori. Detto ciò, non riesco ad esprimere un giudizio, vedo delle differenze soprattutto sul rovescio ma c'è anche da dire che il ritratto sià combaciante eccetto i termini delle lettere. Fate voi...Cloni? Può darsi ma credere fermamente nelle foto è riduttivo.4 punti
-
Buon Ferragosto a tutti . Sarebbe forse stato piu’ corretto chiamarlo Feragosto data l’ origine del nome , ma probabilmente per motivi di “orecchio” e’ stato chiamato nel modo che conosciamo . Un Post festivo tanto per passare pochi minuti in lettura , dedicato in particolare a chi rimane in casa ; due notizie circa l’ antica festivita’ dell’ odierno giorno 15 Agosto . La parola Ferragosto deriva dalle parole latine composte da Feriae Augusti , cioe’ per Feriae si intende il giorno/i dedicato/i alla quiete , al riposo , ma la parola Feriae e’ intesa anche come digiuno , infatti Augusto che nel corso della sua vita non godette di ottima salute era uso ogni tanto digiunare . Festivita’ ideata appunto da Augusto nel 18 a.C. che in origine cadeva il primo giorno del mese a lui dedicato , ma questo giorno festivo non era una novita’ assoluta , infatti si aggiungeva alla antichissima festività dei Consualia ; i Consualia erano un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei giorni festivi che celebravano la fine dei lavori agricoli ed erano dedicate al dio Conso , che nella religione romana era il dio della terra e della fertilità ; i Consualia si festeggiavano il 21 Agosto e il 15 Dicembre . Nei giorni dei festeggiamenti si organizzavano corse di cavalli , mentre gli animali da tiro che aiutavano gli uomini nei campi avevano il loro periodo di riposo . In occasione delle Feriae Augusti i lavoratori porgevano auguri ai padroni ed ottenevano in cambio una mancia ; tale usanza delle mance ai piu’ poveri rimase in vigore e si radicò fortemente nella memoria degli uomini , tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio . Le Consualia venivano celebrate la prima il 21 agosto , durante il periodo del raccolto e la seconda il 15 dicembre . Entrambi i riti si svolgevano davanti ad un Altare sotterraneo del Circo Massimo , che veniva portato in superficie in occasione della festa . Secondo Dionigi di Alicarnasso , nella sua opera Antichita’ Romane , il dio Conso da cui derivava la festa dei Consualia , era da molti identificato nel Neptunus Equestris, ovvero nel dio Nettuno protettore degli equini , cavalli , asini e muli . Pertanto erano di rigore le celebrazioni con corse di asini , cavalli o muli , agghindati con ornamenti floreali e per quel giorno esentati da ogni lavoro . Anche in Tito Livio racconta che i Consualia furono istituiti dallo stesso Romolo e fu in una di queste occasioni festive che ebbe luogo a Roma il famoso fatto del Ratto delle Sabine ; infatti lo storico Livio dice che Romolo : “predispose ad arte solenni giochi in onore di Nettuno equestre , giochi cui diede nome di Consuali …… Accorse un gran numero di persone , anche per la curiosità di vedere la nuova città e particolarmente i più popoli vicini : i Ceninesi , i Crustumini , gli Antemnati . E venne anche , praticamente al completo con mogli e figli , la popolazione dei Sabini” La festa del Ferragosto al tempo di Augusto cadeva il 1º agosto , lo spostamento attuale al 15 si deve alla Chiesa che volle far coincidere la ricorrenza pagana con il giorno religioso dell' Assunzione di Maria , caso non unico nella storia di sostituzione di un culto pagano con uno cristiano .4 punti
-
Denaro francese del Berry, signoria di Gien per Hervé III de Donzy (1160 - 1194) http://www.cgb.fr/berry-seigneurie-de-gien-herve-iii-de-donzy-denier,bfe_370322,a.html ciao Mario3 punti
-
Non sono mai stato un fervente animalista, malgrado ciò i fatti di cronaca che stanno caratterizzando l'estate mi spingono a chiedere all'umanità intera ma che cosa ci hanno fatto gli animali per maltrattarli e ucciderli senza pietà? Dalla povera orsa del Trentino (non bastava sedarla e spostarla, bisognava ammazzarla? Ha dei piccoli...), che tra tutti gli scempi è anche quello che in minima parte giustifico di più, al cavallo di Messina morto di caldo e fatica solo per trasportare in carrozzella degli idioti, al delfino cucciolo spentosi dal terrore perché quattro imbecilli dicevano farsi dei selfie con lui, ai poveri asinelli che qui a Santorini devono trasportare altri deficienti dal porto a Thira con 30 gradi e su una salita con 25% di pendenza. Ne muore uno alla settimana. Lo so che è retorico e demagogico, ma francamente ho più rispetto per un'unghia di uno di questi poveri animali che di coloro che li maltrattano e li uccidono. E tornando all'orsa del Trentino, e senza alcun timore di apparire estremista, mi chiedo ingenuamente perché chi uccide un altro uomo (che non lo fa certo per cibarsene o proteggere i propri cuccioli) non dovrebbe fare la stessa fine.2 punti
-
Dopo tutti i miei "sproloqui" sulle patine leggere e pesanti, Vi voglio presentare questa mia moneta che definirei "marezzata". A Voi ogni commento in merito. P.S.: Chiedo scusa per il watermark, ma mi è stato suggerito aggiungerlo... (devo ancora decidere se usarlo definitivamente).2 punti
-
Buongiorno ultimamente mi sto approcciando al mondo dei denari e sto cercando di capire in quali zecche fossero coniati. Secondo voi visto lo stile della croce e delle lettere questo denaro di Ludovico ( Primo o secondo ) può essere stato coniato nella zecca di Venezia? Grazie2 punti
-
2 punti
-
Per quel che ne so io, questa moneta non ha subito nessun trattamento... Ipotesi per la particolare patina (è solo un'idea): la lega metallica (Cu 960 e Sn 40) non ben amalgamata della lastra da cui son stati tratti i tondelli ha portato ad un'ossidazione a macchie. Dove affiora il rame abbiamo la classica colorazione che varia dal rosso al brunito, dove prevale lo stagno il colore tende a rimanere quello con cui è nata la moneta. P.S.: "Ragazzi", ci muove la stessa passione: datemi pure del tu...2 punti
-
Ma Milano ha anche strutture rimaste romane per esempio le mura di Milano dell'epoca dell'Imperatore Massimiano con a fianco una torre poligonale che è riuscita a rimanere intatta nel tempo con splendidi affreschi all'interno. Questa parte riuscì a resistere alle devastazioni delle mura da parte del Barbarossa, alla base si vedono ancora dei segni e dei tentativi non riusciti di abbatterla. Per vederla bene e visitarla bisogna entrare dal Museo Archeologico di Corso Magenta e risulta a oggi parte integrante dello stesso. Vediamolo questo avamposto rimasto, un piccolo gioiello.... Quindi monumenti, resti del nostro passato, ma ci sarebbero monete anche del periodo ...2 punti
-
In tutti gli esemplari che visto con stella a 6 punte hanno questo difetto...2 punti
-
Osservando meglio il mio 5 Grana 1848.....l'ho classificato stella a cinque punte.....ma sembra una stella a sei punte....con una "punta" mancante.2 punti
-
Ciao M. : un antico Reggimento il 7° Bersaglieri, che esiste tuttora. Costituito nel 1871, venne impegnato nelle campagne in Eritrea e Libia e successivamente nella guerra Italo-Turca del 1911/12, poi come altre truppe che erano state stanziate nelle Colonie fu richiamato in patria per essere impiegato nella prima guerra mondiale. Dal 1940 al 1942 fu di nuovo impegnato in Africa dove, dopo la ritirata dalla Libia, continuò a combattere anche in Tunisia. Dopo la seconda guerra mondiale è stato ricostituito nel 1992, assegnato alla Brigata Pinerolo e successivamente trasferito di stanza ad Altamura.. Quella che hai mostrato non è una decorazione militare ufficiale ma la tradizionale medaglia commemorativa emessa dalle singole Unità : non può essere sfoggiato sulla divisa ma viene di solito donata (oppure è acquistabile negli spacci militari) ai soldati che ne hanno fatto parte, spesso all'atto del congedo, nonché a visitaori ufficiali, ecc. Non so dirti quando sia stata realizzata, non v'è traccia delle Campagne a cui il Rgt. prese parte, solo la denominazione e il motto del Rgt. Le fiamme al di sopra della bomba sono leggermente piegate, anziché diritte verso l'alto come quelle della fanteria, quasi a simboleggiare la caratteristica dei bersaglieri di essere un corpo di fanterie celere, che ancora sfila di corsa e che oggi, aggregato in genere a Divisioni Corazzate, si muove su blindati e mezzi leggeri. Mi sembra efficace il ritratto del Bersagliere con il caratteristico piumetto e il 7° in grande rilievo : un po' banale l'altro lato. Per quanro riguarda il suo valore commerciale non saprei dirti : sicuramente variabile ad arbitrio di chi lo vende, in ogni caso contenuto : più elevato in genere quello delle Decorazioni Ufficiali portative. Allego lo stemma della Unità, saluti.2 punti
-
Secondo me ci stiamo infilando in un ginepraio, poiché su come ci attrae per come si presenta una moneta (in alta conservazione) è principalmente una questione di gusto... e basata - oltretutto in questo caso - su delle foto che possono essere sfuocate, sovraesposte, mal illuminate, ritoccate, "interpretate" dalla stessa macchina digitale, e via dicendo. Il fatto che, due monete dello stesso millesimo, abbiano poi due patine diverse non dovrebbe stupire, a mio modesto avviso: tutto dipende dal percorso fatto nella loro vita. Ovvero, come, dove e per quanto sono state conservate in un determinato modo e dagli ambienti in cui sono state "immerse" (atmosfera umida, secca, calda, fredda, inquinata, polverosa, acida, chiusa, ombreggiata, soleggiata, ecc.) o da una combinazione più o meno diversa (anche temporalmente) di questi. Il gusto, essendo personale, è una variabile in più: non è detto che una moneta FDC, ma ricoperta di "melma rinsecchita" debba per forza essere preferita ad una uguale, ma riportata (senza intaccarne patina e rilievi) all'aspetto originale. Potremmo discutere anche di patine: leggere, pesanti, a bersaglio... molto dipende dal gusto e dalla moda del tempo. Certo una "bella" patina riveste del tempo trascorso una moneta conferendole una profondità storica maggiore. Ma ciò che è bello per me, può non esserlo per un altro. Io, sul bronzo, amo i colori bruniti da leggeri a medi. Altri preferiscono quelli pesanti. Ma una patina leggera, può essere il risultato di un lavaggio che ha dato il via ad una ripatinatura o, semplicemente, è stata generata da un ambiente poco "aggressivo". Anche le patine più pesanti possono essere originate dal tempo trascorso in un ambiente "aggressivo" o da qualche mezzo chimico "rapido" per soddisfare la clientela (e magari nascondere difetti). Io stesso ho visto monete d'argento, esposte semplicemente in una vetrina inondata dal sole, assumere in poche settimane una colorazione arcobaleno che molti avrebbero giudicato un dono del dio Crono... Non bisogna confondere la patina (che è un'ossidazione del metallo) con il velo di sporco che può formarsi su una moneta, ma che è, comunque, parte separata dalla moneta. Una moneta FDC è una moneta come "mamma zecca" l'ha fatta, ma non per questo può avere lustro (apparentemente) se è ricoperta da unto impastato con polvere. Una moneta con luccichìi non necessariamente deve essere stata trattata, basta che, appena coniata, sia stata conservata lontano da agenti opacizzanti. Per concludere - è solo un mio parere che dipende dal mio gusto, naturalmente - io preferisco la mia seconda moneta che ha mantenuto una bella "bronzatura" dopo un breve "maquillage" che ne ha tolto i segni d'una errata conservazione, piuttosto che la prima che appare - seppur FDC - spenta, un poco opaca... mentre la tua (non ti offendere è solo, ripeto, un mio giudizio dettato dal mio gusto) la metterei al terzo posto: questo perché, pur giudicandola superiore alla mia (quella del 1908) come "lineamenti", trovo il colore innaturale. Detto questo, spero di non dare il via ad una pletora di commenti soggettivi dettati dal "senso del bello" che ognuno di noi possiede: tutti rispettabilissimi, ma che non aggiungono nulla all'oggettiva valutazione della moneta. Come si dice in questi casi: "Ai posteri l'ardua sentenza."2 punti
-
Caro @Rocco68..credo che siamo sulla stesso stesso modo di pensare...... dall'estratto di un mio lavoro che uscirà.........2 punti
-
Buongiorno e ben trovati. Le "ribattiture" dei Marenghi del Regno non esistono! Mi spiego meglio facendo un esempio. 20 lire 1861 "T" ribattuto su "F", Attardi riporta la seguente nota: "Secondo il Galeotti, monete precedentemente coniate a Firenze, con il s.d.z. "F" furono successivamente ribattute con il s.d.z. "T"". In realtà, secondo il mio modestissimo parere, le monete in questione non furono mai coniate con il s.d.z. "F" e quindi tantomeno ribattute con il s.d.z. "T"; credo invece che, al limite, il conio fu preparato con il s.d.z. "F" e successivamente modificato di bulino in "T" e quindi coniate quelle monete che oggi conosciamo come "T" ribattuto su "F", successivamente il conio fu ulteriormente modificato andando ad occludere la "gambetta" più corta della F o rifacendo il conio stesso. Affermo questo per una serie di motivi che vado ad elencare: Se la moneta fosse stata coniata con il s.d.z. "F" e successivamente ribattuta con il s.d.z. "T" il risultato sarebbe stato quello di figura 1 e non quello che oggi conosciamo; Se anche ammettessimo che le monete fossero state coniate con il s.d.z. "F" e successivamente ribattute qualcuno dovrebbe spiegarmi tecnicamente come questa operazione potrebbe esser stata realizzata... centraggio della moneta sul conio... Come potrebbe esser ribattuto un solo piccolo particolare senza inficiare tutto il resto della moneta? Anche un leggerissimo disallineamento porterebbe ad uno sdoppiamento di tutti i particolari... In buona sostanza, secondo me, questo come TUTTI i vari Marenghi definiti RIBATTUTI ribattuti non sono, si tratta di monete coniate una sola volta ma da conii che sono stati "ripresi e/o modificati" per motivi diversi ma di certo la moneta non ha subito una doppia battitura. Ovviamente questo è il mio punto di vista e gradirei confrontarmi con voi su questo argomento. Grazie per l'attenzione, a presto leggervi, sinceramente, Massimo.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Bravo e velocissimo...direi proprio di sì. Però non esisteva una Provincia di Macedonia! Anche se, potresti obiettarmi, non è una provinciale, ma la moneta di un Municipium.1 punto
-
1 punto
-
Buonasera, ecco la terza medaglia, questa è legata ad un evento religioso e non ho trovato nulla su di essa sia a come notizie sull'evento nè su un eventuale valore economico, la conoscete? Grazie1 punto
-
se interessa ecco la lista di quelle che ho visionato io: 5 grana I° tipo 1836 punto o niente 1838 punto 1844 punto,stella a 5 punte 1846 punto 1847 punto 5 grana II° tipo 1848 punto,stella a 5 punte,stella a 6 punte 1851 punto,stella a 5 punte 1853 stella a 5 punte1 punto
-
.....effettivamente le uniche lettere che potrebbero esserci sono le iniziali del Conte Cesare Coppola.1 punto
-
La scheda predisposta per la medaglia di Crea, manca il modulo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57H/2051 punto
-
La scheda è stata predisposta per la medaglia in oggetto, manca il modulo, il peso e la foto https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME66D/381 punto
-
Buongiorno ragazzi, posto un'altra mia preferita...con la speranza che questa bella discussione di @lira51 non cada nel "dimenticatoio". E complimenti a @eliodoro per la rarissima Pubblica fusa"dell'arsenale", Potresti postarla con foto piu' chiare? Ferdinando I, Piastra 18171 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Grazie a tutti per il tempo, l'impegno e la competenza che mi avete dedicato. Almeno ora so che la variante della Piastra che posseggo è il frutto di un'impostazione del conio casuale e senza motivo alcuno. Da mie ricerche sulle numerose Piastre in vendita....ho riscontrato che su 30 esemplari visionati, solo quattro presentavano una torretta in meno. Almeno ho una variante rara. Salutoni, Rocco.1 punto
-
Così a prima vista non sembra coniata, secondo me è una riproduzione. I falsi per questo tipo di monete sono numerosi. http://www.sedwickcoins.com/fake_cobs.htm1 punto
-
1 punto
-
Complimenti Asclepia, una variante davvero difficile da reperire. Non è che il mercato premi eccessivamente queste rarità, soprattutto in conservazione non eccelsa, ma possederle è una bella soddisfazione.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ciao a tutti....visto che poco più sopra avete citato con le 5 lire 1848 le giornate di Milano vi posto le mie. Buon ferragosto a tutti.1 punto
-
A volte basta poco... Si è retorica, ma poi ti accorgi che siamo tutti dei misantropi, è difficile uscire, e difficoltoso proporsi, e insormontabile a volte semplicemente partecipare.. Ma ogni tanto durante il corso della vita accade... Qualcosa rompe gli schemi, incuriosisce, è diverso, è anche irriverente sotto certi aspetti, ma attrae... E come quando gli Impressionisti si posero al cospetto della storia, dovettero proporsi in modo alternativo, visto le vedute classicheggianti e romantiche del periodo... Ruppero gli schemi ed esposero fuori dal circuito classico, nello studio dell'immenso Nadar.. Si era il 1874, era Parigi, ma la passione sorretta dall'idea era quella... Eros1 punto
-
Ciao a entrambi, non sono in ferie ma "solo" un po' in ritardo... vi chiedo scusa. Grazie innanzitutto a @Rocco68 per la pazienza con cui segue questa sezione, e per le ottime foto abbinate al suo interessantissimo quesito. Grazie all'amico @petronius arbiter per l'attenta ricerca, e per le utili risposte rinvenute. --- Nel merito, la domanda di fondo rimane purtroppo senza risposte sicure. Dal punto di vista araldico, il numero delle torri nella bordura dello stemma del Portogallo è tradizionalmente e normalmente di sette. Questo vale per lo stemma ufficiale e normale del Paese lusitano, e per gli esemplari risalenti ai secoli moderni e contemporanei. Quindi, anche per le epoche in cui lo stemma portoghese entrava a far parte della complessa arma dei Borbone di Napoli. In precedenza, non era infrequente che l'arma di Portogallo contenesse in bordura un numero di torri diverso da sette: nel Livro do Armeiro-Mor, il più celebre e bello fra i manoscritti araldici di quella nazione (risalente al 1509), sono miniate varianti dell'arma contenenti torri in quantità variabile da otto a tredici. --- É da escludere che gli incisori delle zecche dei Borbone fossero a conoscenza di questi esempi rinascimentali dello stemma portoghese. Sembra più corretto dire che in antico il numero delle torri fosse ininfluente: ciò che contava era che fossero d'oro, e che occupassero con elegante armonia lo spazio della bordura di rosso a esse destinato. In epoca borbonica, invece, pare lecito pensare che l'incisore non si curasse della "perfezione filologica" del contenuto araldico di un quarto non principale dello stemma reale. Quest'ipotesi sembra confermata dal contenuto interno dello stesso quarto portoghese, dove al posto dei cinque quinas (scudetti) posti in croce ci sono sei palline che scimmiottano il più grande quarto dei Medici sulla sinistra del medesimo stemma... ...e per tacere del quarto dei Farnese (quello che sovrasta il quarto di Portogallo), nel quale i canonici sei gigli sono stati decurtati a cinque! Perchè tutto ciò? Forse perchè si trattava di quarti "lontani" dall'ambito sociale e culturale dell'epoca di quegli artisti incisori, i quali quindi avevano scarsa nozione e ancor più scarsa attenzione verso stemmi a loro quasi (se non del tutto) sconosciuti. --- Si tratta di ipotesi, certamente... ...ma la ricchezza di varianti negli stemmi borbonici coniati su monete di quel periodo (e presenti anche in esemplari di ambito non numismatico, vedi il link reperito da @petronius arbiter) induce a considerarle qualcosa di più che semplici congetture.1 punto
-
Ciao @gigipaola2012, c'è un follaro normanno salernitano simile di Guglielmo I con testa di lupo a sinistra al rovescio ed al diritto GRX, ..Saluti Eliodoro1 punto
-
La quadriglia è una danza tradizionale, che non mi risulta essere raffigurata su monete. Se invece intendi la quadriga (quella con i cavalli), al 99% è falsa, ma per averne la certezza serve una foto.1 punto
-
Ciao, torno a postare una medaglietta che non è presente nel nostro catalogo e non era presente come foto nel Bartolotti. La medaglia e' classificata come SD-68 e celebra un indulgenza di 100 giorni sotto Pio IX1 punto
-
Ciao , infatti anche per me non e' questa la bella e famosa patina Tevere o fiume , che dona ai bronzi un colore giallo dovuto al limo che ha protetto e conservato il bronzo dall' ossidazione , praticamente questa patina assume quasi il colore naturale dell' oricalco ed e' bellissima , quanto rara e ricercata . Sotto un esempio , ben diverso dalla patina della moneta di apertura post .1 punto
-
A parte la perlinatura al dritto e qualche piccola miglioria di troppo al rovescio (la veste della figura in mano alla Vittoria per esempio), si tratta di un ottimo intervento, sicuramente a livello estetico migliorativo. A occhio preferisco la seconda versione. La prima aveva comunque una patina posticcia, ma mi chiedo quanto sia "reale" la patina attuale. La seconda osservazione che faccio è: come sarebbe stata optando unicamente per la rimozione della patina posticcia senza procedere con stuccature e piccoli interventi? In ogni caso, non ci sono stati grosso stravolgimenti. Intervento forse non condivisibile, ma non condannabile in maniera secca. Sicuramente @cliff hai aperto una discussione destinata a tener banco!1 punto
-
Ciao, sono entrambi 2€ commemorativi: 1°- Austria 2015, 2€ dedicato al 30° anniversario dell'adozione della bandiera europea; tiratura 2.500.000 esemplari. È stata un'emissione comune a tutti gli Stati membri dell'eurozona, tranne San Marino, Vaticano, Monaco e Andorra. 2°- Germania 2016, 2€ dedicato al complesso barocco di Dresda, lo Zwinger ; tiratura complessiva per tutte e cinque le zecche tedesche: 30.000.000 di esemplari. Nella tua, in alto puoi vedere la F, cioè zecca di Stoccarda1 punto
-
19-2-1927 Questa cartolina fa vedere il Conte Rosso sotto le onde del alto mare quando io ritornavo in america per la seconda volta. E' di pugno di mio nonno. Era andato in America giovanissimo. Questo era il suo secondo viaggio. Nel giugno dell'anno prima aveva sposato mia nonna, e due mesi dopo questo viaggio nascerà il suo primo figlio; il secondo, mio padre, verrà concepito nel suo terzo ed ultimo rientro in Friuli, nel 1930. Morì in Pennsylvania nel 1933, a 36 anni. Il Conte Rosso ha portato in America tantissimi emigranti italiani.1 punto
-
Buonasera a tutto il gruppo, vi presento con piacere la nuova entrata. Carlino con leone.1 punto
-
Risulta da notizie sulla stampa che è stata emessa la medaglia annuale di Papa Francesco per l'anno V, dedicata alla accoglienza. Sembra che la tiratura sia molto contenuta rispetto alle emissioni pregresse.1 punto
-
Dalle foto secondo me siamo proprio sul filo del rasoio... i campi sembrano abbastanza provati dal trattamento ricevuto ed il dettaglio nella zona della guancia al dritto e delle vesti, da quello che vedo, sembrerebbe fare un'impressione di "allisciamento" della superficie. Le macchie sul metallo e lo stato dei campi compromette l'appeal generale. Se la pulitura (o i graffi) non erano evidenziati in una nota, io la rimanderei decisamente indietro. Da queste foto, per me, spl e in dubbio, spl+ decisamente no (sempre da queste foto). fab1 punto
-
Ciao. Mah. Sfogo comprensibile quello di Mr. Langbord. Ha perso tre gradi di giudizio, che gli sono costati - come scrive lui...e ci credo - "milioni di dollari" e si è visto sfumare l'opportunità di monetizzare le D.E. ricevute in eredità. Chiunque sarebbe "lievemente contrariato". Ma, abbiate pazienza, dopo gli esiti dei processi della magistratura U.S.A., che non mi sembra proprio un Organo "politicizzato" o succube del Governo, o "prezzolato", rimane veramente ben poco da aggiungere. Fra l'altro, se proprio vogliamo stare al gioco di Langbord, alcuni suoi "sfoghi" riportati da Petronius appaiono abbastanza contraddittori e dimostrano una molto superficiale conoscenza del diritto: Una per tutti. Ma scusate: ma che significato ha questa affermazione?: "In terzo luogo, sapevate che quando uno dei proprietari ha combattuto, il governo ha fatto un processo tanto lungo e costoso che Barnard, il proprietario, ne è uscito senza soldi, e non c'era nemmeno un processo, il caso è stato deciso su fatti prescritti?" Langbord prima dice che Barnard avrebbe "combattuto", ma che il Governo gli avrebbe imposto un processo "lungo e costoso" (da quando in qua i tempi dei processi sono stabiliti dal Governo e non dai Giudici??), riducendolo sul lastrico e che poi, alla fine, il processo non c'era neanche (ma allora di cosa sta parlando Langbord??) e che alla fine il caso è stato deciso (ma da chi? Se ha appena detto che il processo non c'è stato?) su fatti prescritti (eppure ormai dovrebbe saperlo, Langbord, avendolo imparato a sue spese, che se si trattava di un processo civile di rivendica del bene, come abbiamo visto nei processi Langbord, la prescrizione non c'entra nulla...i giudici non stanno processando le persone per la commissione di reati ma si giudica a chi debba appartenere un bene originariamente di proprietà dello Stato). Insomma. Va bene lo sfogo.....ma giustificarlo con esternazioni disarticolate ed illogiche, mi pare che non contribuisca ad attirare almeno sentimenti di solidarietà in favore dei Langbord. Piuttosto, da quello che scrive Petronius,, mi sorprende che nessuno o quasi nessuno, sul Forum U.S.A. glielo faccia notare. Per fortuna non scrive qui.... Saluti. M.1 punto
-
Ciao. Non mi pare poi così "sconcertante". La moneta di Farouk è l'unica che, a suo tempo, venne regolarmente esportata in Egitto con tanto di parere favorevole di Theodore Belote, curatore della raccolta numismatica dello Smithsonian Institute. Il motivo per il quale Belote espresse parere favorevole all'esportazione di una moneta che non avrebbe dovuto essere in commercio, rimane ovviamente sconosciuto e ciascuno di noi può pensare ciò che vuole. E' però abbastanza significativo il fatto che 25 giorni dopo la concessione della licenza d'esportazione, gli agenti federali andarono nella sede della casa d'aste Stack's e sequestrarono la prima Double Eagles del 1933. Insomma...nell'autorizzare quella esportazione furono di un tempismo sorprendente. Il trattamento riservato alla moneta di Farouk e cioè l'accordo, raggiunto nel 2001 dopo 5 anni di causa tra l'Amministrazione e Fenton, di mettere in asta quella moneta e dividerne il ricavato al 50%, è indicativo di una situazione nella quale nè lo Stato, nè il privato, potevano avere la ragionevole certezza di spuntarla giudizialmente, avuto riguardo, indubbiamente, all'aspetto documentale che accompagnava quella specifica moneta - e solo quella - pervenuta a Farouk (nullaosta all'esportazione rilasciato da Belote e successiva licenza per l'esportazione) che, almeno sul piano documentale, poteva implicare un ragionevole affidamento dell'acquirente in buona fede. D'altronde, l'accordo transattivo raggiunto è stato voluto da entrambe le parti; quindi se Fenton si fosse sentito tanto sicuro da vincere il contenzioso, avrebbe ben potuto rifiutare l'accordo con l'Amministrazione e attendere fiducioso la sentenza. Ma se ha aderito all'accordo, tanto sicuro di vincere non doveva esserlo. E ciò vale anche per lo Stato. Questo esito, come dicevo, non deve "sconcertare", ma è l'unico caso "discutibile" (e, non per nulla, chiuso da una transazione in corso di causa) e non ha eguali per le altre double eagles del '33 in mano privata, che sono state certamente estratte dalla zecca in modo illegale (su quest'ultima affermazioni credo che ormai ci siano pochi dubbi). L'altra questione sollevata per contestare la decisione che ha visto soccombenti i Langbord è quella che altre monete U.S.A., i cui destini originari sono stati segnati da molte affinità, se non analogie, con quello delle D.E., non hanno subìto la stessa sorte delle D.E., tant'è che si trovano tranquillamente sul mercato e nessuno penserebbe mai di sequestrarle. Francamente non capisco il ragionamento. Se partiamo dal presupposto che oggetti che appartengono all'Amministrazione (o meglio, alla Collettività), siano stati rubati o comunque siano stati sottratti con artifici e raggiri da uno o più privati, il fatto che l'Amministrazioni si muova per recuperare solo alcuni di questi oggetti e per altri nulla faccia, mi può al più far pensare che lo Stato agisca o abbia agito in passato in modo incoerente e pesantemente criticabile, ma non certo che, laddove agisca per il recupero, stia sbagliando, o persino che non avendo agito in precedenza per recuperarne alcuni, allora non dovrebbe mai agire in assoluto. In buona sostanza mi pare di capire che si voglia sostenere che dal momento che lo Stato ha lasciato perdere in passato di recuperare ciò che gli apparteneva e che gli era stato sottratto, allora dovrebbe sempre lasciar correre. Mi pare che se questa fosse l'argomentazione a sostegno delle ragioni dei Langbord, pur dopo le sentenze che li hanno sempre condannati, ci sia ben poco da aggiungere per "smontarla"...poichè si "smonta" da sola.. In linea di principio, lo Stato dovrebbe sempre recuperare ciò che gli appartiene e che gli viene sottratto. Anche a distanza di tempo. E' l'inerzia, il non procedere, il lasciar perdere, che semmai rappresenta un'anomalia...ed è questo che a me sembra "sconcertante"..non certo il contrario. Saluti. Michele1 punto
-
Nel frattempo, qualche cenno storico trovato su libri dell'epoca, se ti possono essere utili e già non li hai, Giangi: Un elenco (sterminato) di doni di Pio IX alle varie parrocchie d'italia, in cui è citata la corona donata alla Madonna del Molino di Lugo e nel secondo estratto note del soggiorno a Lugo durante il viaggio in Emilia e italia centrale del 1857, durante il quale, presumo, donò la corona.1 punto
-
L'atteggiamento di Tibbets ci appare oggi alquanto cinico (qualcuno ha paragonato le sue giustificazioni a quelle dei gerarchi nazisti processati a Norimberga, che anch'essi si difesero affermando di aver solo obbedito agli ordini), ma non tutti i partecipanti al lancio reagirono allo stesso modo. Famosa, e profondamente diversa, è la storia di Claude Eatherly, che vediamo in una rara foto del tempo di guerra Eatherly era il comandante del bombardiere Straight Flush (Scala Reale), l'aereo che doveva rilevare le condizioni meteo in base alle quali si sarebbe deciso su quale, delle quattro città già pre-selezionate, sganciare la bomba...fu lui a scegliere Hiroshima. "Ho volato su Hiroshima per 15 minuti per studiare i gruppi di nuvole; il vento le spingeva allontanandole dalla città. Mi pareva il tempo e il luogo ideale, così trasmisi il messaggio in codice e mi allontanai in fretta come mi era stato detto, ma non abbastanza. La potenza della bomba mi terrorizzò. Hiroshima era sparita dentro una nube gialla". Fin da subito Eatherly rimase scioccato, ma solo al suo ritorno alla base di Tinian si rese conto pienamente della devastazione e della grande perdita di vite umane causate dallo scoppio. Decorato al pari degli altri partecipanti alla missione, dopo la guerra Eatherly chiese di essere congedato. Si meravigliarono un po' tutti: come poteva bruciarsi un futuro pieno di promesse? Gli offrirono 237 dollari al mese di pensione, ma li rifiutò. Siccome rifiutare non era consentito dal regolamento, dispose che andassero a beneficio dell'associazione per le vedove dei caduti in guerra. Tornò a casa, nel Texas. Era nervoso, magro: non rideva più. La notte aveva gli incubi e si svegliava gridando "Gettatevi, gettatevi: arriva la nuvola gialla!". Nel 1950, dopo aver tentato il suicidio ingerendo dei sonniferi, si lasciò convincere dai parenti a farsi ricoverare nell'ospedale psichiatrico di Waco, dove trascorse sei settimane. Si tornò a parlare di lui agli inizi del 1953, per alcuni casi di piccola criminalità: la falsificazione di un assegno d'importo irrisorio a New Orleans, reato per il quale venne amnistiato, e quindi una rapina a mano armata a Dallas, che gli fruttò un nuovo e più lungo ricovero a Waco dove, stavolta, venne dichiarato malato di mente. Tornato a casa, tentò nuovamente il suicidio, recidendosi le vene di un polso. Nuovo ricovero a Waco e massiccia cura a base di insulina per la rimozione dei ricordi che lo ossessionavano. Intanto, la moglie, esasperata dai suoi comportamenti, chiese e ottenne il divorzio insieme con l'interdizione di Eatherly a incontrare i loro figli, sentenza che l'ex aviatore accettò. Tra le tante lettere ricevute negli anni in cui era in ospedale, Claude Eatherly fu colpito da una scrittagli dal filosofo tedesco Günther Anders nella primavera del 1959, e decise di rispondergli. Anders consigliò a Eatherly di manifestare il suo pentimento nel giorno della memoria a Hiroshima, facendo giungere lì una lettera di scuse e di partecipazione addolorata entro il 6 agosto 1960: ogni anno, in quel giorno, Eatherly riviveva con orrore il dramma che aveva sconvolto la sua vita. Dopo aver scritto la lettera, i cittadini di Hiroshima gli risposero dicendo che anche lui era stato una vittima della bomba. Riappacificatosi con Hiroshima, Eatherly si sentì sollevato e iniziò nuovamente a vivere, sebbene restando in ospedale, dove morì, nel 1978. petronius1 punto
-
Di seguito, un estratto dal comunicato ufficiale dell' APSA per la medaglia di Anno II (e dove LG sta per "Lumen Gentium", promulgata da Papa Paolo VI il 21 novembre 1964). Potrebbe risultare utile per l'impostazione della scheda in catalogo. "La medaglia è opera dell’artista Chiara Principe ed ha le seguenti caratteristiche: Sul dritto: Volto di profilo del Santo Padre che sorride ad un bambino. Intorno la scritta FRANCISCUS P.M. AN. II. A sinistra il nome dell’Artista. Sul bordo: la scritta E CIVITATE VATICANA ed il numero della medaglia. Sul rovescio: l’espressione "Familia Christiana Ecclesia Domestica", che si richiama al testo di LG 11 ("familia … velut Ecclesia domestica"), sintetizza il messaggio visivo. L’incontro con Dio che si realizza nello spazio sacro della chiesa-edificio si attua e si prolunga anche nella famiglia, chiesa domestica, dove i genitori trasmettono la fede ai figli con le parole e la testimonianza della loro vita. Nella parte bassa il richiamo all’Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, celebrata in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, sul tema della famiglia. I pezzi sono coniati in quantitativo non superiore a quello indicato di seguito: TRITTICI n. 300 ORO n. 100 ARGENTO n. 4.000 BRONZO n.4000 PREZZI TRITTICO Euro 3.100,00 ORO Euro 2.800,00 ARGENTO Euro 100,00 BRONZO Euro 60,00"1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?