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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/17 in tutte le aree
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Ciao @Fidelio, Bella l'immagine di sovrapposizione , si possono osservare che le differenze tra il sesterzio NAC e BERT, sono notevoli. Magari allego un po di foto e facciamo chiarezza che trattasi di due monete. La prima .......parte del drappo sotto il mento , sono distintamente diversi. Seconda.........l'orecchio e la basetta , NAC e naturale, BERT e reinciso alla matrice. Terzo........sul rovescio sul pezzo NAC e visibile la traccia di un salto di conio, sul BERT la testa e modellata e parte della traccia della spalla e la testa e stata asportata. Quarto........la distanza tra la perlina sopra la G e maggiore e ben rotondo il bordo sul NAC Quinto ........ anche qui la distanza tra la perlinatura e differente e non a causa di foto fatte in posizionamento diverso. Alla luce di quando sopra, mi sembra impossibile cercare di continuare ad avere dubbi se si tratta della stessa moneta.4 punti
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Dico anche io la mia e posto una gif che dovrebbe aiutare di molto l'osservazione. Ho sovrapposto le due monete deformando lievemente le immagini supponendo che ci fosse una certa distorsione fotografica dell'angolo. Ciò che mi stupisce è il fatto che a trarre in inganno l'occhio è sempre la luce, il colore e l'angolo con cui vengono fatte le fotografie, difatti lo spessore del tondello dove è visibile crea spesso l'inganno di un'ampiezza differente, tantopiù l'incidenza della luce che fa ombre e spessori. Detto ciò, non riesco ad esprimere un giudizio, vedo delle differenze soprattutto sul rovescio ma c'è anche da dire che il ritratto sià combaciante eccetto i termini delle lettere. Fate voi...Cloni? Può darsi ma credere fermamente nelle foto è riduttivo.4 punti
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Buon Ferragosto a tutti . Sarebbe forse stato piu’ corretto chiamarlo Feragosto data l’ origine del nome , ma probabilmente per motivi di “orecchio” e’ stato chiamato nel modo che conosciamo . Un Post festivo tanto per passare pochi minuti in lettura , dedicato in particolare a chi rimane in casa ; due notizie circa l’ antica festivita’ dell’ odierno giorno 15 Agosto . La parola Ferragosto deriva dalle parole latine composte da Feriae Augusti , cioe’ per Feriae si intende il giorno/i dedicato/i alla quiete , al riposo , ma la parola Feriae e’ intesa anche come digiuno , infatti Augusto che nel corso della sua vita non godette di ottima salute era uso ogni tanto digiunare . Festivita’ ideata appunto da Augusto nel 18 a.C. che in origine cadeva il primo giorno del mese a lui dedicato , ma questo giorno festivo non era una novita’ assoluta , infatti si aggiungeva alla antichissima festività dei Consualia ; i Consualia erano un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei giorni festivi che celebravano la fine dei lavori agricoli ed erano dedicate al dio Conso , che nella religione romana era il dio della terra e della fertilità ; i Consualia si festeggiavano il 21 Agosto e il 15 Dicembre . Nei giorni dei festeggiamenti si organizzavano corse di cavalli , mentre gli animali da tiro che aiutavano gli uomini nei campi avevano il loro periodo di riposo . In occasione delle Feriae Augusti i lavoratori porgevano auguri ai padroni ed ottenevano in cambio una mancia ; tale usanza delle mance ai piu’ poveri rimase in vigore e si radicò fortemente nella memoria degli uomini , tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio . Le Consualia venivano celebrate la prima il 21 agosto , durante il periodo del raccolto e la seconda il 15 dicembre . Entrambi i riti si svolgevano davanti ad un Altare sotterraneo del Circo Massimo , che veniva portato in superficie in occasione della festa . Secondo Dionigi di Alicarnasso , nella sua opera Antichita’ Romane , il dio Conso da cui derivava la festa dei Consualia , era da molti identificato nel Neptunus Equestris, ovvero nel dio Nettuno protettore degli equini , cavalli , asini e muli . Pertanto erano di rigore le celebrazioni con corse di asini , cavalli o muli , agghindati con ornamenti floreali e per quel giorno esentati da ogni lavoro . Anche in Tito Livio racconta che i Consualia furono istituiti dallo stesso Romolo e fu in una di queste occasioni festive che ebbe luogo a Roma il famoso fatto del Ratto delle Sabine ; infatti lo storico Livio dice che Romolo : “predispose ad arte solenni giochi in onore di Nettuno equestre , giochi cui diede nome di Consuali …… Accorse un gran numero di persone , anche per la curiosità di vedere la nuova città e particolarmente i più popoli vicini : i Ceninesi , i Crustumini , gli Antemnati . E venne anche , praticamente al completo con mogli e figli , la popolazione dei Sabini” La festa del Ferragosto al tempo di Augusto cadeva il 1º agosto , lo spostamento attuale al 15 si deve alla Chiesa che volle far coincidere la ricorrenza pagana con il giorno religioso dell' Assunzione di Maria , caso non unico nella storia di sostituzione di un culto pagano con uno cristiano .4 punti
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Denaro francese del Berry, signoria di Gien per Hervé III de Donzy (1160 - 1194) http://www.cgb.fr/berry-seigneurie-de-gien-herve-iii-de-donzy-denier,bfe_370322,a.html ciao Mario3 punti
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Non sono mai stato un fervente animalista, malgrado ciò i fatti di cronaca che stanno caratterizzando l'estate mi spingono a chiedere all'umanità intera ma che cosa ci hanno fatto gli animali per maltrattarli e ucciderli senza pietà? Dalla povera orsa del Trentino (non bastava sedarla e spostarla, bisognava ammazzarla? Ha dei piccoli...), che tra tutti gli scempi è anche quello che in minima parte giustifico di più, al cavallo di Messina morto di caldo e fatica solo per trasportare in carrozzella degli idioti, al delfino cucciolo spentosi dal terrore perché quattro imbecilli dicevano farsi dei selfie con lui, ai poveri asinelli che qui a Santorini devono trasportare altri deficienti dal porto a Thira con 30 gradi e su una salita con 25% di pendenza. Ne muore uno alla settimana. Lo so che è retorico e demagogico, ma francamente ho più rispetto per un'unghia di uno di questi poveri animali che di coloro che li maltrattano e li uccidono. E tornando all'orsa del Trentino, e senza alcun timore di apparire estremista, mi chiedo ingenuamente perché chi uccide un altro uomo (che non lo fa certo per cibarsene o proteggere i propri cuccioli) non dovrebbe fare la stessa fine.2 punti
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Dopo tutti i miei "sproloqui" sulle patine leggere e pesanti, Vi voglio presentare questa mia moneta che definirei "marezzata". A Voi ogni commento in merito. P.S.: Chiedo scusa per il watermark, ma mi è stato suggerito aggiungerlo... (devo ancora decidere se usarlo definitivamente).2 punti
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Buongiorno ultimamente mi sto approcciando al mondo dei denari e sto cercando di capire in quali zecche fossero coniati. Secondo voi visto lo stile della croce e delle lettere questo denaro di Ludovico ( Primo o secondo ) può essere stato coniato nella zecca di Venezia? Grazie2 punti
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Per quel che ne so io, questa moneta non ha subito nessun trattamento... Ipotesi per la particolare patina (è solo un'idea): la lega metallica (Cu 960 e Sn 40) non ben amalgamata della lastra da cui son stati tratti i tondelli ha portato ad un'ossidazione a macchie. Dove affiora il rame abbiamo la classica colorazione che varia dal rosso al brunito, dove prevale lo stagno il colore tende a rimanere quello con cui è nata la moneta. P.S.: "Ragazzi", ci muove la stessa passione: datemi pure del tu...2 punti
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Ma Milano ha anche strutture rimaste romane per esempio le mura di Milano dell'epoca dell'Imperatore Massimiano con a fianco una torre poligonale che è riuscita a rimanere intatta nel tempo con splendidi affreschi all'interno. Questa parte riuscì a resistere alle devastazioni delle mura da parte del Barbarossa, alla base si vedono ancora dei segni e dei tentativi non riusciti di abbatterla. Per vederla bene e visitarla bisogna entrare dal Museo Archeologico di Corso Magenta e risulta a oggi parte integrante dello stesso. Vediamolo questo avamposto rimasto, un piccolo gioiello.... Quindi monumenti, resti del nostro passato, ma ci sarebbero monete anche del periodo ...2 punti
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In tutti gli esemplari che visto con stella a 6 punte hanno questo difetto...2 punti
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Osservando meglio il mio 5 Grana 1848.....l'ho classificato stella a cinque punte.....ma sembra una stella a sei punte....con una "punta" mancante.2 punti
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Ciao M. : un antico Reggimento il 7° Bersaglieri, che esiste tuttora. Costituito nel 1871, venne impegnato nelle campagne in Eritrea e Libia e successivamente nella guerra Italo-Turca del 1911/12, poi come altre truppe che erano state stanziate nelle Colonie fu richiamato in patria per essere impiegato nella prima guerra mondiale. Dal 1940 al 1942 fu di nuovo impegnato in Africa dove, dopo la ritirata dalla Libia, continuò a combattere anche in Tunisia. Dopo la seconda guerra mondiale è stato ricostituito nel 1992, assegnato alla Brigata Pinerolo e successivamente trasferito di stanza ad Altamura.. Quella che hai mostrato non è una decorazione militare ufficiale ma la tradizionale medaglia commemorativa emessa dalle singole Unità : non può essere sfoggiato sulla divisa ma viene di solito donata (oppure è acquistabile negli spacci militari) ai soldati che ne hanno fatto parte, spesso all'atto del congedo, nonché a visitaori ufficiali, ecc. Non so dirti quando sia stata realizzata, non v'è traccia delle Campagne a cui il Rgt. prese parte, solo la denominazione e il motto del Rgt. Le fiamme al di sopra della bomba sono leggermente piegate, anziché diritte verso l'alto come quelle della fanteria, quasi a simboleggiare la caratteristica dei bersaglieri di essere un corpo di fanterie celere, che ancora sfila di corsa e che oggi, aggregato in genere a Divisioni Corazzate, si muove su blindati e mezzi leggeri. Mi sembra efficace il ritratto del Bersagliere con il caratteristico piumetto e il 7° in grande rilievo : un po' banale l'altro lato. Per quanro riguarda il suo valore commerciale non saprei dirti : sicuramente variabile ad arbitrio di chi lo vende, in ogni caso contenuto : più elevato in genere quello delle Decorazioni Ufficiali portative. Allego lo stemma della Unità, saluti.2 punti
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Secondo me ci stiamo infilando in un ginepraio, poiché su come ci attrae per come si presenta una moneta (in alta conservazione) è principalmente una questione di gusto... e basata - oltretutto in questo caso - su delle foto che possono essere sfuocate, sovraesposte, mal illuminate, ritoccate, "interpretate" dalla stessa macchina digitale, e via dicendo. Il fatto che, due monete dello stesso millesimo, abbiano poi due patine diverse non dovrebbe stupire, a mio modesto avviso: tutto dipende dal percorso fatto nella loro vita. Ovvero, come, dove e per quanto sono state conservate in un determinato modo e dagli ambienti in cui sono state "immerse" (atmosfera umida, secca, calda, fredda, inquinata, polverosa, acida, chiusa, ombreggiata, soleggiata, ecc.) o da una combinazione più o meno diversa (anche temporalmente) di questi. Il gusto, essendo personale, è una variabile in più: non è detto che una moneta FDC, ma ricoperta di "melma rinsecchita" debba per forza essere preferita ad una uguale, ma riportata (senza intaccarne patina e rilievi) all'aspetto originale. Potremmo discutere anche di patine: leggere, pesanti, a bersaglio... molto dipende dal gusto e dalla moda del tempo. Certo una "bella" patina riveste del tempo trascorso una moneta conferendole una profondità storica maggiore. Ma ciò che è bello per me, può non esserlo per un altro. Io, sul bronzo, amo i colori bruniti da leggeri a medi. Altri preferiscono quelli pesanti. Ma una patina leggera, può essere il risultato di un lavaggio che ha dato il via ad una ripatinatura o, semplicemente, è stata generata da un ambiente poco "aggressivo". Anche le patine più pesanti possono essere originate dal tempo trascorso in un ambiente "aggressivo" o da qualche mezzo chimico "rapido" per soddisfare la clientela (e magari nascondere difetti). Io stesso ho visto monete d'argento, esposte semplicemente in una vetrina inondata dal sole, assumere in poche settimane una colorazione arcobaleno che molti avrebbero giudicato un dono del dio Crono... Non bisogna confondere la patina (che è un'ossidazione del metallo) con il velo di sporco che può formarsi su una moneta, ma che è, comunque, parte separata dalla moneta. Una moneta FDC è una moneta come "mamma zecca" l'ha fatta, ma non per questo può avere lustro (apparentemente) se è ricoperta da unto impastato con polvere. Una moneta con luccichìi non necessariamente deve essere stata trattata, basta che, appena coniata, sia stata conservata lontano da agenti opacizzanti. Per concludere - è solo un mio parere che dipende dal mio gusto, naturalmente - io preferisco la mia seconda moneta che ha mantenuto una bella "bronzatura" dopo un breve "maquillage" che ne ha tolto i segni d'una errata conservazione, piuttosto che la prima che appare - seppur FDC - spenta, un poco opaca... mentre la tua (non ti offendere è solo, ripeto, un mio giudizio dettato dal mio gusto) la metterei al terzo posto: questo perché, pur giudicandola superiore alla mia (quella del 1908) come "lineamenti", trovo il colore innaturale. Detto questo, spero di non dare il via ad una pletora di commenti soggettivi dettati dal "senso del bello" che ognuno di noi possiede: tutti rispettabilissimi, ma che non aggiungono nulla all'oggettiva valutazione della moneta. Come si dice in questi casi: "Ai posteri l'ardua sentenza."2 punti
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Caro @Rocco68..credo che siamo sulla stesso stesso modo di pensare...... dall'estratto di un mio lavoro che uscirà.........2 punti
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DE GREGE EPICURI Bravo e velocissimo...direi proprio di sì. Però non esisteva una Provincia di Macedonia! Anche se, potresti obiettarmi, non è una provinciale, ma la moneta di un Municipium.1 punto
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Buonasera a tutti, nella recente Inasta 69, mi sono aggiudicato questa medaglia Annuale del 1833 di Papa Gregorio XVI. Mi piacerebbe avere un vostro parere riguardo la conservazione dichiarata SPL/SPL+. E' ritenuta Rara, vi risulta? Cordiali saluti e grazie a tutti coloro che vorranno commentare. Buona serata Silver1 punto
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Buonasera, ecco la terza medaglia, questa è legata ad un evento religioso e non ho trovato nulla su di essa sia a come notizie sull'evento nè su un eventuale valore economico, la conoscete? Grazie1 punto
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Ecco.... @Rocco68...bravo...quella è a 6 con la punta a sx in basso "saltata"1 punto
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Buongiorno @Manolo73 e complimenti per esserti appassionato a queste monete. Se non l'avessi già fatto ti consiglio di dare una lettura a questa discussione, dove troverai spunti e varie riflessioni https://www.lamoneta.it/topic/155977-denari-con-xpistiana-religio/ Venendo all'esemplare proposto, non vedo elementi inequivocabilmente veneziani (ad esempio IMP con MP in nesso). Purtroppo al momento sono in vacanza e quindi sprovvisto di molta della bibliografia sui denari "alla religione cristiana", comunque io guarderei forse di più in area extra-italica... Un saluto, Antonio1 punto
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La scheda predisposta per la medaglia di Crea, manca il modulo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57H/2051 punto
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La scheda è stata predisposta per la medaglia in oggetto, manca il modulo, il peso e la foto https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME66D/381 punto
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Così a prima vista non sembra coniata, secondo me è una riproduzione. I falsi per questo tipo di monete sono numerosi. http://www.sedwickcoins.com/fake_cobs.htm1 punto
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Ciao @Asclepia le monete da due baiocchi non erano ottenute per fusione, ma coniate con le metodologie citate nel Bruni, che hai già citato. A mio avviso la bavatura a bordo del conio, che può sembrare un codolo di fusione, è conseguente alla particolare tecnica di coniazione di queste monete in particolare della fase di fustellatura. Considera che queste monete hanno a tutti gli effetti le caratteristiche di monete ossidionali e quindi coniate senza una particolare cura in grande quantità. Esistono ad ogni modo monete da un baiocco in bronzo ottenute per fusione della zecca di Ancona che però appartengono a un periodo successivo (1849)1 punto
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Complimenti Asclepia, una variante davvero difficile da reperire. Non è che il mercato premi eccessivamente queste rarità, soprattutto in conservazione non eccelsa, ma possederle è una bella soddisfazione.1 punto
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qualche dubbio viene...che non sia Giustiniano cosa ne dite saluti Alain1 punto
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Non ho studiato questa emissione e quindi al momento non so dire quanti conii del rovescio sono stati abbinati al conio del diritto con "capelli bagnati". Secondo questo sito: http://www.magnagraecia.nl/coins/Area_V_map/Leontinoi_map/LeontinoiGroup_IV.html dovrebbero esistere almeno due conii del rovescio, uno più comune dell'altro,una circostanza molto normale in una serie di tetradrammi, dove molto spesso un conio del diritto è abbinato a più di un conio del rovescio (spesso due o tre)...1 punto
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Ciao a tutti....visto che poco più sopra avete citato con le 5 lire 1848 le giornate di Milano vi posto le mie. Buon ferragosto a tutti.1 punto
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Ciao a entrambi, non sono in ferie ma "solo" un po' in ritardo... vi chiedo scusa. Grazie innanzitutto a @Rocco68 per la pazienza con cui segue questa sezione, e per le ottime foto abbinate al suo interessantissimo quesito. Grazie all'amico @petronius arbiter per l'attenta ricerca, e per le utili risposte rinvenute. --- Nel merito, la domanda di fondo rimane purtroppo senza risposte sicure. Dal punto di vista araldico, il numero delle torri nella bordura dello stemma del Portogallo è tradizionalmente e normalmente di sette. Questo vale per lo stemma ufficiale e normale del Paese lusitano, e per gli esemplari risalenti ai secoli moderni e contemporanei. Quindi, anche per le epoche in cui lo stemma portoghese entrava a far parte della complessa arma dei Borbone di Napoli. In precedenza, non era infrequente che l'arma di Portogallo contenesse in bordura un numero di torri diverso da sette: nel Livro do Armeiro-Mor, il più celebre e bello fra i manoscritti araldici di quella nazione (risalente al 1509), sono miniate varianti dell'arma contenenti torri in quantità variabile da otto a tredici. --- É da escludere che gli incisori delle zecche dei Borbone fossero a conoscenza di questi esempi rinascimentali dello stemma portoghese. Sembra più corretto dire che in antico il numero delle torri fosse ininfluente: ciò che contava era che fossero d'oro, e che occupassero con elegante armonia lo spazio della bordura di rosso a esse destinato. In epoca borbonica, invece, pare lecito pensare che l'incisore non si curasse della "perfezione filologica" del contenuto araldico di un quarto non principale dello stemma reale. Quest'ipotesi sembra confermata dal contenuto interno dello stesso quarto portoghese, dove al posto dei cinque quinas (scudetti) posti in croce ci sono sei palline che scimmiottano il più grande quarto dei Medici sulla sinistra del medesimo stemma... ...e per tacere del quarto dei Farnese (quello che sovrasta il quarto di Portogallo), nel quale i canonici sei gigli sono stati decurtati a cinque! Perchè tutto ciò? Forse perchè si trattava di quarti "lontani" dall'ambito sociale e culturale dell'epoca di quegli artisti incisori, i quali quindi avevano scarsa nozione e ancor più scarsa attenzione verso stemmi a loro quasi (se non del tutto) sconosciuti. --- Si tratta di ipotesi, certamente... ...ma la ricchezza di varianti negli stemmi borbonici coniati su monete di quel periodo (e presenti anche in esemplari di ambito non numismatico, vedi il link reperito da @petronius arbiter) induce a considerarle qualcosa di più che semplici congetture.1 punto
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24 adesioni a oggi per la giornata del 10 settembre, non male decisamente anche considerando il mondo degli amici esterni che verranno... E siamo al solo mondo di Lamoneta ...con un Gazzettino e un gruppo che cerca di rivolgersi e di porsi come interlocutore verso la società e verso altre realtà . Una numismatica che cerca di aprirsi e comunicare, che cerca di trovare nuove passioni, nuove mani da stringere nel segno dell'identità, della cultura, della storia e ovviamente numismatica. Io non credo che nella numismatica servano elenchi telefonici, ma piuttosto di motori che cerchino realmente di coinvolgere e allargare la base cercando di rendere partecipi tanti, di divulgare con anche una presenza fisica questo fantastico mondo che e' la numismatica. A volte contano le parole ...ma poi conta alla fine il fare con segni tangibili, la sana operosità, e il Gazzettino e' uno dei tanti, ma conta anche l'esserci oltre che virtualmente anche realmente, mettendoci la faccia oltre a il nickname, cerchiamo da Milano di allargarci a tutti e a tutto il nostro Paese, ci siamo e ci saremo ....con la reale vicinanza cercando di seminare il segno della passione ....per una numismatica anche attiva e non di pura rappresentanza.1 punto
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Ciao @gigipaola2012, c'è un follaro normanno salernitano simile di Guglielmo I con testa di lupo a sinistra al rovescio ed al diritto GRX, ..Saluti Eliodoro1 punto
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La quadriglia è una danza tradizionale, che non mi risulta essere raffigurata su monete. Se invece intendi la quadriga (quella con i cavalli), al 99% è falsa, ma per averne la certezza serve una foto.1 punto
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Complimenti per l'acquisto .. bella moneta . Vista la tipologia rara è già difficile trovarne una autentica.. in giro ci sono molti falsi. Riguardo alla conservazione penso ad un bb-spl.. I rilievi ci sono.. forse l'unico punto un po debole è l'orecchio... però.. ad averne di queste monete in questa conservazione .. non è facile trovarle1 punto
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Qua appunto si stava parlando di "riverine patina" non delle vere patine fiume...attenzione. E anche di qualcos'altro...come ben intuito gia' da Dupondio nel commento che riprendo qui sotto...1 punto
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Comunque signori, basta andare su acsearch e fare una ricerca con le parole sestertius riverine patina per constatare quale casa (ab)usa di questa definizione, oppure è tanto fortunata da riceverne decine di conferimenti a vendere. Ed è inerente al presente topic ...1 punto
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Ciao, torno a postare una medaglietta che non è presente nel nostro catalogo e non era presente come foto nel Bartolotti. La medaglia e' classificata come SD-68 e celebra un indulgenza di 100 giorni sotto Pio IX1 punto
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Ciao , infatti anche per me non e' questa la bella e famosa patina Tevere o fiume , che dona ai bronzi un colore giallo dovuto al limo che ha protetto e conservato il bronzo dall' ossidazione , praticamente questa patina assume quasi il colore naturale dell' oricalco ed e' bellissima , quanto rara e ricercata . Sotto un esempio , ben diverso dalla patina della moneta di apertura post .1 punto
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Buonasera a tutto il gruppo, vi presento con piacere la nuova entrata. Carlino con leone.1 punto
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Risulta da notizie sulla stampa che è stata emessa la medaglia annuale di Papa Francesco per l'anno V, dedicata alla accoglienza. Sembra che la tiratura sia molto contenuta rispetto alle emissioni pregresse.1 punto
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Purtroppo avviene spesso che le classificazioni nelle aste siano un po' generose. Comunque, la medaglia è dignitosa e mi pare gradevole per la collezione soprattutto se la si guarda ad occhio nudo senza ingrandimenti. Non ha colpi e la classificazione come SPL sta nella norma dei pareri dei venditori. Come giustamente osserva silver, il prezzo di aggiudicazione è stato coerente con una conservazione media. Le medaglie annuali di Gregorio XVI non sono comuni, anche se si trovano sul mercato. La serie si può completare con un tempo di ricerca ragionevole ( già più rare sono le annuali di Leone XII e Pio VIII e una serie completa di Pio VII in buona conservazione può anche richiedere qualche anno di ricerche). La medaglia in questione ha una tiratura ufficializzata di 2427 pezzi. Sono medaglie che hanno sempre avuto un collezionismo abbastanza esteso: Patrignani e Boccia (per citare due grandi collezionisti del passato ) ebbero particolare passione per le medaglie di questo Pontefice, che emise anche molte medaglie straordinarie davvero belle e decisamente rare in argento. Nelle aste di questo anno la proposta per la medaglistica di Gregorio XVI è stata ampia soprattutto da parte di INASTA (che da dicembre ad ora ha proposto circa 3000 medaglie papali), ma anche nelle aste di NOMISMA e RANIERI, nelle quali vi erano alte conservazioni con aggiudicazioni, se non erro, intorno a € 400.1 punto
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Prima che questa moda dell'SLP prenda troppo piede chiariamo subito che è una sigla che non esiste, si dice SPL, che non è altro che l'abbreviazione di SPLendido/a. Per il resto, questo 100 lire probabilmente non è un FDC pieno, ma si tratta di una moneta non circolata o circolata pochissimo. La rigatura del contorno presenta ancora tracce di lustro che sono difficili da vedere in un "semplice" SPL. Per essere più precisi occorrerebbero foto migliori di quelle postate ma come sempre una visita da un buon perito è risolutiva in questi casi. Per il resto consiglio al buon @Dux (che poi ci vorrà ben spiegare perchè si è iscritto due volte cambiando nickname, cosa che mi pareva un tempo severamente vietata dal regolamento) di non esprimersi con determinate certezze granitiche che non possiedono nemmeno esperti che vedono e studiano monete da 50 anni. Visto soprattutto che siamo passati nel giro di pochi post da un BB o poco più del valore di 2,00 euro a un SLP meno (sic) del valore di 180-190 €. D'accordo che siamo in Italia e come recita una famosa barzelletta qui da noi "chi non sa, insegna", ma al di fuori delle barzellette quando non si ha sufficiente esperienza di un argomento è sempre preferibile leggere, informarsi ed imparare prima di voler insegnare agli altri determinate nozioni.1 punto
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Ciao. Non mi pare poi così "sconcertante". La moneta di Farouk è l'unica che, a suo tempo, venne regolarmente esportata in Egitto con tanto di parere favorevole di Theodore Belote, curatore della raccolta numismatica dello Smithsonian Institute. Il motivo per il quale Belote espresse parere favorevole all'esportazione di una moneta che non avrebbe dovuto essere in commercio, rimane ovviamente sconosciuto e ciascuno di noi può pensare ciò che vuole. E' però abbastanza significativo il fatto che 25 giorni dopo la concessione della licenza d'esportazione, gli agenti federali andarono nella sede della casa d'aste Stack's e sequestrarono la prima Double Eagles del 1933. Insomma...nell'autorizzare quella esportazione furono di un tempismo sorprendente. Il trattamento riservato alla moneta di Farouk e cioè l'accordo, raggiunto nel 2001 dopo 5 anni di causa tra l'Amministrazione e Fenton, di mettere in asta quella moneta e dividerne il ricavato al 50%, è indicativo di una situazione nella quale nè lo Stato, nè il privato, potevano avere la ragionevole certezza di spuntarla giudizialmente, avuto riguardo, indubbiamente, all'aspetto documentale che accompagnava quella specifica moneta - e solo quella - pervenuta a Farouk (nullaosta all'esportazione rilasciato da Belote e successiva licenza per l'esportazione) che, almeno sul piano documentale, poteva implicare un ragionevole affidamento dell'acquirente in buona fede. D'altronde, l'accordo transattivo raggiunto è stato voluto da entrambe le parti; quindi se Fenton si fosse sentito tanto sicuro da vincere il contenzioso, avrebbe ben potuto rifiutare l'accordo con l'Amministrazione e attendere fiducioso la sentenza. Ma se ha aderito all'accordo, tanto sicuro di vincere non doveva esserlo. E ciò vale anche per lo Stato. Questo esito, come dicevo, non deve "sconcertare", ma è l'unico caso "discutibile" (e, non per nulla, chiuso da una transazione in corso di causa) e non ha eguali per le altre double eagles del '33 in mano privata, che sono state certamente estratte dalla zecca in modo illegale (su quest'ultima affermazioni credo che ormai ci siano pochi dubbi). L'altra questione sollevata per contestare la decisione che ha visto soccombenti i Langbord è quella che altre monete U.S.A., i cui destini originari sono stati segnati da molte affinità, se non analogie, con quello delle D.E., non hanno subìto la stessa sorte delle D.E., tant'è che si trovano tranquillamente sul mercato e nessuno penserebbe mai di sequestrarle. Francamente non capisco il ragionamento. Se partiamo dal presupposto che oggetti che appartengono all'Amministrazione (o meglio, alla Collettività), siano stati rubati o comunque siano stati sottratti con artifici e raggiri da uno o più privati, il fatto che l'Amministrazioni si muova per recuperare solo alcuni di questi oggetti e per altri nulla faccia, mi può al più far pensare che lo Stato agisca o abbia agito in passato in modo incoerente e pesantemente criticabile, ma non certo che, laddove agisca per il recupero, stia sbagliando, o persino che non avendo agito in precedenza per recuperarne alcuni, allora non dovrebbe mai agire in assoluto. In buona sostanza mi pare di capire che si voglia sostenere che dal momento che lo Stato ha lasciato perdere in passato di recuperare ciò che gli apparteneva e che gli era stato sottratto, allora dovrebbe sempre lasciar correre. Mi pare che se questa fosse l'argomentazione a sostegno delle ragioni dei Langbord, pur dopo le sentenze che li hanno sempre condannati, ci sia ben poco da aggiungere per "smontarla"...poichè si "smonta" da sola.. In linea di principio, lo Stato dovrebbe sempre recuperare ciò che gli appartiene e che gli viene sottratto. Anche a distanza di tempo. E' l'inerzia, il non procedere, il lasciar perdere, che semmai rappresenta un'anomalia...ed è questo che a me sembra "sconcertante"..non certo il contrario. Saluti. Michele1 punto
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Quel “VARII” sul rovescio di questo gettone mi ricorda le norme grammaticali della nostra lingua per il plurale delle parole in –io. Se la ì è tonica (cioè su di essa cade l’accento), il plurale è reso con la doppia i (zìo -> zìi). Naturalmente non mancano le eccezioni: mìo che fa liei e dìo che fa dèi. Se la i è atona, sono possibili più grafie: vàrio -> vàri (grafia prevalente e sempre corretta); vàrio -> vàrii (grafia latineggiante); vario -> varÎ (contrazione della grafia precedente) o vàrj (grafia antica, dove al posto della Î c’è la j, semiconsonante che ci ricorda il famoso gettone JMPRESA VIVERI). Qui volevo arrivare con questa digressione.1 punto
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Nel frattempo, qualche cenno storico trovato su libri dell'epoca, se ti possono essere utili e già non li hai, Giangi: Un elenco (sterminato) di doni di Pio IX alle varie parrocchie d'italia, in cui è citata la corona donata alla Madonna del Molino di Lugo e nel secondo estratto note del soggiorno a Lugo durante il viaggio in Emilia e italia centrale del 1857, durante il quale, presumo, donò la corona.1 punto
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L'atteggiamento di Tibbets ci appare oggi alquanto cinico (qualcuno ha paragonato le sue giustificazioni a quelle dei gerarchi nazisti processati a Norimberga, che anch'essi si difesero affermando di aver solo obbedito agli ordini), ma non tutti i partecipanti al lancio reagirono allo stesso modo. Famosa, e profondamente diversa, è la storia di Claude Eatherly, che vediamo in una rara foto del tempo di guerra Eatherly era il comandante del bombardiere Straight Flush (Scala Reale), l'aereo che doveva rilevare le condizioni meteo in base alle quali si sarebbe deciso su quale, delle quattro città già pre-selezionate, sganciare la bomba...fu lui a scegliere Hiroshima. "Ho volato su Hiroshima per 15 minuti per studiare i gruppi di nuvole; il vento le spingeva allontanandole dalla città. Mi pareva il tempo e il luogo ideale, così trasmisi il messaggio in codice e mi allontanai in fretta come mi era stato detto, ma non abbastanza. La potenza della bomba mi terrorizzò. Hiroshima era sparita dentro una nube gialla". Fin da subito Eatherly rimase scioccato, ma solo al suo ritorno alla base di Tinian si rese conto pienamente della devastazione e della grande perdita di vite umane causate dallo scoppio. Decorato al pari degli altri partecipanti alla missione, dopo la guerra Eatherly chiese di essere congedato. Si meravigliarono un po' tutti: come poteva bruciarsi un futuro pieno di promesse? Gli offrirono 237 dollari al mese di pensione, ma li rifiutò. Siccome rifiutare non era consentito dal regolamento, dispose che andassero a beneficio dell'associazione per le vedove dei caduti in guerra. Tornò a casa, nel Texas. Era nervoso, magro: non rideva più. La notte aveva gli incubi e si svegliava gridando "Gettatevi, gettatevi: arriva la nuvola gialla!". Nel 1950, dopo aver tentato il suicidio ingerendo dei sonniferi, si lasciò convincere dai parenti a farsi ricoverare nell'ospedale psichiatrico di Waco, dove trascorse sei settimane. Si tornò a parlare di lui agli inizi del 1953, per alcuni casi di piccola criminalità: la falsificazione di un assegno d'importo irrisorio a New Orleans, reato per il quale venne amnistiato, e quindi una rapina a mano armata a Dallas, che gli fruttò un nuovo e più lungo ricovero a Waco dove, stavolta, venne dichiarato malato di mente. Tornato a casa, tentò nuovamente il suicidio, recidendosi le vene di un polso. Nuovo ricovero a Waco e massiccia cura a base di insulina per la rimozione dei ricordi che lo ossessionavano. Intanto, la moglie, esasperata dai suoi comportamenti, chiese e ottenne il divorzio insieme con l'interdizione di Eatherly a incontrare i loro figli, sentenza che l'ex aviatore accettò. Tra le tante lettere ricevute negli anni in cui era in ospedale, Claude Eatherly fu colpito da una scrittagli dal filosofo tedesco Günther Anders nella primavera del 1959, e decise di rispondergli. Anders consigliò a Eatherly di manifestare il suo pentimento nel giorno della memoria a Hiroshima, facendo giungere lì una lettera di scuse e di partecipazione addolorata entro il 6 agosto 1960: ogni anno, in quel giorno, Eatherly riviveva con orrore il dramma che aveva sconvolto la sua vita. Dopo aver scritto la lettera, i cittadini di Hiroshima gli risposero dicendo che anche lui era stato una vittima della bomba. Riappacificatosi con Hiroshima, Eatherly si sentì sollevato e iniziò nuovamente a vivere, sebbene restando in ospedale, dove morì, nel 1978. petronius1 punto
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Di seguito, un estratto dal comunicato ufficiale dell' APSA per la medaglia di Anno II (e dove LG sta per "Lumen Gentium", promulgata da Papa Paolo VI il 21 novembre 1964). Potrebbe risultare utile per l'impostazione della scheda in catalogo. "La medaglia è opera dell’artista Chiara Principe ed ha le seguenti caratteristiche: Sul dritto: Volto di profilo del Santo Padre che sorride ad un bambino. Intorno la scritta FRANCISCUS P.M. AN. II. A sinistra il nome dell’Artista. Sul bordo: la scritta E CIVITATE VATICANA ed il numero della medaglia. Sul rovescio: l’espressione "Familia Christiana Ecclesia Domestica", che si richiama al testo di LG 11 ("familia … velut Ecclesia domestica"), sintetizza il messaggio visivo. L’incontro con Dio che si realizza nello spazio sacro della chiesa-edificio si attua e si prolunga anche nella famiglia, chiesa domestica, dove i genitori trasmettono la fede ai figli con le parole e la testimonianza della loro vita. Nella parte bassa il richiamo all’Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, celebrata in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, sul tema della famiglia. I pezzi sono coniati in quantitativo non superiore a quello indicato di seguito: TRITTICI n. 300 ORO n. 100 ARGENTO n. 4.000 BRONZO n.4000 PREZZI TRITTICO Euro 3.100,00 ORO Euro 2.800,00 ARGENTO Euro 100,00 BRONZO Euro 60,00"1 punto
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