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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/21/17 in tutte le aree
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Scusi ma lei ha familiarità con questo tipo di moneta? Un commento così non lo ritengo tanto utile altrimenti. Che non raggiunga lo SPL una moneta così mi pare difficile, per me è più vicina l FDC. Ma sarà il caldo che mi da noia. Per non parlare dei 3.500€ poi.... Se mi dice dove le trova a questa cifra in questa qualità mi faccia un fischio che riempio la casella. Grazie Saluti Marfir5 punti
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ha deciso di metterlo online perché gli ho detto che è di difficile reperibilità https://www.academia.edu/34282949/Les_émissions_wisigothiques_de_Toulouse_Ve_siècle_Acta_Numismatica_16_1986_p._79_1045 punti
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Ogni anno ci mangiamo 150 miliardi di animali (pesci compresi). L'uomo sapiens si divideva tra raccoglitori e cacciatori, è al vertice della catena alimentare ed è onnivoro dai tempi dei tempi. Lo scandalo è come in tutte le cose l'abuso. Ci sono centinaia di milioni di persone obese che mangiano solo carne e patatine. Qui a mio avviso non ci siamo, anche perché gli allevamenti intensivi oltre che eticamente ingiusti, sfornano carni di qualità pessima piena di ormoni ed antibiotici, quindi anziché nutrirci per sopravvivere, in questo caso ci nutriamo per morire prima. Basterebbe tornare alla nostra dieta mediterranea ed uscire da questi merdosi fastfood. Bambini gonfi ed obesi che 30-40 anni fa erano solo eccezioni ora sono la norma. Personalmente mi piacerebbe diventare vegetariano, ma una bella tagliata ogni tanto o un bel branzino me li faccio volentieri, ma un no secco alla dieta Anglosassone che non ci appartiene e che sfrutta oltremodo l'allevamento intensivo degli animali. Cordiali saluti Silver3 punti
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Grazie Cinna74, seguendo il tuo link ho potuto vedere che una moneta molto peggiore di quella che avevo puntato è stata venduta a 7.5 più diritti.... Questo vuol dire che aveva ragione Monetaio che non era una moneta per me. Forse mi avrebbero chiesto 12/13 Per vendermela. Bravo numismaticaelite2010 che l'avrebbe presa ad occhi chiusi a 5. Bravo minver che è partito un Po timido ma poi avrebbe preso anche quelle che non ci sono in questa conservazione ?. Ottimo a Marfir che alla fine ha spazzato ogni dubbio e la pulita a tutte le "bischerate" l'ha data lui ?. Infine eccellente al misterioso personaggio che mi ha scritto subito in privato prendendo in pieno conservazione e valore. Grazie a tutti gli intervenuti è stato un piacere leggervi in queste ""noiose"" giornate di ferie.3 punti
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Buongiorno @Poemenius, Il l'articolo che cerchi è contenuto in un volume che possiedono 2 biblioteche in Italia, una a Bologna e l'altra a Padova. Se sei della zona puoi andare li e chiederlo per farti delle fotocopie. Se sei lontano dalle 2 città recati presso una biblioteca a te vicina e chiedi il servizio di document delivery per l'articolo che cerchi. Normalmente è "gratutito" o con qualche piccolo rimborso spese. Spero di esserti stato d'aiuto Saluti Gabriele3 punti
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Lo sapevate che anche a Milano inizio 900 per passegiare in bicicletta c'era una tassa per velocipedi.... che veloci non erano fascetta da applcare sulla bicicletta3 punti
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Che fortuna avere amici cosi' @Ledzeppelin81! Vi lascio stasera con questo Ducato 1684 di Carlo II.....mi piaceva come moneta e l'ho messo in collezione. Non è in buona conservazione, ma molto raro a trovarsi. Presenta il contorno liscio.3 punti
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Medaglietta devozionale tonda, bronzo/ottone, della prima metà del XVII sec. (dopo il 1622), Roma.- D/ Al centro S. Isidoro agricoltore (con la zappa o vanga), tra due santi, solitamente sono S. Ignazio di loyola e S. Francesco Saverio, esergo: ROMA.- R/ Di solito ci sono altri due santi che sono S. Teresa D'Avila e S. Filippo Neri, furono canonizzati tutti nel 1622 da papa Gregorio XV.- Ciao Borgho3 punti
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Nell’ambito del progetto di sistemazione delle varie emissioni che sono state coniate nel corso della Seconda Guerra Punica (o guerra annibalica), che corrisponde anche al momento in cui nacque il denario romano, mi sto occupando anche della monetazione coniata dai Punici in Sicilia in quel periodo. In pratica tale monetazione risulta concentrata nel periodo 213-210 a.C., tra lo sbarco dell’esercito cartaginese di Imilcone ad Eraclea Minoa con 25.000 fanti, 3.000 cavalieri numidi e 12 elefanti, inviato da Cartagine nella tarda primavera del 213 a.C. su suggerimento di Annibale in soccorso di Ippocrate, che era a capo delle forze siracusane filocartaginesi, ammontanti ad almeno 10.000 fanti e 500 cavalieri. Subito dopo lo sbarco in Sicilia, Imilcone si diresse verso Agrigento, che era retta allora da un presidio romano, che fu rapidamente annientato, così che la città passò saldamente in mano punica. Molto probabilmente fu in occasione dell’annientamento del presidio romano che fu sepolto il famoso ripostiglio di 52 aurei marziali (34 di 60 assi anonimi + 2 di 40 assi anonimi + 16 di 20 assi con spiga), rinvenuto nel 1987 nell’area del Bouleuterion, molto vicino al quartiere romano della città e quindi il 213 a.C. constituirebbe un terminus post quem per la coniazione di questi aurei (senza dimenticare che nel ripostiglio erano presenti solo i gruppi A e B degli aurei anonimi da 60 assi e mancava il gruppo C, che appare quasi sicuramente coniato in epoca di poco posteriore e presenta alcune affinità con i successivi aurei da 60 assi con simboli, molto probabilmente coniati nell’Italia meridionale). Serie con Melqart/Elefante Subito dopo avere conquistato Agrigento, Imilcone molto probabilmente fece coniare la prima serie punica, con i tipi Melqart/Elefante e la lettera punica “aleph” (forse la traslitterazione punica dell’iniziale di Agrigento). Questa serie è formata da 4 nominali, con la stessa tipologia e che si distinguono solo per i pesi e diametro: - Shekel (equivalente a un didramma di 6 scrupoli = peso teorico di 6,75 g) - Mezzo di Shekel (o dramma di 3 scrupoli = peso di 3,37 g) - Quarto di Shekel (o emidramma di 1.5 scrupoli = peso di 1,79 g) - Ottavo di Shekel (o triemiobolo di 0,75 scrupoli = peso di 0,84 g) Sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 52 esemplari di Shekel con 7 conii D/ e 6 conii R/, 106 esemplari di 1/2 Shekel con 7 conii D/ e 7 conii R/, 4 esemplari di ¼ Shekel con una sola coppia di conii e infine 2 esemplari di 1/8 Shekel con una sola coppia di conii. Shekel: NAC, 88/2015, 378 g. 7,00 ½ Shekel: Hess & Divo, 325/2013, 176 = New York Sale, 25/2011, 132 g. 3,41 ¼ Shekel: NAC, 10/1997, 196 = MuM 61/1982, 235 g. 1,37 1/8 Shekel: Sternberg, 31/1996, 687 g. 0,91 Si conoscono almeno 5 ripostigli contenenti esemplari di questa serie, 4 in Sicilia (in zone comprese tra Enna e Morgantina, anche se di ignota ubicazione più precisa) e 1 in Spagna (pubblicato dal Villaronga come rinvenuto a Tangeri in nord Africa, ma in realtà trovato in Spagna). Non si può escludere che sia stata una emissione coniata a Cartagine, come indicata da un orientamento dei conii generalmente rivolto alle ore 12 (anche se non mancano esemplari con diverso orientamento), esclusivamente per la spedizione di Imilcone. Tuttavia ritengo più verosimile che sia stato Imilcone a predisporre questa serie poco dopo la conquista di Agrigento, utilizzando maestranze cartaginesi al suo seguito. Questa emissione deve essere durata pochi mesi, verosimilmente fino alla fine 213 a.C. e inizio 212 a.C., seguita da una nuova serie a nome di Agrigento, anche al fine di soddisfare una certa autonomia della città, anche se sotto stretto controllo cartaginese. Serie con Zeus/Aquila In questa serie scompare il nominale di Shekel, ossia del didramma equivalente al quadrigato romano, che evidentemente era nel frattempo uscito dal mercato. Appare interessante constatare che i mezzi e i quarti di Shekel possono essere nettamente suddivisi in due gruppi, con incroci di conio solo all’interno di ogni gruppo. Molto probabilmente il primo gruppo è quello con aquila a sinistra e segni di controllo, mentre il secondo gruppo ha aquila a destra e ancora con segni di valore. Anche per questa serie sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 109 esemplari (+ 2 incusi) di 1/2 Shekel con 12 conii D/ e 12 conii R/, 17 esemplari di ¼ Shekel con 4 conii D/ e 6 conii R/ e infine 7 esemplari di 1/8 Shekel con due coppie di conii. ½ Shekel: I gruppo: CNG, 67/2004, 232 g. 3,15 II gruppo: Nomos, 6/2016, 99 g. 3,35 ¼ Shekel: I gruppo: NAC_25/2003, 56 g.1,70 II gruppo: CNG, 57/2001, 75 = Tkalec, 2002, 17 g. 1,68 1/8 Shekel: I gruppo: NAC, 10/1997, 97 = MuM, 61/1982, 37 g. 0,84 II gruppo: Copenhagen SNG 109 g. 0.86 Il controllo punico è rivelato dall’esistenza della lettera punica “het” fra i segni di controllo di alcuni conii del primo gruppo dei quarti di shekel. Ho notato che nel primo gruppo prevale ancora l’orientamento alle ore 12, mentre nel secondo gruppo l’orientamento diventa più casuale…. Molto indicativamente suppongo che il primo gruppo sia stato coniato nel corso del 212 a.C. e il secondo gruppo nell’anno successivo, considerando che Agrigento fu riconquistata dalle truppe romane nel 210 a.C. (anche grazie al tradimento dei Numidi guidati da Muttine). Più complessa è la sistemazione della terza serie, che è ancora in corso: Serie con Trittolemo/Cavallo Anche questa serie è composta da tre nominali ancora in argento, integrati da tre nominali in bronzo. Esiste uno studio di Walker, su un importante ripostiglio contenente molti esemplari di questa serie, trovato vicino Morgantina, con identificazione dei conii. Tuttavia ho constatato una situazione molto più complessa, con un numero nettamente maggiore di conii, per cui è importante riuscire a raccogliere un buon numero di esemplari illustrati. ½ Shekel: Ira & Larry Goldberg, 67/2012, 3088 g. 3,33 ¼ Shekel: NAC, O/2004, 1268 g. 2,16 1/8 Shekel: CNG, 91/2012, 60 g. 1,06 Unità BR (= Calciati 1): CNG, ea 130/2006, 116 g. 6,16 1/2 Unità BR (= Calciati 2): CNG, ea 327/2014, 494 g. 4.11 1/4 Unità BR (inedito): CNG, ea 327/2014, 496 g. 2,28 (un altro esemplare è in Parigi, De Luynes 3968 g. 1,65) Il primo e il terzo nominale in argento, come anche i bronzi, hanno in comune la lettera punica “het” che si ritrova anche sulla precedente serie agrigentina, mentre il quarto shekel ha inoltre le lettera punica “taw”. Queste lettere sono di incerto significato. E’ possibile che la maggior parte di queste monete sia stata coniata ancora ad Agrigento, ma ho notato che gli ultimi conii, con calo ponderale, sono molto più scadenti e forse sono stati coniati al seguito delle truppe cartaginesi. Molto probabilmente queste monetine erano destinate soprattutto ai cavalieri numidi, che imperversavano soprattutto nell’interno della Sicilia e non lontano da Morgantina… Ancora da definire la metrologia dei tre bronzi, che presentano al solito un'ampia escursione ponderale, ma i cui pesi standard dovrebbero essere rispettivamente 8, 4 e 2 grammi. Sono ovviamente graditi commenti su queste serie e in particolare se è possibile segnalarmi immagini e dati di esemplari che non sono reperibili online (in collezioni private o in cataloghi non facilmente reperibili). Le emissioni coniate da Annibale nel sud-Italia, soprattutto nel Bruttium, sono invece oggetto di separato studio di un mio collega.2 punti
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Shhhh... Non lo diciamo a nessuno, anche perché deve finire in un articolo. @King John, ti assicuro che dal vivo è molto migliore: quasi indescrivibile.2 punti
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Condivido le considerazioni di @Silver70. Il problema non è se mangiare o meno carne, ma come viene allevata (e uccisa), quante porcherie contiene e quanta ne mangiamo. Chiaro che se io mangio pessima carne tutti i giorni, faccio una cattiveria nei confronti delle povere bestiole e - a lungo andare - crepo. Non starò qui a ripetere la solita storia sulla dieta mediterranea che tutti conosciamo, ma un ritorno ad un rapporto più sano ed equilibrato con la natura è assolutamente indispensabile. Personalmente, nel mio piccolo, ho iniziato a limitare il consumo della carne nell'arco della settimana, evitando le produzioni industriali che si avvalgono di allevamenti intensivi.2 punti
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Ciao ragazzi, ecco a voi un Carlino di Ferdinando II del 1839, busto giovanile. La monetina presenta una patina di vecchia collezione....dal vivo...molto gradevole. Non ricordo di averla postata in discussione, se si...perdonatemi, ho approfittato della richiesta di un Amico per delle foto, per un suo pregevole studio di prossima pubblicazione per fare delle prove fotografiche.2 punti
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Ciao @Cinna74, ricorda che stai guardando una "foto" di una moneta ingrandita 30/40 volte, con luce sparata sopra. Concordo con te che quelli che vengono da molti definiti "segni di zecca" (probabili si, ma spessissimo molto poco proVabili nel caso di monetazione del Regno) spesso declassino la moneta, ma in questo caso mi pare che i segnetti in questione così mostrati tendano ad essere ininfluenti ai fini del grading. Se é vero che la perfezione non può esistere, deve quindi esistere un limite al rilevamento dei difetti: solitamente é con ingrandimento a 5x . Insomma anche qui prima di parlare di qFDC/FDC () (o FDC segnetti come usa qualche collega) piuttosto che di FDC, sarebbe d'uopo farne una valutazione in mano in modo da poter apprezzare il tutto per quello che é davvero e farsi una propria opinione. Mi astengo dal giudizio "esemplare più bello mai visto", altrimenti bisognerebbe sempre chiedersi, visto da chi, quando e come , alla stregua dei giudizi sulle conservazioni date in perizie varie (e conseguente prezzatura).2 punti
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Bene [mention=55226]llehcim[/mention], inizio io con il bel Napoleone III. Si tratta di una medaglia d'argento, con il volto dell'Imperatore rivolto a sinistra, circondato da una corona d'alloro. Sotto il collo dovrebbe esserci la firma dell'incisore, Albert Désiré Barre. Sul retro - che non si vede - si trova la legenda Campagne d'Italie - 1859, in una fascia circolare, al centro della quale si trovano i nomi delle principali battaglie del 1859 (Montebello, Palestro, Turbigo, Magenta, Marignan, Solferino), seguiti da una piccola ancoretta. Il nastrino è rosso, con sette filetti bianchi Ne furono coniati due modelli: il primo aveva una corona soprastante e la corona d'alloro era maggiormente in rilievo; il secondo ne era privo ed aveva la corona d'alloro più bassa. Quella della tua foto è una medaglia del secondo tipo, concessa con Reale Determinazione del 4 marzo 1860. La medaglia venne concessa per la prima volta da Napoleone III sul campo di guerra italiano l'11 agosto 1859 e venne estesa a tutti quei soldati - Ufficiali, Sottufficiali e Truppa - che dal 1° maggio al 12 luglio 1859 avessero preso parte ad azioni contro gli Austriaci o che si fossero trovati nelle fortezze di Casale o Alessandria, durante l'invasione austriaca. Veniva indossata con l'effige di Napoleone III verso l'esterno, ma dopo che l'Imperatore aveva osteggiato la completa unificazione d'Italia, i nostri soldati la portavano in genere rovesciata, preferendo esibire il nome delle battaglie. Si tratta di una medaglia relativamente rara, anche perché venne assegnata per un periodo limitato.2 punti
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Ciao Alberto. Mi sembra abbastanza poco "scientifico" ricondurre alle probabilità di rinvenimento nel sottosuolo, la natura più o meno "archeologica" di una moneta o, comunque di un reperto. Siamo d'accordo che è lecito supporre che le monete del XX siano giunte a noi senza passare dal sottosuolo, ma non ne possiamo fare una questione statistica, dal momento che nulla vieta che si possa occasionalmente rinvenire, nel sottosuolo, un nucleo di monete del XX secolo occultate, per esempio, durante la I guerra mondiale. Un tale nucleo, venuto alla luce casualmente durante lavori edili, come lo dovremmo considerare? Inoltre anche la differenza fra monete antiche rinvenute nel sottosuolo (e dunque archeologiche) e monete antiche (poniamo medievali) rinvenute nel muro di un edificio dell'epoca (che, a quanto pare, non sarebbero archeologiche), mi pare una distinzione del tutto arbitraria. Vorrei a questo punto chiedere a chi di dovere se il rinvenimento di monete romane nei resti dei muri diroccati di un'insula o di una taberna, non vengano considerate "archeologiche" poichè non rinvenute direttamente nel sottosuolo ma all'interno di un muro.... Mi pare che sarebbe assurdo non considerarle archeologiche solo per questo motivo. Che poi una moneta del XV secolo possa rinvenirsi più spesso all'interno di un muro piuttosto che nel sottosuolo, è - perdonami - un'altra semplificazione che forse avrà pure un fondamento statistico, ma non dovrebbe rappresentare una sorta di "preconcetto scientifico", tendente ad escludere la natura archeologica delle monete medievali, dovendosi semmai valutare, caso per caso, dove le monete siano state rinvenute in concreto. La definizione di "bene archeologico" fornita dalla Treccani mi sembra valida, specialmente nella parte in cui evidenzia l'importanza dei "beni archeologici " quali "testimonianze storiche di un contesto culturale". In questo ultimo senso, si mette in evidenza l'importanza della relazione tra bene archeologico e contesto culturale. Non sono invece molto d'accordo sul fatto che il ritrovamento di una moneta del XV secolo nel sottosuolo rappresenterebbe un ritrovamento decontestualizzato e dunque privo di ogni interesse archeologico. Se la sepoltura della moneta (o delle monete) è coeva, il dato scientifico del contesto dovrebbe sempre sussistere, se non per la presenza in situ di un contesto cimiteriale o, comunque, "sociale" (che non possiamo escludere a priori) quanto meno per gli aspetti anche solo squisitamente "numismatici" che attengono alla circolazione monetaria dell'epoca. Non so se una data "spartiacque" dovesse essere fissata in ogni caso. Intanto si tratta comunque di una data puramente "convenzionale", stranamente non dichiarata dagli Uffici in modo esplicito e, come tale, assolutamente non vincolante (intendo dire che se domani si sveglia qualcuno e decide che la data è quella del 1492 e non più quella del 476, nessuno avrebbe, o meglio potrebbe, dire nulla...). L'impressione è che la data "fissata" risponda più all'organizzazione interna degli Uffici preposti che non ad una valutazione di carattere archeologico-scientifico vera e propria (e basta parlare con un Archeologo medievalista per avere conferma che la data del 476 è una pura convenzione, fra l'altro non condivisa, appunto, dai medievalisti). Da perfetto ignorante di archeologia, mi chiedo semplicemente come si possa contenere, entro una data "burocraticamente apposta", la natura archeologica di un ritrovamento, quasi che l'estensione temporale del concetto di "archeologia" (ammesso pure che possa definirsi) non dipenda da una valutazione scientifica (come ci si aspetterebbe di sentire) ma da una prassi amministrativa (non scritta) degli uffici. Saluti. M.2 punti
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Buongiorno a tutti Come consigliatomi scrivo in questa discussione per confermare per l'ennesima volta che la pazienza e la ricerca in questo mondo ti fa risparmiare un po' di soldini. Ho recentemente acquistato le divisionali proof 2007-2008-2009 di papa Benedetto al prezzo di 270 euro ed ora ho aggiunto la 2011; spesa totale 360 euro. Certo ho cercato, ho rotto le scatole a piu' di un commerciante finche' dopo un po' di tempo e pazienza ho trovato questa occasione da un noto commerciante e titolare di casa d'asta. Questo non perche' sono piu' furbo di altri (tutt'altro) ma proprio voi del forum mi avete insegnato a studiare, cercare e pazientare. Stando alla media dei prezzi della baia e di molti commercianti avrei dovuto spendere quasi il doppio. Per questo oltre al consiglio per i neofiti voglio ringraziare Voi per avermi guarito dall'ansia dell'acquisto. Rino2 punti
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http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.php?LotID=2680070&AucID=2608&Lot=2178&Val=f20651c8aa3258a8226e7cc0cc4d1f74 Giusto per un confronto. Se posso dare un suggerimento all'autore della discussione: comincerei, con monete meno impegnative, a familiarizzare con le conservazioni e soprattutto con gli strumenti per verificare passaggi d'asta e ultimi prezzi d'acquisto. Essere indeciso se offrire 1000 o cinque volte tanto indica un sentimento di insicurezza. Questo dovrebbe essere quietato attraverso uno studio della moneta desiderata che richiede tempo e passione. Non credo convenga bypassarlo attraverso il forum. Buona giornata.2 punti
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Perdindirindina, un'immagine eloquente che rende giustizia ad un tondello con i fiocchi.. Caro Rocco, mi affascina sempre leggere storie come la tua, chissà quanta emozione nel vedere certi tondelli, anche se incisi dal tempo. Immagino la trepidazione di un bambino nell'attendere il ritorno del proprio nonno, con tanti tondelli e altrettante storie.. Mi fai venire in mente quando anch'io fanciullo, non vedevo l'ora che mio padre tornasse dai suoi giri numismatici, con qualche nuovo nummo da vedere ed ascoltare... E se certi nominali potessero parlare... Eros2 punti
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La riproduzione di un ducato di Francesco di Lorena. La davano con il Reader's Digest.2 punti
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Concordo Eros, le prime monete napoletane che ho maneggiato sono stati i grani cavalli di Ferdinando IV......quando da bambino me li portava mio nonno al ritorno dalla campagna....tutti logori per l'eccessiva circolazione. Immaginavo come fosse stato in perfetta conservazione quel Re con quei lunghi capelli e quel nasone pronunciato Dopo tanti anni l'ho scoperto.2 punti
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Buongiorno a tutti sapreste aiutarmi a catalogare questa moneta, ho guardato in diversi siti ma non ho trovato nulla grazie. Misura 4 cm , e' in argento, e pesa 29 gr circa. Saluti bertier1 punto
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Benvenuto @Simovaneolycocco, Dovresti aggiungere le foto della moneta per permettere di fare una valutazione precisa. A presto, Alb1231 punto
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Moneta esteticamente penalizzata, purtroppo, dalle numerose cadute di patina al diritto, mentre il rovescio è più integro. Non leggo bene la legenda, ma dovrebbe senz'altro trattarsi del RIC 388, che è moneta molto comune, mentre le alternative sono assai più rare.1 punto
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Con la mia ragazza sono stato all'UFN sammarinese qualche giorno fa Allo sportello, avevano a disposizione monete per la circolazione di quest'anno, ad eccezione dei pezzi da 1 Euro. In quel momento, chi desiderava i rotolini da 2 Euro doveva attendere, forse li dovevano ricevere dalla sede a Borgo Maggiore Dopo molta fatica e desiderio, sono riuscito inoltre ad avere questo "manifestino"!1 punto
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Rimaniamo sulla vita quotidiana, in fondo è storia e cultura anche questa, con una medaglietta per i cani del Comune di Milano del 1922. Testimoniava l'avvenuto pagamento della tassa sul possesso del cane. Oltre all'anno viene riportato lo stemma del Comune di Milano e il numero di registrazione.1 punto
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Veramente non mi è molto chiaro questo problema, puoi spiegarti meglio? Se le monete d'oro sono state ragguagliate avranno il peso dei ducati e oncia di quel tempo.....1 punto
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Ciao , dovrebbe essere un RIC 388 ; moneta in condizioni eccellenti quindi poco vissuta , sarebbe un BB+ /qSPL , se non fosse per quelle corrosioni un po' sparse nel modulo che lo deprezzano abbastanza . Asse complessivamente molto molto bello .1 punto
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Mi par di capire che la pensiamo allo stesso modo. Io mi contento della foto di "un bel pezzo"... mi manca quella del 500 lire barbetti, ma se ti servisse, contattami in privato così posso mandartele1 punto
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Ottimo ritrovamento da mercatino. ? A me manca proprio quello con la R barrata per "completare" la serie. Saluti Simone1 punto
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Al mercatino di Nizza Monferrato su un banchetto erano in vendita numerosi sacchetti della Zecca , della Banca d'Italia e di altre Banche,1 punto
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Bellissima moneta, non è il mio settore, ma non escludo possa avere un certo valore.1 punto
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Buongiorno io sono di Torino e ho messo la mia regione . Grazie per le risposte, e stato molto gentile1 punto
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Buongiorno, @adelchi! Si tratta di un inno alla Theotokos, composto da san Nectarios di Egina, il cui testo suona pressappoco così: Pura Vergine Signora, / madre di Dio Immacolata, / ave o sposa non sposata. Chiaramente - come in tutta l'innografia bizantina - gli appellativi tipici di Atena, ma anche di Artemide in questo caso, vengono rimodulati in chiave cristiana. Per restare in tema di santità, icone e longobardi, sempre in attesa che si sappia qualcosa di più sulla mostra, allego una raffigurazione moderna della cara Teodolinda.1 punto
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Ciao, solitamente la presenza di metallo così poroso propenderebbe per il falso. Però potrebbe essere anche entrata in contatto con una sostanza chimica che l'ha ridotta in questo modo. Hai la possibilità di verificare peso e dimensioni? Di 50 Centesimi falsi comunque ne sono stati rinvenuti abbastanza, anche se dell'Irlanda è la prima volta che ne vedo uno (se di falso si tratta ovviamente).1 punto
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A mio avviso decisamente imitativa dell'epoca! Gran bel pezzo!1 punto
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Ciao, parrebbe proprio di sì, mi sembra di intravedere anche un bordo liscio. a meno che non sia stata sciolta in qualche sostanza molto forte, ma non credo...1 punto
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Considerando che il cavaliere siracusano è il più bello di tutto il Mediterraneo antico e questo sembro io a 5 anni sul cavalluccio di Piazza 28 Ottobre, potrei avvallare il tuo sospetto. @Pollicino, potresti darci il peso della numero 1?1 punto
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Fa il paio con questa Il valore non compare sulle facce della moneta, ma è inciso sul contorno, presumo però che anche la tua lo abbia rigato. In ogni caso, si vede chiaramente che è una riproduzione, con ogni probabilità nemmeno in argento. I mezzi dollari e i dollari originali puoi vederli qui, ti renderai subito conto delle differenze con la tua https://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-12SD/2 https://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-SD/2 Se fosse davvero un mezzo dollaro del 1797 sarebbe moneta rarissima, valutabile, in questa conservazione, nell'ordine delle centinaia di migliaia di dollari...ma per stavolta non è così petronius1 punto
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Incominciamo col dare la notizia di dove ci troveremo per l'aperitivo e per la distribuzione della copia del Gazzettino che sarà al Cordusio verso le 10,30 al Bar Spadari. Poi in settimana comunicheremo anche il nome e l'indirizzo del locale per il pranzo.1 punto
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Non Saprei! puo darsi ma l'argento è come questo. da collezionista di monete carolingie come alcune di queste, e devo dire che è lo stesso argento,ma anche queste mai pulite.poi dipende, tipo questa è gia diversa carlo magno per ravenna!.1 punto
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Come ha precisato villa66, il contorno dell'originale non è rigato ma doveva esserci scritto "HUNDRED CENTS ONE DOLLAR OR UNIT" e doveva pesare all'incirca 27 grammi quindi è un falso e sicuramente neanche in argento, mi spiace.1 punto
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In quel periodo storico non penso ci fosse troppa importanza alla "giustezza" delle impronte, probabilmente non si badò più di tanto al fatto di avere inciso una "A" rovesciata piuttosto che una "V". Potrebbe anche trattarsi di una scelta più o meno consapevole, magari non era disponibile il giusto punzone della "V", cosa che ad esempio mi è capitato di vedere su diverse emissioni di Pio VI, in teoria realizzate in periodi più tranquilli, come questo doppiogiulio con tutte "A" al diritto, e quella di "PIAS" per errore non l'hanno nemmeno rovesciata: Sempre per il periodo, altri scambi di lettere si notano sulle madonnine romane con le "A" di "SANCTA" che sono "V" rovesciate, manca la lineetta orizzontale: Ciao, RCAMIL.1 punto
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se entri così in un panificio, non so se di resto ma ti daranno sicuramente del "follis"1 punto
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Ora capirete perché lo abbiamo fatto, questo scritto viene da un giovane, e questo post vale più di ogni altro riconoscimento, queste sono le vere grandi gratifiche che la Numismatica ti può dare, grazie Davide della testimonianza, il lavoro fatto incomincia a dare i suoi frutti e che frutti ?1 punto
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Discussione strana... ci sono moltissime identificazioni ogni giorno e a volte basterebbe guardare anche oltre ai propri interessi per capirlo. Qualcuno ha reagito male a questa "critica" forse perché, involontariamente, hai toccato un pilastro di questo forum, uno dei più generosi e disponibili. Poi è verissimo @g.aulisio, il forum è un contenitore, un contenitore collocato nella dimensione in cui viviamo, può piacere o non piacere (il forum e la dimensione), noi comunque tentiamo di tenerlo ordinato. La risposta di @profausto è comunque esaustiva e non serve tenere aperto questo topic per continuare a litigare sul nulla, l'identificazione è stata fatta, l'utente ha ringraziato e il contenitore lo abbiamo spolverato. Chiudo.1 punto
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