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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/17 in tutte le aree
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Della serie "...se non son da hoard non le vogliamo" oggi vi voglio proporre un piccolo gruzzoletto recuperato di recente, si tratta di cinque monete (una ahimé non son riuscita a prenderla) provenienti tutte da un ripostiglio di cui già brevemente @Illyricum65 aveva accennato qui: LANGLEY WITH HARDLEY HOARD (Norfolk) Il ripostiglio è stato rinvenuto dal detectorista inglese Kevin Canham a circa 10 miglia a s-e di Norwich (Norfolk) a Langley With Hardley. La particolarità di questo ripostiglio (che conta un totale di 2043 antoniniani) è data dal ritrovamento degli esemplari nel corso di più anni (1997-2004). Il primo gruppo (agosto 1997) contava 414 esemplari e al seguito della sua scoperta è stata individuata un'area di investigazione di circa 13*11 metri dove, sempre nel corso del 1997, furono rinvenuti altri 662 pezzi. Nell'ottobre del 1998, allargando leggermente l'area di ricerca, sono emersi ulteriori 813 antoniniani a cui vanno aggiunti 47 esemplari trovati nel luglio del 1999, 52 nel maggio del 2000, 22 nel settembre del 2001 e infine 33 nel 2004. Gran parte delle monete sono assai compromesse in quanto il contenitore originario è andato rotto e disperso probabilmente per consunzione e/o per i lavori agricoli succedutisi nei secoli: il 21% degli esemplari non risulta identificabile. Il ripostiglio si chiude con tre esemplari di Probo e la sua composizione è analoga a quella degli altri hoard inglesi con il medesimo termine di chiusura, solamente l'1% risulta composto da imitazioni locali. Il British Museum ha acquisito un solo pezzo di Tacito: Questo è il report sommario dei pezzi: E questi sono gli esemplari che ho avuto modo di acquisire (ve li mostro con le foto delle inserzioni di vendita): Per ora è tutto, come sempre, sono graditi i vostri pareri!6 punti
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Se l'utente è stato sospeso dal forum, magari non sarebbe il caso di dubitare "leggermente" in merito al contesto di acquisto? Abbiamo solo un'oggettività: Queste foto. Magari sarebbe meglio soffermarsi su di queste, per cercare di capirci qualcosa di più, invece di far domande sulle opinioni espresse...4 punti
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Salve, oggi vi mostro questa piastra di Ferdinando ii , ha il Giglio particolare,gradirei i vostri pareri. Grazie.3 punti
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Concordo. E' sicuramente prematuro dirlo, ma si può anche pensare ad un tentativo di "tastare il terreno", per capire la reazione dei collezionisti di fronte a perizie contraffatte di Bazzoni. M.3 punti
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Per quanto riguarda la moneta non lo so, ma l'utente è sempre lo stesso, siccome il primo, @michell72 era stato sospeso dal forum, ha pensato bene di reiscriversi con il nome a rovescio Naturalmente anche @llehcim ha fatto la stessa fine, non aspettatevi quindi che intervenga di nuovo, ma poiché la discussione presenta molti spunti interessanti spero si continui a parlare della moneta. petronius3 punti
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Sono entrambe di Varesi 65, entrambe scudi d'oro del sole, entrambe rarità, entrambe ambite, sono coniazioni molte vicine a livello temporale eppure...eppure cambia tutto....3 punti
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Grazie Rocco, ci provo. La pro fausto sta facendo una bella patina uniforme. È gradito anche un tuo parere e di tutti gli altri che vorranno dire la loro. Grazie3 punti
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Ciao a tutti, vi posto un piccolo nuovo arrivo..la moneta meno amata dai napoletani del 600..il mezzo carlino o zanetta...seppur leggermente tosata, ha un buon peso, g. 1,36 x 15 mm.. di suo è una moneta comune.. Saluti Eliodoro2 punti
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E qui entriamo nella fiera del qualunquismo e dei luoghi comuni. 1) le industrie lattiero casearie, i salumifici e le cantine sociali devono la loro fortuna al fatto che i contadini per primi avevano imparato a mettere l'acqua nel latte, il nitrito nei salumi e lo zucchero e l'anidride solforosa nel vino....senza parlare della salmonella nelle uova etc. Etc. 2) l'industria produce in modo standardizzato e certificato (ispezioni a sorpresa da parte di clienti ed enti di certificazione, presenza costante deo veterinari Asl e ministeriali). Se vuoi spendere poco (i più) riceverai poco. Se vuoi prodotti di qualità li trovi e li paghi e li avrai buoni e garantiti anche se industriali. Sarebbe bene se scrivessi di ciò che sai senza cadere nel qualunquismo, complottismo, new agismo tanto di moda oggi. Un saluto Mario2 punti
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Segnalo un post ricevuto da il Fatto Storico, interessante per come storia e monetazione si intreccino e lascino dei dati scientifici così significativi: ritrovare le tracce di un cambiamento epocale ed economico all'indomani di una guerra tra superpotenze. Ecco il Link: https://ilfattostorico.com/2017/08/22/largento-iberico-rivela-lascesa-di-roma/#more-189462 punti
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Ma scusate: se uno di noi avesse in mano un Littore anno V periziato Bazzoni.....starebbe lì a postare solo le foto della moneta, senza scrivere da chi è stata chiusa? E senza postare anche la foto del cartellino, con la descrizione e la firma del Perito? Se da quello che dice Simone, la sigillatura è di Bazzoni, a questo punto riterrei contraffatta anche la perizia del compianto Angelo Bazzoni. E questo spiegherebbe perchè l'utente non ce l'ha proposta. M.2 punti
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Riassumendo: - abbiamo due utenti il cui nome è lo stesso, ma speculare all'altro; - il primo dice d'averla acquistata, il secondo (tempo dopo) che l'avrebbe acquistata se... - la moneta sembrerebbe originale (concordo con monetaio), ma contraffatta: la risoluzione dell'immagine non consente di vedere se ci sono segni di abrasione); Che se ne conclude?2 punti
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Grazie a tutti per le interessantissime informazioni storiche. Mi incuriosiscono le legende in latino della moneta ma i simboli delle Officine monetarie indicati con lettere dell'alfabeto greco. Per i Lettori più pigri, riporto la traduzione in italiano del passo citato da Theodor Mommsen al post 16: "Ai tempi di Costantino la smodata elargizione di denaro assegnò ai piccoli commerci l’oro al posto del rame, che prima era considerato di grande valore. È probabile che l’avidità abbia avuto origine da questo momento." Come detto si è trattato di un ingresso assolutamente imprevisto... E ritengo che quel solido rimarrà l'unica testimonianza della monetazione romano-bizantina della mia piccola raccolta. A questo punto anche per evitare le conseguenze negative ipotizzate dalla citazione latina..... M.2 punti
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Moneta Originale. Dura da dire via queste foto, ma parrebbe proprio un VI modificato a V (gambetta destra della V con inclinazione e spessore diversi). Mi domando se te le vai a cercare, oppure te le danno da postare...2 punti
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Esattamente, menziona il passo a pag. 124. Carlà è un bravo ragazzo e sta studiando bene. Sulla circolazione dell'oro rimando anche a E. Lo Cascio, Prezzo dell'oro e prezzo delle merci, in S. Sorda (a cura di), L'inflazione del V secolo, Atti del Convegno (Roma 25-28 giugno 1988), Roma 1993, pp. 155-188.2 punti
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Caro @bizerba62, quando si parla di circolazione dell'oro, mi torna sempre in mente il passo dell'anonimo autore del de Rebus Bellicis, spesso citato dal prof. Elio Lo Cascio durante le sue lezioni: Constantini temporibus profusa largitio aurum pro aere, quod antea magni pretii habebatur, vilibus commerciis assignavit; sed huius avaritiae origo hinc creditur emanasse. (Reb. Bell. II 1) Di fatto la definizione "Impero Bizantino" è moderna e loro stessi - i Bizantini - si definivano Romani d'Oriente. Per comodità, dovendo mettere il cartellino alle monete, preferisco iniziare a parlare di emissioni bizantine a partire dalla riforma di Anastasio I, quando il sistema tardo-imperiale venne rimodulato sulla base del solidus e del nummus.2 punti
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Ciao Massimo, Io direi che ti stanno abituando male! Nel senso... in un'unica discussione, hai avuto (BELLE!!!!!!) foto di tre monete che difficilmente si vedono. Chiedi una cosa molto complessa, che generalmente (e nel migliore dei casi) si spiega con moneta alla mano tramite visione diretta. In foto è praticamente impossibile trasmettere certi concetti (almeno per me... che con i testi sono sempre stato "moltissimo negatissimo" ) Posso dirti che la seconda moneta postata da @Monetaio (quella non patinata) è esattamente quella cui alludevo come FdC. Potrei indicarti i punti da guardare per capire le differenze (molto molto molto "sottili", limitate esclusivamente alla parte più superficiale del metallo modellato): zigomo ciglio e guancia del ritratto. Già dice tutto. Ci sarebbe anche la veste al R/, afflitta da debolezza congenita, ma al momento, come giustamente osservi, non è la debolezza che ci interessa ai fini della determinazione del grading. La moneta patinata è custodita da me, quindi posso sicuramente affermare come l'appel finale sia inusualmente molto alto per questa tipologia, che praticamente già a trovarla non lavata è cosa rara. Sicuramente un qFdC/FdC come si deve (da leggersi "da qFdC a FdC") nulla a che vedere con la massa di Spl/FdC che girano, martoriati da segni, colpetti, e lavaggi vari. Sono circa dieci anni che monitoro questa serie, e posso dirti che grazie a queste foto, hai avuto un aiuto ENORME per la comprensione valutativa di questa tipologia. Se ti trovi a passare per Roma, ci prendiamo un caffè e sarà un piacere spiegarti anche il più piccolo dettaglio. Per lo scudo, lascia tassativamente ogni speranza di trovarlo FdC Già il 50 lire, quando l'ho visto (in foto ) ho pensato fosse il prodotto di una zecca clandestina Il miracolo è già poterlo vedere in quello stato... pretenderne due di miracoli, me pare 'npò troppo @monetaio Pino, se te ne riscappa una COSI' (come la seconda), io compro...2 punti
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In attesa che @El Chupacabraci racconti la terza parte della vicenda, continuo con qualche schizzo di vita militare. Febbraio 1943, l'artigliere da montagna C.L. è in licenza per la nascita della figlia. Furbescamente, a ridosso della scadenza della licenza, ha un colpo di genio: prolungare la permanenza a casa, procurandosi un accidente. Così, dopo essersi schiacciato l'alluce, lo cosparge con la sostanza lattiginosa delle foglie di fico. Morale della favola, l'infezione gli causa un febbrone da cavallo e gli vengono riconosciuti sessanta giorni di convalescenza. L'alluce, invece, non sarebbe più tornato lo stesso di prima, lasciandogli - a perenne memoria - un'unghia più brutta delle altre. A fine aprile rientra in caserma. Qui viene accolto con stupore da un graduato che gli chiede come mai fosse lì e soprattutto per quale ragione fosse ancora vivo. La batteria di C.L., infatti, non esisteva più: destinata al presidio italiano in Corsica, era stata imbarcata sul Piroscafo Francesco Crispi, affondato da tre siluri britannici nel pomeriggio del 19 aprile, 18 miglia a largo di Punta Nera. Al nostro artigliere (salvo per un'unghia, è il caso di dire) rimase per anni il peso - misto di gioia e rimorso - di non essere stato una delle 943 vittime dell'affondamento.2 punti
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Buongiorno @Ledzeppelin81, gran moneta ricca di storia e di grande valore, che effettivamente arricchisce una collezione. Io non mi stancherei mai di guardarla e toccarla, è affascinante. Caro @Rocco68 ,anche a me manca......e sai perchè? Ogni tanto, quando ne esce qualcuna, raggiunge sempre cifre di realizzo altissime, e quindi non riesco mai a trovare un buon compromesso tra qualità e prezzo. Aspetto e spero. Ciao.2 punti
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Lo so che siete in vacanza.......e non avete tempo di postare le vostre belle monete napoletane.... Lo faccio io per voi, approfittando di prove fotografiche. Ecco il mio Tornese del 1827 Francesco I.2 punti
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MEDAGLIE PAPALI - ASTE LUGLIO 2017 Ormai la consuetudine della vacanza numismatica è cessata. C'era un tempo in cui, all'inizio del giugno, le transazioni sostanzialmente cessavano e si ripartiva tra fine agosto e inizio di settembre con il grande raduno di Riccione (ai giardini, negli hotels, al convegno, nella tradizionale asta di San Marino, nuovi cataloghi) con rinnovato entusiasmo. Nel mese di luglio le aste sono state un po' più limitate, ma il numero è cospicuo (la medaglistica papale invero ha avuto presenza minore). C'è un rallentamento (non una cessazione) in agosto; in compenso sono già pubblicati nei siti tanti cataloghi per i mesi di settembre e ottobre. Per le medaglie papali del luglio l'asta più corposa è stata ancora una volta INASTA con circa 600 lotti ( così da dicembre ad ora sono 2500/3000 lotti): forse riappare qualche invenduto, ma trattandosi di materiale abbastanza ricorrente non sono andato alla ricerca. L'offerta ha riguardato materiale ricorrente, che spaziava dalle origini a Papa Francesco, con prevalenza di riconi per le antiche . I prezzi base erano contenuti, ma non stracciati. Le aggiudicazioni risultano modeste (25-30%) e gli acquirenti a mio giudizio hanno comperato abbastanza bene. Ho notato una richiesta superiore alla media per le antiche fino al 1700, Pio IX, Leone XIII e molto carente a cominciare dal Pontificato di Pio XII. Nella sostanza gli incanti di INASTA rilevano che c'è una esuberanza di materiale in vendita, abbastanza comune, che stenta a trovare colocazione in collezioni. ASTA NOMISMA on line. Proposti 60 lotti circa, senza pezzi di particolare interesse. Dagli invenduti rilevo che questi rIsultano del 70% circa, Purtroppo ho difficoltà a reperire i prezzi di aggiudicazione e stabilisco il venduto dalla riproposta dei lotti invenduti. Probabilmente sono io poco capace a navigare.....o Nomisma non dà pubblicità adeguata, quando gli esiti non sono particolarmente soddisfacenti...... WAG - Come di consueto, questa casa di aste ha esperito l'asta mensile on line con circa 30 lotti. Niente di eccezionale, ma quale medaglia interessante era presente . Le aggiudicazioni raggiungono l'80% con prezzi abbastanza resistenti per le medaglie antiche, un po' cedenti per la medaglistica 1800-1900.Meritano citazione: Sisto V - bronzo - Tesoro Castel S. Angelo - Bronzo - originale - BB - e 165+diritti; Pio VII - Medaglia Colosseo - AE - € 400+diritti KUNKER ha posto in vendita circa 10 medaglie (a prevalenza bronzo Mazio), tutte vendute a prezzo ordinari. Il mercato arriva alla sua tradizionale conclusione di annata un po' affaticato. Speriamo che alla ripresa ci sia voglia di collezionare come sempre, più di sempre2 punti
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Questi sono i 2 esemplari più belli che ho mai posseduto. In foto perdono molto, ma a parità di fotografia, si possono facilmente vedere le differenze con i vari qFDC in giro, se si vuole.2 punti
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Ok ,grazie ! Resta comunque la piastra di Ferdinando ii in conservazione piu' alta (Nella mia raccolta)1 punto
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Buongiorno a tutti, Ho ereditato da mio nonno questa medaglia di papa Leone XII, del 1900. Facendo qualche ricerca su internet ho scoperto che commemora il giubileo di quell'anno. Qualcuno saprebbe valutarne il valore e, se possibile darmi qualche altra informazione a riguardo? Grazie mille1 punto
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@bizerba62 si, tutto è possibile, magari hanno inserito la moneta proprio con questo proposito1 punto
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ciao @simonesrt anche a me la bustina sembra nuova come già notato nel post 37, a mio avviso hanno riusato il cartellino di A. Bazzoni, inserendo un littore modificato VI a V, purtroppo ho visto altri casi di cartellini di periti "trapiantati" , specie con i sigilli senza nome1 punto
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La moneta non è stata fotografata affatto al volo: nella seconda foto si vede perfettamente la tovaglietta in plastica, finto merlettata, che poggia su un tavolo in graniglia. Non si tratta del tipico ambiente da mercatino. ... Scusate il delirio investigativo...1 punto
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Si,si sempre con il forse,in foto nulla è sicuro al 100%.Purtroppo manca il peso e il diametro e la plastica come scrivi,sfalsa la foto.Inoltre se ben ricordo i coni del 1927 annoV erano leggermente differenti,infatti non è stata emessa.La contraffazione anche è possibile ma bisognerebbe averla in mano. Conclusione in foto non l'acquisterei mai,in mano...........chissà?!1 punto
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Ciao, ciotola veramente magica perchè questo dev'essere uno dei pochi sopravvissuti tra i gettoni coniati nella seconda metà del 1800. Chissà se 'gratis' si riferisce alla consumazione di un fernet al bar oppure a una bottiglia di fernet. In ogni caso un raro gettone pubblicitario della famosa ditta.1 punto
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La peste...la peste a Milano... La peste è storia e i segni li troviamo tangibili ancora in città. Una sera andavo a trovare un amico dall'altra parte della città e in Piazza Aquileia mi trovai di fronte a quella che sembrava una cappellina o meglio rivedendola meglio a una porta di un cimitero. Guardai su internet e scoprii che si trattava del Fopponino di Porta Vercellina da foppa in milanese col significato di fossa. Era in realtà veramente la porta di un cimitero costruito in epoca spagnola nel Ducato di Milano nel 1576 per accogliere le sepolture degli appestati, nella grande peste del 1630 fu adibito a lazzaretto con la costruzione di tante capanne per gli stessi. Rimase in funzione fino al 1895 e il camposanto fu chiuso nel 1912. Oggi rimane il portale dell'ingresso con un giardino da cui si accede dalla Parrocchia. Vi sono ancora le lapidi di illustri milanesi quali quelle di Amatore Sciesa, Melchiorre Gioia, Luigi Canonica. Sulla decorazione della porta ci sono due teschi , sulla facciata una scritta : Ciò che sarete voi non siamo adesso chi si scorda di noi scorda se stesso Un monito per tutti noi, per i passanti, per il culto dei morti in una Milano che fu e che c'è e da scoprire sempre...1 punto
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l'evoluzione tra la monetazione cosiddetta "romana" e quella "bizantina" è un "fiume continuo".... Anastasio inizia le proprie coniazioni in totale continuità con la tradizione espressa fino a quel momento... https://www.academia.edu/29090622/A._Gennari_A._Ortu_A._Trivero_Rivera_e_M._Cecchinato_La_monetazione_romana_dell_imperatore_Anastasio_in_Monete_Antiche_anno_XV_n._89_settembre_ottobre_2016_pp._27-34_Libreria_Classica_Editrice_Diana_Cassino_2016 tuttavia molti si sono espressi su quale fosse il momento migliore per "separare" le cose e non trovarsi ad avere volumi troppo ampi scherzi a parte...Grierson nel DOC ne dà una buona spiegazione e Kent ugualmente nel RIC X la sintesi è questa.... la storia della numismatica ci porta a dividere romani da bizantini con l'arrivo di Anastasio.... questo principalmente e semplicisticamente perché con la sua riforma del 498 egli riporta il valore delle monete enee in nummi direttamente sul retro della moneta, MA lo fa utilizzando numeri in greco! volendo cercare una "rottura" questa certamente è apparsa significativa..... detto questo......1 punto
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Che bel colpo di fortuna, davvero particolare, complimenti @Alex-Vee vorrei averla anche io1 punto
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Ciao@Matteo95, è un follaro di Ruggiero II°..zecca di Salerno, 1130-1140 circa, al diritto Roge/rivs/rex al rovescio croce tripartita con IC XC NI KA ( Gesù Cristo il vincitore)...saluti Eliodoro1 punto
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Il confine storico temporale della caduta dell'impero Romano di Occidente è molto rarefatto, anche se a scuola insegnano la data del 476, così come chiamare l'impero romano d'oriente bizantino è una definizione di storici moderni (gli imperatori bizantini si sentivano e si definivano Romani -Romaioi- ed avevano forte il legame con la storia e la tradizione di Roma, anche se decaduta come centro politico)...comunque il mio testo (Sear) inizia il volume sulla monetazione bizantina da Anastasio ed include Leone nel volume sulla monetazione imperiale romana del V secolo, essendo collega degli Augusti di Occidente.1 punto
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Per ringraziare anche te ,per la risposta,ti faccio dormire,da oggi in poi,spensieratamente dicendoti che il busto è quello del Pontefice,altrimenti,se fosse di S.Pietro avrebbe dovuto avere l'aureola e non sarebbe tanto cambiato nelle successive raffigurazioni monetali. Cosa significano le lettere I-B che affiancano il busto di Adriano I? Salutoni odjob1 punto
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se intendo correttamente, il Bottacin ce l'ha se non sono molte pagine, per motivi di studio potrebbero farti una scansione scrivi a [email protected]1 punto
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Ciao Odjob il primo denaro papale della serie cosiddetta 'antiquiores' e' quello di Adriano I . In precedenza vi era stata l'emissione di quella che viene oggi ritenuta una tessera - di Zaccaria. In precedenza ancora le siliquae papali-bizantine che sono una classe di monete papali a parte - sconosciuta fino al loro ritrovamento negli anni '80-'90 - basata sulla metrologia bizantina. Di Adriano si conoscono due tipi , riportato correttamente da Eliodoro sopra. Il tipo con il busto normalmente viene considerato successivo . infine se ad essere ritratto sia il busto del pontefice oppure quello di San Pietro credo sia questione ancora dibattuta.1 punto
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La distinzione si riferisce alla grandezza dello zero (che potrai valutare meglio considerando anche la distanza fra il 6 ed il 9). La variante con lo 0 grande è più ricercata, ma in queste condizioni non c'è da immaginare chissà quali valutazioni.1 punto
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E' questa, infatti, la questione centrale da risolvere. In mancanza di un sicuro ed univoco orientamento, prima di sottoscrivere ed inviare un'autodichiarazione che potrebbe esporre a conseguenze penali, è probabile che molti, tra vedere e non vedere, nei casi "dubbi" continueranno a richiedere l'alc. Altro discorso è per quella fascia di monetazione normalmente non definibile "archeologica" e che rientra sotto il tetto dei 13.500 euro, per la quale si aprono finalmente delle autostrade senza barriere formali verso l'estero. Ciò vorrà dire meno burocrazia e più velocità per gli operatori che vendono monete non archeologiche all'estero. Qualcuno dovrà ringraziare i promotori del "Progetto Apollo" che, nato con l'intento di favorire i grandi mercanti d'arte, ha però portato a casa una "franchigia" di soli 13.500 euro (in Francia è di 150.000 euro ed in Germania è di 300.000 euro), smorzando notevolmente - ritengo - gli entusiasmi degli speranzosi Promotori. D'altro canto, nella "nicchia" di mercato rappresentata dalla numismatica, quel tetto può essere considerato adeguato alla maggior parte delle vendite concluse dagli Operatori italiani verso l'estero e dunque il limite di 13.500 euro si rivela, inaspettatamente, congruo nella gran parte delle transazioni. E' proprio vero che a volte è meglio attendere che i cambiamenti arrivino "da fuori". L'attuale soluzione, che non ha nulla di particolarmente innovativo, quando venne ventilata dal nostro interno suscitò un mare di critiche e, per così dire, spaccò l'ambiente in due, dal momento che i "classici" ritenevano che un trattamento differenziato fra monetazioni di diverse epoche avrebbe penalizzato le monete soggette ad autorizzazioni e controlli, cioè le classiche. Ora, mi pare che la novità venga invece accolta dal Pubblico dei numismatici senza particolari patemi, anche da chi commercia esclusivamente monete antiche (ops...devo aggiornarmi....intendevo dire monete "archeologiche"...);. Vuoi vedere che Apollo, Dio del sole e della poesia, a cui è intestato il Progetto che ha generato la riforma, è riuscito ad illuminare e ad ispirare anche il mondo numismatico? M.1 punto
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Ciao @lira51 e ciao gente. Contribuisco anch'io alla discussione con un rame per napoli del 1804...una moneta che a me piace moltissimo e poi è stata pure la prima moneta che ho postato quando mi sono iscritto al forum...nonostante i difetti vado fiero del mio 6 cavalli 18041 punto
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Scusa ma la bilancia del salumiere mica è tanto precisa? pensa se la tiene un po avanti perdera' un cliente1 punto
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Riepiloghiamo il Programma della Giornata del 10 settembre domenica al Cordusio : 1) Ritrovo alle 10,30 circa davanti al Bar Spadari al Cordusio per aperitivo e ritiro copia del secondo Gazzettino di Quelli del Cordusio 2) Ore 12 circa o poco dopo ritrovo per il pranzo alla " Salsamenteria di Parma " Via Ponte Vetero 11, vicino a Piazza Cairoli Menù a prezzo fisso a 30 Euro con antipasti vari , due primi, dessert, vino, acqua. Per il pranzo è importante che gli incerti diano adesione entro fine mese perché è pur sempre una prenotazione importante con saletta per noi, attendiamo per le adesioni o le conferme....1 punto
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Dico la mia, secondo me è buona, "l'usura" è omogenea in tutte le sue parti, conoscerne l'anno avrebbe potuto aiutare di più. Magari è stata a contatto con qualcosa che l'h corrosa e ridotta in questo stato. Proverei ad andare dal salumiere e chiedere di pesarla.1 punto
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@Mushu e poi dicono che l'euro è una moneta giovane che non ha storia sulle priorie spalle... poi viene fuori che già nell'antica Roma circolava ? ovviamovviamente scherzo ? Tornando alla moneta dell'amico @rada e dalle nuove foto postate (complimenti per le ottime immagini comparative), visivamente sembra una moneta falsa al 110%, ma se dovessi confermare questa mia affermazione non potrei farlo... Effettivamente i caratteri, dettagli della mappa, del disegno e del bordo non tornano, ma potrebbe essere frutto appunto dell'usura, però alcuni dei falsi (confermati) presentano tali caratteristiche. Secondo il mio parere potresti provare, come consigliato in precedenza, a farla visionare da un bravo perito o eventualmente provare ad inserirla in un distributore automatico e vedere se la accetta. Non saprei cosa altro poter consigliare. Piccola parentesi: diverso tempo fà ho sentito affermare qualcuno (non in questo forum) che tali obbrobri siano monete originali prodotte e scartate direttamente alla zecca, ed escono così per gravi problemi di base al tondello. Però secondo il mio parere tale affermazione è inesatta, oltretutto non proviene da fonte attendibile ma da classica "voce di corridoio". Un saluto a tutti!1 punto
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Ogni tondello ha una propria identità, ogni tondello ha la sua storia, ogni tondello vuole raccontare, ogni tondello ci dona.. Per me ognuno di questi sublimi manufatti, ha un'episodio che mi riporta nel tempo.. E come se mi avessero ogni volta scelto fra tanti, e fra mille coincidenze... nulla avviene per caso.. Sono sempre stato attratto da questo nominale ricco di fascino e mistero, come tutti gli altri tondelli in rame che riportano il valore nominale in numero. Quattro, come i quattro elementi, fuoco, terra, aria, acqua, qui c'è tutta la vita... Come una vita dedicata all'espressione artistica in ogni forma.. Napoli Ferdinando IV Quattro Tornesi 17991 punto
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Hai pienamente ragione, così a vista è davvero difficile propendere per l'uno o l'altro caso, io mi sono lievemente sbilanciato perché quel bordo così rialzato (e il contorno anche) è davvero strano... oltre alle scritte grossolane... sicuramente se fosse autentica quelli non sono sintomi di normale usura, a meno che ai tempi di Giulio Cersare già non circolasse1 punto
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