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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/30/17 in tutte le aree
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La rincorrevo da tempo e, non essendo tra i pezzi più rari dell'Impero Gallico, la trovavo anche relativamente "spesso"... ma la cercavo a un prezzo "simbolico": una moneta di grande importanza storica, ma al tempo stesso alla portata delle tasche di tutti (soprattutto delle mie!). E oggi l'ho trovata e ve la presento (con la sua bella foto - non saprei fare di meglio - dell'inserzione di vendita): D\ "IMP C M CAS [LAT POSTIMVS AVG]" R\ "VICTORI[A A]V[G]" La particolarità di questa emissione sta nel fatto che, essendo la prima, l'incisore che dovette approntare i conii oltre a non conoscere bene le fisionomie dell'imperatore (ritratto del primo tipo derivato dai precedenti conii di Gallieno/Salonino) fraintese anche il nome dello stesso indicando POSTIMVS anziché POSTVMVS. L'emissione, con tale legenda e ritratto, è nota per il tipo VICTORIA AVG e per il tipo SALVS PROVINCIARVM. Ma mi piace pensare che, sebbene emesse contemporaneamente, sia da considerarsi quale vera e propria numero uno proprio quella con il rovescio VICTORIA AVG che doveva celebrare la sconfitta di Salonino (e di conseguenza di Gallieno) con la conseguente nascita dell'Impero delle Gallie. Vi lascio entrambi gli esemplari in migliori condizioni per apprezzare al meglio la moneta: Entrambe le emissioni non sono catalogate né al RIC né nell'Elmer. L'ultimo passaggio commerciale del pezzo in questione risale all'asta Jacquier 42 del 2016. Come al solito, sono graditi vostri pareri e commenti!4 punti
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Uno degli interessi archeologici che piu' mi appassiona riguarda I vetri romani antichi,si tratta di manufatti fragilissimi che spesso sono arrivati a noi integri o quasi. Le forme sono innumerevoli ed espressione di una creativita' non limitata da problemi strutturali ,essendo il vetro ,in pratica,un fluido solido. In piu' hanno a disposizione una tavolozza di colori e sfumature molto ampia. Coltivo questo interesse da molti anni e ,visitando musei in giro per l'Italia ,ho sempre avuto un occhio di riguardo per le pubblicazioni sul tema. In questi giorni,per questioni di prole,mi sono dovuto recare a Vigevano e tra le altre cose mi sono ritagliato un paio di ore per visitare il museo archeologico nazionale della Lomellina,situato nel castello ,piu 'precisamente nelle scuderie.l'aspetto generale e' decisamente austero,spoglio,tranne per le vetrine che contengono pero' dei veri "tesori". L'arco temporale va dal neolitico all'alto medioevo,passando per l' eta' del ferro (il nucleo piu' consistente della raccolta) e quella romana. La classe di materiale piu' rappresentata e' appunto quella dei vetri,spettacolare,da non perdere. A cio' va aggiunta la gentilezza delle custodi,l'ingresso gratuito e una cornice architettonica "croccante",come direbbe il tipo con il papillon .un consiglio,il book shop non e visibile,bisogna chiedere,non c'e' molto ma vale la pena. Di seguito una galleria di immagini per invogliarvi ...4 punti
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Scusate l'off topic ma vorrei fare le congratulazioni al mitico @profausto per il suo 20000° contributo su questo forum..4 punti
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Questi ritrovi fanno sicuramente bene alla numismatica, ma per me fanno molto di più:creano un'unità tra le persone che condividono questa passione. L'unità e l'amicizia che da virtuale diventa reale. Ad un nike name abbini un volto , parli con una persona e non con il computer. Grazie a Mario @dabbene di tutte queste iniziative.4 punti
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Buonasera a tutti, è da un po che non facciamo vedere le mezze piastre di Ferdinando Quella che vi posto oggi è la 1856, nonostante sia un anno comune....... é molto rara a trovarsi in questo stato e con patina di vecchia raccolta. Cosa ne pensate?3 punti
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Ciao Ragazzi , a me interessano solo le monete napoletane, comprerò il catalogo del Prof. Pietro Magliocca. spero che lo pubblichi al più presto.3 punti
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Secondo me corradiane a parte, abbiamo la prima che può essere un Enrico III Matzke H1b con INPERATOR senza la M, la quinta per l'H in monogramma direi Enrico III ma Matzke H1a, la sesta potrebbe essere Enrico IV con la R scissa Matzke H2b. Interessante la grossa S coricata in effetti del primo evidentemente il coniatore andò corto e dovette colmare gli spazi. Sulle legende delle corradiane spesso ci sono difformità. Prendete tutto con beneficio d'inventario certamente siamo nelle prime coniazioni enriciane con H grande in monogramma che hanno affinità, legenda a parte, con le corradiane appena antecedenti.3 punti
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Ma come faccio a stabilire che Cornus Columbaris è zona archeologica e 700 m più a Sud non lo è più? È sbagliato l'approccio sia da parte dello Stato che dei detectoristi. Praticamente è una tacita e reciproca guerra a chi frega meglio l'altro. Sarebbe assai più proficuo il sistema inglese: trovi, segnali e siamo tutti felici. Ma in Italia c'è troppo materiale e troppo prezioso: non sarebbe possibile se non rinunciando allo studio stratigrafico.3 punti
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Medagliette moderne così rovinate nei mercatini le puoi trovare fra i 0,5 e i 3 euro l'una. Io non le comprerei nemmeno per 5 euro totali (alla faccia dei 50 €). Ovviamente, se ti piace la tipologia o hai particolari affinità con i santi o i motti rappresentati nulla vieta che tu possa anche pagarle qualcosa in più....ma il reale valore resta bassissimo. Parere personale...ma da frequentatore del settore... ciao Mario2 punti
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@Poemenius...quelli che citi sono i problemi della ricerca in tutti gli ambiti di studio, la difficoltà a reperire i testi che servono, la fatica e il tempo necessario a orientarsi in una bibliografia sempre più affollata, il costo degli acquisti e degli spostamenti per consultare... nell'ambito numismatico queste problematiche sono più accentuate dato il carattere molto particolare della disciplina e la relativa scarsità di strumenti agevolanti, le bibliografie tradizionali in formato cartaceo, ad esempio, hanno il problema della rapida obsolescenza data la tendenza al forte aumento della produzione testuale in tutti gli ambiti dello scibile avuto nelle ultime decadi, inoltre senza un adeguato corredo analitico non aiutano a fare ordine nel marasma di testi esistente, a capire cosa serve e a valutare importanza e specifità di ogni opera, alcune bibliografie commentate, come quelle di Dennis Kroh e William Daehn, soccorrono per la ricerca nella numismatica greca e antica in generale, ma sono dell'opinione che strumenti bibliografici sostanziali in futuro saranno quelli digitali con schede bibliografiche ampie e aperte che consentono l'upgrade costante di informazioni nonché la possibilità di linkare l'accesso ai testi ove disponibili, io ne sto curando un paio, tra cui un database dedicato proprio alla numismatica bizantina allargata, cioè comprendente anche le coniazioni dei domini germanici in Italia, per il momento è consultabile solo dal mio computer ma in futuro è mia intenzione trovare una modalità di condivisione più ampia... altro problema poi sarebbe la costituzione di biblioteche specializzate in numismatica condotte professionalmente, con un programma di accrescimento del patrimonio librario e personale competente nella bibliografia di tutti gli ambiti della numismatica capace di fare servizio di reference sia a contatto che a distanza. Comunque se mi scrivi i titoli di ciò che cerchi magari posso vedere in giro e aiutarti, la caccia al testo è una delle mie passioni più ardenti2 punti
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Ciao, Il tuo esemplare non è con data. Se lo osservi con attenzione noti la sigla GR sotto la testa al d. Dunque 2 cavalli con testa a dx e sigla GR sotto il busto2 punti
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Bella Moneta. I decreti sono gli stessi. Certo sarebbe utile fare un censimento della Armata et Morea con le varianti sullo stile dei Dalmazia et Albania del Gardiakos. Intanto posto uno scritto di Max Carrara. http://www.maxcarrara.it/articoli/VENEZIA - La guerra di Morea.pdf2 punti
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Buona giornata La storia che vi scrivo me la raccontò mio padre anni fa ….. una delle poche, perché sulle vicende dell'ultima guerra, è sempre parecchio ritroso. Siamo nel 1939 e mio papà, con sua sorella minore e sua mamma, abitavano a Cremona; suo papà, che era un "rosso", duro e puro ed iscritto al PCI, si trovava invece al confino di Ventotene, dove venivano rinchiusi gli elementi "pericolosissimi per il regime fascista". Isola nella quale vennero incarcerati migliaia di antifascisti, come Pertini, Scoccimarro, Longo e tanti altri. In quell'anno Mussolini andò a Cremona, dove lo attendeva il fascistissimo "ras cremonese" Farinacci; mio papà, allora, aveva circa 13 anni e per l'occasione era inquadrato, come tutti gli scolari della Città e Comuni limitrofi, tra le ali di folla che dovevano accogliere il corteo di macchine. Il giorno prima, mio papà, scrisse su un foglio di quaderno una letterina indirizzata al duce, nella quale gli chiedeva la grazia per il suo papà, da tempo confinato sull'isola, spiegando che la sua assenza da casa obbligava sua mamma ad assentarsi spesso per andare a "fare i mestieri" presso altre famiglie e che lui doveva fare da mamma e papà alla sorellina più piccola. Quando la macchina scoperta su cui sedeva il duce si avvicinò, a passo d'uomo, tra le ali di folla festanti, lui uscì dai ranghi; pochi passi e salì sul predellino della stessa; con la mano sinistra si attaccò alla carrozzeria e allungò la mano destra che stringeva la sua letterina verso il duce. Qualche secondo di costernazione da parte del duce, che non raccolse la letterina e degli altri passeggeri; subito alcuni uomini presero per le spalle mio papà e lo staccarono dalla macchina gridandogli qualche cosa ….. e la letterina cadde nella macchina. Sarà stata letta dal duce? Non so, so di certo che mio nonno non venne graziato e si fece ancora qualche anno a Ventotene …. Il giorno successivo, per punizione, mio papà dovette farsi accompagnare a scuola da sua mamma e subire una bella ramanzina dal direttore. Quando mio nonno lasciò Ventotene, a guerra iniziata, si diede subito alla macchia ed entrò a far parte di una brigata partigiana, diventando responsabile del reclutamento/trasferimento di partigiani cremonesi verso la Val di Susa, dove la Resistenza era particolarmente organizzata. Saluti luciano2 punti
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Non sono tanto in vena di polemiche per cui la risposta la trovi già nei post sopra in un intervento di VickyDog. C'è solo una casa d'aste per ora che si è contraddistinta per l'utilizzo della parola "riverine patina", la cosa dovrebbe far riflettere. Quindi un conto è la definizione di patina Tevere, fluviale, Tiber, water, river, riverine o che dir si voglia e un conto è l'essenza della moneta e il fatto che presenti o meno la suddetta patina che le si vorrebbe attribuire. La difficoltà a discriminare una patina fluviale da una moneta spatinata e da una spatinata e poi ossidata o trattata chimicamente, soprattutto in foto, fa sì che ci sia confusione sull'argomento tra gli appassionati ma purtroppo anche tra i compilatori dei cataloghi d'asta. Tornando alle "cose tecniche" e alla moneta origine di questa discussione qui ora abbiamo un prima e un dopo (sempre se così fosse), secondo quanto ci dice la casa d'aste. C'è qualcuno che pensa sia davvero possibile far tornare una moneta a una patina Tevere originale togliendo chimicamente o meccanicamente una patina posticcia? Si potrà arrivare tutt'al più a una moneta spatinata, a rigor di logica, almeno secondo me. O no?2 punti
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Quanto ne sapremmo di più sulla monetazione vandala in Sardegna, se andassimo a cercare a casa dei detectoristi! Catorci, verissimo, ma ancora da studiare.2 punti
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Clemente VII, mezzo giulio coniato a Piacenza in occasione del Giubileo del 1525: Non in alta conservazione, ma se l'esemplare della collezione (ex) Reale è forato...direi che posso tranquillamente accontentarmi!2 punti
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Buonasera a tutti, è da qualche giorno che sto cercando di classificare questo denario di Caracalla pesa 3,2g. In teoria dovrebbe essere più facile datarla con la titolatura ma non trovo chi è la figura nel retro l'imperatore...bho non ci capisco più grazie a chi mi aiuta2 punti
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Buona serata mi intrometto per mostrarvi un "reperto" che mi regalo', insieme ad altre cose, mio suocero una ventina almeno di anni fa, al suo ritorno dalla provincia di Nuoro, dove ando' in visita di suo padre. Riguarda la prima guerra mondiale ed è un diploma fatto su un cartoncino A3 o poco meno, tutto fatto a mano col pennino e inchiostro di china (non credo esistessero all'epoca i Rapidograph); si ringrazia un certo Col. Achille Curcio ed è firmato da tutti i suoi sottoposti. Non so chi fosse; in rete ho trovato solo la copia di una Gazzetta Ufficiale del 14/11/1889 dove si cita la nomina a colonnello di un Cav. Achille Curcio. sarà lo stesso? Mah! Spiace che l'immagine non sia chiarissima, ma è una foto, l'originale non ce l'ho sotto mano. Probabile che il colonnello fosse sardo, anch'esso dalla provincia di Nuoro? altro mah ...... o forse qualche suo discendente? terzo mah. saluti, luciano2 punti
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E se fosse un assarion con Apollo? La numero 163: http://www.akropoliscoins.com/Page3a.html Ora però serve un'anima pia che fornisca uno straccio di bibliografia.1 punto
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E speriamo che sia il primo di una lunga serie...1 punto
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Approposito di Sant'Ambrogio, si è parlato della Lipsanoteca di Brescia? Custodita sì nel Museo di Santa Giulia nella sopracitata città, ma probabilmente di fattura milanese e risalente proprio al periodo di episcopato del santo. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lipsanoteca_di_Brescia#/media/File%3ALipsanoteca_di_Brescia.jpg Alcuni dei tesori longobardi giunti fino a noi sono veramente meravigliosi! A presto, Alb1231 punto
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Che un'importante fetta di italiani la pensi così non è una sorpresa. Ci sono aree d'Italia in cui è rinomato lo scontro tra lo Stato e chi "la legge se la fa da sé". Certo, per il singolo è piuttosto rischioso pensarla a questo modo se non si ha il potere, o gli appoggi adeguati. Io reputo ingiusta (almeno per certi aspetti) la legge che disciplina la numismatica antica (che detto così pare ve ne sia davvero una mirata, ma ci siamo capiti) e soprattutto la reputo controproducente ai fini della tutela del patrimonio. Lo dico sulla base della mia esperienza di amante della storia, di collezionista, di umile ricercatore e di essere pensante. Lo ammetto: vorrei ignorare quella legge. Ma so che se lo facessi finirei male, molto male. E, devo dirlo, GIUSTAMENTE, nel senso di "secondo giustizia", correttamente secondo il principio per cui l'interesse comune è superiore all'interesse individuale. Un principio sacrosanto, anche se in alcuni casi (questo) applicato malamente. Risultato: ora colleziono monete moderne.1 punto
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La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 1 settembre a domenica 3 dicembre. Sarà ospitata al Castello Visconteo di Pavia. L'inaugurazione si terrà domani, 31 agosto, ma sarà possibile accedervi solo su invito. Trovate qui tutte le info su come raggiungere la città, parcheggi, biglietti e orari: www.mostralongobardi.it/site/home/la-mostra/come-arrivare-orari-biglietti1 punto
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E questa sarebbe una visione "pragmatica" del problema? Se "a Tuo parere" (sic!) una norma non funziona..... si toglie? Si rende inutile? La si aggira? Ma dove vivi? Forse, se Tua moglie Te lo lascia fare, puoi comportarTi così a casa Tua......ma dove si è mai visto che se una legge a qualcuno non piace (perchè poi, ovviamente, ci sono anche quelli a cui quella legge ve bene, oltre al fatto, trascurabile che la legge è in vigore..) , prende e la disapplica? O meglio ancora... la ignora? E questo sarebbe essere "pragmatici"? Quando leggo certe cose mi chiedo se si viva nello stessa Nazione o ci sia qualcuno che vive su Marte... Mah. M.1 punto
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In fondo poi tutto partì da questa moneta a imitazione della dracma massaliota databile dal 400 a.c. in poi che circolò nell'Italia del nord con varie differenziazioni ma con la tipologia immobilizzata del tipo testa femminile / leone-scorpione. La testa si ritiene fosse di Diana Efesina con una legenda spesso deformata al rovescio del tipo MAZZA. Sono le monetazione anche dei Galli Insubri che si insediarono in Pianura Padana e quindi circolarono anche in Mediolanum e dintorni. Volendo molto si potrebbe dire anche sulle altre legende presenti al rovescio in caratteri etruschi da leggersi da destra verso sinistra.1 punto
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Molto interessanti anche questi link a carattere generale sul tema vetri romani : http://www.instoria.it/home/storia_del_vetro_I.htm https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/tag/vetri-romani/ Attenzione pero' @alb123, il mercato delle riproduzioni dei vetri romani antichi e' piuttosto florida perche' sono eseguite su modelli antichi , veramente molto bene ; se acquistati in negozio tutto si svolge in modo regolare , infatti questi vetri sono venduti come riproduzione con tanto di bollino del fabbricante . Tanti anni fa , c' era ancora la lira , ne acquistai alcuni a 3.000 - 5.000 lire l' uno , li conservo ancora in vetrinetta , poi sparirono dalla circolazione , le misure vanno dagli 8/9 cm. ai 12/13 cm. , ma cercando in rete si trovano ancora , eventualmente comprare solo quelli espressamente citati come riproduzioni moderne .1 punto
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Alcuni dei stupendi arredi bronzei delle navi di nemi,conservati a palazzo massimo a roma..1 punto
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Questa discussione mi ha fatto tornare alla mente il delirante caso di F.d.E. (65 anni) e L.F. (71 anni) che, colti in flagrante nell'area archeologica di Tannetum, non distante da Parma, si giustificarono davanti alla Corte, asserendo di essere andati in cerca di meteoriti.1 punto
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Un nota di spiegazione che potrebbe non essere necessaria, ma nel caso in cui: "Prohibition" è stato il divieto di 1919-33 bevande alcoliche negli Stati Uniti ------------------------------------------------ Un 1919 pezzo di 10-cents canadese ha colpito a Ottawa l'anno divieto è stato ratificato a sud del Prohibition, negli Stati Uniti. È stato anche l'anno Edoardo, Principe di Galles, viaggiato la lunghezza del Canada e visitato gli Stati Uniti, tornando a casa nel Regno Unito nel mese di dicembre. Ricordando l'esperienza di 1919 nel suo libro di memorie di 1951, A KING’S STORY, l'ex re Edward VIII ha scritto, "quando sono arrivato a casa mio padre [George V], che non era mai stato negli Stati Uniti, mi chiesto innumerevoli domande su vari fenomeni americani—l'altezza dei grattacieli di New York, il numero di veicoli a motore nelle strade, lo stato di salute del presidente Wilson... "Ma più di tutto era curioso circa la vita in America sotto Prohibition... E di tutte le informazioni che ho portato indietro penso che quello che lui ha deliziato più è state la seguente filastrocca prelevato in una città di confine canadese: quattro e venti Yankees, sensazione molto secco, / è andato oltre il confine per ottenere una bevanda di segale. / Quando è stato aperto il giovane Holden, i Yankee hanno cominciato a cantare, / 'Dio benedica l'America, ma Dio salvi il re!' " E così qui su questo 1919 pezzo di 10-cents— sufficientemente importanti al momento di essere stato utile in un bar Canada—è il re che gli americani sicuramente (e ad alta voce!) tostate. v. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- A note of explanation that may not be needed, but just in case: “Prohibition” was the 1919-33 ban on alcoholic beverages in the U.S. ------------------------------------------------ A 1919 Canadian 10-cent piece struck in Ottawa the year Prohibition was ratified south of the border, in the U.S. It was also the year Edward, Prince of Wales, traveled the length of Canada and first visited the U.S., returning home to the U.K. in December. Recalling the 1919 experience in his 1951 memoir, A KING’S STORY, the former king Edward VIII wrote, “When I arrived home my father [George V], who had never been to the United States, asked me innumerable questions about various American phenomena—the height of New York’s skyscrapers, the number of motor-vehicles in the streets, the state of President Wilson’s health… “But most of all he was curious about life in America under Prohibition…And of all the information that I brought back I think what delighted him most was the following doggerel picked up in a Canadian border town: Four and twenty Yankees, feeling very dry, / Went across the border to get a drink of rye. / When the rye was opened, the Yanks began to sing, / ‘God bless America, but God save the King!’” And so here on this 1919 10-cent piece—sufficiently valuable at the time to have been useful in a Canadian bar—is the King that Americans surely (and loudly!) toasted. v.1 punto
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Ciao. Quelle cose non sono state dette in un'intervista, ma sono state scritte nell'Editoriale "Diritto e Rovescio" con cui il Curatore di Cronaca Numismatica era solito aprire la Rivista. M.1 punto
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Ciao @adelchi, bellissimo articolo , un ottimo libro che tratta dei vetri romani del I secolo , anche se circoscritto ad una zona , e' questo : Vetri romani di Ercolano , edito da L' ERMA DI BRETSCHNEIDER1 punto
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20000 auguri a profausto! e un benvenuto sul Forum a toni801 pur se con delle riproduzioni!!!!1 punto
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Si ma ragazzi , la mappa dice che è un falso . Fosse stato il contrario ( anno 2008 e mappa vecchia ) avrei potuto capire , un errore coi tondelli , come altri tondelli , ma così , non penso proprio che nel periodo tra il 99 e il 02 ( periodo di coniazione delle monete datate 2002 ) già si sapesse il futuro disegno della nuova mappa , che sarebbe entrato in circolazione 5 anni dopo ..1 punto
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basterebbe leggere il Bastien < La monnayage de Magnence > Wetteren 1964 dove troviamo circa una trentina o piu di imitazioni1 punto
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..........altra "chicca" di cui con il tempo ho accertato la effettiva rarita'...è questo Carlino 1845. E delle monete rare.....ne andiamo tutti molto fieri Saluti, Rocco.1 punto
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Ciao. Articolo condivisibile, se non fosse per l'ultima parte: "Si, M.N. ha fatto la scelta giusta. Ma non basta. Lui le monete le va a cercare da sè nei campi con tanto di detector, strappando alle viscere della terra e alle fondamenta dei vecchi ruderi i loro segreti tesori. nascosti e gelosamente conservati da secoli. Così ha messo insieme decine di monetine...." Chissà, forse nel 1992 certe cose si potevano scrivere senza destare imbarazzo....? M.1 punto
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Viste e piaciute...è bello vedere anche gli altri Stati come si comportano, comunque anche ad Oporto ci sono esposizioni fisse di monete per tutti...tra l'altro anche con ingresso gratuito...1 punto
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Penso che la posizione della contromarca sia casuale.1 punto
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Anche secondo me. Si sente sempre dire che "le monete in bassa conservazione poi non le compra nessuno" ma a me questi pezzi a peso non li ha mai offerti nessuno.1 punto
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TERZA (e ultima) PARTE Finita la guerra e con un diploma in Ragioneria pensò di poter cercare lavoro in una città ridotta ad un cumulo di macerie. Ma qui ebbe la sorpresa di sapere che, essendo stato "volontario" della Repubblica di Salò, non poteva accedere al pubblico impiego in quanto "non degno". Lamentatosi un giorno della faccenda con un "camerata" con cui aveva diviso i giorni al Comando Graziani, si sentì offrire da quest'ultimo (cosa ch'egli s'era prontamente procurata insieme a tanti altri, anche questo credo che sia possibile solo nel Bel Paese), la possibilità di ottenere la "patente di partigiano". In un sussulto d'orgoglio declinò l'offerta e finalmente trovò impiego in un'aziendina privata. Con i primi soldi poté anche pensare d'iscriversi all'università. Nel frattempo, nonostante si portasse dietro la croce di "volontario della parte sbagliata", le sue idee stavano rapidamente virando a sinistra. Vuoi perché sua madre era da sempre stata socialista (memore del padre - il nonno materno del nostro - che lavorava in fabbrica 14 ore al giorno e, per mesi, il giorno non lo vedeva neppure...), vuoi per le notizie sugli orrori dei nazifascisti dai campi di sterminio agli eccidi che venivano finalmente rivelati, vuoi perché i vincitori non avevano interesse a parlare delle foibe e delle vendette anche su innocenti, vuoi perché gli "alleati" anglo-americani erano quelli che avevano bombardato a tappeto la sua bella città non risparmiando né scuole (mi inchino qui a ricordarne una: la "strage di Gorla" del 20 ottobre 1944) né chiese, venne conosciuto alla Bocconi (l'ateneo cui s'era iscritto) come "il Comunista". 20 ottobre 1944: la scuola sventrata di Gorla (quartiere di Milano) ed il monumento-ossario che ricorda le vittime. Nel 1948 Jan Masaryk fu vittima della "quarta defenestrazione di Praga" e la Cecoslovacchia, nazione destinata ad essere neutrale come l'Austria, passò nell'orbita sovietica. Nel 1953 la Corea del Nord arrivò sino a Seul e ci vollero MacArthur e le "forze ONU" per ripristinare la linea di confine. Ma fu l'invasione dell'Ungheria coi carri armati sovietici nel 1956 a demolire definitivamente il credo comunista del nostro. Cominciò così un lento spostamento attraverso i partiti del cosiddetto "arco costituzionale". Verso la metà degli anni settanta era divenuto un assiduo lettore di Indro Montanelli... ...e qui è rimasto un ultimo aneddoto: il vicino di casa, borghese benestante che s'era presentato come capolista di Democrazia Proletaria (l'abito non fa il monaco...) durante le elezioni di quel periodo, dovette subire una perquisizione da parte della Digos per una bomba piazzata (esplosa-non esplosa non ricordo) in una sede della Democrazia Cristiana lì nei pressi. Il tizio, più che pericoloso, era un mentecatto della più bell'acqua, ma i tempi erano oscuri ed ogni sospetto andava controllato. Sicuramente gli investigatori ebbero il loro daffare a capire come conciliasse la fede di partito con un ammasso di copie de "il Giornale" con cui era letteralmente ricoperta la cantina. Avendo delle infiltrazioni d'acqua nel sotterraneo, il nostro gli aveva passato tutta la sua scorta di carta: principalmente il quotidiano cui era abbonato...1 punto
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Ovviamente bisogna esaminare anche l'altro lato della moneta, quando si hanno dubbi. Passo al settore 3. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8)Baldwins Qui le differenze sono meno eclatanti, ma è possibile riscontrare una diversa resa della pupilla dell'occhio e soprattutto l'irregolarità della porzione del bordo, che non mostra più la sua natura perlinata.... Possiamo condannare questi ultimi tre esemplari ? Ovviamente posso sempre sbagliarmi nel mio giudizio e gradisco molto le vostre opinioni. Il n. 6 era apparso per la prima volta nel 2012, il n. 7 nel 2016 e il n. 8 (Baldwins) nel 2017 e nessuno aveva precedente pedigree e quindi apparentemente non provengono dai famosi ripostigli di diversi anni fa....1 punto
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Ciao. Forse sarebbe opportuno distinguere i cosiddetti "animali d'affezione" (principalmente cani, gatti, ma non solo) dagli animali selvatici e da quelli destinati all'allevamento. Ho sempre vissuto con qualche animale d'affezione da quando sono nato (l'ultimo cane mi è morto 3 anni fa) e fino all'età di 10 anni anche con qualche animale "da cortile" (galline e conigli), ovviamente allevati in appositi spazi esterni. Provenendo da un contesto, non tanto familiare, quanto "ambientale", nel quale gli animali, qualunque essi fossero, venivano di solito chiamati "le bestie" e dove, già in tenera età, venivi "iniziato" dal suddetto contesto ambientale all'attività venatoria (fra l'altro uno dei pochi divertissement del luogo a quel tempo, oltre a giocare a calcio e poco altro...), con tutto ciò che ne consegue e che è facilmente immaginabile, non penso di essere nella posizione più serena per esprimermi sull'argomento di questa discussione, dal titolo "Poveri animali..." Tuttavia, da comune osservatore di fenomeni "di costume", mi senbra di poter dire che mai, come di questi tempi, i nostri amati animaletti d'affezione siano stati più fortunati, più ben nutriti, più imbellettati e più vezzeggiati. Al punto che osserviamo dei fenomeni a mio avviso abbastanza ridicoli, quali il rifiuto da parte del gattino o del cane di quella crocchetta al salmone e senza polifosfati, perchè l'animale, solitamente, assume un'altra crocchetta, aromatizzata alla polpa di granchio. della quale non può più fare a meno. E se non gli dai quella crocchetta o quei bocconcini, l'animaletto si rifiuta di mangiare! Tornando ai ricordi della mia infanzia, un animale che si fosse comportato in questo modo......no, preferisco non tornare a quei ricordi! Quanto alla qualità del cibo che somministriamo ai nostri animali domestici, non saprei che pensare. Ho letto qui qualche intervento che ritiene dannosi questi prodotti, ma parlandone con un veterinario a proposito della dieta da assegnare ad un gatto "obeso", mi sono sentito dire che la tale crocchetta conteneva tutte quelle sostanze, bilanciate fra loro, che garantivano un corretto apporto di proteine, calcio, magnesio, potassio e chi più ne ha ne metta alla grassa bestiola. Ai miei tempi gli animali mangiavano gli avanzi del cibo della famiglia, altro che bocconcini aromatizzati. Quindi, francamente non saprei dire chi ha ragione e chi ha torto. Per quanto riguarda gli animali da allevamento, è vero che gli allevamenti intensivi hanno rovinato il gusto delle carni e anche del pesce, ma è anche vero che la qualità di questi alimenti non mi pare così dannosa, se poi l'aspettativa di vita, nonostante tutto, è sempre in ascesa ed è oggi quasi doppia rispetto a quella dei nostri bisnonni che mangiavano (quando mangiavano...) prodotti naturali. Poi se la gente ingrassa dipende anche dal fatto che mangia troppo e fa poco movimento, non solo e non tanto dalle carni degli allevamenti in batteria. Per quanto riguarda gli animali selvatici, il problema è in effetti serio. Dalle mie parti, specialmente nei periodi siccitosi come l'attuale, dalle montagne scendono in pianura cinghiali e cervi, che seppure non rappresentano un immediato pericolo per le popolazioni, tuttavia distruggono i raccolti e rovinano le piante. Gli agricoltori devono pur difendere il loro lavoro.....come possono. Non sarebbe male se qualche volta gli animalisti si mettessero nei panni (sudati) di costoro. Saluti. M1 punto
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Mi sono occupato della monetazione di Alba Fucens per un Convegno i cui atti vedranno la luce (spero) nella prossima primavera. L’aquila sul fulmine, retrospiciente o meno, trova il suo modello nella monetazione alessandrina e, più in generale, in quella ellenistica, i cui motivi sono ripresi dal bronzo romano-campano Cr. 23/1 e dall’oro sesterziario. Per i più coraggiosi, fornisco qualche rimando bibliografico sulla simbologia in questione: M. BAHRFELDT, Le monete romano-campane, in «Rivista italiana di numismatica e scienze affini» XIII (1900), pp. 11-84; L. BREGLIA, La prima fase della coniazione romana dell'argento, Roma 1952; M. SORDI, La dracma di Aleuas e l’origine di un tipo monetario di Alessandro Magno, «Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica» III (1956), pp. 9-22; B. CARROCCIO, Come Zeus: aquila, fulmine e cornucopia segni dei poteri nelle monete ellenistiche, in Tyrannis, Basileia, Imperium. Forme prassi e simboli del potere politico nel mondo greco e romano, a cura di M. Caccamo Caltabiano, C. Raccuia, E. Santagati, Giornate Seminariali in onore di S. Consolo Langher, Messina, 17-19 dicembre 2007, Messina 2010, pp. 354-374.1 punto
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Buon dì a tutti...ecco l'immagine del mezzo soldo del 1835 non è in eccellenti condizioni ma a titolo esemplificativo può andare! Ciao Luca, si vede che è uno spettacolo, ha un'opalescenza del rame magnifica! (mi piace il termine opalescenza si usa anche per le gemme e questa del 26 è una piccola gemma)...in che conservazione è dichiarata? FDC o li intorno, giusto?1 punto
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ti allego la discussione completa. http://www.lamoneta.it/topic/116370-sigillo-o-moneta/1 punto
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