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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/31/17 in tutte le aree
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Non sono le schede del Bernardi , ma mie (per un libro, forse , di prossima pubblicazione). Catalogazione: B. = Giulio Bernardi "il duecento a Trieste, le monete"; P.= Riccardo Paolucci "corpus nummorum tergestinorum"5 punti
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Buonasera @Rocco68, forse l'hai comprata perchè manca una torre al dritto nello scudetto? Nove invece che dieci. Comunque mi piace è in ottima conservazione, hai fatto bene.3 punti
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Buonasera appassionati collezionisti di questa bellissima monetazione Napoletana, vi posto una "comune" Piastra di Ferdinando IV millesimo 1798 entrata da poco nella mia collezione non come anno mancante.....ma come variante o varieta' Vediamo di "movimentare" un po questa sezione.....cosa.....secondo voi mi ha spinto ad acquistarla?3 punti
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....finalmente per la monetazione Napoletana, sono finiti i "copia e incolla" ! Grande @Rex Neap.3 punti
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Torniamo alla bibliografia storica milanese, sicuramente dobbiamo citare " Le monete di Milano da Carlo Magno a Vittorio Emanuele II " di Francesco ed Ercole Gnecchi. Volume del 1884 che apre a una sistematica catalogazione delle monete milanesi a cui seguirà il Corpus Nummorum Italicorum volume V. dedicato a Milano del 1914. Sono ancor oggi dei pilastri da cui partire per le ricerche. Qui il mio Gnecchi che indubbiamente solo a vederlo e sfogliarlo odora di storia....3 punti
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altra moneta di Antiochia definita Rara. dritto EPENNIA ETPVCKILLA CEB McAlee 1165c C perché tre dot sotto il collo2 punti
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Salve , avrei voluto pubblicare questo Post il 27 Agosto appena passato , ma la mancanza di alcune foto scattate solo ieri mi hanno impedito di farlo in occasione della ricorrenza della Santa . Ad Ostia Antica , oltre agli immensi ruderi dell’ antica Citta’ romana , ruderi che meritano una visita da parte di chiunque venga a Roma essendo in pratica una Pompei ricoperta dalle alluvioni del Tevere anziche’ dalla cenere vulcanica del Vesuvio , in piu’ esiste anche un piccolo quartiere del moderno borgo di Ostia antica , che risale al XV secolo , sorto intorno ad una Chiesa chiamata di Sant’ Aurea , la peculiarita’ di questa Chiesa e’ che venne costruita verso la fine del 1400 sopra un antico cimitero romano , nel quale vennero ritrovate le tombe delle due Sante ; di Aurea appunto e di Monnica , questo era il nome originale della madre di Agostino come risulta da un epitaffio marmoreo posto nella Cappella di destra dedicata alla Santa , poi ridotto a Monica . Tutta l’ odierna Ostia antica sorge praticamente sopra l’ antica , tanto e’ che quasi ovunque si vedono antichi ruderi e tracce del basolato della antica Via Ostiense spuntare dal terreno . Tutto intorno al borgo di Ostia antica si estende , specialmente sulla sinistra della Via Ostiense , venendo da Roma , un immenso cimitero antico ; questo al di fuori della grande area recintata degli scavi archeologici visitabili , ma area piccola in confronto all’ estensione della antica Ostia , insomma nel borgo di Ostia antica , come a Roma , si cammina sopra millenni di Storia . In breve la sua storia terrena di Santa Monica Monnica nacque a Tagaste in Numidia , Africa , nel 331 e mori’ ad Ostia il 27 agosto 387 , giorno fissato dalla Chiesa quale ricorrenza della Santa , ricorrenza da pochi giorni trascorsa ; fu la madre di Agostino d' Ippona , entrambi santificati dalla Chiesa Cattolica . Monnica era quindi una Berbera ma nacque in una famiglia profondamente cristianizzata e di agiate condizioni economiche . Ando’ in sposa ad un certo Patrizio , un proprietario terriero di Tagaste , non ancora cristiano il cui carattere lo portava spesso ad esserle infedele ma con il suo carattere mite e dolce alla fine ne ammorbidi’ i difetti . Nel 371 Patrizio si convertì al cristianesimo e si fece battezzare , appena in tempo perche’ l 'anno seguente mori’ ; Monica aveva all’ epoca 39 anni . Partori’ il primo figlio Agostino a 22 anni , nel 354 , che divenne poi famosissimo come Filosofo , Vescovo e Teologo , fu l’ autore di vari scritti , tra cui i maggiori furono le “Confessioni” e la “Citta’ di Dio” . Monica ebbe in seguito un altro figlio di nome Navigio e una figlia di cui si ignora il nome , ai quali dette a tutti e tre una educazione cristiana . Soffrì molto per la condotta giovanile spregiudicata e dissoluta di Agostino e quando Agostino si trasferì a Roma decise di seguirlo ma lui con uno stratagemma la lasciò a terra a Cartagine , mentre lui s' imbarcavano verso Roma . Monica passò la notte a Cartagine in lacrime sulla tomba di San Cipriano , fatto che narrera’ postumo lo stesso Agostino nelle Confessioni . Nel 385 Monica poté imbarcarsi per Roma e raggiunse il figlio Agostino a Milano , dove nel frattempo ricopriva la cattedra di Retorica . Il suo amore materno e le sue ferventi preghiere favorirono la conversione di Agostino , che ricevette il Battesimo ad Aprile del 387 , a 33 anni . Ritroviamo poi Monica accanto ad Agostino a Cassiciaco vicino Milano , discutendo con lui e altri familiari di Filosofia e di altri argomenti di carattere spirituale , partecipando anche con sapienza ai discorsi , al punto che Agostino volle trascrivere nei suoi scritti le parole della madre ; in questi anni si completa la missione spirituale di Agostino . Monica insieme ad Agostino lasciò Milano diretta a Roma e poi a Ostia dove affittarono una casa in attesa di una nave in partenza per l' Africa . Anche questo fu un periodo carico di spiritualita’ che Agostino riporta nelle sue Confessioni . Qui ad Ostia Monica si ammalò e morì , aveva 56 anni . Il suo corpo fu tumulato nel luogo in cui in seguito sorse la Chiesa di Sant' Aurea di Ostia . Il 9 Aprile 1430 le sue reliquie furono traslate a Roma , forse per il pericolo saraceno , nella Chiesa chiamata all’ epoca di San Trifone , oggi invece dedicata al figlio di Santa Monica , Sant' Agostino e poste in un pregiato sarcofago in marmo . Vediamo ora chi era Aurea a cui e’ dedicata l’ antica Chiesa di Ostia Antica : Nella Cappella di destra sono state sistemate due importanti lastre tombali , la prima reca scritto CHRYS... HIC DORM... (CRHYSE HIC DORMIT) , cioè “qui riposa Aurea” . Era questa la lastra che indicava il luogo delle reliquie di Sant' Aurea , la martire che ha dato il nome alla chiesa : Aurea era una nobile giovane romana che venne prima esiliata , poi torturata ed infine martirizzata tramite annegamento in mare ad Ostia , sembra intorno all' anno 229, cioè sotto l' Imperatore Alessandro Severo o forse nel 258 sotto l' Imperatore Claudio il Gotico , insieme ad altri cristiani . Credo sia piu’ probabile la seconda ipotesi , sapendo del carattere piuttosto mite di Alessandro Severo e favorevole verso il Cristianesimo . In questa Cappella di destra , entrando nella Chiesa , si legge anche l' antica lapide che ricorda la sepoltura di Santa Monica , che recita : Hic posuit cineres genitrix castissima prolis Augustine tui altera lux meriti cui servans pacis coelestia iura sacerdos commissos populos moribus instituis gloria vos maior gestorum laude coronat virtutum mater felicior subolis Che tradotto : Qui le ceneri lasciò la tua castissima madre , o Agostino , nuova luce ai tuoi meriti , tu che sacerdote fedele alle prerogative della pace ammaestri con la vita i popoli a te affidati , la gloria delle opere , maggiore di ogni lode , vi incorona : la madre , specchio di virtù , più beata del figlio . Il frammento qui’ conservato fu ritrovato casualmente da uno dei padri agostiniani nel 1945 e corrisponde fedelmente alla trascrizione che era nota da un pellegrino altomedioevale che erroneamente l' attribuiva al Console Anicio Auchenio Basso che ricopriva la carica consolare nell' anno 408 . Seguono in ordine di foto : Chiesa di Sant' Aurea , quartiere del XV secolo , Chiesa di Sant' Aurea altare Maggiore , epigrafe di Sant' Aurea (2) , epigrafe di Santa Monica (2) , quadro rinascimentale con Monica ed Agostino , reperto archeologico non leggibile , epigrafe di Santa Monica dove compare il nome Monnica , castello di Papa Giulio II attiguo alla Chiesa , antica fontana dentro il quartiere del XV secolo , portale di ingresso al quartiere pieno di reperti antichi , viale di ingresso alberato con Pini agli scavi archeologici di Ostia antica , tratti antichi della Via Ostiense con basoli e tracce dei marciapiedi piu' ruderi antichi (6) , Chiesa di Sant' Agostino in Campo Marzio dove riposa il corpo di Santa Monica , sepolcro di Santa Monica (2)2 punti
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La lega di rame dei 10 centesimi è in realtà bronzo (Cu 950 + Sn 50), mentre quella dei 10 centesimi dal 1939 al 1943 è bronzital (Cu 920 + Al 80) . Ovviamente, per evitare confusione tra bronzo e bronzital, si preferisce chiamare - tout court - "rame" la prima lega e bronzital (o bronzo) la seconda. Detto questo, nell'amalgama tra rame (Cu) e stagno (Sn) della lastra che dà origine ai tondelli possono aversi delle zone dove uno o l'altro dei due "metalli" abbia maggior concentrazione. Per cui: maggior concentrazione di rame = colore più rosso; maggior concentrazione di stagno = colore più giallo. Anche nel bronzital può capitare di avere variazioni di colore: in questo caso a dare una maggior colorazione di giallo è l'alluminio (e vi assicuro che vi sono monete da 5 e 10 centesimi che hanno il colore dell'ottone (anche se in questo caso, la lega fosse ottone, sarebbe rame+zinco) e viceversa, quando prevale il rame, hanno il caldo colore di questo metallo.2 punti
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@Legio II Italica, forse viaggiano indietro nel tempo per completare la loro collezione di monete (antiche per loro ma contemporanee per noi). probabilmente alcuni pezzi sono introvabili per loro.2 punti
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certo, sono quà con più voglia di prima di imparare. Ogni tanto i fatti della vita ti fanno deviare dal percorso, ma le grandi passioni, se sono vere, prima o poi ti riesplodono tra le mani e ti ritrovi più vivo di prima. daniele2 punti
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Sicuramente influiscono tutte le motivazioni che avete giustamente ipotizzato. Un plauso a voi. Tuttavia, è strano che le particolarità (che possiamo suddividere in gruppi) si ripresentino anche se i conii sono di mano differente. Ero tentato, con un poco (si fa per dire...) di elasticità mentale, di proporre due varianti (S grande e S piccola) per Enrico III. In realtà vacillo ma l'importante, come abbiamo sempre detto, è parlarne. L'argomento è comunque intrigante . Mi sono dimenticato di evocare, oltre a molti altri amici che però non sentiamo da molto, il mitico Valerio @vv64 che saluto caramente. Io sarò fuori e non potrò collegarmi per qualche tempo. Buon proseguimento a tutti e spero di stupirmi al mio ritorno. Ciao2 punti
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Vi ho inserito le emissioni della zecca itinerante, quelle della zecca di Colonia e quelle contemporanee (a Colonia) della zecca di Treviri. Devo dire che il PACATOR ORBIS sembra essere l'emissione con il busto dallo stile comune a tutte e tre le zecche oltre che il busto impiegato per tutte le serie della zecca itinerante e - mi sembra - per Colonia, ergo, mi verrebbe da dire che l'officina che è uscita da Treviri per battere presso la zecca itinerante è la medesima officina che è stata traslata per creare la zecca di Colonia. Ovvio, ragionamento da prendere con le pinze perchè fatto solo con un esemplare per tipo... bisognerebbe raccogliere molti esemplari per ogni emissione per avere un dato maggiormente significativo.2 punti
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Ciao @grigioviola, sono proprio i "dilettanti allo sbaraglio" come te che fanno la differenza. Hai appena, fra le altre cose, descritto esattamente una metodologia applicabile alla ricerca. Si inizia così: curiosità e passione, raccolta della letteratura rilevante sul tema, ipotesi (una, minuscola, l'abbiamo appena formulata), analisi e conclusioni. Nessuna pressione o aspettative: semplicemente, se ci si pone un interrogativo sul quale nessuno ha risposto, si può sempre provare a cercare una possibile soluzione. La ricerca, in fondo, è proprio questo.2 punti
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Per stare in tema di Braidense, e di Accademia Di Brera... Un bel ritratto, per un grande simbolo Milanese, per un'immenso che aveva il suo studio di pittura oltre che la cattedra a Brera.. Eros2 punti
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buona sera a tutti, avete già detto tutto ma vorrei provare a fare un po di esercizio iniziando con i "Corradini," A mio avviso si tratta di tre varianti differenti, il secondo postato è un Corrado II imperatore 1027-1039 Bellesia 1/B, la variante B in questione dovrebbe riportare al rovescio CHVINRADVS ma qui si legge chiaramente CHVNRADVS questa variante anche se non è menzionata nelle tavole riassuntive gentilmente postate da Monbalda a pag. 119 di questa discussione non credo sia particolarmente rara anzi, cercando queste monete in rete si ha la sensazione che siano addirittura più comuni delle altre ma potrei anche sbagliarmi. Il terzo è un canonico Corrado II imperatore Bellesia 1/B, ed il quarto un Corrado II imperatore Bellesia 1/A con in legenda del rovescio CHVNRDVS al posto di CHVINRDVS. se vi va di controllare anche voi, così giusto per allenamento giusto Adolfo anche se ultimamente ho contato almeno 4 o 5 denari, di cui credo un paio in questa discussione, di Enrico III con la S semi coricata se non quasi verticale e di piccole dimensioni.2 punti
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@bocchan La stessa statistica con i 2 euro commemorativi vaticani è a mio avviso meno interessante. Si nota qualche "regolarità" (le prime monete si trovano in circolazione più di altre) ma i ritrovamenti delle 2011, 12, 13 mi sembrano smentire la mia idea, che invece ritengo ancora valida per le sammarinesi. In generale, parliamo di numeri impressionanti per monete che teoricamente non dovrebbero circolare, oltre al fatto che a mio avviso per ogni commemorativo vaticano 2005 (ad esempio) trovato in circolo ve ne sono almeno 3 o 4 uguali in giro; questo perchè noi collezionisti tocchiamo con mano, nella nostra vita, una percentuale minima delle monete circolanti. 2004 - 0 - 3 2005 - 0 - 2 2006 - 0 - 2 2007 - 0 - 3 2008 - 1 - 0 2009 - 0 - 0 2010 - 0 - 0 2011 - 2 - 2 2012 - 0 - 1 2013 - 0 - 3 2013SV - 0 - 1 2014 - 0 - 1 2015 - 0 - 0 Aggiungo, per allargare il discorso, che sono convinto che piccoli quantitativi di monete "non circolanti" (soprattutto le tedesche con le varie zecche, ma anche, per dire, sammarinesi e andorrane) in realtà circolino a migliaia. Io trovo sospetto anche, per fare un esempio, che si trovino in circolazione così tanti Andorra 2015 2 euro, a fronte di una tiratura "ufficiale" intorno ai 240.000, di cui 40.000 fdc. Ho solo osservazioni statistiche personali e niente di concreto in mano per pensarlo, ma queste dinamiche di circolazione mi lasciano perplesso...2 punti
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Torniamo alla cultura, biblioteche, libri ...dopo l'Ambrosiana un'altra storica istituzione cittadine è la biblioteca Nazionale Braidense, terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario, dal 2015 confluita nel sistema museale della Pinacoteca di Brera. Istituita nel 1770 da Maria Teresa per supplire alla mancanza di una biblioteca aperta ad uso comune dotata rispetto all'Ambrosiana, ricca di manoscritti, di libri stampati.2 punti
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Mario questa viene dalla Este Milani...al rovescio abbiamo S. Ambrogio...Milano? O no?2 punti
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Poiché questa è una discussione anche sulla cultura milanese in generale, voglio ricordare un grande esponente della cultura musicale meneghina che ci ha lasciato, il grande Nanni Svampa. Autore di canzoni memorabili come "Porta Romana bella", "Coccodì coccodà", " El Minestron" e molte altre, nonchè fondatore del gruppo musicale e cabarettistico "I Gufi", molto conosciuto nella Milano degli anni 70'. Ciao grande Nanni, mancherai a tutti noi, milanesi e non.2 punti
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Evviva. Mi sento pià tranquillo che siano a Chieti. Sono un pò lenti a evadere la richiesta per la riproduzione, ma sono gentili....1 punto
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Buonasera anche a te @Ledzeppelin81, ma no, troppo buono, ti ringrazio ma anche io ho ancora moltissimo da imparare, diciamo che sono stato solo il più veloce.....tutto qui. Con questa monetazione ne salta sempre una nuova fuori. Ciao, Sergio.1 punto
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Ottima moneta e rara variante la 9 torrette. Stai sempre sul pezzo Rocco. Già la conoscevo e non aggiungo nulla di quello che già ti ho scritto in privato... riguardo alle mezze piastre, beh che dire, bellissime e con una patina stupenda. Complimenti a @motoreavapore, come al solito hai notato subito il particolare. Saluti Angelo1 punto
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E' il n. 4 dell'elenco riportato nel mio post (quello forato). Ci sono suberati, con stile più scadente, che non hanno corrispondenza con i denari in buon argento (e ho censito almeno 5 gruppi diversi, con 5 coppie di conii). Però esistono anche alcuni denari suberati fatti con conii identici a quelli usati per denari in buon argento, facendo ipotizzare che anche l'emissione ufficiale ha coniato anche una percentuale di denari suberati. Non mi sembra un fenomeno eccezionale. Anche Cornuficio, in un libro che sarà pubblicato tra alcuni mesi, ha emesso con conii ufficiali alcuni denari suberati, specialmente verso la fine della sua produzione monetaria, indicando il sopravvenire di difficoltà economiche di questo governatore dell'Africa Vetus, ormai pressato dal suo avversario governatore dell'Africa Nova, un cesariano quando Cornuficius era del partito senatoriale allora favorevole ai cesaricidi....1 punto
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Ciao. Scusate, ma la 2017 "scudetto" è considerata "bullion"? Avevo capito che la "bullion" era solo quella classica 2017. Non ci capisco più nulla con tutte 'ste emissioni. Saluti. M1 punto
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Ciao. Esistono rapporti firmati da piloti e comunque da persone attendibili, che non avrebbero avuto motivo di inventarsi finti avvistamenti (anche perchè i loro rapporti erano o sono ancora "classificati") dai quali emergono avvistamenti di oggetti volanti non identificati. In molti casi questi avvistamenti sono confermati da risultanze strumentali ("tracciati radar"). Facciamo pure la necessaria "tara", ma alcuni di questi casi rimangono in piedi. Purtroppo la materia è inflazionati dai molti cercatori di scoop, mitomani e "pallonari" vari, che contribuiscono a rendere poco credibile il fenomeno. Anni fa mi recai ad un Congresso di Ufologia che si svolgeva in un albergo presso Cagliari. Fra le varie casistiche delle quali si discuteva, ve n'era in particolare una che destava un particolare interesse, ovvero un caso di "abduction". Il caso riguardava una famiglia di un paese del centro-nord Sardegna, i cui membri (padre, madre e due bambini adolescenti) sostenevano di essere stati temporaneamente "rapiti" da alieni per essere sottoposti ad alcuni esami, per poi essere "rilasciati" senza alcun danno. La famiglia venne invitata a raccontare la sua avventura ma dopo qualche battuta, pur dinanzi ad un uditorio fortemente motivato a "credere", emersero dai racconti abbastanza confusionari delle vistose incongruenze, che indussero molti, tra cui il sottoscritto, a considerare la vicenda come frutto di suggestione mista a fantasia, mania di protagonismo e, non ultima, forse anche dalla probabile smodata assunzione di fil'e ferru da parte del capofamiglia..... Alla fine, la mia accompagnatrice ed io concludemmo che se c'erano degli "extraterrestri", questi potevano al più essere proprio i membri di quella famigliola...e non coloro dai quali costoro pretendevano di essere stati rapiti. Un vero peccato, giacchè esistono resoconti e dossier estremamente tecnici ed affidabili su avvistamenti, in relazione ai quali le Autorità non sono state in grado di fornire una risposta tecnica o scientifica e sui quali si indaga ancora. Mi piace pensare che possano esistere altre civiltà, oltre alla nostra, dal momento che anche le recenti scoperte astrofisiche hanno dimostrato che i presupposti della vita (ossigeno, idrogeno, carbonio ecc..) sono presenti anche su altri Pianeti. Ma fino a quando non si avranno le prove di queste diverse civiltà....il minimo che si può fare è sospendere il giudizio. Saluti. M.1 punto
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Monetina ritrovata nella ciotola "magica", se non ricordo male ZENO zecca di MEDIOLANUM1 punto
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Buon giorno, @dabbene potrebbe anche essere come dici tu, in base agli spazi residui in fase di incisione si poteva decidere di ingrandire la "S " coricata o in alcuni casi negli Enriciani di ridurla e addirittura alzarla in verticale, nei corradiani invece si poteva togliere una lettera come nel caso della n°4 dove,anche se non si vede, credo che manchi la "A" di CHVNRADVS dato che così a occhio lo spazio tra la "R" e la croce e' troppo ridotto.1 punto
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Giusto per il colpo d'occhio, credo possa risultare interessante postare questo collage (gli antoniniani di Postumo provengono dall'asta Jacquier 42 del 2016, mentre il Gallieno dall'asta CNG 283 del 2012): Il rovescio è chiaramente una derivazione della Vittoria utilizzata da Gallieno presso la zecca gallica con legenda però differente (VICTORIA GERMANICA). Postumo, per la prima emissione scelse una più generale (e consona) VICTORIA AVG (nonostante più tardi introdusse comunque anche il rovescio con legenda VICTORIA GERMANICA!). La mano e la scuola incisoria è chiaramente la medesima che prima del 260 si occupava delle emissioni di Gallieno e dei suoi famigliari, l'uguaglianza della Vittoria tra i vari pezzi è più che palese. Il ritratto al dritto, nella sua prima versione (esemplari 1 e 2) è una operazione di maquillage del ritratto di Gallieno sottoposto a leggero infoltimento della barba e a un appena percettibile raddrizzamento del naso, per il resto ci sono evidenti similitudini (maggiori in altri ritratti rispetto a quello che trovato io così su due piedi). La cronologia tra le emissioni 1 e 2 è data dalla legenda al dritto che passa dalla forma estesa (con errore!) IMP C M CASS LAT POSTIMVS AVG alla forma contratta (tipica di tutti gli antoniniani di Postumo) IMP C POSTVMVS P F AVG. Stranamente manca la correzione alla legenda 1! Con l'esemplare 3 gli incisori della Mint 1 finalmente eseguono il ritratto reale del nuovo imperatore proseguendo con la legenda normale IMP C POSTVMVS P F AVG. L'evoluzione del ritratto nelle emissioni di Postumo è comunque ben più articolata di questo piccolo schemino che sostanzialmente è applicabile alle sole emissioni VICTORIA AVG e SALVS PROVINCIARVM in quanto esistono ulteriori busti di transizione e piccole differenziazioni tra i busti realizzati presso la Mint 1 (Treviri) e la Mint 2 (Colonia). Caso invece del tutto separato è la ritrattistica utilizzata presso la zecca di Milano per le emissioni di Aureolo in nome di Postumo. Interessante infine l'introduzione di una probabile quarta (non in termini cronologici) zecca (Treviri, Colonia e Milano sono le tre zecche universalmente riconosciute) che ha comunque utilizzato maestranze di una delle probabili due officine presenti nella Mint 1 (Treveri) per una serie di emissioni nel ristretto arco temporale estate/autunno 268: la cosiddetta "moneta comitatensis" ovvero una zecca itinerante al seguito di una spedizione militare dell'Imperatore. Questa zecca da campo battè unicamente le emissioni PAX AVG e ORIENS AVG contrassegnate dalla lettera P che, con buona probabilità, indica il nome della Legione al seguito di Postumo: la Legio XII Primigenia. Sinteticamente questa appare la conformazione più probabile delle zecche galliche: Spero di avervi fatto una panoramica interessante della genesi dell'Impero Gallico e della creazione delle sue zecche. Come sempre, benvenute domande e integrazioni (e correzioni!!!).1 punto
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Salve. Sembrebbe essere uno quarto con monogramma ED, (VI tipo), di difficile attribuzione secondo il catalogo di numismatica.1 punto
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Ancora rame, nuovamente simboli, se si osserva attentamente da quella torre, si può udire il racconto che questo tondello vuole gentilmente elargire... Un piccolo nominale, ancora numeri, il 9 Anche questo mi ha sempre affascinato, ancora attrazione, inspiegabile ma ricca di significati, sarà che a me piacciono tutte... Napoli Ferdinando IV 1789 9 Cavalli.1 punto
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Complimenti. Conosco il pezzo (ex Hervera) e si tratta di 1/8 shekel, il più raro tra i tre nominali (solo 3 conii sia D/ che R/).1 punto
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E speriamo che sia il primo di una lunga serie...1 punto
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A Pavia, nel Ticino, usavano il sodio metallico trafugato dai laboratori di chimica analitica dove serviva nel saggio di Lassaigne per l’analisi dell’azoto, dello zolfo e degli alogeni nei composti organici. La reazione del sodio con l’acqua 2 Na + 2 H2O -> 2 NaOH + 2 H2 è fortemente esotermica e tanto violenta da provocare l’incendio all’aria dell’idrogeno sviluppato.1 punto
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Ciao, Il tuo esemplare non è con data. Se lo osservi con attenzione noti la sigla GR sotto la testa al d. Dunque 2 cavalli con testa a dx e sigla GR sotto il busto1 punto
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Questa moneta non la conoscevo. Ti Ringrazio per averla postata. Ha tutto, voto 10/diecimi. Che meraviglia. Da questo dritto si possono confrontare le tre monete sotto accusa.1 punto
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Un esempio incredibile, dove la cultura viene elargita, mostrandola senza remore, e facendone partecipe tutti... Eros1 punto
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A mio modesto parere non si può parlare di Spl quando una moneta è "maneggiata". La moneta ha rilievi al massimo da qSpl (con le cautele della visione da immagine) ma la spazzolatura dovrà in qualche modo essere citata a parte ovvero detratta dal grading. Il risultato è che sarà difficile venderla al prezzo di un BB. Magari sbaglio e siete disposti a pagarla da Spl pieno. Considerate il tondello avere usura minima solo sui rilievi più alti e tracce evidenti di lustro residuo? Io preferirei pagare Spl un vero Spl "sano". Se il mio ragionamento è errato sono sempre disposto a ricredermi. Buona giornata1 punto
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Ciao Alberto, condivido il tuo sospetto. Anch'io avevo posto attenzione al pezzo della Baldwin's - St. james perchè già a colpo d'occhio non mi convinceva del tutto, dandomi una sensazione strana. Ed infatti se si analizzano i DETTAGLI GIA' DA TE SAPIENTEMENTE INDIVIDUATI se ne ricava un quadro di assoluta non conformità con un pezzo originale ed autentico. In particolare le ciocche dei capelli, e la lettera punica........ Poniamo infatti attenzione al modellato dei capelli....... mah?!?!!?!?! Poi, è vero che per poter giudicare le superfici ed il metallo di una moneta occorrerebbe averla in mano, ma già dalla foto l'idea che se ne ricava non è positiva. Secondo me proprio per mascherare la tecnica della presso-fusione con la quale è stata realizzata, hanno fortemente trattato la superficie della moneta con quei micro segnetti rendendola luccicosa...... Anche per me il pezzo non è buono! Odisseo1 punto
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Ovviamente bisogna esaminare anche l'altro lato della moneta, quando si hanno dubbi. Passo al settore 3. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8)Baldwins Qui le differenze sono meno eclatanti, ma è possibile riscontrare una diversa resa della pupilla dell'occhio e soprattutto l'irregolarità della porzione del bordo, che non mostra più la sua natura perlinata.... Possiamo condannare questi ultimi tre esemplari ? Ovviamente posso sempre sbagliarmi nel mio giudizio e gradisco molto le vostre opinioni. Il n. 6 era apparso per la prima volta nel 2012, il n. 7 nel 2016 e il n. 8 (Baldwins) nel 2017 e nessuno aveva precedente pedigree e quindi apparentemente non provengono dai famosi ripostigli di diversi anni fa....1 punto
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Scusate signori, finalmente sono riuscito a recuperare il mio vecchio account, i pessimi commenti di DANALBE sono miei fatto con quell'accont provvisorio. Ho provveduto a comunicare allo staff il doppio account ed il problema, ora che tutto è risolto continuero a scrivere, se vi faccio piacere, con il vecchio e glorioso danielealberti.1 punto
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Per completezza, mi dimenticavo che nel corso della seconda guerra punica in Sicilia sono avvenute alcune rare contromarche, per le quali rimando alla pubblicazione qui scaricabile: http://www.webalice.it/giovanni.santelli/nua1001.html1 punto
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Posso raccontare un mio aneddoto..... Intorno al 1984 ero andato con mio padre, su appuntamento, al medagliere del Museo dell'Aquila per visionare la presenza di eventuali denari della Guerra Sociale, essendo allora impegnato alla stesura del mio Corpus su quella monetazione. C'era una signora, di cui non ricordo il nome, che era gentilissima e mise a mia disposizione gli armadi metallici con cassettiere piene di monete antiche. Lei ovviamente stava sempre vicino a me e, durante la ricerca, mi ricordai dell'importante serie di Alba Fucens, che fu già descritta da Attilio Stazio come presente in quel medagliere. Chiesi pertanto alla signora dove poteva stare la cassetta con le monete di Alba Fucens. Non ebbe difficoltà a rintracciarla. Quando depose la cassetta sul tavolo ebbi un tuffo al cuore. Le monetine erano ammassate alla rinfusa e proprio l'emiobolo, una sottile monetina, rischiava di essere schiacciata da altra moneta più grande di altra zecca che stava occupando lo stesso riquadro nella cassetta. Non riuscii a reprimere un moto di rabbia per vedere la trascuratezza con cui venivano conservate le monete e feci notare la cosa alla povera funzionaria, che era visibilmente imbarazzata e probabilmente non aveva una sua personale colpa. Nel frattempo squillò il telefono nella stanza vicina e la signora si allontanò per rispondere e fu piuttosto impegnata. Intanto io restavo a osservare il materiale, rimettendolo un poco in ordine. Poi mi venne d'istinto una perfida idea. Strizzai l'occhio a mio padre, che mi stava guardando perplesso, e tirai fuori dalla tasca una di quelle piccole custodie lenticolari rigide per conservare piccole monetine, con un sottile strato di ovatta (e non mi ricordo perché l'avevo in tasca da lungo tempo). Misi l'emiobolo nella custodia e, sempre strizzando l'occhio a mio padre, la misi nel mio taschino. Avevo appena finito l'operazione quando la signora rientrò nella stanza dove eravamo presenti e mi chiese se avevo ormai finito. La ringraziai e la signora ripose la cassetta nell'armadio. Sotto i cassetti c'erano depositati alcuni sacchetti di stoffa, alcuni chiusi con ceralacca e altri non sigillati. Chiesi gentilmente cosa contenevano questi sacchetti e lei mi rispose che erano vari ripostigli, evidentemente ancora da riordinare. Chiesi se potevo vedere almeno uno. Tirò fuori un bel sacchetto fra quelli non sigillati, che risultò essere pieno di coronati medievali, credo angioini, in ottimo stato di conservazione... La ringraziai e lei stava ormai chiudendo l'armadio, quando le chiesi se non mancava qualcosa.... Lei rimase di stucco e allora tirai fuori dal mio taschino il piccolo astuccio con l'emiobolo di Alba. Le spiegai che avevo provveduto a migliorare la sicurezza di quella monetina, che facilmente si sarebbe spezzata anche per l'evidente forte cristallizzazione e che era anche la prova di una carenza di sicurezza durante una ricognizione al medagliere. Il suo imbarazzo fu così forte che provai pena e la consolai, raccomandando al contempo un maggiore rigore con i visitatori. Inutile dire che lei si profuse in mille scuse e non nascondo di avere provato per un momento una perfida soddisfazione di avere messo in difficoltà una povera funzionaria della Soprintendenza.... Ci congedammo poi con grande calore e non ebbi più occasione di tornare a quel medagliere. Quindi, se il medagliere di L'Aquila è sopravvissuto al terremoto e ci sono ancora le monete di Alba Fucens, forse ritroverete il mio vecchio astuccio trasparente, che amorevolmente avevo poi rimesso nella cassetta con l'unico esemplare noto di emiobolo di Alba.....1 punto
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Sono tra quelli che hanno sempre sostenuto che questa "variante" non esistesse, o cmq fosse una bufala. Vedendo queste immagini invece mi sto ricredendo, perchè la moneta non appare per nulla falsa, il peso è corretto, non avrebbe alcun senso che un falsario produca una moneta così perfetta per poi cadere su un dettaglio "minore" come quello delle iscrizioni sul contorno. Non pare nemmeno manomessa, che è l'ipotesi più diffusa per spiegare l'esistenza di alcune monete con questo contorno. Secondo me insomma è buona. Visto che si tratterebbe di una moneta piuttosto rara, escluderei che nel 2002 sia stata coniata con questo contorno appositamente: secondo me è possibile sia sta usato per errore un tondello italiano (o di altra nazione che usa le stelline), magari alcuni tondelli sono capitati per erorre nella partita dei tondelli austriaci (i tondelli vengono prodotti da ditte esterne, alcune di queste ditte producono tondelli per diversi paesi). In passato avevo visto sul web foto di monete di altri paesi con scritte sul contorno sbagliate proprio perchè sono stati usati (non so se in buona o cattiva fede) tondelli di altre nazioni. Cmq sia un pezzo interessante.1 punto
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Lasciamo che chi debba placare l' animo lo plachi e torniamo a parlare di monete, argomento che di solito rasserena. MI è arrivato, finalmente (esitavo visto il costo che ornmai questi volumi di saggi hanno raggiunto, anche se contengono delle vere e proprie miniere di dati e informazioni) il volume dei saggi dedicati a Georges Le Rider, past president della Commissione Internazionale di Numismatica, valentissimo numismatico, la cui biblioteca tra l'altro è stata venduta pochi anni or sono sul mercato numismatico , Travaux de Numismatique offerts à Georges LE RIDER, Spink London 1999 Nella raccolta di saggi è presente un bello scritto di Giacomo Manganaro, professore all'università di Catania, sulle frazioni che abbiamo tanto a cuore. Come sapete, e Manganaro ci informa, in Aristofane queste monetine vengono citate come :Greek_Mu: :Greek_Iota: :Greek_Kappa: :Greek_Rho: :Greek_Alpha: ' :Greek_Kappa: :Greek_epsilon: :Greek_Rho: :Greek_Mu: :Greek_Alpha: :Greek_Tau: :Greek_Alpha: , mentre in Epicarmo troviamo esplicitamente le dizioni di litra, emilitron, exantion e pentonkion. Manganaro ci informa che le frazioni erano sempre correlate con la dracma : l'obolo quale sesto, la litra quale quinto; ed afferma che la litra fu emessa probabilmente successivamente all'obolo, anche se il termine litra è termine preso in prestito dal lessico siculo, ma il suo valore monetale applicato ad una frazione della dracma (1/5) in alternativa all'obolo (1/6) è creazione dei greci in Sicilia Il pentonkion e lo hexas avrebbero costituito il "ponte" tra il sistema dell'obolo : divisibile in 10 chalkoi , ovvero l'onkia siciliana) e la litra : divisibile in 12 onkiai, ove quest'ultima sarebbe la risultante dei contatti tra popolazioni greche arrivate in sicilia e popolazioni sicule precedenti. Il pentonkion è un hemiobolo e la somma di due pentonkia e di un hexas corrispondeva esattamente alla litra! I dettagliati sistemi di ricostruzione dei meccanismi di compensazione dei vari sottomultipli illustrati da Manganaro nel suo saggio si sforzano di trovare una logica metrologica tra queste frazioni ove sembrano convivere dei sottomultipli assai, troppo, vicini tra loro per peso e quindi difficilmente giustificabili, sul piano teorico dell'emissione monetale. Tanto per dare un esempio di come la metrologia di queste frazioni sia ancora discussa citerò Cahn , eccellente studioso della zecca di Naxos che definisce litre quello che Nicola Parise, altrettanto eccellente studioso di numismatica Magnogreca definisce oboli... I greci di Sicilia per le frazioni monetali disponevano dell'obolo, corrispondente ad 1/6 della dracma che poteva essere attica o calcidese, e altresì disponevano della "litra" , valutata 1/5 della dracma,come troviamo attestato proprio su una moneta, una dracma di AKRAGAS che riporta la legenda : PEN(TALITRON) - in caratteri greci ovviamente - sotto l'aquila al D. Mentre la stessa zecca ha prodotto una frazione con la legenda LI(TRA) sotto il granchio al rovescio, che chiaramente si connota come litra .. Ma chiediamoci il perche della necessità di tanta chiarezza (legende che segnalano il valore sono tutto sommato assai rare , tanto più nella "laconocità" delle legende sulle monete sicule di alta epoca. Il perché forse può essere ravvisato nella necessità di proclamare che NON si trattava più di un obolo bensi di una litra! Resta comunque assai ardua la ricostruzione del contesto di circolazione monetale nell'economia di mercato del V secolo in Sicilia. La quantità però di heas, peontonkia, tetrantes e trientes induce a ravvisare una forte diffusione ed utilizzo di tali nominali utilizzati per glis cambi all'interno di questo sistema economico. Altra osservazione rilevante è che quasi nessuna "poleis" pare essere rimasta esente dall'emissione dei frazionali più minuti : hexas e pentonkia : Siracusa, Gela, Lentini, Kamarina, Akragas, Himera, Selinous, Motya , Segesta (manca però ancora il pentonkion), Katane. Il passaggio dal sistema dell'obolo al sistema della litra segna, per Manganaro, un momento fondamentale , un vero e proprio spartiacque nella storia dell'economia monetale delle poleis siceliote. A Siracusa è possibile ricostruire esattamente il momento in cui avvenne tale cesura. Boheringer attribuisce le ultime emissioni degli oboli alla Serie XIIe del cosiddetto Demareteion , mentre dalla successiva Serie XIII-XIV (del Ketos) appare già la litra caratterizzata da tondelli larghi e piatti. La litra diviene cosi la moneta primaria per il mercato locale di una poleis a regime democratico in cui i prezzi sono aumentati. E' possibile immaginare che la fine del regime delle tirannidi abbia portato ad un rincaro delle merci, indotto dalla più libera circolazione di uomini e di merci. E' possibile quindi che tale passaggio fondamentale dall'obolo alla litra, sia riconducibile ad un fenomeno inflazionistico per cui occorreva un nominale più pesante di appena 1 hexas : 0.14gr. (rispetto all'obolo) per comprare le stesse quantità di merci ? Ipotesi affascinante del Manganaro che contribuisce all'indagine sulla complessa questione della monetazione frazionale siciliana, che molto ha sicuramente ancora da svelare.. numa numa PS nel suo saggio il Manganaro fa riferimento anche ad un articolo del Lazzarini (Due nuovi piccoli nominali d'argento, RIN 1997 pp74-84) che riporta nientemeno che una nostra vecchia conoscenza : la tellina ! Ho recuperato l'articolo ed è interessante rilevare che il listino in cui comparve tale frazione mette nella descrizione : schinieri, per analogia , dice il Lazzarini, con un altro tipo di oboli attribuito ad Himera. Il Lazzarini corregge l'errata attribuzione e identifica invece la rappresentazione con la famosa tellina, (Donax Trunculus) ed illustra anche altri diversi esempi di rappresentazioni di molluschi su divisionali greche del V/IV secolo. Manganaro riconferma l'attribuzione del tipo alla tellina , già peraltro da lui sancita nella famosa pubblicazione (dai mikrà..etc.) e infine ripresa e confermata nel recente articolo a firma di Campana-Santelli. Chi se lo immaginava che un mollusco cosi piccolo, facesse scorrere tanto inchiostro ? :D1 punto
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