Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      14

    • Numero contenuti

      20123


  2. matteo95

    matteo95

    CDC


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      5156


  3. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      5568


  4. principesax

    principesax

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1302


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/03/17 in tutte le aree

  1. ultima McAlee 1153b 2 dot sotto il collo. EPENN ETPOV ME KV DEKIOC KECAP
    4 punti
  2. Beh a qusto punto per dare un pò di colore, scomoderei il grande Raffaello, per donarci uno dei suoi magnifici ritratti... Raffaello, Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi, 1518-1519, Firenze, Galleria degli Uffizi L'incanto e d'uopo, un dipinto dove l'atmosfera colta dal talentuoso Raffaello Sanzio, e quasi imbarazzate per veridicità, per non parlare della raffigurazione pittorica, anch'essa inequivocabilmente sublime, con veste papale tecnicamente esagerata... Omaggiamoli questi due grandi personaggi del Rinascimento, con un tondello che con la sua rappresentazione simbolica, rafforza il suo stato conservativo fuori dal comune, per tipologia, meritando di essere condiviso e raccontato... PERUGIA Leone X (Giovanni de'Medici), 1513-1521 Quattrino.
    4 punti
  3. Cari amici, ecco l’idea che vi accennavo in un altro post, certamente un po’ folle, indubbiamente non nuova. PREMESSA Il “mondo” della monetazione longobarda è multiforme e difficile da “abbracciare”. Questo accade per vari motivi a mio avviso, da un lato certamente parliamo di una monetazione assai complessa, nella quale purtroppo gli esemplari sono spesso pochi e decontestualizzati, dall’altro l’approccio dei numismatici italiani, che di fatto sarebbero stati privilegiati nel tentativo di sistematizzazione, è stato a mio avviso dispersivo e mal concentrato. Approcciarsi alla numismatica longobarda significa trovarsi di fronte a una miriade di testi (libri, articoli, atti, cataloghi, etc etc), dove molto spesso il “tema” di fondo dell’autore è il tentativo, espresso o meno, di imporre la propria “visione” e la propria “soluzione”, spesso fissandosi sul dito che indica la luna, senza mai vedere la luna e le stelle…. Ora, non mi pare di raccontare cose strane, infatti basta leggere i post di lamoneta sul tema longobardo per “cozzare” ancora contro il medesimo approccio, una visione del micro, spesso avulsa dal macro, sempre atta ad imporre la propria idea di partenza, difficilmente “aperta” all’altrui pensiero quale strumento per fare insieme un ulteriore passo avanti. L’IDEA L’idea di questo misero numismatico che scrive è che il primo approccio a questo problema dovrebbe essere “ragionieristico-numismatico” passatemi il termine….. mi spiego meglio. Se partire dalla monetina X cercando dinamiche a valenza universal-longobarda non paga e non ha mai pagato, forse si può fare l’inverso. Non mi preoccupo delle attribuzioni dubbie per ora Non mi preoccupo di definire le zecche di emissione per ora Non mi preoccupo di dare spiegazioni (lettere, simboli, la mano, i monogrammi etc etc etc) per ora MA censisco….tutto….e in modo sistematico Nel limite del possibile un “corpus” I CONFINI In questo senso non porrei confini, il lavoro richiederà tempo e pazienza quindi: il cosiddetto “periodo pannonico” – SI… per ora, benché alcune dubbie, SI argento SI monogrammi leggermente diversi sulle “siliquette” – direi SI diverso posizionamento dei ”pallini” sulle silique…direi NO perché non crea “variante”, ma tenderei poi a sistematizzare nella medesima variante, le combinazioni note (abbiamo fatto la stessa cosa sulle vittorie vandale con “pallini” al retro sparsi) imitative SI (incluse, per ora almeno, tutte quelle silique potenzialmente imitative delle bizantine) falsi SI (in una sezione a sé) dubbie SI….soprattutto loro Longobarde del sud SI, con relative imitative del primo periodo…nei limiti del possibile, IL METODO L’idea è quella di un corpus di “varianti”, quindi se esistono “note” 10 monete di XXX con la lettera Y davanti al volto, basta 1 foto, magari la più chiara… Se esiste la medesima moneta con la legenda spezzata in modo diverso, va citata… DN POEMENIVS PF AVG è diverso da DN POEME-NIVS PF AVG o da DN POEM-ENIVS PF AVG Le lettere davanti al volto…tutte, in modo separato…. Non so, chi ha dimestichezza con il RIC volume X soprattutto, ma il RIC in generale, di certo mi capisce…. Per ogni moneta sarebbe , NEL LIMITE DEL POSSIBILE, necessario indicare: 1 - peso 2 - dimensione 3 - orientamento conii 4 - n. esemplari noti (di quella variante con quella lettera o con quella spezzatura…etc), pesi o almeno il peso medio, la mediana e la moda (su numeri significativi) 5 – fonte e bibliografia di riferimento (ad esempio per la Flavia Ravenna/Parma di Carlo basta citare Crusafont 2003, Crusafont 2004, Bellesia 2004 e Arslan moneta e circolazione monetaria quale eredità bizantina? Ovviamente tutti con titolo completo IO mi offro di sistematizzare questo lavoro, raccogliendo e sistematizzando tutto quello che viene postato qua su questa discussione, annotando tutto e facendo la dovuta ricerca bibliografica e integrativa delle varianti A VOI, e mi riferisco ad esempio a @numa numa , @dux-sab, @adelchi , @eliodoro , @giollo2 , @chievolan , solo per citarne alcuni, (e di certo ne dimentico molti, quindi nel caso “chiamateli a raccolta” ) chiedo di postare le varianti mettendo, NEL LIMITE DEL POSSIBILE, per ogni immagine: 1 - peso 2 - dimensione 3 - orientamento conii 4 - n. esemplari noti, pesi o almeno il peso medio, la mediana e la moda (su numeri significativi) 5 - fonte e bibliografia di riferimento A COSA SERVE La visione d’insieme è un punto di arrivo, ma soprattutto un grande punto di partenza, in questo caso ad esempio per un grande lavoro “ragionato” e non di pura raccolta sistematica. Il RIC o il DOC (bizantine), o il MEC vol 1, sono stati punti di arrivo di infiniti articoli, ma sono stati anche e soprattutto punti di partenza per un nuovo lavoro… Alla fine avremo un grande “quadro” d’insieme, corredato da una bibliografia di tutto rispetto Prima di partire…con una piccola risposta…quanti dicono “CI STO?” Non sarà così impegnativa come sembra…non abbiamo fretta…non dobbiamo riassumere tutto in 6 giorni per poi riposare…. Chi vuole può postare anche una moneta a settimana...chi vuole una al giorno… Ci proviamo? Avete domande? Siete d’accordo in generale? Tenete presente che “da soli” questo è un lavoro che non si può fare…qualcosa sfugge, certamente. Da soli ci si fossilizza sulle proprie convinzioni e si lavora a volte per dimostrarle a tutti i costi… invece di cercare la verità più plausibile si cerca di dimostrare la propria…. Si guarda il puntino del traguardo e non si vede tutto il panorama intorno, la strada, e tutto il resto…. Un saluto Alain Gennari
    3 punti
  4. Ciao Giovanni, Io nonostante aziendalmente fossi presente con la pubblicità sui cartelloni e come sponsor dell'evento con i bambini, non ho partecipato con lo stand per motivi tecnici. Ero anche presente fisicamente però e posso dirti che il flusso di pubblico non è mancato, soprattutto le mattine. I pomeriggi erano molto più soft. Qualche problema con l'aria condizionata e con gli spazi un po' angusti, ma ottima la logistica ed il servizio di sicurezza. Monete ce ne erano, di qualità poche ma come in tutti i convegni italiani, e poi bisogna vedere cosa ad ognuno di noi interessa. Il lato "commerciale" quindi lo posso solo supporre non avendoci lavorato direttamente: faccio sempre la tara tra coloro che piangono miseria e coloro che di mestiere fanno anche i cantastorie. Ne ho dedotto (visti anche gli acquisti mostratimi e/o pubblicati qui e li) che grosse cose non son state, ma nemmeno la tragedia che qualcuno ha percepito. Certo non è il Riccione, e difficilmente lo sarà ancora, che i nonni ricordano. Bisogna a mio avviso ringraziare chi ha permesso di mantenere vivo questo appuntamento dopo tutte le vicissitudini trascorse. Fuori e prima del convegno quest'anno mi sono dilettato ed intrattenuto spesso con i colleghi e non della vecchia guardia presenti fisicamente in loco nei soliti lidi, diciamo.
    3 punti
  5. Certo che @dabbene quella del Cordusio e di Milano, è davvero una grande realtà numismatica, una eccellenza italiana, se non "l'eccellenza" per antonomasia. Saluti
    3 punti
  6. Milano ha la sua Cappella Sistina... Un vero gioiello sconosciuto ai più è proprio prima dell'attuale Museo Archeologico di Corso Magenta, i volontari del Touring Club ne curano le visite. E' la Chiesa di san Maurizio al Monastero Maggiore, dove si respira grazie alle opere di artisti di scuola lombarda la vera aria del Rinascimento. La Chiesa è sconsacrata, l'effetto al visitatore toglie il fiato dalla gola, credo che qui debbano più parlare le immagini delle parole. Sotto l'altare maggiore
    3 punti
  7. Ciao a tutti, Vi segnalo l'evento organizzato dal Circolo Numismatico Romano Laziale in collaborazione con il Dott. Umberto Moruzzi che si terrà a Roma, Biblioteca del Pontificio Istituto Biblico - Piazza della Pilotta n. 35, il giorno 16 settembre 2017 dalle ore 09.30 in poi... Vi allego programma: BIBLIOTECA DEL PONTIFICIO ISTITUTO BIBLICO Piazza della Pilotta 35 – 00187 Roma SALA PAOLINA SABATO 16 SETTEMBRE 2017, ALLE ORE 9,30 IL CIRCOLO NUMISMATICO ROMANO-LAZIALE PRESENTA LA TAVOLA ROTONDA : “NUMISMATICA & SLAB” Una moda o il futuro? Programma dei lavori ORE 9,30 "Saluti di benvenuto" del moderatore Bernardino Mirra Socio fondatore del C. N. R. L., membro dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici e della S.N.I. ORE 9,50 "Qualità nella certificazione: Non solo slab" Luca Alagna Vice Presidente N.I.P. - Numismatici Italiani Professionisti ORE 10,10 "Gli slab, quale garanzia?" Umberto Moruzzi Consulente e Studioso Numismatico ORE 10,30 Coffee break ORE 11,00 "MCGS & CGT: un nuovo metodo di grading numismatico" Claudio Capitini SPGN-Studio Professionale Grading Numismatico ORE 11,20 "La perizia nello slab per le monete italiane" Francesco Di Rauso Collezionista, Pubblicista, membro dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici. ORE 11,40 "Il parere di un collezionista" Pierpaolo Irpino Collezionista, Curatore de "Il Tornese", membro del Circolo Numismatico Partenopeo Evento organizzato con il sostegno della "MORUZZI NUMISMATICA" Per info: [email protected] – cell. 3315987116 INGRESSO LIBERO Alla fine del dibattito è previsto un pranzo nel bar/tavola calda della Pontificia Università Gregoriana, ubicata di fronte alla Biblioteca, che avrà un costo di € 10,00 a persona. Solo previa vostra prenotazione, via mail, telefono o pagina Facebook , entro mercoledì 13 Settembre 2017. Nel pomeriggio verrà eseguita una visita alla Galleria Doria Panphili: Galleria Doria Panphili - costo € 12,00 a persona, biglietto intero - € 8,00 i biglietti ridotti e per i gruppi. Purtroppo non fanno visite guidate ma avremo a disposizione alcuni auricolari, ci organizzeremo in modo da riportare a tutti ciò che si ascolterà dall'auricolare.
    2 punti
  8. la moneta non e' mia. E' la moneta esposta a palazzo tursi. Il museo e' visitabile e potete vedere tante monete rarissime come le 25 doppie, le 20 doppie, i sei scudi, i tre scudi, lo scudo del unione , il grosso multiplo ecc.. Una statua di Antonio Canova, due violini di Paganini, e molti quadri
    2 punti
  9. Mi intrometto nelle vostre giuste disquisizioni, ho visto il pezzo da 5 sterline, una bella monetona, mi è piaciuta, e l'ho acquistata, allego la foto del R/ saluti TIBERIVS
    2 punti
  10. Se invece preferite una lettura di un periodo più recente per esempio di Maria Teresa potreste leggere questo articolo dalla Rivista OMNI 9 dal titolo " The Quattrino struck in Milan under Maria Theresa of Austria. A pattern or a circulation coin ? " di Riccardo Marzi e Mario Limido L'articolo è il settimo nell'indice http://www.wikimoneda.com/OMNI/revues/OMNI_9.pdf
    2 punti
  11. https://www.acsearch.info/search.html?id=3582421 Misox/Mesocco, Soldino o.J., ex Slg. G. Wüthrich, selten Misox/Mesocco. AR Soldino o.J. . HMZ 2-584b.
    2 punti
  12. Ciao @Liamred00, condivido , in linea generale , il tuo pensiero , anche se nella seconda parte diventa un po' confuso . Ogni generazione passata ha tramandato quello che osservava di anomalo in cielo tramite la "tecnologia" dei suoi tempi , cioe' quella di cui usava quotidianamente e soprattutto tramite le conoscenze scientifiche disponibili . Il termine UFO e' moderno , quello Prodigi e' antico , ma la sostanza non cambia ; poi e' l' interpretazione che noi gli diamo a fare la differenza tra l' antico e l' attuale . Ritengo comunque che gli antichi non fossero dei cialtroni , ma che rappresentassero fedelmente cio' che osservavano , nelle pitture o negli scritti .
    2 punti
  13. Non puoi vederlo da nessuna parte perché è presto, mancano ancora 4 mesi al 2018! Per il resto della domanda non rispondo perché noi qui cerchiamo di parlare di collezionismo, esordire con domande che hanno a che fare con il commercio, e in particolare la tua denota che non sai come funzioni il collezionismo, e di conseguenza ottenuta la risposta sparirai da questo forum. Se hai voglia di imparare qualcosa, usa il tasto cerca in alto a destra, troverai la risposta alla tua seconda domanda.
    2 punti
  14. Affresco dell'aula claustrale di scuola foppesca
    2 punti
  15. E poi vedo un ingresso non il principale, il secondario in alto troneggia HUMILITAS e qui tornano i Borromeo col loro motto e parte del loro stemma, e poi in fondo ritorniamo sempre lì....
    2 punti
  16. Segnalo che a partire dalla giornata di ieri è disponibile la nuova edizione del libro per eccellenza sulle sovrane d'oro " The Gold Sovereign". essendo l'autore originale Micheal Marsh deceduto oramai diversi anni fa l'opera è stata questa volta aggiornata da Steve Hill , illustre numismatico inglese che dopo aver lavorato per Spnk e Baldwin's attualmente lavora per Sovereign Rarities. Questo volume include per la prima volta sia le full sovereign sia le mezze e pure i recenti quarti. Viene inoltre ,sempre per la prima volta, fornito un prezziaro degli esemplari censiti. Il prezzo del volume è di 35£ più spedizioni ed è ordinabile dal sito dell'editore Token Publishing. Codice ISBN 9781908828361 Copertina cartonata e 208 pagine
    2 punti
  17. Il 2 settembre è ricordato per essere l'anniversario di uno degli eventi più traumatici e tristi della storia di Londra: The Great Fire ( il grande incenndio ) . L'evento ebbe come luogo d'origine il forno di Thomas Farriner in Pudding Lane alle ore 1:00 am. ca. della domenica del 2 settembre 1666. ( Thomas Farriner era il panettiere incaricato di fornire le scorte di pane alla flotta reale impegnata nelle guerre Anglo-Olandesi ) . L'incendio, fomentato dal forte vento , divampò in breve tempo tanto che dopo solo 6 ore circa 300 case erano già state bruciate. Nel pomeriggio della stessa giornata si stima che ogni ora circa 100 case vennero bruciate e a poco , se non a nulla, valse l'ordine di Carlo II ( informato verso le 11 am. ) di far demolire gli edifici confinanti. Londra bruciò praticamente ininterrottamente fino alle 12 circa del 6 settembre. I danni furono estremamente ingenti: circa 13.200 furono le case e 87 le chiese distrutte. 5/6 della città venne interessata dall' incendio l' 80% della popolazione rimase senza casa ( circa 80.000 persone ) Il confronto fra il prima e il dopo è ben evidente guardando queste due incisioni del famoso Wenceslaus Hollar. A questo link è possibile guardarle in dettaglio https://www.bl.uk/collection-items/great-fire-of-london-map
    1 punto
  18. Rileggendo la discussione sull'Aquila di Giove che è ritornata dall'oblio di recente, ho letto del raro statere d'oro di Gneo Cornelio Lentulo Marcellino. Non avendo trovato un'immagine a colori nel catalogo https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G35/23, l'ho cercata nella sezione online del British Museum ed eccola in tutto il suo splendore. Ho fatto aggiungere la foto sul nostro catalogo. Un saluto a tutti
    1 punto
  19. ...come lo fu prima di allora, e come (purtroppo!) è tuttora... Va anzi sottolineato che la nostra bella discussione non ci sarebbe stata, senza l'attento occhio di un numismatico abituato a soppesare le differenze formali.
    1 punto
  20. E' un 100 Won della Corea del sud.
    1 punto
  21. @Rocco68, non ho il Gigante.....speriamo che qualcuno l'abbia preso e riferisce; ma conoscendo come funzionano le cose....per me c'è anche quest'anno. A parte questo, come al solito fornisco il mio parere e contribuisco. Per me non esiste alcun 120 Grana 1788 senza le sigle del Perger. La moneta è riportata sin da quando non so di preciso.....come della coll. Prota; mai vista e mai apparsa.....per me è un errore.
    1 punto
  22. DE GREGE EPICURI Direi che hai fatto un bel colpo: tutte monete diverse e non poche anche rare o non comuni!
    1 punto
  23. Di questa emissione si conoscono solo due esemplari, Londra e Parigi. Una moneta autentica, di grande fascino, ma anche di grande problema di inquadramento storico e numismatico. Proprio su questa emissione sto preparando da un mese un impegnativo articolo da pubblicare, in cui confuto la teoria di Crawford per una emissione durante il governatorato di Lentulo in Siria.... Preferisco attendere il completamento e la pubblicazione dell'articolo, tra pochi mesi....
    1 punto
  24. ne esistono 8 esemplari da 25 doppie Madonna con bambino. Esiste un altro esemplare da 25 doppie ma con il Castello che e' quello in collezione Carige. Magari non tutti vengono a Genova quindi pensando di fare cosa gradita a postarlo.
    1 punto
  25. Praticamente bastava non guardare più le lettere ma solo il numero. la tua banconota emissione serie 217 è ovviamente compresa tra la serie 143 e la serie 239
    1 punto
  26. Controllo I riferimenti sul Traina e ti rispondo, A distanza anche di cento anni si troveranno nuove varianti sulle Piastre di Ferdinando II
    1 punto
  27. OHHH Bravo Marco !! Scelta saggia quella di liberarla dalla perizia Questo è un mio esemplare di Scudo Stretto coniato al torchio , senza ghiera, dell'anno precedente. la Sigla S M fa riferimento ad uno zecchiere di cui , purtroppo, non conosciamo ancora il nome. A riguardo del titolo della discussione , segnalo questa discussione che ho iniziato l'altro ieri dove si parla anche dell'introduzione del torchio per conire le monete in Inghilterra , a partire dai primi mesi del 1663.
    1 punto
  28. OK, ci provo io: La serie del '47 va da A51 (000000, o forse 000001, non ne ho idea) a T143 (999999) Quella del 48 comincia con U143 (000000) e continua così. Dopo U143 (999999) iniziano le V143 e così via fino a Z143. Poi inizia A144 e via discorrendo prima le lettere e poi i numeri (compresa la tua T217) fino a A239. L'ultima 1000 lire del 1948 è la B239 (999999). Con la C239 (000000) entriamo nel 1949. Ciao ciao Stefano
    1 punto
  29. Certo, ma quello che può variare è l'interpretazione delle cose. Ok, seguendo questo ragionamento io ad esempio dovrei credere alle streghe, perchè le cronache di una certa epoca dicevano che le streghe venivano messe al rogo dopo appositi processi. Lo dicevano loro e ne scrivevano interi rapporti sopra, quindi è vero che le streghe esitono o sono esistite. No, penso che le cose non siano così semplici e lineari come vorremmo, semplicemente perchè non esiste una correlazione sempre automatica e diretta fra quel che si vede (o si pensa di vedere) e quello che è, tanto nell'antichità come oggi. Inoltre esisteva, allora come oggi, la possibilità di mentire o il lavorare di fantasia. L'unica cosa che non esiste sono delle prove a sostegno di siffatto modo di ragionare... ma vedo che questo "particolare" non sembra importare granchè. La pappa pronta a comando è senz'altro comoda. Se vogliamo convincerci di qualcosa siamo liberi di farlo, ma la storia è tutt'altra faccenda: quella si basa sui riscontri archeologici, mentre sulla fede senza prove si basa la religione.
    1 punto
  30. E per chi verrà domenica 10 al Cordusio per la prima distribuzione del Gazzettino, oltre a qualche portachiavi del Cordusio che ho già postato, anche gli utili segnalibro del Cordusio che qui sotto vi mostro...insomma di tutto e di più
    1 punto
  31. La variante a è leggermente più rara della b. Wildwinds esagera segnalandone soltanto tre esemplari (anche wildwinds scantona).
    1 punto
  32. è un evidente errore di acsearch.... o della Jesus Vico S.A..... penso che sia la RIC 256 a https://www.acsearch.info/search.html?id=2454360
    1 punto
  33. Grazie Elio, troppo gentile, magari lo fossi, ci sono altre persone molto più preparate di me, vuoi perchè hanno fatto l'università, vuoi perchè si sono date anima e corpo allo studio. Una di queste l'hai già citata; Raffaele Iula, alias @caio ottavio . L'idea mi piace moltissimo. Mi ritengo a vostra disposizione per quello che posso fare nel mio piccolo naturalmente.
    1 punto
  34. ma perchè metti sempre foto piccole !!! lo stemma mi sembra quello dei Trivulzio
    1 punto
  35. Carlentini è una località vicina a Lentini, poco più a sud, e ha fornito diversi ritrovamenti monetari... Il ripostiglio di Carlentini 1984 è brevemente descritto su COIN HOARDS vol. VIII, 1994, pag. 166. Purtroppo non ho questo volume (possiedo la serie dei volumi fino al VII). Per cui chiedo cortesemente se qualcuno lo possiede, di poter scansione la suddetta pagina e capire cosa c'è scritto....
    1 punto
  36. @Poemenius Ipotesi di lavoro stimolante. Se vuoi posso dare una mano con la ricerca bibliografia.
    1 punto
  37. Mario questo pezzo, pur interessante iconograficamente, e' un riconio tardo, certamente non coevo. Una sorta di prova o meglio di ibrido realizzato in epoca successiva forse per uno scopo agiografico volto a celebrare i duchi di Milano piu' che a necessità' di ostentazione o donativo quali erano normalmente le medaglie a quell'epoca. La coll Verri aveva una serie di tali medaglie che sono poi confluite in diverse collezioni successive, una delle ultime la grande coll di Milano esitata in Leu 98 e successivamente un listino che descriveva una selezione di monete rinascimentali offerta alcuni anni fa privatamente da Nomos. Tutto questo solo naturalmente non toglie l'interesse per queste testimonianze iconografiche che fanno parte, a pieno diritto, della storia monetale meneghina.
    1 punto
  38. Confermo, tutte e due. L'unico dubbio potrebbe essere il mint della seconda, A o delta? Fosse delta sarebbe una R5 not in RIC! :-) Ciao. TWF
    1 punto
  39. Concordo pienamente con @sandokan . Vanno tenuti a prescindere per il valore simbolico che avevano (per esempio a me mancano ancora le schede telefoniche degli anni 80-90). Quelle sono una delle cose che un collezionista o appassionato che sia, deve avere assolutamente (parer mio). Io preferisco mettere il valore attuale in secondo piano (ben venga se poi vale qualcosa) ma cose così non andrebbero mai vendute (o almeno io non le venderei MAI)
    1 punto
  40. Una delle domande che su alcune pagine del sito viene più spesso avanzata è "Quanto vale ?" , riferita a monete, gettoni, medaglie : quasi che molti, rinvenendo in un cassetto uno di questi oggettini, abbia la speranza di aver messo le mani se non su un tesoro, quanto meno su un qualcosa che abbia pur sempre un certo valore. Manca - non sempre ma spesso - la curiosità di saperne di più su ciò che si è rinvenuto e che può essere interessante, anche a prescindere dal suo controvalore monetario. Come i miniassegni, ad esempio : sono stati davvero una "moneta di necessità" e come tali hanno circolato a pacchi e per un tempo non brevissimo. Poi, come per le schede telefoniche, intervenne la speculazione per cui furono stampati assegnini anche belli graficamente, che venivano venduti ai collezionisti ad un prezzo superiore al valore facciale e che di fatto circolavano pochissimo, o quasi mai. E' verissimo che oggi non sono più ricercati e pertanto il loro valore è crollato. Restano tuttavia come memoria di un certo periodo e di una funzione svolta : magari fra un secolo verranno ricercati, di nuovo collezionati e allora - forse - varranno pure qualcosa !
    1 punto
  41. Posto per paragone il rovescio della mia Piastra 1816, per notare come sia stato "adattato" lo stemma ufficiale alle monete. Saluti, Rocco. ...le torrette sono sempre 10.
    1 punto
  42. è opportuno aggiungere inoltre che con il milled coinage venne introdotta la guinea d'oro ,moneta molto apprezzata che venne coniata fino al 1814. La prima guinea d'oro venne coniata il 6 febbraio 1663 con un peso di 8,35 gr e diametro di 25mm. Il valore originario era di un pound o 20 shilling ,ma a causa dell' aumento dell'oro, il suo valore al 13 giugno 1667 era già di 24 shillings. Il dritto e rovescio della prima guinea di Carlo II vennero realizzati da John Roettiers ( 1631 - 1703 ).
    1 punto
  43. Di strettamente necessario credo non ci sia nulla se non il piacere personale di ognuno di noi
    1 punto
  44. Ma che bello quando salgono i cattedra i moralizzatori e gli amanti delle regole pure e giuste che ti spiegano che se non ti piace una legge devi andare in parlamento e cambiarla. Magari con l'aiuto del popolo sovrano. E' questo il male che ammorba la tutela dei beni culturali italiani (e anche parecchie altre cose) Si chiama mancanza di pragmatismo: antico male italiano tipico di chi ritiene che la legge debba essere bella e giusta oltre che inflessibile e non importa (o non interessa) se non funziona, se viene sistematicamente aggirata, se e' origine di grande ingiustizia perche' pochi ne approfittano e tutti ne subiscono le restrizioni. A mio parere, se una norma non funziona, si toglie, si rende inutile si aggira, qualsiasi cosa, ma non la tieni li perche' e' bella e pura. Non me ne importa niente se risale al 1909.
    1 punto
  45. Ciao Giampiero. Beh, una conclusione del genere non solo sarebbe stata opportuna, ma avrebbe ribaltato il senso del messaggio. Ora, si può dissentire dall'attuale dispositivo di tutela, giudicarlo inefficace, velleitario, anacronistico e chi più ne ha ne metta. Ma mi pare che chi fa Divulgazione Numismatica (la maiuscola non è casuale) debba sempre tenere presente, nel bene o nel male, qual'è il contesto normativo di riferimento nel quale la Divulgazione viene diffusa, specialmente quanto a diffonderla non è un quisque de populo qualunque, ma un Maestro indiscusso della materia. A scanso di equivoci e a prescindere da quell'Editoriale, considero il compianto Mario Traina un Maestro della Numismatica, ma....non compro per principio nulla a "scatola chiusa", neppure il pensiero dei Maestri. Se un qualunque Maestro scrive un concetto che non condivido e che non ritengo all'altezza degli altri Suoi insegnamenti, motivo il mio dissenso e non temo - criticandolo - di commettere il reato di "lesa Maestà". Un certo anticonformismo simpatizzante "da tastiera" mi sembra del tutto fuori luogo in una materia delicata come questa, anche perchè sappiamo benissimo che un concetto come quello criticato nessuno di noi potrebbe permettersi di riportarlo in quei termini anche qui sul Forum, senza che un Moderatore intervenga (giustamente) a cancellarlo due minuti dopo averlo scritto. E tutto ciò non certo solo da oggi. Quindi se le attuali leggi non piacciono e si ritengono inappropriate o inefficaci, bisogna prendersela con i Rappresentanti del Popolo italiano che siedono in Parlamento, i quali però, essendo eletti democraticamente dal suddetto Popolo italiano, dobbiamo supporre (e se non lo supponiamo...fa lo stesso) che ne interpretino il sentimento. Pertanto, se la normativa sui ritrovamenti dal sottosuolo in Italia è sostanzialmente la stessa dal 1909, mi verrebbe da pensare che le maggioranze parlamentari che si sono succedute da oltre un secolo nel Parlamento italiano non abbiano ritenuto opportuno modificare queste normative. Polemizzare contro l'attuale legge lascia pertanto il tempo che trova e comunque può inviare ai Lettori meno avveduti un messaggio sbagliato, esattamente com'era sbagliato quel messaggio comunicato nell'Editoriale dell'indiscusso (ma non in questo caso) Maestro. Saluti. M.
    1 punto
  46. Dico la mia, anche se vedo che la discussione sta un po' divagando (forse è normale in Agorà! ). Premetto che ciò che scrivo rappresenta il mio modo di pensare, quindi non possiedo di certo la verità in tasca e siete liberi di pensarla diversamente. Innanzitutto, l'epoca in cui viviamo, è favorevole per gli animali... sono esistiti periodi peggiori, in cui animali di ogni tipo erano percossi e cacciati in modo indiscriminato (e si parla di pochi decenni fa). Attualmente, è in atto un'eccessiva rivalutazione del concetto di "animale", soprattutto da compagnia; molti animalisti utilizzano l'aforisma di Gandhi: La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali, tanto da farne quasi una "bandiera". Sì, giusto trattare bene e dare dignità a qualsiasi animale, ma elevandoli a "Dei" o a feticci, la morale recede e diventa aberrante. Durante l'infanzia e l'adolescenza, pure io stravedevo per i miei animali (gatti) ed ero sempre ad accarezzarli e baciarli; poi crescendo ho trovato l'affetto altrove e, comunque, ho mantenuto con gli animali domestici un rapporto di affetto ma equilibrato. Mi stupisce invece vedere persone mature e anche di molto, comportarsi in modo affettivamente morboso con i loro amici a quattro zampe, come io mi comportavo con loro durante l'infanzia e anche di più! Probabilmente qualcosa non funziona bene a livello sociale. Viviamo forse in un'epoca troppo pragmatica, con sempre meno affetti e momenti da dedicare alle passioni, alle persone. Non a caso, altra "bandiera" è dire: "gli animali sono meglio delle persone!", oppure: "le persone tradiscono e uccidono, gli animali no!". Tralasciando la veridicità della seconda, in quanto esistono anche animali che si uccidono tra loro ed aggrediscono esseri umani, la prima è tanto allarmante quanto diffusa. Bisogna ritrovare amore e fiducia nelle persone, scegliere quelle giuste. Non si deve sempre pensare ad un tornaconto. Tra i "vantaggi" che si possono ricavare dalle interazioni umane, meglio accantonare quelli economici o materiali ed inserirci anche l'amore, l'affetto e la passione (anche nel senso di un hobby o di una filosofia di vita). L'amore eccessivo per gli animali, può avere le proprie origini anche nell'aumento del costo della vita: avere figli comporta spese, non solo economiche ma anche di tempo; gli animali ne richiedono di minori. Non attraversano "fasi critiche" come l'adolescenza, al massimo a livello di salute. Molte persone li trattano infatti come loro figli, forse i figli che avranno o mai avuti. Ultima cosa: i media manipolano a loro vantaggio la situazione: ogni notizia di maltrattamento di animali viene diffusa, amplificata e magari travisata. Simili fatti creano attualmente molta più indignazione che in passato. La notizia, ad esempio, di un canile "degli orrori", un tempo poteva al massimo finire nella cronaca locale, restando per lo più sconosciuta a livello nazionale; ora finirebbe in prima pagina sui quotidiani nazionali o sulle pagine dei social-network. Sul discorso del cibo, vista la mia ignoranza in materia, mi pronuncio ben poco: impossibile secondo me pretendere l'assoluta salubrità degli alimenti. Ricordiamoci, inoltre, che non è facile per tutti andare nella più vicina fattoria periodicamente e comprare ogni cosa "bio" o a "chilometro zero". Inoltre, spesso questi prodotti hanno prezzi maggiori. Un tempo si faceva così, ma se guardate i vecchi filmati in TV, le persone anche solo quarant'anni fa sembravano tutte molto più vecchie della loro età effettiva. Quindi, non penso vi fosse salubrità ovunque Per quanto riguarda vegetariani, vegani ecc. ritengo molti lo prendano come una moda, oppure lo facciano come semplice dieta. Rispetto però le filosofie di vita alla base di tali decisioni, se prese con serietà. In sintesi, amo anche io gli animali e non è un reato. Facciamolo però nel giusto modo. Avendo passioni, rapporti positivi con le altre persone, sapremo che, alla fine della giornata o in un dato periodo di tempo, avremo comunque sempre accanto a noi anche questi piccoli amici, con il loro affetto da dare e ricevere
    1 punto
  47. Qui trovi un tabellina dove è indicato il peso dell'asse e il rapporto con gli altri nominali nelle differenti riforme. Purtroppo non sono indicate le date (certe, possibili o presunte) delle singole riforme, ma ci sarebbe scappato il morto. Il peso è espresso in scrupoli, ma il calcolo è semplice: 1 scrupolo = 1/288 di libbra (diciamo quindi 1,136 gr).
    1 punto
  48. Non credo che ci siano fonti sul potere d'acquisto dell'asse librale. Trattandosi di una monetazione a valore intrinseco, all'inizio (ma quando fu questo inizio? tieni presente che la data di entrata in circolazione di queste monete è molto, molto discussa) valeva più o meno il suo peso: diciamo quindi che con 10 assi si poteva comprare una spada bronzea di 3 chili. Le fonti ci aiutano a conoscere il potere d'acquisto delle monete della Repubblica a partire dalla metà del II secolo a.C.; occorre tuttavia una premessa, per precisare che a un certo punto della storia monetaria di Roma, il valore dell’asse fu ridotto in quanto il denario fu ritariffato da 10 a 16 assi. Plinio (XXXIII, 45) mette in relazione la ritariffazione a 16 assi alla riduzione onciale, specificando che non si applicò ai soldati (nel senso, probabilmente, che lo stipendium rimase invariato) e la data alla dittatura di Q. Fabio Massimo. La datazione è ritenuta erronea e viene attribuita (grazie a un frammento mutilo di Festo) al fatto che fu disposta con una Lex Flaminia minus solvendi, che Plinio potrebbe aver ricondotto al console caduto sul Trasimeno. I numismatici concordano sul ritenere che la ritariffazione sia avvenuta nel II secolo: Grueber tra il 150 e il 140 a.C., Campana nel 147 a.C. (quando Roma combatteva contemporaneamente su tre fronti, in Africa contro Cartagine, in Hispania contro i Celtiberi e i Lusitani e in Macedonia contro Andrisco), Thomsen nel 145 a.C., Crawford nel 141 a.C., Buttrey intorno al 130 a.C. Tanto premesso, veniamo a quel che sappiamo sul potere d’acquisto in epoca repubblicana. Alla vigilia della guerra annibalica (219 a.C.) un legionario riceveva uno stipendium 120 denarî annui. Nel 46 Cesare lo portò a 10 assi al giorno (225 denarî annui). Domiziano lo aumentò a 300 denarî l’anno, Settimio Severo (nel 195 d.C.) a 400, Caracalla (nel 215 d.C.) a 600. I braccianti di Pompeo, a metà del I secolo, ricevevano da 5 a 16 assi al giorno per il lavoro stagionale. Nel II secolo d.C. i minatori in Dacia ricevevano da 6 a 10 assi al giorno, più vitto e alloggio, con contratti di 6 o 8 mesi. Narra Polibio (II, 14, 35) che in Pianura padana (ove si recò fra il 151 e il 150 a.C.) “Non è facile descrivere adeguatamente la fertilità del territorio … un medimno siciliano di frumento costa per lo più 4 oboli, uno d’orzo 1 obolo due oboli e un metrete di vino costa quanto un medimno di orzo"; "Quanto poi al buon prezzo al minuto … basta citare questo fatto: chi … alloggia in locande … non chiede il prezzo delle singole consumazioni, concorda il prezzo complessivo … per mezzo asse al giorno, cioè per la quarta parte di un obolo”. Un medimno siciliano era pari a 51,8 litri e, quindi, a circa 40 kg di grano; un metrete era pari a 39 litri. È evidente che Polibio ritiene i prezzi padani estremamente bassi; Giuseppe Amisano ipotizza che quelli di Roma ammontassero a 5 o 6 volte tanto. Fatte tutte le equivalenze e tenuto conto dell'incertezza sulla ritariffazione del denario (la data cade esattamente nel periodo di ritariffazione da 10 a 16 assi), si ricavano i seguenti valori: 150 a.C., Gallia cisalpina: 1 denario = 50/80 kg di grano (all’ingrosso) 1 denario = 195/312 litri di vino (all’ingrosso) 1 denario = 20/36 giorni di pensione completa in locanda 1 denario = 5 od 8 oboli padani 150 a.C., Roma: 1 denario = 8,3/16 kg di grano (all’ingrosso) 1 denario = 32,5/62,4 litri di vino (all’ingrosso) 1 denario = 3/7 giorni di pensione completa in locanda Poco dopo il 124 a.C., la legge frumentaria di Gaio Gracco fissò il prezzo di vendita del grano al prezzo di costo, 6 assi per modio. Dato che un modio conteneva 8,75 litri, si ricava: 123 a.C., Roma: 1 denario = 18 kg di grano (all’ingrosso) Nel 100 a.C. Saturnino fece approvare una lex frumentaria, in base alla quale il grano doveva essere venduto a cinque sesti di asse al moggio. Alcuni autori moderni suppongono infine i seguenti valori: Inizî I secolo a.C.: 1 denario = 15 kg di farina 1 denario = 26 litri di vino 1 denario = 7 litri di olio Claudia Perassi, in Soldi, acquisti, spese a Pompei e nell'area vesuviana, riporta la seguente iscrizione pompeiana attribuita ancora all’età repubblicana (CIL IV, 64): “Un recipiente bronzeo è sparito dal locale: se qualcuno lo riporterà gli saranno dati 65 sesterzi; se poi indicherà il ladro, così che sia possibile recuperare l’oggetto, avrà 20 sesterzi”. Eva Apostolou, curatrice della sezione romana del museo numismatico di Atene, in How much does it cost our daily bread from ancient to modern times" riferisce che, a cavallo fra I secolo e I secolo d.C. un modio di carne (6,655 kg) costava 2-3 sesterzi. Quindi: Fine I secolo, Grecia: 1 denario = 10/13 kg di carne
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.