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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/09/17 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, sono da poco rientrato dalle mie ferie estive trascorse in Sicilia Orientale. Durante il mio soggiorno a Siracusa, oltre alla visita alla bellissima area archeologica della città, ho fatto tappa anche al Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi". Al momento di fare i biglietti, con mia grande gioia ho scoperto che proprio in quel giorno della settimana era possibile accedere anche alla sezione del Medagliere. La mia visita al museo è pertanto iniziata proprio da qui e non posso negare che è stata la parte più entusiasmante e coinvolgente, pur essendo tutto il museo ricchissimo e assolutamente meritevole di una visita se ne si ha l'occasione. Il medagliere espone migliaia di monete di Siracusa e della Sicilia, partendo dalle classiche per arrivare fino alla dominazione Borbonica nell'800. Premetto subito che non colleziono monete classiche (che conosco poco) e nemmeno monete siciliane in genere, ma nonostante questo la mia emozione passando di teca in teca è stata grande! Le teche, provviste di discreta illuminazione e corredate da note storiche che illustrano i passaggi della storia della moneta, racchiudono veri e propri "masterpieces" della monetazione classica e siciliana. L'emozione più grande è stata la teca con le "Deca" di Euainetos... Monete incredibili, capolavori assoluti che non avevo mai avuto la fortuna di vedere dal vivo...Così tante, tutte insieme... Ho fatto alcune foto (impossibile fotografare tutto!), che hanno il limite di essere fatte con il cellulare e ovviamente senza flash... Le volevo condividere con voi... Sicuramente, non essendo questo il mio ambito collezionistico, non mi sarò soffermato su esemplari meritevoli di essere immortalati. Spero le possiate apprezzare comunque. Michele
    10 punti
  2. IO SONO IL CIRCOLO.... Esternai qui in aprile 2016, un invito, un monito, quasi un grido, una riflessione... L'invito ora è stato virtuosamente accolto dal Circolo Bergamasco che il 21 ottobre organizza nella sede cittadina un congresso, una riunione di tutti i rappresentanti degli stessi per condividere, dialogare, raccontare le proprie storie, esperienze, la situazione attuale, per fare proposte e per fare magari insieme almeno su alcuni punti un cammino insieme, condiviso. ( vedi discussione nella Sezione Segnalazione, mostre, eventi...) Io sono pronto, il mio Presidente lo vedo quasi ringiovanito, pieno di speranze, ha tante idee, è quasi eccitato, sta scrivendo una bella relazione da leggere a tutte le altre realtà. Certo ci vuole anche entusiasmo, speranza, passione, idee, tanto cuore, spirito di servizio, ma certamente qualcosa ci vuole.... Se ne parlò tanti, tanti anni fa di una riunione, un coordinamento, l'idea poi tramontò, forse ora dipende in fondo da tutti noi, se vogliamo è possibile, il destino poi in fondo è nelle mani di alcuni uomini, e qui parliamo anche del destino e del futuro della nostra numismatica. Io ci spero...ci spero tanto, spero di non essere accantonato e di concludere la mia gloriosa carriera, speriamo in questi nuovi impulsi, entusiasmi, passioni che vedo, forza sono con voi, il Presidente intanto è di là a scrivere, spero che l'ispirazione lo porti sulla strada giusta e da seguire, forza ragazzi e non ragazzi, non vorrei che un giorno mi trovassi a condividere gli ultimi anni della mia vita con nuovi inquilini, la mia vita è questa, le monete, i libri, la numismatica, una vita tra i numismatici, i collezionisti, gli studiosi, fatemi rivedere la luce che anni fa c'era in tutti noi...
    8 punti
  3. Salve a tutti. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un mio scritto, recentemente pubblicato ne "Il Giornale della Numismatica" online, in cui cerco di contestualizzare una rara moneta angioina dalle caratteristiche singolari: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=14813 Pareri in merito alle conclusioni a cui sono giunto nell'articolo? Sono ansioso di leggere le vostre considerazioni, anche se avete idee o teorie diverse su questo denaro.
    5 punti
  4. periodo dei dogi a vita battista di campofregoso doge XXX 1478 - 1483 GROSSO D\ Castello con compasso R\ Croce Raro 3grammi bella patina
    4 punti
  5. - 1 quindi, ci siamo... Il venticinquesimo posto per il pranzo è andato anche lui, ma nel caso ci fosse il 26 basta avvertire anche in mattinata...più siamo e meglio è... Cerchiamo di portare un po' di entusiasmo, anche allegria, spirito di gruppo, amicizia nella nostra numismatica che secondo me ne ha tanto bisogno, abbiamo fatto e faremo ancor di più, l'anno sarà ricco di importanti e virtuose tappe e obiettivi, se saremo in tanti sarà più bello raggiungerli, in fondo il Gazzettino è un vero lavoro di gruppo, senza un gruppo che lavora, che si organizza, che parla, si confronta, ha sinergie e complicità tutto questo sarebbe stato sicuramente impossibile e catalogato nelle utopie e nei sogni che sogni rimangono...e rimarranno, personalmente, se riusciamo, i sogni li voglio vedere diventare realtà... Occhio alle foto, molte foto, documentiamo come merita questo momento !
    4 punti
  6. Ciao, È un bagarone di Parma con San Giovanni, fra le anonime pontificie
    3 punti
  7. Ciao @Legio II Italica,quando dici che la centrale di Montalto di Castro e' costata settemila miliardi di lire non ti viene un sospetto? Il sospetto che la centrale non dovesse necessariamente entrare in funzione ma soltanto essere costruita,a beneficio dei soliti noti. Quando dici che avremmo risparmiato...chi avrebbe risparmiato? Produciamo un sacco energia da fotovoltaico,ma la bolletta non e' che sia diminuita anzi. Quando dici che siamo circondati da centrali e radiazioni naturali...appunto non mi sembra il caso di rincarare la dose. non importa se Fukushima e Chernobyl siano accaduti per colpa dell'uomo o della natura,sono accaduti,e all' umanita' ,tutta,non resta che grattarsi le croste,a questo mi riferivo quando parlavo di imponderabile,(vedi legge di Murphy). Ciao , @simonesrt vedi il fatto non e' che noi si sia o no dei pirl...il fatto e' che siamo governati da cialtroni incompetenti in balia dei vari potentati e non certo dell'elettorato. Quanto ai comportamenti lungimiranti,il non ratificare il nucleare con il famoso referendum,lo e' stato sicuramente. Tanto per dire...bisognerebbe farsi una gitarella a Trino Vercellese,dove sono stoccati I rifiuti della nostra avventura nucleare,intelligentemente in una area golenale del Po,o intorno alle raffinerie,piccole o grandi che siano dove l'aria e le falde sono inquinate da idrocarburi,per non parlare del chimico italiano,per fortuna deceduto( ma il cadavere e' ancora li' e puzza!). In definitiva non facciamo sogni di " grandeur",non siamo atrezzati,ne politicamente ne dal punto di vista della mentalita'. Questo e' il mio pensiero...forse piu' uno sfogo,non necessariamente giusto o veritiero e tantomeno teso a convincere chicchessia. Saluti . Adelchi.
    3 punti
  8. ScriveresTi, non dico in un Editoriale di una Rivista di settore, ma anche solo in questo Forum, lo stesso preciso messaggio scritto dal Maestro nell'Editoriale? No? Come mai? Di che "distinguo" vai blaterando? Ciò che suggeriva il Maestro al Lettore M.N. (suggerimento a cui - dovremo augurarci - M.N. non abbia dato seguito...perchè altrimenti avrebbe violato la legge!), si poteva fare allora? E si può fare adesso? Ovviamente non si poteva fare ne allora e ne adesso. Come ben sai. Il Maestro rimane tale e l'ho scritto senza mezzi termini in un precedente intervento, quindi nessuno vuole crocifiggerlo. Ma quell'esortazione ad appropriarsi delle monete ritrovate con il m.d. è un errore evidente...e lo sai benissimo anche Tu, che infatti non scriveresTi mai la stessa cosa, anche se continui a polemizzare inutilmente, accusandomi di voler "crocifiggere" il Maestro.. Anni di discussioni sul Forum hanno permesso agli Utenti di formarsi una "consapevolezza" sull'argomento m.d., consapevolezza che nel 1992 molti Lettori di C.N. potevano non avere ancora maturato. Quindi un giovane Lettore di C.N. dell'epoca, non ancora maturo sull'argomento ed incapace di interpretare come discorso polemico, provocatorio o chissà che altro, una netta e sintetica risposta rivolta ad un Lettore, che lo incoraggiava ad usare il m.d. ed a trattenere le monete ritrovate per la propria raccolta (perché questo è il suggerimento...non giriamoci intorno), avrebbe ben potuto credere ad un autorevole avallo di Traina sull'appropriazione dei rinvenimenti ricercati con il m.d. Questa è la sostanza riassunta senza tante parole e senza andare per il "sottile" e soprattutto senza ergersi ad "Interpreti" del Pensiero del Maestro, il quale, grazie a Dio, nella Sua prosa è sempre stato estremamente diretto e chiaro....forse anche troppo. Se fosse ancora tra noi, sono certo che ammetterebbe di aver dato un suggerimento errato al Lettore. E non sarebbe la fine del mondo. Non credo invece che avrebbe apprezzato chi pretende oggi di interpretarne il Pensiero, per tentare di giustificare a tutti i costi quell'errata risposta. Saluti. M.
    3 punti
  9. Ciao a tutti, Oggi ho tradotto questa versione molto carina di un autore non troppo conosciuto Macrobio, che ho deciso di proporvi. Ecco a voi la storia: "Dopo la battaglia di Azio avendo Augusto condotto un magnifico trionfo a Roma, gli corse incontro un tale che teneva in mano un corvo, a cui aveva insegnato questo saluto, pieno di adulazione, che diceva :"Salute o Cesare, vincitore, imperatore!". Ottaviano, a cui interessava accattivarsi gli animi dei cittadini, apprezzando molto l'uccello servizievole ordinò di comprarlo a ventimila sesterzi. Essendo avanzato poco nel cammino, allo stesso modo fu salutato da un pappagallo che comprò allo stesso prezzo. Un esempio di tanta generosità sollecitò un povero calzolaio, che comincio ad ammaestrare il suo corvo allo stesso saluto. Ma poichè l'uccello non rispondeva, esausto per la fatica e per il sacrificio, il padrone era solito dire :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Un giorno tuttavia, quando il corvo aveva iniziato a ripetere il saluto dettato, il calzolaio attese Augusto sulla strada, pieno di buona speranza. Ma, avendo ascoltato le parole del corvo, l'imperatore, incurante di tale saluto, rispose :"Ho abbastanza di tali saluti in patria". Allora il corvo, ricordandosi delle parole con cui il padrone era solito lamentarsi, aggiunse a chiara voce :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Stupito a tal punto dall'arguzia, Cesare rise e ordinò di comprare l'uccello a tanto quanto aveva pagato nessun altro fino ad allora. Quindi la ricchezza non fu il premio degli sforzi del calzolaio, ma di facezie fortuite, che il padrone imprudente aveva insegnato al suo uccello". Spero che la traduzione, che ho preferito mantenere quasi letterale, vi possa far divertire e soprattutto che sia fatta bene;););). A presto, Alb123
    2 punti
  10. Buonasera, ecco una bella new entry in collezione dopo mesi di inattività per quanto riguarda la raccolta di monete della mia città natia. come al solito per modena c'è da accontentarsi ,questi moduli schizzano letteralmente quando si va su conservazioni di riguardo. questa mi è piaciuta subito,è tutta leggibile e con pure una patina bellina a mio avviso. le ho dato un bb+ come conservazione...son in linea con i vostri giudizi? un saluto a tutti e grazie a chi interverrà marco
    2 punti
  11. So che senza peso e misure non servono,ma sono le prime foto disponibili delle sei frazioni in argento da S.Albano Stura. Non credo ci sia ancora una bibliografia relativa,a parte la fonte da cui ho attinto. N.b. la III.38e. sono due sovrapposte e saldate indissolubilmente dall'ossido. Fonte:longobardi,un popolo che cambia la storia.catalogo della mostra.
    2 punti
  12. Posto le immagini di una corona di Giacomo II d'Inghilterra da poco acquistata. La moneta purtroppo si presenta pulita e priva di patina. Spero che si riformerà piano piano. Non so se si possa definire rara o nc. Come conservazione direi q.BB o al massimo BB per la tipologia che mi sembra molto spesso si presenta con un buon rovescio ma un dritto sofferente. Rimane credo una moneta piacevole, purtroppo pur avendo pochissima esperienza trovo che sul mercato questi nominali se sullo SPL arrivino a costare tranquillamente più di 1000€, dunque o ci si accontenta oppure sono dolori per il c/c.
    2 punti
  13. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOPR/2
    2 punti
  14. Si tratta di un bagarone di Parma classificato fra le anonime papali. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1256&lot=490 Ciao Mario
    2 punti
  15. Hai ragione Numizmo, negli ultimi anni non era molto attento, alla veneranda etá di 88 anni gli capitava di acquistare dei pezzi che lui reputava doppi, ricordo quanto si arrabbiò per aver acquistato in un data Gorny una didracma di Gela dello stesso tipo che giá possedeva. Pur essendo diverso nei dettagli il cavaliere assomigliava ad un altro esemplare della sua collezione di cui si era dimenticato, la delusione per lui fu tale che voleva svendermi la moneta a metá del prezzo d'acquisto. Non cedetti alla tentazione in quanto sarebbe stato un'aprofittarsi della situazione, ma accettai tempo dopo un vecchio volume della sua biblioteca numismatica che volle donarmi come ringraziamento del fatto che settimanalmente lo andavo a prendere a casa per accompagnarlo al suo amato circolo numismatico.
    2 punti
  16. Quanti anni dall'apertura di questa discussione! il dott. Ernst viveva da solo a Bolzano, frequentava il circolo numismatico di Quella cittá e si faceva accompagnare alle riunioni settimanali da un giovanotto speranzoso di imparare qualcosa di numismatico che si chiamava Daniele Alberti.. abbitualmente si portava una scatoletta logora di cartone dove metteva alcune monete da far vedere al circolo. Da quella scatoletta uscivano splendidi incusi magnogreci, tetradrammi siciliani, ed ogni altra sorta di meraviglie. Acquistava monete dalle più prestigiose aste internazionali seguendo per lo più il suo senso estetico invece che seguire un solo filone numismatico,, e succedeva nei suoi discorsi che passasse dalla descrizione di una moneta medioevale all'adorazione di un cavaliere di Gela come niente fosse. La sua sterminata collezione comprendeva monete di tutti i generi ed una vasta biblioteca numismatica. vi assicuro che le monete passate da Lanz non erano tra i suoi pezzi prestigiosi.
    2 punti
  17. niente di che... ma mi piace la patina! ciao galaad
    2 punti
  18. buona sera @Onda_anomala, denaro Enrico IV imperatore 1056-1106 tipo Matzke H2b. manca qualche elemento importante per la catalogazione a causa delle concrezioni ma dovremmo esserci.
    2 punti
  19. La vicinanza alle persone, a chi inizia, ai giovani, la stretta di mano, il voler dare personalmente il Gazzettino, un ritorno a pensare solo alla passione, alla divulgazione, riscoprire l'emozione che ti porta ad avere in mano una moneta...tutto questo e' anche il nostro progetto che non e' solo il Gazzettino, e' un modo di vedere la Numismatica in modo diverso, con occhi diversi...come vedete si può e i riscontri ci sono, basta unirsi a noi e domenica mattina stappare qualche buona bottiglia di prosecco per tutti mentre gli altri guarderanno la nostra fatica
    2 punti
  20. Invece strano lo è: perché non ci vuole molto a informarsi sul reale valore delle monete, internet è alla portata di tutti, oramai. Quindi il prezzo così basso è già un segnale che la moneta non sia autentica. Casomai si tenta di vendere a 200 ciò che vale 7. saluti
    2 punti
  21. Taglio: 2 euro Nazione: Andorra Anno: 2015 Tiratura: 200.000 Condizione: BB+ Città: Milano
    2 punti
  22. Taglio: 1 euro Nazione: Andorra Anno: 2016 Tiratura: 2.339.200 Condizione: BB+ Città: Milano
    2 punti
  23. Sempre ho trovato di gran fascino i grossi moduli in argento, quindi come non acquistare uno scudo genovese piacevole da 37,94 g. ? Commenti e qualsiasi altra informazione sono ben graditi, grazie. Saluti.
    1 punto
  24. DE GREGE EPICURI Questa volta il CCNM sceglie un tema decisamente collezionistico, e molto milanese. Don Carlo Trivulzio (1715-1789) è stato probabilmente il più importante collezionista nella Milano del Settecento. La varietà della sua collezione è grandissima, ma erano forse le monete a costituirne la parte più significativa, avendo egli acquistato centinaia di monete d'oro romane. Le migliaia di pezzi, antichi e moderni, che componevano questa collezione numismatica somo ormai purtroppo andati dispersi, e identificarli è una sfida. Ma alcuni documenti, sia manoscritti che a stampa, hanno consentito a H. Rambach di ricostruire almeno in parte il destino della collezione. Il diario di Don Carlo registra incontri, scambi e acquisti effettuati, restituendo il quadro animato di un numismatico di tutto rispetto, le cui monete riaffiorano regolarmente in diverse collezioni private in tutto il mondo. E per ora non accenno al resto della sua collezione, in particolare ai manoscritti e libri, confluiti nella c.d. "Biblioteca Trivulziana" che è conservata al Castello, nel Cortile della Rocchetta. Degli aspetti numismatici ci parlerà Hadrien Rambach il 26 settembre 2017 ore 20.45 al CCNM (Milano, via Terraggio 1) in una conferenza dal titolo: "Il milanese Don Carlo Trivulzio e la sua collezione".
    1 punto
  25. ... con la sua grande capacità narrativa e qualità linguistica nel romanzo «La moneta di Akragas». Il punto di partenza del romanzo è una moneta coniata intorno al 406 a. C. nella potente e ricca città marittima di Akragas, l’antica Agrigento, quando essa cadde in mano ai Cartaginesi. Un mercenario di nome Kalebas, scappando per salvarsi dall’eccidio, viene morso da una vipera durante la fuga e muore gettando in aria un sacchetto contenente il suo gruzzolo di 38 monete d’oro, il salario del suo lavoro di soldato. Da questo momento ha inizio la storia della moneta d’inestimabile valore che rimane sepolta sino al 1908 d. C., quando un’altra città siciliana, Messina, viene distrutta, stavolta non dalla guerra ma da un terribile terremoto. La città è soccorsa dalla flotta russa ed è forse un marinaio che trova una delle monete di Kalebas che finirà nelle mani dello Zar, grande collezionista di monete. Nell'anno seguente il contadino Cosimo Cammarota sta lavorando nel suo campo quando vede brillare una moneta d'oro che pensa di donare, per ringraziarlo di avergli salvato una gamba ferita, all'appassionato numismatico, il medico Gibilaro che proprio in quel momento sta percorrendo a cavallo le campagne di Vigata. Il medico vede che si tratta di un altro esemplare della preziosissima moneta di Agrakas di cui conosce bene la rarità e il valore, e per lo stupore e l'emozione cade da cavallo ferendosi in modo tale da dover andare in ospedale. Quando però sarà dimesso non troverà più il contadino Cammarota che sembra essere scomparso nel nulla assieme alla moneta. Per il dottor Gibilaro è come se «la moneta stia esprimendo la sua volontà di non riapparire al mondo, di tornarsene nuovamente dentro quella terra dalla quale un giorno l'hanno tirata fuori. E comunque, in linea subordinata, di non andare mai, per nessuna ragione, a finire nella sua povera collezione. È come se un'imperatrice si rifiutasse giustamente di abitare in una stamberga.»
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  26. E comunque domani sarà un giorno da ricordare negli annali della numismatica.. A memoria non ricordo tanta coralità. .. Eros
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  27. allora ho pagato il giusto dai....40
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  28. Bravissimo @minnide, le monete devono piacere a prescindere dal loro valore commerciale. Saluti
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  29. Quello che è scritto nell'editoriale è: 1)chiaro e non interpretabile; 2)errato concettualmente; 3)opportunamente illegale. P.S. Modifico per sottolineare che in uno Stato di Diritto non si "crocifiggono" gli uomini, ma le azioni e i pensieri da essi compiuti. E' un dettaglio non irrilevante. Sempre che si dia ancora valore al Diritto.
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  30. @petronius arbiter le viscere del centro -sud non credo che sarebbe stato il luogo adatto con tutto quei terremoti che stanno succedendo ultimamente con quelli del nucleare l'Italia centro-sud sarebbe un enorme cimitero con la distruzione di luoghi archeologici che sono la da millenni. @Legio II Italica sono d'accordo con l'effetto domino. Per l'incapacita' di noi Italiani su gestire le cose un ni , ma non dimentichiamoci del grande Enrico Fermi .Progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata. Fu uno dei direttori tecnici del Progetto Manhattan, che portò alla realizzazione della bomba atomica nei laboratori di Los Alamos. È stato inoltre tra i primi ad interessarsi alle potenzialità della simulazione numerica in ambito scientifico, nonché l'iniziatore di una seconda scuola di fisici sia in Italia, sia negli Stati Uniti d'America In suo onore venne dato il nome ad un elemento della tavola periodica, il fermio (simbolo Fm)
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  31. Il materiale impiegato per il gettone pare essere una lega ferrosa, poi dorata, come sembra esaminandone il rovescio,molto interessante. Dalla piccola porzione visibile io non riesco ad azzardare una ipotesi : un vero peccato sia così piccola, avrebbe potuto fornire un indizio prezioso.. Direi che Il bottone sia più da livrea che da divisa militare ; non credo sia di fantasia come tanti bottoni prodotti in tempi più recento in cui lo stemma è puramente ornamentale. La corona...a giudicare dal numero delle perle potrebbe essere comitale, ma la crocetta posta in cima mi fa pensare ad una corona reale, o di un principe reale. Per questo chiedo l'intervento dell'amico Corbiniano, molto esperto in araldica. Un saluto cordiale. @Corbiniano
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  32. mi spiace di non essere presente per gravi motivi familiari, ma vi sono vicino col pensiero
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  33. Scusate ma di cosa si sta discutendo? Non certo circa l'autorevolezza dell'autore dell'editoriale. Questo non significa che ogni suo pensiero sia la "verità". Ora se qualcuno di noi scrivesse la frase "incriminata" qui sul forum verrebbe sicuramente attenzionato ed il periodo editato. Non sono certo ma penso che persino il virgolettato del Traina, guardando al regolamento, potrebbe essere editato. Allora di cosa si parla? L'utente comune certe cose non può scriverle, nessuno può scriverle sul forum. Poi ognuno può pensare, fare e dire ciò che vuole e risponderne eventualmente a chi di dovere...fuori dal forum; altrimenti non capirei come mai i nuovi utenti che accennano all'uso del md vengano subito avvertiti. Buona giornata
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  34. Scusate @adelchi e @Polemarco, ma di cosa parliamo ? atomica , militari ? Ma non ricordate che in Italia ci fu tanti anni fa un Referendum sul nucleare ? e grazie al martellamento mediatico di certi ambienti della politica il progetto venne abrogato dai cittadini e la Centrale di Montaldo di Castro , costata settemila miliardi delle vecchie lire abbandonata , spaventati dalle possibili conseguenze , senza pero' pensare che eravamo e siamo circondati da centrali nucleari disseminate a due passi dall' Italia . Con il nucleare avremmo risparmiato tantissimo , sia lo Stato che importa materie alternative , sia noi cittadini , per non parlare dell' inquinamento da combustibile , se non altro quello radioattivo , in piccole dosi , e' piu' naturale , viviamo immersi nelle radiazioni naturali . Quello che e' successo ai Giapponesi non e' imputabile a loro carenza organizzativa , ma ad un evento naturale eccezionale ed imponderabile , al contrario di Chernobyl .
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  35. La ricerca ufficiale archeologica nell’ antico mondo romano riporta alla luce infinite diversita’ di reperti antichi e tra questi non mancano le monete , anzi stando alla quantita’ ed a quanto si vede dalle foto , le monete sembrano essere i reperti piu’ comuni anche grazie alla loro natura metallica ; spesso queste sono conservate in ricchi tesoretti composti da decine , centinaia , migliaia e in alcuni casi anche decine di migliaia di esemplari , altre volte sono rinvenimenti occasionali singoli o di pochi pezzi . Le monete romane dissotterrate , di tutte le epoche storiche ma in percentuale maggiore per ovvi motivi le imperiali , sono talmente tante che prima della fase di restauro e dell’ eventuale esposizione nei Musei , vengono conservate addirittura in sacchi , se ne vedono ben sette in foto ; tutto questo porta alla considerazione che i vari gradi di rarita’ delle singole monete , come ad esempio compaiono nel RIC, dalle C alla R5 , considerati oggi nei cataloghi di numismatica romana antica , dovrebbero essere almeno ogni tot anni , rivisti e modificati e di conseguenza nei listini delle numerose aste ; sinceramente non so se questo aggiornamento avvenga , ma ho timore che rimanga una utopia , anche per il motivo che tra Archeologi e Numismatici forse non c’e’ scambio di informazioni . Questo non aggiornamento periodico dei gradi di rarita’ delle monete antiche romane , sulla base dei nuovi ritrovamenti archeologici , a dire il vero in genere , non incide piu’ di tanto sui prezzi di vendita , a meno che non sussista la rara combinazione di una moneta classificata da R in su e abbinata ad una conservazione SPL ; questi prezzi infatti piu’ che sulla rarita’ , fanno riferimento sullo stato di conservazione , tanto che una moneta classificata Comune ma in splendida condizione , ha un valore economico ben superiore ad una moneta classificata rara o superiore ma in condizioni di conservazione inferiori alla precedente ; questo perche’ il gusto o piacere estetico della maggior parte dei collezionisti ha generalmente la prevalenza sul pezzo raro molto raro ma di qualita’ estetica medio bassa , naturalmente su queste scelte nulla da obiettare . Concludendo , alla luce di questi ritrovamenti , i gradi di rarita’ delle antiche monete romane andrebbero aggiornati ogni tanti anni , naturalmente purche’ sussista una forma di comunicazione tra le due scienze .
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  36. Buonasera a tutti, Sapreste darmi conferma se trattasi di denaro Enriciano o altro? In caso affermativo siamo in grado di stabilirne l'epoca? La moneta è in argento ricoperta di concrezioni Diametro 16 mm. Grazie in anticipo Peso
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  37. Ebusus, Bes al diritto e Bes al rovescio. È una moneta infestante nei lotti di provenienza spagnola: tipo la portulaca nell'orto.
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  38. Altro recente arrivo in collezione è questo Forte di I tipo di Emanuele Filiberto Moneta coniata in Aosta con le sigle dello zecchiere Nicolò Vialardi (NV) seguendo l'ordinanza del 1554 che lo prescriveva a titolo denari 0,16 ed un taglio di 245 pezzi al marco Fra questa tipologia e quella del secondo tipo risultano coniati solo 250 marchi dal 1554 al 1559 Moneta alquanto rara da trovare, negli ultimi volumi dedicati alla monetazione sabauda viene indicata come R9. Particolare anche la A rovesciata sulla legenda del dritto nella scritta SABA diversa da quella già presente sul catalogo, errore di preparazione anche se i conii utilizzati saranno stati pochini.. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/14 Non mi risultano molti esemplari censiti quindi anche con quella mordicchiatura di topo sul bordo mi ritengo soddisfatto dell'acquisizione
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  39. Io però non capisco il senso di questa marcia indietro. Perchè si dovrebbero continuare a coniare monete il cui costo di produzione supera di gran lunga il loro valore facciale...
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  40. Facciamo un po' di ordine, i simboli che trovi davanti al volto di Carlo II non identificano la zecca, che è comunque Napoli indipendentemente dal simbolo, ma identificavano il coniatore...
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  41. La prima, tutta la vita.
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  42. 1 punto
  43. Tante parole per ..poco .. Paese dei dr Sottile e dei 'distinguo' andiamo avanti: crocifiggiamo il povero Traina
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  44. Ciao. Non è questione di discorso "italocentrico". Un Divulgatore che scrive un Editoriale in Italiano, su un Periodico di numismatica italiano come era C.N., è perfettamente consapevole di non rivolgersi ad una potenziale platea di Lettori "universale" ma, al più, ad un piccolo bacino di appassionati quasi esclusivamente circoscritto all'ambito nazionale di lingua italiana. Anche a voler considerare che l'intenzione fosse quella di inviare un "messaggio trasversale e trasnazionale" (sebbene dal tenore letterale dell'Editoriale questa intenzione non traspare affatto), un conto è se quel messaggio lo trasmetti ad un bacino di Lettori internazionale con adeguati mezzi, un altro è se il messaggio lo veicoli attraverso un canale prevalentemente "italico" quale era, per l'appunto, quello di C.N. Però, a ben vedere, quel tipo di "messaggio" del Maestro, così formulato, sarebbe risultato scorretto anche nel liberalissimo Regno Unito, nel quale è pur vero che la ricerca con il m.d. è libera e lo Stato non rivendica la proprietà dei reperti rinvenuti nel sottosuolo, ma è anche opportuno ricordare che il ritrovatore dei reperti deve informare le Autorità di quanto ha rinvenuto e le suddette Autorità, dopo aver studiato il ritrovamento, possono decidere se restituirlo al ritrovatore o pagarglielo, se ritengono di acquisirlo. Quindi anche in U.K. ci sono delle regole che non sono esattamente coincidenti con l'invito rivolto al Lettore M.N. di appropriarsi delle monete rinvenute con il m.d. Perciò, il tenore testuale messaggio dell'Editoriale, così' com'è formulato: "Si, M.N. ha fatto la scelta giusta. Ma non basta. Lui le monete le va a cercare da sè nei campi con tanto di detector, strappando alle viscere della terra e alle fondamenta dei vecchi ruderi i loro segreti tesori. nascosti e gelosamente conservati da secoli. Così ha messo insieme decine di monetine...." sarebbe risultato sbagliato non solo da noi ma anche in molti altri Paesi, nei quali vi è certamente maggiore liberà, ma altrettanto certamente non regna "l'anarchia" di appropriarsi di tutto quanto di archeologico si rinviene nel sottosuolo. Giustissimo. Ma allora, se nell'Editoriale si dovevano affrontare i "massimi sistemi", sarebbe stato opportuno circostanziare certe affermazioni e contestualizzarle in un discorso più cauto, come suggeriva giustamente Giampiero. Condensare in un messaggio di due righe quello che Voi definite un intento "filosofico", reso per giunta nella forma di risposta/incoraggiamento all'anonimo Lettore M.N., tutto sembra fuorché una considerazione transnazionale. "Ma poi scusate, voi pensate veramente che se anche Traina avesse scritto che "Comprendere il valore storico e archeologico dei nostri ritrovamenti arricchisce la ricerca di un valore speciale e aumenta la consapevolezza delle nostre azioni per poi, da onesti cittadini, denunciare alle autorità competenti le nostre scoperte.", i tombaroli italici degli anni '70, ad esempio, non avrebbero comunque compiuto le loro razzie nelle tombe degli etruschi... Pensare che Traina con le sue parole, possa aver sdoganato certe pratiche, lo trovo veramente sbagliato." Beh, intanto riterrei che l'Editoriale sia uno scritto rivolto alla generalità dei Lettori. Se poi fra costoro vi sono anche dei "tombaroli", non possiamo escluderlo, ma siamo abbastanza consapevoli del fatto (fin qui ci arriviamo....) che non sarà sicuramente un Editoriale a dissuadere un malintenzionato dal violare la legge. Dunque, chi poteva essere influenzato dalla lettura di quell'articolo era, al più, il Lettore medio della Rivista, non certamente il "tombarolo". Chi fa divulgazione dovrebbe sempre porsi il problema di esprimere concetti chiari, che siano comprensibili al "Lettore medio"; se si pone la necessità di "interpretare", come in questo caso, ciò che il Divulgatore ha scritto, mi pare che già la forma utilizzata per divulgare non sia stata così chiara. E si che il Maestro era sempre molto diretto, nel Suo eloquio e nei Suoi scritti! Fra l'altro, Voi che avete desunto da quelle righe finali dell'Editoriale un messaggio diverso da quello che appare testualmente, non siete probabilmente classificabili come "Lettori medi", ma rientrate in un gruppo di Lettori più avveduti e smaliziati di quelli medi. Quindi non dovresTe chiederVi che cosa avete inteso Voi da quelle righe...quanto piuttosto come avrà recepito quel "messaggio" il Lettore "medio" della Rivista. Direi però che già la necessità di operare l'interpretazione del messaggio, ne metta in dubbio la sua immediatezza e la sua efficacia divulgativa. Saluti. M
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  45. Sicuramente è (o era) un oggetto lavorato dall'uomo. E anche lavorato bene, si direbbe: lo stesso supporto litico sembra di materiale non banale, a giudicare dalla foto. La pietra è troppo consunta per definirne il contenuto: il "fiorone" verticale al centro pare somigliare alle cosiddette candelabre delle ornamentazioni medievali e rinascimentali; il "coso forato" in basso a sinistra potrebbe essere ciò che resta di una foglia d'acanto dilavata dall'acqua. Ma sono solo ipotesi. Le dimensioni della pietra (valutabili dal raffronto con la mano che la regge) fanno pensare a un ornamento di natura non monumentale, come se fosse il frammento di una decorazione parietale o di una balaustra.
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  46. Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.395.000 Condizione: BB Città: Milano
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  47. Ciao! Da esserne orgogliosi; in era pre-internet, stanne certo, il tuo articolo sarà stato considerato "pane" per tanti tuoi coetanei che non avevano l'opportunità di girare per biblioteche o acquistare libri. Chissà quanti ragazzi, grazie a quell'articolo, si saranno fatti conquistare dal grosso ed avranno cominciato a studiarlo e ad appassionarsene ... e magari qualcuno, a distanza di decenni, è qui tra noi. saluti luciano
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