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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/10/17 in tutte le aree
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Segnalo l'uscita del nuovo numero del Gazzettino di Quelli del Cordusio. Settembre 2017 Editoriale - Nel segno dei Valori (Mario Limido) Pag. 1 Considerazioni sul concetto di rarità nella numismatica moderna e contemporanea (Mirco Trombini) Pag. 3 La raffigurazione di Sant'Ambrogio sulle monete milanesi - parte 1 (Enrico Lesino) Pag. 5 Novara: la sua moneta misteriosa e nuovi ritrovamenti (Mario Giacometti) Pag. 8 Il "grossetto per navigar" (Luciano Binaschi) Pag. 11 Il simbolo di Alessandro D'Alessandri, zecchiere pontificio (Antonio Rimoldi) Pag. 16 Quando nel Regno di Napoli il Vicerè commissionava un Caravaggio (Eros Guglielmo) Pag. 19 Sulla mezza piastra del 1733 coniata a Napoli (Alessandro Paolino) Pag. 24 Una particolare stella a otto punte nello stemma del Camerlengo Albani (Daniele Mosti) Pag. 28 Due medaglie di Maria Teresa d'Asburgo e Giuseppe II d'Asburgo-Lorena ricordano la Società Patriotica di Milano e i suoi premi (Mario Limido) Pag. 31 Buffalo Bill a Milano (Tiziano Francesco Caronni) Pag. 37 Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia, periodico mensile illustrato del Circolo Numismatico Milanese (Giambattista Nigrotti) Pag. 39 Parma, 1 aprile 2017: il ritorno dei giovani Numismatici (Mario Limido) Pag. 42 Il sacro nelle monete bizantine, Padova 26 gennaio 2017 (Circolo Numismatico Patavino) Pag. 47 Copertina11 punti
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A volte capita che la realtà superi l'immaginazione... Mi immaginavo una grande giornata, era nelle cose, le aspettative c'erano tutte, eppure credo che oggi si sia andato oltre ogni più rosea previsione e la realtà abbia superato l'immaginazione. Il Bar Spadari era diventato l'emblema di quanto si è realizzato, credo almeno una quarantina di persone a salutare, brindare, conoscersi, ritirare il Gazzettino e ricevere i simpatici gadgets. Quello che ha impressionato è che oltre il nucleo storico, oggi si sono visti tanti nuovi amici lamonetiani, nuovi nick, ma anche appassionati non lamonetiani, tanti, tanti giovani, gli amici del Circolo Ticinese, di Massa, del Verri di Biassono, del Centro Culturale Numismatico Milanese, dell'Astengo, tanta allegria, entusiasmo, tanti propositi, tante proposte. E' un gruppo che cresce in modo esponenziale nel segno dei valori come scrivo nel l'editoriale, perché alla base sono questi che muovono il nostro fare, il nostro agire. Io credo che sia solo l'inizio, tanti obiettivi entusiasmanti ci aspettano ora, il gruppo c'è, io credo che oggi abbiamo assistito a qualcosa che a Milano da tempo non si vedeva...una giornata da Rinascimento milanese numismatico, un fatto storico....io spero che il nostro entusiasmo possa trascinare altre realtà in questa onda lunga di divulgazione.... Complimenti e grazie a tutti !7 punti
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Piccolo calcolo empirico semi-serio. Il Circolo di cui faccio parte ha quasi 150 iscritti tra numismatici e filatelici, con leggera prevalenza dei secondi (ma molti sono sia l'uno che l'altro). Questo numero rappresenta lo 0,5% della popolazione in una città che conta circa 30.000 abitanti. Rapportando queste cifre al totale della popolazione italiana, 60 milioni, abbiamo 300.000 collezionisti, di vario genere. Questo numero comprende tutti, numismatici e filatelici, anche su scala nazionale con leggera prevalenza dei secondi: una volta i filatelici ci surclassavano ampiamente, ma la crisi del mercato dei francobolli, e il contemporaneo, crescente interesse per le monete portato dall'entrata dell'euro, ha oggi, a mio parere, quasi pareggiato i conti. E naturalmente comprende ogni tipo di collezionista, o presunto tale: da chi mette da parte gli euro "strani" che trova in giro, e poi viene sul forum per chiedere cos'è e quanto vale un banalissimo 2 euro austriaco da circolazione che non ha mai visto prima (è successo davvero), a chi colleziona consapevolmente, ma con mezzi limitati, e/o senza approfondire i discorsi storico/economici/artistici legati alle monete e alla loro circolazione, per finire con chi è in possesso di grandi collezioni, o anche no, ma delle monete che possiede ha studiato vita, morte e miracoli. Le ultime due categorie, i grandi collezionisti e gli studiosi, sono minoritarie, vuoi perché costruire una grande collezione costa, e non tutti possono permetterselo, vuoi perché anche studiare costa e, soprattutto, molti non vi sono proprio portati Volendo quantificare direi che siamo, tra grandi collezionisti, collezionisti/studiosi, e studiosi tout court, nell'ordine delle migliaia di persone, meno di 10.000. In questo numero ricomprendo anche i commercianti professionali, che possono essere, al tempo stesso, collezionisti e studiosi. Più corposa la categoria dei collezionisti consapevoli, che raccolgono determinate monete e solo quelle (es., solo le monete del Regno, o le lire della Repubblica, o gli euro di Italia, Vaticano, San Marino, ecc,, ecc,, ecc,), riuscendo così a mettere insieme collezioni coerenti e interessanti, ma di non grandissimo valore economico (in queste collezioni, in genere, mancano i pezzi più pregiati, quali gli ori di VEIII, o la serie repubblicana del 1947). Collezioni comunque appaganti per chi le realizza, che però è spesso più interessato a trovare il pezzo mancante che a conoscerne la storia. Dal punto di vista numerico, siamo qui nell'ordine delle decine di migliaia, i 30.000-40.000 di cui si è parlato a inizio discussione, mi sembrano una cifra ragionevole. Tutti gli altri, 80-90.0000 persone (stimando in 120-130.000 i numismatici sul totale di 300.000 visto sopra), non si possono definire collezionisti, anche se loro, probabilmente, si ritengono tali, solo perché mettono da parte qualche euro strano, ma senza avere una serie completa di nessun paese, e senza conoscere le varie emissioni o, come appena detto da dux-sab, comprano una moneta ogni tanto al mercatino, ma senza alcun criterio...una volta una romana, un'altra una medievale, la terza una regnicola, poi un dollaro, o una peseta, o....la lista è infinita petronius7 punti
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Copia ritirata, mani strette, Lambrusco bevuto..... Grazie a tutti. Un incontro veramente memorabile. Roberto5 punti
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Ciao a tutti, Oggi ho tradotto questa versione molto carina di un autore non troppo conosciuto Macrobio, che ho deciso di proporvi. Ecco a voi la storia: "Dopo la battaglia di Azio avendo Augusto condotto un magnifico trionfo a Roma, gli corse incontro un tale che teneva in mano un corvo, a cui aveva insegnato questo saluto, pieno di adulazione, che diceva :"Salute o Cesare, vincitore, imperatore!". Ottaviano, a cui interessava accattivarsi gli animi dei cittadini, apprezzando molto l'uccello servizievole ordinò di comprarlo a ventimila sesterzi. Essendo avanzato poco nel cammino, allo stesso modo fu salutato da un pappagallo che comprò allo stesso prezzo. Un esempio di tanta generosità sollecitò un povero calzolaio, che comincio ad ammaestrare il suo corvo allo stesso saluto. Ma poichè l'uccello non rispondeva, esausto per la fatica e per il sacrificio, il padrone era solito dire :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Un giorno tuttavia, quando il corvo aveva iniziato a ripetere il saluto dettato, il calzolaio attese Augusto sulla strada, pieno di buona speranza. Ma, avendo ascoltato le parole del corvo, l'imperatore, incurante di tale saluto, rispose :"Ho abbastanza di tali saluti in patria". Allora il corvo, ricordandosi delle parole con cui il padrone era solito lamentarsi, aggiunse a chiara voce :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Stupito a tal punto dall'arguzia, Cesare rise e ordinò di comprare l'uccello a tanto quanto aveva pagato nessun altro fino ad allora. Quindi la ricchezza non fu il premio degli sforzi del calzolaio, ma di facezie fortuite, che il padrone imprudente aveva insegnato al suo uccello". Spero che la traduzione, che ho preferito mantenere quasi letterale, vi possa far divertire e soprattutto che sia fatta bene;););). A presto, Alb1234 punti
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Grazie intanto per i complimenti e per gli auguri a @odjob, fanno ovviamente piacere. Entriamo a esaminare con qualche dato questo secondo Gazzettino di quelli del Cordusio : 1) teniamo il ritmo di due numeri all'anno cartacei 2) passiamo dal primo numero con 9 autori ai 12 del secondo 3) manteniamo lo stesso numero di pagine 4) abbiamo sempre nuovi autori giovani e nuovi autori 5) variabilità delle monetazioni discusse dove si passa da Milano, Pontificia, Napoli, Venezia, Novara, abbiamo articoli su medaglie e su Riviste storiche 6) abbiamo un editoriale 7) una rubrica specifica dando la parola a un Circolo, questa volta il Patavino 8) Recensione di un evento importante e simbolico come quello dei Giovani Numismatici a Parma. Ora si continuerà nella distribuzione della copia cartacea come per il primo numero, innanzitutto tutte le domeniche mattine al Cordusio e poi saremo presenti per la presentazione un martedì sera di ottobre al Centro Culturale Numismatico Milanese, saremo al Congresso dei Circoli il 21 ottobre a Bergamo, saremo al Convegno di Verona e in altri ambiti dove interverremo. Finita la distribuzione di consegna del cartaceo a mano, passeremo anche questa volta ad andare in digitale sia su Lamoneta.it che su Accademia.it per proprio tutti, quindi arriveremo da tutti come l'altra volta per soddisfare ogni necessità.4 punti
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fate concorrenza alla Rivista Italiana di Numismatica4 punti
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bel evento, ho conosciuto un collega, cibo buono, tutti cordiali, piacevoli discussioni grazie a tutti, in particolare agli organizzatori marco4 punti
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Buon giorno ho il piacere di condividere con voi questo nuovo acquisto, il famigerato daotin emesso dal governo provvisorio di Venezia nel 1848-1849 utilizzando i conii delle monete da un quarto di lira austriaca di Ferdinando I d'Asburgo dopo averne cassato lo stemma. Questo avveniva per la penuria di monete divisionarie di argento per le esigenze del commercio minuto. La particolarità dell' esemplare nella foto che allego sta nel fatto che il quarto di lira in questione porta l'effigie di Francesco I d'Asburgo e al rovescio la data 1843 ( Francesco I d'Asburgo era passati a miglior vita già nel 1835...) Attendo vostre osservazioni in merito Mandi3 punti
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Buona Domenica ed è stata veramente una buona Domenica. Vedendo le foto (credo però ce ne siano altre ...) mi sono accorto che qualcuno è riuscito a glissare l'obiettivo .... soprattutto quelli che per motivi personali non si sono fermati a "ciacolare"; penso a Gianfranco, a Fabio ed altri. Per coloro che non son potuti venire per motivi familiari, speriamo tutti che si risolvano al meglio ..... e non vi preoccupate, il Gazzettino ve lo teniamo "in caldo", tanto avremo certamente altre occasioni per consegnarvelo. saluti e grazie a tutti per la bella Domenica. luciano3 punti
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Complimenti a tutti voi veramente bella iniziativa! Spero di essere presente alla prossima occasione, per conoscervi e per parlare un pò. A presto, Alb1233 punti
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Concordo in toto, @dabbene è un formidabile maestro di divulgazione, ma tutto il gruppo del Cordusio è fatto da splendide persone, un grande plauso a tutti.3 punti
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Giornata FANTASTICA, un grazie di cuore a tutti gli amici che l'hanno resa così speciale! Antonio3 punti
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Italpen, aleale, Lafayette...con eracle62, Eros, grande motivatore del gruppo, infatti sta motivando....3 punti
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Non uno ma ben due che mi accontentano in tempi flash ! Che devo dire oltre a Grazie ? ... Su questo siamo d'accordo, i conii sono i medesimi, sia il decoro al bordo leggermente differente dal solito, sia l esubero di conio del R/ lo testimoniano, che avesse una patina più pesante mi sembra anche vero... Vi allego anche la foto che corrisponde nel sito PCGS...enjoy3 punti
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3 punti
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Ottima iniziativa! complimenti agli amici del Cordusio che con la giusta passione si adoperano per trasmettere i corretti valori della numismatica!! numismatica è storia, passione e cultura!! a presto!!3 punti
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La nostra forza non è quello che abbiamo fatto, ma quello che ancora dovremo realizzare, non per noi ma per tutti, non per lucro, ma per passione, non per fama o per pubblici riconoscimenti, ma soltanto per il piacere di portare le mostre amate monete ad un numero il maggiore possibile di persone.3 punti
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@ferdinandoII, continuo con la Piastra del 1832....millesimo ostico a reperirsi....e ancor di piu' in buona conservazione.3 punti
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Ciao! Vi volevo presentare l'ultima arrivata della mia collezione di monete di Gallieno. D/GALLIENVS dot P dot F dot AVG, busto radiato e corazzato R/VIRTVS AVGG, l'imperatore stante a destra con lancia orizzontale e stendardo verticale Zecca: Lyons o Cologne Riferimenti: RIC V-1 (J) Lyons 58; Göbl 882l (Cologne); Sear 10413 Rarità: Scarce Secondo voi è usurata oppure è il conio stanco? Dove posso trovare qualche notizia su questa particoalre moneta? Ciao a tutti e grazie! TWF2 punti
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Sono rimasto piacevolmente colpito della partecipazione e dall'entusiasmo di tutti voi, una bellissima iniziativa che consente di condividere la passione per la numismatica in modo spontaneo e aperto, senza troppi formalismi e gerarchie. E questa non è una cosa da poco. Mi sono trovato molto bene e ringrazio tutti della piacevolissima compagnia. Aspetto che qualcuno poi posti alcune delle foto che son state fatte A presto Francesco2 punti
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Bellissima giornata ( meteo escluso...), probabilmente come provenienza eravamo i piu' distanti e haime ci siamo persi l'aperitivo ma abbiamo recuperato alla grande con i salumi e formaggi ! Ottima iniziativa, bravi Mario, Antonio e tutti quelli del Cordusio...spero vivamente di avere altrettanto tempo disponibile per le occasioni future Saluto tutti, a presto Daniele2 punti
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Molta invidia per il vostro pranzo comunitario! Comunque, ho già distribuito il 70% dei gazzettini affidatimi...2 punti
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Come vedete col piccolo flepre siamo pronti anche alla continuità, si iniziano presto e se sarà ...non mancheranno quelli che ricorderanno chi siamo e siamo stati ...2 punti
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grazie Mario esempio di divulgazione, integrazione, entusiasmo.2 punti
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Niente da dire Tutto Super Si sta bene insieme, si condividono idee e progetti, si crea valore E si mangia ...2 punti
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Buonasera, vi presento un'altra mia moneta a cui tengo molto. QUINTO DI SCUDO DI CLEMENTE XIII con la Chiesa seduta sulle nubi. Che ne pensate?2 punti
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Meglio questa ? Qui c'è anche rongom e simo882 punti
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R3 per me è anche riduttivo. Personalmente non ne ho mai avuta una, e una sola volta mi è capitato di vederla di persona. Forse qualcuna in qualche asta. Complimenti ad Ale.2 punti
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Il primo ad arrivare è Matteo Rongo con spilletta del Cordusio e Gazzettino in mano...ottimo !2 punti
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A volte le immagini però raccontano più delle parole.... I Gazzettini arrivano nel borsone di Dave...2 punti
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@chievolan la tua traduzione è ottima e sicuramente più corretta di quella proposta nel testo: "differente a priori" è un errore di traduzione da segnare a matita blu. Comunque ormai faccio outing: sono caduto nel tunnel delle monete medievali.2 punti
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Mi auguro che la sospensione della pubblicazione sia limitata all'anno corrente e non sia definitiva: sarebbe un vero peccato!2 punti
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La persona è assente, ma lo mio pensiero è con voi tutti. Auguro che sia una bellissima giornata (indipendentemente dal tempo meteorologico). Fateci partecipi con tante foto.2 punti
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La metà degli iscritti di questo forum è costituita da gente che si è iscritta per chiedere "quanto vale questo 5 lire del 1901 che ho trovato nel cassetto del nonno?" Per avere numeri sensati bisognerebbe disattivare gli account che non accedono al forum da più di un anno, per i quali è sensato pensare che la numismatica non sia più di alcun interesse.2 punti
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E comunque domani sarà un giorno da ricordare negli annali della numismatica.. A memoria non ricordo tanta coralità. .. Eros2 punti
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Quanti anni dall'apertura di questa discussione! il dott. Ernst viveva da solo a Bolzano, frequentava il circolo numismatico di Quella cittá e si faceva accompagnare alle riunioni settimanali da un giovanotto speranzoso di imparare qualcosa di numismatico che si chiamava Daniele Alberti.. abbitualmente si portava una scatoletta logora di cartone dove metteva alcune monete da far vedere al circolo. Da quella scatoletta uscivano splendidi incusi magnogreci, tetradrammi siciliani, ed ogni altra sorta di meraviglie. Acquistava monete dalle più prestigiose aste internazionali seguendo per lo più il suo senso estetico invece che seguire un solo filone numismatico,, e succedeva nei suoi discorsi che passasse dalla descrizione di una moneta medioevale all'adorazione di un cavaliere di Gela come niente fosse. La sua sterminata collezione comprendeva monete di tutti i generi ed una vasta biblioteca numismatica. vi assicuro che le monete passate da Lanz non erano tra i suoi pezzi prestigiosi.2 punti
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Aggiorno il post per informare i soci del Circolo così come gli studiosi e gli appassionati che per la consultazione della biblioteca numismatica è possibile mettersi in contatto col sottoscritto tramite messaggio e concordare insieme giorno e orario, al contempo sto provvedendo anche alla redazione di un catalogo online di cui posto di seguito il link per facilitare la conoscenza del patrimonio bibliografico posseduto. http://www.librarything.it/catalog/CircNumPartenopeo2 punti
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E’ questa la breve storia di un viaggio , un amaro , triste e struggente viaggio di ritorno in patria di un nobile Romano che , nato probabilmente a Tolosa o Narbona , in Provenza , torna nella natia Gallia pochi anni dopo che Roma e’ stata violata dai Goti di Alarico , ma non intraprende questo viaggio per fuggire dall’ URBS ormai non piu’ sicura , tanto piu’ che era stato Prefetto di Roma , bensi’ per curare i suoi beni in Provenza devastati dagli invasori Vandali ; costui era Claudio Rutilio Namaziano , nato forse a Tolosa , era stato l’ anno prima del ritorno in patria , Præfectus Urbi di Roma . Namaziano nel corso del viaggio di ritorno in Provenza si dispera e si strugge di nostalgia per un mondo in fase di inesorabile declino , narrando in poesia le rovine delle citta’ italiche un tempo potenti e fiorenti di civilta’ , ora ridotte ad oscuri e semivuoti villaggi ; anche le strade un tempo vanto della civilta’ di Roma che raggiungevano i piu’ lontani confini dell’ Impero , sono ora in dissesto e pericolosi transiti per i viandanti ; Namaziano pur nella sua comprensibile disperazione per questo sfacelo dell’ Impero , non si rende conto pero’ che parte di questa rovina e’ dovuta alla classe dirigente di Roma e alla quale lui stesso appartiene , infatti questa nobilta’ politica romana ormai vive , per la maggior parte di essa , di ricordi , di furiose dispute religiose tra l’ ambiente pagano e quello cristiano e di ozi frivoli o letterali , estraniandosi dalla vita attiva pubblica dell’ URBS , perdendo cosi’ di vista la triste realta’ dei tempi . Rutilio Namaziano , l' anno seguente alla carica di Prefetto o poco dopo , fu costretto a lasciare Roma per far ritorno nei suoi possedimenti in Gallia devastata dall' invasione dei Vandali . Questo viaggio fu condotto via mare e con numerose soste , dato che le strade consolari erano impraticabili a causa dell’ abbandono della manutenzione e insicure dopo l' invasione dei Goti ; Roma non si sarebbe piu’ ripresa da questo colpo piu’ ideologico che , in fin dei conti , materiale . Namaziano e’ l' ultimo autore del mondo letterario latino pagano . Dal punto di vista religioso Rutilio e’ un aristocratico convinto pagano che non accetta i tempi nuovi in quanto rifiuta i culti cristiani considerati estranei all’ antica tradizione di Roma . Piu’ di tante parole , trascrivo un passo di un grande accademico e latinista italiano : Italo Lana , a proposito del poemetto di Rutilio Namaziano , commento estratto da una sua opera : “Storia della civiltà letteraria di Roma e del mondo romano” : “Nel poemetto in distici elegiaci “De reditu suo” Rutilio narra il suo viaggio per mare verso la Gallia : imbarcatosi al Porto di Augusto (Ostia) e costeggiate le rive del Tirreno sino a Luni , qui la narrazione si interrompe , all’ inizio del secondo libro . Ma una fortunata scoperta ci ha restituito , nel 1973 , mutili , 39 versi del secondo libro , da cui apprendiamo che nel seguito del viaggio Rutilio toccava poi Genova e Albingaunum (Albenga) ; per cui è ora lecito supporre che il poemetto narrasse per intero il viaggio di ritorno da Roma alla Gallia . La descrizione delle varie tappe di questa singolare navigazione di piccolo cabotaggio offre occasione al Poeta di rievocare e celebrare amici suoi , tutti appartenenti all’ aristocrazia senatoria (vivissima è nel poemetto la coscienza di gruppo - se così la si po’ chiamare - : Rutilio e i suoi amici sono convinti di appartenere ad una categoria di persone superiori) : in mezzo ad un mondo fumante di rovine , essi, superbamente appartati , trascorrono il loro tempo in cerimoniosi incontri e colloqui , in vacanze prolungate , passando dall’ una all’ altra villa . Quale stridente contrasto con le miserande condizioni delle città ! Rutilio si sofferma a descrivere le rovine di Castro Nuovo ; le poche misere case di campagna di Alsio e Pirgi (tutto quel che resta di due già fiorenti cittadine) ; Gravisce spopolata , Cosa ridotta a rovine , Populonia distrutta dal tempo . Rutilio nota tutte queste rovine , con malinconia ; ma il suo spirito non s’ arrende : nonostante tutto egli ha fede in Roma , alla quale innalza un inno fervoroso che è una vera professione di fede , e nello stesso tempo può considerarsi come il manifesto dell’ intellettualità pagana , che non accetta l’ Impero cristiano e , non sapendo proporre un concreto programma politico da contrapporre ed eventualmente sostituire a quello dell’ Impero cristiano , si rifugia nel culto della grandezza passata di Roma , di cui esalta le autentiche glorie : e in primo luogo la diffusione , da lei operata , della civiltà nel mondo . A Roma , dea genitrice degli dèi e degli uomini , si rivolge con infiammate parole : “fecisti patriam diversis gentibus unam […] urbem fecisti quod prious orbis erat”. (Facesti di tanti genti un' unica patria.....facesti una Citta' quello che prima era il momdo) Alle rovine e ai disastri contrappone la fede nell’ immortalità della dea Roma . Rifiuta il colloquio con le forze nuove che ormai si impongono : il Cristianesimo ed i barbari . Egli continua a parlare il suo linguaggio , che è quello delle passate età , ma il distacco dalla realtà è ormai irrimediabilmente segnato . Il medesimo distacco era già in Simmaco , in Macrobio , e negli altri letterati della rinascita pagana , ma lo si avvertiva meno , perché quelli non affrontavano , nelle loro opere , temi attuali . Rutilio , invece , si scaglia contro i monaci , che nelle isole dell’ arcipelago toscano vivevano vita ascetica ; li condanna per la loro fuga dal mondo e mostra di aver capito , la pacifica sostanza della rivoluzione che il cristianesimo stava attuando , quando dei monaci , ch’ egli vedeva trasformati in esuli volontari , i quali nulla più avevano di umano , quasi per effetto di un livello beveraggio di Circe , scrive : “tunc mutabantur corpora, nunc animi” (“allora venivano trasformati i corpi , ora le anime”) Circe trasformava i corpi , il Cristianesimo trasforma le anime . Poiché questa trasformazione si compie , il mondo antico finisce . E con Rutilio finisce nell’ esaltazione dei benefizi da Roma distribuiti a tutta l’umanità : lo sguardo rivolto al passato , in reverente contemplazione . Ma intanto il mondo cammina : e Rutili e gli attardantisti pagani poiché si arrestano immobili in questa contemplazione , sono inesorabilmente travolti dal moto della storia”1 punto
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ne ho visti 4 ma questo è il più bello,come rarità direi che un R3 è più che meritato...1 punto
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Ciao @UmbertoI, ho fatto anche io delle foto, il rovescio, forse, mi è venuto un po' male. Per fortuna abbiamo gli scatti di Dareios che sono di gran lunga migliori. Io penso che ci sia la possibilità che siamo di fronte alla stessa moneta: le foto del Pannuti-Riccio rispecchiano comunque la tecnologia grafica degli anni Ottanta che non può essere paragonata alla qualità del digitale odierno. Però, di sicuro i conii utilizzati sembrano gli stessi: in definitiva, per me, potrebbe essere lo stesso esemplare. Credo anche che quando fu fotografata per essere inserita nel Pannuti-Riccio avesse una patina diversa, meno uniforme.1 punto
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eccola: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57A/61 punto
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Che dire Raffaele? Come si fà a non essere d'accordo con quello che hai scritto? Sono ipotesi che hanno una certa "sostanza" e trovarne altre non credo sia semplice, per cui sono perfettamente con te su quello che hai scritto. Ti faccio i miei complimenti.1 punto
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Ciao, è una tessera mercantile toscana del XV-XVI secolo, qualcuno te la potrà identificare meglio.1 punto
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Ciao , non e' detto che una forte esplosione nucleare non possa provocare un terremoto da un altra parte del Pianeta , si chiama "effetto domino" , cioe' come una sequenza di carte una dietro l' altra viene attivata dalla caduta di una sola , o della prima della fila . Le onde sismiche prodotte dallo scoppio della bomba atomica , per altro pare essere stata molto potente , possono essere amplificate , passando attraverso la Terra , dalla parte fluida situata sotto il mantello solido ed attivare faglie lontane . E' difficile ma non impossibile .1 punto
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