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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/17 in tutte le aree

  1. qualche domenica farò un salto al Cordusio ho avuto richieste di amici collezionisti per il Gazzettino,una copia mi è stata portata (ci sono anch'io) EVVIVA
    5 punti
  2. Un curioso esemplare di Cartolina - Gettone Portafortuna
    3 punti
  3. Approfitto della discussione perché correlata all’evento di Napoli del prossimo 22 e 23 settembre 2017 per informare tutti gli appassionati della monetazione di Napoli e non, che in occasione del convegno verrà distribuito questo mio lavoro sulla monetazione in rame di Ferdinando IV di Borbone. Questo è stato reso possibile e si è concretizzato grazie all’impegno, soprattutto economico, di cui si è fatto carico la NEACOINS s.a.s. e l’ACM casa d’aste. E’ mio dovere ringraziare, quindi, il Sig. Antonio Cava e colui il quale ha dedicato parte del suo tempo libero per l’impegnativo lavoro di grafica e impaginazione.
    3 punti
  4. Che onore, il mio articolo in posizione iniziale! Non vedo l'ora di leggere questo numero... dall'elenco ho visto articoli che mi interessano ed incuriosiscono molto!
    3 punti
  5. Aggiungerei una nota simpatica: la destinataria è Elsa Albrizzi, prima donna pilota da corsa in Italia. Tra l'aprile e il maggio del 1901 partecipò, insieme alla sorella Dada, al Giro d'Italia, organizzato dall'Automobile Club Italiano di Torino. Nella foto che allego è ritratta alla guida della Benz, con la quale - nel 1899 - si classificò seconda alla corsa Padova-Verona-Treviso-Padova.
    3 punti
  6. Buona sera! Bella monetina, non facile da trovare; inoltre essendo del '43 siamo sicuri essere "buona". Finalmente qualcuno che riporta anche qualche nozione storica! Ti ringrazio! Inoltre il titolo del post è lo stesso del mio intervento a Parma, è una coincidenza o vi hai partecipato? La scheda sul catalogo on line è sbagliata, mi proposi di correggerla ma non ho ancora avuto il "nullaosta" e me ne dispiace perchè aiuterebbe chi non conosce questa moneta a distinguerla dalle altre. Essa fa parte di una serie di monete coniate in modo ufficioso durante il periodo del Risorgimento Veneziano ed è probabilmente quella che desta più perplessità dato si differenzia dalle altre "meramente riconiate" per la particolarità dell'annata '43 (ibrido in foto) e per l'ibrido con due dritti conservato al Correr. Altra cosa interessante è quel graffio di conio che vedete sia sulla mia che su quella postata sopra al rovescio. L'ho riscontrato su tutti gli esemplari che ho esaminato quindi posso affermare non essere sicuramente un difetto ma bensì la norma. Non si conosce il motivo di questi ibridi ma si sa che vennero riconiate, come dice giustamente Dennis sopra, a causa della penuria di spezzati di Lira durante alcuni momenti particolari del '48-'49, il momento esatto non si sa ancora ma ci si sta arrivando. Mi fermo quà, potrete leggere tutto l'intervento appena avrò pubblicato l'articolo, ergo appena avrò i diritti per le immagini. Vi posto la foto della mia..
    3 punti
  7. Segnalo l'uscita del nuovo numero del Gazzettino di Quelli del Cordusio. Settembre 2017 Editoriale - Nel segno dei Valori (Mario Limido) Pag. 1 Considerazioni sul concetto di rarità nella numismatica moderna e contemporanea (Mirco Trombini) Pag. 3 La raffigurazione di Sant'Ambrogio sulle monete milanesi - parte 1 (Enrico Lesino) Pag. 5 Novara: la sua moneta misteriosa e nuovi ritrovamenti (Mario Giacometti) Pag. 8 Il "grossetto per navigar" (Luciano Binaschi) Pag. 11 Il simbolo di Alessandro D'Alessandri, zecchiere pontificio (Antonio Rimoldi) Pag. 16 Quando nel Regno di Napoli il Vicerè commissionava un Caravaggio (Eros Guglielmo) Pag. 19 Sulla mezza piastra del 1733 coniata a Napoli (Alessandro Paolino) Pag. 24 Una particolare stella a otto punte nello stemma del Camerlengo Albani (Daniele Mosti) Pag. 28 Due medaglie di Maria Teresa d'Asburgo e Giuseppe II d'Asburgo-Lorena ricordano la Società Patriotica di Milano e i suoi premi (Mario Limido) Pag. 31 Buffalo Bill a Milano (Tiziano Francesco Caronni) Pag. 37 Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia, periodico mensile illustrato del Circolo Numismatico Milanese (Giambattista Nigrotti) Pag. 39 Parma, 1 aprile 2017: il ritorno dei giovani Numismatici (Mario Limido) Pag. 42 Il sacro nelle monete bizantine, Padova 26 gennaio 2017 (Circolo Numismatico Patavino) Pag. 47 Copertina
    2 punti
  8. Ciao a tutti, Oggi ho tradotto questa versione molto carina di un autore non troppo conosciuto Macrobio, che ho deciso di proporvi. Ecco a voi la storia: "Dopo la battaglia di Azio avendo Augusto condotto un magnifico trionfo a Roma, gli corse incontro un tale che teneva in mano un corvo, a cui aveva insegnato questo saluto, pieno di adulazione, che diceva :"Salute o Cesare, vincitore, imperatore!". Ottaviano, a cui interessava accattivarsi gli animi dei cittadini, apprezzando molto l'uccello servizievole ordinò di comprarlo a ventimila sesterzi. Essendo avanzato poco nel cammino, allo stesso modo fu salutato da un pappagallo che comprò allo stesso prezzo. Un esempio di tanta generosità sollecitò un povero calzolaio, che comincio ad ammaestrare il suo corvo allo stesso saluto. Ma poichè l'uccello non rispondeva, esausto per la fatica e per il sacrificio, il padrone era solito dire :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Un giorno tuttavia, quando il corvo aveva iniziato a ripetere il saluto dettato, il calzolaio attese Augusto sulla strada, pieno di buona speranza. Ma, avendo ascoltato le parole del corvo, l'imperatore, incurante di tale saluto, rispose :"Ho abbastanza di tali saluti in patria". Allora il corvo, ricordandosi delle parole con cui il padrone era solito lamentarsi, aggiunse a chiara voce :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Stupito a tal punto dall'arguzia, Cesare rise e ordinò di comprare l'uccello a tanto quanto aveva pagato nessun altro fino ad allora. Quindi la ricchezza non fu il premio degli sforzi del calzolaio, ma di facezie fortuite, che il padrone imprudente aveva insegnato al suo uccello". Spero che la traduzione, che ho preferito mantenere quasi letterale, vi possa far divertire e soprattutto che sia fatta bene;););). A presto, Alb123
    2 punti
  9. Ultimo acquisto cosa ne pensate? spero vi piaccia difetto più o meno. Ciao.
    2 punti
  10. Ciao @nikita_ Finalmente ho qualche cosa per questa discussione, l'unica moneta del 2017 USA 1/4 di dollaro 2017
    2 punti
  11. 2 punti
  12. Che belle fotografie! Davvero felice per l'ottima riuscita dell'evento. Ho partecipato virtualmente con il mio articolo! A proposito, si è discusso degli articoli stessi? Sono stati presentati?
    2 punti
  13. Certamente la vicinanza sia reale, sia di quelli che volevano esserci e non hanno potuto venire per vari motivi conta, conta... contano anche i post nell'altra discussione, contano anche i like, contano quelli che vogliono darci un contributo scritto per esserci anche loro... Io voglio approfittare qui di ringraziare tanti da chi ci ha incoraggiato, a chi ci ha detto continuate, si va da accademici famosi, a commercianti altrettanto famosi, a noti studiosi, ai lamonetiani, a giovani, a chi inizia, alla gente comune, che non sono magari numismatici, ma credono nei valori, nella storia, nell'identità, nella divulgazione, nei giovani. E' un grande mare che crea direi un movimento di opinione culturale che cresce, cresce insieme a noi tutti... Oggi direi che il gruppo che si formò tempo fa e partì da qui per diventare poi reale, dopo anni di semina, lavoro, iniziative, comunicazione, anche sacrifici, raccoglie i suoi frutti, è il momento anche di raccogliere ora anche se nei nostri progetti tante idee frullano nella testa e partiranno, rimanendo in campo bibliografico, appena terminata la presentazione del numero 2, è in lavoro già il 3, e altre novità particolari sempre in campo bibliografico arriveranno, sempre per passione, sola pura passione....
    2 punti
  14. La zecca è quella di area gallica tradizionalmente individuata in Lione. È praticamente ovvio che si tratti della medesima zecca successivamente usata da Postumo. Elmer identifica tale zecca in Colonia. Tuttavia, a seguito di vari studi su importanti ripostigli (es. Cunetio) risulta ormai acclarato che la zecca di Colonia è stata introdotta nella fase finale della monetazione di Postumo, pertanto la zecca gallica iniziale va individuata altrove. La candidata ideale quindi appare essere proprio Treveri. Successivamente, terminata la parentesi dell'impero gallico, le due zecche vennero soppresse e si aprì la zecca di Lione. I riferimenti RIC sono corretti
    2 punti
  15. Buon giorno ho il piacere di condividere con voi questo nuovo acquisto, il famigerato daotin emesso dal governo provvisorio di Venezia nel 1848-1849 utilizzando i conii delle monete da un quarto di lira austriaca di Ferdinando I d'Asburgo dopo averne cassato lo stemma. Questo avveniva per la penuria di monete divisionarie di argento per le esigenze del commercio minuto. La particolarità dell' esemplare nella foto che allego sta nel fatto che il quarto di lira in questione porta l'effigie di Francesco I d'Asburgo e al rovescio la data 1843 ( Francesco I d'Asburgo era passati a miglior vita già nel 1835...) Attendo vostre osservazioni in merito Mandi
    2 punti
  16. Bellissimi tutti voi! si vede che è stata una grande bella giornata . Mi prenoto una copia del Gazzettino per Verona!!!
    2 punti
  17. Come ha già detto Mario questo numero è veramente importante. Non mi riferisco ora ai contenuti - che dovranno valutare i lettori, io sono di parte - ma proprio al "progetto Gazzettino" nella sua totalità. Importante perché contiene il primo articolo di due appassionati, perché è la dimostrazione che non manca la voglia di mettersi in gioco... Un grazie agli autori, a quelli che ci supportano con le loro parole (grazie @odjob) e magari sono anche venuti in Cordusio a trovarci "in casa". Antonio
    2 punti
  18. grazie sinceramente pensavo fosse un evento pensato/organizzato un po' piu' .. in grande L'argomento è complesso e molto affascinante e una volta che lo si tratta andrebbe fatto con tutti i crismi..
    2 punti
  19. Buona Domenica ed è stata veramente una buona Domenica. Vedendo le foto (credo però ce ne siano altre ...) mi sono accorto che qualcuno è riuscito a glissare l'obiettivo .... soprattutto quelli che per motivi personali non si sono fermati a "ciacolare"; penso a Gianfranco, a Fabio ed altri. Per coloro che non son potuti venire per motivi familiari, speriamo tutti che si risolvano al meglio ..... e non vi preoccupate, il Gazzettino ve lo teniamo "in caldo", tanto avremo certamente altre occasioni per consegnarvelo. saluti e grazie a tutti per la bella Domenica. luciano
    2 punti
  20. Buonasera, vi presento un'altra mia moneta a cui tengo molto. QUINTO DI SCUDO DI CLEMENTE XIII con la Chiesa seduta sulle nubi. Che ne pensate?
    2 punti
  21. Ieri sera la discussione l'intervento di Andrea mi ha portato a prendere il De nummis patriarcharum aquilejensium dissertatio del De Rubeis. E ci ho passato la notte sopra . Che belli questi libri.
    2 punti
  22. Quanti anni dall'apertura di questa discussione! il dott. Ernst viveva da solo a Bolzano, frequentava il circolo numismatico di Quella cittá e si faceva accompagnare alle riunioni settimanali da un giovanotto speranzoso di imparare qualcosa di numismatico che si chiamava Daniele Alberti.. abbitualmente si portava una scatoletta logora di cartone dove metteva alcune monete da far vedere al circolo. Da quella scatoletta uscivano splendidi incusi magnogreci, tetradrammi siciliani, ed ogni altra sorta di meraviglie. Acquistava monete dalle più prestigiose aste internazionali seguendo per lo più il suo senso estetico invece che seguire un solo filone numismatico,, e succedeva nei suoi discorsi che passasse dalla descrizione di una moneta medioevale all'adorazione di un cavaliere di Gela come niente fosse. La sua sterminata collezione comprendeva monete di tutti i generi ed una vasta biblioteca numismatica. vi assicuro che le monete passate da Lanz non erano tra i suoi pezzi prestigiosi.
    2 punti
  23. Quando ci si riferisce a qualunque cosa con l'aggettivo "eccezionale" si sottolinea la derogazione dalla norma di essa. Spesso, nell'ambito numismatico, questo aggettivo viene adoperato per descrivere diversi fattori in una moneta. Un' esempio sono le monete dai "fondi lucenti", ovvero esemplari che sono stati battuti quando un certo conio era stato appena messo in funzione quindi i rilievi erano nitidi e leggermente opachi mentre i fondi lucidi, dandole un'effetto molto apprezzato dai collezionisti (FS). Anche le monete di straordinaria rarità (R4-R5) vengono definite eccezionali quando sono in conservazioni piuttosto elevate (indipendentemente dalla freschezza del conio). Le monete "antiche"(precedenti al 1945) in rame, che hanno gli stessi riflessi di quando furono coniate sulla maggior parte della loro superficie (rame rosso), vengono sempre definite come eccezionali. Questo tipo di classificazione, spesso inserito in cataloghi come grado di conservazione, non mi ha mai "convinto" data la vasta quantità di situazioni possibili che vengono racchiuse in un solo termine. In numerose aste con monete antiche, aventi evidenti fondi lucenti non in Fior Di Conio, sono semplicemente state classificate in base alle loro conservazioni senza tener conto della freschezza del conio. In altri casi poco più accurati dopo la conservazione vien scritta una piccola nota a proposito di tale argomento, che a questo punto sarebbe più adeguata anche per le monete definite eccezionali per i fondi a specchio chiamandole semplicemente FDC "dai fondi lucenti". I cataloghi come il Montenegro che a differenza del Gigante includono lo stato Eccezionale, spesso "non ci prendono", ovvero, le valutazioni di monete in stato eccz. si rivelano errate per via della imprevedibilità dei prezzi che raggiungono in aste pubbliche. Secondo me (é solo la mia opinione) tale definizione andrebbe "abolita " sostituendola con una descrizione leggermente più dettagliata del pezzo in questione. Cosa ne pensate? Monete definite eccezionali per via delle loro conservazioni sommate alla freschezza del conio: Monete definite eccezionali per le conservazioni superiori allo SPL sommate alla rarità: Rame Rosso eccezionale :
    1 punto
  24. Teniamoci aggiornati allora ?
    1 punto
  25. Io personalmente ho sempre inteso questa sezione come "Repubblica di Venezia" e non zecca di Venezia (altrimenti il Bisante di Cipro o le Cattarine dovrebbero stare da un'altra parte). Di conseguenza le emissioni successive al 1797 le vedo maggiormente legate ad altre sezioni: fanno infatti parte di altri contesti storici quali ad esempio Napoleone, l'impero Austroungarico, i moti del 48-49 e così via. Come avrete capito nelle mie classificazioni il discriminante primario è perciò il periodo storico e non la zecca di provenienza (ad es.le monete del 48-49 stanno nell'album "Risorgimento" ovviamente distinto dall'album "Repubblica di Venezia")
    1 punto
  26. Agli ordini @ak72, a me sembra che il MEC lo spieghi, anche se piuttosto sinteticamente, come è necessario in un'opera che nonostante il carattere sintetico è risultata di quasi 1200 pagine): le monete senza crocette (la cui esistenza è indubitabilmente ricordata dal passo di Giuliano, se tradotto corrrettamente) non sono sopravvissute, ergo si può pensare che siano tutte scomparse (più letterariamente 'finite nel crogiolo', trattandosi di oggetti in metallo prezioso), soprattutto perché erano state prodotte solo per un mese [e anche, aggiungo io, perché il ritiro forzato degli esemplari della serie precedente è una regola costante delle renovationes monetae, come per altro è scritto nel glossario dello stesso MEC 12 s.v. renovatio (o mutatio) monetae). Poiché invece l'Ahumada Da Silva propone una distinzione fra 1 esemplare con tre stelle (semplice variante di conio? Forse un errore vouto per stanare qualche falsario attivo in quel momento, chissa?) ed esemplari con quattro stelle, assolutamente non corrispondente al testo del Giuliano, la sua tesi non è convincente. Riguardo al perché Giuliano parli di 2 stelle e non di 4, la riposta mi pare molto semplice, e assolutamente evidente: per la costante imprecisione delle cronache riguardo ai fatti monetari, visto che queste cronache non erano fatte osservando le monete, come vorremmo noi, ma leggendo le deliberazioni o i bandi (o addirittura ascoltandoli dal ricordo di chi li aveva sentiti 'gridare' sulla pubblica piazza). Poi quello che era stato battuto realmente era un'altra cosa. Certo però la differenza fra "senza stelle" e "con stelle" è abbastanza importante da poter essere colta anche da chi ascoltave solo i bandi, non sapendo né legggere né scrivere ed essere magari anche mezzo cieco, mentre quella fra due, tre o quattro stelle credo proprio di no. En passant, Il MEC non ha note né postille, per scelta editoriale di Philip Grierson Coordiali saluti, Andreas
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  27. Tuttavia la NIP presenta un'impasse di fondo: possono iscriversi ad essa in qualità di periti soltanto i commercianti. Se uno le monete le studia, ma non le vende, paradossalmente non può essere un Perito NIP.
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  28. ....una foto...una data...un ciao....
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  29. Concordo la lista era abbastanza grossolana, comunque penso tu abbia ragione sul fatto che l'euro abbia introdotto molti giovani al collezionismo, tra cui il qui presente e che forse ad oggi è la tipologia più collezionata insieme al Regno. Comunque non avevo pensato a tutti i collezionisti dei Savoia che si dedicano ai marenghi e sicuramente mi sono fatto influenzare dai collezionisti del Regno di Napoli molto attivi sul forum. Solo su una cosa non sono molto d'accordo, ma mi potrei sbagliare, che i collezionisti delle medievali superassero quelli delle bizantine non lo credevo proprio, forse per le secondo c'è semplicemente più offerta? A presto, Alb123 P.s. Scusa se ho tralasciato le estere facendone un gruppo unico, ma è una monetazione che proprio non conosco e che non mi attira più di tanto, senza offesa per nessuno, quindi tutte le correzioni a rigiardo saranno bene accette.
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  30. Segue elenco, che non sto a riportare (si veda post #16), ma sul quale, per quel che vale (è solo la mia opinione, veri e propri riscontri non ne ho), mi permetto di non essere del tutto d'accordo Concordo, invece, con chi ha detto che gli Euro sono oggi le monete più collezionate, in particolare quelli di Italia e Vaticano, seguiti da San Marino e dai 2 euro CC di tutti i paesi. Del resto, è proprio grazie all'Euro che la numismatica ha conosciuto un grande sviluppo negli anni 2000, attirando moltissimi giovani che poi, in molti casi, sono passati a monetazioni più impegnative (con questo non voglio sminuire minimamente gli euro e chi colleziona solo quelli). Al secondo posto le monete del Regno, con preponderanza di quelle di VEIII, in assoluto una delle monetazioni più belle dell'intera storia numismatica. Le lire repubblicane arrivano buon ultime, ma a molta distanza dal resto, superate anche da molte altre monetazioni. Per quanto riguarda gli stati pre-unitari, credo tu ti sia fatto influenzare dalle discussioni sul forum tra cui quelle sulle monete di Napoli sono in effetti prevalenti, ma a mio parere la realtà è diversa. Al primo posto, metterei i Savoia. Chi colleziona Regno, e sono tantissimi, prima o poi, ma più prima che poi, arriva anche a collezionare le monete dei Savoia, magari non quelle del '500, ma di sicuro Carlo Alberto e Carlo Felice. E anche la monetazione di VEII, fino al 1860, è da considerarsi pre-unitaria. Piazza d'onore per le monete papali. Riferendosi a esse, non si deve pensare solo a Roma, ma alle molte collezioni "trasversali" che le monete papali rendono possibili. Se, ad esempio, volessi collezionare le monete circolanti nella mia regione, le Marche, queste, già a partire dal XIV secolo per una parte della regione (compresa la zecca della mia città), e dal XVI per la regione tutta intera, sarebbero monete papali. Per non dire che in molti, l'interesse per le monete papali può venire anche dalla religione, e in questo caso non conta di dove sei. Il Regno delle Due Sicilie scivolerebbe dunque al terzo posto (spero non me ne vogliano gli amici del forum ), in virtù, essenzialmente, della sua estensione geografica, ben maggiore del solo Veneto o della Lombardia (quindi, un maggior numero di potenziali collezionisti). Per quanto riguarda le monete antiche, bene i primi due posti per le romane imperiali e repubblicane, ma forse le provinciali battono le greche. Pochi collezionano solo quelle, ma chi colleziona un solo imperatore, o un gruppo di imperatori (i Giulio-Claudi, i Severi, gli imperatori adottivi) credo possa essere interessato anche alle emissioni provinciali, e non solo a quelle della zecca di Roma. Questo porterebbe sicuramente in alto il numero dei collezionisti, che forse arriverebbero a superare quelli delle monete greche. Che, visto che le hai messe nella stessa lista, sarebbero superate, anche più facilmente, dalle medievali, di sicuro più collezionate anche delle bizantine. Per quanto riguarda infine le monete estere, quelle antiche (cosa intendi esattamente con questa definizione?) non penso siano molto collezionate, ma le moderne, a partire dall'inizio dell'800 lo sono eccome, e occupano un posto molto in alto nell'elenco generale. Napoleone e la Francia dopo di lui, l'impero austro-ungarico, la Germania, l'Inghilterra, gli Stati Uniti, la Russia, solo per citare le più importanti, tutte insieme le metterei perfino al terzo posto assoluto, dopo Euro e Regno...diciamo che se lo giocherebbero con le romane imperiali petronius
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  31. Salve @Legio II Italica e grazie, non ero a conoscenza di queste "memorie di viaggio" di Rutilio Namaziano; molto interessante anche il passo di Italo Lana, dal quale traspare molto bene la sensazione di nostalgia provata da Namaziano e dagli altri membri della classe dirigente di Roma. Aggiungo solo una sensazione personale: mi ha colpito in particolare questa volontà caparbia e quasi disperata di rimanere aggrappati al Passato, alle antiche tradizioni romane di un'epoca ormai conclusa... Grazie ancora per il post, buona giornata
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  32. Se sono del 2002 sono sicuramente valorose, chissà quante battaglie hanno combattuto in questi 15 anni.... @Mushu 2 Euro austriaci del 2002 non possono essere commemorativi, visto che il primo 2 Euro CC è uscito solo nel 2004, e per l'Austria nel 2005.
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  33. Ultime e definitive osservazioni. Si vedono benissimo i fiumi Eufrate e Volga Dalle misure del reticolo meridiani/paralleli, risulta che dimensione del planisfero doveva essere di circa 10-12 cm di diametro Per chi ha voglia di approfondire allego altre due mappe, la prima del 1830 e la seconda 1875, quindi prima e dopo la guerra di Crimea del 1859 per chi volesse riconoscere gli stati i cui confini sulla moneta sono evidenziati con puntini. Secondo me si evidenzia chiaramente la Caucasia o Giorgia, (in verde) e la Persia (in arancione) Adesso che abbiamo la mappa, spegniamo i navigatori e partiamo per il lago Van all' ombra dell'Ararat. Ci sono stato due anni fa, bellissimo e con Gatti unici. Italo
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  34. Buona giornata A mio avviso @Arka pone una questione non peregrina. Certamente Venezia è Venezia e leggerne qui o in un'altra sezione, ad un interessato, non crea problemi o imbarazzi; ma la Serenissima Repubblica di Venezia ha un termine. La sua monetazione deve coincidere con la durata dello Stato; con il 12 maggio 1797 (agosto successivo per Cattaro) cessa di esistere e cessa anche la zecca, intesa come espressione della sua autonomia. Sappiamo che monete con le impronte veneziane furono coniate anche successivamente; erano però iniziative mercantili, che vedevano nelle monete una merce scambiabile, non una valuta ..... tra l'altro non sono distinguibili da quelle emesse dalla Serenissima. Altre monete, da quelle emesse nel periodo napoleonico, al periodo austriaco, passando per il 48, fino a quelle del protettorato inglese, dovrebbero trovare spazio nelle sezioni competenti. E' una questione - se non altro - di ordine. Personalmente mi è difficile considerare veneziane le monete emesse per le isole ioniche dagli inglesi, solo per la presenza di un leone alato, lo stesso per me vale per le monete del 48 ..... è vero, era l'epoca nella quale si voleva far rinascere Venezia .... ma se l'avventua avesse avuto un buon fine, sarebbe stata in ogni caso un'altra storia. saluti luciano
    1 punto
  35. Perché monaco negli ultimi anni ha preferito non coniare più monete fdc, ha solo coniato monete fondo specchio e in quantità molto limitate. Non possono essere paragonate a quelle fondo specchi vaticano, in quanto lo stesso disegno lo si trova nelle fdc. I collezionisti vaticani come me, prendono entrambe le tipologie, mentre la maggior parte si " accontenta " di quella piu economica
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  36. Parere personale...... viva la (e)baia ....come tutto nella vita , con un pò di semplice buonsenso
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  37. Bel gruppo....mentre si inizia a stappare, è il momento del brindisi....
    1 punto
  38. fate concorrenza alla Rivista Italiana di Numismatica
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  39. ... con la sua grande capacità narrativa e qualità linguistica nel romanzo «La moneta di Akragas». Il punto di partenza del romanzo è una moneta coniata intorno al 406 a. C. nella potente e ricca città marittima di Akragas, l’antica Agrigento, quando essa cadde in mano ai Cartaginesi. Un mercenario di nome Kalebas, scappando per salvarsi dall’eccidio, viene morso da una vipera durante la fuga e muore gettando in aria un sacchetto contenente il suo gruzzolo di 38 monete d’oro, il salario del suo lavoro di soldato. Da questo momento ha inizio la storia della moneta d’inestimabile valore che rimane sepolta sino al 1908 d. C., quando un’altra città siciliana, Messina, viene distrutta, stavolta non dalla guerra ma da un terribile terremoto. La città è soccorsa dalla flotta russa ed è forse un marinaio che trova una delle monete di Kalebas che finirà nelle mani dello Zar, grande collezionista di monete. Nell'anno seguente il contadino Cosimo Cammarota sta lavorando nel suo campo quando vede brillare una moneta d'oro che pensa di donare, per ringraziarlo di avergli salvato una gamba ferita, all'appassionato numismatico, il medico Gibilaro che proprio in quel momento sta percorrendo a cavallo le campagne di Vigata. Il medico vede che si tratta di un altro esemplare della preziosissima moneta di Agrakas di cui conosce bene la rarità e il valore, e per lo stupore e l'emozione cade da cavallo ferendosi in modo tale da dover andare in ospedale. Quando però sarà dimesso non troverà più il contadino Cammarota che sembra essere scomparso nel nulla assieme alla moneta. Per il dottor Gibilaro è come se «la moneta stia esprimendo la sua volontà di non riapparire al mondo, di tornarsene nuovamente dentro quella terra dalla quale un giorno l'hanno tirata fuori. E comunque, in linea subordinata, di non andare mai, per nessuna ragione, a finire nella sua povera collezione. È come se un'imperatrice si rifiutasse giustamente di abitare in una stamberga.»
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  40. Piccolo calcolo empirico semi-serio. Il Circolo di cui faccio parte ha quasi 150 iscritti tra numismatici e filatelici, con leggera prevalenza dei secondi (ma molti sono sia l'uno che l'altro). Questo numero rappresenta lo 0,5% della popolazione in una città che conta circa 30.000 abitanti. Rapportando queste cifre al totale della popolazione italiana, 60 milioni, abbiamo 300.000 collezionisti, di vario genere. Questo numero comprende tutti, numismatici e filatelici, anche su scala nazionale con leggera prevalenza dei secondi: una volta i filatelici ci surclassavano ampiamente, ma la crisi del mercato dei francobolli, e il contemporaneo, crescente interesse per le monete portato dall'entrata dell'euro, ha oggi, a mio parere, quasi pareggiato i conti. E naturalmente comprende ogni tipo di collezionista, o presunto tale: da chi mette da parte gli euro "strani" che trova in giro, e poi viene sul forum per chiedere cos'è e quanto vale un banalissimo 2 euro austriaco da circolazione che non ha mai visto prima (è successo davvero), a chi colleziona consapevolmente, ma con mezzi limitati, e/o senza approfondire i discorsi storico/economici/artistici legati alle monete e alla loro circolazione, per finire con chi è in possesso di grandi collezioni, o anche no, ma delle monete che possiede ha studiato vita, morte e miracoli. Le ultime due categorie, i grandi collezionisti e gli studiosi, sono minoritarie, vuoi perché costruire una grande collezione costa, e non tutti possono permetterselo, vuoi perché anche studiare costa e, soprattutto, molti non vi sono proprio portati Volendo quantificare direi che siamo, tra grandi collezionisti, collezionisti/studiosi, e studiosi tout court, nell'ordine delle migliaia di persone, meno di 10.000. In questo numero ricomprendo anche i commercianti professionali, che possono essere, al tempo stesso, collezionisti e studiosi. Più corposa la categoria dei collezionisti consapevoli, che raccolgono determinate monete e solo quelle (es., solo le monete del Regno, o le lire della Repubblica, o gli euro di Italia, Vaticano, San Marino, ecc,, ecc,, ecc,), riuscendo così a mettere insieme collezioni coerenti e interessanti, ma di non grandissimo valore economico (in queste collezioni, in genere, mancano i pezzi più pregiati, quali gli ori di VEIII, o la serie repubblicana del 1947). Collezioni comunque appaganti per chi le realizza, che però è spesso più interessato a trovare il pezzo mancante che a conoscerne la storia. Dal punto di vista numerico, siamo qui nell'ordine delle decine di migliaia, i 30.000-40.000 di cui si è parlato a inizio discussione, mi sembrano una cifra ragionevole. Tutti gli altri, 80-90.0000 persone (stimando in 120-130.000 i numismatici sul totale di 300.000 visto sopra), non si possono definire collezionisti, anche se loro, probabilmente, si ritengono tali, solo perché mettono da parte qualche euro strano, ma senza avere una serie completa di nessun paese, e senza conoscere le varie emissioni o, come appena detto da dux-sab, comprano una moneta ogni tanto al mercatino, ma senza alcun criterio...una volta una romana, un'altra una medievale, la terza una regnicola, poi un dollaro, o una peseta, o....la lista è infinita petronius
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  41. La metà degli iscritti di questo forum è costituita da gente che si è iscritta per chiedere "quanto vale questo 5 lire del 1901 che ho trovato nel cassetto del nonno?" Per avere numeri sensati bisognerebbe disattivare gli account che non accedono al forum da più di un anno, per i quali è sensato pensare che la numismatica non sia più di alcun interesse.
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  42. Quello che è scritto nell'editoriale è: 1)chiaro e non interpretabile; 2)errato concettualmente; 3)opportunamente illegale. P.S. Modifico per sottolineare che in uno Stato di Diritto non si "crocifiggono" gli uomini, ma le azioni e i pensieri da essi compiuti. E' un dettaglio non irrilevante. Sempre che si dia ancora valore al Diritto.
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  43. Io sono il circolo....il circolo numismatico, sono nato nel 1960, nel 1970 credo di aver raggiunto il mio apice storico sia per frequentazioni che per importanza culturale. Erano altri tempi....sia economici, sia di fervori, sia di consensi numerici, ero il centro delle attenzioni numismatiche della cittadina dove risiedo, da me venivano tutti quelli che volevano parlare di monete, medaglie, vederle, scambiarle... Aspettavo con ansia durante la settimana che arrivasse il giovedì sera, in quella serata il segretario arrivava prima di tutti, apriva con la chiave la porta...che emozione in quel momento....finalmente vedevo qualcuno... Sono passati in tanti da me, ormai molti non ci sono più, altri sono molto anziani, i giovani dell'epoca sono persone oggi in età, alcuni sono diventati bravi, alcuni hanno scritto molto, altri hanno smesso nel tempo, ma tutti hanno imparato qualcosa... Vedevo persone ma vedevo soprattutto monete, tante, di ogni epoca, spesso belle, a volte intriganti, i miei ospiti facevano discussioni e lunghe dissertazioni su di loro a volte anche accanite, appassionate... Oh quanti ricordi, che grandi serate, che monete....ricordo il Gianni che sapeva tutto sulle monete romane ed amava spiegarle a tutti, ogni giovedì ne portava alcune da far vedere, sperava che si appassionassero e così fu veramente e poi Nando che entro' giovanissimo qui, imparò tanto da tutti e poi scrisse veramente molto, divenne conosciuto nel nostro mondo e come non ricordare il Franco detto il " Genova " perché di Genova era ma soprattutto perché sapeva tutto di quelle monete....bei tempi, bei tempi veramente.... Erano altri tempi...si faceva anche un convegno commerciale, un Bollettino cartaceo una o due volte l'anno, contribuivano i soci con degli scritti, degli articoli, negli anni 70/80 eravamo un riferimento importante per la nostra numismatica, i soci erano tanti.... Poi cambiarono tante cose, le iniziative diminuirono, anche le frequentazioni, dicevano che non ero più di moda, che bisognava contenere le spese, che c'era la crisi.... Oggi aspetto sempre con ansia il giovedì sera...è il mio momento, finalmente arrivano....con monete, cataloghi, libri, non sono molti ma finalmente mi sento vivo almeno quella sera, ancora importante... Il nuovo Presidente ha ambiziosi progetti, è sempre su quell'aggeggio infernale e misterioso per me che è il computer, dice che la comunicazione deve passare da lì ormai, ha tante idee, vuole fare di nuovo il Bollettino ma on line per ridurre le spese e coinvolgere i soci e anche i simpatizzanti esterni, vuole portare alla sera studiosi che raccontino e divulghino la numismatica....vuole fare un open day per far conoscere il circolo numismatico nelle scuole, fare proselitismo dove i giovani ci sono.... In questi giorni ha preparato tante locandine per quella giornata da distribuire in tutte le scuole della nostra cittadina, speriamo che ce la faccia, deve farcela....per la numismatica e per me...se così sarà quel giorno sarà festa grande e io mi sentirò come ai bei tempi ...importante....d'altronde io sono il circolo....il Circolo Numismatico con la C e la N maiuscola....
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  44. Va bene Eros.....lascio stare I "carichi" e ritorno "terra-terra" con un nominale comunissimo ma a cui tengo molto. Ci tengo perchè riesco a distinguere tutti I dettagli nello stemma al rovescio.... Cosa ne pensate di questo 5 Tornesi del 1798?
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  45. L'affare sarebbe stato comperare qualsiasi cosa in oro nel 2007 visto che quotava tra i 15 e i 17 euro al grammo... Anche aver preso il più comune dei marenghi (la quantità a seconda delle tasche) sarebbe stato un grande affare.
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  46. Che trattandosi di moneta svizzera, la discussione va spostata sul forum ALTRE MONETE ;) Ciao, RCAMIL.
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