Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      20123


  2. Tm_NPZ

    Tm_NPZ

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      6210


  3. Theodor Mommsen

    Theodor Mommsen

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1090


  4. ambidestro

    ambidestro

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1351


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/17 in tutte le aree

  1. qualche domenica farò un salto al Cordusio ho avuto richieste di amici collezionisti per il Gazzettino,una copia mi è stata portata (ci sono anch'io) EVVIVA
    5 punti
  2. Un curioso esemplare di Cartolina - Gettone Portafortuna
    3 punti
  3. Approfitto della discussione perché correlata all’evento di Napoli del prossimo 22 e 23 settembre 2017 per informare tutti gli appassionati della monetazione di Napoli e non, che in occasione del convegno verrà distribuito questo mio lavoro sulla monetazione in rame di Ferdinando IV di Borbone. Questo è stato reso possibile e si è concretizzato grazie all’impegno, soprattutto economico, di cui si è fatto carico la NEACOINS s.a.s. e l’ACM casa d’aste. E’ mio dovere ringraziare, quindi, il Sig. Antonio Cava e colui il quale ha dedicato parte del suo tempo libero per l’impegnativo lavoro di grafica e impaginazione.
    3 punti
  4. Che onore, il mio articolo in posizione iniziale! Non vedo l'ora di leggere questo numero... dall'elenco ho visto articoli che mi interessano ed incuriosiscono molto!
    3 punti
  5. Aggiungerei una nota simpatica: la destinataria è Elsa Albrizzi, prima donna pilota da corsa in Italia. Tra l'aprile e il maggio del 1901 partecipò, insieme alla sorella Dada, al Giro d'Italia, organizzato dall'Automobile Club Italiano di Torino. Nella foto che allego è ritratta alla guida della Benz, con la quale - nel 1899 - si classificò seconda alla corsa Padova-Verona-Treviso-Padova.
    3 punti
  6. Buona sera! Bella monetina, non facile da trovare; inoltre essendo del '43 siamo sicuri essere "buona". Finalmente qualcuno che riporta anche qualche nozione storica! Ti ringrazio! Inoltre il titolo del post è lo stesso del mio intervento a Parma, è una coincidenza o vi hai partecipato? La scheda sul catalogo on line è sbagliata, mi proposi di correggerla ma non ho ancora avuto il "nullaosta" e me ne dispiace perchè aiuterebbe chi non conosce questa moneta a distinguerla dalle altre. Essa fa parte di una serie di monete coniate in modo ufficioso durante il periodo del Risorgimento Veneziano ed è probabilmente quella che desta più perplessità dato si differenzia dalle altre "meramente riconiate" per la particolarità dell'annata '43 (ibrido in foto) e per l'ibrido con due dritti conservato al Correr. Altra cosa interessante è quel graffio di conio che vedete sia sulla mia che su quella postata sopra al rovescio. L'ho riscontrato su tutti gli esemplari che ho esaminato quindi posso affermare non essere sicuramente un difetto ma bensì la norma. Non si conosce il motivo di questi ibridi ma si sa che vennero riconiate, come dice giustamente Dennis sopra, a causa della penuria di spezzati di Lira durante alcuni momenti particolari del '48-'49, il momento esatto non si sa ancora ma ci si sta arrivando. Mi fermo quà, potrete leggere tutto l'intervento appena avrò pubblicato l'articolo, ergo appena avrò i diritti per le immagini. Vi posto la foto della mia..
    3 punti
  7. Segnalo l'uscita del nuovo numero del Gazzettino di Quelli del Cordusio. Settembre 2017 Editoriale - Nel segno dei Valori (Mario Limido) Pag. 1 Considerazioni sul concetto di rarità nella numismatica moderna e contemporanea (Mirco Trombini) Pag. 3 La raffigurazione di Sant'Ambrogio sulle monete milanesi - parte 1 (Enrico Lesino) Pag. 5 Novara: la sua moneta misteriosa e nuovi ritrovamenti (Mario Giacometti) Pag. 8 Il "grossetto per navigar" (Luciano Binaschi) Pag. 11 Il simbolo di Alessandro D'Alessandri, zecchiere pontificio (Antonio Rimoldi) Pag. 16 Quando nel Regno di Napoli il Vicerè commissionava un Caravaggio (Eros Guglielmo) Pag. 19 Sulla mezza piastra del 1733 coniata a Napoli (Alessandro Paolino) Pag. 24 Una particolare stella a otto punte nello stemma del Camerlengo Albani (Daniele Mosti) Pag. 28 Due medaglie di Maria Teresa d'Asburgo e Giuseppe II d'Asburgo-Lorena ricordano la Società Patriotica di Milano e i suoi premi (Mario Limido) Pag. 31 Buffalo Bill a Milano (Tiziano Francesco Caronni) Pag. 37 Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia, periodico mensile illustrato del Circolo Numismatico Milanese (Giambattista Nigrotti) Pag. 39 Parma, 1 aprile 2017: il ritorno dei giovani Numismatici (Mario Limido) Pag. 42 Il sacro nelle monete bizantine, Padova 26 gennaio 2017 (Circolo Numismatico Patavino) Pag. 47 Copertina
    2 punti
  8. Ciao a tutti, Oggi ho tradotto questa versione molto carina di un autore non troppo conosciuto Macrobio, che ho deciso di proporvi. Ecco a voi la storia: "Dopo la battaglia di Azio avendo Augusto condotto un magnifico trionfo a Roma, gli corse incontro un tale che teneva in mano un corvo, a cui aveva insegnato questo saluto, pieno di adulazione, che diceva :"Salute o Cesare, vincitore, imperatore!". Ottaviano, a cui interessava accattivarsi gli animi dei cittadini, apprezzando molto l'uccello servizievole ordinò di comprarlo a ventimila sesterzi. Essendo avanzato poco nel cammino, allo stesso modo fu salutato da un pappagallo che comprò allo stesso prezzo. Un esempio di tanta generosità sollecitò un povero calzolaio, che comincio ad ammaestrare il suo corvo allo stesso saluto. Ma poichè l'uccello non rispondeva, esausto per la fatica e per il sacrificio, il padrone era solito dire :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Un giorno tuttavia, quando il corvo aveva iniziato a ripetere il saluto dettato, il calzolaio attese Augusto sulla strada, pieno di buona speranza. Ma, avendo ascoltato le parole del corvo, l'imperatore, incurante di tale saluto, rispose :"Ho abbastanza di tali saluti in patria". Allora il corvo, ricordandosi delle parole con cui il padrone era solito lamentarsi, aggiunse a chiara voce :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Stupito a tal punto dall'arguzia, Cesare rise e ordinò di comprare l'uccello a tanto quanto aveva pagato nessun altro fino ad allora. Quindi la ricchezza non fu il premio degli sforzi del calzolaio, ma di facezie fortuite, che il padrone imprudente aveva insegnato al suo uccello". Spero che la traduzione, che ho preferito mantenere quasi letterale, vi possa far divertire e soprattutto che sia fatta bene;););). A presto, Alb123
    2 punti
  9. Ultimo acquisto cosa ne pensate? spero vi piaccia difetto più o meno. Ciao.
    2 punti
  10. Ciao @nikita_ Finalmente ho qualche cosa per questa discussione, l'unica moneta del 2017 USA 1/4 di dollaro 2017
    2 punti
  11. 2 punti
  12. Che belle fotografie! Davvero felice per l'ottima riuscita dell'evento. Ho partecipato virtualmente con il mio articolo! A proposito, si è discusso degli articoli stessi? Sono stati presentati?
    2 punti
  13. Certamente la vicinanza sia reale, sia di quelli che volevano esserci e non hanno potuto venire per vari motivi conta, conta... contano anche i post nell'altra discussione, contano anche i like, contano quelli che vogliono darci un contributo scritto per esserci anche loro... Io voglio approfittare qui di ringraziare tanti da chi ci ha incoraggiato, a chi ci ha detto continuate, si va da accademici famosi, a commercianti altrettanto famosi, a noti studiosi, ai lamonetiani, a giovani, a chi inizia, alla gente comune, che non sono magari numismatici, ma credono nei valori, nella storia, nell'identità, nella divulgazione, nei giovani. E' un grande mare che crea direi un movimento di opinione culturale che cresce, cresce insieme a noi tutti... Oggi direi che il gruppo che si formò tempo fa e partì da qui per diventare poi reale, dopo anni di semina, lavoro, iniziative, comunicazione, anche sacrifici, raccoglie i suoi frutti, è il momento anche di raccogliere ora anche se nei nostri progetti tante idee frullano nella testa e partiranno, rimanendo in campo bibliografico, appena terminata la presentazione del numero 2, è in lavoro già il 3, e altre novità particolari sempre in campo bibliografico arriveranno, sempre per passione, sola pura passione....
    2 punti
  14. La zecca è quella di area gallica tradizionalmente individuata in Lione. È praticamente ovvio che si tratti della medesima zecca successivamente usata da Postumo. Elmer identifica tale zecca in Colonia. Tuttavia, a seguito di vari studi su importanti ripostigli (es. Cunetio) risulta ormai acclarato che la zecca di Colonia è stata introdotta nella fase finale della monetazione di Postumo, pertanto la zecca gallica iniziale va individuata altrove. La candidata ideale quindi appare essere proprio Treveri. Successivamente, terminata la parentesi dell'impero gallico, le due zecche vennero soppresse e si aprì la zecca di Lione. I riferimenti RIC sono corretti
    2 punti
  15. Buon giorno ho il piacere di condividere con voi questo nuovo acquisto, il famigerato daotin emesso dal governo provvisorio di Venezia nel 1848-1849 utilizzando i conii delle monete da un quarto di lira austriaca di Ferdinando I d'Asburgo dopo averne cassato lo stemma. Questo avveniva per la penuria di monete divisionarie di argento per le esigenze del commercio minuto. La particolarità dell' esemplare nella foto che allego sta nel fatto che il quarto di lira in questione porta l'effigie di Francesco I d'Asburgo e al rovescio la data 1843 ( Francesco I d'Asburgo era passati a miglior vita già nel 1835...) Attendo vostre osservazioni in merito Mandi
    2 punti
  16. Bellissimi tutti voi! si vede che è stata una grande bella giornata . Mi prenoto una copia del Gazzettino per Verona!!!
    2 punti
  17. Come ha già detto Mario questo numero è veramente importante. Non mi riferisco ora ai contenuti - che dovranno valutare i lettori, io sono di parte - ma proprio al "progetto Gazzettino" nella sua totalità. Importante perché contiene il primo articolo di due appassionati, perché è la dimostrazione che non manca la voglia di mettersi in gioco... Un grazie agli autori, a quelli che ci supportano con le loro parole (grazie @odjob) e magari sono anche venuti in Cordusio a trovarci "in casa". Antonio
    2 punti
  18. grazie sinceramente pensavo fosse un evento pensato/organizzato un po' piu' .. in grande L'argomento è complesso e molto affascinante e una volta che lo si tratta andrebbe fatto con tutti i crismi..
    2 punti
  19. Buona Domenica ed è stata veramente una buona Domenica. Vedendo le foto (credo però ce ne siano altre ...) mi sono accorto che qualcuno è riuscito a glissare l'obiettivo .... soprattutto quelli che per motivi personali non si sono fermati a "ciacolare"; penso a Gianfranco, a Fabio ed altri. Per coloro che non son potuti venire per motivi familiari, speriamo tutti che si risolvano al meglio ..... e non vi preoccupate, il Gazzettino ve lo teniamo "in caldo", tanto avremo certamente altre occasioni per consegnarvelo. saluti e grazie a tutti per la bella Domenica. luciano
    2 punti
  20. Buonasera, vi presento un'altra mia moneta a cui tengo molto. QUINTO DI SCUDO DI CLEMENTE XIII con la Chiesa seduta sulle nubi. Che ne pensate?
    2 punti
  21. Ieri sera la discussione l'intervento di Andrea mi ha portato a prendere il De nummis patriarcharum aquilejensium dissertatio del De Rubeis. E ci ho passato la notte sopra . Che belli questi libri.
    2 punti
  22. Quanti anni dall'apertura di questa discussione! il dott. Ernst viveva da solo a Bolzano, frequentava il circolo numismatico di Quella cittá e si faceva accompagnare alle riunioni settimanali da un giovanotto speranzoso di imparare qualcosa di numismatico che si chiamava Daniele Alberti.. abbitualmente si portava una scatoletta logora di cartone dove metteva alcune monete da far vedere al circolo. Da quella scatoletta uscivano splendidi incusi magnogreci, tetradrammi siciliani, ed ogni altra sorta di meraviglie. Acquistava monete dalle più prestigiose aste internazionali seguendo per lo più il suo senso estetico invece che seguire un solo filone numismatico,, e succedeva nei suoi discorsi che passasse dalla descrizione di una moneta medioevale all'adorazione di un cavaliere di Gela come niente fosse. La sua sterminata collezione comprendeva monete di tutti i generi ed una vasta biblioteca numismatica. vi assicuro che le monete passate da Lanz non erano tra i suoi pezzi prestigiosi.
    2 punti
  23. Segnalo l'uscita nel prossimo supplemento degli Atti della Deputazione Veneta di Storia Patria de: I SEGNI SEGRETI NEI GROSSI VENEZIANI: UNA NUOVA SCOPERTA. Uno scritto figlio di questo forum, della collaborazione della sezione "Serenissima" e di @mfalier .
    1 punto
  24. E’ questa la breve storia di un viaggio , un amaro , triste e struggente viaggio di ritorno in patria di un nobile Romano che , nato probabilmente a Tolosa o Narbona , in Provenza , torna nella natia Gallia pochi anni dopo che Roma e’ stata violata dai Goti di Alarico , ma non intraprende questo viaggio per fuggire dall’ URBS ormai non piu’ sicura , tanto piu’ che era stato Prefetto di Roma , bensi’ per curare i suoi beni in Provenza devastati dagli invasori Vandali ; costui era Claudio Rutilio Namaziano , nato forse a Tolosa , era stato l’ anno prima del ritorno in patria , Præfectus Urbi di Roma . Namaziano nel corso del viaggio di ritorno in Provenza si dispera e si strugge di nostalgia per un mondo in fase di inesorabile declino , narrando in poesia le rovine delle citta’ italiche un tempo potenti e fiorenti di civilta’ , ora ridotte ad oscuri e semivuoti villaggi ; anche le strade un tempo vanto della civilta’ di Roma che raggiungevano i piu’ lontani confini dell’ Impero , sono ora in dissesto e pericolosi transiti per i viandanti ; Namaziano pur nella sua comprensibile disperazione per questo sfacelo dell’ Impero , non si rende conto pero’ che parte di questa rovina e’ dovuta alla classe dirigente di Roma e alla quale lui stesso appartiene , infatti questa nobilta’ politica romana ormai vive , per la maggior parte di essa , di ricordi , di furiose dispute religiose tra l’ ambiente pagano e quello cristiano e di ozi frivoli o letterali , estraniandosi dalla vita attiva pubblica dell’ URBS , perdendo cosi’ di vista la triste realta’ dei tempi . Rutilio Namaziano , l' anno seguente alla carica di Prefetto o poco dopo , fu costretto a lasciare Roma per far ritorno nei suoi possedimenti in Gallia devastata dall' invasione dei Vandali . Questo viaggio fu condotto via mare e con numerose soste , dato che le strade consolari erano impraticabili a causa dell’ abbandono della manutenzione e insicure dopo l' invasione dei Goti ; Roma non si sarebbe piu’ ripresa da questo colpo piu’ ideologico che , in fin dei conti , materiale . Namaziano e’ l' ultimo autore del mondo letterario latino pagano . Dal punto di vista religioso Rutilio e’ un aristocratico convinto pagano che non accetta i tempi nuovi in quanto rifiuta i culti cristiani considerati estranei all’ antica tradizione di Roma . Piu’ di tante parole , trascrivo un passo di un grande accademico e latinista italiano : Italo Lana , a proposito del poemetto di Rutilio Namaziano , commento estratto da una sua opera : “Storia della civiltà letteraria di Roma e del mondo romano” : “Nel poemetto in distici elegiaci “De reditu suo” Rutilio narra il suo viaggio per mare verso la Gallia : imbarcatosi al Porto di Augusto (Ostia) e costeggiate le rive del Tirreno sino a Luni , qui la narrazione si interrompe , all’ inizio del secondo libro . Ma una fortunata scoperta ci ha restituito , nel 1973 , mutili , 39 versi del secondo libro , da cui apprendiamo che nel seguito del viaggio Rutilio toccava poi Genova e Albingaunum (Albenga) ; per cui è ora lecito supporre che il poemetto narrasse per intero il viaggio di ritorno da Roma alla Gallia . La descrizione delle varie tappe di questa singolare navigazione di piccolo cabotaggio offre occasione al Poeta di rievocare e celebrare amici suoi , tutti appartenenti all’ aristocrazia senatoria (vivissima è nel poemetto la coscienza di gruppo - se così la si po’ chiamare - : Rutilio e i suoi amici sono convinti di appartenere ad una categoria di persone superiori) : in mezzo ad un mondo fumante di rovine , essi, superbamente appartati , trascorrono il loro tempo in cerimoniosi incontri e colloqui , in vacanze prolungate , passando dall’ una all’ altra villa . Quale stridente contrasto con le miserande condizioni delle città ! Rutilio si sofferma a descrivere le rovine di Castro Nuovo ; le poche misere case di campagna di Alsio e Pirgi (tutto quel che resta di due già fiorenti cittadine) ; Gravisce spopolata , Cosa ridotta a rovine , Populonia distrutta dal tempo . Rutilio nota tutte queste rovine , con malinconia ; ma il suo spirito non s’ arrende : nonostante tutto egli ha fede in Roma , alla quale innalza un inno fervoroso che è una vera professione di fede , e nello stesso tempo può considerarsi come il manifesto dell’ intellettualità pagana , che non accetta l’ Impero cristiano e , non sapendo proporre un concreto programma politico da contrapporre ed eventualmente sostituire a quello dell’ Impero cristiano , si rifugia nel culto della grandezza passata di Roma , di cui esalta le autentiche glorie : e in primo luogo la diffusione , da lei operata , della civiltà nel mondo . A Roma , dea genitrice degli dèi e degli uomini , si rivolge con infiammate parole : “fecisti patriam diversis gentibus unam […] urbem fecisti quod prious orbis erat”. (Facesti di tanti genti un' unica patria.....facesti una Citta' quello che prima era il momdo) Alle rovine e ai disastri contrappone la fede nell’ immortalità della dea Roma . Rifiuta il colloquio con le forze nuove che ormai si impongono : il Cristianesimo ed i barbari . Egli continua a parlare il suo linguaggio , che è quello delle passate età , ma il distacco dalla realtà è ormai irrimediabilmente segnato . Il medesimo distacco era già in Simmaco , in Macrobio , e negli altri letterati della rinascita pagana , ma lo si avvertiva meno , perché quelli non affrontavano , nelle loro opere , temi attuali . Rutilio , invece , si scaglia contro i monaci , che nelle isole dell’ arcipelago toscano vivevano vita ascetica ; li condanna per la loro fuga dal mondo e mostra di aver capito , la pacifica sostanza della rivoluzione che il cristianesimo stava attuando , quando dei monaci , ch’ egli vedeva trasformati in esuli volontari , i quali nulla più avevano di umano , quasi per effetto di un livello beveraggio di Circe , scrive : “tunc mutabantur corpora, nunc animi” (“allora venivano trasformati i corpi , ora le anime”) Circe trasformava i corpi , il Cristianesimo trasforma le anime . Poiché questa trasformazione si compie , il mondo antico finisce . E con Rutilio finisce nell’ esaltazione dei benefizi da Roma distribuiti a tutta l’umanità : lo sguardo rivolto al passato , in reverente contemplazione . Ma intanto il mondo cammina : e Rutili e gli attardantisti pagani poiché si arrestano immobili in questa contemplazione , sono inesorabilmente travolti dal moto della storia”
    1 punto
  25. Grazie mille a tutti due per questa identificazione. Buona sera.
    1 punto
  26. Rilievi e particolari fantastici... Hai una collezione veramente fantastica @lukas1984!!!
    1 punto
  27. Buonasera, Dalla busta delle banconote. È uscita anche questa Un parere. Grazie Italo
    1 punto
  28. @demonetis..il libro non si vende; mi ero già appuntato una copia da spedirti !!
    1 punto
  29. Per me il termine eccezionale viene e deve essere utilizzato per eccezioni, ovvero quando per quel tipo di moneta non si è mai vista tale bellezza o dettagli o conservazione. Sicuramente per monete del Regno e repubblica si può utilizzare questo aggettivo solo per conservazioni super, quindi sopra il normale fdc. Ma per Monete che hanno superato secoli e secoli, eccezionale può essere utilizzato anche per un qspl se non è mai apparso su aste in quella bellezza. Non so se rendo l idea. Io colleziono il 500/600/700 ad esempio del 700 si trovano anche fdc o fs, del 600 difficilmente superano lo spl per tiplogia, del 500 se arrivano allo spl è cosa molto rara ed eccezionale. Poi vi sono le tipologie appunto, di quel tipo non è mai apparsa in spl e io ce l ho? posso dire che è un eccezione,vista la tipologia che di solito presenta al max un bb/spl o qspl.
    1 punto
  30. Grazie del tuo importante e prezioso contributo, speriamo ora di vederti presto al Cordusio, in fondo il Gazzettino e' poi anche una grande squadra lamonetiana ! E poi questo spontaneo e genuino entusiasmo non può che far bene a tutta la Numismatica...
    1 punto
  31. Non saprei, personalmente non me la sento di affermare che esista anche con la rosetta a 5 petali perché io non ne ho visti, se il D'Incerti lo ha scritto è perché magari ne ha visti ma se poi leggo che mette i rigati comuni e i lisci rari allora un dubbio mi viene... Montenegro ha fatto il "copia e incolla "...
    1 punto
  32. Secondo me potrebbe essere un 3 denari di Ludovico XI di Francia ( 1461-1464 ). Mir 544 (R2). CNI 2/7
    1 punto
  33. Infatti, lo avevo definito anche semi-serio, nessuna pretesa di scientificità Degli iscritti al forum non avevo parlato, ma mi trovo sostanzialmente d'accordo con quanto dici, anche per me 5000 sono un numero ragionevole di frequentatori abituali (che non significa scrittori, questi sono molti di meno, la maggioranza si limita a leggere). petronius
    1 punto
  34. Qualche altra piccola integrazione...man mano che mi vengono in mente Brunetti Lodovico, Opus Monetale Cigoi, Bologna, Arnaldo Forni editore, 1966 Gianazza Luca, Bibliografia per la numismatica longobarda, in Rivista italiana di numismatica e scienze affini n. 99, Milano, Società numismatica italiana, 1998 Pannuti Michele, Note di numismatica medievale, in Annali dell'Istituto italiano di numismatica 42, Roma, Istituto italiano di numismatica, 1995 Panvini Rosati Francesco, La monetazione dei Longobardi in Italia meridionale, in Felix Ravenna 135-136, Ravenna, Istituto di antichità ravennati e bizantine, 1988 Peduto Paolo, Il gruzzolo del S. Salvatore de fondaco a Salerno: follari, tarì, denari del secolo XI, in Rassegna storica salernitana, anno VIII, n. 2, Salerno, Editore Boccia, 1991 Peduto Paolo, Monete vicine e lontane. Il gruzzolo di S. Salvatore, in Salerno. Una sede ducale della Langobardia meridionale, Spoleto, Fondazione CISAM, 2013 Santoro Alfredo Maria, Il gruzzolo di San Salvatore de Fondaco, in Dopo lo Tsunami Salerno Antica, Napoli, Arte'm srl, 2011
    1 punto
  35. Sono d'accordissimo con il puntualissimo elenco di@petronius arbiter
    1 punto
  36. E' sicuramente un semplice souvenir, la corona, ed il conio in generale, sono così brutti che non fanno pensare nemmeno ad un token.
    1 punto
  37. Solo io continuo a sognare monete? Ho sognato di essere ad una cena con amici; uno di loro (che non so chi sia) mi ha detto di avere alcune monete... forse alcune erano in Euro o in Lire... ma non ho visto nulla di particolarmente raro. Poi, mi ha mostrato una moneta preunitaria (presumo pontificia); di quella ho detto che mi piaceva, ma che non era particolarmente rara e preziosa; nel sogno davvero sapevo questo ed era la verità, in quanto desideravo comprarla ma mi auguravo l'amico non mi facesse chissà quale prezzo, credendola una rarità L'ho presa in mano ed aveva rilievi veramente di grande spessore come una medaglia! Sono andato con il telefonino della mia ragazza in un Sito che non ricordo, per mostrare l'effettivo valore esiguo della moneta in questione ma... mi sono svegliato!
    1 punto
  38. Il tesoro l'abbiamo trovato, abbiamo passato qualche ora rilassante, abbiamo fantasticato, ci siamo divertiti grazie a quel "farabutto" che ha profanato una lastra di acquaforte, per fare una patacca che ora per noi vale quantomeno un bel ricordo Grazie a tutti i partecipanti alla "caccia al tesoro" Italo
    1 punto
  39. Concordo in toto. Lo Gnecchi resta tuttavia lettura gustosissima anche per la felicità dello stile che lo caratterizzava.
    1 punto
  40. Mi piacerebbe aprire delle discussioni tematiche sull'arte e la produzione dei grandi maestri incisori, con il vostro prezioso contributo ne potrebbe uscire qualcosa di veramente interessante. Che ne dite?
    1 punto
  41. Ciao! Vi volevo presentare l'ultima arrivata della mia collezione di monete di Gallieno. D/GALLIENVS dot P dot F dot AVG, busto radiato e corazzato R/VIRTVS AVGG, l'imperatore stante a destra con lancia orizzontale e stendardo verticale Zecca: Lyons o Cologne Riferimenti: RIC V-1 (J) Lyons 58; Göbl 882l (Cologne); Sear 10413 Rarità: Scarce Secondo voi è usurata oppure è il conio stanco? Dove posso trovare qualche notizia su questa particoalre moneta? Ciao a tutti e grazie! TWF
    1 punto
  42. quindi parliamo di un asse/dupondio e non di un sesterzio (ho posto la domanda proprio perché da foto non mi sembrava quest'ultimo). La classificazione corretta risulta quindi RIC 1671.
    1 punto
  43. Sono rimasto piacevolmente colpito della partecipazione e dall'entusiasmo di tutti voi, una bellissima iniziativa che consente di condividere la passione per la numismatica in modo spontaneo e aperto, senza troppi formalismi e gerarchie. E questa non è una cosa da poco. Mi sono trovato molto bene e ringrazio tutti della piacevolissima compagnia. Aspetto che qualcuno poi posti alcune delle foto che son state fatte A presto Francesco
    1 punto
  44. A volte le immagini però raccontano più delle parole.... I Gazzettini arrivano nel borsone di Dave...
    1 punto
  45. Ho comprato recentemente una moneta da 8 doubles del 1864 di Guernsey. E' ben conservata e l'ho pagata 8 euro, mi sembra un prezzo corretto. Uno dei motivi per cui l'ho acquistata è un po' stupido: Victor Hugo in quegli anni era in esilio nell'isola di Guernsey e mi piace immagine che chissà, forse quella moneta è passata anche dalle sue mani
    1 punto
  46. Il tuo lavoro e il tuo sacrificio non sono andati perduti. Adelchi.
    1 punto
  47. Un nota di spiegazione che potrebbe non essere necessaria, ma nel caso in cui: "Prohibition" è stato il divieto di 1919-33 bevande alcoliche negli Stati Uniti ------------------------------------------------ Un 1919 pezzo di 10-cents canadese ha colpito a Ottawa l'anno divieto è stato ratificato a sud del Prohibition, negli Stati Uniti. È stato anche l'anno Edoardo, Principe di Galles, viaggiato la lunghezza del Canada e visitato gli Stati Uniti, tornando a casa nel Regno Unito nel mese di dicembre. Ricordando l'esperienza di 1919 nel suo libro di memorie di 1951, A KING’S STORY, l'ex re Edward VIII ha scritto, "quando sono arrivato a casa mio padre [George V], che non era mai stato negli Stati Uniti, mi chiesto innumerevoli domande su vari fenomeni americani—l'altezza dei grattacieli di New York, il numero di veicoli a motore nelle strade, lo stato di salute del presidente Wilson... "Ma più di tutto era curioso circa la vita in America sotto Prohibition... E di tutte le informazioni che ho portato indietro penso che quello che lui ha deliziato più è state la seguente filastrocca prelevato in una città di confine canadese: quattro e venti Yankees, sensazione molto secco, / è andato oltre il confine per ottenere una bevanda di segale. / Quando è stato aperto il giovane Holden, i Yankee hanno cominciato a cantare, / 'Dio benedica l'America, ma Dio salvi il re!' " E così qui su questo 1919 pezzo di 10-cents— sufficientemente importanti al momento di essere stato utile in un bar Canada—è il re che gli americani sicuramente (e ad alta voce!) tostate. v. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- A note of explanation that may not be needed, but just in case: “Prohibition” was the 1919-33 ban on alcoholic beverages in the U.S. ------------------------------------------------ A 1919 Canadian 10-cent piece struck in Ottawa the year Prohibition was ratified south of the border, in the U.S. It was also the year Edward, Prince of Wales, traveled the length of Canada and first visited the U.S., returning home to the U.K. in December. Recalling the 1919 experience in his 1951 memoir, A KING’S STORY, the former king Edward VIII wrote, “When I arrived home my father [George V], who had never been to the United States, asked me innumerable questions about various American phenomena—the height of New York’s skyscrapers, the number of motor-vehicles in the streets, the state of President Wilson’s health… “But most of all he was curious about life in America under Prohibition…And of all the information that I brought back I think what delighted him most was the following doggerel picked up in a Canadian border town: Four and twenty Yankees, feeling very dry, / Went across the border to get a drink of rye. / When the rye was opened, the Yanks began to sing, / ‘God bless America, but God save the King!’” And so here on this 1919 10-cent piece—sufficiently valuable at the time to have been useful in a Canadian bar—is the King that Americans surely (and loudly!) toasted. v.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.