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  1. Alberto Varesi

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/16/17 in tutte le aree

  1. Pino credo che se tu ed altri colleghi godete della stima e dell'amicizia di molti collezionisti sia grazie all'impegno, alla disponibilità, alla simpatia e, non certo ultima, alla professionalità che quotidianamente mettete nel vostro lavoro. Avete una sede, negozio o ufficio, dove il cliente viene ben accolto. Si scambiano opinioni, si fanno confronti, si guardano cataloghi e si raccontano aneddoti. Insomma, si cresce, numismaticamente e umanamente, da ambo le parti. Questa è la mia visione, forse romantica, forse obsoleta, di Numismatico. Mi accorgo però che il mondo va avanti e tutto perde di personalità, di professionalità: basta un collegamento internet e ci sentiamo quello che non siamo (medici, avvocati, geometri ecc). Tra pochi anni chiunque potrà aprire un negozio di monete. Non gli sarà chiesta alcuna preparazione, zero conoscenza, basterà affiliarsi ad un franchising ed il gioco sarà fatto. E ci saranno collezionisti che compreranno, magari al supermercato o a distanza tramite un'applicazione, monete che non potranno mai toccare, studiare, analizzare, pesare, misurare. E tutti quanti a sentirsi nuovamente quello che non si è....numismatici. Ritengo sia difficile, se non impossibile, andare contro il mercato. Non siamo noi a dettarne le regole, contrariamente a quanto ritengono tanti, ma gli acquirenti. Se questi ultimi abbandonano lo studio, l'approfondimento, il contatto umano col professionista, se vedono la numismatica solo come una forma di investimento e non come una passione, un sano hobby capace di far crescere culturalmente e socialmente, i risultati sono inevitabilmente questi.
    5 punti
  2. Di tanto in tanto, mi capita di vedere monete o banconote che mostrano la mappa del paese. Ho pensato quindi di aprire questa discussione "a tema". Chi lo desidera, può inserire la foto delle proprie monete , medaglie o banconote (non foto prese dal web) con mappe e cartine geografiche di qualsiasi paese del mondo. Aggiungendo se volete una breve descrizione. Confido nella Vostra collaborazione come abbiamo e stiamo facendo per altre interessantissime discussioni. Inizio inserendo una moneta commemorativa dell' Australia anno 1970 Moneta da 50 centesimi e 31 mm. di diametro. Al D/, 2° ritratto della Regina Elisabetta II Al R/, busto del capitano Cook e la mappa dell'Australia. Questa moneta commemora il bicentenario della navigazione della costa orientale australiana da parte del Capitano Cook.
    4 punti
  3. Buon fine settimana a tutti, Alcune Piastre di Ferdinando IV ultimamente stanno diventando "introvabili"......o sono io che non ne riesco a vedere nessuna in giro? Come questa 1792. Patinata come piace a me
    4 punti
  4. C'entra poco, ma mi ricollego ai precedenti post di @adelchi per condividere con voi questa meravigliosa raffigurazione della Vergine, rinvenuta il 14 agosto 1143 nella piana di Priverno (LT). Sicuramente è più antica di qualche secolo, dal momento che l'area dalla quale proviene venne abbandonata nel corso del IX secolo.
    3 punti
  5. Sicuramente voi commercianti non potete andare contro il mercato. Però, e forse dico una cappellata, potete cercare di crescere voi, in un certo qual senso, il numismatico. Prendendolo per mano e guidandolo, potreste fargli capire il risvolto umano e umanistico di questa scienza. E' chiaro che se il commerciante si pone come semplice bottegaio (termine che non uso in senso dispregiativo, sia chiaro), allora all' acquirente "importerà una sega" di tutto ciò che c'è in più rispetto al semplice accumulo dei pezzi. Non so se sono stato chiaro parlo anche per esperienza personale: il mio primo approccio verso la numismatica fu disastroso perché mi imbattei in commercianti decisamente poco "umani". Oggi, grazie all' incontro con personaggi ben diversi, il mio modo di vivere la numismatica è radicalmente cambiato. Indubbiamente parlo da piccolo collezionista che non conosce gli aspetti profondi, commerciali e non solo, di questo mondo, però ho sempre avuto questo pensiero di fondo..
    3 punti
  6. In arrivo: Bella contraffazione in rame della nota moneta austriaca. peso: 1.64 gr Diametro: 19.1 mm
    2 punti
  7. @Legio II Italica, @Gaetano95, @RobertoRomano, mi permetto di fare una piccola considerazione al volo (oggi è una giornata piena zeppa di impegni): ho visto archeologi scavare come cani e semplici appassionati rivelare una preparazione degna di un accademico. Cari colleghi - perché tali vi considero qui sul Forum - quello che fa la differenza è il cuore: senza passione non ci sarà mai una valida preparazione o, se ci sarà, si rivelerà perfettamente sterile.
    2 punti
  8. Ciao @miza, eccoti un mio piccolo contributo: 1 Dollaro della Liberia 1976 Cu-Ni 18 g. 34 mm. William Richard Tolbert Jr. (Bensonville 13 maggio 1913 - Monrovia 12 aprile 1980) è stato un uomo politico liberiano. Nato in Liberia e trasferitosi negli USA, tornò in Liberia e fu eletto deputato nel 1943. Fu vicepresidente dal 1944 al 1971 ed infine presidente dal 23 luglio 1971 al 12 aprile 1980 quando fu deposto e barbaramente assassinato da Samuel Kanyon Doe a seguito d'un colpo di stato.
    2 punti
  9. Ahahahah tu ci scherzi, per me che sono appassionato di quel periodo sarebbe un problema ?? io infatti colleziono solo impero attualmente. Che poi con tutti i problemi che abbiamo loro pensano ad una cosa morta ormai più di 70 anni. Mah...
    2 punti
  10. @ferdinandoII....dammi tempo di fare foto nitide.....alle 1834, Intanto vi posto una "chicca",
    2 punti
  11. Continuate a girare intorno al problema. Lo slab può piacere o meno, ed in ogni caso si può anche aprire una volta recapitata la moneta. Svolge la stessa funzione della perizia con i rivetti nostrana. Quello che il mercato richiede oramai è che venga risolto il problema del conflitto di interessi del venditore che giudica e vende "come gli pare" la moneta. Il punto non è la plastica ma l'imparzialità nel giudizio di un soggetto terzo. Se il mercato richiede ciò, è evidente che questa necessità sia sentita da chi compra. Gli atteggiamenti nostalgici solitamente non modificano le tendenze del mercato. La speranza che il mercato italiano sia fuori da queste logiche è sicuramente mal riposta. Buona giornata.
    2 punti
  12. Ciao @miza mi trovavo proprio a passare in questa sezione quando mi accorgo di questa tua nuova iniziativa ottima idea! Ce ne sono veramente tante a tema, ma l'unica che ho pronta, che tra l'altro è quella che mi piace di più, è questa greca da 30 dracme del 1963, ma ci sarà spazio per tante altre, se poi sin d'ora vorresti includere anche le banconote.... ce ne saranno tante altre ancora. La moneta commemora il centenario della dinastia reale greca. La mappa è piuttosto dettagliata, vi è impressa la rappresentazione geografica della penisola e delle isole.
    2 punti
  13. Ciao, si, è sin troppo rovinata e la foto piccola e scura non aiuta. Comunque sia mi sembra di capire che è un dos centavos dell'Argentina. La trovi qui: https://en.numista.com/catalogue/pieces2220.html
    2 punti
  14. Che ci siano alla base di certe innovazioni attente indagini di mercato, è sicuro. Ma non è certo il "parco buoi" (cioè i collezionisti) a dettare la regola delle bustine o delle slabs, quanto piuttosto chi, sapientemente, gliele somministra (stavo per scrivere ....gliele rifila).. Altrimenti non si spiegherebbero certe assuridità, come quella sottolineata in un precedente post nel quale si evidenziava come un Ente di grading americano non assume responsabilità sull'autenticità delle monete antiche che sigilla, ma solo sul grading delle stesse. Ma in quale altro settore ci si può permettere di scrivere una cosa come quella? Ti vendo una macchina, però non garantisco che il motore funzioni. Ti vendo un progetto per una bella casa...però se la casa crolla o il progetto non è conforme alle norme urbanistiche, non mi assumo alcuna responsabilità. E via continuando di questo passo. Se il "parco buoi" non fosse tale, non solo eviterebbe di acquistare monete antiche sigillate con quella riserva (che invece, evidentemente, si vendono), ma ridicolizzerebbe o persino boicotterebbe un Ente del genere. In realtà, al "parco buoi" viene propinato di tutto...dalle monete false in asta (se poi qualcuno se ne accorge...vabbè...i lotti si ritirano...il motto di qualcuno è: "c'è sempre tempo per ritirare un lotto....") ma ci si può anche permettere di dire una bestialità come quella che ti graduo la moneta ma non te la garantisco autentica.....che è appunto, per un collezionista serio, una cosa semplicemente ridicola....ma al "parco buoi" va bene, evidentemente, anche questo, purché la moneta (o quello che è) venga inscatolata e sulla scatoletta o sulla "perizia" o su quello che vuoi ci sia scritto qualcosa. M.
    2 punti
  15. Gentile Sig. Varesi, quanto lei prospetta accadrà sicuramente, se il collezionista di monete (non necessariamente Numismatico, cioè studioso) non percepisce valore da parte del commerciante. Questo e' il punto. E' nato prima l'uovo o la gallina? Un problema serio cho ho potuto osservare e' quello delle conservazioni gonfiate da parte dei venditori. Lo ho notato solo io? Oppure ci sono 'professionisti' che sistematicamente lo praticano? Perche' mai un collezionista non puo' anche acquistare a distanza, non avendo tempo o voglia di visitare negozi/aste sparsi/e per l'Europa e visionare personalmente le monete? Per questo ritengo ci sia spazio per migliorare l'affidabilità delle perizie nostrane o di creare una certificazione di qualità alternativa. Forse, in tal caso, la diffusione degli slab potrebbe incontrare degli ostacoli, invece di una prateria...
    2 punti
  16. Quando le banche funzionavano.... La Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (CARIPLO), è stata un'importante banca italiana, nata nel 1823 con il nome di Cassa di Risparmio di Milano. La sua sede storica era la Ca' de Sass, costruita nel 1870 in via Monte di Pietà angolo via Romagnosi dall'architetto Giuseppe Balzaretto in stile fiorent Questo Istituto sorse in tempi torbidi e di servaggio. Scrisse il Cusani che nel 1816 « la fame e l'oziosità avevano fatto affluire a Milano una turba di mendicanti ai quali si provvide racchiudendoli nel Convento di S. Marco dove erano nutriti, facendo però obbligo agli abili di lavorare; sennonché, preferendo essi il vagabondaggio al lavoro imposto, si durò fatica a disciplinare quella turba riottosa». Lazzaro Donati Ora tutte le collezioni importanti sono di proprietà del gruppo Intesa. Tra le più importanti la collezione Verri. Derivante da BCI http://progettocultura.intesasanpaolo.com/it/visita/collezioni/1555 Roberto
    2 punti
  17. Perchè c'è solo una realtà che a loro interessa: money and business. Visto che si è parlato di semplicità.
    2 punti
  18. E in questo cadono nel ridicolo, a mio avviso. Ti sigillo la moneta, e mi faccio pagare per questo, ma non ti garantisco l'autenticità, perchè non ho mezzi scientifici (né tantomeno numismatici) per dare un mio parere circa questo fondamentale aspetto. mi domando che senso abbia mettere in collezione una moneta antica slabbata, a questo punto.
    2 punti
  19. Grazie per il tema. Moneta da un messaggio numero 9 in questa discussione ora nella mia collezione
    2 punti
  20. In america già ci sono negozi di monete comletamente inscatolate , con un prezzo standard per tutti e un affabile venditore (o venditrice) che non capisce una fava di monete Quindi niente biblioteca, niente discussioni numismatiche col titolare, niente cambi (salvo che anche le vostre monete non siano periziate, diversamente l'affabile venditore di cui sopra non saprà valutarle) insomma, un gran bel panorama.... o forse sono io che sono legato ad una visione antica e superata del Numismatico, chi lo sa
    2 punti
  21. Condivido l'opinione di @Sirlad. Ritengo che la moneta non acquisti pregio dall'intervento di stuccatura, nè che ne acquisti migliore stabilità chimica se, prima della stuccatura, non è stata sottoposta ad un trattamento con benzotriazolo (di cui non trovo cenno nella descrizione dell'intervento)...anzi. Le moderne pratiche di restauro prevedono inoltre che eventuali interventi di consolidamento/protezione siano completamente reversibili...e anche riguardo a questo aspetto non trovo cenni o rassicurazioni. Considerata l'esiguità dell'area interessata dalla corrosione penso sarebbe stato sufficiente un trattamento con benzotriazolo seguito dalla sigillatura con una goccia di Metacril, eventualmente opacizzato con cera microcrstallina....ma è solo la mia opinione... un saluto Mario
    2 punti
  22. Perché se lei ha un quadro del '600 con dei danni alla tela e alla parte pittorica, lascia che si degradi ulteriormente? Non credo proprio! E la moneta è un'opera d'arte come le altre e quindi può avere la necessità di questi interventi, l'importante è farlo seguendo i principi che ho citato. e le monete antiche, quando vengono attaccate dal cancro del bronzo perché vengono trattate? Per evitare che si rovinino definitivamente. Non c'è alcun snaturamento della moneta. Cosa importante è che è stato il proprietario a richiedere questo preciso intervento, proprio perché temeva un possibile futuro peggioramento delle corrosioni.
    2 punti
  23. Aggiungerei una nota simpatica: la destinataria è Elsa Albrizzi, prima donna pilota da corsa in Italia. Tra l'aprile e il maggio del 1901 partecipò, insieme alla sorella Dada, al Giro d'Italia, organizzato dall'Automobile Club Italiano di Torino. Nella foto che allego è ritratta alla guida della Benz, con la quale - nel 1899 - si classificò seconda alla corsa Padova-Verona-Treviso-Padova.
    2 punti
  24. Parere personale...... viva la (e)baia ....come tutto nella vita , con un pò di semplice buonsenso
    2 punti
  25. Io provo ad immaginarla in questo modo (sfogliando alcuni documenti) : E se è servito a distinguere i conii lavorati dal Liparolo da quelli del de Cambrario ? Nel 1472 Ferrante dava ordine con un suo rescritto di coniare nuova moneta di argento del valore di un Carlino, la quale doveva essere della medesima lega e valore delle precedenti monete emesse; questa decisione di emettere nuove monete con le stesse qualità d’intrinseco del valore delle precedenti (Coronati dell’Incoronazione), va attribuita non solo alla necessità di aumentare e migliorare il numerario in corso, porre riparo e sostituire in parte tutte quelle monete scarse, rifiutate ed alterate che circolavano nel regno, ma dal fatto che il Sovrano volle effigiare la sua moneta con il proprio vero ritratto, cinto il capo della corona reale, come aveva fatto con quello d’oro nel 1465 e darle una impronta maggiore di “Arte” Questo tipo di Coronato, con il ritratto coronato al dritto, croce potenziata al rovescio e con le legende in carattere latino (e non più in alfabeto franco-gallico) venne emesso per la prima volta dalla zecca di Napoli nel 1472 e più tardi dalla zecca dell’Aquila. Essi vennero coniati fino al 1487 e vennero incisi e lavorati ad opera dei Maestri Incisori Girolamo Liparolo ( in zecca dal 1462 al 1497) e Leonardo de Cambrario (nel 1472), quest’ultimo maestro di prova alla zecca di Aquila venuto espressamente a Napoli per ordine del Sovrano per lavorare “moneta nuova di Coronati” che i documenti del tempo ci dicono essere stati i più belli, mai fatti in questa zecca, con il volto del Sovrano e di piena soddisfazione per la riuscita artistica. Il de Cambrario si servì del conio eseguito dall’incisore Girolamo Liparolo. Riguardo a Leonardo de Cambrario, maestro di Prova della zecca Aquilana, nel 1472 venne a Napoli, per tre mesi dal 24 maggio al 31 agosto del 1472, espressamente per ordine del Re per lavorare “monete nuove di Coronati” affiancando, in zecca, Girolamo Liparolo. Questo il documento: Comuni, Vol. XVI, foglio 92-94, Anno 1472 “Leonardo de Cambiario de Aquila, venuto in Napoli per mandamento de V.M. have facta moneta in la vostra ceccha de Napoli de coronati de la forma como primo in ipsa ceccha se facevano et anco de forma nova su la quale da una parte e scolpita una testa che rappresenta la immagine del vulto de la Maesta et anco facte moneta de Justino et piczoli più belli che mai si facesse in dicta ceccha”. A prescindere se la mia supposizione o immaginazione sia giusta o meno, credo che in ogni moneta che vediamo apparire, e tuffandoci a capofitto nella sua completa e totale osservazione, vada messo in conto lo studio della mano che l’ha messa al mondo…..stò parlando come al solito dei Maestri di Zecca di Prova ed Incisori ......ed è proprio a loro che dobbiamo queste Meraviglie.
    2 punti
  26. Segnalo sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre 2017 le XLIII Giornate Filateliche e Numismatiche Massesi presso la Ex colonia comasca, Via Ronchi - Massa (MS) durante il convegno verrà distribuito gratuitamente agli intervenuti il quarto numero dei "Quaderni del Circolo Filatelico e Numismatico Massese", giocando in casa sarò presente per la due giorni ben lieto di incontrare chiunque voglia passare per un saluto.
    1 punto
  27. Ciao a tutti, ho preso questa bella moneta ....si, è piuttosto usurata, ma la reputo "bella" perché mi mancava tipologicamente, perché è una testimonianza di un periodo storico interessante ed anche perché ne ho visto di peggiori al doppio se non al triplo del prezzo che l'ho pagata. Una domanda: circolava regolarmente pure nel Regno di Sicilia? grazie per le eventuali risposte.
    1 punto
  28. Avrei aggiunto un "mi piace " al Tuo post , ma poteva sembrare riferito al tonno .
    1 punto
  29. 1 punto
  30. Guardando questo biglietto ogni volta mi rendo conto che sono stato più che fortunato a trovarla ed inserirla nella mia collezione di banconote estere, la Groenlandia è una della nazioni più difficili da poter annoverare in una raccolta, anche in condizioni pessime. La mappa è raffigurata al retro di questa banconota da 5 korone del 1953. Si tratta della più grande isola della terra, somigliante più ad una calotta polare che ad un vero e proprio territorio. E' stata una colonia danese e successiamente membro della corona di Danimarca. Non fa parte dell'unione europea ed attualmente è una Nazione costitutiva del Regno di Danimarca.
    1 punto
  31. Gaetano,lungi da me fare polemiche generazionali,ti auguro fortuna e successo.Anche io,da ragazzetto(nel 1975) fui preso da una incredibile passione per Roma,da Romolo all'Ottocento.Quindi,mi rivedo in te e faccio il tifo per te.Quello che ho voluto sottolineare è che l'interesse per Roma è venuto meno col tempo.I grandi maestri che scrivevano testi stupendi non ci sono più.Ma hai idea di quanto sia crollata la produzione letteraria su Roma dal 1975 ad ora?Io faccio una fatica enorme a trovare libri nuovi,decenti,su Roma...E li cerco ogni giorno!Informami tu sulle novità letterarie,dal 753 a.C. al 1950,te ne sarò grato.Ad maiora
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  32. Certamente Graziano, ma ci preoccupa anche il futuro del commercio, dei nuovi commercianti, di chi proseguirà la nostra attività. e questa deriva che sembra prendere il mercato mi preoccupa non poco. quanto al fatto che ai collezionisti l'aspetto economico interessi poco non direi, guardando gli interventi sui vari social tipo fb o sui forum, la sola domanda che viene postata è...quanto vale ? O...l'ho pagata tot, ho fatto un affare ?
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  33. Ma stiamo invertendo il mondo!!! I primi a guardare agli aspetti commerciali, al soldo, sono i venditori, anche perché ci campano, non i collezionisti.
    1 punto
  34. Ciao Sator : come tu dici e vista anche la foggia della tracolla che sorregge la spada, è sicuramente un'arma "da parata", un genere molto diffuso ancora oggi. A Recanati, il Conte Monaldo Leopardi, padre del poeta, andava ancora in giro con parrucca incipriata e spadino al fianco, nel dopoguerra a Bologna durante le processioni religiose il Guardiano della Chiesa di San Petronio portava al fianco una spada, come fanno tuttora molti Ordini Equestri, Ordini Nobiliari, Accademie, ecc. : questo per dire che - a parte quelle in dotazione agli eserciti - di spade e spadini se ne sono prodotte e se ne producono ancora tantissime. Quanto al fatto che la lama sia decorata da incisioni ornamentali , la cosa è presente anche in alcune forniture militari (ricordo bene le incisioni ornamentali sulle sciabole dei miei zii, Ufficiali nel Regio Esercito). Saluti ! @Sator
    1 punto
  35. Non credo sia questa discussione la sede per parlare dei pro e contro degli slab. Vorrei solo dire che a mio pare alcuni vantaggi ci sono, in particolare per gli acquisti a distanza e per la garanzia di "conservazione" in fase d'asta e di trasporto. Ciò detto, ho sistematicamente aperto tutti quelli che mi sono pervenuti per poter meglio "gustare" la moneta; il che non toglie quanto sopraddetto. Non si è detto nulla riguardo all'esperienza italiana degli slab autoctoni: quelli di ISNI. Purtroppo tale interessante esperimento è fallito, vuoi per la difficoltà a reperire i "graduatori" (ancora una volta era in causa il conflitto d'interesse con i venditori, alcuni dei quali erano i periti della società) vuoi perché non vi è stata l'attesa richiesta di grading, forse a causa di costi non propriamente popolari. Un ultima osservazione: il concetto di slab ha molti lati oscuri già menzionati: la moneta, di qualunque tipo (anche riparata, ripatinata , falsa, bulinata, con colpi ...) si rifà la verginità e, se l'operazione è condotta con acume entra in un giro in cui mai sarebbe riuscita ... (come ebbe a dire qualcuno: non vi sono monete autentiche o false, solo monete che si vendono o non si vendono). Inoltre è il meccanismo che permette alla numismatica di passare da passione-scienza per pochi studiosi-esperti, ad investimento per tutti.
    1 punto
  36. ...a cui va aggiunta, per completezza, la piastra con dieci torrette di @Lenina cui chiedo, se gentilmente la può postare in questa discussione...
    1 punto
  37. Un bel pezzo di Milano.. Il panettone attraverso i secoli Pietro Verri narra di un'antica consuetudine che nel IX secolo animava le feste cristiane legate al territorio milanese: a Natale la famiglia intera si riuniva intorno al focolare attendendo che il pater familias spezzasse "un pane grande" e ne porgesse un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione. Nel XV secolo, come ordinato dagli antichi statuti delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto pan de mej) era vietato produrre il pane dei ricchi e dei nobili (pane bianco, detto micca). Con un'unica eccezione: il giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane, regalato dai fornai ai loro clienti. Alla fine del Settecento si verificò una novità inattesa: la Repubblica Cisalpina s'impegnò a sostenere l'attività degli artigiani e dei commercianti milanesi favorendo l'apertura dei forni, mondo di delizie in cui guizzavano indaffarati i prestinee, e delle pasticcerie, regno incantato degli offellee. Nel corso dell'Ottocento, durante l'occupazione austriaca, il panettone diventò l'insostituibile protagonista di un'annuale abitudine: il governatore di Milano, Ficquelmont, era solito offrirlo al principe Metternich come dono personale. Il poeta Pastori, uno dei più apprezzati poeti milanesi del '900, cita questo tipo di panettone in una delle sue poesie.[ Panettone di San Biagio A Milano, è tradizione conservare una porzione del panettone mangiato durante il pranzo di Natale, per poi mangiarlo raffermo a digiuno insieme in famiglia il 3 febbraio, festa di san Biagio, come gesto propiziatorio contro i mali della gola e raffreddori, secondo il detto milanese"San Bias el benediss la gola e el nas (San Biagio benedice la gola e il naso)". In questo giorno i negozianti per smaltire l'invenduto vendono a poco prezzo i cosiddetti panettoni di san Biagio, gli ultimi rimasti dal periodo festivo.
    1 punto
  38. Mi associo ai complimenti, è un fantastico esemplare. Saluti
    1 punto
  39. Se si parla di aste online non esistono aste "in chiaro", nessun altro potenziale offerente può vedere la cifra massima che l'offerente precedente ha puntato. Se io offro 100 e tu rilanci 150, il sistema mostrerà sempre una cifra di aggiudicazione pari a 100+1 scatto, e se io vorrò risuperarti dovrò offrire al buio finché il sistema mi segnalerà che la mia offerta ha superato la tua. Diverso il discorso nelle aste in sala, dove i rilanci sono decisi dal banditore.
    1 punto
  40. Scusa, sono stato poco preciso perché conosco la situazione solo per le monete classiche. Più esattamente, tipicamente garantiscono l'originalità per le monete moderne ma non per le classiche. Vedete questo link ad esempio per le classiche: https://www.ngccoin.com/specialty-services/ancient-coins/guarantee.aspx Credo che le motivazioni che li portano ad escludere la garanzia per le classiche siano molto interessanti da discutere, se ne avete voglia: "Unlike modern coins, which often benefit from well-documented, scientific parameters for the verification of authenticity, there rarely is conclusive data for ancient coins, and generally there is no surviving documentation to verify production characteristics." Ciao ES
    1 punto
  41. Alla mia GRATIA , con la seconda A.....che copre una T.....
    1 punto
  42. E' un peso monetale per il quarto di scudo di Carlo V per Milano. 28 indica il valore in soldi. Saluti Gzav
    1 punto
  43. Ciao a te, grazie per aver condiviso l'immagine di questo stemma. Bel disegno, ben realizzato, di buono stile tipicamente germanico (penserei a una data di realizzazione ricadente nella seconda metà del XIX secolo). Per blasonarlo, ossia per descriverne il contenuto, è necessario decifrare bene le figure in esso contenute. Tutte ben leggibili e decifrabili, grazie alla preminenza di elementi geometrici (araldicamente "pezze") e alla presenza del cosiddetto "tratteggio araldico", ossia dei minuscoli segni posti sulle figure per far capire di che colore sono, nonostante la stampa in bianco-nero. Solo una cosa non mi era chiara, le teste di animale: a quale genere appartengono? Se un cane, di che razza? Mi è venuto in aiuto un lavoro del noto araldista A. M. Hildebrandt (Der hannöverische Adel, Norimberga, Bauer & Kalpe 1870) dove, a p. 15, si parla di una famiglia "de Rese" alias von Resen dotata del medesimo stemma da te postato. Nemmeno il bravo Autore era sicuro del genere dell'animale, essendo incerto fra orso e lupo. Il bello è che la sua incertezza valeva soltanto per le tre teste allineate all'interno dello scudo, perchè quella nel cimiero la definiva senza dubbio una testa d'orso (mentre nel tuo disegno non mi sembra di notare differenze fra le prime e la seconda). Alla fine di tutte queste chiacchiere, ti suggerisco un blasone del genere: D'oro, alla fascia d'argento, caricata da tre teste recise d'orso (o di lupo) al naturale, collarinate d'oro. Cimiero: due corna di bufalo di rosso, alla fascia d'argento, inframmezzate da una testa d'orso dello scudo.
    1 punto
  44. Io,purtroppo,pur studiando "selvaggiamente"Roma dal 1975,pur possedendo una ricchissima biblioteca "romana",sono un povero chirurgo.E nessuno mi vuole...
    1 punto
  45. DE GREGE EPICURI @Curcuas Il nome "Adriano" ha una H all'inizio solo in latino (Hadrianus), ma non in greco (ADPIANOC). Quindi quella H che sembra si veda in alto a destra, è invece una M e precede AVPHLIOC. Quindi, Marc'Aurelio.
    1 punto
  46. Sbrigati a venderla se devi... Che non si sa mai cosa può succedere con materiale riportante immagini del ventennio! (Ironia pre legge Fiano)
    1 punto
  47. Mi intrometto nelle vostre giuste disquisizioni, ho visto il pezzo da 5 sterline, una bella monetona, mi è piaciuta, e l'ho acquistata, allego la foto del R/ saluti TIBERIVS
    1 punto
  48. MI sono appena iscritto e colgo l'occasione per salutare tutti voi. Visto che si parla di piastre volevo chiedervi se mi potete dare una mano a valutare il grado di rarità di questa piastra. La particolarità sta nel numero delle torri presenti nello stemma del Portogallo. Di solito sono 12 ma ne ho viste anche 13 o 11. Questa ne ha 10 ed è la prima che mi capita. Le sto facendo il cartellino e non so cosa scrivere. Vi ringrazio
    1 punto
  49. La moneta non ha grandi possibilità di essere originale ; i caratteri "indecisi" delle legende e le perline del bordo completamente diverse tra diritto e rovescio lasciano fortissimi dubbi . Personalmente se l'avessi trovata e l'avessi tra le mani con la remota possibilità che fosse originale, non la metterei di certo su Ebay ad 1 Euro. Suona strano poi che la "garanzia" del venditore sia un'asta che gli è andata bene e che con la suddetta moneta non ha punti in comune . Il venditore un "furbone" ??? Magari darà il ricavato in beneficenza Ciao, RCAMIL
    1 punto
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