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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/17 in tutte le aree

  1. Riprendendo il discorso sui Prodigi , cioe’ di quegli eventi principalmente astronomici o di altra natura che gli antichi non sapevano spiegare razionalmente ma dandone le piu’ disparate interpretazioni e reazioni , vorrei esaminarne un aspetto sicuramente uno dei piu’ appariscenti ed inquietanti , le eclissi lunari . La documentazione storica di questo evento astronomico e’ veramente notevole e vale la pena di dargli un’ occhiata ; per brevita’ limitero’ la ricerca al mondo greco romano . Gli antichi astronomi e filosofi Greci avevano ben compreso fin dalla meta’ circa del V secolo a.C. che l’ oscuramento della Luna era un periodico effetto astronomico dovuto al passaggio allineato della Terra che si inseriva nelle orbite tra il Sole e la Luna la quale veniva quindi “annerita” dall’ ombra della Terra , questo effetto naturale era noto pero’ solo ad una strettissima cerchia di persone per lo’ piu’ filosofi ed astronomi del mondo greco , infatti secondo la tradizione più diffusa della loro epoca circa le conoscenze astronomiche , Talete avrebbe per primo chiarito la ragione delle eclissi , forse pero’ la scoperta delle eclissi va attribuita ad Anassagora , attorno alla metà del V secolo a.C. , mentre le più aggiornate teorie sul moto del Sole e della Luna risalgono a Ipparco nel II secolo a.C. La massa del popolo al contrario ignorava la causa dell’ eclisse lunare e di conseguenza ne era terrorizzato perche’ la paura nasceva da credenze ancestrali profondamente radicate da secoli , forse millenni , nell’ animo degli uomini . Infatti gia’ Omero crede che l’ eclisse sia una “morte” che si ripete dell’astro lunare , per altri poeti vissuti tra il VII e il V secolo a.C. : Archiloco , Pindaro , Stesicoro , Mimnermo , l’astro era considerato “rubato” al cielo . Anche le superstizioni antiche contribuivano alla diffusione delle paure della Luna Nera , infatti nei miti “lunari” di Circe e di Medea , durante le eclissi la Luna era considerata vittima di sortilegi , di procedimenti magici grazie ai quali le donne della Tessaglia , che avevano fama di essere espertissime maghe , erano in grado di attrarre di tirare a Terra l’ astro dalle sfere del cielo . Anche Plinio nella Naturalis Historia , cita Menandro il quale parla delle donne di Tessaglia : “a una commedia che rappresentava le cerimonie misteriose che compivano le donne per far discendere la Luna”. Nel mondo latino , in Roma , le eclissi lunari erano considerate un prodigio e venivano narrate dagli storici e forse registrate nelle Tavole annuali che i Pontefici redigevano ; le eclissi furono studiate e predette già dal II secolo a.C. da Gaio Sulpicio Gallo che fu senz’ altro il primo vero astronomo romano , che appassionato della scienza greca applico’ in pratica , alla vigilia di una famosa battaglia secondo la mentalita’ romana , tutte le teorie in precedenza elaborate nell’ ambito della cultura scientifica greca ; questo il brano di Tito Livio nel quale il Tribuno Gaio Sulpicio Gallo , dietro il permesso concesso dal Console Lucio Emilio Paolo , si rivolge alle Legioni il giorno prima della decisiva battaglia di Pidna per avvisarli che durante la notte , tra il 21 e il 22 giugno del 168 a.C. , ci sarebbe stata una eclissi di Luna e contribuendo con il suo discorso alla vittoria romana : “Fortificato l'accampamento , Caio Sulpicio Gallo , Tribuno dei soldati della seconda Legione , che l'anno prima era stato Pretore , con il consenso del Console, chiamati i soldati a parlamento , comunicò loro che la notte successiva , affinché qualcuno non lo prendesse per un prodigio , dalla seconda ora fino alla quarta , la Luna si sarebbe oscurata ; questo, poiché avveniva per l'ordine naturale ed in certi tempi definiti , lo si poteva sapere e prevedere in anticipo . E così , come ad esempio nessuno si sorprende che la Luna splenda ora con un disco pieno , ora invecchiando , con un corno sottile , conoscendosi con certezza il sorgere ed il tramontare del sole e della luna , così non dovevano ritenere un prodigio che essa si oscurasse immergendosi nell'ombra della terra . La notte che anticipò le none di Settembre , all'ora indicata quando la Luna si oscurò , ai Romani apparve quasi divina la scienza di Caio. Sulpicio Gallo ; invece colpì i Macedoni , come un triste prodigio che indicava la caduta del regno e la rovina , né altrimenti affermavano gli indovini . Si ebbero grida ed urla nel campo dei Macedoni , fino a quando la luna non riprese il suo bagliore” Anche nella letteratura latina sono moltissimi i passi che narrano delle eclissi di Luna , cioe’ come un effetto di incantesimi magici che possono distogliere l’ astro dalla sua vita celeste e attirarlo sulla Terra . Silio Italico ricorda che fu Angizia : “la prima che fece conoscere le piante velenose , imparò a domare col tocco i veleni , a staccare la Luna dal cielo e a fermare il corso dei fiumi”. Tibullo afferma che : “gli incantesimi tentano di far discendere la Luna dal suo carro” Virgilio nelle Bucoliche afferma che i : “carmi possono tirar giù la Luna dal cielo” e Orazio ricorda una certa Folia “quella che con i suoi tessali incantesimi tira giù gli astri e la Luna”. Anche Seneca in Medea , così costei parla alla Luna : “E ora , evocata dai miei incantesimi vieni o astro delle notti con il tuo aspetto più sinistro e la minaccia della tua triplice fronte”. A tutte queste parziali superstizioni si rifa’ il rituale e l’ abitudine di produrre violenti rumori , come fanno i soldati di Sulpicio Gallo che accendono torce e battono su oggetti di bronzo o sugli scudi le loro armi , spade e lance , oppure suonando corni o trombe durante l’ eclisse di Luna del 168 a.C. , come per esorcizzarla a riapparire luminosa . Anche Plinio ricorda che prima della scoperta delle cause astronomiche naturali del fenomeno , gli uomini “credevano la Luna era vittima di malefìci” e le venivano in aiuto con ogni sorta di rumori affinche’ riacquistasse il suo splendore . Lo scopo doveva essere quello di liberare l’ astro dall’ influsso delle negative parole magiche e di impedire cosi’ che queste arrivassero fino a lei . Le cause delle eclissi di Luna furono chiarite a Roma almeno dal II secolo a.C. come Sulpicio Gallo aveva insegnato ai suoi soldati , eppure la credenza popolare e nonostante le spiegazioni astronomiche del fenomeno , le eclissi di Luna continuavano a restare cariche di significati nefasti e identiche rimasero le reazioni rituali descritte , almeno fino all’ epoca cristiana nel V secolo . Così Tacito in un passo degli Annali , ricorda l’ eclisse di Luna verificatasi nella notte tra il 26 e il 27 settembre del 14 d.C. in Pannonia : “si vide infatti oscurarsi improvvisamente la Luna nel cielo sereno . I soldati ignari della causa di tale fenomeno , interpretarono l’ avvenimento come presagio della sorte presente paragonando l’ impallidire dell’astro ai propri travagli e ritenendo che avrebbero conseguito il successo nell’ azione intrapresa se la dea fosse riapparsa nel suo fulgido splendore . Fanno dunque strepito con cimbali , tube e corni , presi dal giubilo e dall’ angoscia a seconda che la Luna diviene più luminosa o più oscura ; e quando infine le nubi levatesi ne impedirono la vista e fu creduta sepolta nelle tenebre , facili come sono le menti alla superstizione , quando siano a un tratto colte dal timore , scoppiano in lamenti pronosticando eterni travagli e l’ostilità degli dei ai loro misfatti” . Eppure dal secondo secolo a.C. i Romani sapevano da cosa erano provocate le eclissi lunari , nonostante cio’ le superstizioni ataviche sopravvivevano . Per concludere , le credenze popolari antiche sono difficili da estirpare nonostante i progressi della scienza nei secoli ; ancora oggi per rimanere in ambito della Luna , si crede , a ragione o torto , che questa durante le fasi , le eclissi o i periodi dell’ anno abbia effetti positivi o negativi in molti aspetti della vita quotidiana degli uomini , forse reminescenze dell’ antichita’ . In foto come si manifesta l' eclisse lunare nella fase totale o parziale e un disegno del 1827 che rappresenta cio’ che ancora avveniva durante una eclisse lunare al tempo dei nativi americani .
    7 punti
  2. Ciao Mirco, quando meno di una anno fa (18 dicembre 2016, data ormai storica ) abbiamo brindato al nascente progetto "Gazzettino" avevamo un'idea editoriale ben chiara: formato cartaceo E digitale. Perchè? Perchè il cartaceo è bello, classico, comodo (checché se ne dica), piace a tutti. Serve però anche un modo per raggiungere chi è lontano, chi magari non ha la possibilità di venire a trovarci al Cordusio - o a Verona, o agli altri convegni dove siamo presenti - e anche per divulgare al meglio la nostra/vostra pubblicazione. Ad oggi il primo numero del Gazzettino è stato sì letto in formato cartaceo da tanti amici vecchi e nuovi del nostro Gruppo ma è arivato anche in Thailandia, Belgio, Spagna, Croazia, Francia... grazie al formato digitale. Gazzettino di tutti, per tutti...dappertutto Un caro saluto e a presto, Antonio
    5 punti
  3. Grande partecipazione anche questa Domenica per il ritiro del nostro Gazzettino numero 2 in quel del Cordusio. Molti amici da fuori, e nuovi adepti incuriositi da questa entusiasmante nuova linfa e vivacità che si evince per le strade di una Milano che da tempo reclama la sua vecchia identità di città al centro delle iniziative culturali più importanti del vecchio continente. Una nuova primavera per la Numismatica Italiana, vedo fervore un po ovunque nella penisola, stanno sorgendo nuove iniziative sulle le ali dell'entusiasmo che si respira anche sul forum, visto che è poi il termometro evidente di quello che sta accadendo. insomma un buono auspicio da quanto ho potuto vedere e sentire, ma soprattutto molti giovani.. Eros
    5 punti
  4. Ciao Silvio, Pulire, asportare quello che non è della moneta l'ho sempre trovato lecito. Personalmente n'è ho fatto un mestiere. Cambiare o aggiungere per migliorarne il valore non lo mai condiviso. Diverso è un restauro, principalmente può essere conservativo e si deve fare, cercando di non alterare l'impronta ricevuta in origine. I bulinatori stanno avendo fortuna , perché c'è molta ignoranza tra gli acquirenti. Vogliono la moneta genuina e di grande qualità. Ieri si sono visti alcuni risultati con dei bronzetti Siciliani che allego. Sicuramente genuini ....ma il bulinatore di turno ha reinciso (in positivo) tutti i lineamenti . Certo per noi qui che sappiamo cos'è la numismatica, ci viene difficile accettarle. Negli anni novanta , anche io acquistavo monete (incrostate) che riuscivo a pulirle , senza alterarle,rivendute con ottimi margini. Poi altri hanno imparato e monete ossidate non se n'è vedono più.
    4 punti
  5. E ALLORA ?????? Se il realizzo è reale , conviene commercialmente ? Si aprono nuovi orizzonti , cercare monete con valido pedigree in modeste condizioni e rifargli quando necessario per renderle più (VENDIBILI) alla faccia dei grandi incisori. Chissà cosa ne pensano Kimone, Eyaineto, Frigillo, Eykleidas e i grandi incisori Romani [emoji30][emoji30][emoji30][emoji30][emoji30]
    4 punti
  6. Caro Gionny, purtroppo sono orizzonti che sono già aperti da un po' a determinati addetti ai lavori, qui stiamo solo prendendone atto ed esplicitando la cosa per chi ancora non si era accorto del fenomeno in atto. Solo la corretta informazione puo' provare a contrastare questo fenomeno, che al momento però sembra difficilmente contenibile, dato che in questo caso il pedigree era indicato e alla luce del sole, tutti quindi potevano andarsi a ritrovare le vecchie foto e vedere da soli cosa era stato fatto alla moneta e dove. Evidentemente la cosa non interessa proprio a un determinato mercato, ma se si continuerà così e questo meccanismo verrà applicato sempre piu' spesso tra 20/30 anni potrebbero non rimanere piu' monete "antiche", nel significato proprio di tale termine.
    3 punti
  7. Esatto, caro @Littore: per la precisione, fu un decreto emanato dalla Sacra Congregazione del Cerimoniale del 9.2.1832 a stabilire che le nappe dei cappelli cardinalizi fossero 15. Prima di allora, ogni porporato faceva come voleva... ...ed in parte continuarono a farlo anche dopo. Osservo che però nella bellissima moneta postata da @Brios non si può parlare di "stemma", perchè le figure araldiche dei Medici, la corona gigliata del granducato fiorentino, il cappello prelatizio e la croce stefaniana ci sono... ...ma non c'è lo scudo! Quindi: niente scudo, niente stemma.
    3 punti
  8. Arrivato, complimenti a tutti in particolare alla coppia Giuliani - Sissia con quel portento infaticabile del nostro caro Adolfo che non finisce mai di stupirci. Detto questo non posso non citare il secondo editoriale consecutivo, questo a nome di Antonio Morello, sul primo Congresso Nazionale dei Circoli Numismatici. Che lo ritenga un fatto storico, importante per la divulgazione, la sopravvivenza e il coordinamento numismatico non può che portarci a sostenerlo e partecipare, non farlo sarebbe miope e ritengo dannoso per tutta la comunità della nostra Numismatica Italiana. Siamo ognuno una goccia, ma tante possono fare qualcosa, nulla e' impossibile e i destini come sempre sono indirizzati poi dagli uomini, quindi anche da noi....
    3 punti
  9. Sarà una considerazione già sentita, ma fa sempre un bell'effetto sentire tutto questo interesse riguardo una pubblicazione cartacea, nell'era attuale, sempre più digitalizzata (non dimentichiamo però Academia.edu! )... c'è poco da fare, la Numismatica va valorizzata ed è quello che si sta facendo. Un peccato per altre città lontane da Milano (e non intendo solamente la mia, ma anche quelle molto più a Sud)... per gli amici di quelle zone, resta comunque il supporto telematico! Penso sia una bella soddisfazione per tutti noi!
    3 punti
  10. Buonasera a tutti, ho in collezione una piccola monetina in rame di Ferdinando IV.....da molto tempo, Giaceva da non so quanto in un antico pozzo, immersa nella quiete dell'acqua piovana....al buio, con la poca luce che filtrava dal lucernaio in alcune ore del giorno. Gettata dentro, non so per quale motivo: Voto?, Persa?....chi puo' dirlo. Rinvenuta il giorno stesso in cui decisero di svuotarlo e ripulirlo dai detriti caduti dentro in tutti gli anni passati. Me ne fece dono il mio amico Teo, che sapeva di questa mia passione. Non aspettatevi una conservazione FDC o SPL e neppure BB .........anzi.... vi sembrera' brutta, piena di croste, patina scura, con graffi e non collezionabile, ma per me è degna di stare nella mia collezione al pari delle altre. Anzi......ha la "sua storia"...e ve l'ho raccontata. Ecco a voi il mio tesoro.
    3 punti
  11. Oggi è il turno di un "personaggio" non troppo comune... Sallustia Orbiana. Gnea Seia Erennia Sallustia Barbia Orbiana (in latino: Gnaea Seia Herennia Sallustia Barbia Orbiana; fl. 225-227; ... – ...) è stata un'imperatrice romana moglie dell'imperatore Alessandro Severo. Biografia Orbiana era di famiglia aristocratica; suo padre era Seio Sallustio, prefetto del pretorio. Nel 225 sposò l'imperatore Alessandro Severo, quando questi aveva sedici anni, ricevendo il titolo di augusta; Sallustio fece una rapida carriera, divenendo persino caesar. Secondo Erodiano, Orbiana entrò in contrasto con la potente suocera, Giulia Mamea, che desiderava il titolo di augusta solo per sé; Alessandro, al contrario, ne era innamorato. Mamea, che aveva regnato da dietro il trono del figlio da quando questi era stato eletto imperatore all'età di tredici anni, entrò in contrasto anche con Sallustio; nel 227 Sallustio fu accusato di aver tramato di rovesciare Alessandro con l'aiuto della guardia pretoriana, e fu messo a morte; contestualmente, Mamea ordinò che Orbiana venisse mandata in esilio in Libia, malgrado Alessandro tentasse di difendere la moglie prima di cedere alla madre. Iconografia Come augusta, Orbiana venne ritratta su diverse emissioni monetarie, le quali, causa il suo breve regno, sono piuttosto rare; principalmente si tratta di emissioni celebranti la concordia augustorum, la «concordia degli augusti», con talvolta la raffigurazione di Orbiana e Alessandro che si stringono la mano in un gesto di concordia. Una notevole statua di Sallustia si trova oggi ai Musei Vaticani, nel Cortile Belvedere. Sallustia è rappresentata nelle vesti di Venus Felix, accompagnata da Cupido, e la base porta la dedica di due liberti dell'imperatrice, Elpidio e Sallustia. Fonte Wikipedia. Ed ora la mia moneta. Sallustia Barbia Orbiana, Sesterzio Zecca: Roma, 225 d.C. D/ SALL BARBIA ORBIANA AVG; busto drappeggiato e con diadema. R/ CONCORDIA AVGVSTORVM; S C; la Concordia con patera e doppia cornucopia. Peso: 23,31 gr Diametro: 30 mm Riferimenti: RIC 655 Pareri? Ciao! TWF
    2 punti
  12. SAN GENNARO -In occasione della festa di S. Gennaro, previa autorizzazione del proprietario, posto le immagini di una piastra pubblicitaria dei primi del 1900, in ferro prodotta dalla Ditta Arena & Esposito di Napoli, sulla quale ho operato un restauro conservativo. Oltre alla presenza di ruggine, da un esame al microscopio con illuminazione a raggi UVL, si sono rilevate tracce di altre sostanze. Per la rimozione di queste ossidazioni si è operato sia con mezzi meccanici che chimici, per arrivare alla loro quasi totale eliminazione. Durante l'esame microscopico si sono rintracciati residui di doratura, che, unitamente ai fori presenti sulla piastra, fanno presumere che la stessa potrebbe essere stata collocata su un pannello murale (ex-voto?). Allego le foto dei vari step di lavorazione con il risultato finale sul quale sarà eseguito un ultimo intervento di lavaggio per eliminare alcuni piccoli residui ed un bagno protettivo per evitare il riformarsi della ruggine.
    2 punti
  13. Restauro conservativo,questo deve essere il primo comandamento dei numismatici di tutto il mondo
    2 punti
  14. Ciao @Legio II Italica, per la fiducia provo ad inserire la traduzione più adatta secondo me;););). Letteralmente: Il trofeo Lucio Cornelio Silla dittatore per (o contro) il re Mitridate e i suoi alleati. Traduzione probabile: Lucio Cornelio Silla eresse questo trofeo per (celebrare la vittoria) sul re Mitridate e i suoi alleati. A presto, Alb123
    2 punti
  15. MEDAGLIA DELLA IMPERIALE REGIA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI di Milano e Venezia, incisa da LUIGI MANFREDINI D/. Minerva galeata, seduta su un ricco scanno, tiene nella mano destra le tre Grazie, sotto lo scanno civetta sopra an'anfora. R/. COMMISSIONI STRAORDINARIE Questa medaglia veniva distribuita ai membri delle commissioni giudicanti nei concorsi di BELLE ARTI di Milano e Venezia. Argento, mm. 61,4 - Riferimenti: Arnaldo Turricchia LUIGI MANFREDINI E LE SUE MEDAGLIE
    2 punti
  16. altra effigie molto espressiva : 10 tornesi 1839
    2 punti
  17. Cinquina 1843... preferita per tipo di effigie :
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  18. Porterò libri, LE FAMIGLIE CELEBRI ITALIANE FASCICOLO IV TRIVULZIO 1820, LE MONETE DEI TRIVULZIO di Francesco ed Ercole Gnecchi -1887, LA MONETAZIONE DEI TRIVULZIO NELLE CIVICHE RACCOLTE NUMISMATICHE DI MILANO di MAILA CHIARAVALLE 1996, e tre medaglie Stemma dei TRIVULZIO, acquaforte aquarellata a mano, dalle FAMIGLIE CELEBRI
    2 punti
  19. Il sesterzio di Galba oggetto di questa discussione è infine appena stato venduto oggi all'asta a 7000 GBP più diritti a un'offerta in sala, praticamente 10.000 euro tutto compreso. Considerando che nel 2014 da NAC era stato venduto a 2250 CHF piu' diritti (ossia meno di 2500 euro tutto compreso) possiamo constatare quindi che in questo caso il particolare processo di restauro a cui è stato sottoposto ne ha quadruplicato il valore. Questo è un fatto, e un segno della direzione del mercato, che ci piaccia o meno...
    2 punti
  20. Tessera del LUOGO PIO DELLE QUATTRO MARIE O SCUOLE DEI RACCOMANDATI DELLA BEATA VERGINE, per notizie sul LUOGO PIO vedi post 1 D/ Busto della Beata Vergine col bambino in braccio sotto un arco gotico, contorno perlinato R/ Le Quattro Marie velate e nimbate, contorno perlinato Dal volume del MORIGIA TESORO PRECIOSO DE' MILANESI - MILANO 1599
    2 punti
  21. anche a me non piace per niente, lettere , perlinatura , ritratto ................. bisogna chiedere consigli PRIMA DI ACQUISTARE, sul forum, o rivolgendosi a PERITI / COMMERCIANTI
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  22. Certamente , però il fatto che non le usano non significa che non ne abbiano un' opinione a riguardo ( ho usato il terminete parlare forse è eccessivo , è vero ) Conosco personalmente diversi venditori del Regno Unito , frequento un forum e sono membro della RNS e qualche volta l'argomento perizie è capitato e devo dire che i pareri erano sempre negativi
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  23. Noooo00! lo scudo araldico non è farnesiano (sei Parma/Piacenza centrico? ;-)) ma estense.... Sesino per Francesco III d'Este. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/1 ciao Mario
    2 punti
  24. Per me tutti i tipi di patine sono belle se omogenee. Anche se presentano qualche macchia si può tollerare purché non creino confusione nella lettura dei rilievi
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  25. Ho ricevuto oggi la bozza della locandina con il programma definitivo, che domani girerò all'Assessorato alla cultura del nostro Comune per l'approvazione del logo e delle diciture relative al patrocinio concessoci. Appena lo riceverò di ritorno lo posterò qui e lo invierò ai Circoli che hanno prenotato, insieme con indicazioni sul luogo di ritrovo, sui parcheggi e quant'altro possa essere di loro interesse. Mi aspetto comunque, o perlomeno mi auguro, altre adesioni.
    2 punti
  26. Sempre divertente vedere il ritratto della Regina Elisabetta sulle monete di una repubblica (lo fa anche lo Zambia, a dirla tutta). Elisabetta II è considerata il comandante in capo della camera dei nobili figiani, titolo non accettato dalla sovrana, in seguito alle discriminazioni nei confronti della (ai tempi) maggioranza indiana
    2 punti
  27. Le giovanili dei primi anni, sono rarissime....ecco potremmo iniziare anche ad assegnargli una rarità a queste contromarcate .... così non vediamo Rarità ballerine, alle aste.......o no !!
    2 punti
  28. DE GREGE EPICURI Semis è il termine latino per semisse (= mezzo asse). Il periodo "unciale" (opp. "onciale", è lo stesso) si chiama così perchè in tale periodo l'asse pesava quanto pesava un'oncia nel periodo librale, cioè all'inizio delle emissioni repubblicane fuse. Ossia, l'asse pesava 1/12 rispetto a quello che pesava all'inizio. E' un modo un po' contorto di dire le cose, ma la numismatica del periodo repubblicano è fatta così!
    2 punti
  29. Non trovo riscontri nell'elenco https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANA/13 è da censire? Cosa ne pensate? D/+*D*ANCONA*CI* / A senza cerchio accostata da 2 rosette R/+*S QVIRACVS*PP* / Croce a balaustra con estremità trifogliate senza cerchio
    1 punto
  30. @Brios Grazie a te, di nuovo. A proposito di opzioni sorprendenti, guarda questo 7 fiocchi posti 1, 2, 1, 2, 1 che ho trovato nel mio archivio: (cardinale Filippo Repingdon, inglese, creato nel 1408: scusate, ma non ricordo la fonte da cui l'ho tratto)
    1 punto
  31. Si,le bratte in totale erano 9, 5 da un lato e 4 dall'altro, ebbi l'occasione di visionare l'esemplare e non era frutto di ribattitura ma erano proprio 5 bratte...
    1 punto
  32. Questo che ti posto di seguito, è il Carlino con lettere delle legende grandi o grosse....molto raro! Esattamente
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  33. A parte la Storia...poi l'89, non è sempre facilissimo da trovare.
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  34. Sì effettivamente mi ha fatto una certa impressione quando ho aperto il pacchetto, il peso è 375 gr,
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  35. Io ho acquistato tre volte dagli USA. Due volte due monete spedite con 99 cent di francobollo sono arrivate in cinque giorni e senza dogana. Una volta ho acquistato una moneta spedita con raccomandata, un mese abbondante per arrivare e con le tasse della dogana
    1 punto
  36. In questo caso mi piace molto il risultato del restauro. Ottimo lavoro Saluti Simone
    1 punto
  37. Foco poco nitide, ingrandendoleil risultato è insoddisfacente : inoltre sarebbe opportuno mostrarle singolarmente, le foto sarebbero più chiare e l'identificazione più facile. Le prime due sono inglesi, la terza è una decorazione portativa italiana (quella con il Re V.E. III con l'elmetto in testa), più precisamente la "Medaglia commemorativa della guerra 1915-18 per il compimento della Unità d'Italia" , coniata con il decreto n. 1241 del 20.7.1920 e assegnata a tutti coloro che presero parte al conflitto (Militari, militarizzati e assimilati) : se vuoi posso mandarti una foto del nastro La quarta è una decorazione tedesca, la Croce al Merito di Guerra con Spade" : se vuoi posso mandarti la foto del nastro. La stella a sei punte : non riesco a decifrare né la scritta né le figure. Se puoi inviare foto migliori, anche per le due medaglie inglesi, magari riusciamo ad identificarle tutte. Saluti.
    1 punto
  38. Ciao restauro conservativo: asportazione dei residui terrosi ed eventuali interventi per bloccare se esistenti focolai di cancro. La moneta in questione come osservato da alcuni non sembra neanche parente della prima, infatti sono sorti alcuni dubbi. non per niente come si osserva bene dalla bella sovrapposizione fatta da @Fidelio alla Vittoria è spuntato un ciuffo alla Trump ( anche il colore si avvicina) senza andare a sottolineare tanti particolari. Ma come ho già affermato e non solo io si sta andando a cercare solo il bello poi se è artefatto chi se ne frega. Silvio
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  39. Fortunatamente oggi mi sono trovato in banca e facendo un versamento ho scoperto che per errore la banca mi aveva bloccato la carta . Dovrei aver risolto e ho rimandato i dati della carta. (quanto mi brucerebbe perdere la moneta per questa cosa )
    1 punto
  40. Non ricordo se questa sia già stata citata... 12 cavalli
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  41. Quello che pensava il rag. Fantozzi della corazzata Potemkin. Lo stato di conservazione di una moneta dipende da un ventaglio assai ampio di fattori che già è quasi impossibile tradurre in termini descrittivi, è pertanto risibile l'idea di tradurla in freddi numeri che indicano presunte percentuali di integrità.
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  42. Ciao @Andrea.1980 la tua 500 lire sembra proprio la firma piccola, bel pezzo in alta conservazione!
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  43. Benissimo attendiamo allora altri amici dei vari circoli peninsulari, d'altronde un evento che potrebbe avvicinarci tutti ancor di più... Progetti, presentazioni, cordialità, aggregazione, passioni, conferme, insomma una giornata da prendere in considerazione, lo stare insieme è quello che serve al nostro ambiente e un po a tutti noi, che vorremmo esprimerci maggiormente ma non ci riusciamo mai abbastanza, e in più l'occasione per fare nuove amicizie, che in alcuni casi durano anche una vita, si una vita numismatica... Eros
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  44. Ciao TWF, sicuramente il sesterzio ha subito un bagno chimico, spatinando quello che c'era insieme a sedimenti. Non è stato trattato con spazzole altrimenti le ossidazioni che ci sono, avrebbero segni. Purtroppo le leghe che usavano per i sesterzi , vi erano componenti ( come il piombo) che con i due millenni e le condizioni dove giaceva quando è stato messo alla luce , hanno creato una volatilizzazione , lasciando tantissimi crateri di varie misure e forme . Con una pulitura a bisturi , questi crateri sarebbero stati trattati meno invasivi e con meno corrosioni, a favore di un aspetto migliore. Saluti.
    1 punto
  45. Se emettono una moneta commemorativa per il Veneto sarò il primo in lista per l'acquisto ?
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  46. Ho potuto visitare nuovamente la mostra,questa volta con piu' calma,devo dire che l'allestimento e' buono,si comincia con alcuni corredi goti proseguendo con altri di provenienza ungherese a testimonianza delle sedi da cui mossero I longobardi alla volta dell'Italia.poi,vere chicche,alcuni dei ritrovamenti relativamente piu' recenti,dal Friuli,dalla Brebemi ,dal Trentino e soprattutto da S.Albano Stura.si prosegue con le oreficerie da Napoli e dal centro sud,molti I frammenti lapidei,Novara,S.Vincenzo al Volturno,Pavia ecc. Notevoli anche I codici miniati.infine le monete,se vi aspettavate teorie di tremissi,resterete un po' delusi,comunque avrete modo di ammirare parte del ripostiglio di Napoli,I divisionali argentei da S.Albano Stura,il tremisse unicum dagli scavi di S.Salvatore a Brescia e altro ancora. le vetrine permettono una buona visuale dei reperti,forse alcuni invece che distesi andrebbero inclinati per permetterne una lettura ottimale. usciti dalle scuderie si sale al piano cortile del castello,qui troviamo la sala con alcune ricostruzioni in video di Pavia dal periodo romano a quello longobardo.Si prosegue accedendo alle sale del "tesoro" qui sono esposte gli ori del museo di Pavia:il tesoretto di solidi di Zeccone,alcune crocette auree e corredi longobardi dal territorio,il tesoro di argenterie da S.Michele e materiali lapidei di altissimo livello. tornando verso l'uscita si puo' accedere al book shop,devo dire ottimo,oltre al catalogo vi e' una vasta scelta di titoli anche di alto livello di specializzazione. vorrei spendere due parole sul catalogo:vi sono gli interventi del comitato scientifico,generalmente di buon livello ma non sempre esaustivi,le schede dei reperti sono scritte in caratteri piuttosto piccoli e sottili e cio' non rende agevole la lettura vista anche l'eta' media dei visitatori ,le foto non sono soddisfacenti ,sfuocate,spesso piccole,non all'altezza dell'evento che si vuole perpetuare,del resto le mostre passano ma I cataloghi restano quindi sicuramente non ci si puo' esimere dall'acquisto. Detto questo consiglio a tutti gli appassionati di altomedioevo una visita alla mostra di Pavia,che ha,se non altro,il merito di offrire uno spaccato sui ritrovamenti piu 'importanti degli ultimi anni (strepitoso il corredo dal battistero di via Rubens a Mantova,commoventi quelli da Leno Bs.). Saluti. Adelchi.
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  47. Con questa moneta da 250 franchi dell'Africa dell'ovest ho aperto la mia discussione "La mia Africa"
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  48. Buonasera, a proposito di denari di Corrado II con legende atipiche, questo esemplare (0.86 g, 16 mm, 0°) presenta, nella legenda del rovescio, una M al posto della N. Un caro saluto, Valerio
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  49. Scherzi a parte, assolutamente giusta l'osservazione di @adolfos sulla eccessiva ripetitività e varietà di questi presunti errori concentrati peraltro in soli 12 anni di coniazioni sotto Corrado II, non si vedrà una simile varietà epigrafica per il nome di Enrico (a parte gli errori palesi come lettere o legende retrograde, lettere invertite di posto etc..) nei due secoli a venire, a parte la S semi coricata come quella postata da @vv64 molto più rara delle varianti Corradiane , e a tal proposito la considerazione che mi sento di fare è che in questo caso non sembra un problema di spazio visto che per l'incisore, una volta capito di essere arrivato "lungo",sarebbe bastato avvicinare la V alla C (tra le quali c'è molto spazio ) per far entrare comodamente la S coricata. Ero anche convinto che la S semi coricata a nome di Enrico riguardasse solo Enrico III e vorrei provare a radunarne qualcuna per capire come dice Adolfo se ci sono i numeri per proporre nuove varianti oltre alle S grandi o piccole per Enrico III.
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