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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/28/17 in tutte le aree
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Povere monete antiche ! costrette a rifarsi le due facce per soddisfare il piacere estetico di tanti sognatori di comprare un grande bronzo in originale SPL La moneta antica penso non sia giusto debba subire restauri come e' giusto che sia per un oggetto stante , come puo' essere un vaso , una statua , questi erano fatti per abbellire ed essere ammirati quindi mantenerli meglio che sia e' un dovere artistico e quindi del restauratore , la moneta al contrario era fatta per muoversi , per "viaggiare" di mano in mano , anche cadendo , strofinandola in mano come per sognarne tante altre , stando in un sacchetto insieme a tante altre , per essere gettata al povero o al gladiatore ; quindi restaurarla e' un sacrilegio alla storia della moneta .5 punti
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Ho già letto diversi articoli del n.2 del Gazzettino del Cordusio e devo fare i complimenti a tutti gli autori, perché ho notato veramente molta professionalità e competenza, grazie per l'impegno profuso, sono convinto che iniziative come questa del Gazzettino, avvicineranno sempre più giovani al meraviglioso mondo della numismatica.3 punti
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Dopo oltre due settimane dall'uscita del n.2 del Gazzettino di Quelli del Cordusio, vorrei dare un "mi piace" a tutti gli autori, tutti con articoli vari e di vario interesse, non vorrei essere di "parte" perché un' articolo è mio, ma mi piacerebbe leggere chi ha già ricevuto il cartaceo e letto i vari articoli dei commenti, forse è un po' troppo presto, ma so che la distribuzione al Cordusio prosegue ogni domenica mattina e con Verona e altri convegni toccherà l'apice raggiungendo una grande quantità di collezionisti. Ai lettori un commento !!!!!!3 punti
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Tutto giusto e condivisibile quello che è stato detto. Ma è giusto anche sottolineare l'altro lato della medaglia: quando il numero di monete che si possiedono non è troppo alto e il valore economico coinvolto pure, collezionare qualsiasi moneta senza porsi alcun limite geografico e/o temporale può sembrare una cosa normale da fare. Quando invece si comincia ad accumulare un sacco di materiale e a vedere che si sono spesi tanti bei soldini, allora la cosa diventa già meno normale. Perchè in mezzo a tutte le monete che si prendono c'è sempre un settore che si privilegia rispetto agli altri (ad esempio, mi pare di capire che hai preferenza per le sterline d'oro) ed allora si comincia a pensare che invece di spendere tot soldi per prendere alcune monete dei più svariati ambiti, scarsamente legate tra loro, si poteva arricchire e migliorare la collezione principale con pezzi più rari e belli che magari non ci si può invece permettere. Un tempo anch'io collezionavo un pò di tutto, e mi ero ritrovato ad avere tantissime monete slegate tra loro e perchè no, pure un gruzzoletto che toglieva invece risorse ai miei settori principali; col tempo ho capito che una bella collezione organica che abbia un filo conduttore ha molto più senso, e ho inziato a tagliare molti "rami secchi", qualcuno l'ho tagliato con estremo dispiacere ma senza pentirmene.3 punti
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Complimenti per l'iniziativa, cui purtroppo temo di non poter partecipare. Leggero' avidamente gli atti, non appena pubblicati. Sperando di fare cosa gradita, aggiungo qui le foto di una mia "amica", rilevata qualche mese fa da un collezionista. Mi perdonerete, spero, la poca nitidezza delle immagini.3 punti
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Buongiorno a tutti, segnalo l'uscita del Bollettino di numismatica n° 40 nel Portale numismatico dello Stato LA ZECCA DI AQUILEIA Dalle origini della zecca a Raimondo della Torre (1273-1299) di Lorenzo Passera e Artur Zub Disponibile al seguente link http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=2112 punti
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BOLZANO, Castel Roncolo dal 27/07/2017 al 06/01/2018 Dal XI al XII secolo il romanico ha dispiegato in tutta Europa i suoi unici elementi iconografici nell'ambito della scultura , della pittura e dell'architettura. Ma questo mondo di immagini come ha fatto ad espandersi in un area così grande ed in così poco tempo? Un indizio è stato lasciato dall'arte minore. Pressochè infinito sono i parallelismi tra l'iconogafia romanica e l'arte del conio. Ciononostante il decisivo ruolo delle monete nell'espansione del l'iconogafia romanica , oltre a quello giá assodato degli artisti viaggianti, è stato raramente preso in considerazione. Probabilmente queste modeste opere di arte minore, che chiunque si portava appresso, faceva da modello a qualche artigiano. Nell'area tedesca meridionale Augusta e Ratisbona in epoca romana si erano affermate come centri principali per le coniazioni. Le loro monete dominavano il mercato e si diffondevano lungo le rotte commerciali di allora ben oltre i confini. Un variopinto mondo popolato da animali, esseri mitologici e reggenti si ritrovano in un tesoro di monete scoperto recentemente in Svevia. L'iconogafia romanica di queste monete è stretta,ente collegata con il Tirolo storico, sopratutto con le coniazioni di Bressanone. Il tesoretto è stato acquistato dalla Staatliche Munzensammlung di Monaco di Baviera ee è ora esposto a Bolzano presso Castel Roncolo in un più vasto contesto storico-artistico. ( testo tratto dalla locandina della manifestazione) Daniele.2 punti
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Rambach prima della Conferenza di martedì sera al CCNM ritira il suo Gazzettino, so che ha gradito molto...2 punti
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i In effetti , volere e non potere è una mania che mi assilla da quando ho iniziato la collezione delle romane antiche . Io ho sempre riportato a nuovo oggetti antichi dai mobili, ai dipinti , alle sculture alle armi, d'altronde era il mio mestiere, tutti campi nei quali il restauro è ben accetto. Nel campo delle monete antiche prevale invece un'altra mentalità i segni del tempo sono molto apprezzati anche se nella maggior parte dei casi tolgono leggibilità e caso mai lasciassero intonsa la moneta i prezzi sarebbero solo per ultra millionaire | Per cui adeguarsi alla situazione e leggere la storia anche in cose modeste . Cosi va il mondo !! Ciao romanus2 punti
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Facciamo una scaletta di dove sicuramente potrete ritirare la copia in cartaceo 1) tutte le domeniche mattina al Mercato del Cordusio 2) Martedì 10 ottobre 20,45 nella sede del CCNM di Via Terraggio 1, presentazione e distribuzione 3) 21 ottobre sabato, Bergamo Congresso Nazionale dei Circoli 4) 25 novembre sabato al VERONAFIL 5) 3 dicembre all'evento di Crippa Workshop all'Hotel Michelangelo a Milano, presentazione e distribuzione poi digitalizzazione su Lamoneta e sul nostro sito di Academia.edu2 punti
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Che dire @lukas1984, ci stai abituando bene...stai sfoggiando una sfilata di piastre una più bella dell'altra e questa è pure rara. La conservazione secondo me è splendida, con difetti di conio tipici in queste monete (debolezze, graffi e schiacciature) ma il ritratto è davvero magnifico. Continua così, finché il portafoglio regge.2 punti
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Purtroppo la tua moneta ha il bordo sofferente. Ti dico che questo tipo di moneta, da mia esperienza, non si trova sotto una certa cifra, poiché è data unica e i venditori se ne approfittano. Anche esemplari malandati (più del tuo) spuntano cifre intorno ai 20 euro....se sono un poco più messi meglio, anche 40- 50. saluti2 punti
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Ciao a tutti! Partecipo anch'io a questa bella discussione aggiungendo un 2 Euro commemorativo di Malta - Governo autonomo del 1921 Continuo a seguirvi con molto interesse, un saluto!2 punti
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Buongiorno a tutti i cari utenti. Porgo alla vostra attenzione quest'oggi le ultime arrivate. Ve le mostro. Spero di essere riuscito a fare foto degne. Ho provato più volte a caricarle in ordine ma il telefono si è impuntato e ha deciso di farmele pubblicate in ordine sparso Cosa ne pensate?2 punti
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Claudio non ho capito cosa hai voluto dire,comunque a scanso di equivoci il restauro deve essere conservativo sia nei musei come nelle vendite private,la forzatura che è stata fatta su questa moneta è speculativa nessuno dice il contrario,in quanto la conservazione è atta a proteggere(rimozione di focolai cosi come sedimenti eccessivi che vanno a pregiudicare la leggibilità della stessa,ecc)e non a modificarne la natura morfologica.2 punti
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Salve, Secondo me, raro antoniniano della zecca di Roma, ANNONA AVG al rovescio, cf RIC 162, assente dal Göbl per il busto a sinistra. Dato lo stato, richiedeva un occhio attento...2 punti
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Quando qualche casa d'asta compra a 3 da qualche parte e rivende al distratto di turno a 10 , sempre in vendita pubblica, omettendo la vendita di provenienza , si chiama "mercato", quando si restaura una moneta di bronzo in modo decente omettendo la vendita di provenienza si parla di xyz. Io comincerei ad obbligare tutte le case d'asta a mettere la vendita di provenienza, non solo quando conviene, poi, ritornando al nostro tondello , credo sia impossibile non vedere che è stato lavorato , evidentemente gli andava bene così. Come ci son distratti che godono a pagare il doppio a pochi mesi di distanza allo stesso modo ci son persone che cercano monete "idealizzate" e per queste son disposti a spendere molto. Semplice. Un bel mondo direi.....2 punti
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Ciao. Fermo restando che condivido l'osservazione che i collezionisti dovrebbe aver capito di chi fidarsi e di chi diffidare (ma pare che ci sia sempre qualcuno che ha le fette di prosciutto sugli occhi....) i rimedi interni, cioè applicabili a chi opera in Italia, in teoria esistono. L'art. 515 del codice penale ("Frode nell'esercizio del commercio") stabilisce che: "Chiunque, nell'esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a duemilasessantacinque euro.Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a centotre euro." Peraltro, ricorrendo determinate circostanze (occasionalità del fatto e tenuità del danno) il reato sarebbe anche depenalizzato. Le questioni per me più interessanti rimangono però quella di capire quale debba essere il grado di esperienza del collezionista per capire quando la moneta sia stata sottoposta ad un restauro come quello in esame; e ancora, quella di capire quale sia il "punto di non ritorno" di un'attività di restauro. Nel caso di questa discussione, la comprensione del restauro è chiaramente agevolata dal fatto che ci sia stata una segnalazione che ha permesso di confrontare la moneta prima e dopo l'intervento (per quanto, mi pare che Legio - post n. 4 - abbia dubitato trattarsi della stessa moneta e quindi, almeno dalla visione delle foto, il giudizio di identità non sarebbe così scontato per tutti). Ma se la moneta post restauro fosse stata esaminata senza confrontarla con se stessa prima dell'intervento, che livello di esperienza è richiesto per avvedersi del restauro? Basta la visione da una foto o occorre avere la moneta in mano o, addirittura, sotto un microscopio? L'altra questione, che pongo ai collezionisti di queste monete, è la seguente: ai miei occhi profani, quel restauro appare semplicemente superbo (vorrei tanto complimentarmi con il restauratore e confesso che ne invidio le capacità tecniche e la sensibilità). Noto però che alcuni Utenti avrebbero preferito la moneta non restaurata, argomentando che quel restauro l'ha stravolta. Ora, assodato il fatto che chi vende quella moneta dovrebbe (deve) sempre segnalare che è stata restaurata (sempre che, con la diligenza media richiesta al buon commerciante professionista, si sia in grado di accorgersene...), ma siamo proprio sicuri che pur segnalandola come restaurata, il mercato (o almeno una parte di esso...) non l'avrebbe ritenuta ugualmente meritevole di acquisizione, allo stesso importo spuntato in asta? Domanda provocatoria: un restauro di altissimo livello come quello eseguito, non è forse esso stesso "un'opera d'arte", che va ad arricchire (e non a deprezzare) la conservazione e la godibilità della moneta originale? Saluti. M2 punti
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Buongiorno Alan, a mio avviso un collezionista compra quello che gli piace, o perchè affascina l'oggetto e poi va alla ricerca della sua storia o perchè affascinato dalla storia che lo porta a desiderare l'oggetto. Finché guardare la tua collezione/raccolta ti darà soddisfazione vai avanti così!!! Magari cerca di leggere più di quel che compri2 punti
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Il mito di Atlantide a casa nostra : http://www.msn.com/it-it/notizie/italia/ischia-atlantide-svelata-dal-terremoto-riemerge-lantica-aenaria/ar-AAstokE?li=BBqg6Qc&ocid=BHEA0002 punti
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Hai pronunciato la parola magica @eracle62, "passione". La numismatica deve essere soprattutto passione allo stato puro e il gruppo di Quelli del Cordusio ne è la logica manifestazione e rappresentazione. Questo gruppo è composto da persone che fanno pura divulgazione numismatica, senza secondi fini, questo fa bene e contribuisce a far crescere nei giovani la voglia di "sapere" e di "conoscere". Quando sento dire (soprattutto da alcuni commercianti) che la numismatica è un investimento, mi scappa da ridere... La numismatica è soprattutto passione, conoscenza storica,artistica,ecc...ecc....e solo alla fine c'è l'aspetto economico, importante unicamente per il fatto di non perderci troppi soldi (perchè gli investimenti sono altri). Insomma chi colleziona monete (o banconote) solamente per investimento, non andrà lontano, invece chi ha la "passione" numismatica sarà destinato a grandi soddisfazioni.2 punti
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@@417sonia @@fabry61 @@ak72 @@Arka @@AndreaPD @@oldgold @@mfalier @@Tuscia35 @@bordinrolandomirko Quarta di copertina del volumetto (traduzione dal francese di Selvaggio Canturani, pseudonimo del letterato ed erudito veneziano Arcangelo Agostini del volume "La science des medailles", operetta francese del '600 e pertanto oggi quasi umoristica nella lettura) Per Lorenzo Baseggio, Venetia MDCCXXVIII, con licenza de' superiori. Arrivato oggi, per la gioia della mia bibliofilia. Dedico a voi amici venetofili, e a tutti gli altri che ho scordato, la deliziosa incisione (anonima ma di mano indubbiamente veneziana) con due parrucconi settecenteschi che discutono davanti ad un medagliere. Con simpatia, Luigi1 punto
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Ieri in seconda serata mentre guardavo la TV, come al solito non riuscivo a trovare nulla di interessante, nessun programma che potesse soddisfare la mia curiosità o attenzione, stavo per spegre e prendere un libro da leggere, quando mi sono imbattutto durante lo zapping finale in un programma di cultura sul canale 23, metto le info e scopro un programma dal titolo "MONEY ART", dove viene descritto il connubio tra atre e moneta. La puntata di ieri era dedicata alla creazione della banconota e della finanza moderna, da parte del suo fondatore lo Scozzese John Low. Un bel programma che partendo dalla moneta si sviluppa nei vari campi dell'arte sia classica, come la pittura, che moderna, come le creazioni di un artista inglese che con le banconote da vita alle sue opere d'arte. Finalmente un bel programma di cultura legato alla numismatica.1 punto
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Signori buonasera, Vi posto questa moneta della quale Vi chiedo un parere sulla conservazione, ma soprattutto sulla patina. Spero che su quest'ultima vi sia più di un intervento in quanto che, essendo una questione di gusto, mi piacerebbe sentire più "campane". Grazie1 punto
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Tessera di SAN CARLO BORROMEO datata 1560, anno di elezione ad Arcivescovo di Milano Bella tessera sicuramente benefica o religiosa, purtroppo non si hanno motivazioni certe sulla sua emissone.1 punto
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questa è la baiocchella di Montalto coniata sotto Sisto V vedrai che la tua, se orienti diversamente il diritto, è simile, ma con scritte differenti. alcune zecche minori lombarde emettevano monete simili a quelle marchigiane (spesso Fano e in questo caso Montalto), o di altre regioni, cambiandone le scritte per evitare problemi. Le loro monete erano di lega bassa e questo procurava loro guadagno. Le loro baiocchelle venivano scambiate per buone perchè pochi sapevano leggere. La tua potrebbe essere di Castiglione dello Stiviere coniata da Rodolfo II Gonzaga. Ne esistono una infinità di varianti. ciao1 punto
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Ciao, è la classica banconota da due/tre euro, tra l'altro è una delle più comuni e viene acquistata solitamente da chi vuole spendere veramente molto poco indipendentemente dal fatto che si può trovare in discrete condizioni per 15/20 euro. Riguardo alle info contrastanti in primo luogo sono dovuti alla conservazione, come è stato giustamente fatto notare da Vincenzo_dr, chi non è dentro questo mondo difficilmente da peso a questa variabile, si va quindi da quasi zero a qualche centinaio di euro. Aggiungerei che entrano in gioco anche le varie tipologie di questa specifica banconota: diverso formato, diverse date, firme, officine, logo al retro e per un profano che non guarda bene anche quelle dell'A.O.I. Si spazia quindi da comunissima (purtroppo il nostro caso) a molto rara (R2). Ma entrano in gioco anche altri fattori, incontrollabili direi, tra cui le richieste assurde. Io stesso ho visto banconote della stessa tipologia e nelle stesse condizioni di questa 50 lire oggetto della discussione proposte a 25/40 euro (a volte anche in peggior condizioni) in special modo nei mercatini. Nella maggior parte dei casi sono venditori occasionali digiuni in materia, sanno solamente che sono "soldi vecchi" e li propongono a questi prezzi fuori mercato. Dopo essersi informati sul loro effettivo valore vengono a conoscenza che in quelle condizioni valgono pochissimo, ma nonostante tutto continuano ugualmente a proporle ad un prezzo alto, forse aspettano un compratore anch'esso digiuno in materia, chessò... magari un anziano signore preso dalla nostalgia e dai ricordi del tempo che fu, non sarebbe la prima volta. Conservala con cura, l'anno prossimo compirà 80 anni1 punto
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Ciao @cabanes, premetto che la mia non era una critica rivolta a te o ad altri , ma soltanto un presentimento che la discussione iniziata con un argomento potesse poi finire in un altro , molto delicato ; per esperienza ho notato che precedenti argomenti religiosi trattati sono poi spesso scivolati in discussioni piuttosto accese , il che non e' giusto dato il tema religioso , di qualsiasi fede trattata . Per questo motivo per tornare all' origine del post propongo questo divertente filmato che tratta di monete antiche ma anche di monete..... "Aliene" , buon passatempo e divertimento .1 punto
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Dagli interventi precedenti si evince chiaramente che il collezionare sia un processo vitale che si svolge in diverse fasi, ciascuna legata ad un momento della vita della persona e di conseguenza sviluppata secondo determinati stimoli assolutamente personali, ci sono fasi che chiamerei "orizzontali" cioè di espansione e allargamento degli interessi tipologici e altre che invece definirei "verticali" che invece spingono a concentrare passione e interesse su poche o una sola tipologia di cui si desidera la maggior completezza possibile, lo stesso discorso poi può essere fatto non solo per le fasi ma anche per l'intera personalità collezionistica, c'è chi ha maggiori tendenze orizzontali e deve spaziare seguendo le sue sensazioni e chi non trova pace e appagamento finchè non completa il settore di cui si è innamorato... personalmente mi sono sempre sentito in difficoltà perché le due tendenze sono in me entrambe presenti e forti, faccio fatica a restringere gli interessi ma al contempo sento anche il bisogno di approfondire maggiormente determinati ambiti... nel corso degli anni ho raggiunto un equilibrio risolutivo a tale dilemma, in primo luogo colleziono libri di numismatica di diversi ambiti e periodi storici, collezionare monete di ogni paese ed epoca è impossibile, ma con i libri è più fattibile, non copro ogni epoca e paese ma comunque posso spaziare molto nel tempo e nei luoghi acquistando le opere di riferimento per diversi ambiti e mantenendo anche un filo di unità attraverso la costituzione di una bella biblioteca specializzata... in secondo luogo sono riuscito anche a trovare una tipologia monetaria a cui sono fedele, la rupia... un tipo monetale ricco di storia e di variazioni tipologiche essendo stato coniato in diversi paesi e in epoche diverse con in più il fascino di una storia "altra", altri mondi, altre civiltà, altre lingue e scritture... e al contempo connessa anche alla nostra civiltà attraverso il periodo coloniale... insomma c'è molto metallo a cuocere1 punto
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Non sono d' accordo con la parte finale della risposta perché il termine "conservativo" potrebbe andare bene per essere esposta in un Museo lasciando ben visibili le parti originali della moneta da quelle restaurate , ma nella vendita non si tratta piu' di "conservativo" bensi' di "speculativo"1 punto
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Un momento,ma voi quando acquistate una moneta classica completamente rifatta,lo fate solo per un fattore estetico?non conta più quello storico?ripeto,quello che rimane di storico coevo all'epoca è solo il tondello,la superficie invece è "moderna",non vorrei usare paroloni ma qui si rasenta la truffa,e badate bene a questo punto non serve più specificare nella descrizione del lotto "restauri" ma includerle in una categoria a parte che non è quella delle monete classiche.condivido fino alla morte quello che dice il buon giovanni(gionny)il restauro deve essere solo conservativo.1 punto
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Verrei al volo visto il progetto e il percorso di queste Giornate , purtroppo abbiamo il Congresso dei Circoli a Bergamo e secondo me sara' molto ma molto importante visti anche i partecipanti e gli intenti, comunque veramente complimenti agli organizzatori , Mario1 punto
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In pratica, pur non sapendo cosa commemorare, hanno voluto per forza emettere un'altra moneta...1 punto
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Relatori prestigiosi e argomenti di grande interesse! Sarebbe un peccato mancare all'appuntamento. Almeno per la giornata di venerdì conto di essere presente (con moglie) mentre per sabato sono meno sicuro. A presto e cari saluti a tutti Adolfo1 punto
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Ecco la differenza di tonalità a cui mi riferivo, a sinistra il tondello inserito nel blister di colorazione più ramata e scura, mentre quella a destra è la versione FDC da rotolino emessa successivamente. Come dicevo probabilmente hanno usato, anzi, modificato la percentuale di rame contenuto nei tondelli.1 punto
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in effetti qua non ho espresso un giudizio se "bizantina" o "ostrogota" perché a mio avviso in questo caso è molto più divertente leggere e comprendere, per quanto possibile, quel sottile confine temporale, che non etichettare la moneta..... quindi mi sono permesso di citare anche il COI per questo motivo... sul prezzo, lascio parlare altri perché davvero non saprei... ma probabilmente @aemilianus253 ha ragione1 punto
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Ciao @Papillon, le monete fondo specchio cui si riferisce il catalogo sono quelle emesse nella serie divisionale. Non so su che basi, ma valuta la singola moneta da 2 € proof separata dal resto della divisionale1 punto
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Ottimo! Mi farebbe davvero piacere rivederti (e immagino anche ad altri amici comuni che saranno presenti o che dovrebbero venire). Ovviamente spero che si uniscano anche molti altri amici e appassionati, anche perchè vorremo lasciare una mezz'ora di tempo alla fine di ogni sessione per il dibattito, che ci piacerebbe fosse partecipato e vivace (ovviamente in senso positivo :). Di nuovo un saluto MB1 punto
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Ciao, a me sembra un follis di Eraclio (610 - 641), zecca di Costantinopoli, anno III. A rovescio l'imperatore stesso con il figlio Eraclio Costantino. La legenda intera dovrebbe essere NN HERACLIUS ET HERA CONST PP A. Non ho idea di cosa possa valere.1 punto
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Medaglia devozionale celebrativa, bronzo/ottone, della prima metà del XVIII sec. (dopo il 1712), Roma.- D/ S. Pio V e S. Andrea Avellino, in alto colomba raggiata (Spirito Santo), esergo: ROMA.- R/ S. Felice da Cantalice e S.ta Caterina da Bologna, esergo: ROMA. Probabilmente la medaglietta è stata prodotta per la cononizzazione dei quattro santi avvenuta nel 1712, non comune.- Ciao Borgho1 punto
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E si Mario, è stata pura emozione, vederlo mutato mi ha fatto riflettere enormemente... Emozioni...quelle che si provano raramente, e poi ti accorgi che il tourbillon della vita corre incessantemente, e rimanere attaccati è sempre più difficile. Oggi è stata anche la volta di un discendente di un noto personaggio illustre di fine 800, che diede lustro alla città di Milano, per la sua genialità e inventiva apportando un grosso contributo anche nei due ultimi conflitti mondiali, che già ci segue, chiedendo ovviamente una copia del secondo numero del Gazzettino. E poi ancora distribuzione e richieste in tutte le fasce di età, passione e poi ancora passione allo stato puro... Eros1 punto
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Pazzoxlinter : grossi moduli d'argento ben si addice a monete di almeno 30 g. come possono essere le piastre o scudi di vario genere da Roma a Milano passando per Firenze e Venezia. Qui abbiamo uno scudo di ben quasi 38 g., arrivare a scudi larghi o doppi dove andiamo oltre i 70 g. diventa davvero un bel impegno anche per trovare una custodia adeguata. Dove far riposare comodamente uno scudone così enorme e pesante ? Scherzi a parte se da me arriveranno in futuro certamente li postero' per condividerli con gli amici che apprezzano Genova. Saluti.1 punto
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Leone XIII - Modesti 220 - Massimo Modulo coniato mm 81 nel 1892 per il pellegrinaggio Boemo a Roma1 punto
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Questo post aveva lo scopo (ovviamente non per i più esperti) di essere un monito ai grandi estimatori di patine, magari anche del tipo "più è pesante e più mi piace", poiché in giro ci sono parecchie monete patinate artificialmente per poter chiedere una cifra superiore a chi cerca questo tipo di moneta. A me personalmente, le patine non entusiasmano se non raramente e comunque - soprattutto sull'argento - molto leggere (vedi mio post "Lira 1908"). Tuttavia "de gustibus non est disputandum", quindi ognuno collezioni ciò che più gli piace, ma solo "cum grano salis" (oggi mi sento latinista...). Non ci sono solo le false monete, ma anche le false patine...1 punto
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Devo dire che pur non essendo venetofilo, la stampa piace pure a me. Roberto1 punto
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Colgo l'invito rivolto al popolo lamonetiano per sottoporvi questo superbo biglietto da visita Spero di cogliere nel segno in quanto anche questa moneta è rappresentativa di un cambiamento : L’oncia (o più regionalmente “onza”) era una antica moneta (mai coniata e quindi una moneta virtuale) risalente all’epoca dei Normanni dopo che nel 1088 d.C. Ruggero I fondò appunto il “Regno di Sicilia”. Nel 1732 Carlo III di Sicilia volle simboleggiare quel “riportare in vita dalle ceneri” la moneta dell’antico Reame e ne fece coniare una nuova e di oltre 5 centimetri di diametro affinchè fosse bene in vista il risorgere di quel Regno di cui la moneta stessa era autorevolmente rappresentativa. La “fenice” presente al retro dell’oncia da 30 tarì fu quindi utilizzata come emblema della volontà di confermare la “rinascita” del Regno di Sicilia. La stessa dicitura che contorna la “fenice” conferma questa volontà: “OBLITA EX AURO ARGENTEA RESURGIT” (dall’oblio risorge attraverso oro e argento).1 punto
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