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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/28/17 in tutte le aree
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Povere monete antiche ! costrette a rifarsi le due facce per soddisfare il piacere estetico di tanti sognatori di comprare un grande bronzo in originale SPL La moneta antica penso non sia giusto debba subire restauri come e' giusto che sia per un oggetto stante , come puo' essere un vaso , una statua , questi erano fatti per abbellire ed essere ammirati quindi mantenerli meglio che sia e' un dovere artistico e quindi del restauratore , la moneta al contrario era fatta per muoversi , per "viaggiare" di mano in mano , anche cadendo , strofinandola in mano come per sognarne tante altre , stando in un sacchetto insieme a tante altre , per essere gettata al povero o al gladiatore ; quindi restaurarla e' un sacrilegio alla storia della moneta .5 punti
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4 punti
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Ho già letto diversi articoli del n.2 del Gazzettino del Cordusio e devo fare i complimenti a tutti gli autori, perché ho notato veramente molta professionalità e competenza, grazie per l'impegno profuso, sono convinto che iniziative come questa del Gazzettino, avvicineranno sempre più giovani al meraviglioso mondo della numismatica.3 punti
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Dopo oltre due settimane dall'uscita del n.2 del Gazzettino di Quelli del Cordusio, vorrei dare un "mi piace" a tutti gli autori, tutti con articoli vari e di vario interesse, non vorrei essere di "parte" perché un' articolo è mio, ma mi piacerebbe leggere chi ha già ricevuto il cartaceo e letto i vari articoli dei commenti, forse è un po' troppo presto, ma so che la distribuzione al Cordusio prosegue ogni domenica mattina e con Verona e altri convegni toccherà l'apice raggiungendo una grande quantità di collezionisti. Ai lettori un commento !!!!!!3 punti
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Tutto giusto e condivisibile quello che è stato detto. Ma è giusto anche sottolineare l'altro lato della medaglia: quando il numero di monete che si possiedono non è troppo alto e il valore economico coinvolto pure, collezionare qualsiasi moneta senza porsi alcun limite geografico e/o temporale può sembrare una cosa normale da fare. Quando invece si comincia ad accumulare un sacco di materiale e a vedere che si sono spesi tanti bei soldini, allora la cosa diventa già meno normale. Perchè in mezzo a tutte le monete che si prendono c'è sempre un settore che si privilegia rispetto agli altri (ad esempio, mi pare di capire che hai preferenza per le sterline d'oro) ed allora si comincia a pensare che invece di spendere tot soldi per prendere alcune monete dei più svariati ambiti, scarsamente legate tra loro, si poteva arricchire e migliorare la collezione principale con pezzi più rari e belli che magari non ci si può invece permettere. Un tempo anch'io collezionavo un pò di tutto, e mi ero ritrovato ad avere tantissime monete slegate tra loro e perchè no, pure un gruzzoletto che toglieva invece risorse ai miei settori principali; col tempo ho capito che una bella collezione organica che abbia un filo conduttore ha molto più senso, e ho inziato a tagliare molti "rami secchi", qualcuno l'ho tagliato con estremo dispiacere ma senza pentirmene.3 punti
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Complimenti per l'iniziativa, cui purtroppo temo di non poter partecipare. Leggero' avidamente gli atti, non appena pubblicati. Sperando di fare cosa gradita, aggiungo qui le foto di una mia "amica", rilevata qualche mese fa da un collezionista. Mi perdonerete, spero, la poca nitidezza delle immagini.3 punti
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Buongiorno a tutti, segnalo l'uscita del Bollettino di numismatica n° 40 nel Portale numismatico dello Stato LA ZECCA DI AQUILEIA Dalle origini della zecca a Raimondo della Torre (1273-1299) di Lorenzo Passera e Artur Zub Disponibile al seguente link http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=2112 punti
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BOLZANO, Castel Roncolo dal 27/07/2017 al 06/01/2018 Dal XI al XII secolo il romanico ha dispiegato in tutta Europa i suoi unici elementi iconografici nell'ambito della scultura , della pittura e dell'architettura. Ma questo mondo di immagini come ha fatto ad espandersi in un area così grande ed in così poco tempo? Un indizio è stato lasciato dall'arte minore. Pressochè infinito sono i parallelismi tra l'iconogafia romanica e l'arte del conio. Ciononostante il decisivo ruolo delle monete nell'espansione del l'iconogafia romanica , oltre a quello giá assodato degli artisti viaggianti, è stato raramente preso in considerazione. Probabilmente queste modeste opere di arte minore, che chiunque si portava appresso, faceva da modello a qualche artigiano. Nell'area tedesca meridionale Augusta e Ratisbona in epoca romana si erano affermate come centri principali per le coniazioni. Le loro monete dominavano il mercato e si diffondevano lungo le rotte commerciali di allora ben oltre i confini. Un variopinto mondo popolato da animali, esseri mitologici e reggenti si ritrovano in un tesoro di monete scoperto recentemente in Svevia. L'iconogafia romanica di queste monete è stretta,ente collegata con il Tirolo storico, sopratutto con le coniazioni di Bressanone. Il tesoretto è stato acquistato dalla Staatliche Munzensammlung di Monaco di Baviera ee è ora esposto a Bolzano presso Castel Roncolo in un più vasto contesto storico-artistico. ( testo tratto dalla locandina della manifestazione) Daniele.2 punti
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Rambach prima della Conferenza di martedì sera al CCNM ritira il suo Gazzettino, so che ha gradito molto...2 punti
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i In effetti , volere e non potere è una mania che mi assilla da quando ho iniziato la collezione delle romane antiche . Io ho sempre riportato a nuovo oggetti antichi dai mobili, ai dipinti , alle sculture alle armi, d'altronde era il mio mestiere, tutti campi nei quali il restauro è ben accetto. Nel campo delle monete antiche prevale invece un'altra mentalità i segni del tempo sono molto apprezzati anche se nella maggior parte dei casi tolgono leggibilità e caso mai lasciassero intonsa la moneta i prezzi sarebbero solo per ultra millionaire | Per cui adeguarsi alla situazione e leggere la storia anche in cose modeste . Cosi va il mondo !! Ciao romanus2 punti
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Facciamo una scaletta di dove sicuramente potrete ritirare la copia in cartaceo 1) tutte le domeniche mattina al Mercato del Cordusio 2) Martedì 10 ottobre 20,45 nella sede del CCNM di Via Terraggio 1, presentazione e distribuzione 3) 21 ottobre sabato, Bergamo Congresso Nazionale dei Circoli 4) 25 novembre sabato al VERONAFIL 5) 3 dicembre all'evento di Crippa Workshop all'Hotel Michelangelo a Milano, presentazione e distribuzione poi digitalizzazione su Lamoneta e sul nostro sito di Academia.edu2 punti
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Che dire @lukas1984, ci stai abituando bene...stai sfoggiando una sfilata di piastre una più bella dell'altra e questa è pure rara. La conservazione secondo me è splendida, con difetti di conio tipici in queste monete (debolezze, graffi e schiacciature) ma il ritratto è davvero magnifico. Continua così, finché il portafoglio regge.2 punti
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Purtroppo la tua moneta ha il bordo sofferente. Ti dico che questo tipo di moneta, da mia esperienza, non si trova sotto una certa cifra, poiché è data unica e i venditori se ne approfittano. Anche esemplari malandati (più del tuo) spuntano cifre intorno ai 20 euro....se sono un poco più messi meglio, anche 40- 50. saluti2 punti
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Ciao a tutti! Partecipo anch'io a questa bella discussione aggiungendo un 2 Euro commemorativo di Malta - Governo autonomo del 1921 Continuo a seguirvi con molto interesse, un saluto!2 punti
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Buongiorno a tutti i cari utenti. Porgo alla vostra attenzione quest'oggi le ultime arrivate. Ve le mostro. Spero di essere riuscito a fare foto degne. Ho provato più volte a caricarle in ordine ma il telefono si è impuntato e ha deciso di farmele pubblicate in ordine sparso Cosa ne pensate?2 punti
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Claudio non ho capito cosa hai voluto dire,comunque a scanso di equivoci il restauro deve essere conservativo sia nei musei come nelle vendite private,la forzatura che è stata fatta su questa moneta è speculativa nessuno dice il contrario,in quanto la conservazione è atta a proteggere(rimozione di focolai cosi come sedimenti eccessivi che vanno a pregiudicare la leggibilità della stessa,ecc)e non a modificarne la natura morfologica.2 punti
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Salve, Secondo me, raro antoniniano della zecca di Roma, ANNONA AVG al rovescio, cf RIC 162, assente dal Göbl per il busto a sinistra. Dato lo stato, richiedeva un occhio attento...2 punti
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Quando qualche casa d'asta compra a 3 da qualche parte e rivende al distratto di turno a 10 , sempre in vendita pubblica, omettendo la vendita di provenienza , si chiama "mercato", quando si restaura una moneta di bronzo in modo decente omettendo la vendita di provenienza si parla di xyz. Io comincerei ad obbligare tutte le case d'asta a mettere la vendita di provenienza, non solo quando conviene, poi, ritornando al nostro tondello , credo sia impossibile non vedere che è stato lavorato , evidentemente gli andava bene così. Come ci son distratti che godono a pagare il doppio a pochi mesi di distanza allo stesso modo ci son persone che cercano monete "idealizzate" e per queste son disposti a spendere molto. Semplice. Un bel mondo direi.....2 punti
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Ciao. Fermo restando che condivido l'osservazione che i collezionisti dovrebbe aver capito di chi fidarsi e di chi diffidare (ma pare che ci sia sempre qualcuno che ha le fette di prosciutto sugli occhi....) i rimedi interni, cioè applicabili a chi opera in Italia, in teoria esistono. L'art. 515 del codice penale ("Frode nell'esercizio del commercio") stabilisce che: "Chiunque, nell'esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a duemilasessantacinque euro.Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a centotre euro." Peraltro, ricorrendo determinate circostanze (occasionalità del fatto e tenuità del danno) il reato sarebbe anche depenalizzato. Le questioni per me più interessanti rimangono però quella di capire quale debba essere il grado di esperienza del collezionista per capire quando la moneta sia stata sottoposta ad un restauro come quello in esame; e ancora, quella di capire quale sia il "punto di non ritorno" di un'attività di restauro. Nel caso di questa discussione, la comprensione del restauro è chiaramente agevolata dal fatto che ci sia stata una segnalazione che ha permesso di confrontare la moneta prima e dopo l'intervento (per quanto, mi pare che Legio - post n. 4 - abbia dubitato trattarsi della stessa moneta e quindi, almeno dalla visione delle foto, il giudizio di identità non sarebbe così scontato per tutti). Ma se la moneta post restauro fosse stata esaminata senza confrontarla con se stessa prima dell'intervento, che livello di esperienza è richiesto per avvedersi del restauro? Basta la visione da una foto o occorre avere la moneta in mano o, addirittura, sotto un microscopio? L'altra questione, che pongo ai collezionisti di queste monete, è la seguente: ai miei occhi profani, quel restauro appare semplicemente superbo (vorrei tanto complimentarmi con il restauratore e confesso che ne invidio le capacità tecniche e la sensibilità). Noto però che alcuni Utenti avrebbero preferito la moneta non restaurata, argomentando che quel restauro l'ha stravolta. Ora, assodato il fatto che chi vende quella moneta dovrebbe (deve) sempre segnalare che è stata restaurata (sempre che, con la diligenza media richiesta al buon commerciante professionista, si sia in grado di accorgersene...), ma siamo proprio sicuri che pur segnalandola come restaurata, il mercato (o almeno una parte di esso...) non l'avrebbe ritenuta ugualmente meritevole di acquisizione, allo stesso importo spuntato in asta? Domanda provocatoria: un restauro di altissimo livello come quello eseguito, non è forse esso stesso "un'opera d'arte", che va ad arricchire (e non a deprezzare) la conservazione e la godibilità della moneta originale? Saluti. M2 punti
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Buongiorno Alan, a mio avviso un collezionista compra quello che gli piace, o perchè affascina l'oggetto e poi va alla ricerca della sua storia o perchè affascinato dalla storia che lo porta a desiderare l'oggetto. Finché guardare la tua collezione/raccolta ti darà soddisfazione vai avanti così!!! Magari cerca di leggere più di quel che compri2 punti
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Il mito di Atlantide a casa nostra : http://www.msn.com/it-it/notizie/italia/ischia-atlantide-svelata-dal-terremoto-riemerge-lantica-aenaria/ar-AAstokE?li=BBqg6Qc&ocid=BHEA0002 punti
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Hai pronunciato la parola magica @eracle62, "passione". La numismatica deve essere soprattutto passione allo stato puro e il gruppo di Quelli del Cordusio ne è la logica manifestazione e rappresentazione. Questo gruppo è composto da persone che fanno pura divulgazione numismatica, senza secondi fini, questo fa bene e contribuisce a far crescere nei giovani la voglia di "sapere" e di "conoscere". Quando sento dire (soprattutto da alcuni commercianti) che la numismatica è un investimento, mi scappa da ridere... La numismatica è soprattutto passione, conoscenza storica,artistica,ecc...ecc....e solo alla fine c'è l'aspetto economico, importante unicamente per il fatto di non perderci troppi soldi (perchè gli investimenti sono altri). Insomma chi colleziona monete (o banconote) solamente per investimento, non andrà lontano, invece chi ha la "passione" numismatica sarà destinato a grandi soddisfazioni.2 punti
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Carissim* in occasione delle celebrazioni per il VII centenario dell'attivazione della zecca cittadina, nei giorni del 20 e 21 ottobre p.v. il Comune di Massa Marittima ha organizzato un convegno di studi su zecche e zecchieri, monetazione ed economia nella Toscana tardo medievale. Al termine della seconda giornata è prevista anche una visita guidata alla mostra sulla zecca di Massa e la monetazione nella Toscana medievale, inaugurata lo scorso maggio, con anche qualche novità e sopresa. So che in quegli stessi giorni ci saranno anche altre iniziative (soprattutto il 21) ma le date erano decise da tempo e prima di sapere degli altri eventi, con viaggi fissati da parte di alcuni relatori che non si potevano cambiare. Spero che comunque chi è interessato possa riuscire a partecipare. Vi scrivo qui di seguito il programma e nei prossimi giorni posterò anche la locandina con il programma ufficiale. Un caro saluto MB Per una storia economica e sociale della Toscana bassomedievale: le monete e le zecche Massa Marittima 20-21 ottobre 2017 Le Clarisse, Piazza XXIV Maggio 10 20 ottobre 2017 ore 9,00 Iscrizione dei partecipanti ore 9,30 Saluti istituzionali ore 10,00 Sessione del mattino Presiede Giovanna Bianchi, Università di Siena L. Travaini, La zecca: tecnologia e sacralità, simbologia e identità M. Baldassarri, Zecche e monetieri nella Toscana bassomedievale: nuovi dati dalle recenti ricerche W. Jr. Day, La zecca affidata: zecchieri italiani nelle zecche straniere del Trecento M. Sozzi, La zecca e le monete di Massa di Maremma ore 14,30 Sessione del Pomeriggio Presiede Lucia Travaini, Università degli Studi di Milano G.C. Cianferoni, G. Roncaglia, Nuovi dati sulla zecca di Firenze. Le indagini archeologiche M. Baldassarri, I. Carli, Zecche clandestine e falsari nel medioevo: dati storici e archeologici sulla Toscana e le aree limitrofe G. Bianchi, C. Cicali, Montieri. Formazione e sviluppo di un castello minerario L. Dallai, C. Lombardi, M. Negri, Le Colline Metallifere grossetane ed il territorio di Massa Marittima nel basso Medioevo: le ricerche sui contesti minerari. Stato dell’arte, metodologie di studio, recenti indagini A. Fichera, C. Cicali, Archeologia urbana a Massa Marittima. Un quartiere medievale emerge nel cantiere di restauro delle mura 21 ottobre 2017 ore 9,30 iscrizione dei partecipanti ore 10 Sessione del mattino Presiede Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Società Storica Pisana A. Feniello, Economia e società nel Trecento: uno sguardo generale S. G. Magni, Firenze nel Trecento A. Poloni, L'economia di Pisa nel Trecento I. del Punta, Monete, mercanti e imprenditori nella Lucca bassomedievale (sec. XIII-XIV) ore 14,30 Sessione del Pomeriggio Presiede Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Società Storica Pisana A. Furiesi, Volterra nel Trecento G.P. Sharf, Oltre la terra. L'economia non agraria dell'aretino fra Duecento e prima metà del Trecento M. Paperini, Massa di Maremma e Siena: economia e società del Trecento a confronto ore 17,00 Visita alla mostra “Monete e zecche nella Toscana del Trecento” in corso al Complesso Musale di San Pietro all’Orto Per informazioni: 0566/906291-292 ; www.comune.massamarittima.gr.it1 punto
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Tessera di SAN CARLO BORROMEO datata 1560, anno di elezione ad Arcivescovo di Milano Bella tessera sicuramente benefica o religiosa, purtroppo non si hanno motivazioni certe sulla sua emissone.1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi ho visitato la mostra, con un paio d'altri del CCNM. Non sto a rifare l'elenco delle belle cose esposte. Purtroppo ho scoperto in ritardo che le monete dell'interrato (in genere piccole e non facili da decifrare) si potevano osservare ben ingrandite in un "touch screen" alle loro spalle. I solidi tardo-romani del piano terra meritavano di essere meglio visibili, magari con qualche specchietto...Contrariamente ad altri, ho trovato molto interessanti anche le lapidi ed i rilievi religiosi in marmo greco, oltre ai codici in pergamena, alle miniature, ecc. Credo che i ducati longobardi del Sud, abbastanza ben rappresentati, abbiano caratteristiche particolari: qui si sente l'influenza della cultura bizantina. In sintesi, una mostra interessante su un popolo difficile da studiare, le cui testimonianze sono sparse un po' dappertutto ma restano infinitamente meno numerose rispetto ad altri periodi e popoli.1 punto
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Non sono esperto di queste monete ma io sul Cammarano i tre pallini col quarto a lato non li vedo poi magari ci saranno anche altri pezzi , una variantina di legenda diciamo ... Beh non c'è sul Cammarano io un grado in più per rarità lo metterei come minimo poi se ci sono altri ben volentieri li vedremo con piacere....1 punto
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Questo è in assoluto il tema più imbarazzante della storia dei 2 euro commemorativi. Attendiamo con ansia "Vaticano - Il paese del papa" e soprattutto "Lussemburgo - Il paese del granduca", che sarà più o meno uguale a tutte le commemorative lussemburghesi precedenti.1 punto
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Riproduzione che regalavano molti anni fa con le merendine Misterday http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a632/a632.html petronius1 punto
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Ciao @cabanes, premetto che la mia non era una critica rivolta a te o ad altri , ma soltanto un presentimento che la discussione iniziata con un argomento potesse poi finire in un altro , molto delicato ; per esperienza ho notato che precedenti argomenti religiosi trattati sono poi spesso scivolati in discussioni piuttosto accese , il che non e' giusto dato il tema religioso , di qualsiasi fede trattata . Per questo motivo per tornare all' origine del post propongo questo divertente filmato che tratta di monete antiche ma anche di monete..... "Aliene" , buon passatempo e divertimento .1 punto
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Intanto quando chiedi identificazioni , specialmente di quelle antiche, conoscere il peso e le dimensioni è determinante per capire la tipologia. Detto questo, le immagini che hai postato, non sono leggibili completamente, Il D/ per esempio non si vede quasi nulla. Pertanto non è possibile giungere ad una identificazione definitiva se non con nuove foto piu' chiare. E' comunque un "bronzetto" classificabile AE2 o AE3 ( dipende dal diametro) con al R/ VOT X MULT XX tipologia emessa per Juliano II , Joviano , Graziano, Valentiniano II , Theodosio I , Arcadio , vedi quindi che se non leggi nulla del Dritto, è impossibile capire chi è l'imperatore Per tranquillizzarti ti comunico che comunque in queste condizioni la moneta non vale piu' di un paio di euro. Resta immutato il valore storico.1 punto
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Relatori prestigiosi e argomenti di grande interesse! Sarebbe un peccato mancare all'appuntamento. Almeno per la giornata di venerdì conto di essere presente (con moglie) mentre per sabato sono meno sicuro. A presto e cari saluti a tutti Adolfo1 punto
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Ecco la differenza di tonalità a cui mi riferivo, a sinistra il tondello inserito nel blister di colorazione più ramata e scura, mentre quella a destra è la versione FDC da rotolino emessa successivamente. Come dicevo probabilmente hanno usato, anzi, modificato la percentuale di rame contenuto nei tondelli.1 punto
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Il bello è che esistono infinite modalità di collezionare ed ognuno può scegliere liberamente quella che preferisce, in base ai propri interessi e a quanto si è disposti a spendere. Se le cose si fanno con passione non credo ci sia un modo migliore o peggiore di collezionare, al massimo ci possono essere collezioni più rare o meno rare, più complete o meno complete1 punto
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Buongiorno Alan. Il mio percorso è simile al tuo. Ogni tanto acquistavo monete d'oro e le aggiungevo a quelle ricevute in regalo da piccolo. Non erano acquisti prettamente numismatici quanto un modo alternativo di mettere via qualche risparmio. Mi piaceva però prenderle diverse l'una dall'altra. Poi è scattato qualcosa, ho ristretto il campo sulle sterline, ed è nata l'esigenza di "completare" la raccolta tipologica. Secondo me devi solo attendere. Prima o poi vorrai anche te approfondire una monetazione, quella che troverai più appagante. Quando succederà te ne accorgerai perché tenderai a trascurare le altre. Nel frattempo continua a prendere ciò che ti piace; non esiste una retta via e tutti hanno un proprio gusto. Buona giornata1 punto
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Ciao @Papillon, le monete fondo specchio cui si riferisce il catalogo sono quelle emesse nella serie divisionale. Non so su che basi, ma valuta la singola moneta da 2 € proof separata dal resto della divisionale1 punto
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https://www.acsearch.info/search.html?id=915642 Pesaro, Giovanni Sforza (1489-1500; 1503-1510), Grosso; AR (g 2,13; mm 24; h 11); IO S DE ARA CO COTI PISAV D, coat, Rv. S M ORA PRO N, the Virgin with Child. CNI 49.rare1 punto
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Aggiungo una piccolissima moneta di Taiwan. Solo 19 mm. di diametro, in alluminio 1 Jiao del 1955 Al R/ la mappa dell'isola di Taiwan1 punto
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Medaglia coniata in occasione dell'incoronazione di Maria Anna di Savoia a Regina d'Ungheria con il marito Ferdinando I d'Austria nel settembre del 1837. Bronzo 47 mm. 76,32 gr. con bellissima patina. Maria Anna di Savoia rappresenta la trade union di tre le Case Reali Europee, i Savoia, gli Asburgo e i Borbone, e questa è la sua storia. MARIA ANNA di SAVOIA (Roma1803-Praga1884) Figlia di Vittorio Emanuele I di Savoia re di Sardegna e duca d'Aosta, e di Maria Teresa d’Asburgo-Este, aveva una sorella gemella, Maria Teresa. Rifugiatisi a Cagliari a causa dell’occupazione francese, i Savoia abitarono per otto anni, in forti ristrettezze economiche, fino alla caduta di Napoleone. Maria Anna, fece il suo primo ingresso a Torino nel 1814. Suo padre era ora re di Sardegna col nome di Vittorio Emanuele I. Dopo l’abdicazione di suo padre a favore del fratello Carlo Felice, il 13 marzo 1821, Maria Anna, con i genitori e i fratelli, iniziò una serie di viaggi: prima a Racconigi poi a Moncalieri ove nel 1824 si spense suo padre. Nel 1830 Francesco I d’Austria scelse per suo figlio Ferdinando I d’Austria come sposa la ventottenne Maria Anna. Le nozze avvennero a Vienna il 27 febbraio 1831. Ferdinando era stato incoronato re d’Ungheria il 28 ottobre 1830 e, in quanto primo figlio maschio, era destinato a succedere al padre. Nel 1832 morì sua madre Maria Teresa e Maria Anna si preoccupò di sistemare sua sorella minore Maria Cristina di Savoia, a cui trovò un marito degno del suo rango in Ferdinando II di Borbone Dall'unione sarebbe nato l'ultimo re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone. Il 2 marzo 1835 morì Francesco I, così che Maria Anna e il marito divennero imperatori d'Austria. L'anno dopo, il 2 settembre 1836, presso la Cattedrale di Praga gli imperatori vennero incoronati sovrani di Boemia. Presso il Duomo di Milano, il 6 settembre 1838, la coppia fu incoronata re e regina del Lombardo-Veneto. Il 2 dicembre 1848, durante i moti rivoluzionari, arrivò la decisione finale di Ferdinando: abdicare. La corona imperiale passò allora a suo nipote Francesco Giuseppe d’Austria, che mantenne la corona imperiale per 68 anni. Maria Anna lasciò la corte viennese e si trasferì col marito a Praga. Rimasero lì per tutto il resto della loro vita. Ferdinando morì il 29 giugno 1875. Maria Anna lo seguì nove anni dopo il 4 maggio 1884. Con Maria Anna si estingue definitivamente il ramo principale dei Savoia.1 punto
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E' stato un bellissimo gioco di squadra. Adesso è finito nel cassetto dei pesi monetali, orgoglioso delle sue origini. Buonanotte a tutti e Grazie Italo1 punto
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Ciao, sono state prodotte dalla banca centrale cinese tra il 1945 ed il 1948, li puoi trovare nel link che ti metto di seguito alla voce "NORTHEASTERN PROVINCES" http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/CIN/CIN-REP-CIN/CIN-REP-CIN-04.htm#NINE In queste condizioni il valore è piccolino, solitamente si trovano in condizioni eccellenti da 5 a 15 euro, qualcosa in più se sigillate e periziate, dei tre valori che hai postato la più apprezzata è quella da 10.000 yuan, su per giù nelle stesse condizioni ne ho vista una per meno di 4 euro. https://www.numisnumismatics.com/en/china/45-10000-yuan-1948-northeastern-provinces.html Il prezzo è espresso in fiorini ungheresi (310 fiorini = 1 euro) Banconote comunque interessanti di un periodo storico piuttosto travagliato.1 punto
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...per 5 euro aggiungerei una perizia fotografica con DNA del venditore1 punto
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Buongiorno @Reale Presidio,ieri vedendo tutte insieme le tue monete dei Reali Presidi....sono rimasto folgorato da tanta bellezza, mai avevo potuto ammirare la collezione completa di questi affascinanti tondelli. Io ho solamente il quattrino del 1798 in collezione, ma non ti nascondo che ieri sera ho fatto di tutto per poter aggiungerne un'altro pezzo. Ti ringrazio per avermi dato lo stimolo di continuare a collezionare, ad ammirare e studiare le monete dei Reali Presidi. Attendo l'uscita del nuovo lavoro. Cordiali saluti, Rocco.1 punto
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Ottima idea davvero, sarà divertente condividere questa attività. Ma come dico sempre a chi inizia (o riprende) a collezionare Euro, un'altra cosa importante da fare e nel tuo caso anche da condividere è la conoscenza il più possibile approfondita di quello che si colleziona: rastrellare monete per infilarle in un raccoglitore non ha molto senso se non si conosce quanto c'è dietro di esse. E pur essendo una monetazione giovane l'Euro in verità ha molta storia da raccontare. Ecco qualche spunto interessante per iniziare: https://www.lamoneta.it/topic/118440-leuro-prima-delleuro/ https://www.lamoneta.it/topic/149302-i-simboli-europei-sulle-monete/1 punto
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E si Mario, è stata pura emozione, vederlo mutato mi ha fatto riflettere enormemente... Emozioni...quelle che si provano raramente, e poi ti accorgi che il tourbillon della vita corre incessantemente, e rimanere attaccati è sempre più difficile. Oggi è stata anche la volta di un discendente di un noto personaggio illustre di fine 800, che diede lustro alla città di Milano, per la sua genialità e inventiva apportando un grosso contributo anche nei due ultimi conflitti mondiali, che già ci segue, chiedendo ovviamente una copia del secondo numero del Gazzettino. E poi ancora distribuzione e richieste in tutte le fasce di età, passione e poi ancora passione allo stato puro... Eros1 punto
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Se per quello i denari vanno bene al posto dei fagioli per la tombola! :-) (ridiamo per non piangere... se avessi visto cos'ha venduto e a quanto... brrrrrrrr...) Ciao. TWF1 punto
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Ciao! Grazie Luigi del reportage ... non sai quanto mi sia pesato non poter essere tra voi. luciano1 punto
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@miza bravo! Sono sicuro che non farai nulla. Comunque tieni presente che: - la mia prova è stata fatta su tondello in argento 835 (altre leghe d'argento possono avere comportamenti diversi); - può essere fatta anche su rame e bronzo (penso ai 10 centesimi "ape" e "impero"), magari previo passaggio (pochi secondi) con fiamma a butano e successivo passaggio in glicerina e acquaragia; - sconsigliato l'acciaio (qui le righe da spazzolatura possono rimanere); - ASSOLUTAMENTE NO su nichelio, alluminio e zinco. Disconosco di averti scritto le cose qui sopra degne d'un anticristo della numismatica...1 punto
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Devo dire che pur non essendo venetofilo, la stampa piace pure a me. Roberto1 punto
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Colgo l'invito rivolto al popolo lamonetiano per sottoporvi questo superbo biglietto da visita Spero di cogliere nel segno in quanto anche questa moneta è rappresentativa di un cambiamento : L’oncia (o più regionalmente “onza”) era una antica moneta (mai coniata e quindi una moneta virtuale) risalente all’epoca dei Normanni dopo che nel 1088 d.C. Ruggero I fondò appunto il “Regno di Sicilia”. Nel 1732 Carlo III di Sicilia volle simboleggiare quel “riportare in vita dalle ceneri” la moneta dell’antico Reame e ne fece coniare una nuova e di oltre 5 centimetri di diametro affinchè fosse bene in vista il risorgere di quel Regno di cui la moneta stessa era autorevolmente rappresentativa. La “fenice” presente al retro dell’oncia da 30 tarì fu quindi utilizzata come emblema della volontà di confermare la “rinascita” del Regno di Sicilia. La stessa dicitura che contorna la “fenice” conferma questa volontà: “OBLITA EX AURO ARGENTEA RESURGIT” (dall’oblio risorge attraverso oro e argento).1 punto
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