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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/08/17 in tutte le aree

  1. Il C/ è liscio. Direi che è giunto il momento di definire la moneta. Tutti avete notato che manca il segno di zecca. E' questa la caratteristica che lo porta ad essere una variante considerata dall'Attardi R4 che nella valutazione segnala l'assenza del FDC. Non conosco passaggi d'asta (se qualcuno li conosce, ben venga ad informarci), si tratta certamente d'un esemplare di difficile reperimento e sempre più o meno circolato. La storia che nasconde (e che io non conosco e posso solo supporre) è sicuramente più interessante. Possiamo mettere insieme le notizie riportate dai tre cataloghi (Gigante, Montenegro, Attardi) e fare delle ipotesi. Siamo nei primissimi anni dell'annessione del Reame al Regno di Sardegna. La zecca di Napoli (non c'è la "N", ma è questa la zecca della monetina) è in pieno riassestamento passando dalla coniazione dei Tornesi borbonici (parliamo solo del rame) a quella dei Centesimi savoiardi. Nel 1861, dovendo coniare i 5 centesimi (Palanca o Soldo) - non avendo a disposizione ancora le incisioni del Ferraris - le maestranze locali s'ingegnano a produrne con l'effigie del re V.E.II copiata alla bell'e meglio dando origine al "testa tozza" (NC), moneta che Cavedoni stima essere dalle 20 alle 30 volte più difficile da reperire rispetto al modello (sempre del 1861) del Ferraris. Ma non basta: abbiamo anche variante col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) e quella col R/ che presenta l'asse spostato di 255° (R2). Col Centesimo del 1861 (R) e del 1862 (NC) [coniate entrambe nel 1862], la zecca napoletana ha iniziato a batterne col millesimo 1861, poi ad un certo punto è passata a coniarne col millesimo successivo e a ribatterne molti con data già impressa del 1861 col "2" sopra l' "1" (NC). Anche del Centesimo napoletano esiste una variante senza il segno di zecca (R3). Ma è il 2 Centesimi che riporta il maggior numero di varianti. Abbiamo il tipo "standard" del 1862 (R) coniato assieme a quello con millesimo precedente (R); quello che il Montenegro definisce "N grande" (R5) [anch'esso coniato col "gemello" del 1861 (R4)] per il quale fu utilizzato il punzone del 5 Centesimi (la "N" misura 1,4 mm. contro gli 1,1 mm.); anche qui, come per il Centesimo, col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) ed infine, la variante dell'esemplare che vi ho postato, privo del segno di zecca. A parte il tipo col R/ uguale al D/, che più che di "variante" dobbiamo parlare di "errore", sarebbe interessante capire quale è stata la sequenza di conio: - "senza N" (hanno iniziato a coniare senza punzone) > "N grande" (in attesa del punzone corretto o hanno sbagliato ad inserirlo) > "N"; - "N" > "N grande" (s'è rotto il punzone normale) > "senza N" (s'è rotto anche il secondo punzone); - ecc. (il dibattito è aperto: ognuno può provare la propria combinazione che abbia una logica). Ultima considerazione (a proposito di bordi e contorni), i 2 centesimi 1861, 1862 e 1867 furono coniati in tre zecche diverse: Milano, Napoli e Torino. I tondelli di Milano sono di 1a, quelli di Torino di 2a e quelli di Napoli di 3a classe (Gigante)...
    5 punti
  2. Zecca di Milano, trillina in mistura, battuta sotto Filippo II re di Spagna e Duca di Milano (1556 - 1598), M.I.R.,333. - Ciao Borgho
    4 punti
  3. È un po' scassata, ma cosa ne dite? Da proprio l'impressione di una coniatura in stato di emergenza. Diam. 28 mm peso 12,44 gr. per ora grazie Italo
    3 punti
  4. Grazie per le informazioni ma il peso non è stato fatto con una bilancia elettronica ma con una da cucina quindi non è preciso . Non essendo io in possesso della moneta ma un mio amico al prima possibile cercherò di effettuare foto migliori e vedrò di effettuare una pesatura molto più precisa
    3 punti
  5. Avete toccato molti aspetti delle monete veneziane. Mi trovo pienamente d'accordo con il fatto che si colleziona le veneziane per la storia e che l'arte è nascosta nelle pieghe dell'evoluzione stilistica. Basta riprendere in mano il bell'articolo di @417sonia sui ducati e zecchini per poter apprezzare i cambiamenti su questa tipologia. Le oselle sfuggono alla logica della costanza dei tipi proprio per le loro particolarità di essere un dono del doge e per nostra fortuna, dopo le prime oselle piuttosto monotone, ogni doge voleva trasmettere un proprio messaggio tramite il loro disegno. Ma mi premeva far capire e far vedere a chi non conosce la monetazione veneziana che qualche piccolo capolavoro numismatico si nasconde nella monotonia. Nel prossimo post farò un esempio... Arka
    3 punti
  6. Cosa ne pensate di questa monetina di Emanuele Filiberto. Grazie Blaise
    2 punti
  7. mi sa che sono io che sono talebano allora, il medaglione, fosse stato mio, non lo avrei toccato (tollero comunque il restauro conservativo, inteso diciamo come cura per il cancro del bronzo, ma non per estetica). Ragiono cosi: mi piace la moneta così come mi è giunta attraverso i secoli? la compro. Non mi piace perchè attraversando i secoli si è rovinata, storta, consumata, ecc. non la prendo. Io se mi capita compro anche monete molto rovinate, chiaramente il prezzo deve essere di conseguenza, ma onestamente non mi sognerei di ritoccarla per un mio sfizio estetico. Comunque è solo il mio modo di pensare, ognuno è padrone di quel che ha e libero di rifare/restaurare le sue monete.
    2 punti
  8. Questo viennese è meno raro dell'altro, ma trovarne!! meno raro.....ma non corrente! il mio :
    2 punti
  9. Ciao, non penso che centra il valore che da il commerciante, poiché e tutto soggettivo, se a uno piace questo sesterzio cosi com'è a 2.000 euro, padronissimo di comprarlo. ma se il commerciante aggiunge che ha subìto degli interventi, magari chi lo compra si sente più garantito. Anche perché i 2.000 euro gli vale. Un bel flan, un ottimo rovescio (anche se ripatinato ) , il dritto e quello che è . Altrimenti sarebbe costato , ad 4 a 5 mila euro. Infine scrivere che ........"Scusate, ma io questa catastrofe proprio non la vedo" .....ti allego una foto del D. con alcuni dettagli ricoperti da ripatinazione. Disastro no ......ma
    2 punti
  10. Sono passati 6 mesi e sono riuscito a prenderne altre 4, alcune su consiglio di @Poemenius....così piano piano si forma una collezione
    2 punti
  11. magari aggiungendo qualche parola e un " per favore " ... non stai interloquendo con un motore di ricerca....
    2 punti
  12. Non sono Serenissimo ma vivo e appartengo alle terre che la videro come protagonista per molti secoli. Le monete veneziane secondo me si possono " serenamente " definire brutte. Nel senso di essere ripetitive, monotone nei soggetti e raffigurazioni. Ciò riguarda tutte le serie, dai grossi e soldini medievali, ai ducati e zecchini d'oro, ai grandi e piccoli moduli del 6-700'. Detto ciò le rispetto ed anzi ammiro sempre volentieri, troppa e tanta gloriosa storia raccontano e mi sento troppo legato ad esse per non ammirarle. D'altronde la moneta di Venezia ha un certo seguito non solo fortunatamente in Italia ma in molti altri paesi di lingua tedesca o che si affacciano sul Mediterraneo. Pure oltre oceano hanno estimatori. Ciò per me significa che al di là dei meriti artistici numismatici la città lagunare gode di un grande amore e stima che si riflette sui tondelli ben dopo la fine fisica del suo dominio storico. Discorso diverso per le oselle : infinite volte sono bellissime, con rappresentazioni tra le più varie di ottimo livello artistico. Saluti.
    2 punti
  13. Anche in questo monetone portoghese del 1996 da 200 escudos è riportata la mappa dell'isola di Taiwan (Formosa) La data 1582 è riferita l primo soggiorno sull'isola di marinai portoghesi in seguito ad un naufragio.
    2 punti
  14. Questo è il quattrino di Alessandro VII Questo invece @DARECTASAPERE è il mezzo bolognino del 1676. Mi scuso per le foto scadenti ma anche le monete non è che sono messe meglio ma per due monete più uniche che fare mi accontento ?
    2 punti
  15. Più che l'invasione islamica che alcuni in questa discussione temono, la proposta inglese ha radici in un ben più profondo cambiamento culturale. Da quest'anno la maggior parte della popolazione britannica non è religiosa, ossia nè cristiana, ne islamica, ne buddista, ne qualsiasi altra cosa, ma Atea od Agnostica. https://blog.uaar.it/2017/09/20/adesso-quando-credenti-smettono-essere-maggioranza/ Personalmente il cambiamento di sigle mi lascia indifferente. E' una mera questione di convenzioni. Più che altro non imporrei il cambiamento in maniera forzata, cosa che farebbe incavolare la componente cristiana della popolazione, così come ha giustamente infastidito diversi componenti del forum, ma rendere opzionali le scelte. Si tenga conto che la dizione britannica è molto più cristianocentrica, in quanto l'avanti cristo è tradotto con Before Christ (stesso significato dell'italiano), ma il dopo Cristo con A.D. acronimo di Anno Domini, ossia anno del signore, con una connotazione religiosa molto maggiore del nostro dopo cristo. Io appartengo alla componente non religiosa degli italiani. Della convenzione in uso per l'avanti e il dopo cristo non mi importa particolarmente, anche se preferirei, per semplicità, che le cose rimangano fondamentalmente come sono. Mi limiterei a consentire, a chi lo desidera, di utilizzare termini diversi dal prima e dopo di cristo (se proprio lo si desidera).
    2 punti
  16. Ciao Giovanni, se poi si considera anche la bocca e l' occhio il danno e' ancora piu' rilevante....Tu da pulitore potrai confermarmi che l' occhio e la bocca sono le parti piu' difficili da trattare e che un errato intervento ne stravolge totalmente il ritratto modificandone anche l' espressione. Purtroppo la persona che ha fatto questo non era tanto abile ed esperto. Concordo in toto il post 28 di @Alberto Varesi ognuno deve essere cosciente in prima persona dei propri acquisti e capire il confine oltre il quale non intende spingersi.
    2 punti
  17. Ho riflettuto ancora ( la notte porta consiglio :)) la mia reazione principale è stata dovuta alla passione sconfinata che ho per i libri e l'editoria che mi ha fatto reagire d'istinto. Siamo fatti anche di cuore, non solo di cervello - e questo nel be e nel male - . Non voglio pero' che per questo ne abbia a soffrire il Forum che stimo e cui tengo molto. Mi sono accorto che - anche se involontariamente - le mie parole potevano essere equivocate. Continuo a creere fermamente in quanto ho affermato. Mi interessa però relativamente che qualcuno mi dia o meno ragione mentre mi preme molto di piu' che non vada a detrimento del Forum. Essendomi accorto di questo rischio preferisco fare un piccolo passo indietro e chiedere all'ottimo Petronius di cancellare tutti i miei post se possibile e ristabilire lo status ante mio intervento iniziale . Per me il caso è chiuso e mi scuso con Incuso, il cui impegno nei Quadrrni apprezzo moltissimo, per l'impulsivo accenno ad una vicenda chiusa e gia' definita. grazie a tutti.
    2 punti
  18. A sinistra, per confronto, è di Taiwan 1955 1-chiao (10 cents), già pubblicato da miza (n. 67). A destra è moneta di Taiwan 1950 2-chiao (20 cents), un pezzo di alluminio 23mm di diametro. Taiwan, a volte ancora chiamato "Repubblica di Cina", ma anche ancora occasionalmente chiamato dal suo vecchio nome, "Formosa"—che, con le sue radici portoghesi, è una parola insolitamente bella in inglese. v. --------------------------------------------------------- At left, for comparison, is Taiwan’s 1955 1-chiao (10-cent) piece, already posted by miza (#67). At right is Taiwan’s 2-chiao (20-cent) coin, an aluminum piece 23mm in diameter. Taiwan, sometimes still called the “Republic of China,” but also still occasionally called by its old name, “Formosa”—which, with its Portuguese roots, is an uncommonly beautiful word in English. v.
    2 punti
  19. peraltro, credo che il lato artistico non sia necessariamente quello che spinge a collezionare. Certo, ci sta, ma (e qui sono di parte) l'aspetto storico spesso può dare più soddisfazioni e stimoli di quello puramente visivo. Le monete greche e romane hanno il vantaggio di unire i due, per quelle veneziane si è più portati ad analizzarne le implicazioni storiche, economiche, di costume.
    2 punti
  20. Buongiorno! Ogni tanto un colpo di fortuna anche a me...
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  21. Per rendere più scorrevole la fruibilità della presente discussione ho provveduto a separare i post inerenti queste due monete dalla precedente discussione visto che non c'era alcuna connessione logica. Saluti Simone - Staff "Lamoneta.it"
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  22. è sempre un piacere se posso aiutarti a scegliere
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  23. cominciamo dalla prima. la moneta è piacevole, ed è certamente M. Tib. infatti legge DN MAVR in modo certo la moneta è stata certamente pulita in modo "intenso" tant'è che si vede in vari punti che la pulizia ha in parte intaccato la moneta, ma probabilmente non si riusciva a fare di meglio.... la pulizia "intensa" noterai è particolarmente evidente proprio nel tratto di legenda visibile soprattutto tra la legenda e il bordo perlinato... la moneta è comunque piacevole e interessante
    1 punto
  24. Sembra un quinario di egnatuleia. .ma attenti pareri più esperti
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  25. Buona Domenica Certamente. E' un "Grosso da 4 Denari" con croce greca sopra la torre di destra. Ti allego un link dal quale trarre maggiori informazioni http://www.maxcarrara.it/articoli/LE MONETE DELLA ZECCA DI BERGAMO - new.pdf saluti luciano
    1 punto
  26. Ardite Catalogna - Felipe IV (XVII sec.) https://en.numista.com/catalogue/pieces35900.html
    1 punto
  27. Sì.. è anche l'unico che ho visto!!
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  28. Buonasera, mi è capitato questo bel 10 tornesi con rigatura su un lato del bordo. E' normale?
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  29. Una volta era rarissima.. ora qualcuna si vede anche se rara rimane comunque! In questa si vede la data cosa non sempre possibile.. una frattura del tondello, ma ancora tracce di argentatura, in fondo non bruttissima.. Un valore sicuramente c'è... il quanto sta diventando soggettivo, io volessi comprarla e mi mancasse in collezione penso che in quella conservazione spenderei dai 50/100 ma è soggettivo...
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  30. Eccomi! @nikita_ perdona il ritardo nella risposta, ma non ho avuto un attimo libero in questi giorni... Da bilancino elettronico di precisione il peso è pari a 18,93 grammi, ricordo a tutti che il peso "standard" di un dollaro Morgan autentico è di 26,73 grammi..
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  31. 1 punto
  32. Giorno ho provato ha fare foto migliori
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  33. Suvvia, sono state fatte affermazioni e sono state citate pagine web a supporto, il lettore potrà farsi autonomamente la propria idea circa l'esistenza effettiva di Gesù nella storia (come anche per Alessandro Magno). Continuare in polemica non aiuterà ad aggiungere nulla di nuovo. Temo in ogni caso che, partendo dalle posizioni espresse, difficilmente si potrà giungere ad una sintesi condivisa. Quanto alla dicitura ac/dc è solamente una convenzione ormai accettata nella nostra cultura. Sacrificare ciò che funziona sull'altare del politicamente corretto mi pare controproducente e soprattutto generare confusioni inutili.
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  34. Lei ha un modo di parlare della religione,mi permetta guardandola dal modo che gli uomini la interpretano a proprio piacimento,ma se per caso leggerebbe i vangeli scritti 2000 anni fa capirebbe che quell'uomo chiamato Gesu poteva scatenare una guerra contro gli oppressori invece ha parlato di amore fraterno,ha guarito corpo e anima ed ha messo tutti sullo stesso piano uomini e donne ma sopratutto è morto per questo.In altre religioni la figura di Gesu e di sua madre è molto rispettata ,pero guarda caso queste religioni schiavizzano la donna come essere inutile.Allora mi chiedo quale è il problema del a.c. e d.c, quale altra indicazione si potrebbe trovare se non quella di datare tutto dalla nascita di una persona che ha cambiato con i suoi gesti il modo di rapportarci con altre persone in modo non prepotente e con quel io di superiorita'.Aggiungo per concludere, per non andare fuori tema, che letti in modo diverso i Vangeli sono di un attualita' incredibile anche dopo duemila anni,chi di noi è talmente puro da scagliare per primo la pietra contro qualcun'altro?.
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  35. Buona Domenica a tutti. Basta un confronto a tre, per evidenziare che il sesterzio di Caligola , della discussione è dello stesso conio del D. ex NAC. vedi il taglio del collo , il nodo alla nuca. Con quello ACR e fortemente somigliante , ma è un'altro conio. Certamente chi ha messo le mani a questo bel sesterzio, avrebbe fatto meglio a lasciarlo come era. Sicuramente la moneta avrà avuto i suoi problemi, ma se non si hanno le conoscenza di come intervenire, si fanno danni irreparabili. Il lavoro di scrostatura , avrà fatto saltare parti superficiali dell'immagine dell'Imperatore, il collo , la guancia e i piani. La moneta avrebbero dovuto subire prima dell'intervento , un trattamento di consolidamento e poi asportare l'estraneo. Oggi si presenta una moneta che andrebbe restaurata, o spatinata. Cosi si vede un sesterzio con un bel rovescio (ripatinato) ed un dritto scorticato (ripatinato) per attutire i difetti.
    1 punto
  36. questa è una monetina rarissima, a meno che ci sia stato un ritrovamento da poco di cui non sono a conoscenza, e sempre in cattivo stato di conservazione. quindi secondo me ha un certo valore ma le valutazioni economiche non sono il mio forte quindi aspetta altri pareri. visto che l'hai catalogata esattamente penso che tu abbia un catalogo, puoi quindi vedere da solo le valutazioni.
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  37. ... comunque per me non è piemontese...
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  38. Ma la scienza e la cultura mondiale,che piaccia o no,lo sono !.
    1 punto
  39. Ciao @vwgolf Moneta una volta trovarla in questa conservazione era molto difficile qualche anno ina dietro ce stato ritrovamento di lire e mezze lire tutte fdc. Complimenti per la tua moneta. Blaise
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  40. @Illyricum65 ha già detto tutto... Di meglio non potrei fare. @alb123 sta facendo la migliore collezione possibile. Perché alla fine ognuno di noi fa la Migliore Collezione in quanto propria, personale e secondo leggi e direttive uniche. Io non giudico nessuno, né in base al periodo scelto, né per la sua disponibilità e tanto meno per l'appeal dei pezzi proposti... Ogni moneta ha alle spalle la sua storia d'acquisto e per questo ha piena dignità di restare nella collezione in cui è finita. Di più, ce ne fossero di collezionisti così, interessati alla storia e alla ricerca! Personalmente, nella mia modesta collezione ho sei ruzziche, rottami o catorci che dir si voglia che provengono da una collezione di un grande studioso inglese tale P. J. Casey: autore di molti testi di archeologia, numismatica, storia e del libro attualmente più completo su Carausio e Alletto. Bene, lui collezionava ruzziche e le lasciava nel suo studio nell'Università dove insegnava perché fossero a disposizione dei suoi allievi per far pratica nel riconoscimento e nella classificazione. Ecco, questo è il senso (anche) del collezionare monete mal messe prive di valore economico.
    1 punto
  41. scusate leggendo non ho capito come siamo passati dalle monete del padre a due monete da asta recentissima? mi sono perso qualche passaggio?
    1 punto
  42. Ciao, mi trovo ad intervenire prima che la discussione trascenda. Periodicamente emerge la discussione sul tipo di acquisti e la conservazione... avevamo tempo fa "il talebano" della conservazione medio bassa... qualcuno che parlava addirittuta di "rottami"(pessimo termine) ... di "ruzziche"(termine scherzoso)... etc etc... e ora arriviamo ai "catorci" (altro termine assolutamente pessimo) Personalmente ritengo che in primis ciascuno acquisti monete secondo propria disponibilità economica, mediando qualità e spesa. E vi giro una domanda cui rispondere sinceramente: ma voi non avete mai effettuato acquisti dei quali ora vi pentite e non compireste?! Oppure non avete mai acquistato un esemplare pensando "è quello che è ma è pur sempre un pezzo di Storia, costa pochissimo e tra l'altro esula dai miei interessi precipui di collezione"? O ancora semplicemente "me lo offrono a un buon prezzo, chiudo un occhio sulla conservazione..." O anche "soffro di stress da acquisto compulsivo... devo comperarmi una moneta... " Io con il cuore in mano vi rispondo - di acquisti che non rifarei... una iosa... forse la maggior parte... ma non vi siete mai innamorati per qualche motivo di una moneta? - ritengo SEMPRE una moneta un riflesso della Storia... anni fa acquistai un denario di Cesare/Enea e Anchise in condizioni scarse perchè pur esulando dal mio periodo precipuo di interesse rappresentava Storia con la S maiuscola e costava pochissimo - mai accettato compromessi di questo genere? Beati voi! - è tipico del periodo iniziale delle collezioni quando acquisteresti di tutto... poi inizi a ponderare... l'Oceano è infinito!!! E poi vi dirò... una moneta che mostra di aver "vissuto" a me non dà fastidio. La preferisco "vissuta" che non "stravolta" come certi esemplari che si vedono in giro dalle quotazioni stratosferiche. Diverso poi se la vostra visione è quella da collezionista/investitore. Io acquisto per conservare, per poter godere dalla loro visione, per poterle maneggiare e pensare quanti lo hanno fatto e sognarne il perchè. Sono un romantico? Forse sì... Con ciò non critico il collezionista/investitore; sono scelte. Personali e tutte condividibili o meno. De gustibus. Dovessi collezionare per investire IMHO sceglierei altre monetazioni (ed infatti lo faccio) più recenti, meno complicate nella gestione almeno qui in Italia. Ma questo non vuol dire che critichi scelte o opinioni diverse dalla mia. Ma tornando alla discussione... il buon @alb123 è giovane, sta approfondendo le sue conoscenze (bravo!), tenta di acquistare qualche esemplare con i mezzi economici che ha a disposizione e privilegia l'aspetto storico. Un ragazzo si interessa, apprezza il riflesso di Storia che trasmette la moneta.. perchè sminuirlo? Mi ricorda un giovane Illyricum che si rigirava tra le mani un comune antoniniano di Diocleziano da sempre presente in famiglia e provava emozione a farlo. Io apprezzo il suo entusiasmo... averne di giovani come Alberto! Ciao Illyricum
    1 punto
  43. Buona giornata Assolutamente d'accordo; certamente non sono "piacione", non strizzano l'occhio ad una iconografia che colpisca a prima vista, ma riservano sempre delle grandi belle sorprese. Le monete veneziane erano internazionali, conosciute e spese in buona parte dell'Europa e del Mediterraneo, dovevano avere un disegno che rassicurava e - soprattutto - sempre uguale a se stesso nei suoi caratteriti tipici; la continuità era essenziale; non il viso di un regnante, limitato nella sua vita terrena, ma un'immagine evocativa come il leone, nelle sue varie fogge, era bastante per rispondere a queste esigenze. Se però ci discostiamo dalla monetazione "ordinaria", che subiva questa politica immobilizzatrice e ci rivolgiamo alle oselle, soprattutto a quelle coniate dal 600 .... beh, credo che non siano seconde a nessun'altra moneta del periodo per bellezza iconografica. Parere ovviamente personalissimo e di parte. luciano
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  44. Ciao a me sembra solo pulita male e ripatinata. I fondi non sono stati lisciati, i capelli non sono ritoccati, le lettere presentano segni di pulizia ma non un restauro che ne falsi totoalmente lo stile. E' il risultato della pulizia di un incompetente
    1 punto
  45. Bella, anch'io la metterei in collezione, ma hai dimenticato a fornire un dato importante..... la differenza di peso che c'è tra questa ed una autentica Ho provveduto ad inserirla nella raccolta:
    1 punto
  46. Siamo sempre alla solite... Cavilli su cavilli, montagne burocratiche, insomma si sta facendo di tutto per distruggere la passione... Cos'è la passione? Sentimento, partecipazione,trasporto,slancio,impeto,desiderio,amore... Ma forse basterebbe racchiuderla in una sola parola.. LAMONETA Una comunità piena di storie di uomini, non solo di tondelli, emozioni che ogni giorno vengono riversate su questo portale, racconti dove l'esprimersi diventa, comunicazione, espressione, identità... Una realtà importante, direi la più rilevante ad oggi per il mondo Numismatico... Dove trovare la forza per uscire anche dal quotidiano, storie di uomini che hanno avuto supporto nei momenti più drammatici della loro vita, si anche questo è Lamoneta... La concentrazione di un piccolo ecosistema che giornalmente vive e produce nozioni e sapere, donando a tutti anche esperienze di vita... Si il mio vuole essere anche un inno alle lodi, ma più di ogni cosa la consapevolezza di una realtà tangibile, dove la verità rappresenta l'abito del forum... Gli uomini che in anni di sacrificio passionale hanno sorretto e donato amore, siano perlomeno rispettati e trattati come tali.. Eros
    1 punto
  47. Il tema del topic penso includa anche la riflessione, per i non espertissimi come sono io, sull'acquisto di una moneta non periziata rispetto a una che lo è. Io da buon inesperto-passionale-antieconomo sono molto spesso preso dal fascino di acquistare una moneta non periziata - pagandola il richiesto - e poi chiedermi se possa avvicinarsi a un certo grading e di quanto. Se invece, per monete comuni e anni diffusi, voglio inserire nell'album a tutti i costi un determinato grading, preferisco comprare la moneta già periziata da un nome che conosco un minimo o da casa d'asta rigorosa. In realtà mi entusiasmo di più nel primo caso, scatena il mio istinto di ricercatore...
    1 punto
  48. Che bella! Anche la mia ragazza l'ha trovata. è sempre un piacere trovare simili esemplari!
    1 punto
  49. Salve a tutti, vorrei proporvi questo esemplare, che mi pare molto evidente: conio di Ferdinando I con R bifrontale (PR 53a) su Carlo VIII con croce trilobata (l'Aquila). Provenienza: Convegno Numismatico di Napoli, 22-23 settembre 2017. Un saluto, Luca
    1 punto
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