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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/09/17 in tutte le aree

  1. Mesocco? https://www.deamoneta.com/auctions/view/130/88
    4 punti
  2. Salve a tutti, rispolvero questa discussione per annunciare con orgoglio che ho aggiunto un secondo tassello alla serie. Si tratta questa volta del 1806, giudicato R2 dal Gigante 2017 (valutazione a mio parere rispondente a realtà). Non so perché ma amo particolarmente queste monete, che costituiscono ahimé sempre un duro colpo per le mie magre finanze... ma la soddisfazione è enorme nello spuntare una nuova tacca sul Gigante in questa difficile serie! La conservazione è a parer mio (ma anche del perito che me l'ha venduta) di un mezzo punto inferiore rispetto al pezzo del 1810, attestandosi sul qBB contro il BB+ della precedente. Il ritratto del re è tuttavia più bello; forse incidono a deprezzare la moneta i più numerosi problemi di conio, soprattutto al bordo (che era invece il pezzo forte dell'esemplare del 1810). Attendo tuttavia con interesse le vostre opinioni, a partire da coloro che già erano intervenuti... concordate sulla conservazione? @gennydbmoney @eracle62 @Asclepia @Rocco68 @sicil_rex @MezzaPiastraPupillare @galaad @Ledzeppelin81 Sarei felice di vedere anche i vostri pezzi!
    4 punti
  3. È un po' scassata, ma cosa ne dite? Da proprio l'impressione di una coniatura in stato di emergenza. Diam. 28 mm peso 12,44 gr. per ora grazie Italo
    3 punti
  4. Come da titolo, oggi vi presento questa mia new entry davvero carina e "gustosa": un antoniniano d'imitazione molto meno comune e frequente di quelli che di solito siamo (e sono) abituati a vedere comparire in vendita. D\ IMP C M AVR PNORAV AVG I R\ VIRTVS AVG | XXI Lo stile è molto buono ed estremamente aderente all'ufficiale al dritto, mentre per quanto riguarda il rovescio è sicuramente meno rifinito e accurato. Al contrario, la legenda al dritto è palesemente degradata mentre risulta corretta al rovescio sebbene di stile alquanto approssimativo. Il ritratto ricorda molto Aureliano, ma per Aureliano non esiste un rovescio VIRTVS AVG con questa personificazione che invece troviamo associata con la legenda SAECVLI FELICITAS: Con Probo invece il tipo esiste e anche in questo caso il ritratto ricorda Aureliano (come un po' tutte le prime emissioni a nome di Probo): Quanto alla possibile area di emissione dell'imitativa in questione purtroppo non posso dir nulla se non che attualmente proviene da un commerciante professionista inglese, ma ciò non lega necessariamente l'emissione all'area inglese pur essendo comunque altamente probabile. Come sempre, son molto graditi pensieri, opinioni, immagini di confronto ecc ecc ecc!
    3 punti
  5. Eccomi ! Sono stato qualche giorno "a prosecco" in quel di Valdobbiadene da amici e sono appena rientrato a casa. Corretta l'indicazione di Palpi62, che rimanda al catalogo che ho postato su questo sito, dove puoi trovare anche i realizzi di questo tipo di moneta alle aste recenti: si tratta di una delle tante varianti del grosso da 4 denari (mezzo grosso) con tetto a 4 spioventi. Per questa variante Lorenzelli indica una data presunta di coniazione nel periodo 1251-1254. Superato il lavoro di Max Carrara, che riporta solo alcune tipologie di monete. Quanto alla conservazione, la moneta mi sembrerebbe più di BB, forse anche qSPL, ma vedo al diritto una fessurazione che ne diminuisce sensibilmente il valore: io la valuterei intorno ai 300-350 euro. Questa moneta è comune, e le darei un valore variabile dai 150-200 euro per un MB a 400-450 per un buon BB, a 600-700 per uno SPL e oltre 1000 per qualità eccezionale.
    3 punti
  6. A Schio, in provincia di Vicenza, hanno aperto una mostra di monete. Ho letto al volo l'articolo e così lo giro. E' una donazione fatta al comune di Schio, che per la prima volta viene esposta al pubblico. www.altovicentinonline.it/.../schio-monete-medaglie-mostra-aperta-al-pubblico-collez...
    2 punti
  7. Carissim* in occasione delle celebrazioni per il VII centenario dell'attivazione della zecca cittadina, nei giorni del 20 e 21 ottobre p.v. il Comune di Massa Marittima ha organizzato un convegno di studi su zecche e zecchieri, monetazione ed economia nella Toscana tardo medievale. Al termine della seconda giornata è prevista anche una visita guidata alla mostra sulla zecca di Massa e la monetazione nella Toscana medievale, inaugurata lo scorso maggio, con anche qualche novità e sopresa. So che in quegli stessi giorni ci saranno anche altre iniziative (soprattutto il 21) ma le date erano decise da tempo e prima di sapere degli altri eventi, con viaggi fissati da parte di alcuni relatori che non si potevano cambiare. Spero che comunque chi è interessato possa riuscire a partecipare. Vi scrivo qui di seguito il programma e nei prossimi giorni posterò anche la locandina con il programma ufficiale. Un caro saluto MB Per una storia economica e sociale della Toscana bassomedievale: le monete e le zecche Massa Marittima 20-21 ottobre 2017 Le Clarisse, Piazza XXIV Maggio 10 20 ottobre 2017 ore 9,00 Iscrizione dei partecipanti ore 9,30 Saluti istituzionali ore 10,00 Sessione del mattino Presiede Giovanna Bianchi, Università di Siena L. Travaini, La zecca: tecnologia e sacralità, simbologia e identità M. Baldassarri, Zecche e monetieri nella Toscana bassomedievale: nuovi dati dalle recenti ricerche W. Jr. Day, La zecca affidata: zecchieri italiani nelle zecche straniere del Trecento M. Sozzi, La zecca e le monete di Massa di Maremma ore 14,30 Sessione del Pomeriggio Presiede Lucia Travaini, Università degli Studi di Milano G.C. Cianferoni, G. Roncaglia, Nuovi dati sulla zecca di Firenze. Le indagini archeologiche M. Baldassarri, I. Carli, Zecche clandestine e falsari nel medioevo: dati storici e archeologici sulla Toscana e le aree limitrofe G. Bianchi, C. Cicali, Montieri. Formazione e sviluppo di un castello minerario L. Dallai, C. Lombardi, M. Negri, Le Colline Metallifere grossetane ed il territorio di Massa Marittima nel basso Medioevo: le ricerche sui contesti minerari. Stato dell’arte, metodologie di studio, recenti indagini A. Fichera, C. Cicali, Archeologia urbana a Massa Marittima. Un quartiere medievale emerge nel cantiere di restauro delle mura 21 ottobre 2017 ore 9,30 iscrizione dei partecipanti ore 10 Sessione del mattino Presiede Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Società Storica Pisana A. Feniello, Economia e società nel Trecento: uno sguardo generale S. G. Magni, Firenze nel Trecento A. Poloni, L'economia di Pisa nel Trecento I. del Punta, Monete, mercanti e imprenditori nella Lucca bassomedievale (sec. XIII-XIV) ore 14,30 Sessione del Pomeriggio Presiede Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Società Storica Pisana A. Furiesi, Volterra nel Trecento G.P. Sharf, Oltre la terra. L'economia non agraria dell'aretino fra Duecento e prima metà del Trecento M. Paperini, Massa di Maremma e Siena: economia e società del Trecento a confronto ore 17,00 Visita alla mostra “Monete e zecche nella Toscana del Trecento” in corso al Complesso Musale di San Pietro all’Orto Per informazioni: 0566/906291-292 ; www.comune.massamarittima.gr.it
    2 punti
  8. Ciao, anche a me capita spesso ed è fastidioso! C'è un trucchetto: invii il messaggio e poi clicchi su modifica per citare gli utenti che non sei riuscito a fare prima. Prova, non è il massimo ma in mancaza di meglio...
    2 punti
  9. Moneta bella non c’è che dire. sul prezzo non entrò nel merito, sono scelte... quello che invece mi lascia un po’ perplesso è la costante del doverle toccare... pulire, lisciare, per tirarle tutte allo stesso modo. Quella che la natura ci ha regalato, la patina, deve essere sempre manipolata da qualcuno...oggetto di interventi anche quando non servono. e lasciamole un po’ come sono ste benedette monete!!! skuby
    2 punti
  10. Segno o tessera del 1601 datata (manca il ricciolo superiore al primo circolino che forma il 6, presente in tessere di alcuni musei) SANTA MARIA ROTONDA IN SAN GIOVANNI IN LATERANO, questa chiesa è di Milano, da non confondersi con Roma, ubicata in Contrada del pesce (oggi via Paolo da Cannobio) Porta Romana, chiesa scomparsa nel 1936 per effetto del nuovo Piano Regolatore. Il LUGO PIO era in origine una Scuola o Confraternita già affermata nel 1500, somministrava ai poveri PANE DI FRUMENTO, LEGNA e ASSEGNI DOTALI. Bella tessera con al D/. La BEATA VERGINE col bambino GESU' in braccio - in giro SANTA . MARIA . ROTONDA .1601 R/. SAN GIOVANNI stante con croce e agnello - in giro SANTO . IOHANNES . LATERAN
    2 punti
  11. Ciao era già stata ritoccata prima, ora hanno ritoccato gli eccessi di prima e altro, al rovescio si notano i segni lasciati dal pennello, se la laviamo cosa ne uscirà? Ma è inutile continuare a parlare di questo tipo di monete è solo tempo sprecato Silvio
    2 punti
  12. Un saluto a tutti voi. Tanto per tenerne traccia, ecco dalla rete un esemplare con una C in legenda, che tra l'altro è la lettera più leggibile: (da https://www.ma-shops.nl/saenn/item.php5?id=28526 )
    2 punti
  13. 1998-2008 Primo decennale della UNIVERSITA' DEGLI STUDI MILANO-BICOCCA
    2 punti
  14. Come promesso ecco anche il pieghevole del programma definitivo P.S. @aemilianus253 sei sicuro che non vuoi portare il tuo grosso a fare un saluto ai suoi fratelli che sono in vetrina e - sopratutto - a vedere i genitori/conii che molto probabilmente lo hanno prodotto ....?
    2 punti
  15. Vorrei sapere dall'autore @matitrial il significato della nota: si riferisce alla fine del regno d'Aragona? Qual è la fonte di tale affermazione?
    2 punti
  16. Carissim*, intanto vi ricordo dell'appuntamento di Massa Marittima dei prossimi 20 e 21 ottobre postandovi la locandina. A seguire invierò poi anche il pieghevole con il programma definitivo del convegno. Un caro saluto MB
    2 punti
  17. Si è Roma le linee oblique vanno, partendo dal basso, da destra verso sinistra \\\\\\\\\\\ Napoli invece /////////// da sinistra verso destra No non credo siano in rame 430% (ma quasi), se leggi bene hanno una percentuale del 43% di intrinseco rispetto a quelle regolari, che però non credo contengano rame al 100%, per ipotesi quindi se una regolare contiene rame per 960% (tipo quelle di Vittorio Emanuele II) basta fare la proporzione e quelle furbe dovrebbero contenere una percentuale del 41,2%...comunque sollevi una bella questione a cui non so rispondere con precisione, non conosco la percentuale del rame di quelle buone e non saprei dirti con che metalli era legato.... forse stagno, nichel o qualche altro metallo povero...che presumibilmente era presente in gran quantità in quelle "furbe". Poi...come scrivi furono coniate per un valore di 44.955 ducati e la loro tiratura fu di 899.100 pezzi...per dati ancora più precisi aspetta qualcuno di più esperto di me... non è proprio la mia monetazione mi fermo prima....
    1 punto
  18. Grazie asclepia per il tuo intervento, sempre puntuale e preciso. Quindi erano in rame 430? E il resto cosa? La tiratura di Napoli invece a che titolo era? Ho dato un occhiata al catalogo LaMoneta ma non è indicato....inoltre trovo scritto testualmente: "Nel dicembre 1860 su esplicita richiesta del Re, il barone Salvatore Carbonelli già Ministro dei lavori Pubblici alla corte di Francesco II e poi Ministro delle Finanze di Roma, approvvigionò il rame per la produzione di monete da 10 tornesi resa indispensabile per i minuti pagamenti nell'esercito. Tra il 5 gennaio e il 16 aprile 1861 giunsero alla zecca di Roma, attraverso sei diverse spedizioni, kg 33.069 di rame in fogli, bande e tondini. Le monete furono impresse e successivamente racchiuse in 746 fusti del peso netto di kg 28.127 per un valore di 44.955 ducati. Questi dati sono riportati nel registro intestato "Zecca Pontificia di Roma Imballaggio di Monete" dove senza altra indicazione vennero elencati, dal 5 febbraio al 20 aprile 1861, le monete preparate e imballate ogni giorno con il valore espresso in ducati, la moneta di conto nel Regno, per cui non v'è dubbio alcuno sulla natura e la destinazione del numerario cosí valutato. [Rif. A.S.R.; "I 10 tornesi romani di Francesco II e il Prestito di Gaeta", B.C.N.N. 1975]. Per la coniazione delle monete di Roma, furono utilizzati i conii rifatti dal punzone originale proveniente dalla zecca di Napoli. Prima della loro immissione in circolazione queste monete vennero sottoposte a processo di invecchiamento artificiale in acido. Oltreché per il suddetto trattamento, le monete di Roma che normalmente non presentano alla base del collo le iniziali dell'incisore L.A., si differenziano dalla tiratura di Napoli per la diversa inclinazione della cordonatura del taglio nonché per il titolo di rame presente sensibilmente abbassato. Secondo studi accreditati, di questa controversa moneta esisterebbe anche una terza tiratura, eseguita anch'essa a Roma, ottenuta con i conii di Napoli da lí trasferiti ed avente titolo confacente seppur leggermente abbassato." Dicevi gennaio-febbraio ma qui c'è scritto 5 gennaio-16 aprile. Inoltre mi sembra tutto ben lecito e documentato, come fu possibile fare questo tipo di "truffa", se così possiamo chiamarla?
    1 punto
  19. ierano monete che avevano motto da dire ie andavano messe nell'acedoo!!!
    1 punto
  20. L'Università sa anche premiare Diam 38 mm. Peso 26,31 gr.
    1 punto
  21. Leggendo bene tutta questa descrizione con (R) - (R2) - (R3) - (R4) - (R5) mi è venuta subito in mente una strofa della canzone "Alla fiera dell'Est" "E venne il macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò" ... A parte gli scherzi, sono rimasto affascinato dalla tua descrizione, molto accurata e competente...davvero complimenti e GRAZIE
    1 punto
  22. Cmq se il prezzo è quello sti str...i hanno aumentato di 20 euro il prezzo della moneta...come se già fosse regalata. Sperò si sbagli...
    1 punto
  23. bellissima, purtroppo per le mie tasche ha più o meno 3.800 euro in più della mia portata....
    1 punto
  24. E dopo ben 5 anni dalla mia idea la Master Phil ha realizzato gli album... (vedi le mie schede poco sopra riportate nei post)
    1 punto
  25. Ti faccio anch'io i complimenti @Gallienus, moneta molto affascinante, che terrei molto volentieri in collezione, un vero peccato per me non averla, ma in futuro chissà, speriamo...
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  26. 1 punto
  27. @italov. hai una collezione bellissima, complimenti. Unico dubbio... cos'è quel verde all'interno del 5?
    1 punto
  28. a dicembre prendetevi un giorno di ferie che vendono la moneta tramite l'e-shop mtm http://collezionieuro.altervista.org/blog/monaco-bozzetto-2-euro-commemorativo-dedicato-al-200-anniversario-della-fondazione-della-compagnia-dei-carabinieri-del-principe-2017/
    1 punto
  29. Direi che qui i classici canoni conservativi saltano un po... Visto la tipologia, darei anche qualcosa in più. E' sempre più rare trovarle, se poi ci mettiamo tutte le problematiche degli anni post,1800... Mi hanno sempre affascinato questi 12 Tari, più che il dritto il rovescio, fai bene a sentirti orgoglioso dell'acquisto, tondelli molto più rari di quello che si pensa.. Eros
    1 punto
  30. Si tratta di due foto ottenute con sistemi diversi:digitale quella di gallery51 e tradizionale quella di kraay-hirmer. La moneta è sicuramente la stessa in quanto faceva parte di una famosa collezione che è stata acquista da un collezionista-commerciante che vende le proprie monete solo ed esclusivamente attraverso gallery51. L’unica possibilità, che peraltro mi sento di escludere, è che abbia tenuto la buona e messo in asta una riproduzione. Sarebbe peraltro la prima volta in vita mia in cui vedo riprodurre in maniera fedele anche le ossidazione che in un’eventuale calco peraltro sarebbero in negativo.... Scusatemi ma credo stiate diventando paranoici. La moneta è certamente la stessa e urla la sua autenticità
    1 punto
  31. niente male, complimenti per il pezzo, non è affatto scassata, presenta delle debolezze di conio simili alla mia (non derivate da consunzione, infatti il resto del tondello è ben conservato). La frattura del tondello, poi, non è affatto deturpante, e la scentratura non eccessiva. Bella e importante!
    1 punto
  32. Sempre bello vedere queste monete... hai diversi bei pezzi in collezione @italov.
    1 punto
  33. I 2 € colorati hanno le stesse caratteristiche delle monete normali (disegno, motivo celebrativo, ecc.), ma a differenza di queste, non sono uscite così dal conio in quanto sono state poi colorate da privati. Con questo intervento hanno perso sia il valore numismatico sia il valore della moneta in origine. Non è illegale colorare le monete, ma questo intervento le trasforma in oggetti di altra natura.
    1 punto
  34. Qui e' la storia che va oltre la moneta e che storia !
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  35. Grazie @El Chupacabra per le spiegazione. Ottimo esser riuscito a individuare quella moneta, bravo!
    1 punto
  36. Complimenti per la spiegazione. Io non lo avevo mai visto prima. Molto interessante
    1 punto
  37. Il C/ è liscio. Direi che è giunto il momento di definire la moneta. Tutti avete notato che manca il segno di zecca. E' questa la caratteristica che lo porta ad essere una variante considerata dall'Attardi R4 che nella valutazione segnala l'assenza del FDC. Non conosco passaggi d'asta (se qualcuno li conosce, ben venga ad informarci), si tratta certamente d'un esemplare di difficile reperimento e sempre più o meno circolato. La storia che nasconde (e che io non conosco e posso solo supporre) è sicuramente più interessante. Possiamo mettere insieme le notizie riportate dai tre cataloghi (Gigante, Montenegro, Attardi) e fare delle ipotesi. Siamo nei primissimi anni dell'annessione del Reame al Regno di Sardegna. La zecca di Napoli (non c'è la "N", ma è questa la zecca della monetina) è in pieno riassestamento passando dalla coniazione dei Tornesi borbonici (parliamo solo del rame) a quella dei Centesimi savoiardi. Nel 1861, dovendo coniare i 5 centesimi (Palanca o Soldo) - non avendo a disposizione ancora le incisioni del Ferraris - le maestranze locali s'ingegnano a produrne con l'effigie del re V.E.II copiata alla bell'e meglio dando origine al "testa tozza" (NC), moneta che Cavedoni stima essere dalle 20 alle 30 volte più difficile da reperire rispetto al modello (sempre del 1861) del Ferraris. Ma non basta: abbiamo anche variante col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) e quella col R/ che presenta l'asse spostato di 255° (R2). Col Centesimo del 1861 (R) e del 1862 (NC) [coniate entrambe nel 1862], la zecca napoletana ha iniziato a batterne col millesimo 1861, poi ad un certo punto è passata a coniarne col millesimo successivo e a ribatterne molti con data già impressa del 1861 col "2" sopra l' "1" (NC). Anche del Centesimo napoletano esiste una variante senza il segno di zecca (R3). Ma è il 2 Centesimi che riporta il maggior numero di varianti. Abbiamo il tipo "standard" del 1862 (R) coniato assieme a quello con millesimo precedente (R); quello che il Montenegro definisce "N grande" (R5) [anch'esso coniato col "gemello" del 1861 (R4)] per il quale fu utilizzato il punzone del 5 Centesimi (la "N" misura 1,4 mm. contro gli 1,1 mm.); anche qui, come per il Centesimo, col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) ed infine, la variante dell'esemplare che vi ho postato, privo del segno di zecca. A parte il tipo col R/ uguale al D/, che più che di "variante" dobbiamo parlare di "errore", sarebbe interessante capire quale è stata la sequenza di conio: - "senza N" (hanno iniziato a coniare senza punzone) > "N grande" (in attesa del punzone corretto o hanno sbagliato ad inserirlo) > "N"; - "N" > "N grande" (s'è rotto il punzone normale) > "senza N" (s'è rotto anche il secondo punzone); - ecc. (il dibattito è aperto: ognuno può provare la propria combinazione che abbia una logica). Ultima considerazione (a proposito di bordi e contorni), i 2 centesimi 1861, 1862 e 1867 furono coniati in tre zecche diverse: Milano, Napoli e Torino. I tondelli di Milano sono di 1a, quelli di Torino di 2a e quelli di Napoli di 3a classe (Gigante)...
    1 punto
  38. Appena possibile inserisco le foto ? Mi è inoltre capitato qualche anno fà di trovare in circolazione un tondello da 5 centesimi di euro non coniato.
    1 punto
  39. Caro@skubydu, alla tua domanda.............. " La mia domanda, e mi scuso se è stata generica, voleva entrare maggiormente nella tecnica utilizzata proprio per "scolpire" nuovamente i rilievi, per cercare di capire meglio anche che strumenti vengono usati per tali lavori" Frese diamantate di ogni tipo dei dentisti,bisturi, bulini,vibratori o scalpelli (mini) per i piani (che non saranno mai tali). Ossidanti per il bronzo, e ripatinature a caldo, cercando di lasciare intatti i bordi. Poi ognuno li personalizza in base alla esperienza acquisita. Come ho scritto prima, questi non sono restauri , ma rifacimenti o truccare le monete. Dovresti ricordare la vendita della collezione La Fayett, a lui piacevano i bronzi Siciliani rifatti, cosi quando vendette la sua collezione furono tutte vendute, anche se molte monete , facevano schifo. questo è il mercato.
    1 punto
  40. Capisco benissimo il desiderio di avere in collezione un pezzo che normalmente noi comuni mortali non avremmo, però la numismatica non è democratica, io se fossi miliardario forse non collezionerei solo Follis ma anche argentei e silique, invece mi attacco...e va bene..però con questi restauri ogni sesterzio, anche rottame, torna nuovo e tutti lo possiamo comprare, ma poi cosa abbiamo in mano?
    1 punto
  41. Ora, che le case d asta ed il mercato in genere abbiano poco rispetto per la moneta, fino ad arrivare, in maniera così deliberata e seriale a vendere pezzi riaggiustati con quello che a me (ignorante) sembra una passata di mastice, lo trovo esageratamente inaccettabile..cioè capisco la logica del guadagno ma questo per me è inaccettabile, e qui si è chiarito che non si parla di restauro, cancro del bronzo ecc..buchini da tappare..., si tratta di prendere le monete più rappresentative del periodo romano (i sesterzi) e rovinarle per sempre senza possibilità di tornare indietro.
    1 punto
  42. Propongo un modo per cercare. Italie, jeton indéterminé de marchand ou banquier, XVe s. ?A/+ QVOM* DEVS* AVE [EN]DO. PROTE[GA]T. Dans un polylobe cantonné de petits points, un écu à trois fasces et cinq rosettes.R/+ COMTE* NCRE* VNE* AVTRE* FOIS. Monogramme de marchand ou banquier surmonté d'une croix.TTB, RRCuivre, 25,0 mm, 2,80 g, 9 h.Très bel exemplaire de ce rare jeton, sans doute pour un marchand italien, dont Rouyer donne plusieurs variétés (pp.125-130)
    1 punto
  43. ciao . ecco qua https://www.acsearch.info/search.html?id=2458172 Deutsche Länder und Städte vor 1871 BAYERN Wilhelm IV. und Ludwig X., 1516-1545 Pfennig o. J. Witt. 252, Hahn 21 R ! ss
    1 punto
  44. Oggi mi è arrivato il nuovo numero di Monete Antiche, anche in questo numero l'editoriale di Antonio Morello parla di questa lodevole e importante iniziativa e sprona nella direzione di una buona partecipazione e coordinamento per il bene delle varie realtà sparse nel Paese, non mi rimane che approvare questo pensiero. Dopo l'augurio e la speranza per il bene della nostra Numismatica di Ganganelli, ora quello di Morello, due grandi testimonial e divulgatori della numismatica.
    1 punto
  45. Uhm... Grazie della dritta, magari li contatto prima!
    1 punto
  46. Buongiorno a tutti, sicuramente "lo scambio" è (o era...) uno dei primi sistemi adottato dai collezionisti per completare una collezione... ricordo che da bambini noi lo facevamo con le figurine dei calciatori. Ti portavi a scuola il mazzetto delle figurine doppie e nell'intervallo intavolavi varie trattative per tornare a casa con qualcosa di nuovo... Io ho provato a postare qualche richiesta di contatto nella sezione scambi ma con scarso successo... Peccato! Oggi proverò a ripostare qualcosa. Saluti a tutti e buona giornata. Massimo.
    1 punto
  47. UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI GESU' DI MILANO Al R/. visione a volo d'uccello dell'Università incisa da LUIGI TERUGGI - STAB. JOHNSON
    1 punto
  48. Ciao Cartonum, io guardo i capelli di Vulcano ed il lustro della moneta, i capelli sono la parte più alta dei rilievi, questa secondo me è FDC Naturalmente la moneta non deve avere segni di contatto, solo in piccola parte dovuti alla caduta dopo la coniazione su altre monete.
    1 punto
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