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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/17 in tutte le aree
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Qui bisogna fare un pò di ordine e ricostruire la storia di questo bellissimo didramma agrigentino. Per fortuna ho tutti i cataloghi e riferimenti e quindi partiamo da dati oggettivi. 1) la prima notizia compare in Rizzo, che la riporta alla tav. III, 2, anche se l'immagine è stata ricavata da un modesto calco in gesso. Non viene riportato il peso, ma la sicura appartenenza alla collezione di Agostino Pennisi Statella (1890-1963), alla terza generazione dei grandi collezionisti baroni Pennisi di Fioristella. La collezione Pennisi iniziò ad essere dispersa già prima della seconda guerra mondiale, con relativamente pochi pezzi, che aumentarono non poco nel dopoguerra. Solo un nucleo, costituito da importanti nominali in argento, sopravvisse alla morte del figlio Orazio e venduto dai suoi eredi nel 1988 alla Regione Sicilia e depositato nel medagliere di Siracusa. Fu dispersa anche la grossa collezione di bronzi sicelioti, che fu acquistata per buona parte da Vincenzo Cammarata e credo confluita almeno in parte nella sua grandissima collezione che credo sia ancora sotto sequestro e depositata presso la Soprintendenza. Questo didramma fu venduto privatamente da Pennisi intorno agli anni '50 ed entrò in una importante collezione straniera, di un certo RR, che non sono riuscito a identificare. 2) Ricompare nel 1964 nel bellissimo volume di Franke-Hirmer, Die Griechische Munze, al n. 65 Non è ancora riportato il peso, ma solo l'appartenenza alla collezione RR. Questo collezionista poi lo ha messo in asta nel 1982 presso la Bank Leu di Zurigo. 3) Bank Leu 30, del 28 aprile 1982, n. 23, dove è stato aggiudicato alla bella cifra di CHF 47,000. Viene citata la provenienza dalla collezione Pennisi e specifica che è la stessa moneta riportata su Franke-Hirmer. Per la prima volta viene riportato il peso, 8,64 g. La moneta apparentemente viene ceduta a un collezionista o piuttosto a un commerciante americano, che a sua volta l'ha messo in vendita tre anni dopo, nel 1985, a New York presso la The Numismatiuc Auction Ltd (TNA), di Mrs. Dany Bendenoun, del gruppo di Tradart. 4) The Numismatic Auction Ltd. Ancient Coins, 3, 1.xii.1985, n. 19, dove è stato aggiudicato a ben 52.250 dollari Il peso è sempre 8,64 g. No so chi l'ha preso, ma dopo oltre 30 anni ricompare quest'anno presso 51 Gallery, che è una casa di aste belga, specializzata in antiquariato e non solo in monete. Si tratta di un canale piuttosto sofisticato e usato quasi solo da collezionisti e commercianti di un alto livello. E' una casa di aste che non si ritrova nei database CoinArchives e in Acsearch, forse per una sorta di snobismo e per mantenere un profilo piuttosto esclusivo. 5) 51Gallery, 19.x.2017, n. 24 Il peso è sempre LO STESSO, questa volta alla terza cifra decimale, 8,643 g. Da quello che si può vedere dalle foto, anche considerando le diverse condizioni di ripresa fotografica, e per avere sempre lo stesso peso, almeno dal 1982, personalmente sono molto fiducioso che si tratta sempre della stessa moneta, anche se si può avere la certezza assoluta solo dopo un esame diretto. Mi lascia assai perplesso la teoria di un perfetto duplicato, che mi sembra assai azzardata, non comprendendo la tecnologia per riprodurre in maniera esatta finanche le ossidazioni (le macchie più scure, che convengo possono essere dovute ai solfuri, anche se l'ultima parola può essere offerta solo da un esame chimico). Poi non dimentichiamo che esiste comunque da qualche parte almeno l'originale e sarebbe assai imbarazzante che salti fuori. Per me è fantascienza e non sbaglia chi parla di paranoia.... Non ho tempo per fare un accurato censimento degli esemplari usciti con la stessa coppia di coni. Uno è quello di ANS SNG 1001 (g. 8,51), di conservazione però molto scadente:7 punti
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Eccola....l'ho già postata in passato in un'altra discussione, ma farla rivedere che male fa5 punti
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No. Non è una risposta alla tua domanda, ma un "no" a questa discussione. Già in passato discussioni simili hanno suscitato polemiche e flames, la tua, già nel titolo, esprime una netta presa di posizione sulla quale molti, probabilmente, non sarebbero d'accordo. Se davvero pensi di sentire "la chiamata", non posso che esprimerti il mio massimo rispetto, ma proprio per questo, perché non tutti potrebbero rispettare allo stesso modo questo tuo sentire, preferisco chiudere la discussione, spero che capirai. petronius2 punti
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Credo proprio che sia greco, e anche se in due parti la parola penso sia una, DISKO-BOLON, in riferimento appunto al lanciatore del disco, che è una delle moltissime rievocazioni dell'antica statua di Mirone nota appunto come Discobolo. Io interpreto così. Non è inusuale in numismatica, ne ho incrociato più di qualche esempio durante i miei studi: anche il nominale da 2 euro greco commemorativo del 2004 ha lo stesso tipo.2 punti
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Buonasera a tutti...sempre per il piacere di condividere, posto quest'ultimo arrivato...vorrei i vostri pareri sulla conservazione di questo tondello, che è tra i più duri da trovare in buona qualità...moneta abbastanza comune ma dal grande fascino. Gioacchino e la sua parrucca sono sempre un gran bel vedere Breve descrizione e poi i vostri commenti: 3 GRANA 1810 o 6 tornesi del 1° tipo materiale Cu (rame) diametro 34 mm peso: i cataloghi danno 18,71 ma molto spesso è ballerino, il mio pesa ad esempio 19, 04 grammi C: serpentina in rilievo D: GIOACCHINO NAP. / RE DELLE DUE SIC. R: PRINCIPE E GRAND'AMMIRAGLIO DI FRANCIA * Ormai mi conoscete...ho messo tante foto (troppe forse) e scusate la qualità ma con la moneta sigillata e senza strumenti adatti è un macello...i riflessi ci sono sempre.1 punto
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Buongiorno e buona domenica a tutti, sono passati tre anni dalla scomparsa del Dr. Romolo Calciati autore dell’opera di riferimento per la monetazione bronzea siciliana, il “Corpus Nummorum Siculorum”. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo, persona incredibile, medico, pittore, scultore, numismatico. Sapevo che negli ultimi anni di vita si era ritirato dalle “scene” numismatiche, ma continuava interrottamente i suoi studi e ricerche in compagnia di amici. Sapevo che proprio con un caro amico aveva iniziato un lavoro di revisione del Corpus contattando i collezionisti italiani ed esteri che avevano concesso negli anni 80 le immagini delle monete per la pubblicazione dei volumi. L’idea era quella di produrre immagini digitali a colori HD delle monete da pubblicare in un “Compendio” con lo scopo di integrare i precedenti volumi con buone immagini , ma allo stesso tempo di dare la possibilità a chi non aveva i volumi di farsi un idea della bellezza e fascino della monetazione bronzea siciliana. Purtroppo, mancando il Dr. Calciati nei primi mesi del 2014, mi chiedevo se tanto lavoro fosse andato perso e settimana scorsa, con mio grande stupore ed interesse, ho appreso (da uno dei 2 autori) che il lavoro è proseguito. Il Compendio (work in progress) con il volume 1, è stato pubblicato sul sito di Romolo Calciati. Vorrei ringraziare gli autori per l’ottimo e sicuramente faticoso lavoro svolto. Aggiungo infine che è stato senz’altro il miglior modo per ricordare il Dr. Calciati sia come uomo, sia come numismatico. http://www.calciati.org/Numismatics/Compendium/CompendiumHome.html Skuby1 punto
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Ho visto che nessuno aveva aperto la discussione, allora lo faccio io. Per me la fiera a Verona di maggio è stata la seconda, devo dire che mi è piaciuta.1 punto
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Buonasera amici del forum, ho deciso in via inconsueta di fare un'incursione nella monetazione barbarica, in particolare quella dell'Italia ostrogota. Vi propongo dunque un decanummo di Baduila: /D Busto frontale di Baduila /R BADVELA REX Peso: 4,24 Zecca: Ticino Data di emissione: 549-552 D.C. MEC 161, Medlich 97 Vorrei verificare assieme a voi se la classificazione nei manuali di rfierimento, di cui non dispongo, fosse corretta. Ovviamente, qualsiasi considerazione ulteriore è benvenuta. Grazie mille!1 punto
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un gran saluto a tutti,da molto senza postare,il tempo passa cosi in furia e tante cose da fare. ma non so senza dimenticare i miei amici lamonetani.... ecco allora un bel e grande crocefisso di bronzo da admirare,un opera d'arte venuta dal fondo de la nostra storia e de le nostre origine. era sicuramente con tantu orgogliu che quellu vestitu di neru si lo portava a colu....un bel grande crocefisso di 18 cm di alto,e 8 di largo.1 punto
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Grazie! Anche io ho visto il film, qualche tempo fa...non mi ha colpito quanto la lettura dei frammenti del De Reditu...un po' insipido. Tornando ai libri, per ora ho ordinato Peter Brown (arriverà a giorni). Poi mi dedicherò anche a quelli consilgiati da Druso Galerio. Grazie grazie grazie a @Druso Galerio e @Legio II Italica1 punto
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Dalle foto ho forti dubbi sull'autenticità ma non conosco bene la monetazione Svizzera,guardando il conio e confrontandolo con gli originali non mi convincono. Sono due monete che una decina d'euro dovresti riuscire a sapere da un Perito se buone o false (senza perizia chiaramente altrimenti il costo sale).1 punto
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A dir la verità parrebbe che l'ordine sul sito me l'abbia fatto fare. Non sono capace di inserirti l'immagine, ma l'ordine risulta pagato...1 punto
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Anche in questa banconota c'è un piccolo veliero, e chi se ne era accorto? Si trova qui: _______________________1 punto
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di nulla , la prossima volta inserisci immagini più grandi delle monete senza sfondo e possibilmente dritte1 punto
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Io ho ricevuto il prelievo delle divisionali giovedì scorso, quindi non vi allarmate, hanno poco personale e sono ancora indietro.1 punto
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Ciao @asclepia, il 3 grana che ci hai mostrato mi piace molto, io non possiedo ancora monete del dominio napoleonico, anche se mi piacciono un sacco. Per ora ho impostato la mia piccola collezione su Sicilia, Due Sicilie e Napoli. È già molto vasta1 punto
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Grazie mille a tutti, scusate ma non avevo visto gli altri messaggi. Hai ragione @Alex-Vee è un peccato che il mercato delle monete della Repubblica sia in calo, io trovo particolarmente interessanti quelle del primo periodo che a mio parere sono leggere ed eleganti. A presto, Alb1231 punto
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Ho riletto proprio il mese scorso il De Reditu, anche perchè mi trovavo a passare per diverse delle località citate da Rutilio nel suo viaggio, e a volte certi paesaggi solitari richiamavano moltissimo gli scenari desolati evocati da Namaziano. Ho visto tempo fa anche il film ispirato al poema, ma si tratta di una pellicola piuttosto povera, anche se fedele al contenuto del libro. Tra i tanti libri sul tardo impero, mi sento di indicare "La caduta di Roma e la fine della civiltà " di B.W. Perkins e "Roma capta" di Umberto Roberto. Ce ne sarebbero molti altri, ovviamente ma questi sono decisamente buoni.1 punto
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Caro @Asclepia, ti ringrazio per avermi nominato tra gli intenditori: in realtà non possiedo monete del dominio napoleonico su napoli, ma cercherò comunque di offrire il mio umile parere. La moneta è sicuramente molto bella e come conservazione mi terrei sul BB/SPL, ma mi riservo di rettificare il parere con foto migliori. Un solo consiglio certo ti do: fuori il rame dalla plastica, senza se e senza ma. Complimenti di nuovo per l'acquisto!1 punto
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vai tranquillo David è una bellissima moneta che gli americani ti invidierebbero giamba1 punto
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Per il tipo di moneta direi un Bel BB+ o mBB,peccato per quel graffio al R e vari colpetti nel campo al D/ altrimenti un qSPL non sarebbe stato cosi esagerato.1 punto
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Si esatto poi ognuno rimane con le sue opinioni personali e quindi, io personalmente, non condannerei in maniera definitiva @Tinia Numismatica per avere espresso i suoi dubbi legittimi, in fondo ha solamente detto che per una risposta definitiva (e certa) bisognerebbe avere in mano la moneta, mi sembra una opinione rispettabilissima. Perchè credo che nessuno abbia avuto in mano la moneta o sbaglio?1 punto
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Qua in Lombardia mi è già arrivata da più di una settimana, io ti consiglierei di aspettare ancora un pò e in caso non arrivasse di contattarli dove sia finita la tua cc1 punto
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Africa orientale tedesca - 1 rupia 1910-J 11.31 grammi, argento .917. Moneta coniata in 270000 pezzi nella zecca di Amburgo Arrivata ieri, che ve ne pare? E' stata lucidata, purtroppo, e presenta un colpo in basso al R/ ad ore 7 Cercavo da tempo di mettere in collezione una moneta di questo tipo dell'Africa orientale tedesca; il dettaglio dell'elmetto del kaiser Guglielmo, con l'aquila appollaiata, mi ha sempre affascinato.1 punto
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Germania 3 e 5 Marchi 1930, Giro del mondo del dirigibile Graf Zeppelin, argento1 punto
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La situazione pià vicina alla realtà è quella descritta da Cromio di Aitna. Purtroppo i siti di interesse archeologico sono tantissimi e direi che in Sicilia quasi ogni altura provvista o prossima a una fonte di acqua era stata occupata in antico, anche al limite dall'accampamento di una guarnigione militare. Con appropriata attrezzatura (inclusi i metaldetector) e senza alcun rispetto per i contesti i clandestini effettuano saggi e scavi. Sicuramente adesso sono diminuiti, ma ancora continuano, soprattutto in zone più interne e impervie e non sempre con i risultati eclatanti di anni fa. Ma non mancano casi come quelli di Himera... E pensare che a metà degli anni 80 sull'agorà di Agrigento fu scoperto e scavato, da archeologi professionisti, guidati dal prof. De Miro, il grande Bouleuterion, che sta proprio alle spalle dell'attuale Museo Archeologico. E nel 1987 fu fatto un saggio all'esterno del muro di sostegno delle terrazze del Bouleuterion, rinvenendo a notevole profondità un vaso con 52 aurei romani della serie marziale (60, 40 e 20 assi). Fu data notizia nel novembre dello stesso anno con due mezze pagine sulla rivista Archeo. Questo famoso tesoretto poi è stato studiato e descritto dalla prof. Caltabiano in un suo noto articolo, ma la cosa curiosa è che non ho più trovato descrizione dei contesti collegati al tesoretto. Non ho ancora capito le modalità del deposito e a cosa apparteneva l'ambiente dove era stato depositato questo tesoro, definito da De Miro come "erariale" piuttosto che nascosto da militari. E' importante capire meglio, anche per poter attribuire il tesoretto ai disordini conseguenti all'annientamento del presidio romano in Agrigento da parte dei Cartaginesi nel 213 (come sembra preferire la Caltabiano) o piuttosto e più verosimilmente in occasione della riconquista romana della città nel 210, seguita da un violento repulisti di notabili locali, accusati di essere stati filo-punici... Dal momento che sto compilando il Corpus degli aurei marziali, ho già esaminato e fotografato tutti gli esemplari, ora conservati nel Museo di Agrigento, ho notato che alcuni esemplari, specie del gruppo A di Caltabiano, presentano tracce di usura, con circolazione almeno di qualche anno, per cui tendo a preferire la datazione dell'interramento del tesoro al 210. Almno è un tesoretto concontesto archeologico, anche se, ma è un altro problema, mancano adeguate informazioni da parte degli archeologi. Come al solito le monete vengono spesso per ultime negli interessi degli studiosi archeologi Gli scavi clandestini sono un enorme danno per le conoscenze numismatiche, ma bisogna anche dire che le monete di ignota provenienza perdono buona parte del loro valore archeologico, che è tale solo se si conosce il loro contesto. Una monetina trovata in una ciotola a un mercato delle pulci non è in grado di fornire informazioni di carattere archeologico e pertanto non dovrebbe essere nemmeno definita come reperto o moneta di interesse archeologico... Il vero monitoraggio dovrebbe riguardare non tanto a valle, a livello dei semplici collezionisti, quanto a monte, ossia chi va a prendere queste monete dal terreno....1 punto
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Se dovessi prenderla.. come penso farai visto i consigli positivi... potresti postare una foto migliore. ? Le prime due foto sono un po sottoesposte alla luce.. le successive accentuano troppo i segnetti.. per cui possono creare confusione... possiedo questa da parecchi anni che il bravo elmetto2007 me la giudico' spl+... anche se fu acquistata per qfdc e pagata 130... erano altri tempi.. non so se si possono porre sullo stesso livello.. per cui con altre foto mi toglierei il dubbio..1 punto
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Altroché se ci sta il BB, per la tipologia direi che con questi rilievi, questo bel ritratto un Qspl ci sta tutto, complimenti @Asclepia per questo bellissimo esemplare.1 punto
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120€ una moneta bimetallica proof con tiratura 15 mila esemplari e 35 € di corriere ..... SE paragonata alla poof del Vaticano, 10 mila esemplari, costa la bellezza di 83€ in più .... e le spese di spedizioni sono assurde ( Il Vaticano prende dai 6 agli 11 € se si tratta di spedirla tramite corriere..... ( forse per l'estero chiederà qualcosa in più, ma mai 35€ a spedizione ). Si tratta a mio avviso di una speculazione mai vista nel campo della numismatica..... Una vera e propria porcheria che nessuno ente preposto si degna di intervenire per porre fine una volta per sempre.1 punto
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Non sono assolutamente esperto dei soldini veneziani, ma mi pongo delle domande. Il peso, innanzitutto, potrebbe non essere quello dichiarato. Non sarebbe la prima volta che venditori utilizzano bilancini non ben tarati o non adatti a pesare pesi così "bassi". Certo che se la prendi, poi vogliamo il peso esatto!. Secondo, Sulla tosatura, non penso che il lato in questione (DVLODVX) sia sufficiente a far perdere chissà quanto, considerando che partiamo già da peso basso. A occhio non direi più di qualche centesimo di grammo (sempre che sia effettivamente tosatura e non perdita "naturale", ma su questo non mi pronuncio) Molto interessante invece la legenda ANDVLO. Vedo però che sulla prima A sembrerebbe esserci la traccia del segno verticale che avrebbe dovuto portare la D. Quasi un "pentimento", forse dovuto al fatto che l'incisore aveva preso male le misure? Curioso pezzettino, non so se possa definirsi falso, a me pare solo uscito "male", ma sentiamo anche gli altri.1 punto
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@aleborg Ciao Aleborg. Per fare alcune considerazioni sul genere di medaglie che hai mostrato occorrerebbe parecchio spazio, difficile condensare un ragionamento in poche righe, almeno per me. Accade per le medaglie quanto accadde per i francobolli, le monete, persino le schede telefoniche, vale a dire per qualunque cosa che venga ricercata e collezionata da molti. Produrre medaglie non è vietato, per cui sono proliferate le iniziative commerciali. Anche io, avendone i mezzi, posso produrre una serie di medaglie dedicate ai personaggi e agli eventi più disparati. Un bell'astuccio, il certificato di garanzia su cui viene certificato il peso e il tipo di metallo impiegato - anche nobile come oro e argento -, l'emissione viene numerata e viene fatta passare l'idea che queste medaglie, oltre ad essere piacevoli da vedersi, rappresentino un ottimo investimento, destinato a crescere nel tempo. Chi non è un appassionato ma soprattutto un conoscitore della materia magari le acquista, per farne un regalo oppure pensando di fare una piccola speculazione. Ma il valore di un oggetto lo determina la richiesta, il mercato : e i collezionisti questo genere di dischetti non li ama perché non hanno un'anima, non rappresentano nulla e preferiscono le medaglie religiose, quelle militari, quelle che sono state emesse per motivi devozionali o sono state consegnate ai soldati che hanno dimostrato il proprio valore o la loro partecipazione a eventi bellici, dunque storici, oppure medaglie emesse da Aziende, Atenei, Enti locali e tutte per un determinato motivo. Così, quando l'acquirente prova a rivendere le medaglie del genere che hai mostrato, emesse per mera iniziativa commerciale, non trova nessuno che sia interessato all'acquisto, e se va da un orafo è molto se lui acquista al prezzo del metallo "usato". Magari puoi essere fortunato : le mostri in giro , trovi qualcuno a cui piacciono e te le acquista, se concordate sul prezzo....ma sarebbe un evento raro, nessun commerciante le vuole, anche se il venditore cala di molto il prezzo che le ha pagate. Fra le tue, la più interessante è quella della Scuola Militare della Nunziatella, dedicata ad un sacerdote perché NON è una medaglietta nata per essere venduta e può anche trovare un acquirente disponibile a pagarla qualche euro. Infine : che le tirature delle medaglie siano rare o meno non ha molta importanza : di certe decorazioni militari ne sono stati prodotti MILIONI di pezzi, eppure costano molto e vengono pertanto anche falsificate : quelle che hai tu non corrono questo rischio. Pertanto, le mie conclusioni, meno sinteticamente, sono vicine a quelle espresse da Simonesrt. Un saluto cordiale.1 punto
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Bella moneta da 3 grana I tipo, quello che preferisco perché più bello artisticamente. Secondo me un BB ci può stare e, a parte le consuete debolezze di conio, non mi sembra di vedere altri grossi difetti. La moneta, soprattutto perché di rame, va però liberata dalla perizia e magari riposta in una taschina di carta. Ipotizzo che il perito l'abbia chiusa "bel BB". Rhoss1 punto
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Ce l'ho finalmente sotto mano. Il Cassanelli dice che la tua bellissima moneta sta al numero 29: scudo del 1796 serie 'populus senza alberello con mura orizzontali. Tipo comune , le particolarita' sel conio sono: numeri della data in caratteri grandi al /R stelle a sei punte nelle legende nella veduta cittadina ci sono 8 edifici e la porta e' a cupola coppia di conii: L - 16 Mi era sfuggita anche la super rara sede vacante per Bologna nel magnifico listino.....altri sogni.1 punto
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Moneta bella non c’è che dire. sul prezzo non entrò nel merito, sono scelte... quello che invece mi lascia un po’ perplesso è la costante del doverle toccare... pulire, lisciare, per tirarle tutte allo stesso modo. Quella che la natura ci ha regalato, la patina, deve essere sempre manipolata da qualcuno...oggetto di interventi anche quando non servono. e lasciamole un po’ come sono ste benedette monete!!! skuby1 punto
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Grazie mille per le informazioni a tutti! Sono contento di avere tra le mani un pezzo estremamente raro ed un dei quattrini più belli come iconografia della zecca di Gubbio. Peccato per l'orribile conservazione ma mi accontento comunque (Io tutto il lotto l'ho pagato 30 euro) Che botta di1 punto
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Ecco due busti della Madonna con il Bambino. Quello anepigrafo proviene da un Doppio Bagattino della prima metà del cinquecento, mentre il secondo è un bezzo dei primi del seicento. Due monete umili, ma con una bellezza iconografica sicuramente di ottimo livello. Nell'esemplare cinquecentesco la complicità di Madre e Figlio sta tutta nello sguardo che si scambiano. Ma le due figure sono distanti e la superiorità di Gesù viene sottolineata dalla corona radiata. La rappresentazione seicentesca diventa più umana. Madre e Figlio sono uniti dall'abbraccio e il contatto ci dà la percezione dell'amore materno. Qui Gesù si tiene stretto alla Madre, ne percepisce il calore, ne ricava sicurezza. Come tutti i bambini del mondo. Bellissima immagine... Arka1 punto
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Buonasera Luca, credo che il grosso tornese del Medagliere di Torino sia propri quello dell'asta M&M XXVII del 1963. Il confronto fotografico conferma. Vorrei ricordare che i compilatori del catalogo lo indicavano come "probabilmente il terzo esemplare conosciuto..." Segnalo anche che quello di Torino veniva indicato nel catalogo de " Il Medagliere delle raccolte numismatiche torinesi" come "nuovo acquisto" nel 1964 L'esemplare a Brera è quello dell'asta Gnecchi del gennaio 1902 al n. 1029 Non conosco dove sia attualmente il terzo esemplare. Cordialità vannilo1 punto
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purtroppo i pochissimi Mezzi Bolognini di Ferrara battuti per la S. V 1676 che ho censito sono tutti di bassissima conservazione, compresi quelli del Muntoni e del CNI..... per quanto riguarda la richista al Tuo post di apertura di info circa la rarita' e i passaggi in asta, reputo questo "anomalo" nominale di Sede Vacante (e' l'unico Mezzo Bolognino in assoluto battuto per una S.V. ) estremamente raro, oltre al recente passaggio in asta Bolaffi ricordato da Ascelpia, ho censito 3 passaggi negli ultimi 25 anni: Asta Montenapoleone 4, lotto 739 - Artemide XXI, lotto 1293 - Negrini 2015, lotto1222 di cui Ti allego l'immagine del mio esemplare Qualche anno fa' avevo anche aperto una discussione in merito qui sul forum.. buona domenica Daniele1 punto
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Ciao @monetiere il mezzo bolognino è passato in asta Bolaffi giugno 2017.... 300 euro aggiudicato alla base ma in condizioni migliori della tuo https://www.biddr.ch/auctions/bolaffi/browse?a=144&l=127488 la conservazione del tuo è purtroppo molto bassa però è lei e resta un bel ritrovamento...come quotazione non saprei dirti...ma probabilmente qualche cosa vale nonostante la conservazione. Qui una discussione sul quattrino. Ma non ho trovato passaggi in asta...per ora.1 punto
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E' dovuto al taglio dalle lamine di tipo squadrato per velocità, spazi ridotti, praticità .1 punto
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Grazie mille @El Chupacabra sei stato molto completo e chiaro! Ti ringrazio tanto!!1 punto
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Inventrix oleae colitur vinique repertor / et qui primus humo pressit aratra puer... Come @clairdelune aggiungo anche io una sensazione personale. Nell'estate del 2010 stavo scavando sul Palatino e, durante una pausa, mi misi a riposare sotto un grande albero di alloro, lungo il vialetto che conduce al tempio di Eliogabalo, in una zona interdetta ai turisti. Quando mi destai dal sonnacchioso dormiveglia, rimasi a fissare la chioma dell'albero e i resti del vicino tempio di Venere e Roma che, dall'alto del Palatino, si vedono meravigliosamente. Mi resi conto allora che quel cielo azzurro che si intravedeva tra le fronde era lo stesso che da duemila anni sovrastava la Città Eterna: lo stesso cielo che avevano guardato gli antichi, chiedendo auspici e pronunciando giuramenti. Fu allora che compresi pienamente le considerazioni di Ranuccio Bianchi Bandinelli, che poi erano le stesse del Mommsen: Roma non è una città, non possiede coordinate spaziali o temporali, essa è un'idea. Eterna.1 punto
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Davvero interessante, sono stato parecchie volte al museo e al Duomo. Belle monete, prima o poi spero di trovare un grosso. Roberto1 punto
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