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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/12/17 in tutte le aree
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Scusate se ho dato idea di entrare a gamba tesa in questa discussione. Vi prego di capire il mio punto di vista che cercherò di spiegare con la massima franchezza. Per la Moruzzi Numismatica quanto indicato nella scheda di una moneta proposta al pubblico attraverso il web, rappresenta il risultato di un lungo processo di qualità che parte dall’identificazione delle monete in aste pubbliche o in collezioni private a cui viene attribuita una prima valutazione che deve tenere conto della qualità e del margine lordo per l’azienda. Questa è soltanto la prima fase, in lavorazione l’esemplare viene catalogato e riscontrato con la bibliografia del tipo per verificarne la reale corrispondenza. Non basta, viene esaminato al microscopio per stabilirne definitivamente la qualità e l’originalità ed infine confrontato con il mercato degli esemplari simili venduti negli ultimi tempi. Viene quindi formulato il prezzo che risulta indipendente dal prezzo pagato. Può capitare che qualche acquisto troppo frettoloso venga venduto anche al di sotto di quanto pagato. Quando alla fine di questo processo verrà pubblicata una scheda corredata da foto questa rappresenta praticamente una certificazione dove è incluso lo stato di conservazione e le eventuali note. Quando in questa scheda è indicato “patina intatta” significa che ciò è certificato dalla Moruzzi Numismatica. Potete immaginare anche la differenza di valore tra una moneta con interventi ed una moneta con patina intonsa. Tra l’altro spesso il mio nome di consulente numismatico viene a ragione unito alla ditta e potete immaginare quanto io ci tenga che non siano vendute monete non originali e non conformi a quanto indicato. Chi non lo crede può denunciarlo ma non insinuarlo. Capisco lo spirito critico degli utenti del foro ed il desiderio di imparare anche solo da foto ma immaginate quanto possa far male all’immagine dell’azienda dei sospetti anche se indicati bonariamente. Immaginate un’azienda che vende una bottiglia di champagne della quale si dice che in realtà è vino dozzinale o addirittura adulterato. Le critiche sono sempre bene accette quando sono motivate. Resto comunque a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. La libertà è la cosa più bella che un uomo possa avere, anche quella di scrivere, ve lo dico da giornalista iscritto all’albo dal lontano 1997, ma deve arrivare fino a non limitare quella degli altri, in questo caso la libertà di fare azienda con serietà nell’ambito di regole stringenti come quelle esistenti in Italia, in particolare nei beni culturali. Grazie per l’attenzione. Umberto Moruzzi P.S. Restiamo sempre a disposizione di tutti per mostrare la moneta fino a quando sarà disponibile.9 punti
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Io penso che su un forum autorevole di numismatica, come è" La moneta", tutti debbano essere liberi di esprimere i propri pareri, ci mancherebbe. Ritengo sia anche evidente che sul forum (on line) i pareri vengano dati sulla base di semplici fotografie. Premesso tutto questo, il problema si pone quando un utente (che in questo caso è anche un noto commerciante) ha nelle mani una determinata moneta che garantisce essere in un determinato stato (intonsa o quasi). Credo che avere la moneta in mano sia superiore a qualunque fotografia in qualunque formato... Inoltre se la moneta è posseduta (come in questo caso) anche da un noto e stimato commerciante (che è anche un perito numismatico), perchè non credergli e continuare ad insistere coi propri pareri basati su semplici fotografie?? Errare è umano, perseverare un pò meno. Non sarebbe stato meglio dire, ad esempio " Signor......... ho espresso un parere basandomi solamente su delle fotografie e in perfetta buona fede, se lei però (avendo in mano la moneta) mi assicura che la moneta non è stata ritoccata, non ho motivo di dubitarne" e la cosa sarebbe finita lì, con una stretta di mano.4 punti
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Complimenti e grazie , non ero a conoscenza di tutto ciò , e quando accadono cose simili e devo rivedere un tot di monete vengo pervaso da fremiti di goduria causati dalla ricerca dei " pezzi buoni " , ho qualche kg di monete ereditate dal nonno , magari oltre all'argento Romano e al Delfino del '56 salta fuori qualcos'altro di bello3 punti
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Buon Giorno, io ho qui la mia del 1852, provo a postare le foto, ma non garantisco, ho appena iniziato a fotografare, Grazie.3 punti
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Esatto, DOVREBBE......, e vallo a dire alle operatrici IPZS..... Dicono che le loro monete sono perfette e che sono l'unico a lamentarmi..... Ma insomma, io tollero pure quelle schifo di divisionali fdc che mi spediscono, ma una moneta da 2€ o una serie Proof che costa una lotteria, davvero è improponibile se con macchie, graffi e colpi da contatti..... Siamo però sempre alle solite, pechè se continuo a scrivere da solo, loro si convincono sempre di più che io sono pazzo ed il loro "controllo di qualità" è eccellente.....3 punti
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Colgo l'occasione della prossima asta n. 420 di Busso Peus per avvertire che verrà proposta una rara uncia di Ariminum: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4163&category=112705&lot=3409211 Mi sono accorto che il peso riportato era abnorme e ho chiesto alla Casa di aste se il peso era corretto. Mi hanno risposto che era sbagliato e il peso va corretto a 31,55 g e si sono scusati.... Tale peso cade nell'intervallo ponderale noto per questo nominale: quasi 40 - 24 g2 punti
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Buonasera, desidero aprire una discussione dedicata allo studio ed all' approfondimento delle legende dei quattrini di Filippo III. Ho visto che in passato, in alcune discussioni sono stati postati degli interventi, ove eran presenti degli esemplari in conservazione notevole e con delle rarità di tutto rispetto. Rileggendo, ho notato che sono state accennate delle varianti in legenda, e mi riferisco alla stesura del nome/autorità, ( ex. PHILLP-PHILIPP / HI-HISP... ), dunque non voglio riprendere un argomento già trattato, ma quello che mi sono prefissato di fare oggi, è analizzare e cercare di capire con voi, se e come queste varianti possano essere state oggetto di coniazione in periodi differenti, a prescindere dalle date riportate, e/o dai curiosi simboli in legenda o se i motivi possano essere stati altri. Delle idee a livello personale me lo sono fatte, ma ho bisogno di voi e dei vostri contributi per far si che le nostre, non rimangano solo delle supposizioni, ma che si possa arrivare, se possibile, a determinare per quale ragione esistono molte varianti di legenda, con e senza simboli ! Dunque, come ben sapete, la tipologia più comune ( riferendomi ad un qualsiasi rovescio ), è quella con il punto ( MEDIOLANI DVX ETC . ). Desidero analizzare quindi altre due tipologie: 2 con simbolo in legenda, ed uno con doppio punto. Tutti e tre, come vedrete, presentato tre legende diverse, anche se purtroppo non sono in buona conservazione. Sicuramente, mostrando delle immagini si riesce ad essere più chiari, quindi comincerei subito, mostrando tre dei miei esemplari. ESEMPLARE 1603 D: PHILP III . REX . HIS R: MEDIOLANI . DVX . E . C . * ESEMPLARE TOSATO D: PHILIPP . III . REX R: MEDIOLANI . DVX . ETC + ALTRO ESEMPLARE TOSATO D: PHILPP . III . REX . HISP R: MEDIOLANI . DVX . E . C . . Attendo vostri contributi ! Grazie, Davide.2 punti
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Bhe se ci si dovesse astenere dal commentare una patina, potremmo benissimo evitare di parlare di bronzo antico...essendo la quota patina buona parte della moneta stessa, il che è impossibile... skuby2 punti
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Ciao Lagos, il libro di araldica milanese è della serie FAMIGLIE CELEBRI ITALIANE del LITTA fascicolo IX stampato nel 1828, (poichè l'ho ancora sul tavolo assieme gli SFORZA e altre famiglie importanti milanesi) portato al nostro circolo C.C.N.M. in occasione di una conferenza, dove oltre alla genealogia ci sono delle splendide tavole miniate a mano, ho fatto la scansione del particolare monete. Appena sono libero ti mando i pesi e misure delle foto che ti ho mandato2 punti
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Ciao. Capperi....belle monete, complimenti. Inserisco qui sotto la scansione anche del mio esemplare 1852 per Londra, di conservazione inferiore rispetto ai precedenti ma pur sempre....godibile. Un saluto. M2 punti
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Ciao @mazzarello silvio, ti garantisco che leggo (e bene) prima di scrivere e non te la devi prendere con me, perchè non è mia intenzione attaccarti. Ti volevo solo far capire che nella vita tutti sbagliamo (io per primo) e, quando capita, non c'è niente di male a riconoscerlo, anzi l'autocritica aiuta a migliorarsi (te lo dico per esperienza diretta). Buona giornata2 punti
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ecco una nuova entrata, 1852. spero possa ri alimentare un thread un po troppo sonnacchioso ultimamente... foto spero meno penose del solito, datemi il vostro parere))2 punti
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Bellissima serata di condivisione delle conoscenze, di seguito qualche foto: Siamo nella segreteria/biblioteca, iniziano ad arrivare soci e amici del Cordusio (notare la faccia di Mario che assomiglia a , secondo me era felice eheh...chissà a cosa sta pensando...) Si sfoglia il Gazzettino, ovviamente con qualche moneta sul tavolo Appaiono anche alcuni esemplari pubblicati sul Gazzettino Grazie a tutti per la bella serata, Antonio2 punti
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No. Non è una risposta alla tua domanda, ma un "no" a questa discussione. Già in passato discussioni simili hanno suscitato polemiche e flames, la tua, già nel titolo, esprime una netta presa di posizione sulla quale molti, probabilmente, non sarebbero d'accordo. Se davvero pensi di sentire "la chiamata", non posso che esprimerti il mio massimo rispetto, ma proprio per questo, perché non tutti potrebbero rispettare allo stesso modo questo tuo sentire, preferisco chiudere la discussione, spero che capirai. petronius2 punti
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Il C/ è liscio. Direi che è giunto il momento di definire la moneta. Tutti avete notato che manca il segno di zecca. E' questa la caratteristica che lo porta ad essere una variante considerata dall'Attardi R4 che nella valutazione segnala l'assenza del FDC. Non conosco passaggi d'asta (se qualcuno li conosce, ben venga ad informarci), si tratta certamente d'un esemplare di difficile reperimento e sempre più o meno circolato. La storia che nasconde (e che io non conosco e posso solo supporre) è sicuramente più interessante. Possiamo mettere insieme le notizie riportate dai tre cataloghi (Gigante, Montenegro, Attardi) e fare delle ipotesi. Siamo nei primissimi anni dell'annessione del Reame al Regno di Sardegna. La zecca di Napoli (non c'è la "N", ma è questa la zecca della monetina) è in pieno riassestamento passando dalla coniazione dei Tornesi borbonici (parliamo solo del rame) a quella dei Centesimi savoiardi. Nel 1861, dovendo coniare i 5 centesimi (Palanca o Soldo) - non avendo a disposizione ancora le incisioni del Ferraris - le maestranze locali s'ingegnano a produrne con l'effigie del re V.E.II copiata alla bell'e meglio dando origine al "testa tozza" (NC), moneta che Cavedoni stima essere dalle 20 alle 30 volte più difficile da reperire rispetto al modello (sempre del 1861) del Ferraris. Ma non basta: abbiamo anche variante col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) e quella col R/ che presenta l'asse spostato di 255° (R2). Col Centesimo del 1861 (R) e del 1862 (NC) [coniate entrambe nel 1862], la zecca napoletana ha iniziato a batterne col millesimo 1861, poi ad un certo punto è passata a coniarne col millesimo successivo e a ribatterne molti con data già impressa del 1861 col "2" sopra l' "1" (NC). Anche del Centesimo napoletano esiste una variante senza il segno di zecca (R3). Ma è il 2 Centesimi che riporta il maggior numero di varianti. Abbiamo il tipo "standard" del 1862 (R) coniato assieme a quello con millesimo precedente (R); quello che il Montenegro definisce "N grande" (R5) [anch'esso coniato col "gemello" del 1861 (R4)] per il quale fu utilizzato il punzone del 5 Centesimi (la "N" misura 1,4 mm. contro gli 1,1 mm.); anche qui, come per il Centesimo, col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) ed infine, la variante dell'esemplare che vi ho postato, privo del segno di zecca. A parte il tipo col R/ uguale al D/, che più che di "variante" dobbiamo parlare di "errore", sarebbe interessante capire quale è stata la sequenza di conio: - "senza N" (hanno iniziato a coniare senza punzone) > "N grande" (in attesa del punzone corretto o hanno sbagliato ad inserirlo) > "N"; - "N" > "N grande" (s'è rotto il punzone normale) > "senza N" (s'è rotto anche il secondo punzone); - ecc. (il dibattito è aperto: ognuno può provare la propria combinazione che abbia una logica). Ultima considerazione (a proposito di bordi e contorni), i 2 centesimi 1861, 1862 e 1867 furono coniati in tre zecche diverse: Milano, Napoli e Torino. I tondelli di Milano sono di 1a, quelli di Torino di 2a e quelli di Napoli di 3a classe (Gigante)...2 punti
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Ciao a tutti! Quando mia figlia prende un bel voto ci tengo a darle un pensierino, ho già cominciato a "traviarla", non con caramelle ma con monete. (Che perfido che sono!) Visto che a lei piace cavalcare, le avevo preso questa: Oggi mi sono arrivate queste: Da in alto a sinistra in senso orario: - Gran bretagna, Corona commemorativa del Giubileo d'argento della Regina Elisabetta II (1952-1977) - (Grandiosi 38,61 mm di diametro e più di 28 grammi) - Italia, 10 Lire 1950 - Pegaso - (per l'età che ha è ancora messo bene) - Norvegia, 1 Krone 1972 - Fjordpony - (purtroppo non in ottime condizioni) - Somalia, Moneta da 10 Scellini del 2000, Serie Oroscopo cinese, celebrativa del Cavallo - (Praticamente FDC) Piano piano gliele do tutte, la prima sarà la Regina, che lei ha scritto un bel compito di francese. =_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_= Comunque - parlando d'altro - si discute sempre su come e cosa collezionare: quello di concentrarsi sui cavalli, potrebbe essere davvero uno spunto per il futuro della numis-pargola. Servus Njk1 punto
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Il 6 e 7 ottobre si è svolto al parco archeologico di Baratti e Populonia il convegno "Le monete degli Etruschi". Il convegno è stato organizzato dall'Associazione archeologica di Piombino con la collaborazione del Comune, della Soc. Parchi Val di Cornia e con il patrocinio dell'Istituto Nazionale di studi Etruschi ed Italici. Un ringraziamento va a Tutti gli organizzatori e partecipanti ma soprattutto all'Arch. Luciano Giannoni e al Dott. Fiorenzo Catalli che ne hanno progettato a lungo la realizzazione a 42 anni dopo l'ultimo convegno di Napoli. Due giorni d'intensa discussione sulle monete Etrusche e sui recenti scavi effettuati dalla Soprintendenza Archeologica nell'area di Populonia, Baratti e Volterra. Il dibattito scientifico e numismatico, molto vivace, è stato presidiato da autorevoli personalità del mondo Accademico Archeologico e da studiosi di Numismatica. Nel dibattito sono emersi nuovi dati sui sistemi ponderali in Etruria e nuove collocazioni a monete incerte o zecche errate. Altra novità interessante è quella relativa ai falsi d'epoca ottocentesca che riguarda aurei della serie attribuita a Populonia con al D/ testa di leone e segni di valore 50; 25; 12,5. Uno studio molto interessante è stato presentato dall'Arch. L. Giannoni e riguarda i coni, con le varie combinazioni, tipologie, segni nel R/ e peso, delle monete con METUS; HERCLE; APLU. Un ringraziamento per la Sua partecipazione al convegno va allo studioso di monete Etrusche e editore Numismatico Italo Vecchi. Preso atto di quanto emerso nel convegno e delle nuove attribuzioni di alcune monete, sarà a breve revisionato il Corpus di 2 vol. ETRUSCAN COINAGE. Il Dott. Catalli ha parlato del dracma di Populonia ritrovato negli scavi dell'abitato di Golasecca di Prestino (Como); delle monete di Volterra; della serie di monete fuse con la Ruota pesante e leggera; Della tecnica monetale antica e delle prime fasi della moneta Romana con l'influenza sulla monetazione Etrusca. Una mezza giornata è stata dedicata alla visita del Parco Archeologico. Gli atti del convegno, con promessa degli organizzatori, saranno pubblicati prossimamente.1 punto
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DE GREGE EPICURI @TheWhiteFlyIo ho questo bronzo di Caracalla, a cui qualcuno forse ha cercato di...tagliare la testa. Ma anche qui restano dei dubbi. E comunque si tratta di interventi privati individuali, che a mio avviso non c'entrano con una damnatio memoriae.1 punto
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Immagine dal satellite: la baia a falce sull'Oceano Atlantico. Mappa del Massachusset, lo stato della baia, su di un quarto di dollaro del 2000.1 punto
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Io credo sia normale il confronto in un forum. Certo valutazioni da immagini sono valutazioni da immagini, la certezza L ha, chi tiene il pezzo in mano sotto un microscopio. tuttavia credo sia comunque lecito farsi domande e avere cortesi risposte. Poi, possono sorgere malintesi, che, come in questo caso , giungono ad un rapido chiarimento. Ricordiamo anche quando le discussioni elogiano certi pezzi in vendita. skuby1 punto
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Probabilmente voleva scrivere. AVE MARIA GRACIA Ma c'è stato un errore.1 punto
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1923 AOSTA 4° CONVEGNO CONGRESSO 2-9 settembre Ancora una volta alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, che consegna la medaglia d'oro al battaglione Aosta, (dal volume DALL'ORTIGARA A TRENTO) ridotto nell'ultima battaglia dei Solaroli a soli 25 uomini "mantenne la posizione", fedele al motto" La cousta l'on ca cousta: viva l'Aousta". Per documentarsi http://www.anaaosta.it/storia.html D/. Alpino con sotto nodo Sabaudo, sullo sfondo castello di Fenis, al R/. l'arco romano di Augusto del 25 a.C. Copia di terzo tipo - Conio LORIOLI & CASTELLI1 punto
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Lo stesso esemplare proviene dall'asta Roma Numismatics 12, del 29 novembre 2016, n, 82, che era stimato 3000 sterline e andato invenduto.... Per il maestro incisore Choiron, ecco una breve biografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Choirion E' difficile giudicare tale moneta, che è di alta scuola incisoria, ma presenta uno sgradevole aspetto e guarda caso è andata invenduta. Servirebbero altri esemplari della stessa coppia di conii ed è noto sul Rizzo a tav. XIV, 14, che però non è adatto per confronti, essendo l'immagine tratta da calchi in gesso.1 punto
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Non conosci la mia ex moglie legio! Scherzi a parte faccio i miei complimenti per la discussione interessante e pacata.1 punto
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Grazie mille @miza sei stato molto chiaro , cercherò di far buon uso di questi consigli.1 punto
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Assolutamente, mi riferivo a un "crollo relativo". Stiamo parlando pur sempre di monete di altissimo livello.1 punto
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Ciao, ho appena mandato una mail al museo di Monaco per sapere se possono dirmi il giorno di emissione dei 2€. Secondo voi mi rispondono? Speriamo bene...1 punto
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Sì ma parliamo di 10 lire 1951-54 e euro circolati... mi pare inutile tutto questo cinema, il valore è zero per le lire e il facciale per gli euro...1 punto
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Ciao @aemilianus253 non era mia intenzione danneggiare alcuno è stato chiesto un parere e io ho detto il mio, come è stato fatto da tutti un migliaio di volte per altre monete trovate qua e la con commenti a dir poco fantasiosi, senza preoccuparsi, perciò adesso non accetto certi commenti. concluderò questo discorso di persona appena riesco a vedere il sig Moruzzi. Silvio1 punto
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Ciao Dave, personalmente credo che gli errori nella grafia del nome del regnante non siano presunti ma proprio tali. Non erano monete curate, si lavorava di fretta e una I poteva tranquillamente essere omessa senza nemmeno accorgersene. Per gli stessi motivi le abbreviazioni di HISP[aniarum] sono svariate: si tratta dell'ultima parola dell'epigrafia, quella che quindi varia formula di abbreviazione a seconda di quanto spazio è rimasto prima dell'interruzione creata dal busto. In definitiva, a mio parere, su questa tipologia bisognerebbe concentrarsi sui simboli nell'epigrafia del rovescio (e capire su quali date compaiono e con quale frequenza) ed, eventualmente, sulla presenza o meno della coroncina sui capi delle aquile [giusto per aggiungere carne al fuoco eheh]. Un caro saluto, Antonio1 punto
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prova a leggere qui e poi riprova a mettere le foto, tieni sempre presente per il futuro che per una maggiore fruibilità del sito è sempre meglio aprire una discussione per ogni moneta e mettere le foto direttamente senza usare host esterni, di cui poi si perde l'immagine, di modo che rimanga traccia di quelle monete a vantaggio di futuri utenti che le debbano a loro volta identificare saluti1 punto
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Da oggi inizio a mettere barche, navi e velieri presenti tra le mie banconote, inizio con: Cambogia, 1 Riel, 1956-19751 punto
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>"...la diffido ad insistere" ringrazio il Signor Moruzzi per essere intervenuto, ma spero si tratti di un'iperbole... Non comprendo poi come l'opinione di Silvio Mazzarello possa impensierirla... Caro Silvio, a volte " non sono d'accordo con le tue idee, ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerle." come disse uno sconosciuto dal nome di François-Marie Arouet1 punto
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Che dire @Asclepia spettacolare!!! Di certo messa meglio del mio mezzo Bolognini del 1676 ???1 punto
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Io credo che per chi è interessato alle monete della repubblica, il fatto che si possano acquistare a prezzi più contenuti non possa che essere un fattore positivo. Tutt'al più, ed è comprensibile, potrebbero girare le scatole a coloro che in precedenza hanno fatto acquisti sborsando molto di più di quanto avrebbero sborsato ora, ma anche in questo caso, se lo scopo è quello di conservare e non di rivendere, non mi sembra un grande problema. Fermo restando che come il mercato è calato potrebbe anche risalire1 punto
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Molto bello, dallo stile del Cristo e l'appiccagnolo perpendicolare dovrebbe essere della fine del XVIII inizio XIX sec., complimenti. Ciao Borgho1 punto
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Ringrazio tutti per la delucidazione e colgo lì'occasione per dire la mia: se le monete da 2€ CC Proof provengono dalle rispettive divisionali ..., a mio avviso è un "non sense" estrapolarle dai loro cofanetti: sono nate per stare lì, e pertanto sono da considerarsi parti integranti di quei set. E' come togliere un dito a braccio per collezionarlo singolarmente.....1 punto
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Moneta bella non c’è che dire. sul prezzo non entrò nel merito, sono scelte... quello che invece mi lascia un po’ perplesso è la costante del doverle toccare... pulire, lisciare, per tirarle tutte allo stesso modo. Quella che la natura ci ha regalato, la patina, deve essere sempre manipolata da qualcuno...oggetto di interventi anche quando non servono. e lasciamole un po’ come sono ste benedette monete!!! skuby1 punto
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E dopo ben 5 anni dalla mia idea la Master Phil ha realizzato gli album... (vedi le mie schede poco sopra riportate nei post)1 punto
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I 2 € colorati hanno le stesse caratteristiche delle monete normali (disegno, motivo celebrativo, ecc.), ma a differenza di queste, non sono uscite così dal conio in quanto sono state poi colorate da privati. Con questo intervento hanno perso sia il valore numismatico sia il valore della moneta in origine. Non è illegale colorare le monete, ma questo intervento le trasforma in oggetti di altra natura.1 punto
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beh, per il futuro ricordati che puoi postare altre foto migliori nella stessa discussione, cosicché la riporterai in alto, è più comodo e non si perdono informazioni già ricevute.1 punto
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Moneta molto bella ed un prezzo in linea con il mercato. Per quanto riguarda il ritocco, visto anche quello che viene proposto a livello aste internazionali, credo dovremmo proprio farci l'abitudine perchè sta diventando una prassi consolidata. Le case d'Aste pagano restauratori professionisti per rendere le monete presentabili elevandone il prezzo di realizzo. Confesso che la cosa, se non influisce eccessivamente sull'aspetto, come ad esempio ricreare la capigliatura se non più visibile, non dispiace.1 punto
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@Mon29 non capisco perché aprire un'altra richiesta in breve tempo senza vedere se ti avevano risposto nella prima !!1 punto
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ciao. la moneta è un denaro del tipo comunale, coniato tra la fine del XII secolo e la fine del XIII. Buona serata1 punto
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Dagli interventi precedenti si evince chiaramente che il collezionare sia un processo vitale che si svolge in diverse fasi, ciascuna legata ad un momento della vita della persona e di conseguenza sviluppata secondo determinati stimoli assolutamente personali, ci sono fasi che chiamerei "orizzontali" cioè di espansione e allargamento degli interessi tipologici e altre che invece definirei "verticali" che invece spingono a concentrare passione e interesse su poche o una sola tipologia di cui si desidera la maggior completezza possibile, lo stesso discorso poi può essere fatto non solo per le fasi ma anche per l'intera personalità collezionistica, c'è chi ha maggiori tendenze orizzontali e deve spaziare seguendo le sue sensazioni e chi non trova pace e appagamento finchè non completa il settore di cui si è innamorato... personalmente mi sono sempre sentito in difficoltà perché le due tendenze sono in me entrambe presenti e forti, faccio fatica a restringere gli interessi ma al contempo sento anche il bisogno di approfondire maggiormente determinati ambiti... nel corso degli anni ho raggiunto un equilibrio risolutivo a tale dilemma, in primo luogo colleziono libri di numismatica di diversi ambiti e periodi storici, collezionare monete di ogni paese ed epoca è impossibile, ma con i libri è più fattibile, non copro ogni epoca e paese ma comunque posso spaziare molto nel tempo e nei luoghi acquistando le opere di riferimento per diversi ambiti e mantenendo anche un filo di unità attraverso la costituzione di una bella biblioteca specializzata... in secondo luogo sono riuscito anche a trovare una tipologia monetaria a cui sono fedele, la rupia... un tipo monetale ricco di storia e di variazioni tipologiche essendo stato coniato in diversi paesi e in epoche diverse con in più il fascino di una storia "altra", altri mondi, altre civiltà, altre lingue e scritture... e al contempo connessa anche alla nostra civiltà attraverso il periodo coloniale... insomma c'è molto metallo a cuocere1 punto
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Avevo un dubbio su chi fosse rappresentato nella statua all'ingresso del tholos (edificio circolare) del Macellum: questo dupondio di bella conservazione mi pare che tolga ogni dubbio. La figura è nuda, appoggiata al tridente, e sotto di lui sulla scalinata a ciascun lato vi è un delfino. Non può che essere Nettuno. Va tenuto in conto che la funzione principale del tholos era di luogo dove si svolgeva l'asta del pesce! Ric 3731 punto
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