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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/18/17 in tutte le aree
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Questo è un tondello che ho inseguito per una vita.. Una vita dedicata alle passioni, alla ricerca, all'arte e a tutte le sue forme espressive. Un periodo dove la zecca Palermitana ha offerto straordinari nominali, per raffinatezza stilistica e incisoria, dove la simbologia e i suoi messaggi riuscirono a parlare con tutti.. Questa tipologia per coloro che non la conoscono e davvero ardua da reperire, se poi ci mettiamo anche la conservazione che arriva abitualmente a malapena a far intravedere sia l'aquila al dritto, che il valore nominale al verso, immaginiamo cosa possa riservarci un tondello come questo di ben 31 grammi in rame... Vagai per diversi lustri, ma alla fine ti incrociai, volli come l'Alfieri, e mi inchinai alla tua dolce visione.. Eros - Palermo Ferdinando III 10 Grani 1801 -5 punti
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È inevitabilmente soggettivo. Per questo trovo assurda l'introduzione di scale numeriche percentuali con valori minuziosi: più rendi precisa una scala che valuta qualcosa di soggettivo, più gli esiti saranno sballati e divergenti. Se ho una scala - come quella italiana - che si basa su 4 conservazioni essenziali alle quali si aggiungono un paio di valori intermedi, possiamo realisticamente trovare un accordo condividibile (anche se non sempre condiviso, nemmeno da noi!)... figuriamoci con 100 valori, o addirittura 1000. Che la conservazione sia descrittiva, non rigidamente numerica, e se ne accetti l'imponderabile elemento di soggettività: è l'unica strada per un giudizio onesto.3 punti
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Finalmente in collezione l'ultima data mancante Aspetto con ansia che mi arrivi.3 punti
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Oddio...tra " tutto" e " quasi niente", c'è una bella distanza...magari si potrebbe cominciare almeno con il censire e magari pubblicare, quello che sta nei citati " sacchi di monete( non solo di bronzo)....cosa che è ancora ben al di là dall'essere fatta se non per la parte dove ci hanno messo " le mani" ( in solido o con i soldi) i privati e poco altro materiale censito e pubblicato dagli addetti ai lavori.... I medaglioni sono effettivamente un'altra categoria, ma lo sono anche tante altre monete che ancora attendono di riveder le stelle, e con loro collezioni e tanto altro che avrebbero un impatto storico e culturale ben più grande del solito medaglione decontestualizzato di cui si sa tutto e che non apporta niente di nuovo alla conoscenza numismatica...mi pare che qui si faccia un po' di confusione tra il valore economico ( che colpisce il nostro immaginario) e quello storico culturale...2 punti
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Sono convinto che se venisse finalmente inventariato e reso disponibile alla visione di tutti i chili di bronzo coniato presenti nelle varie cantine museali, si cambierebbe la mentalità .... skuby2 punti
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Rieccomi, grazie a tutti per i complimenti [emoji4]....personalmente è la migliore che abbia mai visto, sono davvero contentissimo!!!2 punti
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Buongiorno a tutti, vi porto la mia esperienza riguardo all'entrata nelle liste numismatiche vaticane. La mia domanda per entrarvi risale a maggio del 2017, unitamente alla mail per chiedere l'accesso alle liste ho chiesto se potessi acquistare, anche se non ancora iscritto la moneta in oro dedicata a Padova. Come risposta mi è stato dello che venivo inserito in una lista d'attesa e che per la moneta in oro, dato che usciva in ottobre, di riprovare in quel periodo. Bene, a metà settembre dopo una corrispondenza di varie mail, sempre con i loro tempi, mi è stata data la possibilità dell'acquisto e mi è stato inviato il modulo d'ordine per mail. A quel punto pensavo di non essere entrato nelle liste, ma ho comunque chiesto se potessi inserire anche i 2€ cc di Fatima, la risposta è stata affermativa con il solo impegno di aspettare per vedere se il materiale era disponibile dato che si trattava di una richiesta supplementare. Ieri sera mi è arrivata la mail di registrazione ordine con tanto di codice cliente. Penso quindi di essere entrato nelle liste anche senza una comunicazione ufficiale? Devo dire che non ho ancora ricevuto il pin però.2 punti
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Oggi recupero brevemente questa discussione per dirvi che, dopo essere entrato in contatto con la curatrice del museo in cui è conservato l'Heslington Hoard, qualche settimana fa, la stessa, mi ha inviato (omaggiandomi!) via posta in alta definizione tutte le immagini dei 297 pezzi imitativi appartenenti al ripostiglio. Che dire... come sempre grande disponibilità, professionalità e cortesia da parte delle istituzioni museali britanniche! Disponibilità che vorrei condividere con voi riportandovi una moneta simbolo (per me!) presente in questo deposito che rappresenta un po' la sintesi della mia passione per le monete imitative in genere e per le monete dell'Impero Gallico. Si tratta di un antoniniano di Tetrico I (dai residui di corona potrebbe trattarsi di un pezzo ufficiale) usato come tondello balnk per coniare una imitazione del tipo FEL TEMP REPARATIO (cavaliere disarcionato): (Foto proprietà dello Yorkshire Museum) E' la prima volta che vedo un esempio di riuso del genere ed essendo rimasto a bocca aperta di fronte a tanta bellezza e a tanta storia, ho pensato di condividerlo con voi!2 punti
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Buonasera,domenica,finalmente, sono riuscito a fare una visita al museo civico di Cuneo,sede naturale per I reperti provenienti dalla necropoli longobarda di S.Albano Stura. Questo sito fu scoperto in occasione della costruzione dell'autostrada A 33 Asti Cuneo e indagato a partire dal 2009, qui furono rinvenute piu' di 800 tombe delle quali 512 avevano un corredo. Il museo ha sede nel bellissimo complesso conventuale di S.Francesco.al piano terra si sviluppa l'esposizione dei materiali preistorici ,da notare una notevole serie di asce di pietra verde e alcune armi dell'eta' del bronzo.di seguito la sezione riguardante il periodo romano con corredi da varie necropoli sparse sul territorio,cippi funerari e persino una stipe votiva con monete e lucerne. Salendo al primo piano si accede alla sezione altomedioevale ,subito si incontra cio che resta di vecchi ritrovamenti locali,spathe ,umboni,una fibula a croce ,qualche punta di lancia.oltrepassato un medagliere con collezione ottocentesca finalmente si entra nella sala principale e di piu' recente allestimento del museo,qui sono esposti in maniera magistrale alcuni dei reperti piu' significativi della necropoli di S.Albano Stura:corredi maschili di armati e corredi femminili con gioielli veramente notevoli. Bisogna dire che quantitativamente non siamo al livello di altri musei analoghi ma come qualita' e apporto di nuove conoscenze nel campo delle necropoli barbariche siamo al "top". Vorrei anche segnalare il metodo espositivo veramente efficace,I reperti sono appoggiati su piani inclinati e protetti da vetri anch'essi inclinati in modo che si ha la possibilita' di avvicinarsi fino a pochi centimetri dagli oggetti esposti. Le monete piu' importanti sono posizionate sopra a dei prismi cubici che ne permettono,per riflesso,la lettura di ambo I lati,soluzione geniale quanto semplice. Il tutto corroborato da schermi interattivi e touch screen che permettono di manipolare virtualmente alcuni reperti. La visita prosegue sullo stesso piano con I periodi basso medioevali e moderno,veramente da gustare alcune chicche come un vasetto contenente "mumia" un farmaco ottocentesco ricavato appunto dalle mummie egiziane. Tornando al piano terra si puo' visitare il corpo della chiesa principale del complesso con forme tre-quattrocentesche con vista,attraverso pavimenti trasparenti,su tombe e fondamenta antiche. Uscendo si segue il perimetro del bel chiostro adibito a lapidario con alcuni pezzi veramente notevoli. Da segnalare il book shop discretamente fornito,la possibilita' di fare foto,le visite guidate comprese nel prezzo di ingresso (tre euro) e soprattutto la gentilezza e la disponibilita' del personale . Sicuramente una visita da consigliare ,soprattutto agli amici torinesi. Di seguito,scusandomi per la scarsa qualita' ,alcune foto esplicative. Saluti. Adelchi.2 punti
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La Domenica trascorsa ci ha regalato ancora emozioni... Al Cordusio come ogni settimana, proseguono gli incontri con gli amici del gruppo, e con appassionati che da decenni solcano le vie di questo magico luogo di culto numismatico, dove il confronto ci permette di crescere tutti. E come consuetudine il Gazzettino di Quelli del Cordusio viene distribuito, questa domenica e stata la volte dei meno giovani, diversi studenti delle medie inferiori e medie superiori, con la dolce nota anche di appassionate del gentil sesso. Insomma grande fervore, tanti progetti in arrivo dal gruppo del Cordusio, e molta voglia di esserci, finalmente insieme a braccetto con la passione.. Eros2 punti
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Hai colto nel segno.. Questo grande evento, vuole parlare con il popolo numismatico, la dove le barriere nel tempo trascorso, hanno impedito l'evolversi della comunicazione cosi estesa, Un momento aggregativo auspicato da sempre, dove ora il coraggio, la passione, la concomitanza di iniziative, di uomini, e circostanze, hanno contribuito insieme quasi magicamente a farlo nascere. Basta leggere fra le righe per capire che sarà una giornata storica, l'inizio di una nuova era numismatica, il processo evolutivo forma, unisce, e dona a tutti quegli appassionati che da sempre sognano un'unica corporazione, e un grande abbraccio collettivo di tutta la penisola... Eros2 punti
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Ciao a tutti. Raccolgo volentieri l'invito di Bruno @cembruno5500in altra discussione, nel postare questa moneta tanto ricercata in conservazione "perfetta" (notate il virgolettato ) Vi premetto che sto preparando a tal riguardo qualcosa di molto interessante, ma richiederà ulteriore tempo per il completamento. Vi terrò aggiornati al riguardo... Moneta veramente molto molto difficile da fotografare, particolarmente per la brillantezza davvero accecante. A tal riguardo c'è da dire che una foto, di per se, non riesce comunque ad eguagliare la visione diretta di una moneta. La prima cosa che infatti viene "tagliata via", è, la reale brillantezza del metallo, che in foto risalta di meno in rapporto alla misura in cui si cerca di controllare eventuali sovraesposizioni e/o (peggio ancora) bruciature di luce. Ho fatto del mio meglio, consapevole non solo "dell'impresa", ma anche che le soggettività di valutazione fotografica di ognuno potrebbe dar via ad eventuali fraintendimenti... Spero di dare il via ad una discussione interessante non solo su questa tipologia monetale, ma, per estensione, anche ad un argomento collaterale che potremmo farci rientrare: Trovare il FdC di questa moneta è veramente così difficile, oppure è solo una conseguenza del proliferare del fdc "commerciale"? (non mi trovo d'accordo con questa distinzione così come non mi trovo d'accordo con l'uso, molte volte inappropriato dell'eccezionale). Mi rendo conto di aver aperto una discussione con una tematica particolare, forse di non facile "lettura"... Ci provo... sperando di non suscitare qualche disappunto... Intanto vi allego la foto del 2 lire 1911 Cinquantenario cui alludeva Bruno nel post di questa discussione (è la moneta non patinata che sembra in bianco e nero) Vi allego anche la foto di un esemplare patinato, qualitativamente oltre la media, ma se fate caso, non dello stesso livello del precedente sopra specificato. L'intento è quello di portare delle comparazioni (spero valide, visto lo scatto fatto dallo stesso "manico" ed alla stessa risoluzione video), cui potrete (preferibilmente) fare riferimento, nell'esplicare le vostre impressioni. Graditissimi pareri ed opinioni e tutto quello che vorrete considerare riguardo alle tematiche specificate prima. Nello specifico chiamo anche @tonycamp1978, utente che per questa tipologia ha una mania (quasi ) peggio della mia Un saluto a tutti, Fabrizio1 punto
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Buongiorno a tutti, ricevo sul profilo una cortese richiesta postami dall’utente @pampurio(benvenuto!) e la giro qui, per permettere a tutti di intervenire e contribuire. Ciò perché il Forum è condivisione scambio e circolazione di informazioni, per cui mi pare corretto condividerla. Ecco il testo: SALVE, SONO NUOVO IN QUESTO FORUM, MA VOLEVO SAPERE VISTO CHE NE DISCUTE, QUANTE EMISSIONI DEL MEDAGLIONE DI GORDIANO III CON DICITURA IMP GORDIANUS PIUS FELIX AUG, E RETRO ADLOC.... SONO STATE FATTE E, QUANTE SE NE CONTANO RITROVATE. E SE POSSIBILE LA RARITA' ED IL VALORE E REPERIBILITA' GRAZIE In primis di cosa parliamo? Ritengo di questo tipo di medaglione dal rovescio ADLOCVTIO AVGVSTI. Obverse: Laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III to right. IMPGORDIANVS PIVSFELIXAVG Reverse: Adlocutio scene. On the platform at the left the emperor with raised hand faces a group of four soldiers with standards and a legionary eagle. Behind the emperor, Praetorian prefect. ADLOCVTIOAVGVS TI. Diameter: 40 mm. Weight: 54.85 gm. Die Axis: 1. Provenance By date unknown: with Edward J. Waddell, Ltd., Suite 316, 444 N. Frederick Avenue, Gaithersburg, Maryland 20877-2432; December 15, 1999: purchased by MFA from Edward J. Waddell, Ltd. http://educators.mfa.org/ancient/medallion-bust-gordian-iii-69335 La legenda è sempre quella descritta sopra IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG, nei vari esemplari cambia il ritratto (laureato drappeggiato corazzato, laureato corazzato, rivolto a destra o sinistro, etc…) . I rovesci sono di due tipi: standing right on podium, with four soldiers at base, praetorian prefect behind him, horse in the background (7 esemplari) e standing left on podium, with four soldiers at base, praetorian prefect behind him, trumpet and three standards in the background (un caso). Riporto di seguito i riferimenti relativi agli 8 esemplari dei quali trovo menzione. Gnecchi II, 3; Pink 43, in NC XI, 1931v Gnecchi II, 1; Pink 44, in NC XI, 1931 Cohen 5, 7; Pink 45, in NC XI, 1931 Cohen 6, 8; Pink 46, in NC XI, 1931 Gnecchi II, 5; Pink 47, in NC XI, 1931 Cohen 9; Pink 48, in NC XI, 1931 Cohen 10; Pink 49, in NC XI, 1931 Cohen 11; Pink 50, in NC XI, 1931 Sono tutti rated “R 4”. Ritengo che quello presentato in apertura sia un nono esemplare. Ciao Illyricum1 punto
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Buongiorno a tutti, mi è capitata tra le mani questa serie del 1950 di 100 e 50 lire che mi aveva regalato mio padre anni fà, non è neppure inserita nel catalogo Gigante, cosa ne pensate? Qualcuno sà quante ne possono esser state coniate di queste serie?1 punto
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Ciao @Liamred00, Pensavo proprio in questi giorni ad una discussione del genere. Ottima iniziativa Partecipo con due monetine della Gambia 1 butut 1974 arachidi 6 pence 1966 FS (6,600 pezzi coniati) aArachidi1 punto
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Ciao è sicuramente una moneta in alta (altissima?) conservazione. La data non è di per se rara quindi tutto quello che ti chiedono sopra il valore del fino è strettamente collegato al grading della moneta stessa. Il dritto ha dei dettagli che fanno pensare ad un vero q fdc, il lustro è presente e quella è una garanzia di altissima conservazione. Vorrei vedere una foto più nitida del retro (che è comunque solitamente in conservazione pari o superiore al dritto, avendo rilievi meno “sporgenti”) e in particolare della corona. dovendomi sbilanciare io la valuto ms 62 e la pagherei 550 euro senza fiatare.1 punto
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Gran colpo di fortuna And08 e complimenti per essere entrato nella prestigiosa lista dei clienti vaticani! Complimenti anche all'amico Special One per il raggiungimento della sua prima moneta proof vaticana ?1 punto
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Allora a Federico oneri et onori. Spero ci sia Antonio con i gazzettini.1 punto
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@rorey36, sarà meglio che cancelli il tuo post, ci sono troppi suggerimenti.1 punto
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Grande acquisto Gianky, inutile dirti che la voglio vedere dal vivo questa bellezza. Saluti Marfir1 punto
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Devo dire che ormai quando leggo la frasetta "under microscope magnification..." ...mi viene un brivido su per la schiena.1 punto
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Ciao @cliff ho trovato anche questo esemplare: Gordian III (238-244), Bimetallic Medallion, Rome, c. AD 242; AE (g 63,96; mm 38; h 1); IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG, laureate and cuirassed bust r., wearing aegis, Rv. ADLOCVTIO AVGVSTI, emperor standing r. on a platform, accompanied by praetorian prefect, haranguing the soldiers. C 5; Gnecchi II, pl. 103, 2. Very rare. Green patina, high relief, about extremely fine. Ex Hess-Divo 24, 1964. Restoration and cleaning report: during the analysis of this medallion, the microscope observation has revealed the top black deposition in limited areas, on the green original patina, probably the Chalcocite (Cu2S) formation. Under microscope magnification, was mechanically operations removed this layer, showing again the original green patina on both side of the coin. Prof. Gianni Pierbattisti, Conservator Safe Coins s.r.l. https://www.the-saleroom.com/en-us/auction-catalogues/art-coins-roma/catalogue-id-srac10003/lot-73159051-6e78-4cdb-ba20-a476013f9e18 Ciao Illyricum1 punto
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Ciao a tutti, Vi posto la mia moneta napoletana preferita: il mezzo carlino o armellino, in questo caso di Ferdinando II° ( 1495 - 1496).. Al diritto, abbiamo la sedia pericolosa o, meglio, la seggiola perigliosa.. Il diritto, rimanda, quindi, direttamente alla leggenda di Re Artù... " Nel ciclo arturiano, la Tavola Rotonda era il tavolo del castello di Camelot a cui i Cavalieri e Re Artù sedevano per discutere questioni di cruciale importanza per il reame. In alcune versioni, anche il Mago Merlino aveva un posto. Alcune opere del ciclo arturiano attribuiscono la creazione della Tavola Rotonda allo stesso Merlino, ma non mancano altre versioni. La circolarità della tavola ha evidentemente il significato che tutti i Cavalieri della Tavola Rotonda erano uguali e nessuno godeva di particolari privilegi; l'uso di simili soluzioni per evitare conflitti presso i gruppi Celtici antichi è documentato anche da altre fonti. Secondo la tradizione, un posto alla tavola, detto siège périlleux ("seggio pericoloso") era riservato da Merlino al cavaliere di purissimo cuore destinato a trovare il Graal; chiunque altro vi si sedesse era condannato a morte istantanea. La sedia rimase vuota a lungo, fino a essere occupata da Galahad, figlio illegittimo di Lancillotto." Il riferimento è chiaro ( Vedi il MIR)..durante il periodo di guerra con la Francia..sedersi sul trono di Napoli è pericoloso, soltanto un eroe come Ferdinando II° poteva farlo.. Il rovescio presenta, invece, l'armellino...1 punto
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piastra 1789 e piastra 1788 gigli rovesci dalla non facile reperibilità...ecco il mio orgoglio1 punto
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Piccolo della zecca di Gubbio (Biaggi 1012) : + FEDERICVS. CO . EV.GV.BL.VM ai lati del busto S V1 punto
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Veramente molto bella complimenti.. di gran lunga superiore alla maggior parte degli fdc che si vedono in giro.. per questa moneta penso di possa fare lo stesso discorso del 2 lire 1911.. il vero lustro difficilmente lo si trova sugli esemplari in vendita in fdc...e il tuo ne ha davvero tanto... la prima foto è la migliore... le altre la penalizzano un po perché accentuano troppo I punti in cui c'è carenza di lustro.. mi è capitato di vedere qualche esemplare perfetto e questo si avvicina molto.. uno passo' in asta Negrini un po di anni fa... e se non ricordo male fece 400 -500 euro1 punto
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@ilnumismatico prova a battere uno spazio dopo la citazione dell'utente.1 punto
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Buona giornata Si tratta di un bagattino anonimo della Repubblica di Venezia (detto bagattino con il leone in quadro). E' anonimo perché non riporta il nome del doge nel cui periodo di dogato è stato emesso, però riporta le iniziali del massaro e quindi, almeno, uno spazio temporale di emissione glielo si può dare. Se non erro le iniziali che stanno al diritto, sotto il busto della Madonna, sono A V e identificano Antonio Viaro che ha svolto il ruolo di massaro nel periodo 1518 -1519; quindi siamo nel periodo di dogato di Leonardo Loredan (1501-1521), tra i più lunghi dogati della Serenissima e tra i più importanti sotto il profilo storico. Giacché la prima iniziale non è chiarissima, correggimi se dovesse essere un'altra ... saluti luciano1 punto
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L'ingresso è libero, per quanto riguarda il pranzo si farà un buffet negli spazi forniti dall'hotel stesso (in modo da minimizzare i tempi tecnici della pausa e poter dedicare tutta l'attenzione alle conferenze). Un caro saluto, Antonio1 punto
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@Giankyv Complimenti Da diverso tempo non se ne vedevano di così belli! Dalle foto sembra addirittura in FS. Si vedono rilievi satinati e fondi specchio... saluti1 punto
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Ciao @dux-sab ,non essendo un periodo di mio interesse puo' anche darsi che non le abbia notate,ti consiglio di chiamare il museo e chiedere ad una delle addette alle visite guidate,ti sapranno sicuramente illuminare. Ciau.1 punto
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Non entro nel merito sulla autenticità o meno del famoso tetradramma di Zankle, che insieme all'altrettanto famoso tetra di Aitna sono custoditi - come ben sapete - presso il Gabinetto Numismatico della Biblioteca Reale di Bruxelles (collezione L. De Hirsch), ma cercherò di rispondere al quesito numero due. Come aveva ben evidenziato il prof. Manganaro nel suddetto articolo, con l'occupazione di Zankle da parte dei Messanioi e la conseguente fuoriuscita dei Zanklaioi dalla loro patria, questi ultimi dovettero rifugiarsi in qualche centro della loro chora; che Manganaro identifica "certamente" con Mylai, la quale verrebbe a configurarsi come una vera e propria subcolonia. Lo studioso a tal proposito ricorda infatti il trasferimento di altri greci in diverse città, come gli Aitnaioi che si stabilirono ad Inessa o i Geloi che andarono presso l'Eknomos Falarideo (vicino Licata). Queste comunità (gli Aitnaioi di Inessa e gli Zanklaioi di Mylai) pur trovandosi lontano dalle loro metropoli, mantennero il proprio nome, coniando nominali minori (litrai) tipologicamente affini a quelli delle loro città d'origine, i quali si integravano alla monetazione più pesante delle altre poleis siceliote. Allo stato attuale delle mie conoscenze, la zona di Milazzo ed in particolare quella del Castello - che come Lei ben sa corrisponde all'acropoli della città antica - è ricchissima dal punto di vista archeologico, infatti so bene che questa zona ha restituito molte monete e reperti che vanno dalla preistoria al periodo medioevale, ma nello specifico non so di che tipo di emissioni si tratta. A mio avviso, il nodo cruciale per rispondere alla sua domanda, è capire: - Quante monete dei Danklaioi sono state rinvenute nel sito dell'attuale Milazzo ? - Si tratta di rinvenimenti sporadici o copiosi ? Conoscere questi dati sarebbe fondamentale, per poi formulare tutta una serie di ipotesi sulla presenza o meno di una zecca, perchè le emissioni di Zankle, così come quelle di Rhegion si rinvengono principlamente nei territori tra le due sponde dello stretto e anche oltre.1 punto
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In realtà non basta conteggiare gli anni delle acclamazioni imperatorie o della potestà tribunizia per sapere l'anno di emissione: nel caso della tua moneta Marco Aurelio, alla sua XXIX potestà tribunizia, è già definito sarmaticus, quindi si tratta di una coniazione dell'autunno 175, precedente al dicembre dello stesso anno, quando gli venne attribuita la XXX potestà tribunizia. Spero di essere stato abbastanza chiaro, nonostante la complessità delle titolature.1 punto
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Il rovescio risulta pesantemente ritoccato e graffiato. Può avere ragione lei, ma quello che a lei sembra un mantello puo' ragionevolmente essere un'ala della vittoria.1 punto
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Mi sembra corretta come identificazione... Aggiungerei che si vedono le ultime due cifre della data 41... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE2RZII/31 punto
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Ciao Indubbiamente come hai già correttamente scritto tu si tratta di un forte di I tipo di Amedeo VIII duca Al diritto la grande A fogliata accantonata da quattro anellini ed in legenda AME(DE)VS DVX Al rovescio lo scudo sabaudo con probabilmente tre anellini ed in legenda SA(BA)V segno DIE Il segno dovrebbe essere quello attribuito a Martinetto Mercier per Torino Sinceramente non mi ricordo se ho già visto dei forti di Mercier con il segno fra la legenda del rovescio.. Non mi sembra che il MIR segnali questa variante, ma il Traina sugli speciali di cronaca numismatica ne riporta un disegno al numero 8/c di cui ti allego una immagine. Di questa tipologia esistono una infinità di varianti dovuta alla grande produzione ed ai tanti coni utilizzati nelle molte zecche, io stesso ho qualche esemplare di dubbia catalogazione.. La moneta comunque presenta nonostante la sua non perfetta conservazione un bel segno di zecca perfettamente visibile e riconoscibile quindi e per come la vedo io è fondamentale! Spero di essere stato utile a chiarire i tuoi dubbi.1 punto
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Rivista letta.. Non dirò troppo per non fare spoiler ma ho trovato molto interessante per l'inquadramento storico ma anche dal punto di vista scenografico l'articolo sulle monete di Vespasiano, spettacolari!!! La storia del giglio coniato sulle monete presso varie zecche e da diverse casate è carica di simboli e messaggi sui quali non avevo mai ragionato; complimenti per l'articolo ben esposto ed estremamente stimolante. L'articolo sulla moneta inedita coniata a Cagliari mi è particolarmente caro in quanto appassionato di numismatica sarda: ne consiglio la lettura poiché a mio parere potrebbe permettere di inserire una nuova casella nei cataloghi. L'articolo sulla monetazione di Pio VII è Bologna è un vero e proprio trattato storico/tecnico, sicuramente un punto di riferimento per gli appassionati della monetazione. L'articolo sulle banconote dal fronte offre degli spunti di riflessione e delle storie di vita che ci fanno quasi sentire di essere lì durante la WWII.1 punto
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Ciao Giovanni, sperando di farti un piacere ti posto un'immagine più nitida della insegna di pellegrinaggio. La didascalia è la seconda che inizia a fine della terza riga.1 punto
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Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, del XVII sec. (seconda metà?), probabile produzione romana. / D/ L'Immacolata Concezione con aureola di stelle, in piedi stante su crescente di luna.- R/ Il Santo non ha una stola ma indossa la casula o pianeta, questa iconografia mi fà pensare che possa essere S. Filippo Neri, in alternativa potrebbe essere anche S. Andrea Avellino, in questo caso la medaglia potrebbe essere del primo quarto del XVIII sec.?- Ciao Borgho1 punto
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E una medaglia o insegna devozionale da pellegrino, uniface, in bronzo/ rame del XVI sec.- E' rappresentata la S. Casa di Loreto soretta da due angeli, in basso testina di cherubino. La medaglia presentava due appiccanoli complanari alle estremità verticali (in alto non più visibile per probabile rottura (successivamente sopra la testa della Madonna sono stati praticati due fori per poterla utilizzare di nuovo), servivano per cucirla o fissarla sopra abiti o cappelli, bella patina, rara. Ciao Borgho1 punto
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Al rovescio, dicevo, ritroviamo l'ermellino simbolo di purezza...animale ripreso anche da Leonardo da Vinci nella famoso dipinto "La dama con l'ermellino", pressoché contemporaneo alle coniazioni dei mezzi carlini, in quanto databile 1488-1490.. Il Re Ferdinando I° d'Aragona aveva, tra i suoi peggiori nemici, il cognato il Duca di Sessa, Marino Marzano, che cercò di ammazzarlo... IL Re Aragonese lo sconfisse, ma " per non macchiarsi del suo sangue" non lo fece uccidere.. IL Duca di Sessa fu un personaggio molto importante dell'epoca: http://www.carinola.eu/cms/marino-marzano-il-duca-ribelle/ Sconfitta la congiura dei baroni, nel 1465, Ferdinando decise, quindi, di fondare l'ordine cavalleresco dell'Ermellino.. http://www.napoliaragonese.it/le-armelline-di-ferrante/ Riguardo la legenda, al rovescio leggiamo : "in Dextera Tua Salus Mea domine": "nella tua mano destra, vi è la mia salvezza, o Signore"..ossia un'invocazione ed una richiesta di aiuto al Signore..1 punto
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Esattamente! Inoltre la maggior parte del contingente finisce in mano ai commercianti, quindi vendita assicurata!1 punto
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Segno o tessera del 1601 datata (manca il ricciolo superiore al primo circolino che forma il 6, presente in tessere di alcuni musei) SANTA MARIA ROTONDA IN SAN GIOVANNI IN LATERANO, questa chiesa è di Milano, da non confondersi con Roma, ubicata in Contrada del pesce (oggi via Paolo da Cannobio) Porta Romana, chiesa scomparsa nel 1936 per effetto del nuovo Piano Regolatore. Il LUGO PIO era in origine una Scuola o Confraternita già affermata nel 1500, somministrava ai poveri PANE DI FRUMENTO, LEGNA e ASSEGNI DOTALI. Bella tessera con al D/. La BEATA VERGINE col bambino GESU' in braccio - in giro SANTA . MARIA . ROTONDA .1601 R/. SAN GIOVANNI stante con croce e agnello - in giro SANTO . IOHANNES . LATERAN1 punto
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Da venditore(non di monete)non posso che applaudire a queste iniziative che servono moltissimo per far venire l'acquolina in bocca agli appassionati,ai collezionisti,agli studiosi di Numismatica ma anche a coloro che di Numismatica non ne masticano;in tal modo anche il mercato numismatico ne beneficia. Salutoni odjob1 punto
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Valentinian II. 383-388 AD. Mediolanum (Milan). AR Siliqua. 1,35 gr. - 17,4 mm. O:\ DN VALENTINIANVS PF AVG, pearl diademed, draped, cuirassed bust right. R:\ VOT X MVLT XX within wreath. Mintmark MDPS. XF. Toned. Rare. RIC 14a1 punto
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Qualche siliqua in argento. Flavius Victor, 387-388.Õ-Siliqua, Mediolanum; 1.87 g. Drapierte Büste r. mit Perldiadem//Roma sitzt v. v. mit Globus und Speer. RIC 19 b.RR Breiter Schrötling, attraktives Exemplar mit feiner Patina, gutes sehr schön Exemplar der Auktion Fritz Rudolf Künker 204, Osnabrück 2012, Nr. 887.1 punto
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