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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/19/17 in tutte le aree
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Il fascino di Roma antica non e’ dovuto soltanto ai maestosi avanzi pubblicizzati nelle guide turistiche o illustrati nei tanti libri di argomento storico archeologico , anzi , in contrapposizione , questo fascino recondito risiede maggiormente nei ruderi all’ apparenza quasi insignificanti ma che rappresentano luoghi vissuti da tante generazioni di gente comune , ai quali la storia non ha riservato un ruolo importante tale da essere ricordato . Passeggiando dentro i confini dell’ attuale quartiere di Testaccio a Roma si trovano tratti di antichi ruderi appartenuti un tempo all’ Emporium sul Tevere e agli Horrea Galbana ; l' Emporium era l' antico porto di Roma , sul Tevere , situato approssimativamente a sud dell' Aventino dove un giorno sorgera’ il quartiere di Testaccio , gli Horrea Galbana erano i magazzini presso i quali si conservano i prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo romano , destinati all’ Annona del popolo romano . In precedenza gia’ esisteva un vecchio porto fluviale situato all’ altezza del Foro Boario , diventato per vari motivi ormai insufficiente a causa dell’ ampliamento della Citta’ , per questo nel 193 a.C. gli Edili Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo decisero di costruire un nuovo porto in una zona ampia e libera da costruzioni che individuarono a sud del Colle Aventino , sulle sponde del Tevere e in questa occasione fu edificato anche il Porticus Emilia . Presso l’ Emporium venne costruito il punto d' approdo delle merci e delle materie prime : grano , vino , olio , derrate varie e marmi , che arrivavano via mare dal porto di Ostia risalendo il Tevere su chiatte rimorchiate da riva da animali da tiro . L’ antico porto fluviale fu scavato nella seconda meta’ del XIX secolo durante i lavori di arginatura del Tevere e nuovamente nel secolo scorso . Oggi restano alcuni tratti visibili incassati nel muraglione del Lungotevere Testaccio : una banchina lunga circa 500 metri e profonda 90 con gradinate e rampe verso il Tevere , con blocchi di travertino sporgenti , con fori dove ormeggiare le navi . Costruendo il quartiere Testaccio moderno sono riapparsi vari resti di magazzini , gli Horrea Galbana , tra i quali anche la Tomba del console Servio Sulpicio Galba , antenato del futuro Imperatore , post dinastia Giulio Claudia . Gli Horrea Galbana vennero cosi’ chiamati perche’ furono restaurati oltre un secolo dopo dall’ Imperatore Galba , ma erano gia’ noti come Horrea Sulpicia ; infatti la costruzione primitiva risale alla fine del II secolo a.C. ad opera del Console Servio Sulpicio Galba nel 108 a.C. , la cui Tomba fu trovata nelle vicinanze , infine nel I secolo d.C. vennero restaurati dall' Imperatore Galba , in onore del suo antenato e da allora presero nome di Galbana . Questi Horrea erano dei magazzini annonari di Roma situati nei pressi dell' antico porto fluviale dell' Emporium , posti dietro il Porticus Aemilia come testimonia anche la Forma Urbis Settimio Severo . Vari frammenti delle pareti riapparsero durante la costruzione del moderno quartiere Testaccio , in più punti . La costruzione era stata effettuata interamente in opera reticolata di tufo, ed era organizzata attorno a tre grandi cortili rettangolari e porticati , sui quali si aprivano le tabernae , le botteghe dei commercianti . In ordine di foto : ruderi dell’ Emporium sul Tevere , degli Horrea Galbana , della Tomba del Console Galba antenato dell’ omonimo Imperatore e una pianta della zona4 punti
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Per la serie "a volte ritornano"; già venti anni fa circa chi acquistava all'asta pagava una doppia IVA, quella sui diritti d'asta ed una calcolata sul 15% del valore complessivo (in breve il 3%) Se questa proposta prenderà piede è probabile, a mio avviso, che seguano la strada della modifica alle aliquote IVA, così saranno certi di prendere tutti i soldi, subito, in maniera semplice (niente calcoli astrusi) e senza dover correre dietro al singolo privato/conferente. Giusto un paio di sere fa sentivo in TV che promettevano niente nuove tasse il che vuol dire, quasi sempre, esattamente il contrario. E difatti.... Stanno grattando il fondo del barile e nella loro incapacità di gestire le risorse (leggasi sprechi) e di beccare i veri evasori (non il gelataio per mancato scontrino da 2 euro, ma quelli delle cifre a 6 e più zeri) cosa fanno ? Colpiscono chi, tra i comuni cittadini, ancora ha qualcosa o l'avrà (tassa anche sulle polizze pensionistiche) Che schifo.... Dimenticavo: pare vi sia una soglia minima di valore, pari ad euro 10.000, ma non si sa se per singolo oggetto o per collezione/gruppo venduto. Avessi qualche anno in meno chiuderei bottega e mi trasferirei all'estero3 punti
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Ecco una foto che spero piaccia a Legio II, dal monetiere di Firenze, l'ultima volta che ci siamo recati a continuare il lavoro per il progetto La Moneta - Lorenzo il Magnifico. Sono tutti medaglioni, non affaticatevi a contarli, sono 105 (i cassetti sono 5 in tutto), quelli che nella foto mancano potete vederli esposti direttamente al museo. Questi almeno sono tutti catalogati e anche pubblicati, nei due bei volumi relativi del museo (le foto servono per continuare il progetto La Moneta - Lorenzo il Magnifico che purtroppo va piuttosto a rilento, per usare un eufemismo, il lavoro sarebbe immenso e il tempo e le risorse ben poche. A questo proposito mi vengono in mente le frasi scritte da un utente storico del forum relativamente al progetto, le circa 4000 monete ora presenti nel Sito sono state illustrate grazie ad una congiunzione astrale epocale.. )3 punti
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Addirittura!! Ma no dai, io non credo..È che sai...dopo qualche anno vatti tu a ricordare se in quella scatolina di plastica c'erano 7 o 8 medaglioni...aspetta no, mi pare fossero 6...anzi no, ora che ricontrollo sul foglietto di carta nella scatola leggo "7 med." ma guardando meglio in realtà 2 eran dei grossi sesterzi di Traiano poco riconoscibili...[emoji12] [emoji12] [emoji28]3 punti
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Ciao a tutti, è una vita che non apro un post ma stanotte vi voglio far partecipi del mio ultimo acquisto....vi piace?2 punti
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Bella mostra, davvero interessante, non fosse per il caldo. Gli ambienti non sono ampi e la ventilazione è insufficiente. mi sarei aspettato onestamente di vedere un maggior numero di monete ma quelle esposte sono comunque di qualità e ben illuminate. tra le tante una mi ha colpito, non avendola mai vista prima. Si tratta di un tremisse con monogramma sia al diritto che al rovescio, senza altre legende. Davvero strano..... consiglio chi volesse visitare la mostra di concordare la visita guidata: sono soldi spesi bene. preso infine il librone al bookshop, spinto dalla curiosità di vedere se quel tremisse, probabilmente inedito, fosse maggiormente descritto rispetto alla didascalia in bacheca ma....purtroppo non è così. di primo acchito si apprezzano comunque le qualità delle illustrazioni.2 punti
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Sulla scia di quanto detto da @Illyricum65 vi invito a mantenere moderati i toni e pacate le affermazioni... sarebbe un peccato dover intervenire e chiudere una discussione originata da un utente neo-iscritto prima ancora che abbia avuto il tempo di palesarsi! Suvvia dai! Ci possono essere pensieri altrui che cozzano con i propri... ma non per questo dobbiamo per forza scadere in allusioni di basso stile e luoghi comuni. @Legio II Italica ha espresso la sua opinione. Era abbastanza prevedibile che in un forum composto per la maggioranza da collezionisti non fosse condivisa dai più. Ok, ma evitiamo comunque attacchi infuocati! Qui nessuno vuole "talebanizzare" alcunché: né la musealizzazione totalitaria né il commercio selvaggio e indiscriminato di opere d'arte dalla dubbia provenienza. Impariamo a rispettare le opinioni di tutti e magari argomentiamo le nostre, la bellezza di un forum sta proprio nello scambio reciproco! Personalmente non sono in linea con la posizione di Legio, ma la rispetto. Aggiungo che attaccare i musei purtroppo non ha molto senso perché credo che anche i più volonterosi e innovativi poli museali alla fine devono fare i conti con le risorse che, come in tutti i campi, di questi tempi son quel che sono... Abbiamo un patrimonio ricchissimo e questa, che è una risorsa di prim'ordine, talvolta rappresenta anche un ostacolo non indifferente proprio per la difficoltà di mettere in atto una gestione intelligente, oculata ed economica (nel senso di capace di generare economia). Per ritornare in tema, a mio avviso i medaglioni sono oggetti di indubbia bellezza e pregio artistico come lo sono anche le monete e credo che, come per quest'ultime, abbiano pieno titolo per rimanere inserite nel circuito anche del collezionismo privato e anche in quest'ambito, come in quello pubblico, dovrebbe essere maggiormente incentivata l'emersione e la circolazione dei pezzi tramite pubblicazioni, archivi digitali, siti istituzionali online ecc ecc2 punti
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Sarebbe interessante capire se sia più redditizio fare il tombarolo sul campo o dietro una scrivania2 punti
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Buongiorno, mi hanno risposto con una mail molto generica e riassumendo dice che la moneta verrà emessa per la fine del 2017, quindi niente di nuovo. Ho però avuto la conferma che verrà sicuramente messa in vendita anche sullo shop online.2 punti
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lo sarà sicuramente, grazie @profausto per la tua conosciuta celerità. Se l'utente @Marco123 ci può dare immagini e/o inserire le lettere presenti sotto alla madonna con bambino, la possiamo anche datare con precisione1 punto
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Presente il sabato, ovviamente anche a pranzo (area papalista/milanese), con il tanto richiesto Gazzettino di Quelli del Cordusio Antonio1 punto
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Buona serata a tutti. Anch'io dovrei esserci, pranzo "Serenissimo" compreso. Paolo.1 punto
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Ecco alcune foto con luce diversa del mio esemplare acquistato da @Monetaio1 punto
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Che altro aggiungere..... è un pataccone forse anche dei peggiori, il "bordo a puntini" che sarebbe la perlinatura è orripilante, il bordo inesistente, e ciliegina sulla torta, l'occhio da extraterrestre ( senza pupilla....) . solo un consiglio, esercitati su altre tipologie di falsi, ( come monete più comuni e fatte meglio). saluti TIBERIVS1 punto
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Buonasera, @mfalier grazie mille per l'invito, io mi interesso soprattutto di euro ma essendo un neofita sto imparando moltissimo anche su altre monetazioni, quindi in realtà mi interessano un pò tutte, dalle romane al Regno, sto valutando di ampliare con molta pazienza la mia collezione ma non so proprio cosa scegliere... Il convegno essendo il primo che frequento mi serve anche a questo, a chiarirmi un pò le idee1 punto
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Buona serata Più che un token (cioè un gettone) lo vedrei proprio come tessera mercantile, cioè un piombo (a perdere) che serviva per contrassegnare con un marchio riconducibile ad una famiglia/proprietario, un lotto di merci in deposito e/o a fine spedizione per il ritiro e che, grazie a questa tessera , poteva essere ritirato da chi di diritto. I token servivano a far di conto o rappresentavano un controvalore per ottenere derrate o servizi ed erano in metallo più "duro", come il rame o il bronzo ad esempio; farli di piombo si sarebbero rovinati in un baleno. saluti luciano1 punto
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E' proprio questo il problema: che non si trasformi nell'ennesimo favore alle banche. E non stiamo a ricordare quanti favori le banche e le assicurazioni hanno avuto da questo e dai precedenti governi.............1 punto
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Ciao, in condizioni BB valore facciale dal SPL 67.00 euro , decidi tu cosa fare puoi metterla in un librone e aspettare che sia valutata anche in BB.1 punto
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Ciao @miza e grazie del passaggio. Se vuoi reperire qualche notizia in più sui schutzen-taler puoi visionare la mia vecchia discussione qui: O anche quest'altra di Nando:1 punto
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dovrebbe essere questa riporta qua https://hoehn.bidinside.com/it/lot/4982/pfalz-mosbach-otto-ii-1461-1499-1-2-/1 punto
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MARC AURELE (139-17/03/180) Marcus ئlius Aurelius Verus Auguste (7/03/161-17/03/180) As 174 N° brm_115473 Date : 174 Nom de l'atelier : Rome Métal : bronze Diamètre : 25,00mm Axe des coins : 12h. Poids : 10,97g. Degré de rareté : R1 Etat de conservation : TTB Commentaires sur l'état de conservation : Magnifique patine vert jade épaisse. Très joli revers inhabituel. Petite tache sur la légende. Prix : 175,00 € N° dans les ouvrages de référence : RCV.5067 (425$) - RIC.1106 - BMC/RE.1482 note - MIR.18/272 -9/30 - C.432 (5f.) Titulature avers : M ANTONINVS AVG - TR P XXVIII. Description avers : Tête laurée de Marc Aurèle à droite (O*). Traduction avers : “Marcus Antoninus Augustus Tribunicia Potestate duodetricesimum”, (Marc Antonin auguste revêtu de la vingt-huitième puissance tribunitienne). Titulature revers : MARTI VICTORI - IMP V[I - COS] III// SC. Description revers : Mars debout à droit casqué et drapé debout à droite, tenant une lance de la main droite et un bouclier inscrit SC reposant sur la tête d’un captif. Traduction revers : “Marti Victori Imperator sextum Consul tertium”, (A Mars Victorieux revêtu de la sixième acclamation impériale consul pour la troisième fois). Commentaire à propos de cet exemplaire : Mars Victorieux vient compléter la liste des dieux invoqués après le rétablissement des armées romaines sur le limes. Historique : César dès 139, revêtu du consulat pour 140, Marc Aurèle reçoit en 147 la puissance tribunitienne et succède à Antonin en 161. Son règne personnel est marqué par la guerre parthique (162-165). Après la mort de Lucius Vérus en 169, il doit faire face aux invasions germaniques et à la peste qui ravage l'Empire. Marc Aurèle associe son fils Commode à l'Empire à partir de 175 et meurt de la peste en 180 à Vienne Ovviamente non leggendosi nulla della legenda, ti posto la moneta solamente per identificazione della tipologia . Non considerare TRP e COS.....1 punto
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Io penso che in linea di principio innanzitutto vanno distinti gli fdc per ogni tipologia di moneta.. ad esempio il fdc di un 2 lire cinquantenario non può essere paragonato a un fdc di un 2 lire aquila araldica.. dove possiamo trovare anche fondi speculari invece nel 2 lire 1911 no. Poi nell'ambito sempre del 2 lire aquila araldica se il conio non è nuovo i fondi speculari non si notano... come sulla mia 2 lire 1905.... ma è sempre un fdc anche senza fondi speculari.. ora mi chiedo cosa viene fuori da un 2 lire cinquantenario se il conio non è nuovo? Avrà lo stesso lustro a buccia d'arancia. ? Oppure un lustro più soft? non so se sia possibile dare una risposta a questa domanda.. Si chiede se sia ostico trovare il vero fdc solo per il 2 lire 1911 o per tutte le tipologie monetali del regno.... ovviamente a questa domanda non posso rispondere io che di vere monete belle ne ho viste poche.. sicuramente chi ci lavora ogni giorno ha più possibilità di vedere e fare confronti.. sicuramente per il poco di veramente bello che ho visto posso dire che per alcune monete il divario tra un fdc commerciale e un fdc reale è maggiore rispetto ad altre... però penso che per ogni tipologia ci sia sempre la super moneta che faccia saltare il banco... e non escludo che questo possa dipendere dal conio nuovo1 punto
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Buon giorno! Siamo fuori strada sicuramente non è una Kharruba visto anche il peso (1,64 gr che nelle Kharrube si aggira intorno ai 0,2/0,35 gr) e lo spessore. Si intravedono caratteri cufici, potrebbe trattarsi di un quarto di direhm di Ruggero ma in queste condizioni è difficile dirlo con sicurezza.1 punto
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Credo che accada come succedeva con MALTA alcuni anni fa ..... pronti ..... VIA ....... TUTTO BLOCCATO . Al riavvio ... TUTTO ESAURITO !1 punto
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Dire che nei musei oggi ci siano furbetti è certamente sbagliato. Resta il fatto che senza controllo del materiale o scatole con numeri la situazione è molto ai limiti. La biblioteca dei Girolamini dovrebbe insegnare. Catalogareanche sommariamente e soprattutto fotografare , la fondazione Zeri e il suo archivio fotografico dovrebbe insegnare.1 punto
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Il problema è che a volte,non essendo censiti,spariscono,e non rimangono nemmeno più in quelle scatole...1 punto
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Basterebbe catalogare i sacchi siciliani per riscrivere parecchie cose sulla monetazione siciliana. A proposito di medaglioni, nel 1997 dalle mie parti a Pozzuoli scavarono nelle vicinanze dell'anfiteatro, tra le tante cose ricordo un bel numero di medaglioni ritrovati nelle tombe, quando li vidi erano in una scatola, ora, non dico pubblicarli, ma , almeno, con una digitale fotografarli e renderli fruibili..... Il materiale se non utilizzabile è inutile.1 punto
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Come già detto in primavera, la 2 euro commemorativa 2017 sarà messa in vendita sullo shop on-line del museo durante gli ultimi 15 giorni di novembre, la data precisa è ancora in via di definizione.1 punto
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Probabilmente una imprecisione dell'articolo. Immagino intenda anche tra imprese del settore privato.1 punto
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Il miglior lavoro in assoluto sulle titolature imperiali (tra l'altro anche a buon mercato) è D. Kienast, Römische Kaisertabelle, nuova edizione a cura di W. Eck e M. Heil, Darmstadt 2017. L'unico scoglio potrebbe essere il fatto che è scritto in tedesco, ma è veramente molto facile da consultare, anche per chi fosse digiuno di lingua tedesca.1 punto
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Allora a Federico oneri et onori. Spero ci sia Antonio con i gazzettini.1 punto
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Vi prego di scusarmi ma come sapete la Galeazza è la moneta dei miei sogni, ma qui vi ripropongo un pezzo di storia. Nella battaglia di Lepanto (o delle Curzolari, come allora si tramandò) il fattore vincente, fin dall'inizio, fu l'intervento devastante di cinque galeazze, irte di cannoni, trainate a forza di remi sulla punta dello schieramento cristiano-cattolico. Le galeazze sono riprodotte da un bassorilievo esistente nella chiesa di San Pietro in Castello, che adorna l'altare. Fu un ex voto commesso da un Nobil Homo allo scultore Domenico da Salò o Saldio. Probabile che uno dei sei capitani delle galee abbia ordinato l'e voto. La galeazza a vela e a remi è riportata: con le bandiere e all'atto di correre all'arrembaggio, manca dei pavesi, sui quali, doveano star dipinti gli scudi del comandante e del provveditore. Francesco Duodo, l'ammiraglio Comandante delle Galeazze1 punto
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Oggi recupero brevemente questa discussione per dirvi che, dopo essere entrato in contatto con la curatrice del museo in cui è conservato l'Heslington Hoard, qualche settimana fa, la stessa, mi ha inviato (omaggiandomi!) via posta in alta definizione tutte le immagini dei 297 pezzi imitativi appartenenti al ripostiglio. Che dire... come sempre grande disponibilità, professionalità e cortesia da parte delle istituzioni museali britanniche! Disponibilità che vorrei condividere con voi riportandovi una moneta simbolo (per me!) presente in questo deposito che rappresenta un po' la sintesi della mia passione per le monete imitative in genere e per le monete dell'Impero Gallico. Si tratta di un antoniniano di Tetrico I (dai residui di corona potrebbe trattarsi di un pezzo ufficiale) usato come tondello balnk per coniare una imitazione del tipo FEL TEMP REPARATIO (cavaliere disarcionato): (Foto proprietà dello Yorkshire Museum) E' la prima volta che vedo un esempio di riuso del genere ed essendo rimasto a bocca aperta di fronte a tanta bellezza e a tanta storia, ho pensato di condividerlo con voi!1 punto
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Finalmente in collezione l'ultima data mancante Aspetto con ansia che mi arrivi.1 punto
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Questo è un tondello che ho inseguito per una vita.. Una vita dedicata alle passioni, alla ricerca, all'arte e a tutte le sue forme espressive. Un periodo dove la zecca Palermitana ha offerto straordinari nominali, per raffinatezza stilistica e incisoria, dove la simbologia e i suoi messaggi riuscirono a parlare con tutti.. Questa tipologia per coloro che non la conoscono e davvero ardua da reperire, se poi ci mettiamo anche la conservazione che arriva abitualmente a malapena a far intravedere sia l'aquila al dritto, che il valore nominale al verso, immaginiamo cosa possa riservarci un tondello come questo di ben 31 grammi in rame... Vagai per diversi lustri, ma alla fine ti incrociai, volli come l'Alfieri, e mi inchinai alla tua dolce visione.. Eros - Palermo Ferdinando III 10 Grani 1801 -1 punto
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Davvero divertente moneta (adoro il colore!). Sono d'accordo con il tuo Attribuzione: straight-base 2, piccoli 8’s, grandi lettere. Grado? Rilevo la possibilità di affari divertenti un po' il naso di ponte della Libertà, ma—come la moneta rimane grigia e originale—non sembra importante. Mio parere, per quello che vale, è che va il half-dollar 1828 un americano F+ = F15. Grande moneta da tenere, ci scommetto. (Andy Jackson è stato eletto presidente dell'anno che è stato coniato)! v. --------------------------------------------------------- A really fun coin (I love the color!). I agree with your attribution: straight-base 2, small 8’s, large letters. Grade? I note the possibility of a little funny business on the bridge of Liberty’s nose, but—as long as the coin remains gray and original—it doesn’t seem important. My opinion, for what it’s worth, is that your 1828 half-dollar goes an American F+ = F15. Great coin to hold, I’ll bet. (Andy Jackson was elected president the year it was minted!) v.1 punto
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La versione integrale del volume è disponibile al seguente link: https://www.lamoneta.it/files/file/378-discorso-sopra-laggiustamento-della-moneta-e-cambii-del-regno-di-napoli/1 punto
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Parlare di Lucca poi vuol anche dire parlare del monogramma H sulle sue monete medievali, vuol dire San Martino, ma in particolare vuol dire Volto Santo. Per arrivare alla monetazione moderna lucchese e in particolare alla Santacroce, il cammino è lungo, ma certamente un pò bisognerà percorrerlo partendo da più lontano da quando si vede per la prima volta sulla monetazione lucchese il Volto Santo. Volto Santo vuol dire sei secoli di monetazione lucchese dal XIII secolo fino al XVIII compreso, una eternità, un binomio indissolubile, Lucca e le sue monete e il VoltoSanto. Mi piace ricordare quanto dice Franca Maria Vanni a proposito ed è bellissimo in " L'iconografia del Volto Santo nella monetazione lucchese ", in Numismatica e Antichità Classiche, Quaderni Ticinesi, XXXIII, 2004 : " colui che al di sopra di ogni regime politico era stato l'unico vero signore della città, il Volto Santo ". In queste poche parole si racchiude un pò il significato che va oltre il simbolo, il cristiano, l'identità cittadina, il Volto Santo rappresenta di fatto Lucca. La scelta di solito ricadeva sul Santo Patrono della città, nel caso di Lucca si opta per il Crocefisso arrivato a Lucca da lontano, dall'Oriente ; la leggenda narra che fu scolpito da Nicodemo che si ricordava della crocifissione. Quando arrivò in nave nacque una disputa tra Luni e Lucca per appropriarsene ; si decise di affidarsi al giudizio di Dio mettendo il Crocefisso su un carro trainato da due buoi, i quali una volta liberati si diressero verso Lucca. La città festeggiò per questo avvenimento, invece, delle due ampolle contenenti il sangue di Gesù, una fu data a Lucca, una a Luni. La fama del Volto Santo si diffuse rapidamente anche oltre Lucca, in tutta la cristianita' in quanto rappresenterebbe il vero volto del Cristo. Gli incisori in realtà non seguirono poi più di tanto almeno all'inizio quanto rappresentato sul crocifisso, ma lo interpretarono, secondo i loro gusti e quelli del periodo storico, in un certo qual senso potremmo anche dire che il Volto sulle monete segue l'arte, il suo sviluppo, la sua evoluzione, il Volto Santo è anche figlio del suo tempo nei sei secoli in cui fu rappresentato nelle monete lucchesi. Per arrivare alla monetazione moderna lucchese e alla Santacroce però dovremo per forza riferirci alla partenza medievale con le raffigurazioni dello stesso sui grossi lucchesi e poi da lì proseguire.1 punto
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L'altra sera al circolo ho avuto la possibilità di vedere e di godermi questa piccola moneta quasi impossibile da rintracciare e da poter toccare con mano. Di proprietà di un vecchio collezionista ho pensato, visto la rarità, di fotografarla per permettere anche ad altri di apprezzarla come è capitato a me. Si tratta di un denaro di II tipo di Emanuele Filiberto conte di Asti . https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EFCA/2 Moneta molto rara e rarissima in questa conservazione! Sul MIR classificata al 48a battuta al titolo di denari 0,15 al taglio di 107 pezzi al marco da Ludovico Mulazzo. spero di aver fatto cosa gradita..1 punto
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Giusto mettere queste date in agenda, certamente l'interesse si concretizzerà più avanti a ridosso delle date, ma intanto le fondamenta le hai messe e Verona e' sempre Verona per pubblico, interesse, meeting point, il pranzo sociale, Verona e' indubbiamente monete ma direi il momento più alto di socializzazione, di incontro e dialogo reale della nostra Numismatica.1 punto
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Eccola....l'ho già postata in passato in un'altra discussione, ma farla rivedere che male fa1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Slovacchia Anno: 2014 Tiratura: 988.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Note: sarebbero state 3 monete, ma due le ho rimesse in libertà1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Slovacchia Anno: 2013 Tiratura: 976.700 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)1 punto
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Presso la biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria ho consultato il libretto di Fabrizio Biblia intitolato Discorso sopra l'aggiustamento della moneta e cambii del regno di Napoli. Nell'opuscolo, pubblicato nel 1621, l'autore propone - tra le altre cose - un "artificio" per risolvere l'annoso problema della tosatura. Qui di seguito alcune pagine: Sul sito della Treccani è possibile reperire una breve biografia (redatta da Giuseppe Galasso) del maestro di zecca: http://www.treccani.it/enciclopedia/fabrizio-biblia_(Dizionario-Biografico)/1 punto
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