Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/17 in tutte le aree
-
Ho partecipato al congresso con il Gruppo del Cordusio. La buona riuscita si è avuta grazie ad una impeccabile organizzazione del Circolo Numismatico di Bergamo, dalla partecipazione dei circoli e dai contenuti delle relazioni. Dopo che gli atti verranno pubblicati e inviati per email a tutti i circoli che erano stati invitati, sono certo che chi non ha potuto partecipare leggendo le relazioni sarà spronato ad aderire a questa iniziativa e proporre spunti su cui discutere nel prossimo futuro. Questa aggregazione tra Circoli potrà solo fare del bene alla nostra amata Numismatica.4 punti
-
Roma, un giorno imprecisato del 1586. Gli operai che lavoravano al disfacimento dell’antico Patriarchio per la realizzazione del nuovo Palazzo Lateranense rinvennero, tra le macerie del vecchio edificio, una cassa di ferro, contenente 125 aurei di vari imperatori tardo romani e bizantini. L’erudito Cesare Campana, descrivendo il rinvenimento ad appena un decennio di distanza, riferiva come vi fossero nominali appartenenti a Teodosio, Arcadio, Onorio, Teodosio II, Valentiniano III, Marciano, Leone, Giustino, Giustiniano, Tiberio, Foca ed Eraclio. Il sommo pontefice Sisto V Peretti, attribuendo l’eccezionale rinvenimento alla Provvidenza e interpretando le monete come un atto di devozione dei singoli imperatori verso il Laterano, luogo del battesimo del Santo imperatore Costantino, decise di elevare gli aurei alla condizione di reliquie e dotarli di speciali privilegi. La presenza nel santo gruzzolo di numerosi esemplari raffiguranti imperatori dalla dubbia condotta sollevava certamente qualche problema dottrinale: il pontefice superò l’impasse convocando un’apposita congregazione che studiasse il caso e, alla presenza di teologi del calibro del Bellarmino, spiegò come non fosse sua intenzione canonizzare gli imperatori eretici, ma lodare le buone azioni che pure avevano compiuto. Il 1° dicembre 1587, con la bolla Laudamus viros gloriosos, Sisto V ufficializzò la santità degli aurei e concesse numerose indulgenze a chi li avesse portati con sé o semplicemente venerati. La maggior parte delle monete recava al rovescio una croce o un cristogramma, così tra il popolo – per un ingenuo collegamento con Sant’Elena, che verso il 340 aveva recuperato la Santa Croce – vennero chiamate Santelene. Gli aurei indulgenziati vennero donati dal pontefice alle personalità più eminenti del tempo: ne fece omaggio all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, ai principi Cristiani e ai cardinali di Santa Romana Chiesa. Questi ultimi spesso li donarono, a loro volta, alle Chiese cui erano legati, perché ne facessero oggetto di devozione: il cardinale Bernerio d’Ascoli ne regalò uno alla Chiesa di S. Caterina in Piazza S. Pietro, il cardinale Tolomeo Gallio alla Chiesa di S. Maria della Purità, il Monsignore Sangalletto alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Le monete del tesoretto lateranense, in tal modo, confluirono in diverse Chiese d’Italia e – probabilmente – d’Europa, dove venivano venerate in occasione dell’Invenzione e dell’Esaltazione della Santa Croce. Pochissimi esemplari sono arrivati ai giorni nostri, complice anche l’allontanamento dei fedeli dal culto delle reliquie: Lucia Travaini - che ha brillantemente studiato il caso - ne ha individuati due a Milano (uno nella Chiesa di Sant'Alessandro e uno nella Chiesa di Sant'Antonio Abate) e due a Roma (uno nel tesoro del Capitolo di San Pietro e uno a San Giovanni in Laterano), ma è probabile che molti altri giacciano ormai dimenticati nei cassetti di qualche sagrestia. Rimandi bibliografici: L. Travaini, Il lato buono delle monete: devozione, miracoli e insolite reliquie, Bologna 2013. L. Travaini - P. Liverani, Il tesoro del Laterano e la bolla numismatica di Sisto V del 1587, «Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia» LXXXI (2007-2008), pp. 249-282. L. Travaini, La bolla numismatica di Sisto V, i riti di fondazione e due monete reliquie a Milano, «Sanctorum» 4 (2007), pp. 203-240. (N.B. L'aureo di Eraclio, presentato in calce, non appartiene alle 125 monete del ripostiglio lateranense, ma ha puro scopo esemplificativo)3 punti
-
Questi due lotti sono acquistabili in una prossima asta (Ho fatto segnalazione e spero le ritirino .... ). Il primo lotto è di due esemplari del denaro di Raimondo con chiavi e torri. . Il secondo lotto è di due esemplari del soldo di Antonio II.3 punti
-
3 punti
-
Che Maria Teresa abbia fatto molto a Milano anche nel campo del sociale è cosa risaputa. Questa estremamente rara medaglia di Ranieri 7 ci mostra, oltre a una Maria Teresa velata al diritto, una scena con nel campo del rovescio la Dea Giunone Lucina seduta con un piccolo bambino in fasce in grembo. Medaglia opus Kraft del 1774. La mortalità infantile era una piaga sociale del tempo e l'Amministrazione preoccupata di questo, decise di formare delle donne col compito di diventare esperte nell'ostetricia. Nel 1768 si presero accordi con l'Ospedale Maggiore di Milano che organizzò corsi di istruzione per donne a tale scopo. Successivamente nel 1770 Maria Teresa ordinò la istituzione di 2 scuole di ostetricia, una a Milano, una a Mantova. La medaglistica ancora una volta racconta e ricorda quanto fatto nel tempo e gli avvenimenti.2 punti
-
Grazie a tutti per i preziosi consigli, ora ho le idee più chiare....Non mi farà più paura comprare una moneta che mi piace, anche se di un periodo storico diverso da quello che mi ero prefissato...e comprerò finalmente i libri che è un bel pezzo che mi ero ripromesso. Grazie di nuovo2 punti
-
Una collezione nasce dalla passione..., si colleziona sempre per pura passione. La numismatica non è un investimento in banca, è una passione, è bene ricordarselo. Quindi nel tuo caso, ti consiglio di non farti troppe domande prima di comprare una moneta, se la moneta ti piace (ti suscita delle emozioni) comprala, altrimenti no. Ovviamente è molto importante, come ti hanno già detto, documentarsi e studiare le monetazioni che suscitano il tuo interesse. Saluti2 punti
-
Per poter capire cosa e come collezionare a mio avviso è indispensabile conoscere e approfondire la storia dei periodi di tuo interesse, da ciò che hai scritto riferendoti al follis come tipologia monetale di possibile sviluppo collezionistico ne consegue la necessità di approfondire un po' tutto il periodo inerente all'emissione di suddetta moneta vale a dire il periodo tardo antico a cominciare dalla fase della tetrarchia, quindi i primi acquisti per un numismatico che ambisce a organizzare una collezione più sistematica non sono tanto le monete ma i libri sia di ambito storico che numismatico, approfondendo la storia monetaria tardo antica potrai scoprire cose nuove che potranno accrescere il tuo interesse, affinarlo e renderlo più consapevole rendendo di conseguenza sempre più chiara l'impostazione che vorrai dare alla collezione... una cosa che scoprirai ad esempio te la anticipo e riguarda proprio il nominale di tuo interesse, il termine follis probabilmente nel IV secolo non individuava una specifica tipologia monetaria ma una moneta di conto, solo più tardi passerà ad indicare una specifica moneta enea da 40 nummi, la nomenclatura monetaria tardo antica è uno dei guazzabugli numismatici più complessi e di difficile districamento... in ultima analisi il mio consiglio è quello che tanti saggi numismatici hanno raccomandato: prima i libri e poi le monete...2 punti
-
non dimentichiamoci di questa rarissima 1856 con legenda errata TUR al posto di UTR2 punti
-
Grazie@Poemenius per avermi chiamato in causa. La forma Grimohaldus esiste ed è attestata. Oltretutto la presenza di una consonante fricativa glottidale sorda (h) tra due vocali (o - a) evita lo iato, rendendo il nome più facilmente pronunciabile da chi parlasse una lingua di ceppo germanico.2 punti
-
Ho creduto da subito a questo progetto, ho vissuto quello che avrebbe provato ogni appassionato al posto mio. Emozioni, ilarità, curiosità, stupore, attenzione, il pensiero inevitabilmente proiettato al futuro, dove la sala gremita dalle rappresentanze dei circoli bisbigliava, mentre il relatore di turno esponeva il programma.. Sarà stata la sublime cornice, ma per un'attimo ho vissuto tutto questo, forse complice il desiderio di veder realizzato un'idea, il pensiero di molti, o forse l'enfasi di qualche portavoce.. Sta di fatto che la giornata si è svolta al meglio, già il fatto di esserci riusciti nell'intento è molto, se poi penso a quelle che sono le intenzioni e ciò che si è proposto, direi che il risultato è più che soddisfacente. Abbiamo posato le fondamenta per un interscambio fra tutti i circoli Italiani, abbiamo creato un serbatoio di idee dove dar vita a progetti e relazione fra ogni realtà della penisola e isole comprese. Una grande opportunità per non perdere identità, e dar nuovi stimoli a tutti, una speranza, una convinzione, per la nostra numismatica, per le nostre realtà, per le nuove generazioni che raccoglieranno il nostro testimone, insomma per tutti quelli che ci credono ancora, e che vogliono nuovamente partecipare insieme a questa meravigliosa avventura della vita... Eros2 punti
-
Nella speranza che non archiviate tutto come "questione di lana caprina", voglio parlarVi di come ho impostato questa ricerca (euristica a base empirica) per dare una risposta a quella che può essere considerata una semplice curiosità, ma che - a mio avviso - merita un minimo d'inquadramento. Mi riferisco alle monete dell'Impero coniate negli anni 1939 e 1940 che sono state protagoniste di un cambiamento di lega passando dal Nichel-Cromo al Ferro-Cromo perdendo man mano il Nichel sostituito dal ferro. Innanzitutto ho cercato di individuare quale fosse la calamita più adatta alla bisogna, ossia abbastanza sensibile da individuare quale sia il limite oltre il quale non occorre andare. Dopo diverse prove, ho notato che una calamita (al neodimio) che generi un campo magnetico da 3.500 Gauss (o 0,35 Tesla se preferite) è il mezzo ideale per procedere: aumentando sino a raddoppiare non si nota alcun miglioramento, diminuendo si rischia di perdere una o più leghe. Dopo aver sottoposto centinaia di monete (per fortuna questi tondelli d'Acmonital si possono comprare per pochi euro al chilo), sono giunto alla conclusione che esistano fondamentalmente 5 tipi di lega. Una precisazione: ho scelto di definire queste monete "calamitabili" anziché "magnetiche" poiché esse rispondono (o meno) ad una calamita, ma non divengono esse stesse calamite se non per una piccola fase transitoria e di estrema debolezza. - la prima è quella composta da Nichel e da Cromo, totalmente NON calamitabile (curioso che quelle di solo Nichel siano invece estremamente calamitabili come quelle coniate nel 1936); - l'ultima, la quinta, è quella FORTEMENTE calamitabile composta da Ferro e da Cromo dove la moneta si riesce a staccare a fatica dalla calamita; - in mezzo ci stanno tre tipi di lega (non sono riuscito ad identificarne altre...) che reagiscono alla calamita in tre modi diversi (ben precisi, come potete vedere nello schema qui sotto: Ovviamente le divisioni sono valide per tutti i quattro valori (2 e 1 Lira, 50 e 20 centesimi) e anche per i Lek del 1939. Per i Lek del 1940, forse perché coniati avanti nell'anno, non ho ancora trovato monete meno che "fortemente calamitabili"... diciamo che "ci sto lavorando", dopotutto i Lek, rispetto alle Lire, sono molto meno reperibili. Un'ultima curiosità: una piccola percentuale delle monete appartenenti al 3° tipo (DEBOLMENTE calamitabile) e solo a questo, presentano una risposta diversa a seconda di dove si posizioni la calamita. In pratica, esse risultano rispondere all'attrazione magnetica lungo tutto il bordo, mentre se si avvicina la calamita lungo la perpendicolare al centro della moneta non si ha alcun effetto magnetico (anche qui valido per tutti e quattro i valori). Se qualcuno ha nozioni di fisica non elementari, probabilmente mi può spiegare il fenomeno... Se poi, qualcuno ha ottenuto altri risultati, sarò ben lieto di apprenderli.1 punto
-
Ciao @Martin_Zilli E' ancora una bellissima piastra però!! E' una frattura di conio quella al dritto tra ore 14 e ore 16? Di 4 piastre postate, non ce ne è una di uguale per punteggiatura, come volevasi dimostrare!1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Secondo me Treviri RIC VI 899. Ti consiglio di aspettare pareri più autorevoli visto che sono ancora un novizio sulle monete romane.1 punto
-
Dopo due anni e mezzo vado ad aggiornare la lista aggiungendo questi 4 valori "strani" trovati ultimamente in rete. Ricordo che per partecipare basta trovare un valore strano diverso da quelli già presenti nella nuova lista che andrò ad inserire tra poco. 39 Batz - Vaud (cantone svizzero) 10½ Batzen - Neuchatel (cantone svizzero) 1/400 Dollar - Nigeria 23 Ducati - Fiandre1 punto
-
Ciao, sestino/ forse il mezzo (per diametro ma ci vorrebbè il peso che non hai) Giovanna+carlo1 punto
-
Personalmente non mi interessano acquisti non conformi alla collezione che ho e che desidero..... racchiude quasi 150 di Storia, non ci si può certo annoiare. Attualmente mi sto concentrando su Vittorio Emanuele III, a mio avviso le monete più affascinanti in assoluto ( e non solo per l'Italia). Parallelamente o in seguito, cercherò di "completare" la collezione Regno D'Italia, restando sempre su esemplari non troppo impegnativi. Fatto ciò vorrei passare ad un livello successivo : monete dello stesso periodo, ma tendenzialmente fdc in oro/argento , scegliendo tra quelle meno diffuse e ovviamente quelle che mi appassionano maggiormente. Il Regno mi piace così tanto che vorrei quindi 2 collezioni parallele: una più completa e varia, l'altra con pochi pezzi ma importanti e selezionati. Dopo il Regno passerò alla Repubblica. Viva la numismatica italiana !1 punto
-
Antonio, la foto rende benissimo la qualità del metallo. La zona d'ombra a sinistra puoi attenuarla leggermente facendo riflettere un po' di luce con una lastrina di plexiglass orientandola nel giusto modo.1 punto
-
Complimenti davvero.... Avete postato delle vere chicche... Non sapete quanto vi sto invidiando...1 punto
-
Ciao a tutti, solitamente le medaglie rientrano in modo molto marginale nelle mie collezioni ma quando ho visto questa me ne sono innamorato subito visto il soggetto e visto il risultato estetico ottenuto dall'incisore. Si tratta di un bel "bestione" da 8,3 cm di diametro e 1 cm di spessore per circa 350 grammi di peso realizzato dalla Regia Zecca nel 1934 per mano dell'incisore Attilio Motti (lo stesso dei 5 centesimi "spiga", 10 centesimi "ape" e varie altre monete del Regno d' Italia) che morirà poi l'anno seguente. Il soggetto è il Pantheon di Roma che per quanto mi riguarda è uno dei luoghi romani a cui sono più affezionato e dove cerco sempre di andare a fare una visita quando capito in città. Spero che le foto allegate rendano l'idea dell'effetto prospettico che l'incisore è riuscito ad ottenere, mi ha ricordato quello che ho visto in alcune medaglie di Pio IX come ad esempio quella per la ricostruzione della Basilica di S. Paolo o alcune piastre papali. Spero vi piaccia. Saluti Simone PS Allego anche delle foto reperite online per un confronto rapido1 punto
-
Certo che é sempre la stessa... Ma così va fotografato quel dritto! Dritto notevolissimo, buccia d'arancia qua e la pure.1 punto
-
Hanno appena applicato una estensione da tre o cinque a dieci anni sulla prescrizione delle cartelle esattoriali applicable n maniera retroattiva.......quindi figurati un po' se si preoccupano di legalità, costituzionalità o diritto.....sono gli ultimi sussulti, spero, di un pesce morente...1 punto
-
Credo e spero che questa legge non passerà. Ne sono convinto (ma a scanso di equivoci sto facendo gli scongiuri) E' una legge sbagliata nella sostanza e nella forma. Si vuole tassare una plusvalenza senza dare la possibilità di mettere in detrazione una eventuale minusvalenza e, in ogni caso, non dà la possibilità di documentare l'acquisto per quanto acquisito in precedenza. Se fosse poi come in America, dove determinati acquisti sono deducibili dalle tasse ok, ma così.... La retroattività poi non è una cosa ammissibile, in un Paese civile. Circa 20 anni fa fu introdotta una doppia IVA per gli acquisti all'asta: una sui diritti ed una sul 15% del valore (in pratica era il 3% dell'aggiudicato); è probabile che alla fine ritornino a qualcosa di simile, da applicare ai venditori. Dovesse mai passare una legge del genere sarebbe a favore di commercianti austriaci e tedeschi che, potendo pagare per contanti, acquisterebbero "in nero" tante belle cose, pagandole meno di quanto le pagherebbero ora. E lo Stato italiano....ciccia1 punto
-
Sempre in tema Parpagliola di Milano, ho preferito continuare questo ottimo post che aprire uno nuovo, in modo di riportare anche in alto quanto già detto ( e grazie!) Ho questo pezzo che per tutto quello letto (volute dello scudo convesse, ali dell'aquila aperte, mancanza di data, leggenda PROVIDENTIA non interrotta) dovrebbe essere assegnata a Filippo II, tra il 1556 e il 1598, giusto?1 punto
-
E dopo questi interventi di lezione fotografica (che francamente QUI, in QUESTA discussione poco si attenevano al topic) anche a me passerebbe la voglia... Vorrei tranquillizzarti. Anche @tonycamp1978 ha fotografato la moneta senza troppe accortezze "stilistiche", e come vedi è riuscito benissimo nel suo intento, cioè far CAPIRE cosa c'è nella parte più superficiale del metallo. Io ho precisato che non sono soddisfatto della MIA fotografia, essenzialmente perchè "alcuni" non aspettavano altro di vedere fotografata questa moneta per gettarvi fango sopra. Non perchè volevo postare la foto eccezziunala del secolo. Non tenere conto quindi dei lati tecnici dietro lo scatto. Non è questa la discussione per mostrare foto reali, è una discussione invece per cercare di capire il metallo. Se il metallo è leggermente giallino, non fa niente, l'importante è che si capisca. Ti prego, posta delle foto come ha fatto Antonio, così capiamo. Siamo qui per imparare, non per far vedere le foto più belle. Ci sono discussioni appositamente aperte in cui possiamo disquisire di luce calda/fredda e via dicendo... Qui ci concentriamo su tematiche specificamente di valutazione, e le foto, come vengono vengono, sono un mezzo per CAPIRE. Aspettiamo le tue foto Basta che si veda la moneta, la brillantezza senza bruciature, e siamo DAVVERO CONTENTI (e grati)1 punto
-
Cuba, 25 centavos 1989 "Intur", fiore di mariposa,1 punto
-
Ben trovati, tanto per dare un'indicazione puntuale alla domanda di @O'trebla io colleziono i "Marenghi del Regno d'Italia" in alta conservazione varianti incluse. Sono partito da qualche marenghino ricevuto in regalo per occasioni particolari (tipo il diploma...) e poi piano piano mi sono appassionato. Ad oggi ho completato Umberto I e mi sto concentrando sulle rarità elevate di Vittorio Emanuele II, di V.E. III ho solo 2 pezzi ma prima o dopo ci arriverò... La mia idea di fondo è quella di arrivare un giorno ad avere la collezione completa ma nel frattempo qualche divagazione, sempre rimanendo sul Regno d'Italia, me la concedo!!! Un caro saluto a tutti, Massimo.1 punto
-
Scarsa affluenza per quanto riguarda il mercatino , gran interesse invece per il pranzo proposto dalla Pro Loco di Giaveno. Esperimento da ripetere in primavera. p.s. recuperato un buon numero di gettoni per la mia collezione1 punto
-
Sempre preciso, grazie! Qui ad Aosta di Savoia se ne trovano tante, ed è un piacere riuscire a dare una catalogazione a ogni pezzo con il vostro aiuto.1 punto
-
Che quando compri una moneta che ti piace i soldi non sono mai buttati via, se invece collezioni per poi rivendere un domani allora il discorso cambia...1 punto
-
1 punto
-
Confermo quello che dice @Illyricum65, trattasi di una BELLISSIMA RIC VII, Siscia 62... Rarità R3! Complimenti... e anche la foto non è affatto male, soprattutto sapendo che strumento hai utilizzato! :-) Ciao.... UnTWF invidioso! :-)1 punto
-
Lascia stare,con tutto il materiale che c'è,per spulciare,solo di straordinari,costerebbe il triplo1 punto
-
Ciao a tutti, ho avuto modo di prendere questa bella moneta per una piccola cifra, complice del prezzo basso l'usura accentuata ed un dubbio sull'autenticità del venditore, l'ho presa perchè tipologicamente mi mancava. Secondo me è autentica, anche se il colorito mi lascia un pò perplesso, ma anche se fosse un falso d'epoca sarei contento lo stesso. Il contorno è anonimo, ho fatto la scansione dell'unica parte in cui si intravede qualcosa. Il diametro è di 31 mm. esatti ed ha un peso di 13,25 gr. secondo voi?1 punto
-
Ciao gente Ecco le foto della moneta fuori busta...che dite il bb ci sta? nella prima foto si vede pure un pò di basettone1 punto
-
Ho letto con molto interesse, tutta la discussione e attendo eventuale pubblicazione degli atti del Convegno. Grazie a tutti1 punto
-
In Giacosa , nel 1973 , l'attribuzione è ancora a Therma , mancando 20 anni agli studi di Liampi con la riattribuzione ad Argilos : l'esemplare pubblicato da Giacosa è quello in origine di discussione in asta 51Gallery . Incuriosisce che quasi contemporaneamente al Giacosa ( 1974 ) Cahn e gli altri estensori del catalogo Kunstfreundes , ( per l'esemplare di periodo più recente ) abbiano indicato l'attribuzione a zecca sconosciuta .1 punto
-
Io penso che ci sarò il 24 e 25. Girerò per gli stand per raccontare l'evento, magari pubblicizzare chi vorrà presentarsi ed incontrare vecchi amici, insomma tante strette di mano, foto, video; un bel weekend!1 punto
-
Colgo al volo il tema da te proposto per spiegare un po le due foto: - la PRIMA ha una luce diretta sulla moneta non proprio perpendicolare proveniente dall'alto parte destra (faretto alogeno) che colpisce la moneta un po obbliqua con l'intento di far notare un po quella rugosita' del metallo che tanto si nota sulla tua Fabrizio... ovviamente dal punto di vista stilistico non e' il massimo perche' purtroppo non riesco ad evitare il riflesso sulla moneta... pero' anche se antiestetica e' comunque una foto molto indicativa perche' fa comprendere all'osservatore la reale qualita' del metallo. - la SECONDA ha una illuminazione con luce naturale proveniente da dietro la moneta, cioe' la luce che proviene dalla finestra (non forte perche' comunque non ci sbatte il sole) e' come se illuminasse me che sto fotografando. Dal punto di vista estetico mi piace di piu' perche' riesco ad ottenere una illuminazione diffusa senza fare riflesso sulla moneta... ovviamente meno luce c'e' sulla moneta meno dettagli si percepiscono... ad esempio la rugosita' del metallo non si puo' notare... e poi ho anche problemi di messa a fuoco... infatti la foto e' un po piu' piccola di dimensioni... veniamo al punto della questione da te sollevata,cioe'... se c'e' in questa foto qualche dettaglio che potrebbe far rilevare l'alta conservazione della moneta... io direi che i punti in cui spicca il colore bianco e' sinonimo di lustro, ad esempio sulla tempia c'e' carenza di lustro, infatti e' piu' scuro, ed anche leggermente sulla mandibola e sul collo c'e' carenza di bianco... questo infatti si puo' notare ben visibile nella prima foto con forte illuminazione.... da notare anche come la punta del naso sia leggermente piu' scura... Altro aspetto da notare e' come il metallo abbia una superficie pulita.. secondo me, quando c'e' luce sottoesposta, la rugosita' del metallo significa l'effetto contrario, cioe' un metallo usurato... per fare un paragone posto la foto dell'altra 2 lire 1911 inferiore che ho, con luce sottoesposta (anche se non fotografata allo stesso modo) e notate le differenze... il bianco e' molto piu' fiacco e il metallo piu' ruvido.1 punto
-
Buona Domenica gente... grazie dell'apprezzamento, come scrivete la moneta si avvicina allo splendido, il dritto in particolare a me piace da impazzire anche cercando online o in vecchie aste non se ne vedono molti ritratti così espressivi, ben conservati e con i capelli così definiti. Anche al rovescio le due T che di solito sono molto deboli si leggono bene e anche il resto delle scritte sono belle spesse. La monetina poi non sembra mai esser stata pulita. Il perito l'ha chiusa qspl! che dire sono orgoglioso di questa piccolina. Qui vi posto il 2 quattrini che avevo già in collezione, questo lo acquistai in asta tempo fa, era giudicato BB. Che dite?1 punto
-
Mi spiace, ma i "paralleli" che avevo postato ai tempi, si sono persi .... un paio, però, li ho conservati: Leonardo Loredan. Difficile non vederci una somiglianza.1 punto
-
五十三 significa 5 x 10 + 3 = anno 53 era Showa = nostro 1978 ____________________________________________________ Guinea Bissau - 1 Peso del 1977 - Pianta di cereali1 punto
-
Ciao @Liamred00, Pensavo proprio in questi giorni ad una discussione del genere. Ottima iniziativa Partecipo con due monetine della Gambia 1 butut 1974 arachidi 6 pence 1966 FS (6,600 pezzi coniati) aArachidi1 punto
-
Non entro nel merito sulla autenticità o meno del famoso tetradramma di Zankle, che insieme all'altrettanto famoso tetra di Aitna sono custoditi - come ben sapete - presso il Gabinetto Numismatico della Biblioteca Reale di Bruxelles (collezione L. De Hirsch), ma cercherò di rispondere al quesito numero due. Come aveva ben evidenziato il prof. Manganaro nel suddetto articolo, con l'occupazione di Zankle da parte dei Messanioi e la conseguente fuoriuscita dei Zanklaioi dalla loro patria, questi ultimi dovettero rifugiarsi in qualche centro della loro chora; che Manganaro identifica "certamente" con Mylai, la quale verrebbe a configurarsi come una vera e propria subcolonia. Lo studioso a tal proposito ricorda infatti il trasferimento di altri greci in diverse città, come gli Aitnaioi che si stabilirono ad Inessa o i Geloi che andarono presso l'Eknomos Falarideo (vicino Licata). Queste comunità (gli Aitnaioi di Inessa e gli Zanklaioi di Mylai) pur trovandosi lontano dalle loro metropoli, mantennero il proprio nome, coniando nominali minori (litrai) tipologicamente affini a quelli delle loro città d'origine, i quali si integravano alla monetazione più pesante delle altre poleis siceliote. Allo stato attuale delle mie conoscenze, la zona di Milazzo ed in particolare quella del Castello - che come Lei ben sa corrisponde all'acropoli della città antica - è ricchissima dal punto di vista archeologico, infatti so bene che questa zona ha restituito molte monete e reperti che vanno dalla preistoria al periodo medioevale, ma nello specifico non so di che tipo di emissioni si tratta. A mio avviso, il nodo cruciale per rispondere alla sua domanda, è capire: - Quante monete dei Danklaioi sono state rinvenute nel sito dell'attuale Milazzo ? - Si tratta di rinvenimenti sporadici o copiosi ? Conoscere questi dati sarebbe fondamentale, per poi formulare tutta una serie di ipotesi sulla presenza o meno di una zecca, perchè le emissioni di Zankle, così come quelle di Rhegion si rinvengono principlamente nei territori tra le due sponde dello stretto e anche oltre.1 punto
-
Quindi possiamo almeno affermare che sia possibile che uno ionico avrebbe potuto scrivere il nome del Re Aliatte II in questo modo?1 punto
-
io ho trovato questo.... http://www.raiplay.it/programmi/moneyart/ ora me le guardo , grazie @4mori per la segnalazione1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
