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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/17 in tutte le aree
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Il MEC 12 è ormai uscito da tempo e vorrei provare a presentarvi di seguito la "nuova" classificazione che viene proposta per i denari di Asti, senza nulla togliere al lavoro di classificazione "Astensis" realizzato dai soci del forum. Nel suo contributo Matzke si spinge finalmente oltre le tre fasi indicate da Promis e dal CNI per la monetazione astense, anche sulla scorta di indicazioni che provengono da alcuni ripostigli in precedenza sconosciuti o comunque non studiati adeguatamente. Matzke suddivide le monete comunali di Asti in numerose classi, ripartite a loro volta in diversi sottotipi. Questo consente allo studioso di creare una griglia tipologica a maglie molto più fini di quanto era stato fatto in passato. Non è questa la sede per un’analisi dettagliata della seriazione proposta da Matzke, forse discutibile in alcuni punti e ulteriormente perfettibile in altri, ma è evidente come essa risulti senza alcun dubbio un deciso passo in avanti per la storia degli studi delle monete di Asti e un nuovo punto di partenza per chiunque voglia studiare questa monetazione. Tratto da: L. Oddone (2017) Monete anomale della zecca di Asti o falsi cigoiani? Monete e Storia, Suppl. Archivio Veneto VI serie - n. 13. pagg. 73-87. Di seguito si riporta la traduzione delle classi così come individuate nel MEC 12, sopra illustrate: CLASSE A (1141-1160) Stile rozzo: tondello irregolare, conii sovradimensionati, bordi grossolanamente perlinati, croce relativamente piccola con braccia leggermente concave, A trapezoidale, R tripartita con gambetta triangolare, S in diagonale o inclinate. ---------------------------------------------------------- CLASSE B1 (1160-1200) Stile regolare; tondelli e conii in genere della stessa dimensione, bordi inizialmente perlinati ma in seguito finemente rigati, croce patente relativamente piccola (4-5 mm) con braccia dritte, A triangolare con semiluna sulla parte sommitale, S inizialmente inclinate, poi orizzontali, N con diagonale relativamente ampia, R con parte sommitale leggermente concava e gambetta lunga e stretta. CLASSE B2 Spina nel terzo quarto della croce al rovescio. (Torino, MR - Padova, Fasciolo hoard). ---------------------------------------------------------- CLASSE C1 (1200-1240) Stile genovese; ampia croce nel campo centrale al rovescio tangente il bordo interno, crocetta in legenda staccata dal bordo; 1 o 2 globetti sulla destra (e sulla sinistra) della legenda, grazie della X e della crocetta molto curate, E con braccia orizzontali allungate, R chiaramente tripartita, A e V realizzate con due punzoni triangolari, nelle più recenti N con globetto nella diagonale. CLASSE C2 Crocetta nella legenda al rovescio che diparte direttamente dal bordo. ---------------------------------------------------------- CLASSE D1 (1240 - 1260) Stile raffinato; crocetta al rovescio piccola (4-5 mm), in legenda al rovescio globetto sulla destra o su entrambi i lati della crocetta staccata dal bordo, S ed E con corpo e linee che si restringono e si allargano, N con diagonale fine spesso con globetto. CLASSE D2 Crocetta in legenda al rovescio in stile genovese unita al bordo interno. CLASSE D3 Crocetta staccata dal bordo ma braccio discendente privo di grazia e di forma triangolare. ---------------------------------------------------------- CLASSE E1 (1260-1290) Come la classe D ma con globetti su entrambi i lati della crocetta, braccio centrale della E con globetto (sferico o lineare); piccola spina tra la R e la A di CVNR'ADVS. CLASSE E2 Due globetti sovrapposti su entrambi i lati della crocetta in legenda al rovescio. --------------------------------------------------------- CLASSE F1 (1290-1330) Stile onciale: C ed E onciali chiuse, A con parte sommitale a semiluna, S e X con linee curve (S con corpo centrale ingrossato, come nei tornesi), piccole rosette come interpunzione, N classica.8 punti
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Buona serata a tutti. Questa sera volevo mostrarvi alcuni puledri della mia mandria. Comincerò con alcuni di Federico, per mostrare soprattutto le varie differenze che si possono ammirare su queste piccole monetine sempre affascinanti. Mi piacerebbe che tutti contribuissero a classificarli e a evidenziare particolari e varie. Magari attribuire anche il grado di rarità e di conservazione in base alle proprie conoscenze. Ecco il primo. Grammi 2.323 punti
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A conclusione del Congresso nazionale dei Circoli numismatici, il Circolo numismatico bergamasco promuove un concorso rivolto ai giovani su un tema avente per oggetto i Circoli numismatici. Il lavoro che risulterà vincente, oltre a ricevere il premio in denaro previsto, sarà pubblicato insieme con gli atti del Congresso. Questo il bando del premio:Bando concorso e biografia Marco Olivari.pdf2 punti
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Non avevo mai trovato questa monetina, peccato le pessime condizioni, non conosco il suo grado di rarità, cosa ne pensate? Aquistata in Repubblica Ceca! Cosa ci faceva là un Picciolo di Pisa del 1380-1406? Dovrebbe essere un denaro minuto (picciolo) con croce pisana e con aquila coronata su capitello con il simbolo che sembra una (n) in alto a sinistra Bald A.XVI.1a.2 punti
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Cari amici Lamonetiani vorrei farvi partecipi dell' ennesimo Bianco (A) entrato in collezione e dal momento che ne ho già diversi, ho deciso di regalarlo alla mia cara Nipotina (una monetina al mese). Nel frattempo che cresce, non vorrei che le rovinasse, le custodisco io2 punti
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"Per la morte di Clemente X, ai due di agosto, 63 cardinali si riunirono in conclave, ai 30 dello stesso mese ne giunsero altri quattro dalla Francia ed ai 20 di settembre seguì l'elezione di Innocenzo XI. Era camerlengo il card. Paluzzi Altieri e presidente della Zecca mons. Imperiali" (E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, 1920). Sede Vacante 1676, ROMA, Testone (Munt 2, CNI 2). D/: Stemma ovale sagomato in cornice SEDE . VACAN - TE . MDCLXXVI In basso: fregio R/: Colomba radiante su pioggia di fiammelle MENTES * TVORVM * VISITA Es. RO - MA ai lati dell'armetta di Mons. Giuseppe Renato Imperiali, presidente di zecca. T/: liscio Peso 9.50 gr. MENTES TUORUM VISITA: "Visita le menti dei tuoi", dall'Inno "Veni Creator" come invocazione per il conclave Ciao a tutti! Stasera volevo presentarvi questo esemplare della mia collezione. Personalmente ritengo questo testone Rarissimo (sono piuttosto pochi i passaggi d'asta che ho registrato), e sicuramente ben più raro della sorella maggiore Piastra, che appare invece abbastanza di frequente! Nel complesso la conservazione è gradevole, con una piacevole patina uniforme e, cosa più importante, scevro di tracce di appiccagnolo o montature. Vostri pareri ed osservazioni sono graditi Michele2 punti
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DE GREGE EPICURI L' incontro ormai è imminente. A parte le notizie che ci darà Antonio sulla CHRISTIANA RELIGIO, a me veniva da riflettere sui 50 anni del CCNM. Vista la rapidità con cui oggi le cose cambiano, 50 anni sono molti, forse addirittura troppi! Voglio dire: come si può fare per mantenere attrattiva e utile una iniziativa che è partita 50 anni fa? Evidentemente, non è il caso di continuare a fare le stesse identiche cose per 50 anni. E allora? Al Congresso a Bergamo dei Circoli si è iniziata (o forse: si è cercato di iniziare) una riflessione su questo tema. Certo, occorre aggiornarsi, adeguarsi. Ma in che senso? Alcuni aspetti non cambiano poi molto: la curiosità per le monete, la passione per il collezionismo, e per lo studio della monetazione... Però, il contesto cambia: le modalità di studio, le possibilità di acquisto (ed i canali), anche i luoghi e le maniere di incontrarsi. Io però credo che le serate in un circolo, con visione di monete, chiacchiere varie e confronti siano ancora una bella cosa. E voi che ne dite?2 punti
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il quarto è uno dei più rari presenta la corona con 4 punte al posto delle solite 5, anche questo ribattuto su Carlo VIII2 punti
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Mi fa piacere l'interesse che si va manifestando per questa iniziativa. Vorrei incoraggiare chi è dubbioso riguardo alla sua partecipazione: non si tratta di scrivere un libro o un articolo di alta numismatica, ma solo di esternare alcune riflessioni personali sul mondo dei Circoli numismatici. Mi capita a volte di dover formulare dei concetti o scrivere qualche testo, e spesso imbastisco le mie idee prima di prendere sonno (e a volte le idee che mi vengono sono un ottimo sonnifero ...), per poi metterle rapidamente sulla carta. Aspetto dunque tutti i vostri contributi, saranno comunque utili per un confronto ampio sull'argomento. Non ci sarà possibile, per motivi economici, dare alle stampe tutti i lavori che riceveremo, ma certamente li posteremo sul sito del Circolo numismatico bergamasco in modo da renderli disponibili a tutti.2 punti
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Per gli amici Napoletani posto questa graziosa medaglia in argento credo coniata a Napoli per l'esposizione di Torino, giusto? Grazie P.S. la medaglia non è mia.2 punti
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Ciao Alberto. La riflessione voleva solo suggerire che il non possesso di partita IVA come Perito numismatico o il non essere esercenti di un'attività commerciale numismatica non osta acchè un soggetto iscritto nell'Elenco delle CCIAA o all'Albo dei Periti del Tribunale, possa comunque essere ritenuto adeguato all'incarico ed essere quindi nominato quale Perito (anzi, in quel caso la designazione esatta è quella di "Consulente Tecnico della Procura") in un caso particolarmente "delicato", come fu quello della moneta in questione. Neppure io so quali possano essere stati i motivi che hanno indotto la Procura ad operare quella scelta: mi limito solo a constatare che è stata fatta quella scelta. Sulla scorta di ciò, non vedrei validi motivi per non dare visibilità, oltre ai Periti-commercianti, anche ai Periti non commercianti. Sarà poi la Loro preparazione (e la Loro autorevolezza) a fare la differenza. Sono d'accordo con Te che questa sia un'anomalia del sistema, ma: 1. non è certo un'anomalia imputabile ai Periti che non hanno la partita IVA. Le "regole del gioco" non le hanno scritte i Periti non commercianti, ma è l'Ordinamento che ha sempre (almeno finora) organizzato il settore in questo modo; 2. l'anomalia che lamenti mi pare che operi più sul piano fiscale che non su quello prettamente numismatico. Pertanto, potrà ben esistere un bravo Perito numismatico che di mestiere fa il professore di disegno alla Scuole Medie (ma che per tutta la vita ha studiato la monetazione punica), anche se non potrà mai fatturare una sua prestazione peritale con tanto di partita iva (potrà però, all'occorrenza, emettere una ricevuta per prestazioni occasionali, almeno fino ad un certo importo). saluti. M2 punti
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cè un iportante studio di Paula J. Turner ( Roman coins from India) con 9 imitazioni di aurei di Settimio Severo. giamba2 punti
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Vi terrò aggiornati sulla situazione ragazzi.. Spero bene perché 150€ per me non sono pochi2 punti
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Beh, veramente non mi pare affatto che ci sia una fondamentale e netta distinzione fra il Ruolo dei Periti Esperti delle C.C.I.A.A. e quello dei Tribunali (peraltro, è lo stesso articolo che, nella parte finale, conferma che l'iscrizione nel Ruolo dei Periti delle CCIAA "può essere considerato titolo valido per l'iscrizione all'Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice" (recte: dei Tribunale). La questione della "qualità" del Perito numismatico è destinata a rimanere irrisolta fino a quando (e non è detto che ciò accadrà mai) la "categoria" e quindi la relativa professione non sarà assoggettata ad un Albo professionale, a cui si acceda attraverso un esame di Stato e con un background di studi e/o pratica professionale standardizzati e che siano conferenti con la specifica professionalità. In attesa che ciò accada, è normale che un'Associazione privata che riunisce una parte importante dei commercianti esercenti attività numismatica, cerchi di porsi come una sorta di "Associazione di categoria" e aspiri a valorizzare al massimo il proprio ruolo e la professionalità dei propri iscritti. Personalmente ritengo che facciamo benissimo ad aspirare a ciò e a fare quello che fanno. Tuttavia, fino a quando le "regole d'ingaggio" saranno quelle attuali, nessuna Associazione privata potrà fregiarsi dell'esclusiva peritale né tanto meno, potrà rilasciare ai propri iscritti titoli di Perito numismatico di "rilevanza pubblica", equiparabili a quelli che le attuali normative accordano agli Enti citati sopra. E ciò (sarà anche paradossale, ma questa è la situazione), ancorché per divenire Perito "certificato" della N.I.P. sia probabilmente richiesta una preparazione numismatica di gran lunga più accurata di quella che alcune CCIAA richiedono a coloro che poi ottengono il "titolo" di Perito. Per tornare un attimo alla "diatriba" Periti commercianti / Periti non commercianti, mi viene in mente un ricordo pertinente con questa discussione: - quando si trattò di far esaminare da un Perito la famosa moneta da 20 Lire oro "dei Marescialli" in odore di essere una "patacca" (si era alle prime fasi dell'Indagine della G.d.F. che riguardava il Monetiere del Museo nazionale Romano, e su questo potrà intervenire a ragion veduta @elledi) la Procura della Repubblica di Roma nominò come Perito.....non un Professionista numismatico e nemmeno un Perito numismatico-commerciante......bensì andò a nominare il Prof. Enrico Piras di Sassari, esimio studioso di Numismatica (all'epoca, credo, già in pensione dal suo incarico di professore di Scuola media), nonché Perito numismatico della CCIAA e del Tribunale di Sassari. Beh, questa designazione qualche riflessione la dovrebbe suggerire, anche all'interno di questa discussione. Quanto a coloro che, per capacità personali o per sconfinata stima e fiducia verso il loro abituali "rifornitori" di monete, non vedono che necessità vi sia di trattare un argomento come quello dei Periti numismatici, della loro formazione tecnica e della rilevanza "pubblica" del loro titolo, non posso che concordare che, nel loro caso, il perito numismatico potrebbe anche non esistere....e nessuno se ne accorgerebbe o ne sentirebbe la mancanza. Tuttavia, e non vorrei nel dire questo risultare irriverente verso qualcuno, tale posizione mi sembra analoga a quella del soggetto che dice che a lui non interessa il fatto che la benzina rincari perché, tanto, lui va a piedi e non usa la macchina..... Saluti. M.2 punti
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Anche da parte mia il ringraziamento per questa lodevole iniziativa. Non mi resta che iniziare a pensare a qualche idea per partecipare...... Spero che tanti giovani aderiscano all'iniziativa e che portino una bella ondata di emozioni numismatiche!!2 punti
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@Luca_AT Gran bel lavoro. Lo metto subito in archivio. Grazie a nome di tutti Cari saluti2 punti
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Caro Gallienus, se desideravi averla hai fatto benissimo ad acquistarla, come esempio posto un esemplare appena passato nell'ultimo incanto di Bolaffi. Certo è che la vicenda storica riguardante la sua battitura postuma esalta sicuramente questo nominale, comprendo di conseguenza anche il tuo entusiasmo... Eros2 punti
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@gpbasetti Da osservante delle regole, tanto per professione quanto per inclinazione personale, mi ritengo lusingato della concessione e pertanto non posso esimermi dal partecipare. Anzi ne sono estremamente felice! @dabbene caro Mario ti ringrazio per le belle parole, che so essere sincere ed amiche. Sarò ben lieto di dare il mio punto di vista perché, come ben hai ricordato, è proprio lo scambio di opinioni a fare la differenza nel mondo della numismatica (e non solo )2 punti
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Associazione di cui sono onorato di far parte (rappresentando anche la mia ragazza). Sono davvero felice per i risultati che sta raggiungendo!2 punti
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Benché mi ritenga persona ligia a regole e regolamenti, non mi sento di escludere dalla partecipazione chi è "fuori età" per 24 ore ! Dovevamo ben porre un limite - e lo rispetteremo - , ma il buon senso penso che vada sempre applicato, con parsimonia. Aspetto quindi il tuo elaborato, e grazie per l'apprezzamento.2 punti
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!!!!! EURECA !!!! Situato . Jeton dei Paesi Bassi, ha tagliato le loro leggende. Perché? Metto immagini e leggende. MON ESPERANSE PASSE MES FORTVNES 1523 IETTOIRS DE MESSIEVRS DES FINANSES DE L Grazie mille a tutti. Un cordiale saluto2 punti
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Il Convegno numismatico nazionale di Bergamo avrà luogo venerdì 23 e sabato 24 febbraio presso l'Hotel Cristallo Palace. Come avvisato in precedenza, lo spostamento della data è dovuto a problemi tecnici dell'hotel; è nostra intenzione ritornare, per l'anno successivo, alla data consueta del secondo sabato di febbraio1 punto
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bravo "collega" ! non conosco questa monetaione ma avendo letto il tuo lavoro ed avendo il MEC 12, ho avuto modo di passare un'oretta interessante di approfondimento saluti, Luigi1 punto
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Quest'altra invece è di buona conservazione, si tratta di un comune mezzo soldo del terzo tipo di Carlo Emanuele II, coniato da qualcuno che non aveva molta mira, visto che non ha centrato molto il tondello... ma dopo molti anni che ho aspettato un esemplare in buona conservazione in poco tempo me ne sono entrati in collezione due...1 punto
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Grazie intanto a tutti, ovviamente basta una testimonianza, un parere, delle riflessioni, il vostro punto di vista sulla tematica, anche solo qualche frase può essere importante per capire e valutare, lo fu sul " il Convegno che vorreste" per i commercianti, lo sarà ,se ci sarà un buon numero di adesioni, anche per le realtà associative italiane .1 punto
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ci sono molte tavole il numero esatto posso dartelo domani giamba1 punto
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L'iniziativa è davvero lodevole perché coinvolge e premia i giovani. Inoltre mi pare di intuire che le risposte dei partecipanti potranno essere utili per capire che tipo di circolo numismatico i giovani vogliano. Purtroppo non posso assicurare la mia partecipazione, ma ci proverò1 punto
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Se ti facciamo una pernacchia, ti offendi ? Buon per te dai . Io a banco l'avrei pagata ben di più se me l'avessero offerta.1 punto
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Posto qui e a seguire ogni singola moneta da un soldo e mezzo con le caratteristiche fisiche, per dare un’idea sulla variabilità dei pesi e anche della patina sulle due facce. Variante PAPPIA (Ag: 2,131 g, 24 mm) a confronto con un esemplare meglio conservato (foto sotto).1 punto
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Ciao Motoretta, non è la monetazione che studio e colleziono.....ma un "mi piace" la monetina se lo merita.1 punto
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Salve a tutti, la medaglia credo sia questa. 1686. TAKING OF BUDA ‒ EINNAHME VON OFEN (BUDA). Cityview with Danube, above fl ying Victory with trumpet and Palm branch. OVEN A REGE OVO DICTUM LEOPOLDO ARMIS ADDICTUM A .1686.2.SEPT. Rev. Crowned Eagle on rock, holding an egg and a key. HOC RECLUSO RELIQUA INCLUDENTUR. Edge: URBIS EXPUGNATIO ORBIS EST OVATIO. Mi chiedevo quanto la presenza del foro, unita alla conservazione non delle migliori possa influire sul suo valore. Sembra anche anche ci sia un secondo foro, dalla parte opposta, ma dato che sopra ci sono le lettere, forse è una strana concrezione passante? O un foro riempito e taroccato? Possibile? In rete, da profano, ho trovato solo tre quotazioni (250, 400, 1000 euro) ma in effetti di esemplari che sembravano messi meglio. Forse può essere anche "lavata" o "pulita" in qualche modo, ma non mi sono azzardato a toccarla. Cosa ne pensate? Grazie, Massimo1 punto
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Da quando il Vaticano ha adottato l'euro ,e da quel momento , mi hanno assegnato ed ho acquistato TUTTE le emissioni ...200 euro compresi ..1 punto
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Complimenti per l'acquisto @wstefano, banconota molto affascinante, hai fatto un buon affare.1 punto
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Una bella banconota, a mio modesto parere comperata ad un buon prezzo, visti quelli che girano. La discussione, mi è stata utile per comprendere lo stato di conservazione nella quale si può trovare questa banconota. La metto tra i "preferiti" sperando prima o poi di accaparrarmela ad un prezzo umano. PB1 punto
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Su nominali di borsa la conservazione incide sul peso e quindi sulla quantificazione economica dell'intrinseco rimasto. Sulle monete di borsa pertanto la conservazione passerebbe in secondo piano ma se raccolte in un'ottica collezionistica ha comunque un proprio spazio. Per tornare alla tua domanda la chiuderei complessivamente MB+ ma sono un po "rigido"1 punto
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Grande Martin! Nella prima sovrapposizione dei due busti si nota subito la differenza.....la Piastra 1848 su 47 ha meno pronunciata la parte alta della testa. Penso che sia la caratteristica di questa Piastra. Cosa ne pensi @Rex Neap?1 punto
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@Ross14 benvenuto nel magico mondo delle imitative! ...dove puoi trovare di tutto e di più, dove le regole non esistono o esistono solo per essere smentite Io proprio in questi giorni sto studiando una particolare imitativa che è una vera bomba... Prossimamente ve ne parlerò in una prossima discussione creata ad hoc. Nel mentre che dire...il tuo ultimo intervento è una perfetta sintesi del panorama delle imitazioni che si può applicare a molti periodi e contesti differenti.1 punto
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Buonasera a tutti, seguendo il consiglio del gentilissimo @grigioviola ho spulciato il sito russo con riportati vari denari imitativi. Riporto le considerazioni seguenti: - a spanne (non li ho contati) sul sito la maggior parte dei denari presenti sembrano appartenere al II secolo - hanno le caratteristiche più disparate: denari in stile quasi ufficiale (una minoranza), con stile grezzo, estremamente grezzo, con legende reali, con legende incomprensibili, con diritto e rovescio appartenenti a due imperatori diversi, con aspetto di buon argento, suberati, di rame... Insomma, c'è di tutto e di più - I denari degli antonini mostrano pesi che possono andare da 2g a quasi 4g (tuttavia li ho passati un po' a caso e non li ho controllati tutti) - Ho trovato 48 denari (ma bisognerebbe passare le monete con maggiore attenzione) certamente (o quasi) attribuibili a Faustina II. Il peso di questi denari, la maggior parte molto consunti, va da 2,2 a 3,5g (purtroppo però per molti denari il peso non è indicato) - Non ho trovato un denario che assomigli a quello della discussione1 punto
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Quest'anno mi sono aggiunto anch'io, ho iniziato casualmente e senza nessuna intenzione di collezionismo, ma poi è stato più forte di me e sono caduto in trappola1 punto
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Per tornare a un discorso più strettamente collezionistico, fermo restando che ognuno è libero di impostare la propria collezione come preferisce (è questo il bello del collezionare ), mi sono chiesto cosa avviene in altri ambiti, e in particolare nella filatelia, vicina e spesso in coabitazione, per molti collezionisti, con la numismatica. Il catalogo MICHEL, che è il riferimento principale per la filatelia tedesca, segue l'impostazione del numismatico Battenberg, e non fa distinzione alcuna tra Weimar e Terzo Reich, e in fondo me l'aspettavo. Quello che non mi aspettavo era di trovare la stessa impostazione nello Scott World Stamps Catalog, il catalogo americano dei francobolli mondiali, l'equivalente per la filatelia del Krause numismatico. Ma, a differenza di quest'ultimo, il catalogo filatelico si limita a indicare, nemmeno troppo in evidenza, che nel 1919 si passa dall'Impero alle Republican National Assembly issues, che proseguono ininterrottamente fino al 1945, per essere poi sostituite dalle emissioni delle due Germanie. Eppure nei francobolli i simboli nazisti sono molto più evidenti e presenti che non nelle monete, fino ad arrivare a quelli col ritratto di Hitler, che invece, come sappiamo, su moneta non si fece mai ritrarre. Ma, a quanto pare, questo non basta ai compilatori dei cataloghi, sia tedeschi che americani, per operare una netta differenziazione tra le emissioni fino al 1933 e quelle successive. petronius1 punto
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Caro Dabbene, concordo con quanto scrivi. Rilevo che se si è arrivati a tanti interventi su una problematica che ritengo particolarmente tecnica, con quella attenzione e quel garbo da parte di tutti coloro che sono intervenuti, un motivo ci sarà. C'è voglia di chiarezza (e non sto dicendo che l'ambiente non sia chiaro, dico che vi vedo un poco di confusione). Riassumo: 1) innanzi tutto il certificato di garanzia lo può rilasciare soltanto il commerciante che ha venduto il pezzo; 2) la perizia la possono rilasciare tutti, ma stante la complessità dell'elaborato e il costo che ne consegue, penso che l'utilizzazione sarà costosa e quindi ridotta;. 3) ne consegue che la perizia propriamente detta riguarderà, il più delle volte, monete di valore elevato; 4) ulteriore conseguenza è il pericolo, non solo per il cliente, ma per il "perito poco perito" di rimetterci di tasca propria nel valutare un pezzo importante La ricognizione di una associazione in relazione ai periti presenti sul territorio è sicuramente importante perchè offre all'interessato la possibilità di una scelta. Se l'interessato deve richiedere una perizia su una moneta importante (e si è detto che le perizie si richiedono su monete importanti), non credo che utilizzerà il criterio alfabetico per individuare il perito nell'elenco di cui si è detto. Ovviamente, come sempre, è solo una opinione. Cordialità Polemarco1 punto
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taglio 2 euro cc BNDR paese slovenia anno 2015 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2017 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2015 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2014 tiratura 1.00.000 condizioni bb+ città trieste1 punto
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pare che si procederà ad un sorteggione stile Fantozzi https://www.youtube.com/watch?v=AwSrR5K48XY1 punto
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Oggi ritrovamento eccezionale, che merita di essere segnalato. Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: solo in divisionale FDC (20.000-15.000) e PROOF (4.000) Condizioni: SPL Città: Talmassons (UD) Note: NEWS!!!1 punto
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L'ESA Un evento che a mio avviso si meritava ben più di una serie di monete non circolanti francesi è quello dei 50 anni di cooperazione spaziale europea. Si è preferito festeggiare questo evento più generico che non la fondazione dell'ESA perchè pur risalendo quest'ultima al 1975 si è voluto ricordare che l'attività e la collaborazione europea in questo settore è di molto precedente. Come in altri campi importanti, la storia dell'Europa nello spazio ha seguito un po' la scia di quella generale del processo d'integrazione europea: dopo la devastazione e lo sconforto della seconda guerra mondiale la ripresa e l'azione. Dal 1958, anno in cui gli USA fondarono la NASA, in Europa occidentale diversi scienziati cominciavano a discutere di collaborazione europea e agenzie spaziali europee, in sostanza di fine dell'inerzia e sudditanza europea in campo spaziale. Questo portò nel 1964 alla fondazione dell'ELDO (European Launcher Development Organisation), incaricata dello sviluppo di un lanciatore a partire dall'abbandonato programma britannico Blue Streak per un missile nucleare, e l'ESRO (European Space Research Organization), incaricata dello sviluppo di satelliti. Queste due organizzazioni vennero fuse nel 1975 a formare l'attuale Agenzia Spaziale Europea, che pur non essendo un organismo comunitario è composta quasi totalmente da stati dell'UE ed è strettamente legata sia a questa che alle agenzie spaziali minori mantenute autonomamente da alcuni stati. Malgrado le sue ragguardevoli dimensioni e capacità, che ne fanno la seconda agenzia spaziale al mondo dopo la NASA, l'ESA è l'unica maggiore a non aver ancora mandato astronauti nello spazio con mezzi propri. Questo non è dovuto alla mancanza di tecnologia ma in parte all'assenza di stimoli dal livello governativo, di cui americani e sovietici avevano sempre goduto per i loro progetti più importanti, e soprattutto all'abbandono di Hermes, programma avviato nel 1987 e cessato nel 1993 che avrebbe dovuto portare a una navetta spaziale europea. http://www.buran.ru/images/jpg/hermes2.jpg http://spaceinimages.esa.int/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2009/12/ariane_5_in_hermes_configuration_1991/9657602-3-eng-GB/Ariane_5_in_Hermes_configuration_1991.jpg Nonostante questo è indiscutibile l'importanza tecnologica e scientifica dei programmi spaziali europei passati e presenti, nonchè le ambizioni future, fra cui anche l'esplorazione umana di Marte. Tutto ciò si scontra con questioni europee di vecchia data: la mancanza di unità politica e una quantità di risorse a disposizione non scarsa ma che considerando la statura complessiva d'Europa si meriterebbe un bell'incremento... magari stornato dai molti, grossi sprechi generati dal primo problema.1 punto
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