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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/17 in tutte le aree

  1. caro @miroita, immagino tu ti riferisca al grosso primitivo di Volterra, quello fatto alla misura degli agontani marchigiani; temo purtroppo di non poter dire nulla di troppo innovativo su questa moneta postata da @Zenzero, perchè la verità è che ancora nessuno è stato in grado di datare correttamente questa emissione (compreso l'amico @istrice99 che affidandosi alla bibliografia storica lo attribuisce ad un vescovo, Ranieri de'Ricci, che non è persino mai esistito). Ad ogni modo le attribuzioni delle monete di Volterra che non si legano già ad un documento sono tutte estremamente difficoltose e quasi mai condivisibili dal mio punto di vista, tanto sul CNI quanto nelle altre pubblicazioni seguenti, per arrivare al MIR ed ai lavori di Renato Villoresi e neppure (e sopratutto) nei miei, che io ho prodotto all'età delle superiori e che sono ricolmi di errori e di interpretazioni sbagliate. Ho cercato per tanto tempo di completare una monografia volterrana che fosse veramente aggiornata, ma la verità è che non ne sono ancora stato in grado per i molti problemi di vario ordine che comporta (ultimo ma non ultimo il problema delle fonti, che solo recentemente sono state veramente ben indagate da un caro amico medievista che ha popolato gli archivi volterrani per diversi anni e che mi ha messo in mano una visione d'insieme assolutamente straordinaria e diverse nozioni inedite, tra queste è di pochi mesi la notizia che il vescovo Alberto Scolari avrebbe battuto moneta, mentre fino ad oggi si riteneva di no). Dunque Volterra è una zecca completamente da riscoprire, sulla quale è disponibile molto materiale sotto-sfruttato, sulla quale allo stesso tempo ho scoperto molte cose che spero di poter pubblicare in un futuro insieme ad altre molte che credo scoprirò. I temi sono veramente mille, e spesso mi si aprono dei contesti di studio interessanti ed inaspettati, come quello che sto approfondendo adesso sul tema delle zecche periferiche che è interessantissimo: il vescovo per dimostrare i suoi diritti su un castello della diocesi vi esercitava un privilegio imperiale che ne testimoniava così l'appartenenza al suo comitato (Ho pubblicato le mie riflessioni in un articoletto nel quale sono stato finalmente in grado di attribuire correttamente le emissioni di Rainuccio Allegretti al Castello di Casole) e sto studiando adesso il caso analogo dei Vescovi di Arezzo. Di lavoro dunque cen'è, e sarebbe interessante per uno che come me di questi grossi ne ha una decina, riuscire a capirne qualcosa di più... ben venuto nel club Magdi
    5 punti
  2. Allego per un confronto il mio proveniente da un' asta Ranieri. Rispetto al tuo non c'è storia, decisamente la conservazione di quello da te postato è invidiabile. Concordo su R3 come rarità, tra l'altro il pedigree è imbarazzante veramente. Mi sfugge da dove provenga, lo puoi dire ?
    4 punti
  3. Ti ringrazio, capisco bene. Per come sono fatto io la risposta me la dò e poco mi importa che non abbia le evidenze scientifiche ma capisco che nessuno possa approvare il mio metodo tantomeno in questa comunitá. Apprezzo quindi la tua cortesia e ti mando questo inedito genovese certo che saprai identificarlo meglio di chiunque altro
    4 punti
  4. Ciao a tutti, le aste autunnali mi hanno consentito di aggiungere qualche nuovo testone alla mia collezione. Oggi vi volevo presentare questo: Gregorio XIII (1572-1585), Testone per ANCONA (Munt. 205, CNI 191) D/: Stemma ovale in cornice con due putti, cimasa con fiore. GREGORI – XIII . P . MAX R/: Gesù e la Samaritana al pozzo. . NVNQVAM . SITIET . Es.: ANCONA T/: liscio Peso: 9.52 gr Provenienza: -ex Asta Santamaria 1956 (Collezione Conte Magnaguti). -ex Asta Montenapoleone 4, 1984 (Collezione Muntoni). -ex NAC 81, 2014 (Collezione De Falco). Personalmente ritengo questo testone rarissimo. Questa moneta, presente anche in un’altra variante (Muntoni 204), che si differenzia da questa per la foggia dello stemma al D/ e per la punteggiatura delle legende sia al D/ che al R/, è a mio avviso ricca di fascino iconografico e arricchita da una lunga storia numismatica. La legenda al R/ “Nunquam sitiet” (“Non avrai mai sete”) allude alla parola di Giovanni, VI, 35: Qui credit in me non sitiet unquam (“Chi crede in me non avrà mai sete”). Come sempre, vostri commenti e integrazioni sono graditi Michele
    3 punti
  5. Questo è quello che io sono riuscito a leggerci: DRITTO: ☩ : R • EPS • D'VVLT' VERSO: ☩ CX : E : VITORIA • NRA' che comunque corrisponderebbe a Mir 613, visto che si parla della mia terra qualcosa sò, ma vorrei cedere la parola a @magdi o @monbalda non credo che ci siano persone più preparate di loro per illustrarci tutta la vera storia. Poi con calma vi scriverò qualche storia del territorio tramandata dai nonni, era abitudini prima con le famiglie numerose raccogliersi in questo periodo freddo e piovoso intorno al focolare e raccontare storie fiabe e aneddoti che magari prendevono in giro i signorotti e/o i prelati del posto
    3 punti
  6. Tutta questa ricostruzione mi serviva da cappello per dire che finalmente, dopo Leliano, sono riuscito a mettere in collezione anche Bonoso Chiedo venia per le immagini, ma al momento il pezzo è ancora oltralpe in attesa di spedizione: Si tratta di un esemplare che condivide i medesimi conii (dritto e rovescio) dell'esemplare pubblicato da De Witte nel 1859 (e conservato nella B.N.F.) e dei due pezzi del tesoro di Malicorne n. 51-52 (vedi fig. 11-12-13 Estiot). E quindi con questo siamo a 12 pezzi noti con in condivisione gli stessi conii di dritto (e quattro di questa tipologia con entrambe le accoppiate di conio). Di per sé non è altro che un antoniniano imitativo come ve ne sono molti... ma ha una storia tutta sua arricchita da una corposa bibliografia che contribuiscono a conferirgli fascino e valore. Spero di avervi allietato con il mio regalino di Natale!
    3 punti
  7. Salve volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto. Si tratta di un Grosso agontano da 20 denari battuto nella zecca di Volterra, dopo aver controllato per adesso solo la foto mi sento di classificarlo come lo classificava la casa d'asta che me lo ha venduto Mir 613
    2 punti
  8. Salve, segnalo : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=16121
    2 punti
  9. Carissim* per quanti fossero interessati volevo segnalare questa iniziativa, che si svolgerà a Pisa nella giornata di venerdì 15 dicembre prossimo, dal titolo Metodologie per l'analisi contestuale dei reperti numismatici Si tratta di un incontro realizzato con studiosi che hanno la particolarità di occuparsi in modo particolare della moneta ritrovata in contesti archeologici e/o di essere archeologi che studiano prevalentemente i reperti numismatici, ben conoscendo le problematiche della formazione dei deposti stratigrafici antichi e medievali e dell'analisi degli altri materiali rinvenuti in associazione con le monete stesse (ceramica, vetro, altri metalli, ecofatti, etc..). La finalità è quella di discutere e sottolineare le potenzialità informative della moneta quando, oltre alle informazioni restituite dalla moneta stessa, si hanno a disposizione gli altri molteplici dati desumbili dal contesto del suo uso e della sua immobiizzazione nella stratificazione archeologica. Altro tema che si intende affrontare è quello dello studio della distribuzione dei rinvenimenti sia all'interno di uno stesso sito archeologico, sia in aree più ampie, e del potenziale contributo dei GIS per l'analisi dei fenomeni circolatori. Il periodo preso come spunto è quello che va essenzialemente dal tardo-antico alla fine del medioevo. L'incontro è stato strutturato in modo da poter lasciare ampio spazio per il dibattito alla fine di ogni sessione e con lo scopo di incoraggiare la discussione tra archeologi, numismatici, ricercatori e studenti, ma anche accademici e appassionati che vorranno/ potranno seguire o partecipare all'evento. Visto che il 15 si tratta di giorno lavorativo, qualcuno ci ha chiesto se sarà possibile organizzare una diretta streaming, ma devo dire che fino ad ora non ci avevamo pensato e non so se potremmo fare in tempo per organizzarci in tal senso: spero quindi che ci di voi fosse interessato, possa venire e partecipare direttamente. Un caro saluto a tutt* e spero a presto MB
    2 punti
  10. Ciao @lira51! Se sei completamente a digiuno in materia di numismatica antica, ti consiglio di partire da qualche testo generale. Puoi iniziare con: - Istituzioni di numismatica antica, di Ernesto Bernareggi - Numismatica antica, di Laura Breglia - La numismatica antica, di Ermanno Arslan - Monete romane, di Adriano Savio A questi ti consiglio di affiancare un buon libro di storia romana, se è il periodo su cui ti vuoi concentrare. In questo modo potrai decidere se impostare la collezione sulla repubblica, sull' impero o su entrambi. Una volta deciso questo, potrai concentrarti su testi ed argomenti più specifici. Tieni presente che, secondo me, lo studio (che dovrebbe essere la prima cosa) ed il collezionismo delle monete antiche richiedono un'impostazione un po' diversa rispetto ad altre monetazioni. In un certo senso, si tratta di cambiare proprio forma mentis e, per farlo, è fondamentale avere delle basi, ed è per questo che ti ho consigliato testi generali. Personalmente, non penso ci sia nulla di male a collezionare solo monete coniate a Roma o comunque in territorio italico. Certo, è un' impostazione particolare che forse ti fa perdere qualcosa per strada, ma è un modo come un altro di collezionare. Se serve altro, chiedi pure.
    2 punti
  11. Se può interessarti, su questo rarissimo grosso esiste un articolo di Renato Villoresi "L'Agontano di Volterra" pubblicato sul volume "L'Agontano - Una moneta d'argento per l'Italia Medievale" tratto dal Convegno in ricordo di Angelo Finetti dell'ottobre 2001.
    2 punti
  12. E questo è il mio modesto esemplare proveniente da questo ripostiglio che va a rimpolpare la mia selezione di monete da hoard: D\ IMP C TETRICVS PF AVG R\ PAX AVG
    2 punti
  13. @adelchi troppo buono! Spero invece di trovare quanto prima il tempo per fare un po' il punto della situazione di questa serie specifica di emissioni imitative tradizionalmente (ed erratamente!) attribuite a Bonoso.
    2 punti
  14. Buona giornata Talvolta, qualche utente del forum, ha chiesto se, alla morte di un doge, la monetazione emessa a suo nome veniva ritirata; ovviamente no è stata la risposta. La riprova ce la da Marin Sanudo, diarista veneziano che, pazientemente, per decenni, ha compilato i suoi diarii, riportando giornalmente i fatti più importanti o singolari che, a suo giudizio, dovevano costituire la memoria dello Stato. Nel maggio del 1514 Venezia è ancora impegnata alla riconquista dei territori persi a seguito della guerra di Cambrai; servono soldi per pagare le milizie mercenarie che operano su vari fronti: Friuli, Veneto occidentale, Lombardia, Polesine e, oltre alle varie imposte decise per rastrellare più danaro possibile, tanti donano soldi; i più munifici a "fondo perduto", altri con la facoltà di riaverli a guerra finita. Scrive il Sanudo: Noto. In questa matina vene in Collegio uno di la Patria di Friul, nominato Daniel Dalcis da Ceglia da Spilimbergo, qual è in questa terra con la sua fameja, e menò uno suo fiol, dicendo è vero servitor di questo Stado, e si suo fiol non fusse come lui lo amazaria; et però voleva imprestar ducati 1000 a la Signoria per ajutar a cazar todeschi di la Patria, non dimandando altra gratia, nè il tempo de la restitution, nì de asecuration alcuna. Il Principe con tutto il Collegio lo acarezoe assai, e cussì dete ducati 800 d'oro vinitiani di stampa di diversi doxi dal Foscari in suso, il resto monede; sichè merita esser premiati. Nel trafiletto di cui sopra c'è anche l'informazione che, in questo tempo, il ducato d'oro non ha ancora assunto il nome di zecchino. saluti luciano
    2 punti
  15. Tutto bene quel che finisce bene, moneta ricevuta ieri nel tardo pomeriggio tramite DHL. La mia prima commemorativa di Monaco, grande emozione!
    2 punti
  16. Bellissima moneta, affascinante ed inusuale l'iconografia della samaritana al pozzo; conservazione straordinaria e pedigree "da triplete" ! Penso che non ci sia da chiedere di meglio... Complimenti ! Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  17. Coll. Magnaguti....Muntoni....De Falco......ZuoloNomisma ! complimenti Michele
    2 punti
  18. Complimenti Monica a te e ai tuoi colleghi, trovo tutto estremamente interessante e da cercare di divulgarlo siano appassionati, collezionisti, studiosi. Effetivamente questi aspetti non sono conosciuti o molto poco dal collezionismo, potrebbe essere un buon promo per capire i contesti, le analisi, potrebbe portare più consapevolezza e cultura verso la ricerca e l'analisi. Vediamo...io non posso quel giorno ma una pubblicazione , un filmato o un ulteriore approfondimento in altra sede potrebbe creare maggiore consenso e diffusione di queste procedure con una consequente crescita culturale per un maggior numero di persone interessate, fateci sapere tramite il forum, un giorno o l'altro in Toscana devo proprio tornare, e'troppo tempo che manco, saluti a tutti, Mario
    2 punti
  19. Grazie ragazzi! Gionata, è passato recentissimamente da Picena... La prima volta che ho preso in mano questo testone è stato nel 2014 a Milano alla NAC... ed è stato amore a prima vista... all'epoca finì altrove, e pensavo di averlo perduto... poi invece lo ritrovo dopo solo qualche anno dall'ottimo Cesare e allora ho detto: "questa volta non mi scappi"! E adesso finalmente "riposa" nella mia collezione...
    2 punti
  20. Di questo usurpatore si è parlato in più occasioni in questo forum, talune direttamente altre abbinandolo al "compagno" Proculo. Per chi volesse fari un piccolo tour in queste precedenti discussioni, vi lascio alcuni link: Mentre la letteratura più aggiornata sull'argomento è disponibile online a firma della Estiot qui: https://www.academia.edu/5004316/S._Estiot_Probus_et_les_tyrans_minuscules_Proculus_et_Bonosus._Que_dit_la_monnaie_ Nella nostra lingua è possibile leggere un dittico di articoli a firma di @Caio Ottavio qui: 1) https://www.academia.edu/23557258/Raffaele_Iula_Ancora_sulle_discusse_monete_dellusurpatore_romano_Bonoso_note_compendiarie_per_una_rivisitazione_della_sua_produzione_monetale_in_Panorama_Numismatico_anno_XXXIII_n_314_febbraio_2016_pp._11-19 2) https://www.academia.edu/35154879/Raffaele_Iula_Antoniniano_unico_di_Bonoso_apparso_e_scomparso_in_Panorama_Numismatico_n_333_novembre_2017_a._XXXIV_pp._7-9 Brevemente vi riporto quanto c'è di certo, a livello di fonti, su questo personaggio (trascrizioni latine prese dal breve saggio della Estiot): Dal punto di vista numismatico invece esistono una manciata di pezzi attribuiti a Bonoso caratterizzati dall'avere uno stile alquanto "rozzo" e legende degradate in tipico stile imitativo gallico del III secolo. Questi pezzi condividono tutti il medesimo tipo di conio al dritto e una serie differente di rovesci riconducibili ai tipi: PAX AVG (marciante a sx), MONETA AVG, DIANA LVCIFERAE, FORTVNA AVG e ORIENS AVG di Postumo. L'attribuzione a Bonoso si deve a De Witte (1859) che, esaminando due antoniniani conservati nel cabinet della biblioteca nazionale di Francia, si fidò senza troppe analisi e approfondimenti del "lavoro di bulino" fatto da un contemporaneo che ritoccò la legenda di uno di questi due pezzi trasformandola da caratteri incoerenti (come per tutti gli altri tipi noti) in "[...]C BONOSVS[...] (v. fig. 4). Tale catalogazione viene ripresa anche nel RIC. J. B. Giard (1966) studiando il tesoretto di Malicorne (vedi pubblicazione: http://www.persee.fr/doc/numi_0484-8942_1966_num_6_8_1114) isolò 6 pezzi con il medesimo conio di dritto del pezzo lavorato a bulino dimostrando sostanzialmente che: 1) era appunto lavorato a bulino 2) non poteva comunque trattarsi di una emissione attribuibile a Bonoso in quanto il ripostiglio in questione era stato chiuso durante Vittorino (quindi circa 10 anni prima dell'usurpazioni di Bonoso) 3) tutti i rovesci dei tipi in questione sono riconducibili a rovesci di Postumo e dovevano essere opera di una officina locale situata nella regione di Clameey Sempre J.B Giard nel suo saggio evidenzia tutta una serie di analogie di questo gruppo di sei pezzi con altri pezzi provenienti dal medesimo ripostiglio e anche dal coevo deposito di Thiais in cui indubbiamente si riconosce la medesima mano dietro l'incisione dei conii (sia per il dritto che per il rovescio) pur non essendovi dei veri e propri die-links. Commercialmente, un pezzo attribuito a Bonoso (e tuttora dato per tale in molti siti online) è stato messo all'asta nel 1988 dalla Numismatic Fine Arts con stima 8.000-10.000 USD (ma rimase invenduto) (v. fig. 19). Un pezzo, a rovescio ORIENS AVG è stato messo all'asta LEU web auction 1, June-2017: Complessivamente, i pezzi noti dovrebbero aggirarsi sul numero di 11 esemplari. Questo è il "catalogo" tipologico presente nel lavoro della Estiot (cui va appunto integrato l'esemplare venduto via Leu quest'estate): Esistono poi una serie di falsi più o meno noti e più o meno lavorati di monete attribuite in passato a Bonoso. L'esemplare più famoso è quello appartenuto a Mazzini di cui parlò Gnecchi in un articolo e che venne fabbricato dal Cigoi (l'esemplare è trattato approfonditamente nel lavoro più recente di Iula, vedi link messo in precedenza, dove però viene dato per buono, mentre la Estiot ricostruisce brevemente la sua attribuzione al Cigoi sempre nel suo corpus di monete degli usurpatori Bonoso & c.).
    1 punto
  21. Buon pomeriggio. Alessandro Magno è nato a Pella il 20 o 21 luglio 356 a. C. e quindi è del segno del Cancro. Sul diritto di questo medaglione trovato con numerosi aurei romani da Alessandro Severo a Costantino vicino ad Abukir (sul delta del Nilo) nel 1902 e che si ritiene coniato con altri nella prima metà del 3° sec. d. C. in occasione delle festività in onore di Alessandro che all’epoca si tenevano a Beroia, in Macedonia, ed erano particolarmente importanti, è raffigurata un’interessante scena mitologica in bello stile. Al centro dello scudo, sopra Gea o Gaia, la dea primordiale, quindi la potenza divina, della Terra, vi sono i busti di Elio e Selene contornati da cinque segni dello Zodiaco, precisamente, da sinistra a destra, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro e Leone. Essi coprono il periodo dal 21 marzo al 23 agosto, che comprende quindi il mese in cui è nato il Grande. Chissà se il fatto è casuale oppure intenzionale.
    1 punto
  22. DE GREGE EPICURI La serata di martedì 12 dicembre al CCNM (Milano, via Terraggio 1) sarà veramente eccezionale: il nostro centro infatti compie i 60 anni dalla sua rifondazione post-bellica (1.1.1957). Una vita così lunga, nonostante tutte le difficoltà, e così proficua va celebrata come si deve! Ce ne parlerà Gianpietro Sanavia, già lungamente nostro socio ed ora associato al Circolo Patavino. Si vedranno documenti, foto di eventi, medaglie da noi coniate, insomma ricordi di tutto quel che è stato fatto, con una prospettiva verso quel che si farà. Non vogliamo essere imbalsamati, ma adeguarci ai nuovi tempi. Il nostro archivio è abbastanza ricco, anche se non quanto si vorrebbe: abbiamo qualche dubbio anche sui nomi dei primi presidenti. Ma qualche socio storico (leggi: Giancarlone ed altri) ci darà una mano. Però non si è voluto limitarsi al festeggiamento senza parlare di un tema numismatico. Abbiamo arruolato perciò un socio giovane e brillante (Antonio Rimoldi, cioè @anto R) che ci parlerà di un tema medievale mediolanense-pavese-veneziano: i denari carolingi CHRISTIANA RELIGIO col tempietto. Sarà un discorso sintetico, vista la densità della serata: verranno descritte soprattutto le emissioni di Ludovico il Pio (814-840), e in special modo, appunto, le monete delle zecche di Milano, Pavia e Venezia. Il rovescio col tempietto tetrastilo e la scritta CHRISTIANA RELIGIO riporta sull'altro lato una croce ed il nome del sovrano, e sarà presente nelle emissioni del Regnum Italicum fino al X secolo. Ma come distinguere la zecca emittente? Qui sta il busillis, e qui attendiamo che Antonio ci sciorini la sua scienza.
    1 punto
  23. Grazie, potrei pensarci, prima ho anche il Regno da fare (per ora c'è solo la Repubblica), ma è uno sviluppo possibile.....
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  24. Ma quando alla fine riuscirai a trovare una moneta che vale "almeno un millino".... ce lo dici ?
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  25. ottimo lavoro, sarebbe bello anche per gli stati italiani prima dell'unità d'Italia
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  26. Pensa che è il primo sito che ho consultato quando ho incominciato ad interessarmi agli euro. Ed è anche il sito che consulto molto spesso anche adesso.......
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  27. A margine della discussione ed approfittando del confronto tra i 2 esemplari proposti , sempre mi ha incuriosito che monete ( dei Greci ) la cui incisione è stata spesso affidata ad artisti incisori , siano poi state , apparentemente , largamente coniate dalle zecche con tondelli insufficienti a ricevere completamente le impronte nonostante l'allargamento sotto battitura : esemplari pur ben centrati risultano spesso incompleti nel disegno per tondelli stretti . Mi appare curioso che si ponesse grande cura nel disegno dei coni e poi si trascurasse od accettasse che parte significativa delle monete prodotte risultasse impoverita da tondelli insufficienti . In fondo , almeno per monete "maggiori" , prescrivere che le zecche impiegassero tondelli un poco più larghi e più sottili per ottenere un risultato anche esteticamente valido non appare difficile per Genti che hanno sempre grandemente curato l'estetica .
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  28. mi hai commosso, non ho potuto fare a meno di mettertelo !
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  29. Grazie a chi per pietà ha messo un " mi piace " anche al mio povero e disgraziato " samaritana ". Sapevo comunque di farmi molto male postandolo dopo il tuo....
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  30. C'era ancora la beneamata lira e tra scambio merce e tira di quà e tira di là e approffitando che il commerciante aveva bisogno di "liquido", sono riuscito avere sia il '46 che il '47 ad un prezzo vantaggioso. Collezionando anche la Repubblica non potevo lasciarmi scappare l'occasione.
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  31. Grazie a tutti (...ho finito i mi piace...) @El Chupacabra chissà perché, ma ho la sensazione che tu abbia entrambi i 10 lire
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  32. Oggi vi propongo questo antoniniano di Gallieno, sperando di avviare una discussione a più livelli: tecnico e storico. Iniziamo con gli aspetti tecnici (e in particolare chiamo a raccolta @Legio II Italica @Illyricum65 @gpittini @eliodoro @cliff @Tinia Numismatica): 1) il dot/pallino decorativo alla base del busto di Gallieno: come mai si è mantenuto ben formato e conservato non risentendo in maniera particolare dell'usura? 2) le incrostazioni rossastre nei campi al dritto, sono cuprite? possono essere indice di moneta suberata oppure sono frutto della lega dell'antoniniano comunque non ricchissimo di argento? 3) le lettere della legenda al rovescio: conio stanco? usurato? Grazie per i vostri contributi e... ovviamente, attendo anche pareri da parte dei non chiamati!
    1 punto
  33. non ho mai fatto caso alla rigatura, mai, ma ho sempre ricercato le ribattiture. Ecco la mia preferita:
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  34. Once again i'm grateful for your information!I will follow your advice. Months ago I presented it to some top coin dealers in London and they also said it seems genuine but one of them was very cheeky and tried to offer me around 160 euros for it and i kindly refused. I collect talers, ducatons, 8 reales and crown size coins, and i was very lucky to buy this one and no matter how valuable it is or not it's going to stay in my collection at least as long as i live. Best regards, Paul
    1 punto
  35. a me fa sempre un certo effetto sapere che la mia moneta (in questo caso tua) era in una collezione di un grande collezionista!!
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  36. @Legio II Italica @gpittini grazie per essere intervenuti. Posso dire che l'impressione non è quella di mancanza di argentatura superficiale, quanto un qualcosa di superiore alla superficie, non mi pare che si tratti del nucleo di un suberato emerso per intendersi e nemmeno di una mancanza di superficie argentata come spesso riscontro su altri pezzi di Gallieno o di Postumo per intenderci. Tuttavia, specie nel campo a destra, l'impressione è come se fosse stata spatolata... ma potrebbe essere il frutto di operazioni di pulizia precedenti.
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  37. Questa cosa del Roma 2° tipo non mi è mai stata molto chiara a differenza del 1° tipo che riesco ad individuare facilmente. In questo caso le foto sono molto piccole ma comunque a me pare piuttosto un Vienna '800: anche quelli hanno doppia piuma e conformazione 1-3-1 della coda. Se le foto fossero più grandi al limite si potrebbero osservare le croci sulle due corone per distinguere tra Vienna '800 o Roma 1935. Saluti Simone
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  38. Nel testo della GU è chiaramente scritto che sarà bimetallica, hanno sbagliato il titolo...
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  39. Grazie. È l'ennesima prova che se dietro alle monete ci sono libri, articoli, ricerche, studi... Prima o poi arrivano anche queste soddisfazioni.
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  40. Moneta dal grande pedigree...complimenti!
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  41. Ringrazio diego84 per aver postato tutti i link della gazzetta ufficiale. Ottimo ed utilissimo lavoro ( che tempo fa se ne occupava un altro utente )!
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  42. Salve..ho questo denaro che dovrebbe essere di Enrico ii di Sassonia ma non riesco a trovarlo uguale in rete..ci sono più varianti?..mi piacerebbe sapere cosa è il mio grazie
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  43. DE GREGE EPICURI Senza molte foto ma utili per gli aspetti storici ti segnalo anche: -M.Crawford, La moneta in Grecia e a Roma (molto breve, soprattutto concetti generali e metrologia) -A.Forzoni, La moneta nella storia, 1° volume (IPZS, Libreria dello stato): storia e monetazione. -F.Catalli, Monete dell'Italia Antica (per la Magna Grecia): qui ci sono anche un po' di foto.
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  44. Fra i testi generalisti, se leggi l'inglese e non pensi possa essere un'infatuazione passeggera, ti consiglierei di abbinare: Kraay, Archaic and classical Greek coins, 1976 Kraay, Hirmer, Greek coins, 1966 Il primo è un ottimo testo di numismatica classica di ampio respiro, il secondo é il più bel testo fotografico in circolazione. É un piccolo investimento, ma credo che insieme siano il top per una visione d'insieme. Ah, non aggiungo il Gulbenkian, perché già così mi aspetto di essere linciato... ES P.s. Dimenticavo un testo molto utile per la panoramica e molto più economico dei precedenti: Jenkins, Ancient greek coins, (2nda edizione del 1989)
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  45. Per una visione di prima generale informazione ,numismatica e con note , può essere tuttora utile il manuale , pur vecchio di 40 anni , in 2 volumetti (1 Europa , 2 Asia &Africa ) di Sear " Greek coins and their values "
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  46. Ad inizio Gennaio , in asta CNG Triton XXI n. 317 , un ragguardevole , raro esemplare di statere di Metaponto con al diritto la testa di Demetra scolpita di 3/4 . Dei pochissimi tipi , da Metaponto , con rappresentazioni frontali , unisco ( entrambi con testa di Demetra ) un diverso statere in argento ed il 1/3 di statere in oro , quest'ultimo con le interessanti note relative alla leggenda NIKA sul diritto . In ultimo aggiungo il rarissimo statere con testa di 3/4 , questa di un giovane Dioniso .
    1 punto
  47. Un saluto a voi tutti. E' da qualche tempo che non posto qualche nuovo acquisto. Condivido queste due medaglie annuali di Clemente XI perchè credo che valga la pena di esporle.
    1 punto
  48. Non per deluderti, ma non c'è niente di valore "economico". Valore storico "tantissimo". Questo potrebbe essere di stimolo per iniziare una collezione, a piccoli passi senza sborsare patrimoni; ma come inizio andrebbe bene. Io per esempio ho cominciato con monete come queste e presumo tantissimi altri.
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  49. Concordo con silver che è complessivamente una ottima medaglia. Le medaglie papali non nascevano per collezionisti (anche se non mancavano collezionisti acquirenti fin dalla emissione), ma per doni del pontefice. E' difficile che i detentori abbiano sempre resistito alla tentazione di una pulitura in un periodo quasi secolare (basta pensare ai riti della lucidatura dell'argento domestico, tanto cari alle nostre mamme e/o compagne). Pio XII ripristina la incisione dello stemma nella medaglia annuale del primo anno dopo la parentesi di Pio XI. Questo modello di medaglia annuale - anno I con stemma - era iniziato con Leone XIII e fu conservato da Pio X e Benedetto XV; è confermato da Pio XII - come detto- e da tutti i Pontefici successivi. Cambia la scelta con Papa Francesco, che peraltro sostituisce lo stemma al ritratto ad iniziare con la medaglia dell'anno III. Con Papa Francesco sembra che sia in atto una profonda riforma dell'uso della medaglia annuale papale: si osservano costanti riduzioni della tiratura (si veda il consistente taglio nell'anno corrente. E' un indirizzo in evoluzione, da scoprire. Mi piace ricordare che la medaglia ufficiale con lo stemma era (almeno fino ad alcuni anni or sono) molto apprezzata dal collezionismo numismatico della Città del Vaticano; molti collezionisti di monete coprivano con la medaglia con ritratto e stemma il periodo storico di assenza di monetazione. Ne è conseguita una certa rarefazione delle medaglie dell'anno I, con conseguente buona valutazione.
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