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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/17 in tutte le aree

  1. Alessandro VIII (1689-1691), Roma, Testone. Munt. 19, CNI 42. D/: stemma ovale sagomato in cornice, chiavi con fiocchi. .ALEXANDER. VIII. PONT. MAX. R/: il santo inginocchiato a destra su nubi. SANCTI. BR - VNONIS. In basso armetta di mons. Giuseppe d'arte, presidente di zecca. T/: liscio Questo Testone raffigura San Bruno di Colonia (San Brunone secondo la forma latinizzata), monaco cristiano tedesco fondatore dell'ordine dei Certosini, morto il 6 ottobre 1101, il cui culto già autorizzato da Leone X nel 1514, fu esteso da Gregorio XV nel 1623 e celebrato il 6 ottobre. Alessandro VIII lo ricorda in questo testone e in altre sue monete in quanto eletto al soglio pontificio alla veneranda età di 79 anni, proprio il giorno 6 ottobre. Al R/ l'attributo delle sei stelle a formare un'aureola sul capo di cui la settima sul petto (come si può ben vedere su questa moneta) sarebbe Brunone, allude alla visione avuta dal vescovo Ugo di Grenoble. La mitra posata a terra rimanda al duplice rifiuto della cattedra episcopale prima di Roma e poi di Reggio Calabria, sottolineando l'umiltà del santo. Attendo vostri pareri e integrazioni Ciao e Buon Natale a tutti, Michele
    4 punti
  2. Il 20 dicembre presso il Museo Nazionale Etrusco Di Villa Giulia a Roma,si è svolta la presentazione del libro il Mito Di Medea a cura del professor Giuseppe Pucci e Maurizio Bettini. Attraverso la prima testimonianza figurata certa del mito che possediamo, un’olpe in bucchero risalente al 630 a.C. circa, rinvenuta in una tomba principesca di Cerveteri. Si tratta di un piccolo vaso decorato a rilievo e incisione, sul quale il fregio è disposto su due registri: in quello superiore è raffigurata una teoria di animali ispirata al repertorio naturalistico di matrice siro-fenicia, secondo i modelli in voga nello stile tardo orientalizzante etrusco; in quello inferiore, sopra il punto di massima espansione del vaso, troviamo invece rappresentata una scena mitica. La composizione è inusuale: si distinguono tre gruppi e una figura isolata,il primo gruppo è costituito da due figure stanti ai lati di una struttura alta e sottile decorata da un reticolo graffito, apparentemente un muro o un pilastro, ma forse più probabilmente un altare rappresentato in forma simbolica. A destra dell’altare una donna con un pesante himation dall’orlo ricamato tiene in mano un bastone che termina all’estremità superiore con un anello. L’identificazione è assicurata dall’iscrizione graffita sull’himation: METAIA. Si tratta dunque di Medea, forse caratterizzata dallo scettro che impugna come discendente di stirpe regale. Di fronte a Medea, dalla parte opposta all’altare, un giovane nudo sbuca con la parte superiore del corpo da un calderone, afferrandosi con le mani alle anse ad anello, forse nell’atto di trarsi fuori dal bacino. Il secondo gruppo, a destra, è costitituito da sei giovani nudi che trasportano un oggetto che sembra un lunghissimo tessuto dagli orli ricamati, decorato alle estremità da frange. In corrispondenza del primo portatore si legge l’iscrizione KANNA, di incerto significato. All’estremità destra del campo figurato c’è un personaggio maschile nudo e alato, probabilmente in volo, come suggeriscono le braccia tese verso l’alto. L’iscrizione TAITALE segnala che si tratta di Dedalo. Il terzo gruppo infine, all’estremità opposta del fregio, è costituito da una coppia di pugili o di lottatori impegnati in un combattimento. La scena è nel complesso di difficile interpretazione, poiché il nesso fra quelli che, all’apparenza, sono tre nuclei narrativi distinti – ovvero Dedalo, i lottatori e l’episodio di Medea – non è affatto scontato, e la presenza di Dedalo dissuade dal cercare esegesi esclusivamente legate al mito argonautico. Non è questa la sede per approfondire la complicata questione mitografica: ci importa sottolineare il fatto che Medea sia qui rappresentata come maga alle prese con uno dei casi di ringiovanimento che la tradizione le attribuisce. Insomma è importante sottolineare che già alla fine del VII secolo si sia in qualche modo configurata l'iconografia di quello che, per i due secoli successivi, sarà l'episodio ricorrente nelle raffigurazioni del mito di Medea. Che il ringiovanito sia Giasone, come è stato proposto sulla base di alcune fonti recenziori, e che i giovani portatori siano gli Argonauti che ritornano con il Vello conquistato, è in sé plausibile, ma né l’una né l’altra identificazione si possono considerare provate. L’ostacolo maggiore è la forma del vello, per cui bisognerebbe ammettere che l’artigiano etrusco ne abbia equivocato – o volontariamente modificato – la natura al punto da raffigurarlo come un lungo tessuto invece che come la pelle di un animale scuoiato. Fonti: Museo Nazionale Etrusco Di Villa Giulia Come ho l'opportunità tornerò al museo per vedere meglio questo quadro regalato dal passato.
    4 punti
  3. Anche sta volta un bel c.l.o!
    3 punti
  4. Mooolto probabile che sia stata sua. Però ... non si sono accorti che il diadema è quello che Patroclo indossava la sera sotto la tenda.
    3 punti
  5. Auguri di buone feste a TUTTI
    2 punti
  6. Come ogni sezione anche per le moderne gli auguri di rito, serenità e salute innanzitutto, ma anche auguri a tutti di un buon 2018 per una Numismatica, piena di iniziative, eventi, nuovi fermenti reali, sperando in nuove passioni, nei giovani ,nella riscoperta dei valori, delle identità, della nostra storia e delle tradizioni, ma anche nel dialogo spesso scarso tra varie realtà e le istituzioni, auguri a tutti di un buon cammino numismatico e di tante buone cose ! Mario
    2 punti
  7. Ottimo testone, come sempre ci hai abituati. Ricordo i aver faticato non poco a mettere in collezione la sorella di questo tipo che ha lo stemma sagomato a punta al dritto. Sicuramente più raro di questo è particolarmente ostico da trovare in alta conservazione. Infatti il mio è abbastanza bruttino, saluti.
    2 punti
  8. Ciao carissimo mi raccomando non cuccarteli tutti te i Tondelli..
    2 punti
  9. Le carte sono ora un po' sul tavolo ...cosa e' RES NUMMARIAE MEDIOLANSES ? Una esigenza sentita da tempo dagli appassionati e collezionisti milanesi, ma anche un modo di divulgare e fare proselitismo per questa zecca, un modo di radunare e coinvolgere tanti a ingresso libero per tutti in un sabato mattina , una possibilità per tanti che non conoscono o sanno poco di Monete di avvicinarsi a loro, e' la voglia di fare qualcosa ci auguriamo di bello per tutti, il sentire di dover mettere tutte le Conferenze in una bella cornice cartacea a colori, non a caso Speciale e in tiratura limitata per i soci, ma nel contempo un accogliere e conoscere tutti in una cornice importante nel pieno centro, soci e non soci, il modo di spiegare ancora il motivo e lo scopo dell'Associazione, la possibilità di iscriversi, ricordo con quote volutamente politiche che a stento copriranno le spese delle pubblicazioni, un modo di presentarsi per essere facilmente accessibili a ogni interessato, e' un po' tutto questo il 27 gennaio 2018. Indubbiamente un grosso impegno per molti di noi ma se la passione e' tanta non te ne accorgi, un cammino che vogliamo pieno di tappe e traguardi anche ambiziosi e importanti per la numismatica e per Milano città , le adesioni numerose ci stanno premiando più saremo e più potremo fare, se riusciremo ci piacerebbe abbracciare tutti anche chi e' lontano con una diretta streaming, vedremo...mentre il PDF e' in tipografia per realizzare sogni e traguardi, incominciamo dal 27 gennaio ...certamente il 2018 per noi e per chi vorrà seguirci sarà un anno che ricorderemo ...
    2 punti
  10. Aggiungo al coro anche i miei auguri di buone feste e per un prospero e ....rigenerante anno nuovo !
    2 punti
  11. Buon giorno a tutti, distinguere tra denari e mezzi denari nelle tarde emissioni sveve e in quelle angioine non è immediato. Cercherò di riassumere in modo breve. Durante il regno di Federico II le monete erano ben coniante con legende ben distinguibili. Le monete erano spese al marco, avevano valore in gran parte fiduciario (il valore della moneta denaro era leggermente sopravvalutato rispetto al contenuto di argento fino). La differenza tra valore fiduciario e valore intrinseco era una sorta di tassa che permetteva al regno di autofinanziarsi. La distinzione tra denaro e mezzo denaro, sotto Federico II, è abbastanza banale, ed è sufficiente pesare la moneta e misurarne il diametro. Il denaro ha un peso medio di 0.8 g è un diametro di 16-17 mm mentre il mezzo pesa circa 0.4 con un diametro di 13 mm. Coi successori di Federico II e soprattutto Carlo d'Angiò, la situazione sfugge di mano, e la coniazione di moneta a scopo di autofinanziamento arriva a livelli enormi. Le monete diventano molto mal coniate, e il peso diventa estremamente variabile, per il denaro si passa da esemplari di 0,3 - 0,4 grammi, ad esemplari di 1,3-1,4 grammi che in passato erano considerati multipli di denaro. Il peso in definitiva non è più un parametro per distinguere i denari dai loro mezzi. Bisogna considerare solo ed esclusivamente il diametro. Ora tu mi dirai... ma queste monete sono talmente mal coniate che quasi mai si riesce ad avere una misura del diametro esterno. In questa ad esempio, il bordo esterno è invisibile e non misurabile. In questo caso infatti va misurato quello interno. L'esemplare della tua tipologia in mio possesso pesa 0,31, è ben coniato, ma ha un diametro interno di circa 9 mm, in analogia con gli altri esemplari da un denaro in mio possesso (ho aperto una discussione a riguardo qualche anno fa). Il mezzo dovrebbe avere un diametro interno inferiore agli 8 mm. Per alcune emissioni di Manfredi e per la gran parte di quelle di Carlo, inoltre, i mezzi denari spariscono assolutamente. Per questa particolare emissione, ad esempio, io non ho mai visto un mezzo denaro, ed ammetto di non credere particolarmente alla loro esistenza. Spero di esserti stato utile.
    2 punti
  12. Ciao. Para mi es una moneda muy interesante con varias posibilidades de atribución. La primera sería los cavalli de busto "giovanile senza sigle" Vall-llosera 216, y si consideramos que es una croce, con la variedad con + en medio la leyenda: EQVITAS + REGNI. La segunda, es un ejemplar, hasta el momento único, Vall-llosera 247 que tiene 4 círculos en croce, pero en este caso sería una cruz o una flor grande de 4 pétalos con anillo central. El busto es de transición al busto maduro, pero aún conserva la leyenda FERDINANDVS, lo que hace pensar que es anterior al 1488 porqué no ninguna sigla relacionada a Tramontano, y posiblemente también anterior al 1486/7 cunado empieza a utilizarse la leyenda con el nombredel rey en la forma FERRANDVS. Es un busto totalmente dieferente a los primeros cavalli acuñados, Vall-llosera 213, 214 y 215, y como decía similar por tipología a algunos cavalli del tipo Vall-llosera 216. Se trata de una moneda inédita, al menos yo desconcía esta variedad.
    2 punti
  13. @lucarosina Una bella medaglia , almeno per il mio gusto. Al recto la dicitura recita "Occhio e mano per la patria" , al centro la figura di un tiratore con archibugio e spada. Si notano a tracolla i contenitori per le pallottole e la polvere da sparo. La spada , data la lentezza delle operazioni di carica dello schioppo, si rendeva necessaria in caso di combattimento ravvicinato. Al verso la dicitura "75° Anniversario della Gilda [Associazione] degli Schutzen di Buckow". Anche in Italia all'inizio del secolo scorso vengono emesse parecchie medaglie per gare di tiro, che spesso recano al recto il volto del Re. Non esistendo ancora le armi a tiro rapido, gli Eserciti erano principalmente armati di fucile per cui, stante la leva spesso obbligatoria e le frequenti guerre, il Tiro veniva incoraggiato. Quanto al valore economico , francamente non so dirti. Non credo che questo genere di medaglie sia molto collezionato, specialmente in Italia, però è davvero una bella medaglia e varrebbe la pena conservarla. Dalla foto non comprendo se è d'argento oppure soltanto argentata. Saluti.
    2 punti
  14. infine allego il riassunto "grazie a Dio in inglese" a fine articolo spero di avervi strappato un piccolo "wow" prenatalizio buone feste Alain
    2 punti
  15. Io purtroppo non riusciro' ad essere dei vostri e ne approfitto per fare a tutti i migliori auguri di Buone Feste. Che abbiate un Sereno Natale e che L' anno nuovo sia prodigo di tondelli. Arrivederci a gennaio .. Italo
    2 punti
  16. Farò il possibile per essere presente. Giornata un po’ blindata dagli impegni famigliari prenatalizi... quindi il forse è d’obbligo
    2 punti
  17. ...poi se qualcuno vuole 'cacciare' 2 tondelli da vedere ....il posto è quello giusto e chissà che (complice l'aperitivo) non si facciano buoni affari. ????
    2 punti
  18. Presente all'aperitivo. Spero di vedere tanti per scambiarci gli auguri! !
    2 punti
  19. Buone feste e un Arrivederci a presto. Roberto
    2 punti
  20. Segnalo che il 24 e 25 marzo 2018 si svolgerà a Terni, presso l'Hotel Michelangelo, via della Stazione 63, il convegno filatelico/numismatico. Il posto è proprio di fronte alla stazione ferroviaria, dalla quale si raggiunge in un minuto a piedi. Vale la pena di fare un salto, in quanto qualche monetina sfiziosa si riesce a reperire sempre.
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  21. Mancano 3 giorni a natale e vorrei farvi i miei più sinceri auguri di buone feste a voi e alle vostre famiglia spero che il 2018 sia ricco di soddisfazioni Un caro saluto a tutti da diego
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  22. Domenica prenatalizia per il Cordusio, vi invito a un brindisi con scambio di auguri, consegne Gazzettini per chi non lo avesse ricevuto ancora, ritiro locandina dell'evento con conferenze sulla zecca di Milano del 27 gennaio 2018 " RES NUMMARIAE MEDIOLANENSES ", possibilità per chi volesse di associarsi alla Associazione Culturale Quelli del Cordusio, un modo di socializzare e condividere insieme la passione comune per domenica mattina al Cordusio al Bar Spadari verso le ore 11, auguri ovviamente a tutti di buone feste !
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  23. Siamo nell'epoca di Aimone Potrebbe trattarsi del grosso bianco Dozzeno con gli speroni che affiancano la A https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AIMO/8
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  24. In questi anni dalle aste passa tutto. Un po’ perche i volumi di materiale e la velocità di ricircolo del materiale sono decuplicati rispetto ad anni fa e quindi un controllo capillare e’ piu difficile. un po’ perche di commercianti veramente bravi ve ne sono sempre meno e in particolare in area germanica scarseggiano proprio. Inoltre questo non era un falso proprio banale. Anche se ormai la cautela - maxime per le monete senza provenienza - deve essere assolutamente d’obbligo. studiare - studiare - studiare
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  25. Recentemente ho acquistato da un commerciante il Quattrino coniato a Roma per la Sede Vacante del Camerlengo Ippolito Aldobrandini in quanto era la prima volta che vedevo questa moneta. Considerato la difficile reperibilità della tipologia, non ho dato molta importanza alla conservazione, anche se sono ben visibili le principali caratteristiche come lo stemma del Cardinale e il Cristo in ellisse radiante. Da un'analisi della mia documentazione ho rintracciato solamente un paio di passaggi: uno bucato e non illustrato,l'altroin M&M 2008 in conservazione decisamente inferiore a questo. Probabilmente i Quattrini delle Sedi Vacanti passano in secondo piano rispetto agli imponenti moduli delle Piastre o dei Testoni, forse è la causa della loro scarsa presenza nel mercato numismatico. Gradite segnalazioni e considerazioni in merito alla rarità di questo Quattrino. DARECTASAPERE
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  26. C'è poco da aggiungere hai già detto tutto te. Ti faccio i miei complimenti per questo bel nummo di papa Pietro Ottoboni, in ottima conservazione.
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  27. sto cercando qualche difetto ma non riesco a trovarlo. è arrivato Babbo Natale ?
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  28. Io ne butto una lì..tetarteron di Manuele I
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  29. Presso l' indirizzo sotto elencato si e' aperta a Roma il 21 Dicembre scorso e rimarra aperta fino al 30 Giugno 2018 , una mostra che propone di accostare produzioni e ideologie che hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo di due tra le più grandi civiltà del Mediterraneo . https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwie1Z_N6J3YAhWE1hQKHQbUCaMQFgg4MAI&url=http%3A%2F%2Fvulci.it%2Fla-mostra-egizi-etruschi-a-roma%2F&usg=AOvVaw2I_LNPKEK2v4BtrUdLs2rY “Egizi Etruschi . Da Eugene Berman allo scarabeo dorato” Musei Capitolini – Centrale Montemartini Via Ostiense 106 , Roma http://www.centralemontemartini.org/it
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  30. Ciao a tutti, Non potràó essere dei vostri, ma auguro a tutti i piú sinceri auguri di Buon Natale e di un nuovo anno ricco di emozioni ed eventi numismatici !
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  31. Ciao @Martin_Zilli, una conservazione piacevole per il baiocco più comune di questa vacanza pontificia... Auguri per la ricerca del baiocco con al rovescio la scritta in ghirlanda
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  32. Arrivato ieri, iniziato subito a leggere, partendo dalle monete emesse per gli UFO che definirei più delle curiosità molto particolari che delle monete, ma che aprono un tema sempre caldo sopratutto con l'interpretazione delle monete romane con "stelle" o con simboli circolari e non ben definiti. Interessante l'articolo sul Capricorno nella monetazione di Augusto che deve aver preso questo simbolo ed inserito nelle propie monete anche se non associato alla sua data di nascita. Letto anche l'interessante articolo di Michele Cappellari, sull'incontro tenuto a Torino a Novembre dove si è discusso delle problematiche relative alla legge sul collezionismo, un tema sentito che può anche rilanciare il collezionismo, infatti credo che alcuni collezionisti siano restii ad acquistare monete antiche anche perchè spaventati da ciò che puo capitare nel caso la propia collezione venga sequestrata.
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  33. Confermo la crocetta. Nella collezione reale ci sono cinque piccoli di questa tipologia e i loro pesi vanno da 0,27 g a 0,60. Arka
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  34. Dai .... qui ci vuole qualcuno che si sieda ad un banco di cambio, con un mucchio di denari viennesi davanti, speronati, escucellati, cursibili, viennesi con la E, lionesi, d'Aosta, del conte e del principe, tipi vecchi e nuovi, forti e deboli (ne avrò certo dimenticato qualcuno) ... e ne faccia tanti mucchietti in base al cambio reciproco. Io diventerei matto .
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  35. Buongiorno, ho acquistato 2 piccoli bronzi di Licinio, inizio con il proporvi il primo : D IMP LICINIVS AVG R DOMINI N LICINI AVG, VOT XX, AQS Grammi 2.76 millimetri 18.19 Aquileia Non mi trovo con la classificazione : RIC 71 o RIC 86 ? Grazie
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  36. Per non complicare eccessivamente il dibattito ( tra l’altro le leggi e disposizioni legislative dovrebbero essere adeguate alka comorensione del buon padre di famiglia e non sembra essere il caso con le norme che regolano la detenzione e il commercio di monete), mi limito ad un’osservazione relativamente al primo punto: Esclusa l'ipotesi che vi sia prova che la moneta provenga da uno scavo effettuato in territorio italiano Come si esclude tale ipotesi? E’ proprio questo il punto su cui poggia l’inversione dell’onere della prova sostenuta finora dalla giurisprudenza. L’altra mia osservazione - estemporanea - ma discendente da questi scambi: perche’ vi deve essere in Italia un tale accanimento delle istituzione verso la detenzione e/o commercio delle monete antiche in primis ma anche moderne in fieri, accanimento che non si riscontra - almeno con tale pervicacia - nei Paesi che pur hanno legislazioni restrittive quali ad esempio la vicina Francia o anche la Spagna. Ha ragione al limite chi - a questo punto - invoca un ban totale al collezionismo/ commercio di monete. Sarebbe piu’ semplice - farebbe risparmiare risorse e tempo a tutti quanti - e sarebbe anche l’atteggiamento piu’ ’ onesto dello Stato verso i suoi Cittadini che non si sentirebbero in perenne stato di incertezza rispetto alla loro condizione di collezionisti o commercianti passibili di essere - a’ tout moment - di essere accusati o addirittura incriminati per una passione che normalmente e’ stata nell’Italia stessa piu’ che lecita ( fino ad un certo periodo) ma che viene ora progressivamente profondamente osteggiata senza tra l’altro che cio’ porti alcun vantaggio comprensibile ad un Patrimonio culturale pubbkico ancora largamente deficitario nella sia fruibilità.
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  37. Perché no, sarà l'occasione per salutarci ed augurarci buone feste e fortunati acquisti per l'anno nuovo ?
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  38. 1 punto
  39. Ciao @Pericle76, complimenti per il ritrovamento. Secondo me, non si tratta di un errore casuale, non credo sia possibile un errore di conio simile. Per quanto riguarda la consegna alle autorità, non la trovo giusta, se si tratta di moneta autentica ed il ritrovamento è avvenuto in buona fede. Saluti.
    1 punto
  40. Effettivamente @prtgzn potrebbe avere ragione, la moneta forse "dovrebbe" essere consegnata alle autorità in quanto è difforme rispetto al decreto di produzione stabilito dalla comunità europea, (come ad esempio accaduto con il centesimo mole). A mio parere senti il perito cosa ti suggerisce in merito.
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  41. Buon Natale a tutti i medievalisti e ai loro cari. Antonio
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  42. 1 punto
  43. Mi spiace @Gallienus, non posso essere d'accordo. Il Re autorizzò Mussolini a creare un governo di minoranza. A noi non appare semplice, ma il De Felice, nel suo studio titanico sul fascismo, spiega benissimo le giornate che precedettero e seguirono la marcia su Roma. Le responsabilità regie sono evidenti. Il Paese era spaccato, ma non marciava affatto "nella stessa direzione", tutt'altro, e Mussolini lo sapeva (era a Napoli pronto a fuggire nel caso fosse andata male). Il Re ha esautorato il fascismo il 25 luglio del 1943, quindi qualcosa contava, soprattutto fra le forze dell'ordine e quelle armate. Ci sono responsabilità storiche acclarate, non facciamola semplice, né da una parte, né dall'altra. @Archestrato, il parallelismo mi pare un tantinello azzardato, ricordo che il termine "crimine contro l'umanità" (in realtà, "oltraggio al genere umano" letteralmente) fu coniato da Plinio nel condannare le campagne in Gallia di Giulio Cesare. Non è una questione di moralismo, a meno che non si voglia ricondurre a ciò il secolare pensiero stoico. Le responsabilità storiche esistono per tutte le figure, in tutti i secoli e contesti. Altrimenti vale tutto. Saluti,
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  44. ci vorrebbe un parlamentare numismatico
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  45. La prima cosa che ti insegnano, quando vai a seguire la prima lezione di filologia classica, è che se l'autore X avesse voluto esprimere il concetto Y lo avrebbe fatto in maniera più o meno chiara, ma sicuramente comprensibile. Quindi trovo perfettamente inutile dilungarci in riflessioni su quello che avrebbe voluto dire, ma non ha detto. Voleva puntualizzare sulla legislazione? Lo avrebbe scritto. Sono d'accordo con @bizerba62: se Traina fosse ancora vivo, ammetterebbe l'errore senza troppe polemiche. In merito alla legislazione, pur essendo io il primo a dire che potrebbe e dovrebbe essere migliorata, mi permetto di fare il guastafeste (come sempre): l'Inghilterra non è l'Italia. Un conto è incoraggiare l'utilizzo del m.d. in una nazione mediamente povera di evidenze archeologiche, un altro è farlo in Italia, dove a ogni palata esce fuori un coccio. Sarebbe molto pericoloso da noi e la domenica, invece di vedere sciami di ciclisti, vedremmo sciami di detectoristi.
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  46. Secondo me oltre all'inadeguatezza normativa alla base del fenomeno dilagante dei cercatori di tesori c'è anche una cattiva comprensione dell'importanza fondamentale del contesto legato alle monete ritrovate. Una moneta, anche la più comune e priva di valore, può avere un'enorme rilevanza se collegata ai suoi dati contestuali di ritrovamento e viceversa perde una parte importantissima del suo contributo informativo se privata del contesto in cui è stata ritrovata, e questo non è solo un danno per puntigliosi archeologi, ma è un danno per l'intera scienza numismatica che si ritrova senza dati indispensabili per studiare a fondo i suoi oggetti, se non ci si vuole limitare a studiare le monete solo negli aspetti iconografici ma si vuole comprenderne funzione e modalità di circolazione nei vari contesti spaziali e temporali quelle informazioni sono ineludibili...chiunque ami le monete e la numismatica non può non rendersene conto...quante cose sapremmo in più sulla numismatica antica e altomedievale ad esempio se ogni ritrovamento fosse stato censito e studiato per bene? Riguardo all'altro contesto, quello normativo, a mio avviso il grande problema che affligge non da ora il nostro Paese è quello della mancanza di fiducia e collaborazione sia tra privati che ancor più tra privati e istituzioni, le normative estere funzionano meglio solo perché funziona questo collante fondamentale, non c'è il sistematico tentativo dei privati di fregare le istituzioni così come non c'è una tracotanza delle medesime istituzioni nel considerare l'interesse pubblico una cosa astratta totalmente slegata dagli interessi più immediati e prosaici dei cittadini, c'è più fiducia, collaborazione e rispetto reciproco perché c'è anche la convenienza a far funzionare meglio il sistema senza perdersi in polemiche e faziosità distruttive...è una mentalità che richiede tempo per attecchire solidamente e sostituire l'altra del campa chi può e fanculo tutto il resto...
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  47. Bravo @cristianaprilia. La presunta superiorità di chi colleziona una cosa piuttosto che un'altra mi ha sempre fatto ridere. Tante sono le strade per cui uno giunge alla numismatica: l'attaccamento alla sua terra, l'amore per un periodo storico, criteri di bellezza estetica, il fascino dell'apertura al mondo. tutti sono criteri validi: trovo triste solo chi acquista per mero investimento, perché lì viene a mancare l'aspetto culturale. Ma ritenere una fase storica più "importante" di un'altra è una sciocchezza... e lo dico da antichista. A me gli euro non interessano, ma una eurocollezione fatta con serietà, amore e competenza non ha meno dignità di una collezione di piastre papali seicentesche: non è che per acquistare piastre richiedano una laurea o particolari competenze, esattamente come per tutte le altre collezioni requisito essenziale è aprire il portafogli. L'importante poi è non fermarsi alla transazione economica: sono la passione, l'approfondimento e lo studio a costituire la linfa che infonde dignità e importanza a tutte le nostre raccolte, che dà un senso al nostro essere numismatici.
    1 punto
  48. Io sinceramente vedo i forum in generale molto più controllati e controllabili e non sono assolutamente d'accordo sul concetto di evoluzione di Facebook. Il problema non è lo strumento informatico, il problema è la società in cui viviamo. Questo porta a situazioni fuori controllo in luoghi non "moderati", omicidi in diretta, ricettazione, propaganda terroristica, effetto branco e altre oscenità.... Attività di questo tipo non potranno mai attecchire in un forum come il nostro. Poi c'è l'aspetto non trascurabile legato alla sicurezza, non poche volte sono stato contattato da utenti visitati da ladri dopo aver postato foto di monete importanti su Facebook. I ladri sempre più spesso usano i social per individuare prede ed agire a colpo sicuro. Tra le informazioni che spesso vengono fornite nei social network ci sono: l’indirizzo dove abitiamo, le cose che possediamo (monete, computer, automobili..) e soprattutto i giorni in cui saremo fuori casa magari per una rilassante vacanza. È di fondamentale importanza quindi fare attenzione a non condividere pubblicamente determinate informazioni sui social network o almeno farlo avendo cura di selezionare le giuste impostazioni della privacy, cosa che non fa praticamente nessuno. In uno studio recente si evince che 3 ladri su 4 si avvalgono dei social (in particolare Facebook) per identificare le potenziali vittime. Ora non serve dire che chi colleziona monete dovrebbe evitare di lasciare indirizzo di casa e nome e cognome in chiaro. Ognuno fa come vuole, ma Insomma social e forum sono fortunatamente cose molto diverse. Buona Domenica.
    1 punto
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