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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/17 in tutte le aree

  1. Alessandro VIII (1689-1691), Roma, Testone. Munt. 19, CNI 42. D/: stemma ovale sagomato in cornice, chiavi con fiocchi. .ALEXANDER. VIII. PONT. MAX. R/: il santo inginocchiato a destra su nubi. SANCTI. BR - VNONIS. In basso armetta di mons. Giuseppe d'arte, presidente di zecca. T/: liscio Questo Testone raffigura San Bruno di Colonia (San Brunone secondo la forma latinizzata), monaco cristiano tedesco fondatore dell'ordine dei Certosini, morto il 6 ottobre 1101, il cui culto già autorizzato da Leone X nel 1514, fu esteso da Gregorio XV nel 1623 e celebrato il 6 ottobre. Alessandro VIII lo ricorda in questo testone e in altre sue monete in quanto eletto al soglio pontificio alla veneranda età di 79 anni, proprio il giorno 6 ottobre. Al R/ l'attributo delle sei stelle a formare un'aureola sul capo di cui la settima sul petto (come si può ben vedere su questa moneta) sarebbe Brunone, allude alla visione avuta dal vescovo Ugo di Grenoble. La mitra posata a terra rimanda al duplice rifiuto della cattedra episcopale prima di Roma e poi di Reggio Calabria, sottolineando l'umiltà del santo. Attendo vostri pareri e integrazioni Ciao e Buon Natale a tutti, Michele
    4 punti
  2. Il 20 dicembre presso il Museo Nazionale Etrusco Di Villa Giulia a Roma,si è svolta la presentazione del libro il Mito Di Medea a cura del professor Giuseppe Pucci e Maurizio Bettini. Attraverso la prima testimonianza figurata certa del mito che possediamo, un’olpe in bucchero risalente al 630 a.C. circa, rinvenuta in una tomba principesca di Cerveteri. Si tratta di un piccolo vaso decorato a rilievo e incisione, sul quale il fregio è disposto su due registri: in quello superiore è raffigurata una teoria di animali ispirata al repertorio naturalistico di matrice siro-fenicia, secondo i modelli in voga nello stile tardo orientalizzante etrusco; in quello inferiore, sopra il punto di massima espansione del vaso, troviamo invece rappresentata una scena mitica. La composizione è inusuale: si distinguono tre gruppi e una figura isolata,il primo gruppo è costituito da due figure stanti ai lati di una struttura alta e sottile decorata da un reticolo graffito, apparentemente un muro o un pilastro, ma forse più probabilmente un altare rappresentato in forma simbolica. A destra dell’altare una donna con un pesante himation dall’orlo ricamato tiene in mano un bastone che termina all’estremità superiore con un anello. L’identificazione è assicurata dall’iscrizione graffita sull’himation: METAIA. Si tratta dunque di Medea, forse caratterizzata dallo scettro che impugna come discendente di stirpe regale. Di fronte a Medea, dalla parte opposta all’altare, un giovane nudo sbuca con la parte superiore del corpo da un calderone, afferrandosi con le mani alle anse ad anello, forse nell’atto di trarsi fuori dal bacino. Il secondo gruppo, a destra, è costitituito da sei giovani nudi che trasportano un oggetto che sembra un lunghissimo tessuto dagli orli ricamati, decorato alle estremità da frange. In corrispondenza del primo portatore si legge l’iscrizione KANNA, di incerto significato. All’estremità destra del campo figurato c’è un personaggio maschile nudo e alato, probabilmente in volo, come suggeriscono le braccia tese verso l’alto. L’iscrizione TAITALE segnala che si tratta di Dedalo. Il terzo gruppo infine, all’estremità opposta del fregio, è costituito da una coppia di pugili o di lottatori impegnati in un combattimento. La scena è nel complesso di difficile interpretazione, poiché il nesso fra quelli che, all’apparenza, sono tre nuclei narrativi distinti – ovvero Dedalo, i lottatori e l’episodio di Medea – non è affatto scontato, e la presenza di Dedalo dissuade dal cercare esegesi esclusivamente legate al mito argonautico. Non è questa la sede per approfondire la complicata questione mitografica: ci importa sottolineare il fatto che Medea sia qui rappresentata come maga alle prese con uno dei casi di ringiovanimento che la tradizione le attribuisce. Insomma è importante sottolineare che già alla fine del VII secolo si sia in qualche modo configurata l'iconografia di quello che, per i due secoli successivi, sarà l'episodio ricorrente nelle raffigurazioni del mito di Medea. Che il ringiovanito sia Giasone, come è stato proposto sulla base di alcune fonti recenziori, e che i giovani portatori siano gli Argonauti che ritornano con il Vello conquistato, è in sé plausibile, ma né l’una né l’altra identificazione si possono considerare provate. L’ostacolo maggiore è la forma del vello, per cui bisognerebbe ammettere che l’artigiano etrusco ne abbia equivocato – o volontariamente modificato – la natura al punto da raffigurarlo come un lungo tessuto invece che come la pelle di un animale scuoiato. Fonti: Museo Nazionale Etrusco Di Villa Giulia Come ho l'opportunità tornerò al museo per vedere meglio questo quadro regalato dal passato.
    4 punti
  3. Anche sta volta un bel c.l.o!
    3 punti
  4. Mooolto probabile che sia stata sua. Però ... non si sono accorti che il diadema è quello che Patroclo indossava la sera sotto la tenda.
    3 punti
  5. Auguri di buone feste a TUTTI
    2 punti
  6. Come ogni sezione anche per le moderne gli auguri di rito, serenità e salute innanzitutto, ma anche auguri a tutti di un buon 2018 per una Numismatica, piena di iniziative, eventi, nuovi fermenti reali, sperando in nuove passioni, nei giovani ,nella riscoperta dei valori, delle identità, della nostra storia e delle tradizioni, ma anche nel dialogo spesso scarso tra varie realtà e le istituzioni, auguri a tutti di un buon cammino numismatico e di tante buone cose ! Mario
    2 punti
  7. Ottimo testone, come sempre ci hai abituati. Ricordo i aver faticato non poco a mettere in collezione la sorella di questo tipo che ha lo stemma sagomato a punta al dritto. Sicuramente più raro di questo è particolarmente ostico da trovare in alta conservazione. Infatti il mio è abbastanza bruttino, saluti.
    2 punti
  8. Ciao carissimo mi raccomando non cuccarteli tutti te i Tondelli..
    2 punti
  9. Le carte sono ora un po' sul tavolo ...cosa e' RES NUMMARIAE MEDIOLANSES ? Una esigenza sentita da tempo dagli appassionati e collezionisti milanesi, ma anche un modo di divulgare e fare proselitismo per questa zecca, un modo di radunare e coinvolgere tanti a ingresso libero per tutti in un sabato mattina , una possibilità per tanti che non conoscono o sanno poco di Monete di avvicinarsi a loro, e' la voglia di fare qualcosa ci auguriamo di bello per tutti, il sentire di dover mettere tutte le Conferenze in una bella cornice cartacea a colori, non a caso Speciale e in tiratura limitata per i soci, ma nel contempo un accogliere e conoscere tutti in una cornice importante nel pieno centro, soci e non soci, il modo di spiegare ancora il motivo e lo scopo dell'Associazione, la possibilità di iscriversi, ricordo con quote volutamente politiche che a stento copriranno le spese delle pubblicazioni, un modo di presentarsi per essere facilmente accessibili a ogni interessato, e' un po' tutto questo il 27 gennaio 2018. Indubbiamente un grosso impegno per molti di noi ma se la passione e' tanta non te ne accorgi, un cammino che vogliamo pieno di tappe e traguardi anche ambiziosi e importanti per la numismatica e per Milano città , le adesioni numerose ci stanno premiando più saremo e più potremo fare, se riusciremo ci piacerebbe abbracciare tutti anche chi e' lontano con una diretta streaming, vedremo...mentre il PDF e' in tipografia per realizzare sogni e traguardi, incominciamo dal 27 gennaio ...certamente il 2018 per noi e per chi vorrà seguirci sarà un anno che ricorderemo ...
    2 punti
  10. Aggiungo al coro anche i miei auguri di buone feste e per un prospero e ....rigenerante anno nuovo !
    2 punti
  11. Buon giorno a tutti, distinguere tra denari e mezzi denari nelle tarde emissioni sveve e in quelle angioine non è immediato. Cercherò di riassumere in modo breve. Durante il regno di Federico II le monete erano ben coniante con legende ben distinguibili. Le monete erano spese al marco, avevano valore in gran parte fiduciario (il valore della moneta denaro era leggermente sopravvalutato rispetto al contenuto di argento fino). La differenza tra valore fiduciario e valore intrinseco era una sorta di tassa che permetteva al regno di autofinanziarsi. La distinzione tra denaro e mezzo denaro, sotto Federico II, è abbastanza banale, ed è sufficiente pesare la moneta e misurarne il diametro. Il denaro ha un peso medio di 0.8 g è un diametro di 16-17 mm mentre il mezzo pesa circa 0.4 con un diametro di 13 mm. Coi successori di Federico II e soprattutto Carlo d'Angiò, la situazione sfugge di mano, e la coniazione di moneta a scopo di autofinanziamento arriva a livelli enormi. Le monete diventano molto mal coniate, e il peso diventa estremamente variabile, per il denaro si passa da esemplari di 0,3 - 0,4 grammi, ad esemplari di 1,3-1,4 grammi che in passato erano considerati multipli di denaro. Il peso in definitiva non è più un parametro per distinguere i denari dai loro mezzi. Bisogna considerare solo ed esclusivamente il diametro. Ora tu mi dirai... ma queste monete sono talmente mal coniate che quasi mai si riesce ad avere una misura del diametro esterno. In questa ad esempio, il bordo esterno è invisibile e non misurabile. In questo caso infatti va misurato quello interno. L'esemplare della tua tipologia in mio possesso pesa 0,31, è ben coniato, ma ha un diametro interno di circa 9 mm, in analogia con gli altri esemplari da un denaro in mio possesso (ho aperto una discussione a riguardo qualche anno fa). Il mezzo dovrebbe avere un diametro interno inferiore agli 8 mm. Per alcune emissioni di Manfredi e per la gran parte di quelle di Carlo, inoltre, i mezzi denari spariscono assolutamente. Per questa particolare emissione, ad esempio, io non ho mai visto un mezzo denaro, ed ammetto di non credere particolarmente alla loro esistenza. Spero di esserti stato utile.
    2 punti
  12. Ciao. Para mi es una moneda muy interesante con varias posibilidades de atribución. La primera sería los cavalli de busto "giovanile senza sigle" Vall-llosera 216, y si consideramos que es una croce, con la variedad con + en medio la leyenda: EQVITAS + REGNI. La segunda, es un ejemplar, hasta el momento único, Vall-llosera 247 que tiene 4 círculos en croce, pero en este caso sería una cruz o una flor grande de 4 pétalos con anillo central. El busto es de transición al busto maduro, pero aún conserva la leyenda FERDINANDVS, lo que hace pensar que es anterior al 1488 porqué no ninguna sigla relacionada a Tramontano, y posiblemente también anterior al 1486/7 cunado empieza a utilizarse la leyenda con el nombredel rey en la forma FERRANDVS. Es un busto totalmente dieferente a los primeros cavalli acuñados, Vall-llosera 213, 214 y 215, y como decía similar por tipología a algunos cavalli del tipo Vall-llosera 216. Se trata de una moneda inédita, al menos yo desconcía esta variedad.
    2 punti
  13. @lucarosina Una bella medaglia , almeno per il mio gusto. Al recto la dicitura recita "Occhio e mano per la patria" , al centro la figura di un tiratore con archibugio e spada. Si notano a tracolla i contenitori per le pallottole e la polvere da sparo. La spada , data la lentezza delle operazioni di carica dello schioppo, si rendeva necessaria in caso di combattimento ravvicinato. Al verso la dicitura "75° Anniversario della Gilda [Associazione] degli Schutzen di Buckow". Anche in Italia all'inizio del secolo scorso vengono emesse parecchie medaglie per gare di tiro, che spesso recano al recto il volto del Re. Non esistendo ancora le armi a tiro rapido, gli Eserciti erano principalmente armati di fucile per cui, stante la leva spesso obbligatoria e le frequenti guerre, il Tiro veniva incoraggiato. Quanto al valore economico , francamente non so dirti. Non credo che questo genere di medaglie sia molto collezionato, specialmente in Italia, però è davvero una bella medaglia e varrebbe la pena conservarla. Dalla foto non comprendo se è d'argento oppure soltanto argentata. Saluti.
    2 punti
  14. infine allego il riassunto "grazie a Dio in inglese" a fine articolo spero di avervi strappato un piccolo "wow" prenatalizio buone feste Alain
    2 punti
  15. Io purtroppo non riusciro' ad essere dei vostri e ne approfitto per fare a tutti i migliori auguri di Buone Feste. Che abbiate un Sereno Natale e che L' anno nuovo sia prodigo di tondelli. Arrivederci a gennaio .. Italo
    2 punti
  16. Farò il possibile per essere presente. Giornata un po’ blindata dagli impegni famigliari prenatalizi... quindi il forse è d’obbligo
    2 punti
  17. ...poi se qualcuno vuole 'cacciare' 2 tondelli da vedere ....il posto è quello giusto e chissà che (complice l'aperitivo) non si facciano buoni affari. ????
    2 punti
  18. Presente all'aperitivo. Spero di vedere tanti per scambiarci gli auguri! !
    2 punti
  19. Buone feste e un Arrivederci a presto. Roberto
    2 punti
  20. In Turchia sono stati sequestrati alcuni oggetti antichi venduti di contrabbando tra cui una spada micenea "attributed to Achilles of Troy fame" https://www.dailysabah.com/investigations/2017/12/21/achilles-sword-alexander-bust-among-record-turkish-police-haul-of-26456-ancient-artifacts
    1 punto
  21. Siamo nell'epoca di Aimone Potrebbe trattarsi del grosso bianco Dozzeno con gli speroni che affiancano la A https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AIMO/8
    1 punto
  22. Una grande occasione per passare una mattina numismatica, con viva passione e magari anche di approfondimento su alcuni temi. L'invito aperto a tutti: neofiti , curiosi, esperti e amici, sarà garanzia di una "festa " numismatica che ci auguriamo sia la prima di un percorso duraturo e condiviso con i molti che parteciperanno.
    1 punto
  23. Direi che concordo con la conservazione..qbb/bb. sia per colpettini ai bordi e anche per l'usura troppo accentuata sul collo dell'aquila... in compenso ha una bella patina del tempo
    1 punto
  24. 1 punto
  25. Auguro a tutti gli amici della cartamoneta un sereno e felice Natale.
    1 punto
  26. Aggiungo uno specchietto che spero possa servire per la ricerca delle diverse varianti di questa moneta. Il grado di rarità, non prendetelo per oro colato... Francia, 20 francs 1950 20 francs 1950 G. GUIRAUD 4 piume. CC 20 francs 1950 B G. GUIRAUD 4 piume C 20 francs 1950 B GEOGES GUIRAUD 4 piume RR 20 francs 1950 GEORGES GUIRAUD 3 piume NC 20 francs 1950 B GEORGES GUIRAUD 3 piume NC 20 francs 1950 G.GUIRAUD 3 piume NC 20 francs 1950 B G.GUIRAUD 3 piume R
    1 punto
  27. ____________________
    1 punto
  28. Auguri anche da parte mia a tutti !
    1 punto
  29. ____ Vuoi che te lo identifichiamo? Se è un cipresso, un pino, un abete ecc. ecc. ___ Identificare cosa? no, no... l'ho messo per gli Auguri ___ Questa sezione non è adatta! qui identifichiamo! _Che burberi! vivetele queste feste! io credo pure a Babbo Natale In base a quello che hai scritto sino a ora non avevamo dubbi!
    1 punto
  30. O uno, al momento dell'entrata in Italia del bene, esegue le necessarie pratiche di importazione temporanea (e quindi il bene potrà uscire in qualsiasi momento dai confini italici e lo Stato italiano non potrà porre alcun veto e/o vincolo) oppure il bene dovrà sottostare alle normative italiche con la possibilità, seppur remota trattandosi di monetazione estera, di ricevere un vincolo se e quando farà domanda di esportazione.
    1 punto
  31. 24-25, via stazione 63, chissà che a Terni non si azzecchi un terno!!
    1 punto
  32. Si, l'ho già messo via. Grazie per le risposte. saluti & auguri di buon Natale....
    1 punto
  33. Grazie, molto gentile, io sono daccordo con te, hanno fatto molto bene ad interessarsi a questa moneta e spero sinceramente che l acquistino. Assolutamente positivo che succeda, insomma non possiamo sempre vedere il lato negativo delle cose, per una volta che ci si muove nella direzione dell arte e della storia anziché pagare 30 milioni di euro per un calciatore...io sono favorevolissimo.
    1 punto
  34. Confermo la crocetta. Nella collezione reale ci sono cinque piccoli di questa tipologia e i loro pesi vanno da 0,27 g a 0,60. Arka
    1 punto
  35. E la saga continua... Se andiamo avanti così il bulinatore di questo povero sesterzio rischia di diventare famoso... http://www.ostiatv.it/un-calcio-per-il-sesterzio-fiumicino-aranova-insieme-per-riportare-la-moneta-romana-a-casa-0074732.html
    1 punto
  36. Per non complicare eccessivamente il dibattito ( tra l’altro le leggi e disposizioni legislative dovrebbero essere adeguate alka comorensione del buon padre di famiglia e non sembra essere il caso con le norme che regolano la detenzione e il commercio di monete), mi limito ad un’osservazione relativamente al primo punto: Esclusa l'ipotesi che vi sia prova che la moneta provenga da uno scavo effettuato in territorio italiano Come si esclude tale ipotesi? E’ proprio questo il punto su cui poggia l’inversione dell’onere della prova sostenuta finora dalla giurisprudenza. L’altra mia osservazione - estemporanea - ma discendente da questi scambi: perche’ vi deve essere in Italia un tale accanimento delle istituzione verso la detenzione e/o commercio delle monete antiche in primis ma anche moderne in fieri, accanimento che non si riscontra - almeno con tale pervicacia - nei Paesi che pur hanno legislazioni restrittive quali ad esempio la vicina Francia o anche la Spagna. Ha ragione al limite chi - a questo punto - invoca un ban totale al collezionismo/ commercio di monete. Sarebbe piu’ semplice - farebbe risparmiare risorse e tempo a tutti quanti - e sarebbe anche l’atteggiamento piu’ ’ onesto dello Stato verso i suoi Cittadini che non si sentirebbero in perenne stato di incertezza rispetto alla loro condizione di collezionisti o commercianti passibili di essere - a’ tout moment - di essere accusati o addirittura incriminati per una passione che normalmente e’ stata nell’Italia stessa piu’ che lecita ( fino ad un certo periodo) ma che viene ora progressivamente profondamente osteggiata senza tra l’altro che cio’ porti alcun vantaggio comprensibile ad un Patrimonio culturale pubbkico ancora largamente deficitario nella sia fruibilità.
    1 punto
  37. Effettivamente @prtgzn potrebbe avere ragione, la moneta forse "dovrebbe" essere consegnata alle autorità in quanto è difforme rispetto al decreto di produzione stabilito dalla comunità europea, (come ad esempio accaduto con il centesimo mole). A mio parere senti il perito cosa ti suggerisce in merito.
    1 punto
  38. Hai ragione, tutto quello che non ho postato (tra cui i medaglieri) è perché non sono riuscito a renderlo caricabile per motivi di spazio. Vedrò di cercare qualcosa su internet per farvi avere un' idea Effettivamente di Costantino e Co. non c' era praticamente niente esposto, la collezione sembra saltare quel periodo. Stasera cercherò se sul catalogo è riportato qualche pezzo che non era in mostra
    1 punto
  39. Io la vedo così: 1) Statere dii Cizico: A) Esclusa l'ipotesi che vi sia prova che la moneta provenga da uno scavo effettuato in territorio italiano (in questo caso rientrerebbe nel patrimonio indisponibile dello Stato e quindi sarebbe insensibile agli acquisti in buona fede avvenuti dopo lo scavo), escluderei le conseguenze paventate; In caso di moneta proveniente da scavo in territorio Italiano e acquistata all'estero in un'asta, io non vengo condannato perchè sono in buona fede ma non riottengo indietro la moneta se sequestrata (vedi sub 4); B) Se la moneta ha le caratteristiche necessarie, rimane nella proprietà dell'acquirente ma è soggetta alle norme che riguardano i beni culturali appartenenti ai privati; 2) Legislazione su monete acquistate all'estero Non vedo problemi a riconoscerne l'efficacia (io sono il proprietario di un bene culturale soggetto alla normativa sui beni culturali di privati cittadini): se compro una autovettura prodotta in Bangladesh, dove dubito che ci sia una normativa così rigida come quella italiana sulla revisione degli autoveicoli, non posso pretendere di non sottoporre a revisione la mia autovettura (importata in Italia) secondo le modalità qui previste . Per la necessità della documentazione sulle monete acquistate all'estero o di monete mai "interrate" o non interrate da secoli vedi sotto. 3) Equazione tra difetto di documentazione e illecita detenzione Non c'è alcun automatismo logico, premesso che la prova della provenienza da scavo spetta al P.M., la documentazione esclude (può escludere) che la moneta possa essere ricondotta a uno scavo. Altrimenti, sarebbe come dire che, se l'imputato di omicidio non prova di essere stato al pranzo di matrimonio della figlia e alla presenza di 150 testimoni durante l'orario del decesso della vittima avvenuto a 500 km di distanza, allora è colpevole. 4) Differenza tra processo penale e civile Nel processo penale non c'è alcun ribaltamento sul fronte delle prove: non devo essere io a dimostrare la liceità della detenzione della moneta ma il P.M. a doverne dimostra la illiceità. Certo sarà mio interesse dimostrare la provenienza lecita per accelerare il procedimento e per essere sicuro della assoluzione ma se il P:M. non prova la provenienza illecita sarò comunque assolto. Le cose cambiano per la restituzione della moneta dopo (è un dopo logico e non temporale) l'assoluzione: la moneta spetta all'avente diritto, quindi dovrò io provare che ne sono il legittimo proprietario: qui la documentazione - se non proprio indispensabile - è la prova regina ma ve ne possono essere altre. 5) Presunzione di provenienza da scavo In un mio precedente post ho usato il termine presunzione. A scanso di equivoci preciso: se mi sequestrano, a casa mia, una moneta sporca di terra, poggiata accanto a un metal detector e con vicino una pala sporca di terra, si può presumere che la moneta venga da uno scavo. Polemarco
    1 punto
  40. Non vedo perché debba essere “ restituita “ alle autorità competenti, in quanto se risultate autentica, rimane un errore di conio, e non un artifizio di terze persone. Quando uscì il Gronchi rosa, fu bloccata la sua vendita e ritirati i fogli che erano ancora agli sportelli filetelici, ma nessuno ha mai chiesto che chi li avesse comprato li dovesse restituire.
    1 punto
  41. Ottima osservazione. Ma la norma per definizione è astratta e in casi come questo deve ricorrere a quelle che si definiscono clausole generali. Pensa a quella che prevede che il contratto debba essere eseguito con buona fede (semplifico: significa "come farebbe un buon uomo"). O alla "diligenza (che fa tanto Ombre Rosse") del buon padre di famiglia". Il problema non è dato dalla natura di bene culturale che può essere pacificamente nelle mani di un privato. Il problema inizia quando vi sia un indizio che la moneta provenga da uno scavo. Nella sentenza citata monete "vili" (o meglio, non identificate) provenienti da uno scavo avevano interesse unicamente perchè avrebbero consentito di ricostruire il flusso monetale di quella tipologia di moneta (il che rappresenta come, direbbe Vitellio, una qualche criticità della sentenza). Polemarco
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Questo cavalluccio napoletano alquanto sconservato, mi pone dei dubbi sul simbolo davanti al cavallo. Secondo voi è una rosetta o una crocetta? Poi ha una ribattitura al diritto e una al rovescio sulle scritte. Guardate un pò. Peso grammi 1.73 mm 18.
    1 punto
  44. A proposito di vili e disonorevoli fughe, oltre a quella di Vittorio Emanuele III, ricordiamoci sempre anche quella del Duce (con l'uniforme tedesca) catturato a Dongo mentre cercava di fuggire in Svizzera e del ras di Cremona, convinto antisemita, Roberto Farinacci, anche lui catturato mentre cercava di scappare in Svizzera, pieno zeppo d'oro che aveva sottratto agli ebrei. In merito a Vittorio E.III, sono convinto che avrebbe dovuto rifiutarsi (anche soltanto in maniera simbolica) di firmare le leggi razziali, che furono una autentica vergogna per tutti gli italiani (e non solo).
    1 punto
  45. Secondo Goffredo di Monmouth (Hist. Brit. 4.3-4) la spada di Giulio Cesare doveva chiamarsi Crocea Mors (la morte color del croco). Secondo la leggenda, l'arma passò al principe britannico Nennio, restandogli incastrata nello scudo, mentre duellava con Cesare. Nennio morì alcuni giorni dopo la battaglia, a causa delle ferite riportate, e la spada venne sepolta con lui.
    1 punto
  46. ci vorrebbe un parlamentare numismatico
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  47. Io sinceramente vedo i forum in generale molto più controllati e controllabili e non sono assolutamente d'accordo sul concetto di evoluzione di Facebook. Il problema non è lo strumento informatico, il problema è la società in cui viviamo. Questo porta a situazioni fuori controllo in luoghi non "moderati", omicidi in diretta, ricettazione, propaganda terroristica, effetto branco e altre oscenità.... Attività di questo tipo non potranno mai attecchire in un forum come il nostro. Poi c'è l'aspetto non trascurabile legato alla sicurezza, non poche volte sono stato contattato da utenti visitati da ladri dopo aver postato foto di monete importanti su Facebook. I ladri sempre più spesso usano i social per individuare prede ed agire a colpo sicuro. Tra le informazioni che spesso vengono fornite nei social network ci sono: l’indirizzo dove abitiamo, le cose che possediamo (monete, computer, automobili..) e soprattutto i giorni in cui saremo fuori casa magari per una rilassante vacanza. È di fondamentale importanza quindi fare attenzione a non condividere pubblicamente determinate informazioni sui social network o almeno farlo avendo cura di selezionare le giuste impostazioni della privacy, cosa che non fa praticamente nessuno. In uno studio recente si evince che 3 ladri su 4 si avvalgono dei social (in particolare Facebook) per identificare le potenziali vittime. Ora non serve dire che chi colleziona monete dovrebbe evitare di lasciare indirizzo di casa e nome e cognome in chiaro. Ognuno fa come vuole, ma Insomma social e forum sono fortunatamente cose molto diverse. Buona Domenica.
    1 punto
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