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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/18 in tutte le aree

  1. Caro Liutprand, grazie mille della segnalazione [emoji3] Il libro diventerà disponibile entro un paio di giorni, ma lo potete già acquistare su Amazon [emoji41] É un piccolo volume ma credo necessario, perché di una monografia sulla zecca di Arezzo si sentiva proprio la mancanza. Tante vecchie datazioni, attribuzioni o incertezze erano chiaramente superate ed un'opera organica che le riproponesse in maniera attuale era attesa da anni, tanto che il primo ed ultimo contributo sull'officina in questione sono alcune note del 1997 di Franca Maria Vanni nel catalogo delle monete del Museo di Arezzo (Arezzo, San Donato e le Monete). Mi farà ovviamente piacere ricevere note e appunti di chiunque avrà modo di leggere il saggio [emoji4] Colgo l'occasione per ringraziare anche qui di nuovo tutti gli amici che a vario titolo hanno contribuito alla pubblicazione con i loro appunti, le loro note e le loro foto.
    8 punti
  2. Questa volta, anziché proporvi una nuova moneta proveniente da qualche ripostiglio registrato, come ormai son solito fare, volevo portarvi un po' "dietro alle quinte" e farvi vedere come, questa attività (il collezionare monete da hoard) non sia cosa così semplice. Perché una moneta sia di provenienza certa bisogna comunque andare un po' a fondo e, per tutte le monete che finora ho acquistato, a monte (e talvolta anche a valle!) ho sempre fatto un certo lavoro d'indagine se non addirittura di intelligence. Le casistiche possibili sono molte, si va dal caso più semplice con l'asta di vendita iniziale con catalogo pubblico in cui viene presentato il ripostiglio, fino alla moneta che ormai è in circolazione da moltissimi anni e che ha subito un sacco di passaggi rischiando di perdere addirittura la traccia di provenienza originaria richiedendo quindi un attento lavoro di ricerca a ritroso. Accanto a questi vari gradi di difficoltà, ci sono poi i casi - come quello in cui recentemente mi sono imbattuto - in cui una moneta viene data come proveniente da hoard ma che in realtà, da hoard proprio non viene... perché? Sostanzialmente perché o il venditore vuole lucrare su questa caratteristica (che accresce il valore della moneta) o perché a sua volta l'ha presa come tale e quindi in buona fede la rivende così. Il caso concreto riguarda questa monetina: Claudio II (moneta di consacrazione), antoniniano; 18 mm - 1,60 gr - AE; Zecca: officina locale? D\ "DIVO C[...]IO", busto radiato e drappeggiato a destra. R\ "[...]ECRATIO", aquila stante frontalmente con testa girata a destra. La moneta viene descritta come proveniente dal ripostiglio di Morgat-en-Crozon (Finistère) il che ovviamente ha suscitato subito il mio interesse. Contattato privatamente il venditore mi riferisce di averla in collezione da più di 20 anni, di averla sempre classificata con questa provenienza ma di non disporre di particolare documentazioni né memorie circa la precedente provenienza, ma di essere piuttosto sicuro dell'attribuzione a questo ripostiglio in quanto non è cosa comune - dice lui - trovare un antoniniano di consacrazione con l'aquila vista frontalmente e che consultando un po' di bibliografia troviamo proprio un esempio di aquila frontale proveniente da questo ripostiglio. Orbene, pur tendenzialmente fidandomi della buona fede delle persone e trattandosi di un acquisto pulito e regolare in quanto per l'eventuale transazione avrei ricevuto documentazione regolare, restava comunque aperta la questione della provenienza da ripostiglio... e allora via, partiamo con le indagini! Cosa so di questo hoard? Nulla, se non che si tratta di un ripostiglio spesso citato in vari lavori e quindi di una certa importanza. Disponibile in rete non si trova nulla o quasi. Un buon punto di partenza però lo offrono il catalogo online della Biblioteca Nazionale Francese e il sito www.ric.mom.fr Il RIC online (www.ric.mom.fr) innanzitutto mi dice che: a) non esistono antoniniani ufficiali attribuiti alle zecche operative con Claudio II / Quintillo che presentino per la serie di consacrazione con Aquila un busto drappeggiato... primo elemento non proprio confortante. b) tra le opere di riferimento nel ric online trovo il titolo del saggio di studio di questo specifico ripostiglio "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" che dev'essere sicuramente una rielaborazione approfondita dello studio preliminare che avevo beccato in rete - sempre a livello di solo titolo: " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo". c) infine, sempre dal RIC online scopro che esiste un esemplare, il numero 780 del ripostiglio di Morgat-en-Crozon, con "Eagle stg. right, head turned left" e tre esemplari (781-783) con "Eagle stg. left, head turned right" Il catalogo della Biblioteca Nazionale di Francia invece mi riporta un po' di bibliografia di riferimento: a) "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" b) " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo" c) e un catalogo di vendita "Trésor du Rest-Menen en Plestin-les-grèves : 100 haches en bronze. Trésor de Sarcelles... Trésor de Morgat en Crozon... 2e partie du trésor de St-Colombier en Sarzeau...: [Vente à Marlaix, Galerie des ventes, le 5 mars 1978. commissaire-priseur Boscher] Di positivo ci sono alcuni aspetti interessanti: il ripostiglio conteneva alcuni - pochi - esemplari di antoniniani della serie DIVO CLAVDIO / aquila e che le monete (quali? quante?) sono poi state vendute in un'asta pubblica poco tempo dopo la loro scoperta e catalogazione, quindi è plausibile trovare in circolazione monete provenienti da questo ripostiglio. Rimane da capire come legare la moneta (busto non consono) con le monete catalogate... stiamo parlando degli anni '70, primi '80 quindi le attenzioni per queste monete erano ancora limitate sebbene si stesse iniziando un lavoro di catalogazione seria e di studi approfonditi sulle imitazioni locali proprio in quegli anni... può starci che il pezzo sia stato mal classificato o magari inserito in eventuali imitazioni locali e quindi non meglio precisato nella catalogazione... certo avere i libri di riferimento potrebbe aiutare! E qui arrivano in soccorso i forum di numismatica esteri, in particolar modo dalla francia dove, parlando con un po' di "colleghi collezionisti" riesco a recuperare due paginette interessanti tratti dal lavoro più recente: a) la composizione del ripostiglio b) il catalogo delle monete della serie di consacrazione Certo, non ci sono immagini... per sperare di trovar qualcosa bisognerebbe procurarsi questo: ma è alquanto introvabile e comunque, dalle informazioni che ho ricevuto dovrebbero essere riportate le immagini delle monete più rare e di maggior importanza. E quindi? A quali conclusioni si possono arrivare? Mi sono predisposto questa serie di punti fissi: 1) secondo il RIC online, la moneta in questione è quella che viene classificata come: "Eagle stg. left, head turned right", visto che non fa menzione di "eagle stg. front"... ma cozza con la descrizione del ripostiglio che invece farebbe cadere il pezzo nel numero 780, presente in un solo esemplare... e in più i concetti di left/right spesso sono equivocati: destra di chi guarda il tondello o destra di chi è raffigurato nel tondello?!? 2) non sono repertoriate imitative della serie DIVO CLAVDIO con aquila nel ripostiglio, quindi la presenza del busto anomalo non trova una possibile spiegazione in un'ottica di produzione locale 3) volendo attribuire per certo la moneta al ripostiglio, in assenza dei dati fisici precisi per i singoli pezzi (nel report viene riportato solamente il peso medio, ma non è in nessun modo indicativo), dobbiamo considerare unicamente la descrizione... mettendo da parte quella relativa al busto dell'imperatore e quella relativa alla posizione dell'aquila... rimane solamente la chiave di lettura della legenda: - il pezzo in esame ha rovescio con legenda leggibile "[...]ECRATIO", al più, essendo generosi, "[...[...]SECRATIO"; i due tipi (per complessivi 4 esemplari) descritti nel report del ripostiglio invece hanno legenda: "CONSECRA[...]" e "CONSECRATIO" quindi non ci sarebbe alcuna corrispondenza tra il nostro pezzo e quelli descritti nel ripostiglio. In sintesi quindi sia tipo di busto che legenda del rovescio attualmente leggibile sono in apparente contrasto con quanto descritto come appartenente al ripostiglio, certo, le immagini sarebbero l'elemento determinante, ma è alquanto probabile che di immagini non ve ne sia traccia nemmeno nel catalogo di vendita per cui, in assenza di una ricevuta d'acquisto che leghi la moneta alla vendita pubblica del 1978 si può dire con ragionevole sicurezza che la moneta in questione non proviene dal ripostiglio analizzato. Ad aver tratto in inganno il venditore attuale, di cui non metto assolutamente in dubbio la buona fede, potrebbe essere stata molto probabilmente una precedente catalogazione a livello di riferimento bibliografico: molto spesso gli antoniniani del III secolo, specialmente i gallici e certi pezzi di Claudio II, Gallieno e altri imperatori più o meno contemporanei, vengono classificati anche con i cataloghi dei principali ripostigli del periodo e Morgat-en-Crozon è proprio uno di questi. Il fatto di aver davanti un antoniniano di consacrazione con aquila rappresentata frontalmente deve aver spinto il classificatore iniziale a usare il riferimento di questo ripostiglio francese per la catalogazione del pezzo dando così origine all'equivoco. Perché ho scritto questo lungo post? Perché a volte credo si bello vedere anche cosa sta dietro alla ricerca di un singolo pezzo e, nel mio piccolo, per illustrare un metodo (non IL metodo!) di lavoro per offrire uno spunto anche a chi, per la prima volta, vuole provare a cimentarsi con un approccio un po' differente al semplice (e dignitosissimo!) collezionismo di sola sensazione (ovvero = prendo la moneta semplicemente perché mi piace). Sperando di non avervi annoiati, vi saluto e vado a caccia di nuovi pezzi!
    5 punti
  3. Un saluto a tutta la Sezione, volevo condividere con voi una moneta da 3 Cavalli con Acciarino 1629 di Filippo IV , che trovo interessante ed ancora in conservazione discreta, in quanto come ho potuto vedere anche nella scheda del Catalogo, risulta essere piuttosto rara ,spero che possa essere apprezzata dagli appassionati. Non essendo la monetazione che seguo , spero di averla identificata correttamente ed avere un vostro parere al riguardo, grazie. Peso: 2,5 grammi circa, diametro 21 mm
    5 punti
  4. Bellissima iniziativa. Spero di esserci anch'io per un rapido saluto
    4 punti
  5. Segnalo la pubblicazione da parte del "nostro" Magdi https://www.amazon.it/dp/197914320X/
    3 punti
  6. Ottima iniziativa. Quanti ricordi e quanti caffe' presi in quel bar la domenica mattina. Mi piacerebbe proprio esserci anche se durante la settimana purtroppo non riesco a venire a Milano. Una vera occasione per incontrare tanti appassionati di monete e i soci del Gruppo. Da non mancare .... Italo
    3 punti
  7. Buonasera, inserisco il mio per un raffronto. Secondo voi che cosa è quel simbolo tra la I e la t di ferit ?
    3 punti
  8. Questo è del 26 ma il rovescio è meno bello.
    3 punti
  9. Questo è il pezzo che manca.... ripropongo solo la parte essenziale.
    2 punti
  10. E' il Cassanelli 16, conii G-10, classificato come NC. Nel complesso gli esemplari con mura piatte sono più comuni, in particolare l'anno 1797 (e soprattutto il n. 47, coppia U-27); tuttavia ogni tipo fa storia a sé stante. Sempre affascinanti. Nel complesso bella moneta, direi qSPL con alcune piccole screpolature al D/ e R/. Non guasterebbe una foto del contorno
    2 punti
  11. Buon pomeriggio. Detto qualche mese fa e fatto...ho aggiunto questo 10 Paoli alla collezione, non è conservato come il precedente ma comunque per i miei gusti meritava di essere catturato... peso 29.06 grammi diametro 40 mm ag 833% D: PRAESIDIVM * *ET*DECVS* R: POPVLVS.ET. SENATVS.BONON. P.10.1796. C: foglie in rilievo Nel Gigante questa è la veduta numero 1 e sempre nel Gigante tutte quelle del 96 sono date per NonComuni, mentre quelle 97 tutte per Comuni, invece nel Montenegro il contrario, Comuni tutte quelle del 96 e Rare quelle del 97...diciamo che sono entrambi approssimativi e che è ora che mi acquisti il Cassanelli o da Ranieri o da Varesina tanto sempre 25€ sono. Tornando alla moneta questa presenta il conio decentrato e delle screpolature al dritto, dal vivo ma anche in foto credo si intuisca, ha una bella patina in formazione, notevole anche il peso secondo me, credevo fosse sotto i 29 invece li supera. Grazie a chi mi darà il suo parere. Saluti.
    2 punti
  12. @giorgio28 Complimenti, la tua collezione sta diventando di livello interessante. Se seguirai con attenzione le risposte di Antonio e con qualche testo di recente pubblicazione (anche il MIR è valido) a supporto, presto potrai districarti in autonomia in una materia numismatica alquanto complessa. @anto R Bravo, Antonio. Solamente una puntualizzazione: Per gli esemplari con chiodi negli angoli non utilizzerei "tradizionalmente" al 1350 in considerazione che ne abbiamo parlato solamente noi qui nella discussione e l'ipotesi non è stata pubblicata. Continuerò a seguirvi con interesse Cari saluti
    2 punti
  13. Ora divenuto disponibile.
    2 punti
  14. Grazie @Martin_Zilli, Continuo con il Tari' che considero molto raro. Questo in particolare....provieniva dalla InAsta N° 7, 28 Marzo 2004 in lotto con un 20 Grana 1859 di Francesco II. ( lotto N° 2476). Peso 4,54 grammi, conservazione qSPL. Caratteristica di questo pezzo è la Corona al rovescio che si trova molto alta a ridosso della....corona d'alloro.
    2 punti
  15. Quella macchia è un principio di cancro dell'alluminio .... Benvenuto nel mondo magico del collezionismo ...scrivimi in privato il tuo indirizzo ...ti mando delle monete da spl a fdc per iniziare ...ne ho migliaia ...un abbraccio !
    2 punti
  16. Continuo ad essere dell'idea che, almeno in Italia, una moneta da 5€ favorirebbe inevitabilmente l'inflazione, già di per se' favorita dai tagli da 1 e 2 €, che a mio avviso dovrebbero invece essere in banconote. Sono consapevole che in molti non saranno d'accordo con la mia tesi, ma col trascorrere degli anni ... rimango sempre più convinto della mia idea!
    2 punti
  17. Doppia con data 1640 con la rappresentazione di Carlo Emanuele II fanciullo e Cristina di Francia (reggenza 1638 - 1648) ciao Mario
    2 punti
  18. Ho in mano in questo momento la moneta austriaca. Siamo solo agli inizi ed è un gusto del tutto soggettivo, ma credo che questa commemorativa sia tra le più belle di sempre, esteticamente, e tra quelle del 2018 di cui si conosce l'immagine è la mia preferita. Il disegno rendeva bene, ma vederla dal vivo ancora meglio!
    2 punti
  19. Salve a tutti, desidererei avere notizie su questo denario. Autenticità ed eventuali restauri...... Un pare generale ... Grazie
    1 punto
  20. Sapevate che questa moneta, coniata ad Amisos, nel Ponto, risale a ben 4.000 anni fa??? http://www.hurriyetdailynews.com/ancient-greek-coins-seized-in-zonguldak-125521
    1 punto
  21. @gpittini hai perfettamente ragione. Per addentrarsi nelle imitative poi è fondamentale la conoscenza dei ripostigli per ricercare affinità stilistiche e ipotizzare aree di emissione. Ciao n ogni caso questo mio approccio è dovuto al fatto che, in qualche misura, devo soddisfare la mancata realizzazione del mio sogno di bambino: fare l'archeologo!
    1 punto
  22. Non so quanto sia "piccola" la somma, ma ipotizzando di comprare anche solo due sterline l'anno (oggi 550/600 euro, da spendere anche in due tranches), quando sarà maggiorenne il ragazzo si ritroverà con 16 sterline, che già oggi proprio niente non sono, e tra otto anni si spera siano anche di più. L'importante è che siano comprate al giusto prezzo e, sopratutto, da ditte e/o persone fidate, che di falsi ne girano anche troppi, diffida sempre di chi ti promette un "affare", di solito è lui a farlo petronius
    1 punto
  23. @King John Hai letto il contributo di F. de Callataÿ Les noms de personnes sur les monnaies grecques caricato dall'autore in PowerPoint qui? https://www.academia.edu/35607866/Les_noms_de_personnes_sur_les_monnaies_grecques_Powerpoint_ Cosa pensi di questa lettura dei simboli e dei monogrammi?
    1 punto
  24. Vall-llosera n. 136 "R3" - Molto raro. Muy interesante coronato con claras trazas de reacuñación. Los coronati con sigla C latina sólo en anverso son muy raros. En el CNI sólo aparece con este tipo el número 398.
    1 punto
  25. buona conservazione per la tipologia, MIR 274/2 , R4
    1 punto
  26. Sì, l'ho presentato e ho vari articoli proposti qua e là ma devo vincere ancora alcune resistenze... Spero in qualche pubblicazione importante in questo 2018. Vi terrò aggiornati...
    1 punto
  27. Giringirando per la baia ho trovato questa moneta di Lanz in vendita! https://rover.ebay.com/rover/0/e11051.m43.l1123/7?euid=17b238868bfc4b288dec8e09233c461c&bu=43028704280&loc=http%3A%2F%2Fwww.ebay.it%2Fulk%2Fitm%2F302597624809&sojTags=bu=bu A parte l'essere stata chiusa, avete notato nulla di "strano"? Visto che sono un rompiscatole e spesso gli riporto degli errori nelle inserzioni gli ho scritto questa notte: "Good night! Looking in yous auction I see an error. This coin is an Antoniniani and not a Follis! Hoping to be helpful for you. TWF" E oggi mi trovo l'asta chiusa e la risposta: "Thanks of course. Anna will do it never again." :-) :-) Che ne dite, ho una dipendente di Lanz sulla coscienza? Comunque gli ho replicato: "But no, poor Anna! Do you want to kill her? :-) Who works wrong, only those who do nothing do not make mistakes! Greet Anna for me!" Hubert & compagni mi stanno proprio simpatici! Ciao! TWF
    1 punto
  28. Secondo me questi temi più religiosi sono più che giusti, non che in passato gli euro vaticani non lo fossero ma il solito ritmo gmg e giornata delle famiglie iniziava a essere monotono. Mi sembra giustissimo che uno stato religioso emetta moneta con questo tema ... Come per altro era sempre stato fino al '900 prima dell'euro. Credo che se uno non gradisca affatto questi temi sacri possa tralasciare gli euro pontifici e raccogliere solo gli altri più laici ... Non credo che il vaticano debba fare retro-front su questa scelta di tema sacro per le monete anzi dovrebbe implementarla anche con le divisionali come era stato fatto con quelle di giovanni paolo ii che ogni anno erano dedicate a un diverso tema religioso
    1 punto
  29. Sono sempre alla caccia di varianti interessanti, qualunque moneta si tratti! [emoji6] La terza quindi tipo croce trifida, però la stella al rovescio in I quarto ne determina una variante, quindi, giusto?
    1 punto
  30. Marco Aurelio RIC 931, C 807 Sestertius Obv: MAVRELANTONINVSAVGARMPARTH - Laureate head right. Rev: TRPOTXXIMPIIICOSIII - Victory standing, facing, holding palm and shield reading VIC/PAR on palm. 166 (Rome). $325 5/21/03.
    1 punto
  31. Stando alla foto del post # 4, le zone sparse di colore verdazzurro sono dovute ai carbonati basici di rame. Quanto alle zone prevalenti di colore violaceo, posso dire che è possibile sviluppare chimicamente una ‘Purple patina’ su una moneta di rame o di bronzo con una soluzione di cloruro di sodio, idrossido d’ammonio, cloruro d’ammonio e acido acetico glaciale in acqua distillata. Non saprei dire però se questa trasformazione può avvenire nelle condizioni di conservazione della moneta, per es. in un suolo ricco di cloruri.
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  32. Adolfo hai ragione (come al solito). Mi sono fatto un poco trascinare dal fatto che da qualche tempo - circa un annetto - mi è capitato di sentire questa datazione da vari commercianti. Evidentemente ci leggono lo ripeterò a rischio di sembrare noioso ma a mio parere la memorabile vendita NAC del maggio 2016 ha fatto capire ad alcuni che anche le monete senatoriali hanno "un loro perché". @giorgio28 ora scrivo da computer e mi son riguardato i provisini 3 e 4. Personalmente faccio molta fatica ad interpretare il diritto del provisino 3, se proprio dovessi esprimermi basandomi su quello che vedo dalle immagini direi che è il tipo a croce trifida con la solita combinazione di simboli sopra il pettine (stella S crescente) e che varie ondulazioni del metallo sono disturbi di conio. Anche il provisino 4 fa parte della medesima serie (croce trifida e stella S crescente), credevo di vedere qualcosa in un quarto della croce ma vedendo ora le immagini ben ingrandite ho capito che si tratta solamente di un effetto ottico. Scommetto che se vai avanti così a breve beccherai una variantina non descritta in letteratura...ce ne sono così tante che aspettano di essere individuate... buona caccia!
    1 punto
  33. Ragazzi ma un lunedì sera! Per chi non vive a Roma è impossibile partecipare!
    1 punto
  34. Concordo con te, sarebbe davvero bello poter vedere in circolazione monete e banconote da 1€. Resto comunque a sostegno della moneta da 5€, dove però spero (de mai accadrà) vedere anche in questo caso la doppia circolazione banconota e moneta.
    1 punto
  35. @Cinna74 Sotto peso rispetto allo shilling del 1816, che fu standardizzato a 5,7 g. In seguito però il contenuto in argento fu ridotto dal 92,5% (sterling) al 50%. Nel sito https://www.zipzappa.com/1820-great-britain-george-iii-silver-shilling-coin.html è descritto un esemplare del peso di 5,13 g.
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  36. Quando su una piccola mistura senatoriale tarda vedi il diritto (leggenda SENATVS P Q R e variazioni sul tema) dalla parte della croce... nel 80% dei casi hai davanti un denaro piccolo. Come in questo caso. È un picciolo con Roma in trono, del tipo con al diritto la croce trifida che - come in questo esemplare - può essere accantonata da una stelletta. Ti raddrizzo il rovescio per comodità, si vede Roma in trono con globo crucigero nella mano sinistra e palma (per vedere quest'ultimo particolare ci vuole un po' d'immaginazione eheh) nella sinistra:
    1 punto
  37. Assolutamente d'accordo con voi, a mio parere introdurre una moneta da 5 euro favorirebbe e di molto l'inflazione. Io stesso erroneamente mi rendo conto di non considerare le monete da 1 o 2 euro come dovrebbero e non metto sullo stesso piano il valore del cartaceo con quello della moneta. Introdurre banconote da un euro, penso dia una percezione diversa del valore che si va a spendere, anche se mi rendo conto è solamente una questione mentale dell'utente... In questo caso farei come negli USA dove vengono emesse le famose banconote da 1 dollaro
    1 punto
  38. Concordo con il pensiero di @Papillon, chi ha i capelli grigi si ricorderà dei miniassegni. A livello mentale valeva di più il miniassegno da 50 lire che non la moneta da 50 lire. Perchè la "carta" ha sempre avuto il suo plusvalore. Avete fatto caso quanta gente, quasi si vergogna di pagare in moneta metallica che non in cartaceo? E la scusa è sempre: " Così tolgo peso dal portafoglio". Accompagnata da un sorriso quasi di scusa. Sono sicuro anch'io che se i tagli da 1 e 2 € fossero stati in carta, la gente avrebbe avuto più "cura" della spesa. Come sempre mio personale pensiero.
    1 punto
  39. A me piace. È un elemento in più che attesta l'autenticità della moneta. Bell'esemplare, perfettamente centrato ancorché consunto
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  40. @bizerba Ciao. Il peltro è una lega costituita prevalentemente da stagno (≥ 90%) con l’aggiunta di altri metalli come il rame, l’antimonio, il bismuto. Anticamente poteva esserci anche il piombo, che però è stato poi bandito a causa della tossicità. Stando alla didascalia, l’esemplare della Rauch E-Auction 20 (che potrebbe essere della stessa composizione della tua medaglia) contiene il piombo e l’iridio accanto al rame. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2816&category=58346&lot=2369617 Per soddisfare la curiosità circa la composizione esatta della tua medaglia, la dovresti far analizzare come ho fatto con la mia, secondo le indicazioni ai post # 26 e segg. della discussione Saluti.
    1 punto
  41. scusate la mia ignoranza, è un falso, ma non me ne intendo molto, ho solo 15 anni. grazie per l'aiuto
    1 punto
  42. è una riproduzione che veniva regalata negli anni 70
    1 punto
  43. E se RAV non stesse per Ravenna..? Arka
    1 punto
  44. @mejaNon ti preoccupare, la moneta è mia, se la vuoi te la rivendo con il giusto ricarico! :-) E se la vuoi migliorata ho il nipotino che con il dremel e le fresine è un drago! :-P Scherzi a parte... massima fiducia, non ti preoccupare. Non fai timelineauctions di cognome, vero? (se non l'hai capita poi te la spiego). ;-) Ciao! TWF P.S. éreoccupato per la spedizione punitiva, eh!?!? :-)
    1 punto
  45. Il saggio dedicato alle "legende sulle monete borboniche napoletane" è liberamente disponibile sulla mia pagina di Academia.edu: http://independent.academia.edu/AlessandroGiaccardi
    1 punto
  46. Ciao era prassi comune ritirare le monete molto usurate per essere rifuse, ma in certi casi o momenti particolari ad esempio durante le campagne militari o per mancanza di nominale spicciolo le monete venivano contromarcate per riportarle al valore nominale esatto, o ridotto se erano troppo usurate esempio per i dupondi che venivano sviliti ad assi, questo per quanto riguarda il bronzo, per l'argento invece il motivo della fusione di monete di imperatori precedenti era per la maggior quantità di fino che contenevano, fatto che accadeva in special modo dopo le varie riforme che si sono succedute negli anni. Stesso motivo per la tesaurizzazione delle monete in argento. ( Moneta nuova scaccia moneta vecchia ) Silvio
    1 punto
  47. Avevo notato questo lotto ma ho pensato ad un errore di classificazione (moneta in bronzo anzichè in argento). Oltre alla differente posizione della legenda ROMA, (sopra il cavallo nella dracma d'argento, sotto il cavallo nella litra in bronzo) c'è l'ulteriore differenza che nella litra in bronzo il cavallo ha le briglie, assenti invece nella moneta in argento. Inoltre il peso di grammi 3,80 è alto rispetto all'intervallo che ha la dracma d'argento (3.14 - 3.26), mentre rientra perfettamente tra i pesi (più alti) della litra in bronzo. La dracma in argento (Crawford 26/2) è un R4, la litra in bronzo (Crawford 26/3) è una moneta comune. Però se ci confermi che è d'argento...
    1 punto
  48. 1973 MEDAGLIA UFFICIALE DEL COMUNE DI MILANO opera del maestro FRANCESCO MESSINA FOGLIETTO CHE ACCOMPAGNA LA MEDAGLIA
    1 punto
  49. 1883 Grossa medaglia, STESSO ANNIVERSARIO DELLA PRECEDENTE (decennale della morte) Questa medaglia si differenzia nel D/. per la deposizione delle spoglie nel Famedio del Cimitero Monumentale. Per chi non avesse conoscienza, nel Famedio riposano le spoglie di personaggi che hanno fatto grande Milano, Milanesi di nascita o di adozione. Famoso anche per monumenti funebri di famosi scultori e architetti. Bronzo. mm. 70 - Autore FRANCESCO GRAZIOLI
    1 punto
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