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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/18 in tutte le aree

  1. Ci possono essere più soluzioni, non credo la classica tipo Cronaca Numismatica in edicola o abbonamento, ci vorrebbe un editore pesante, tutto può capitare ma non la vedo a oggi. Se pensiamo a un contenitore digitale di news e articoli Lamoneta lo e' già di fatto, se c'è un evento, un Convegno, una Giornata di Studi, un nuovo libro, una rivista, un'asta, curiosità varie dove vai oggi ? Qui, non vi sono dubbi Lamoneta e' Il giornale numismatico quotidiano, poi si può razionalizzare, evidenziare, migliorare ma oggi già lo è. Se invece si entra in un discorso cartaceo ovviamente il tutto si complica per organizzazione, struttura, tempistica, anche costi . Personalmente ritengo entrambe le modalità necessarie ma indubbiamente il cartaceo e' il mio preferito . Ho vissuto e vivo due esperienze entrambe cartacee, quella dei Quaderni di Lamoneta e quella del Gazzettino del Cordusio. Una utilizza il sistema on demand Amazon in pratica stampano e vendono su richiesta a domanda, e il guadagno e' di Amazon, Lamoneta non guadagna, l'altro il Gazzettino si sviluppa su due uscite annue circa cartacee per i soli soci dellAssociazione Culturale e dopo sei mesi va in digitale per tutti , e' un contenitore di news, approfondimenti, riflessioni articoli fatto sempre da lamonetiani. Viene recapitato a tutti e ha il costo associativo annuo di 20 Euro compresi Speciale a colori come quello di Res Nummariae Mediolanenses e attività ed eventi vari per i soci, e 10 Euro per i giovani, vi assicuro che guadagni anche in questo caso non ci sono, puramente divulgazione. L'aspetto forse più problematico e' l'aspetto organizzativo e di editing veramente gravoso, controllare, accettare, modificare e poi editarli questo e' gravoso , impegnativo , ci vogliono bravi volontari, con tempo a disposizione e concentrazione, oggi il Cordusio ha questa struttura però potrebbe farlo anche Lamoneta, due modi diversi di fare divulgazione cartacea e digitale possibili e attuabili, personalmente sono e siamo a disposizione per ogni forma di collaborazione o comunque di dialogo, in fondo siamo tutti lamonetiani e sotto forme diverse la divulgazione numismatica e' ancora possibile sia in digitale che in cartaceo, qualunque idea può essere valutata sotto ogni possibile veste o come collaborazione.
    5 punti
  2. Questa volta, anziché proporvi una nuova moneta proveniente da qualche ripostiglio registrato, come ormai son solito fare, volevo portarvi un po' "dietro alle quinte" e farvi vedere come, questa attività (il collezionare monete da hoard) non sia cosa così semplice. Perché una moneta sia di provenienza certa bisogna comunque andare un po' a fondo e, per tutte le monete che finora ho acquistato, a monte (e talvolta anche a valle!) ho sempre fatto un certo lavoro d'indagine se non addirittura di intelligence. Le casistiche possibili sono molte, si va dal caso più semplice con l'asta di vendita iniziale con catalogo pubblico in cui viene presentato il ripostiglio, fino alla moneta che ormai è in circolazione da moltissimi anni e che ha subito un sacco di passaggi rischiando di perdere addirittura la traccia di provenienza originaria richiedendo quindi un attento lavoro di ricerca a ritroso. Accanto a questi vari gradi di difficoltà, ci sono poi i casi - come quello in cui recentemente mi sono imbattuto - in cui una moneta viene data come proveniente da hoard ma che in realtà, da hoard proprio non viene... perché? Sostanzialmente perché o il venditore vuole lucrare su questa caratteristica (che accresce il valore della moneta) o perché a sua volta l'ha presa come tale e quindi in buona fede la rivende così. Il caso concreto riguarda questa monetina: Claudio II (moneta di consacrazione), antoniniano; 18 mm - 1,60 gr - AE; Zecca: officina locale? D\ "DIVO C[...]IO", busto radiato e drappeggiato a destra. R\ "[...]ECRATIO", aquila stante frontalmente con testa girata a destra. La moneta viene descritta come proveniente dal ripostiglio di Morgat-en-Crozon (Finistère) il che ovviamente ha suscitato subito il mio interesse. Contattato privatamente il venditore mi riferisce di averla in collezione da più di 20 anni, di averla sempre classificata con questa provenienza ma di non disporre di particolare documentazioni né memorie circa la precedente provenienza, ma di essere piuttosto sicuro dell'attribuzione a questo ripostiglio in quanto non è cosa comune - dice lui - trovare un antoniniano di consacrazione con l'aquila vista frontalmente e che consultando un po' di bibliografia troviamo proprio un esempio di aquila frontale proveniente da questo ripostiglio. Orbene, pur tendenzialmente fidandomi della buona fede delle persone e trattandosi di un acquisto pulito e regolare in quanto per l'eventuale transazione avrei ricevuto documentazione regolare, restava comunque aperta la questione della provenienza da ripostiglio... e allora via, partiamo con le indagini! Cosa so di questo hoard? Nulla, se non che si tratta di un ripostiglio spesso citato in vari lavori e quindi di una certa importanza. Disponibile in rete non si trova nulla o quasi. Un buon punto di partenza però lo offrono il catalogo online della Biblioteca Nazionale Francese e il sito www.ric.mom.fr Il RIC online (www.ric.mom.fr) innanzitutto mi dice che: a) non esistono antoniniani ufficiali attribuiti alle zecche operative con Claudio II / Quintillo che presentino per la serie di consacrazione con Aquila un busto drappeggiato... primo elemento non proprio confortante. b) tra le opere di riferimento nel ric online trovo il titolo del saggio di studio di questo specifico ripostiglio "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" che dev'essere sicuramente una rielaborazione approfondita dello studio preliminare che avevo beccato in rete - sempre a livello di solo titolo: " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo". c) infine, sempre dal RIC online scopro che esiste un esemplare, il numero 780 del ripostiglio di Morgat-en-Crozon, con "Eagle stg. right, head turned left" e tre esemplari (781-783) con "Eagle stg. left, head turned right" Il catalogo della Biblioteca Nazionale di Francia invece mi riporta un po' di bibliografia di riferimento: a) "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" b) " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo" c) e un catalogo di vendita "Trésor du Rest-Menen en Plestin-les-grèves : 100 haches en bronze. Trésor de Sarcelles... Trésor de Morgat en Crozon... 2e partie du trésor de St-Colombier en Sarzeau...: [Vente à Marlaix, Galerie des ventes, le 5 mars 1978. commissaire-priseur Boscher] Di positivo ci sono alcuni aspetti interessanti: il ripostiglio conteneva alcuni - pochi - esemplari di antoniniani della serie DIVO CLAVDIO / aquila e che le monete (quali? quante?) sono poi state vendute in un'asta pubblica poco tempo dopo la loro scoperta e catalogazione, quindi è plausibile trovare in circolazione monete provenienti da questo ripostiglio. Rimane da capire come legare la moneta (busto non consono) con le monete catalogate... stiamo parlando degli anni '70, primi '80 quindi le attenzioni per queste monete erano ancora limitate sebbene si stesse iniziando un lavoro di catalogazione seria e di studi approfonditi sulle imitazioni locali proprio in quegli anni... può starci che il pezzo sia stato mal classificato o magari inserito in eventuali imitazioni locali e quindi non meglio precisato nella catalogazione... certo avere i libri di riferimento potrebbe aiutare! E qui arrivano in soccorso i forum di numismatica esteri, in particolar modo dalla francia dove, parlando con un po' di "colleghi collezionisti" riesco a recuperare due paginette interessanti tratti dal lavoro più recente: a) la composizione del ripostiglio b) il catalogo delle monete della serie di consacrazione Certo, non ci sono immagini... per sperare di trovar qualcosa bisognerebbe procurarsi questo: ma è alquanto introvabile e comunque, dalle informazioni che ho ricevuto dovrebbero essere riportate le immagini delle monete più rare e di maggior importanza. E quindi? A quali conclusioni si possono arrivare? Mi sono predisposto questa serie di punti fissi: 1) secondo il RIC online, la moneta in questione è quella che viene classificata come: "Eagle stg. left, head turned right", visto che non fa menzione di "eagle stg. front"... ma cozza con la descrizione del ripostiglio che invece farebbe cadere il pezzo nel numero 780, presente in un solo esemplare... e in più i concetti di left/right spesso sono equivocati: destra di chi guarda il tondello o destra di chi è raffigurato nel tondello?!? 2) non sono repertoriate imitative della serie DIVO CLAVDIO con aquila nel ripostiglio, quindi la presenza del busto anomalo non trova una possibile spiegazione in un'ottica di produzione locale 3) volendo attribuire per certo la moneta al ripostiglio, in assenza dei dati fisici precisi per i singoli pezzi (nel report viene riportato solamente il peso medio, ma non è in nessun modo indicativo), dobbiamo considerare unicamente la descrizione... mettendo da parte quella relativa al busto dell'imperatore e quella relativa alla posizione dell'aquila... rimane solamente la chiave di lettura della legenda: - il pezzo in esame ha rovescio con legenda leggibile "[...]ECRATIO", al più, essendo generosi, "[...[...]SECRATIO"; i due tipi (per complessivi 4 esemplari) descritti nel report del ripostiglio invece hanno legenda: "CONSECRA[...]" e "CONSECRATIO" quindi non ci sarebbe alcuna corrispondenza tra il nostro pezzo e quelli descritti nel ripostiglio. In sintesi quindi sia tipo di busto che legenda del rovescio attualmente leggibile sono in apparente contrasto con quanto descritto come appartenente al ripostiglio, certo, le immagini sarebbero l'elemento determinante, ma è alquanto probabile che di immagini non ve ne sia traccia nemmeno nel catalogo di vendita per cui, in assenza di una ricevuta d'acquisto che leghi la moneta alla vendita pubblica del 1978 si può dire con ragionevole sicurezza che la moneta in questione non proviene dal ripostiglio analizzato. Ad aver tratto in inganno il venditore attuale, di cui non metto assolutamente in dubbio la buona fede, potrebbe essere stata molto probabilmente una precedente catalogazione a livello di riferimento bibliografico: molto spesso gli antoniniani del III secolo, specialmente i gallici e certi pezzi di Claudio II, Gallieno e altri imperatori più o meno contemporanei, vengono classificati anche con i cataloghi dei principali ripostigli del periodo e Morgat-en-Crozon è proprio uno di questi. Il fatto di aver davanti un antoniniano di consacrazione con aquila rappresentata frontalmente deve aver spinto il classificatore iniziale a usare il riferimento di questo ripostiglio francese per la catalogazione del pezzo dando così origine all'equivoco. Perché ho scritto questo lungo post? Perché a volte credo si bello vedere anche cosa sta dietro alla ricerca di un singolo pezzo e, nel mio piccolo, per illustrare un metodo (non IL metodo!) di lavoro per offrire uno spunto anche a chi, per la prima volta, vuole provare a cimentarsi con un approccio un po' differente al semplice (e dignitosissimo!) collezionismo di sola sensazione (ovvero = prendo la moneta semplicemente perché mi piace). Sperando di non avervi annoiati, vi saluto e vado a caccia di nuovi pezzi!
    3 punti
  3. All' inizio ero anche io un lupo solitario, troppo lontano da associazioni o circoli, per mentalità o solo per poca conoscenza. Poi un di, entrando sul forum, ho scoperto molto, molti di voi che vivevano con e per la numismatica e mi sono trovato a CASA. Anni dopo in una giornata al Museo Verri di Biassono mi sono legato ad alcuni di quelli che reputo fondamentali divulgatori per questa numismatica, entrai poi nel gruppo quelli del Cordusio ed ora faccio il possibile per presenziare e allargare il bacino numismatico informando e relazionandomi con giovani o meno. Roberto
    3 punti
  4. Si questo progetto è anche una scusa per raccogliere tanti lupi solitari, nelle valli, nelle radure, nei boschi, negli aglgomerati urbani, che vagano, continuano fortemente a vagar, e la parte positiva è sicuramente il movimento, la ricerca, l'osservare, ma anche se pur inconscio il desiderio di incontrar. L'amico Mario, fa cenno alla frammentazione, che il più delle volte non da forza necessaria per poter creare risonanze che altresì permetterebbero di portare al destinatario il messaggio. Un messaggio che vaga nell'etere in cerca di potersi fermare definitivamente in luoghi dove la passione impervia, e dove gli appassionati questa volta organizzati attendono solo l'incontro fatidico. Presupposti che da tempo sul forum sono presenti, e che hanno formato parecchi cultori, un lavoro che oggi sta dando i suoi frutti, in particolar modo ai convegni con grandi pranzi e ritrovi, cicli di conferenze in occasione delle manifestazioni più importanti, ultimamente nuovi eventi extra convegni, la nostra Associazione che sta creando aggregazione e curiosità. Tutti esempi che servono ad unire e poter desiderare sempre più il desiderio di essere parte di ciò che poi ci accomuna da sempre. Eros
    3 punti
  5. DE GREGE EPICURI Sembra un solido suberato, cioè con nucleo di rame sotto una sottilissima lamina d'oro. Falso d'epoca.
    2 punti
  6. domani al Cordusio ci saremo, tutta la collina novarese al completo
    2 punti
  7. Buona serata Complimenti per la discussione. Giusto per mettere "una ciliegina venetica" relativamente alla gente Cornelia; Andrea da Mosto, nel suo libro sulla vita dei dogi veneziani, scrive che vari storici e cronisti fanno derivare dalla gente cornelia la casata dei Cornaro (Corner) che fu una tra le 4 più antiche e denominate per questo evangeliste, che seguivano le 12 ancor più vecchie, chiamate apostoliche. Pare anche che nei primitivi tempi la famiglia si chiamasse Coronetta o Coronella e solo verso il 1152 si trasformasse in Cornara. Chiaramente, su queste derivazioni, non ci giurerei; sappiamo bene quanto ti tenessero tante famiglie nobili ad attribuirsi avi importanti se non importantissimi; a volte pescando anche nella mitologia. saluti luciano
    2 punti
  8. e' un orgoglio far parte di questa splendida famiglia,sono grato a tutti voi soprattutto perche' l'entusiasmo che vedo e sento, da' una linfa non comune. ricordo come fosse ieri quando Mario era ad aspettarmi alla fine della scala mobile della MM e li e' incominciata l'avventura. Il Gazzettino e' frutto della passione che dimostrano i membri dell'associazione. grazie ancora per l'impegno che mettete.
    2 punti
  9. Ciao. Una Rivista cartacea, con cadenza mensile/bimestrale, dovrebbe rimane sempre l'obbiettivo primario. Gli esperimenti di editoria "virtuale" (vedi il GdN) non mi sembrano sempre del tutto appaganti, troppe essendo le variabili non controllabili da cui dipende il mantenimento e quindi la fruibilità costante dei contenuti pubblicati su queste riviste online, che oggi si visualizzano...ma...domani? Boh. Chi lo sa? Quelle di numismatica non sono riviste di gossip o modaiole e non so davvero a chi passerebbe mai per la testa di farsi il mazzo per redigere uno studio che finirà solo online, quando non si ha poi la certezza che esso: 1. permanga a tempo indeterminato; 2. possa godere della tutela sul copyright (sul web si scrive una cosa e poi te la ritrovi copiata a destra e a manca); 3. possa essere citato in altri studi con un preciso riferimento bibliografico e non con un cavolo di u.r.l., che oggi c'è e domani chi lo sa. Le iniziative editoriali cartacee "locali" sono certamente encomiabili ma mantengono, inevitabilmente, e non per loro demerito, un alto tasso di spontaneismo (lo dico in senso buono, intendiamoci) che non sempre permette loro di competere con Riviste strutturate e, sopratutto, dirette da professionisti del settore. Questo, lo ribadisco, non per "colpa" degli entusiasti animatori e contributori di quelle iniziative, pur bravissimi, ma perché un Rivista numismatica meritevole di questo nome necessita di un coordinatore/curatore che svolga professionalmente questo lavoro. Personalmente non metterò mai più solo online uno studio, un saggio o comunque un lavoro che mi è costato tempo e fatica. Non so cosa ne pensiate Voi, ma rilasciare soltanto sul web i risultati del proprio lavoro è una mancanza di rispetto alla propria fatica e al proprio impegno. Piuttosto che buttare dentro il calderone del web i frutti delle proprie fatiche, mi tengo i miei appunti e i miei documenti nel cassetto! Saluti. M.
    2 punti
  10. Il Cassanelli è l’unico testo che affronta compiutamente l’argomento. Recentemente anche Chimienti con un testo del 2015 su la “Conii e incisori della Zecca di Bologna” ha approfondito l’argomento presentando i coni tuttora disponibili dei 10 e 5 Paoli. Trovo comunque che il costo del Cassanelli sia trascurabile per un testo tutto sommato interessante. Purtroppo le fotografie sono di qualità scadente (il testo è stato fatto un po’ in economia). Vale comunque la pena di acquistarlo. Sono presenti le foto di tutti i tipi. P.S. in una recente discussione di questa stessa sezione ho postato i due articoli dei Cassanelli da cui è stato tratto successivamente il volume.
    2 punti
  11. Buongiorno. Riprendo questa discussione per condividere con voi questa new entry...niente di eccezionale ma spero che nonostante i difetti vi piaccia...in ogni caso che conservazione scrivo sul cartellino secondo voi? Io un'idea ce l'ho ma i pareri come sapete sono sempre graditi...ciau Aspettate aggiungiamo un po' di dati D: FERDINAN.IV.D.G.SICILIAR.REX P R: R.C. REALI PRESIDII QVATTRINI 17IIII98 (non vorrei dire una broccoloata ma sui 4 quattrini la D di PRESIDII sembra sia stata realizzata battendo una I sopra ad una O...che dite? io distinguo la I, dalla pancia della D.) NOTA: peso scarso 5,86 Grazie a chi dirà la sua.
    2 punti
  12. Buongiorno. Okio direi che se uno cerca un 10 paoli quello più facile da trovare è un 10 paoli 1797 con mura piatte come quello che posti tu...ma sempre per confermare quanto scrivi cioè che ogni tipo è un caso a sé, ci sono esemplari del 97 con mura piatte rari da bekkare (lo dico in base hai pezzi che ho censito) tipo questo sotto, in cui la veduta della città e la punteggiatura in legenda sono diversi.Per curiosità che grado di rarità ha sul Cassanelli questo tipo? Grazie. Grazie Martin...io quando ne trovo una migliore di BB, che mi manca in collezione e al prezzo giusto difficilmente resisto...tra i vari propositi da collezionista c'è anche quello di mettere in fila il maggior numero possibile di varianti di questa moneta...ho una fissa per i 10 paoli
    2 punti
  13. Concedetemi una provocazione. Io credo che in questo forum ci siano le conoscenze, le competenze e le capacità necessarie e, visto che siamo tanti, anche le risorse. Immaginate una rivista cartacea di LaMoneta? Stuzzichiamo @Reficul
    2 punti
  14. E' in fondo tutto uno splendido viaggio iniziato qui non sapendo dove sarei andato e che continua dopo anni con 14.000 post alle spalle. Eppure c'è sempre la stessa voglia di entusiasmarsi con nuove avventure, nuove sfide, questa e' sicuramente una ulteriore ma ne arriveranno altre, tante, anche più importanti e diverse da questa. E più sono difficili e più c'è gusto e ci sarà soddisfazione, i progetti ci sono già, le idee anche fin troppe, bisogna crederci, svilupparle, fare con lo spirito che vorrei fosse un po' di tutti di fare per la soddisfazione di vedere qualcosa di compiuto. In fondo il tutto sempre fatto con leggerezza, con l'intento di realizzare qualcosa per la numismatica, per la divulgazione, in fondo mi sono sempre chiesto dal primo giorno cosa ho da perdere ? Nulla, assolutamente nulla e con questo spirito vorrei che si unissero altri volontari divulgatori, lasciamo qualche segno se ci riusciamo . Il mondo della numismatica non e' facile, e' molto frammentato, spesso diviso, ogni novità viene vista con sospetto, invece si dovrebbe pensare alla ricchezza che può dare un nuovo gruppo associativo che proprio perché costituitosi ora può agire a 360 gradi con grandi motivazioni e speranze. Arriveranno nuove sfide, nuovi appuntamenti , mi auguro che prevalga sempre dovunque il giusto spirito verso chi fa per il bene comune, questo e' poco ma sicuro e in fondo Lamoneta rappresenta e ha sempre rappresentato questo spirito, questi ideali, dare per la comunità cercando di seminare il segno della passione, della cultura, della nostra storia ...e' questo che cercheremo di fare virtualmente sempre qui su Lamoneta e poi nel mondo reale ....
    2 punti
  15. Ciao a tutti, volevo segnalare l'eccellente articolo di Giuseppe Girola apparso sul nuovo numero di "Comunicazione 2017 n.70" a cura della Società Numismatica Italiana. L'Autore, ripartendo da un suo vecchio articolo, ripercorre in modo rigoroso, con riferimenti alle leggi e ai trattati diplomatici dell'epoca, tutte le tappe della circolazione monetaria in Somalia dalle origini precoloniali passando poi per il periodo della colonizzazione italiana fino all'indipendenza del 1967 con anche delle interessanti curiosità. Allego qui in basso l'articolo in formato PDF ma la rivista nella sua interezza la potete trovare e scaricare qui: Buona lettura Simone Girola G. - Somalia la moneta degli italiani.pdf
    1 punto
  16. Buonasera a tutti, anche oggi vi propongo, come di consueto, un pezzo che non eccelle in conservazione ma comunque di interesse storico: la mezza piastra del 1706/1707 con il tipo di Tobia e l'Angelo. Proprio la particolarità del tipo merita di attratte la nostra attenzione: non mi ci dilungo io in quanto un bell'articolo di Roberto Ganganelli su GdN lo tratta estesamente: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=2495 Io mi sono limitato a inaugurare gli acquisti del 2018 con un esemplare decisamente economico (70 euro) di questa rara moneta. Il pezzo in mio possesso è un po' martoriato (buco e montatura) ma i rilievi sono discreti: si leggono i volti non solo al D/ ma anche quelli più delicati al R/ e le nuvole mantengono consistenza. Complessivamente piacevole a mio parere. So che alcuni di voi non amano le monete forate o riparate, come ho già avuto modo di dire invece io ne sono abbastanza attratto, e volevo condividere con voi un pezzo che mi ha dato tanta soddisfazione e che sono lieto di inserire nella mia modesta collezione di catorci, visto appunto che resta di una certa rarità. Sarebbe bello se qualcuno postasse il proprio esemplare di questa moneta, non ho trovato altre discussioni su questo pezzo sul forum, e meriterebbe invece un piccolo spazio. Concludo con le "informazioni personali"... 38 mm il diametro, 15,84 grammi il peso. Buon fine settimana a tutti!
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  17. Ecco l'ultimo arrivato, 20 Lire 1832 Torino con contorno FERT Moneta proveniente dall'ultima asta Paoletti & Bernardi, acquistata alla base... 180€, che con i diritti inclusi arrivano a 215 Euro (in pratica presa a peso d'oro) Foto dell'asta (conservazione giudicata BB nel catalogo, condivisibile) https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4374&category=119577&lot=3594784 E la mia Che ne dite? Secondo me BB ci sta... @cembruno5500 che ne pensi?
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  18. 1,21 gr. 21,36 x 21,36 mm
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  19. Il contenuto di argento negli antoniniani precipitò proprio in quegli anni, tra il 240 e il 260, e l'argento è più pesante di rame, stagno... forse questo antoniniano ha una bassa percentuale di argento e una alta di altri metalli meno nobili. Mi pare di vedere della azzurrite...un ossido che ha a che fare anche con il rame.
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  20. DE GREGE EPICURI Esistono antoniniani di Gordiano intorno ai 3 g., ne ho qualcuno anch'io.
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  21. Il tempo l'ha levigato in tutte le sue parti: caratteri, busto, capelli, pertanto, per me, è buono e con ottima patina. 3 a 3. @nikita_, c'è da fare una piccola verifica: graffia il bordo e vedi un po' se viene fuori il rame rosso. Se così fosse incastonalo su un piano e fai un bel quadretto incorniciato.
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  22. Visto che le emissioni da qualche anno sono due, e non più una, probabilmente un certo equilibrio nelle tematiche probabilmente non scontenterebbe nessuno. Potrebbero proporre un tema religioso per una moneta e uno un po' più "laico" per l'altra. Io poi resto in attesa di una serie tematica, che sino ad ora in 17 anni il Vaticano non ha mai proposto per i 2 Euro commemorativi. Qualcosa che abbia un seguito per qualche anno e che renda particolari le emissioni. Un argomento che mi piacerebbe moltissimo e che secondo me renderebbe tantissimo in termini grafici potrebbe essere "Le grandi cattedrali cristiane nel Mondo"
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  23. Grazie carissimo, un saluto intanto, domani si replica al Cordusio per chi vorrà ogni domenica e' una nuova storia, un nuovo incontro con la numismatica ...
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  24. eh @Poemenius da quando si è scaricata la pila del bilancino un secolo fa la mia indolenza mi ha impedito di andare a prendere una pila nuova. Giuro che lo faccio
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  25. Ciao, recente acquisizione. Non comunissima (almeno, io non ne ho viste così tante) A tal proposito mi piacerebbe discutere sulle percentuali di rarità con cui troppo spesso (e male) vengono valutate (in euro) le monete. Mi spiego, moltissime R o RR ecc, indicate come tali dai nostri cari Cohen o RIC, oggi non lo sono più (per un sacco di motivi). Però molto spesso le quotazioni continuano a fare riferimento a quei testi. Provate a pensare a monete considerate "comuni" e che non avete mai visto in vita vostra. A voi le considerazioni
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  26. http://rpc.ashmus.ox.ac.uk Per cominciare. Saluti Eliodoro
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  27. Allora dico la mia, per me è falso.
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  28. Ciao. Non mi pare che si debba arrivare alla sparizione della rete per perdere un contenuto esistente su di essa. Spesso è' sufficiente che non sia più raggiungibile un sito dove quel contenuto era stato caricato, per non poterlo più recuperare. Faccio un esempio attinente all'oggetto della presente discussione. Il GdN, a quanto pare, sembra destinato alla chiusura. Cosa rimarrà di tutti i contributi che sono stati caricati sul quel Portale? Sei sicuro che, fra tre, cinque, dieci anni, sarà possibile continuare a visualizzarli, accedendo ad un sito che potrebbe anche non essere più attivo? Non Ti è mai capitato di ricercare un contenuto che avevi visto su internet ed ottenere come risultato che la pagina ricercata non era più disponibile o raggiungibile o qualcosa del genere? A me è capitato spesso. "Quanto riguarda la citazione, scritta o virtuale che sia, dovrebbe essere sempre fatta, e non c'è u.r.l. che tenga." Forse non mi sono spiegato. Non è che intendevo sostenere che non si dovesse citare l'url al quale si trova la fonte citata. Intendevo dire che se quel url non è più raggiungibile, la citazione che si opera porterà ad una "pagina non disponibile". Quindi una bibliografia indicante solo indirizzi url, già dopo solo pochi anni potrebbe restituire, per assurdo (ma neanche tanto per assurdo) tutta una serie di "pagine non disponibili". "Ad ogni modo, ognuno ha la sua scuola di pensiero e va rispettata, d'altra parte ti confesso che mi spiace che si preferisca a discapito di ciò, conservare le proprie parole in un cassetto. Riportarle su di un prodotto cartaceo o virtuale, sarebbe a mio modo di vedere, utile alla condivisione ed alla propagazione di ciò che ci appassiona, per il futuro appassionato. Chissà che magari questo nostro foglio nel cassetto non possa essere un prodotto convincente per qualche altro potenziale appassionato, nel breve o nel medio-lungo termine. Davide" Personalmente concordo con il principio della condivisione, ma solo quando tale condivisione avviene sulla base di contributi paritari, nel senso che la rete ha abituato molti a trovare senza alcuno sforzo contributi che a qualcuno sono invece costati sudore, studio e fatica, mentre a qualcun'altro non sono costati nulla. Questa, per me non è sana "condivisione", ma sfruttamento del lavoro altrui. Se poi, a tutto questo, aggiungiamo la possibilità che con i contribuiti in rete alcuni furbetti possano persino appropriarsi del lavoro altrui, facendoli propri e quindi senza che neppure chi si è fatto il mazzo possa vedersi riconosciuto il proprio lavoro, mi pare che una certa idea, anche nobile, di "condivisione" dei contenuti, mascheri (almeno da parte di alcuni) un intento di pura speculazione economica (ma anche solo culturale) alle spalle di qualche "mulo da soma" in buona fede e animato da nobili intenti. La carta ha l'innegabile vantaggio della conservazione permanente e dell'attribuzione univoca dei contenuti a chi li ha realizzati. Dopodiché, assolve anche all'ulteriore importantissima funzione della "condivisione", che potrà essere indubbiamente facilitata dalla messa online di quei contenuti, che però, prima. è opportuno che siano cartacei. M.
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  29. Ciao Bizerba, quanto riguarda la permanenza in rete del prodotto a tempo indeterminato, non lo vedo un problema. Oggi, ogni cosa si basa sullo scambio di dati e sulla messa in condivisione di tutto. Perciò, per sparire un prodotto dalla rete, dovrebbe sparire la rete stessa, e la vedo dura. Quanto riguarda il copyright, te ne do atto. Purtroppo questa è la vera grande pecca della rete, avere tutto a disposizione vuoldire averlo anche per i male intenzionati. Quanto riguarda la citazione, scritta o virtuale che sia, dovrebbe essere sempre fatta, e non c'è u.r.l. che tenga. Ad ogni modo, ognuno ha la sua scuola di pensiero e va rispettata, d'altra parte ti confesso che mi spiace che si preferisca a discapito di ciò, conservare le proprie parole in un cassetto. Riportarle su di un prodotto cartaceo o virtuale, sarebbe a mio modo di vedere, utile alla condivisione ed alla propagazione di ciò che ci appassiona, per il futuro appassionato. Chissà che magari questo nostro foglio nel cassetto non possa essere un prodotto convincente per qualche altro potenziale appassionato, nel breve o nel medio-lungo termine. Davide
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  30. non vorrei che gli dai le dritte per sottrarti la nuova proposta. io starei zitto e farei uscire il prima possibile il tuo lavoro.
    1 punto
  31. Ho trovato il seminario dell’intervento di de Callataÿ, uno dei tre previsti sul tema « Noms sur les légendes monétaires (époques classique, hellénistique et impériale) » seguiti da una discussione generale: https://romanum.hypotheses.org/author/digep Sotto all’annuncio la possibilità di lasciare un commento online: Laisser un commentaire E’ qui che dovresti indirizzare i tuoi interrogativi.
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  32. Speriamo che un giorno si avveri un progetto di risanamento e ristrutturazione dei navigli. Roberto
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  34. Molto bella Martin è sempre difficile trovare queste del 97 in buona conservazione e la tua lo è. Io ne ho una in qbb forse bb stando larghi poi la posterò...ora posto la foto del contorno come chiesto da @Giov60...Sempre a te Giov60 chiedo: tu il Cassanelli lo consiglieresti o ci sono testi migliori? Da come scrivi le foto non sono il massimo...ma almeno ci sono per tutti i tipi? Ci sono testi con foto migliori, magari di qualche grande raccolta su questa monetazione? Grazie ad entrambi per i contributi.
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  35. Bella moneta. Purtroppo le foto del Cassanelli sono insoddisfacenti. Ciononostante l'esemplare in questione è il Cassanelli 50, conio Y-30, inconfondibile anche per la presenza di spezzature nelle lettere della legenda al R/. Scrivono i Cassanelli su questo esemplare (in modo un po' confuso) "... il CNI ... riporta questo tipo di scudo descrivendolo però al n. 42 del testo in modo diverso: con un rovescio diverso (stelle anziché punti)". Come si può invece ben vedere dalla ottima foto postata, l'esemplare presenta proprio stelline, non punti! Rarità: R Concordo sulle differenti rarità dei vari conii, che spesso non ne vengono adeguatamente valorizzate.
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  36. Un simbolo della città che ancor oggi richiama... Nei ricordi di bambino del quartiere, appena potevamo e le temperature lo consentivano, via alla darsena, e i ponti annessi ci servivano da trampolini, un vivere con vigore sempre all'aria aperta, e ogni tanto anche a studiare... più ogni che tanto... Ma in una città come Milano come si faceva, per noi era il paese dei balocchi, e forse per me lo è ancora...
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  37. Mi ricordo quando la Domenica al Cordusio si viveva la gioia settimanale, un'appuntamento che ancor oggi ci tiene trepidamente in attesa, dove poter cogliere l'essenza dello stare insieme e cacciare il tondello fatidico. Ma quello che poi ci fece arrivare al Gazzettino, fu questa continua necessità di espressione, per ogni piccola scoperta, per ogni titubanza, per il perchè delle cose, per i continui confronti, per le domande rimaste inevase, per la frenesia di elargir emozioni. Si, perchè poi alla fine ti accorgi che non ti basta, non c'è mai abbastanza tempo, non hai mai finito di dire realmente quello che volevi, il poter udire chissà anche l'eco dei tuoi pensieri... Il Gazzettino di Quelli Del Cordusio, "forse il brano più bello che abbia mai sentito echeggiar per i sentieri della Numismatica" Eros
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  38. @Asclepia Concordo per il qSPL. Ho sempre trovato le monete da 10 paoli di Bologna molto interessanti ed affascinanti, sia storicamente che esteticamente. È sempre un’emozione tenerle in mano, soprattutto quando sono ben conservate come gli esemplari che hai postato. Complimenti
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  39. Sotto la T è ancora leggibile anche la A che seguiva la N.
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  40. Assolutamente falso! Probabilmente un tampone in gomma.
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  41. Mi spiace dirtelo ma: "Investimento" , "Collezione di monete" , "Piccola somma" nella stessa frase non vanno molto d'accordo. Con simpatia.
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  42. Buongiorno scusate il ritardo ho provato a fare le foto con il cellulare con luce naturale ma sono negato.
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  43. Grazie @Martin_Zilli, Continuo con il Tari' che considero molto raro. Questo in particolare....provieniva dalla InAsta N° 7, 28 Marzo 2004 in lotto con un 20 Grana 1859 di Francesco II. ( lotto N° 2476). Peso 4,54 grammi, conservazione qSPL. Caratteristica di questo pezzo è la Corona al rovescio che si trova molto alta a ridosso della....corona d'alloro.
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  44. Buongiorno a tutti, per me la moneta è autentica ma il dritto è stato ritoccato, in malo modo, probabilmente perché era molto usurata,in questo modo hanno cercato di tirare un po' fuori i rilievi ma hanno fatto più un disastro che altro...
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  45. Dal libro di Franke_Hirmer ( die Griechische Munze , 1972 ) i soli diritti, anepigrafi, di 3 tetradrammi della monetazione dei Cartaginesi per la Sicilia, datati dal 380 al 340 A.C. : la prima in Londra, la seconda allora in collezione privata ( slg.R.R. ) , la terza in Siracusa . Tre belle teste femminili, non attribuibili con certezza, tutte acconciate con diversi, elaborati copricapi .
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  46. Il collezionista solitario... Un simbolo, come tanti altri che vagano per il Cordusio, appassionati che nonostante il tempo sia trascorso inclemente, la solitudine li attanaglia. Molti li abbiamo avvicinati, e hanno aperto il loro cuore alle passioni, altri proseguono la via del rispettoso e assordante silenzio. Mi colpirono molto queste figure, quando bambino giravo fra i banchi del Cordusio, osservavo nelle buie domeniche invernali avvolte dalla nebbia Milanese, le sagome quiete nel lor ondeggiar. Si potea scorger, l'infinito volger della passione, una pellicola avvolta per troppo tempo.. Rimane il fascino di anni irripetibili, dove la cultura esprimeva magnificenze, dove i tondelli si trovavano, dove però le caste imperavano. Forse anche per loro abbiamo unito le nostre passioni, dando a molti l'opportunità di uscire da quelle sagome avvolte dalla nebbia da quel dolce sapor vagamente numismatico... Eros
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  47. Presento in anteprima la copia prova di Res Nummariae Mediolanenses che verrà consegnata ai soli soci il 27 gennaio o con modalità da stabilire in tiratura limitata e numerata di 111 copie, segue anche indice.
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  48. Buongiorno @Luca_AT, in questo momento non sono in grado di inviarti una immagine della moneta del CNI, migliore di quella da te postata. Sperando di fare cosa gradita, allego però la foto di un altro esemplare dell’imperiale di Cortemilia di Manfredo del Carretto. Buona giornata, Marco
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  49. Ciao @Lafayette...intanto non è corretto chiamarla moneta è più giusto definirla medaglia o gettone... Sul valore?....dipende dalla conservazione...come sempre del resto... la così detta "mezza lira" la trovi in condizioni quasi perfette dallo spl+ in su a circa 50 euro ...eccone una ora in asta... https://felsinea.bidinside.com/it/lot/31410/milano-ferdinando-i-dasburgo-lorena-/ la "lira" sempre in conservazione alta essendo un po' più rara costa qualcosina di più... C'è una coppia in asta in conservazione spl che per il momento è ferma a 75€ ecco il link https://negrini.bidinside.com/it/lot/9102/milano-ferdinando-i-1835-i-1848-lira-e-/ Sulla baia le trovi spesso in vendita a cifre un po' gonfiate... In bb/bb+ io non comprerei la coppia a più di 50 euro... In qspl trovi anche ora la coppia ad un ottantina di euro... Qui la mia mezza lira...al tempo la comprai come qfdc e come "lira" del giuramento, il peso e il diametro non era dichiarato...una volta arrivata a casa la peso e capisco che è una "mezza lira"...scontento, ma non troppo, contattai la casa d'aste con cui poi mi accordai per uno sconticino nei futuri acquisti...questo per dire cosa...che da allora ho imparato a distinguere una lira da una mezza lira senza conoscerne il peso o il diametro, basta guardare un paio di cose...al rovescio la scritta AVITA ET AUCTA ,motto dell'ordine della corona ferrea, nella "mezza lira" va oltre gli estremi della corona ferrea, mentre nella "lira" è contenuto entro gli estremi della corona(vedi foto), mentre nel dritto la legenda della mezza lira quasi si chiude sotto il busto di Ferdinando I viceversa resta larga nella lira(vedi foto)...è una cosa forse banale ma che ho imparato a mie spese spero possa essere utile a chi leggerà. Ciau.
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