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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/18 in tutte le aree
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buongiorno, un 24 soldi 1722 di genova che si trovava in florida. C'e' voluto un mese e mezzo per convincere il venditore che non voleva spedire in italia. Una volta convinto era di difficile approccio a con messanger di facebook ho scoperto che si trovava a suo agio. La moneta e' abbastanza ben conservata bb/ bb-spl. Ha una bella iconografia da entrambi i lati. Troviamo San giorgio a cavallo che uccide un drago. E' in argento e la ho pagato poco. Segnalo anche che un negozio di genova ne vende una a 2k e non aggiungo commenti io la ho pagata meno di un decimo ripetto a queste cifre. peso 5.78 grammi. come rarita' siamo intorno a R1 marco4 punti
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Buon sabato a tutti. Nel nostro sforzo organizzativo, vista la dimensione tutt'altro che locale della nostra associazione e la distribuzione dei soci su tutto il territorio nazionale, abbiamo deciso ( come già molti di voi sanno ) di prevedere una diretta streaming via Youtube. Iscrivetevi al nostro canale ( cercate quelli del Cordusio e lo trovate); sia che siate o no soci avrete modo di assistere alle conferenze. Grazie a tutti4 punti
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Uscito il primo numero del 2018 di Monete Antiche n. 97 Questo l'indice: Un nuovo toponimo etrusco per Populonia: poe-p-l. (Italo Vecchi) [3-4]. · Evoluzione stilistica della moneta in Magna Grecia e Sicilia: dallo stile arcaico allo stile classico. (Gianpaolo Italiano) [5-16]. · L'aureo di CN. Cornelius Lentulus (RRC 549/1). (Alberto Campana) [17-29] · Alcune rare frazioni argentee imitative a nome di Anastasio. (Alain Gennari) [30-36]. · Il denaro di Gian Galeazzo Visconti coniato per Milano e Verona. (Tiziano Francesco Caronni) [37-40]. · Una variante inedita del cavallo di Chieti. (Realino Santone) [41]. · ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Choix de monnaies et médailles du Cabinet de France. Monnaies grecques d'Italie et de Sicile, chez C. Rollin et Feuardent, Paris 1913. (a cura di Luca Lombardi) [1-8]3 punti
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Questo il link diretto per il canale https://m.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ3 punti
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Forse ne sono venuto a capo! Dopo vari tentativi con Google e dopo aver seguito le piste più disparate, credo di aver capito che: - Nel caso di questa moneta Cervaro non è il comune in provincia di Frosinone, all'epoca nel Regno delle Due Sicilie, ma si riferisce alle grotte del Cervaro, località poco fuori le mura di Roma, probabilmente presso Tor de' Schiavi. - Nella prima metà dell'Ottocento, si era formata una società di artisti tedeschi residenti a Roma, detta "Ponte Molle" (altra designazione di Ponte Milvio, dal quale entravano nella città eterna tutti i viaggiatori provenienti dal Nord). - Gli affiliati di Ponte Molle, con il concorso degli autoctoni, davano luogo ad una specie di carnevalata goliardica annuale in località Cervaro, in cui ogni 29 aprile si festeggiava scherzosamente il natale di Roma, canzonando la ricorrenza "ufficiale" del 21 aprile (il 29 era in realtà l'anniversario della prima riunione della congregazione). - Tutti i partecipanti alla festa, i soci di Ponte Molle, e altri loro colleghi e amici che si sono registrati nei giorni precedenti in un'apposita lista, ricevono come segno distintivo una moneta da mezzo baiocco, che viene esibita, come dice una delle fonti, appesa con un nastro verde (si parla addirittura di "Decorazione del Baiocco", come una benemerenza goliardica di cui si fregiò anche il Thorvaldsen, esibendola persino alla corte di Danimarca!). Ecco il perché dei fori così frequenti per questa moneta! - La festa del Cervaro si tenne fino al 1846. Con il risveglio del sentimento patriottico seguito all'elezione di Pio IX venne considerata irriguardosa da una parte dell'opinione pubblica e non si celebrò più per diversi anni. Venne in seguito ripresa e scomparve definitivamente nel 1882. Insomma... con ogni probabilità la mia moneta proviene dall'esperienza delle feste del Cervaro della società artistica Ponte Molle. Chi lo avrebbe mai detto!!! Ecco un po' di fonti che ho reperito: https://books.google.it/books?id=yeEuv0v6s-4C&pg=PA1&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q&f=false https://books.google.it/books?id=Kp-ODAAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=62469&ricerca_inizio=0&ricerca_query=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_libera= http://www.gruppodeiromanisti.it/wp-content/uploads/2014/10/1966-parte-2-pp.-224-493.pdf Dovrebbe esserci anche un articolo specifico su Panorama Numismatico 186 (Giugno 2004), a firma S. Di Virgilio, che sicuramente dirimerebbe la questione, ma non è nella mia disponibilità. C'è qualcuno che ne è in possesso?3 punti
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Il ritratto non è verosimile e rispondente ai canoni tipici, così come il busto, manca la P di TR P a fine legenda al diritto, le lettere non sono romane, la perlinatura non è congrua, troppo spessa, il peso è basso, e SENZA SCAMPO la provenienza da un NOTO CONIO del Cavino ( era presente a Parigi, da cui è stata coniata un pezzo al British, vedi foto 2 e 3, dove sono presenti peraltro numerosi esemplari) Ti allego anche una lamina coniata del rovescio dal British... (foto 1) A ben vedere la patina non è naturale e la cuprite ricopre come una crosta ma non permea il metallo, come puoi notare sui rilievi della guancia... Anche l'esemplare della discussione è palesemente falso e se te lo dice Vitellio puoi fidarti... P.S. @PLOTINA non credo sia una coniazione coeva a Cavino, penso a un fuso posteriore, direi sette/ottocentesco , di queste patine ne ho viste parecchie... P.P.S. Ho aggiunto una foto dal British del pezzo coniato di cui sopra, ovviamente classificato Cavino2 punti
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Ciao @talpa Il libro sui talleri della Transilvania è effettivamente bellissimo. Peccato che per me sia come un trattato di astrofisica Il catalogo è bello e con molte varianti2 punti
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Credo che non siano state monete nate per il commercio , quindi non si dovrebbero neanche chiamare monete . Secondo il mio pensiero potrebbero essere state emissioni di poche zecche emesse a ricordo di visite effettuate in queste Citta' da parte di Imperatori e/o familiari delle cerchia imperiale , che in seguito alla visita produssero questi moduli commemmorativi ; da cio' potrebbe derivare la scarsita' ed anche rarita' di questi moduli non essendo stati emessi in alta quantita' quanto le monete .2 punti
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Ricordo che l'Associazione Culturale Quelli del Cordusio ha un proprio canale youtube, dove verranno trasmessi eventi in diretta streaming come Res Nummariae Mediolanenses di sabato prossimo (27 gennaio). Per restare sempre aggiornati sui nuovi video caricati, vi consigliamo di iscrivervi al canale cliccando sull'apposito comando https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ Buona giornata, Antonio2 punti
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E poi basta con queste riviste online, la numismatica è anche tradizione. Posso capire se uno sta creando una biblioteca e vuole aggiungere titoli di interesse non primario ma se la numismatica è studio, tiriamoli fuori 2 euro in più per qualche libro che non sia il solito catalogo dei prezzi con quanti pezzi coniato, quanto è rara e quanto vale la moneta che mi ha lasciato in eredità mio nonno....2 punti
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In Italia stiamo rimanendo (volutamente?) all eta della pietra numismatica. Il nostro sistema di valutazione “classico” (mb-bb-spl-fdc con tutti i q, i + etc etc) lascia un’ aurea di soggettività e incertezza che sembra studiato a tavolino per gabbare il collezionista. Che piaccia o meno oggi un qspl italiano ha zero appeal all estero. Perché vuol dir tutto e nulla, esattamente come un qfdc o un bb+. Il mondo si sta evolvendo, molti su questo forum la considerano Un involuzione, e so che adesso ripartirà la tarantella anti slab, e anti grading americano, ma è la realtà dei fatti. Chi compra ha il sacrosanto diritto di veder la propria moneta valutata e catalogata in modo certosino e più dettagliato possibile. Oggi un ms 64 ha un mercato differente da un ms63 e abissale rispetto ad un ms62-61 io nn ci vedo nulla di male in questo. Preferisco tutta la vita questo tipo di “accanimento certosino” al pressappochismo del qfdc/fdc o del qfdc o spl+/qfdc scritto al volo su un cartoncino frutto dei “5 minuti” (in buona o in cattiva fede) di un singolo operatore (che poi, guarda caso, oltre a valutare la moneta, ... la vende anche..) cip cip cip (fanno i merli..)2 punti
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...bon allora lo chiamiamo asterisco ...su quel 3 grana sono due e quindi asterischi. Eccoli!2 punti
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Il titolo della discussione è molto generico in quanto credo che la situazione sia abbastanza complessa. Vado a delineare dei cenni storici. La fondazione della città di Leonessa va ad inquadrarsi in quei fenomeni di "incastellazione" tipici dell'Abruzzo del XIII-XIV sec. Notizie precedenti riguardo i castelli sono frammentarie, trattandosi di una zona di confine in cui l'alternanza di dominio e influsso politico era legato alle contese tra monarchia normanna e sveva, papi e duchi di Spoleto. Già sul finire del XII sec. questa zona vide fissare nei propri territori il confine tra stato della Chiesa e regno di Napoli, a ognuno dei quali fece capo un gruppo di castelli. Tra quelli appartenenti al regno di Napoli ne emerse uno per decisione politica dei sovrani, attorno al quale si formò l'attuale città accogliendo anche le genti ribellatesi al dominio della Chiesa. Per ospitare i ribelli e per difendere i confini del regno fu costruito un nuovo borgo, grazie al preciso intervento di Carlo I d'Angiò. Il documento di fondazione riporta la data del 16 luglio 1278 e lo conosciamo grazie ad una trascrizione del Minieri Riccio poiché i registri della cancelleria angioina presenti nell'archivio di stato di Napoli sono andati distrutti o dispersi durante i bombardamenti della II guerra mondiale. Ora, tracciato un panorama storico-politico che spero essere il più corretto possibile, vengo alla mia domanda. Allo stato attuale delle conoscenze è possibile tracciare un quadro generale della circolazione monetale in questo territorio nel periodo immediatamente successivo alla fondazione? Qualche altra notizia storica per giungere alla seconda domanda. Il territorio rimase sempre fedele ai regnanti sia angioini che aragonesi grazie anche a larghe concessioni amministrative che lo ponevano, in pratica, nelle condizioni di un libero comune. Uniche brevi eccezioni sono una dominazione dei Trinci di Spoleto (1384-1401) e una cessione temporanea di Alfonso d'Aragona a favore di papa Eugenio IV (1443-1447). L'infeudazione si ebbe solo con Carlo V che nel 1539 diede in feudo Leonessa, insieme ai cosiddetti "stati farnesiani d'Abruzzo", a sua figlia Margherita d'Austria andata in sposa ad Ottavio Farnese. La nuova amministrazione non risultò eccessivamente gravosa, con soli diritti giurisdizionali e fiscali da parte del feudatario e non territoriali. Margherita d'Austria si comportò con prudenza e magnanimità, operando un saggio decentramento amministrativo ed onorando e beneficiando i nuovi sudditi, tale situazione rimase inalterata fino alla cessione ereditaria ai Farnesi di Parma. A questo punto arriva la seconda domanda, stesso tenore della precedente. E' possibile avere una prospettiva il più ampia possibile della circolazione monetale a Leonessa sotto il governo di Margherita d'Austria? Sperando in una discussione vivace ed interessante, ringrazio anticipatamente chi vorrà intervenire. Saluti1 punto
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Buon pomeriggio. Ho aggiunto un'altra variante al nominale da 3 grana con l'effige di Gioacchino Murat. Vorrei un vostro parere sulla conservazione e sulla rarità di questo tondello con la stella a sette punte. E poi che significavano aveano questi simboli sotto il nodo? O erano lì solo per vezzo? Grazie a che dirà la sua. Saluti.1 punto
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Confermo il cavallotto del III tipo.. ma la parte dello scudo ha qualcosa che mi sembra strana... Mi potresti fare foto migliori?? Sopra la corona mi sembra di vedere qualcosa che non dovrebbe esserci, magari è solo una ribattitura...1 punto
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Caro Plotina, purtroppo si tratta di un noto FALSO, in questo caso vecchiotto, data la patina ... Il conio è tra quelli attribuiti a Giovanni da Cavino detto il Padovanino... confronta Klawans pag. 60 n.4 Ne sono stati prodotti moltissimi esemplari, spesso in fusione e in fusione di fusione... Martini nella sua monografia dedicata a quanto esistente a Milano nelle Civiche raccolte ne fotografa ben 14... Te ne allego alcuni esemplari simili, eseguiti in varie tecniche. Un cordiale saluto, enrico1 punto
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Fare o dare la possibilità di avere eventi in diretta streaming o di poterli rivedere nel tempo mi sembra una delle più grandi possibilita' che la tecnologia ti offre, dallo scrivere in diretta per tutti su Lamoneta si può passare al parlare in diretta per tutti, credo che la tecnologia per chi la vuole usare, perché non tutti sono favorevoli, debba essere usata per una numismatica aperta , vicina e accessibile a tanti.1 punto
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No be qua siamo nel campo delle ipotesi, di sicuro c è solo che sono monete particolari ed emesse in pochi esemplari...nessuno ha la conoscenza in mano.1 punto
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Aggiungo fra l' altro che come già detto più e più volte , il grading americano è diverso da quello italiano. In particolare i colpetti non costituiscono elemento di penalizzazione.1 punto
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http://www.classicadiana.it/libreria/content/trivero-i-biglietti-di-credito-e-la-politica-monetaria-delle-regie-finanze-sabaude petronius1 punto
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Non è per trovare difetti, siccome il gettone in oggetto è stato protagonista di un confronto privato tra vari collezionisti, vederlo poi postato qui da un utente ha riacceso il confronto. E siccome non ci aveva convinto abbiamo riespresso i dubbi anche qui al compratore. Se poi, come spero, il gettone è originale, allora siamo tutti contenti, se invece non convincesse neanche il nostro utente gli avremmo dato una mano a non sbagliare acquisto, il venditore infatti non avrebbe problemi a riprendersi il venduto, come già espresso in precedenza. A questo serve il forum, a confrontarsi ed imparare sempre cose nuove. Saluti Marfir1 punto
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Ben trovati! Questo argomento, credo, sia e sarà sempre il più controverso. Grazie a voi ho scoperto questo affascinante mondo che è la numismatica, ho avuto modo di apprendere che vi sono mille e mille sfaccettature ed il grading di una moneta è soltanto una di esse anche se molto importante... A mio modo di vedere, indipendentemente dalla definizione o tipologia di scala adottata, sino a quando non ci si doterà di strumenti scientifici per effettuare le misurazioni, la discrezionalità "dell'occhio di chi guarda" potrà, nel bene e nel male, fare la differenza. Anche se sono solo un neofita, sono pronto a scommettere che se sottoponessimo ad un perito che utilizza una scala molto accurata (NGC o similare @claudioc47) la stessa moneta per n volte in tempi e situazioni differenti non avremmo sempre la medesima valutazione. Immagino che potrebbe essere tranquillamente valutata di volta in volta "a cavallo" magari di tre differenti grading (Esempio MS60, MS61, MS62)... Tutto questo è assolutamente umano. Bene, come se ne potrebbe uscire? Ci si dota di una macchina di misura che oggettivi con delle misurazioni inconfutabili quello che si vede o che non si vede. In buona sostanza si danno in pasto ad un software delle immagini ad altissima risoluzione e delle misurazioni accuratissime (eseguite sfruttando normalmente l'effetto moirè multifrequenza) e come d'incanto... ecco che salta fuori il risultato senza alcuna discrezionalità. Questi sistemi di misura esistono e trovano ampia applicazione ad esempio nel mio mondo, il mondo dell'elettronica. Per valutare la qualità di un processo produttivo ed, ad esempio, la rispondenza a precisi standard internazionali non ci si può basare su "misurazioni" soggettive (ad esempio l'occhio del valutatore...) ma soltanto su dati strumentali automatici. In Azienda abbiamo appena introdotto due macchine di questo tipo e, solo per darvi un'idea, arrivano a misurare ed identificare come non conformità lo spessore dello strato di grasso lasciato su di una scheda elettronica da un dito (impronta digitale?) avendola maneggiata in modo improprio (senza guanti adeguati al processo). Questo per darvi un'idea di cosa effettivamente una macchina automatica possa andare a misurare senza se e senza ma! Ovviamente questo potrebbe essere bollato come troppo asettico, poco romantico, snaturante... ma se alla fine ci facciamo mille paranoie se la nostra moneta è o non è MS61, 62 o che so io... perché alla fine non adottare un sistema certo? Saluti a tutti, sinceramente, Massimo.1 punto
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Il venditore ti da molte garanzie. Ed a volte ci si può fidare del venditore più che delle foto. Se il tuo esemplare é, come dovrebbe, essere a posto, sappi che sarebbe uno degli esemplari (se non l'esemplare) più bello mai apparso.1 punto
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La moneta è eccezionale, ha dei rilievi perfetti, penso che la doratura abbia un costo e visto che non era in vendita a migliaia di euro ma a centinaia, non so se il gioco vale la candela....... In più il venditore è uno serio, e per giunta collezionista e lo trovi sempre....... Forse il compratore non si aspettava un'accoglienza del genere, gli hanno dato del pollo, il venditore sembra lo zingaro dal dente d'oro.......bastava dire .......che bella......io preferisco la mia........1 punto
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Scusate ma non capisco, il problema di una rivista solo su abbonamento. Sarebbe la soluzioni più logica per la rinascita di una rivista. I costi dell'editore per riviste distribuite in edicola. Alcuni faranno notare che arrivano in ritardo o a volte un poco sciupate (Sono abbonato da anni e non mi sono mai arrivate distrutte) ma non mi sembrano problemi veri, se poi avere la rivista in edicola vuole dire risparmare sulla carta e stampare sulla carta igienica come negli ultimi anni del GdN allora no.1 punto
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Ciao , immensa e' la letteratura moderna che tratta della caduta di Roma e che in parte sopperisce alla scarsita' dei testi antichi del periodo sopravvissuti alla fine del mondo antico . Tra questi , tra i meno recenti , rimangono eterne colonne : Gibbon : Declino e caduta dell' Impero Romano Gregorovius : Storia della Citta' di Roma nel Medioevo Mentre tra i recenti , alcuni testi : Santo Mazzarino : Fine del mondo antico Ramsay MacMullen : La corruzione e il declino di Roma Giorgio Ruffolo : Quando l'Italia era una superpotenza Bryan Ward-Perkins : La caduta di Roma e la fine della civiltà A. H. Jones : Il declino del Mondo Antico1 punto
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Lasciando stare gli occhi al cielo, che ritengo essere una tipologia a parte, di quelle simili alla mia postata io ne ho viste di costantino, Costantino secondo, crispo, costanzo secondo ed una rarissima di elena. Può essere che siano state semplicemente fatte così, senza un significato particolare, la mia era solo una impressione non supportata da dati storici, in quanto come detto non ci sono riscontri storici che affermino che tali monete afferissero a qualche particolare significato o ricorrenza. Rimane una mia idea basata sulla particolarità di tali monete che non può certo essere provata. Posto alcuni esempi trovati qua e la sul web...1 punto
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DE GREGE EPICURI Mi sembra che esistano monete anepigrafi per: Costantino, Crispo, Costanzo 2°, Costante e Costantino Figlio; inoltre per il nipote Delmazio. Quelle di Costantino (mi pare un "miliarense pesante") sono dette "con gli occhi al cielo" e si afferma che abbiano un qualche significato religioso (anche se non specificamente cristiano). Nelle monete dei figli però la faccia non è sempre rivolta al cielo, e l'impressione non è la stessa. Di Crispo esiste anche un solido, e di Delmazio una siliqua. Insomma, le anepigrafi costantiniane sono abbastanza numerose, e forse non è il caso di cercare significati speciali.1 punto
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Ho letto Roma Capta di Umberto Roberto, veramente interessante e ben scritto, lo consiglio a mia volta a chi non lo avesse letto. inoltre mi sono imbattuto in un altro bel volumetto: Il Tardo Antico di Rene Pfeilschifter...piacevole lettura e con analisi molto interessanti delle dinamiche sociopolitiche, religiose e culturali (anche agilmente esposte, aggiungerei) Grazie ancora!1 punto
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Grazie amici... Rocco...te pare che la tua è migliore... La mia è l'esempio lampante di quanto è tribolata questa coniazione, ma quell'asterisco/stella a sette punte mi ha fatto convinto...i dettagli per un collezionista valgono più di tante altre cose! Ma riguardo al significato di questi simboli? E' noto? @Rex Neap...Io posso postare la mia con la rosetta, anche se questa, è solo intuibile1 punto
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Buonasera Rocco, risposta difficile perchè sono tante. In particolare mi attrae questa.1 punto
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Ciao, se n'è già discusso in passato. Normalmente chi non le acquista già pronte se le autoproduce. Con Excel è molto semplice e potrai personalizzarle con i campi a te più utili. L'unica accortezza sarà di stamparle su carta di grammatura più sostenuta.1 punto
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@ciosky68 Ciao Roberto, per completezza di cronaca aggiungo che la trattoria (che ben conosco ) ha di recente chiuso i battenti .1 punto
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Probabilemte vogliono far vedere la divisionale, comunque, a scanso di equivoci, è sempre meglio chiedere se la vendono completa di Astuccio Integro.1 punto
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Buongiorno Poco presente per impegni personali prioritari, ma spero di riuscire a esserci. Si tratta di un luogo abituato alla presenza di appassionati di numismatica e che ci accoglierà con piacere. Lo spazio è anche riservato e appartato e ben si presta anche alla visione di qualche tondello. Saluti1 punto
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Vi segnalo che l'intero ripostiglio è stato recentemente pubblicato nella collana "Ripostigli Monetali in Italia - Documentazione dei complessi". La pubblicazione contiene le foto a colori (con alcuni ingrandimenti) di tutte le monete del ripostiglio. Ciascuna moneta è descritta con le legende, peso, diametro, n. inventario e numero del RIC. L'unico dato che a mio avviso manca è l'orientamento degli assi. La pubblicazione è di Stefano Bani, l'archeologo autore della scoperta, con il contributo di David Tuci. Nella premesse, vengono riportate alcune considerazioni sul tesoretto e viene raccontata, da parte dell'archeologo, "l'emozione della scoperta". Un'ottima pubblicazione che vi raccomando.1 punto
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Già che siamo in argomento: su quale canale passano le televendite Bolaffi? Grazie1 punto
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Ecco a voi di nuovo le schede scaricabili disponibili per tutti gli utenti...Ciao Daniele1 punto
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La foto non si vede, mi dice error503, comunque molto dipende dalla condizione, c'è anche da dire che questo è un mercato di nicchia, i collezionisti sono pochi a contrario delle euromonete molto più collezionate, quindi dare un valore non è molto agevole e di solito quello dei cataloghi (che io non ho, forse lì ti può aiutare lucarosina) è sproporzionato. Può essere più indicativo cercare su due siti di compravendita on line (la baia e delcamp) le banconote e vedere a che prezzo sono state vendute per farti un'idea migliore del prezzo1 punto
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