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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/18/18 in tutte le aree
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A questa " l'han fatta cantare" a suo tempo e non poco, è abbastanza vissuta ma mi piace così, chissà cosa mi potrebbe raccontare ..... ma non è detto che non lo faccia.4 punti
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Meravigliosa discussione, complimenti vivissimi a tutti. Io non ne ho tanti di cavalli, ma mi piacerebbe postare foto del primo di cui sono entrato in possesso.3 punti
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Venerdì farò un "salto di qualità" dalle elementari al liceo, spero di esserne all'altezza, vi terrò informati anche con foto (spero che i ragazzi "maturi") trovino l'argomento di loro interesse.3 punti
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Comunque la moneta lascia quantomeno "perplessi". Riassumendo a senso e integrando quanto già sopra scritto: Non può essere una produzione ufficiale di zecca, postuma forse, ma a che pro (come diceva giustamente Luciano sopra) visto che si sarebbe coniata una moneta con un intrinseco d'oro di 3 g circa su una con oro teorico di g 3,45. La pessima ribattitura (mai visto qualcosa del genere!) che, guarda caso, permette di leggere la moneta sottostante coniata dopo la morte di Contarini, rende nebulosa la questione e quasi illeggibili i particolari di entrambe. Impossibile poi che in Zecca a Venezia fosse fatto un pasticcio (anche economico) del genere. Dunque se nessuno avrebbe potuto speculare sul valore della moneta (né durante la Repubblica né dopo), viene da pensare ad un gioco dopo la chiusura della Zecca (piuttosto stupida l'idea e improbabile) o a un guadagno attuale basato sulla "peculiarità" del tondello (e allora si spiegano i particolari leggibili e tutto il resto). La mia ipotesi è, ovviamente, che siano falsi sia il tondello di sotto (guarda caso un'imitazione nota in un unico esemplare in bassa conservazione - forato) e una ribattitura R4 a nome di Contarini, che a ben guardare non ha neppure una completa corrispondenza con i particolari delle mezze doppie note (che per la loro la rarità debbono essere frutto di un unico conio) e che nessuno, neppure qui, ha provato a confrontare distratto dalla miriade di questioni sollevate. Dunque, a mio modesto avviso, bocciato quantunque falso "intelligente", e chi l'ha acquistato più che fregarsi le mani è stato fregato ...3 punti
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la prima repubblica romana affascina tanto anche me....e non è una collezione facile da intraprendere se si cercano tutte le tipologie/varianti...c'è quasi da impazzire. le monete comuni finiscono presto e dopo son guai di seguito ti metto altri due baiocchi che ho in collezione ma con fascio diverso...11° e 14° tipo del gigante...auguri per la collezione. marco3 punti
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Lo dico anche qua... Occhio a savoca... Tante cose belle a prezzi ottimi... Ma in mezzo ci frazionano costantemente dei falsi... Magari poche... Ma in modo costante e metodico... Quindi occhi aperti sempre3 punti
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Buonasera a tutti i piastristi, ecco l'ultimo arrivo, preso in baia pochi giorni fa... Ci fu battaglia ma alla fine la spuntai.... Annata che mancava all'appello e per di più considerata Rara, periziata ma forse troppo generosamente. Che grado di conservazione secondo voi le è stato attribuito? Grazie in anticipo a chiunque voglia dare un suo parere. Saluti e buona serata Silver2 punti
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Buonasera, dopo essermi goduto la vostra bellissima ed imperitura "escursione" storico-numismatica sulla monetazione milanese, mi sono deciso a rivolgermi a voi. Stavo per inserire in asta un "banale" grosso di Gian Galeazzo, quando mi accorgo che manca una i alla parola della legenda VIRTUTUM. Sulla moneta appare chiaramente la scritta VRTUTUM. Che ne dite? una semplice curiosità o val la pena approfondire la questione? Grazie mille Paolo2 punti
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Buongiorno a tutti, provo ad aggiungere una riflessione personale riguardo al prezzo basso di certe aste online( non necessariamente poi di realizzo come ha fatto notare eliodoro) e il costo ritenuto eccessivo da alcuni. Premetto che il ragionamento è personale in quanto il mio target di spesa è limitato e quindi posso portare una casustica limitata in costo e tipo di esemplari: Se decido di acquistare ad un asta online la moneta ho la difficoltà di non poterva osservare "de visu" e valutare appieno con tutte le conseguenze. Trattandosi generalmente di monete con prezzi non particolarmente elevati se prendo una fregatura posso sempre riconsegnarla e comunque avere al massimo una "perdita" contenuta nel caso in cui il tutto vada per le lunghe o si complichi. Diverso sarebbe per un pezzo importante, ma qui entrerebbe in gioco la capacità conoscitiva e valutativa di chi acquista( ed essendo una capra me ne tengo ben alla larga...). Chi si spinge su pezzi costosi e magari rari si presuppone sappia cosa cerca e quanto valgono quindi con la possibilità di scelta e valutazione. A questo punto entra in gioco la professionalità di chi vende per mestiere. Deve essere in grado di accompagnare il collezionista nell'acquisto traendone il giusto guadagno e dando la possibilità di godere del bene desiderato. Purtrppo in molti casi si vedono monete a prezzi evati( non dico ingiustificati perché come in tutte le cose in vendita uno può richiedere la cifra che vuole ma sta a chi compra consegnargliela..) con attribuzione di conservazione e rarità non sempre corrispondenti al vero. Se per la conservazione ci può stare una certa discrezionalità credo questa sia meno applicabile al grado di rarità. Mi è capitato di vedere attribuita una rarità che in realtà, ricercata sui manuali di riferimento era completamente diversa. Da ciò dovrei dedurre che il venditore professionista o non era preparato o voleva "gonfiare" il prezzo mettendosi a questo punto sullo stesso piano di chi vende tipo discount. Credo che un maggior impegno di ricerca da parte di chi colleziona ed acquista ci debba essere data la facilità con cui oggi si possono reperire risultati d'asta e materiale visivo e contemporaneamente una disponibilità da parte di chi vende a confrontarsi con l'evoluzione continua dei mercati in generale che inevitabilmente porta ad un livellamento dei prezzi. Probabilmente ho conciliato il riposo pomeridiano domenicale! Scusate la prolissità.2 punti
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Ho guardato i libri in biblioteca, e la Zecca di Bonaria è una di quelle che in Sardegna non viene accettate da tutti gli studiosi, infatti il Piras nel libro "Le monete della Sardegna, 1996" riferisce che M. Crusafont i Sabater in suo studio ha provato l'esistenza della Zecca di Boniaria con lo studio di documenti dell'Archivio della Corona D'Aragona a Barcellona, accettando in pieno lo studio e anche lui attribuendo le due tipologie dell'Alfonsino Minito a Bonaria, Angelo Castellaccio nel libro "Economia e monete nel Medioevo mediterraneo, 2005" invece sostine una tesi contraria e controbatte lo studio del Sabater sulla esistenza della Zecca di Bonaia, appuntando su vari aspetti dello studio stesso, che vanno dagli Zecchieri alla produzione totale delle monete, concludendo che in questa Villa si siano recati gli zecchieri di Villa di Chiesa per redere conto all'Infante Alfonso e che in tale posto non sia mai stata attiva una Zecca, nell'ultima opera di Lucia Travaini "Le Zecche Italiane fino all'Unità, 2011" alla voce Bonaria, (scrive di questa zecca Monica Baldassarri) raccontando la storia della Villa stessa, poi fa presente lo studio di Crusafont ed elenca in quali opere questa zecca sia stata edita, con le conclusioni degli autori dei vari libri, lasciando al lettore una maggiore ricerca sull'argomento. A mio parere le obiezioni che il Castellaccio fa sullo studio di Crusafont sono molto fondate e quindi questa zecca potrebbe anche non essere mai esistita e visto che lo stesso Infante Alfonso aveva indicato Villa di Chiesa come l'unica Zecca che in Sardegna avrebbe potuto operare, e così in teoria fù fino all'apertura della Zecca di Cagliari con concessione Reale, ma d'altro canto per voler contrastare il potere economico che i Pisani del Castello avevano nel luogo fece sì che gli si costruisse una villa con mura e che quindi anche l'impianto di una Zecca per la produzione di moneta minuta che servisse alle compravendite giornaliere potrebbe essere stata necessaria propio per contrastare il potere economico Pisano e quindi rendere la moneta Pisana non più accettabile, introducendo un gran numero di monete Catalane atte a minare la solidità dei commerci del Castello, quindi come anche tante altre volte nella storia il nemico non si combatte solo con la spada. Purtroppo non sono riuscito a reperire lo studio del Crusafont e quindi a leggere quello che tale studioso ha scoperto ed esposto nel suo studio, comunque la bibliografia sull'argomento non è troppa e di difficile reperimento anche per farsi una vera e propia idea, quindi per ora rifaciamoci alle conclusioni che fanno di queste due monete coniate a Bonaria. Complimenti @marmo87 per le due monete, sono veramente belle e le impronte molto visibili, entrambe le legende leggibili, splendidi esemplari di monete Sarde, fano tornare indietro nella storia a quel periodo travagliato che fu la conquista della Sardegna da parte Catalano-Aragonese.2 punti
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buon giorno, oggi volevo mostrarvi il falso d'epoca che ho. https://imgur.com/a/wRe69 https://imgur.com/a/nmvtc se servono foto migliori le faccio2 punti
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Anche io ho avuto il privilegio di leggere tutti gli articoli del libro, facendo parte del comitato di redazione. Il volume è ricco di temi e spunti. In ogni articolo traspare la passione per la numismatica di ogni autore. Io ho narrato la storia del picciolo siciliano, arricchendo l'articolo con immagini di piccioli con date inedite. Ho letto sul forum una discussione sui bitcoin, nel libro vi è anche un articolo sui bitcoin che darà tutte le risposte alle domande presenti nella discussione. Antonio2 punti
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Certamente l'aspetto burocratico gioca un ruolo fondamentale, ma questo è insito nella vita stessa. Discernere il consueto, questo è forse l'imperativo, la ricerca agli aspetti più profondi e meno evidenti, la via senza dicitura, il luogo senza nome, l'essere privo del volto... L'apertura contro le logiche, il linguaggio decifrato, l'espressione che la passione desidera... Sono questi gli aspetti dell'interazione, aspetti che potranno entrare nel cuore di coloro che da sempre cercano, indugiando qualcuno che sappia parlare con loro.2 punti
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Il mio punto di vista è fortemente influenzato dal pensiero di Nassim Taleb , Khanemann, Tversky , Von Hayek e compagni. Potenzialmente il Bitcoin può andare anche a 100.000€...... il cosiddetto Cigno Nero, il punto è che semplicemente non esiste logica, legge o modelli per cui uno possa dire se il valore crescerà o calerà, e purtroppo il cervello umano non è fatto per digerire tale realtà, se si ha qualche migliaio di euro da perdere senza rovinarsi (sapendo di rischiare), è libero di farlo e può guadagnare partendo da piccole somme, di sicuro meglio dei Titoli di Stato all'1%. Da laureando in economia ciò che ho imparato sulle previsioni in campo economico è collegato a un detto ormai famoso"" le previsioni in campo economico servono solo a rendere l'astrologia una professione più rispettabile"" , una dura verità . Essere "informati" sulle criptovalute non serve a molto , ti crea una fiducia che ti da il coraggio di operare con delle convinzioni, che però possono essere disattese in qualunque momento, è dura fare i conti con il caso. Francamente mi lascia inquieto l'aumento di velocità del mondo dato dalla digitalizzazione, una moneta che potenzialmente può passare da 10.000€ a 0 in un secondo mi mette i brividi, e pone serie domande sulla propria salute! Ovviamente prima o poi succederà, probabilmente (spero che iniziate a capire il mio punto di vista). io ho investito 2000€ , cerco di guardare le quotazioni una volta al mese max, per adesso sono quasi raddoppiati, tra 5-6 mesi vada come vada chiudo la posizione. Il consiglio che posso dare e di non cercare di speculare , come fanno i professionisti e verso cui spingono gli operatori che prendono commissioni, vendere quando il prezzo cala e comprare quando sale. Ovviamente questa è la strada per guadagnare sul serio , anche se Khanemann e Tversky hanno dimostrato da tempo che anche per i professionisti è puramente questione di fortuna, ma purtroppo se il nostro cervello è costruito per convincerci del contrario cercando giustificazioni del senno di poi quando perdiamo e logiche motivazioni per quando vinciamo. Oltre a quello ovvio di perdere denaro , il rischio che più mi rende inquieto è quello di finire a controllare le quotazioni tutto il santo giorno in continuazione e a soffrire a piccole dosi ma spesso, in un logorio continuo di stress psico-fisico e sinceramente preferisco tenermi la salute. E' un po come giocare alla Roulette Russa, non c'è modo di sapere in quali slots del tamburo ci sono le pallottole e dove no, se uno serenamente lo riconosce è tutto più facile. Puoi fare piccoli investimenti prendendo quello che viene o tentare di diventarci ricco , sapendo che quella di rovinarti o perdere molto è uno scenario possibilissimo, per le criptovalute vale all'ennesima potenza , non ci sono vie di mezzo e non sappiamo quando la giostra si fermerà.2 punti
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Grazie ad un regalo ho migliorato l'esemplare presente in collezione. Leggermente decentrato, ma ancora gradevole e meglio di quello precedente parecchio ossidato. Aumentare questa collezione tipologica a cui mancano praticamente gli esemplari difficili da rintracciare è complicato, ma migliorare le conservazioni per fortuna ancora possibile... poi sono delle monete a cui ci si appassiona facilmente!1 punto
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Buona domenica a tutti, ogni tanto "sconfino" dal mio settore collezionistico.....ma essendo un perfetto ignorante sulle monete del Vicereame..chiedo aiuto ai piu' esperti. Mi aiutate a catalogarlo e decifrare questo simbolo al dritto? Saluti, Rocco.1 punto
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Non buttarla ,tienila e usala come confronto con l'originale,inizia a "farti l'occhio",in fondo e'grazie a lei che ti sei iscritto al nostro forum,o mi sbaglio?1 punto
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Ciao, intanto grazie. Non avevo proprio pensato a Cicerone (disonore su di me), mentre non conoscevo i Pharsalia. Il libro di Syme ce l'ho, è un testo penso imprescindibile. Per le monete, a questo punto dirotterò la ricerca su pezzi coniati se non altro in quel contesto storico1 punto
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@principesax di pesi genovesi del mezzo scudo del castello esistono diverse tipologie e anni. Ecco alcuni esempi :1 punto
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Qui abbracciamo veramente l'intera penisola, Milano compresa Per completare il cerchio manca @mfalier dove entreremo nella magica epopea viscontea1 punto
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L'esemplare "sporco" è il lotto 308 dell'asta Bolaffi 30 novembre 2016 (base € 250, aggiudicato € 250); l'esemplare "pulito" è il lotto 880 dell'asta Bolaffi 2 dicembre 2015 (base € 250, aggiudicato € 250). Si tratta di esemplari differenti (basta guardare la centratura) e non di cloni né di una stessa moneta prima e dopo una "cura". La T è la stessa con qualche debolezza nell'esemplare più pulito. E' possibile derivino da un ritrovamento, ma non mi è chiaro se esistano contraffazioni d'epoca del mezzo zecchino, nominale non pratico per uso commerciale. Non mi è chiaro lo strano solco trasversale obliquo del R/ che, controllando bene, ha andamento molto simile nelle due monete ma non coincidente. Anche un parere di @Arka sarebbe benvenuto ...1 punto
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A bit of an analysis and a better example here https://www.acsearch.info/search.html?id=1392251 punto
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Tarsos. Splendid coin demonstrating the mix of Greek and eastern civilizations. Please post the other side. I wish I had the money to get this coin1 punto
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abstract A. D'Andrea / A. Boroni / R. Santone : presentazione del libro The Italian coinage of Charles V, brevi note storiche su Giovanna I e Carlo V, monete del regno di Napoli, monete del regno di Sicilia, monete del regno di Sardegna, monete del ducato di Milano, monete del marchesato del Monferrato, monete della contea di Asti, monete della contea di Benevello, monete dello Stato Pontificio.1 punto
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La possibilità che sia un falso c'è, ma io mi chiedo perché ribattere una mezza doppia antecedente lo zecchino del Lascari e non una successiva? Un falsario che volesse fare un pezzo diciamo unico avrebbe cercato di renderlo credibile usando un conio di una mezza doppia degli stessi anni dello zecchino. Questo è il mio pensiero!1 punto
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@Giov60 lei ha centrato il busillis. E’ quello che mi chiedevo diversi post fa: se, appunto, tutti quei particolari del rarissimo ducato del Lascaris non siano stati lasciati in evidenza a bella posta. Le perplessità che lei ha espresso sono anche le mie. Ad ogni modo credo che il pezzo, autentica falsificazione d’epoca o contraffazione moderna, meriti un approfondimento. Per farlo ci vogliono innanzitutto una foto ad alta risoluzione di questo esemplare; le immagini di altre mezze doppie del Contarini e quella dello zecchino del Museo de La Valletta. Inoltre, serve capire quanto fosse il fino degli zecchini maltesi. A priori non si può escludere che il il titolo fosse più basso di quelli di Venezia. Per esserne sicuro bisognerebbe almeno sentire uno studioso qualificato di questo tipo di monetazione. O comunque fare delle ricerche in proposito.1 punto
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Ciao @rocco68..un del 9 cavalli del 29, raro.. Il segno dell'incisore è una foglia. Complimenti per l'acchiappo...vedo che ti stai interessando al meraviglioso periodo del vice reale. Saluti ELiodoro1 punto
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Tre silique di odoacre... E vari solidi e tremissi.. Intendo quelle che trovi anche nel RIC X1 punto
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Andando per vecchi cataloghi, dalla piccola città di Mopsion in Tessaglia, un raro attraente bronzo passato nel 2007 in CNG Triton X al lotto 182 . Al diritto una bella testa di fronte di Zeus : al rovescio l'eroe eponimo, il Lapita Mopso, tra i cacciatori del cinghiale di Calidone e tra gli Argonauti, qui combatte con un Centauro nello scontro tra questi ed i Lapiti durante le nozze di Piritoo .1 punto
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Grazie per la fiducia. Medaglia «Per differenza» in premio per i progressi nelle scienze nobili donne, studenti in stato di scuole (istituti). La scritta «Visita il vigneto» è una citazione dal libro dei Salmi in lingua slavonica, con la traduzione in italiano: «forza di Dio, volgi a noi gli occhi, guarda il Cielo, guarda e visita vigneto Tuo!» (Ps. 79, 15).1 punto
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@Asclepia, le macchie verdi con l'acetone spariscono come per miracolo dopo pochi secondi di bagno, dopo l'acetone tamponi delicatamente la moneta, subito dopo la lavi con acqua distillata la ritamponi, la fai asciugare bene su di un anno asciutto, e se il risultato ti soddisfa la riponi, altrimenti ripeti il trattamento... Con le mie 2 lire è bastato un tuffo . E ti dico che quasi mi tremava le gambe prima di iniziare1 punto
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Guglielmo II Paleologo (1494-1518) - Bianchetto Fronte: le lettere G e M sovrastate da corona e cimiero - Retro: busto mitrato e nimbato di Sant'Evasio di fronte - gr. 0,85 - (C.N.I. II/118/144) (Biaggi Piem. II/806/957)1 punto
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Buongiorno @Zenzero, grazie per la foto. E' lo stesso esemplare venduto da Finarte. Nessuno riesce a postare l'immagine dell'esemplare dell'asta Semenzato? Posto qui sotto l'immagine dello zecchino di Fra' Lascaris pubblicata nel testo di Restelli, Sammut. Come potete vedere diversi particolari coincidono con quanto si può leggere nella mezza doppia di Contarini e, a mio parere, ne confermano l'autenticità. A questo punto possiamo dire che dello zecchino di Lascaris ne esiste almeno un secondo esemplare, anche se in parte "celato" sotto un'altra moneta ? Un caro saluto, Marco1 punto
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Ciao! Non avendo mai letto di questa possibilità, salvo l'uso di conii a nome del Manin a Repubblica ormai morta (di questo ci sono gli scritti dello stesso Manin), resta un dubbio/possibilità. Molto lontana come ipotesi, a mio vedere; momenti di criticità, per la repubblica, ce ne furono tantissimi, ma usare conii a nome di un doge già morto e sepolto da anni, per non prepararne di nuovi, lo trovo improbabile. Sarebbe stato uno "sfregio" al doge in carica che, sopra ogni cosa, rappresentava lo Stato. saluti luciano1 punto
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Ciao Marco Io posso fermarmi al fatto che abbiano usato un ducato maltese e lo abbiano riconiato con l'impronta della mezza doppia. Difficile dire se il conio della mezza doppia fosse originale e trafugato dalla zecca veneziana; quasi impossibile e sottolineo quasi. Di certo è che è coniato malissimo e questo mi crea molti dubbi sul fatto che il "lavoretto" sia ufficiale. Il catalogo di Finarte del nov. 92 ce l'ho sicuramente .... vedo di recuperarlo, però sono certo, perché me lo ricordo, che le foto sono in bianco e nero. saluti luciano1 punto
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Salve @roman de la rose, se è il settore Napoletano quello che le interessa.....pazienti un po, ci saranno grandi novita' editoriali a breve. Saluti, Rocco.1 punto
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Non solo i colori, prova anche a pesarle con un bilancino di precisione e dicci che pesi riscontri. Saluti Marfir1 punto
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Buona serata Grazie ad Antonio e ad Andrea; a questo punto sorge spontaneo: "qui prodest?" Non so nulla dei ducati imitativi di Malta, se non quello ricavabile dal Gamberini o dal Montenegro, ma non ce la vedo la zecca di Venezia ribattere un ducato imitativo per farne una sua moneta, peraltro fatta male .... Ritenete la cosa possibile? Grazie e saluti luciano1 punto
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Aggiunto in collezione un nuovo esemplare ! 2 Denari II Tipo 1694 Vittorio Amedeo II Duca1 punto
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Conio decentrato al D ma pazienza Denario C. Iulius Caesar / L. Aemilius Buca D; Testa laureata di Giulio Cesare a destra. Dietro un crescente. Legenda: CAESAR. IM - P M (assente per conio decentrato) R;Venere stante a sinistra; tiene la Vittoria con la mano destra, lo scettro con la sinistra. Legenda:L. AEMILIVS - BVCA Ag Ø 20 -grammi3.90 44 a.C.1 punto
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Si in effetti di questa moneta si trovano varie tonalità di color bronzo, questa una delle mie:1 punto
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E’ questa la breve storia di un viaggio , un amaro , triste e struggente viaggio di ritorno in patria di un nobile Romano che , nato probabilmente a Tolosa o Narbona , in Provenza , torna nella natia Gallia pochi anni dopo che Roma e’ stata violata dai Goti di Alarico , ma non intraprende questo viaggio per fuggire dall’ URBS ormai non piu’ sicura , tanto piu’ che era stato Prefetto di Roma , bensi’ per curare i suoi beni in Provenza devastati dagli invasori Vandali ; costui era Claudio Rutilio Namaziano , nato forse a Tolosa , era stato l’ anno prima del ritorno in patria , Præfectus Urbi di Roma . Namaziano nel corso del viaggio di ritorno in Provenza si dispera e si strugge di nostalgia per un mondo in fase di inesorabile declino , narrando in poesia le rovine delle citta’ italiche un tempo potenti e fiorenti di civilta’ , ora ridotte ad oscuri e semivuoti villaggi ; anche le strade un tempo vanto della civilta’ di Roma che raggiungevano i piu’ lontani confini dell’ Impero , sono ora in dissesto e pericolosi transiti per i viandanti ; Namaziano pur nella sua comprensibile disperazione per questo sfacelo dell’ Impero , non si rende conto pero’ che parte di questa rovina e’ dovuta alla classe dirigente di Roma e alla quale lui stesso appartiene , infatti questa nobilta’ politica romana ormai vive , per la maggior parte di essa , di ricordi , di furiose dispute religiose tra l’ ambiente pagano e quello cristiano e di ozi frivoli o letterali , estraniandosi dalla vita attiva pubblica dell’ URBS , perdendo cosi’ di vista la triste realta’ dei tempi . Rutilio Namaziano , l' anno seguente alla carica di Prefetto o poco dopo , fu costretto a lasciare Roma per far ritorno nei suoi possedimenti in Gallia devastata dall' invasione dei Vandali . Questo viaggio fu condotto via mare e con numerose soste , dato che le strade consolari erano impraticabili a causa dell’ abbandono della manutenzione e insicure dopo l' invasione dei Goti ; Roma non si sarebbe piu’ ripresa da questo colpo piu’ ideologico che , in fin dei conti , materiale . Namaziano e’ l' ultimo autore del mondo letterario latino pagano . Dal punto di vista religioso Rutilio e’ un aristocratico convinto pagano che non accetta i tempi nuovi in quanto rifiuta i culti cristiani considerati estranei all’ antica tradizione di Roma . Piu’ di tante parole , trascrivo un passo di un grande accademico e latinista italiano : Italo Lana , a proposito del poemetto di Rutilio Namaziano , commento estratto da una sua opera : “Storia della civiltà letteraria di Roma e del mondo romano” : “Nel poemetto in distici elegiaci “De reditu suo” Rutilio narra il suo viaggio per mare verso la Gallia : imbarcatosi al Porto di Augusto (Ostia) e costeggiate le rive del Tirreno sino a Luni , qui la narrazione si interrompe , all’ inizio del secondo libro . Ma una fortunata scoperta ci ha restituito , nel 1973 , mutili , 39 versi del secondo libro , da cui apprendiamo che nel seguito del viaggio Rutilio toccava poi Genova e Albingaunum (Albenga) ; per cui è ora lecito supporre che il poemetto narrasse per intero il viaggio di ritorno da Roma alla Gallia . La descrizione delle varie tappe di questa singolare navigazione di piccolo cabotaggio offre occasione al Poeta di rievocare e celebrare amici suoi , tutti appartenenti all’ aristocrazia senatoria (vivissima è nel poemetto la coscienza di gruppo - se così la si po’ chiamare - : Rutilio e i suoi amici sono convinti di appartenere ad una categoria di persone superiori) : in mezzo ad un mondo fumante di rovine , essi, superbamente appartati , trascorrono il loro tempo in cerimoniosi incontri e colloqui , in vacanze prolungate , passando dall’ una all’ altra villa . Quale stridente contrasto con le miserande condizioni delle città ! Rutilio si sofferma a descrivere le rovine di Castro Nuovo ; le poche misere case di campagna di Alsio e Pirgi (tutto quel che resta di due già fiorenti cittadine) ; Gravisce spopolata , Cosa ridotta a rovine , Populonia distrutta dal tempo . Rutilio nota tutte queste rovine , con malinconia ; ma il suo spirito non s’ arrende : nonostante tutto egli ha fede in Roma , alla quale innalza un inno fervoroso che è una vera professione di fede , e nello stesso tempo può considerarsi come il manifesto dell’ intellettualità pagana , che non accetta l’ Impero cristiano e , non sapendo proporre un concreto programma politico da contrapporre ed eventualmente sostituire a quello dell’ Impero cristiano , si rifugia nel culto della grandezza passata di Roma , di cui esalta le autentiche glorie : e in primo luogo la diffusione , da lei operata , della civiltà nel mondo . A Roma , dea genitrice degli dèi e degli uomini , si rivolge con infiammate parole : “fecisti patriam diversis gentibus unam […] urbem fecisti quod prious orbis erat”. (Facesti di tanti genti un' unica patria.....facesti una Citta' quello che prima era il momdo) Alle rovine e ai disastri contrappone la fede nell’ immortalità della dea Roma . Rifiuta il colloquio con le forze nuove che ormai si impongono : il Cristianesimo ed i barbari . Egli continua a parlare il suo linguaggio , che è quello delle passate età , ma il distacco dalla realtà è ormai irrimediabilmente segnato . Il medesimo distacco era già in Simmaco , in Macrobio , e negli altri letterati della rinascita pagana , ma lo si avvertiva meno , perché quelli non affrontavano , nelle loro opere , temi attuali . Rutilio , invece , si scaglia contro i monaci , che nelle isole dell’ arcipelago toscano vivevano vita ascetica ; li condanna per la loro fuga dal mondo e mostra di aver capito , la pacifica sostanza della rivoluzione che il cristianesimo stava attuando , quando dei monaci , ch’ egli vedeva trasformati in esuli volontari , i quali nulla più avevano di umano , quasi per effetto di un livello beveraggio di Circe , scrive : “tunc mutabantur corpora, nunc animi” (“allora venivano trasformati i corpi , ora le anime”) Circe trasformava i corpi , il Cristianesimo trasforma le anime . Poiché questa trasformazione si compie , il mondo antico finisce . E con Rutilio finisce nell’ esaltazione dei benefizi da Roma distribuiti a tutta l’umanità : lo sguardo rivolto al passato , in reverente contemplazione . Ma intanto il mondo cammina : e Rutili e gli attardantisti pagani poiché si arrestano immobili in questa contemplazione , sono inesorabilmente travolti dal moto della storia”1 punto
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allego un cavallo di Ferdinando I di Napoli ribattuto su cavallo di Innocenzo VIII dell'Aquila, R5, da me pubblicato sul GDN1 punto
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Sono d'accordo con te, aggiungo soltanto che, purtroppo, non sarà così facile in futuro starne fuori, se perfino la politica vi si è buttata a capofitto. Il vero pericolo a mio parere è proprio quello del raccogliere dati personali in modo sistematico,spasmodico e senza nessun controllo da parte di nessuna Autorità Garante (le Autorità Garanti che ridere). Andando avanti di questo passo, scavando sempre più nel nostro quotidiano, nella nostra privacy, piattaforme come Facebook o Linkedin, ci chiederanno anche quante volte siamo andati al cesso nell'ultima settimana!!1 punto
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Rispondigli che di birra ne capisci più di lui, quindi dimostra che parla di ciò che non conosce1 punto
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