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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/19/18 in tutte le aree
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A questa " l'han fatta cantare" a suo tempo e non poco, è abbastanza vissuta ma mi piace così, chissà cosa mi potrebbe raccontare ..... ma non è detto che non lo faccia.5 punti
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Ne parleremo nei prossimi giorni anche qui nel nostro specifico spazio della nuova area Circoli/Associazioni, ho iniziato col Cordusio come riferimento poi verrà spiegato e illustrato meglio per tutte le altre realtà costituite che vorranno esserci. Abbiamo scelto la formula, tra le tante, di Associazione aperta su Lamoneta, che vuol dire che ci si può iscrivere tutti i lamonetiani, che siano soci e non, ma che vogliano semplicemente interagire leggendo e scrivendo con noi in questo box, quindi chi vuole e pensa sia bello condividere basta un semplice clic, nulla più e tra poco anche qui " Colori e monete della penisola numismatica " e le altre iniziative e proposte per il futuro, vi aspettiamo !3 punti
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ciao Matteo 1/192 di statere non esiste in sicilia. nel sistema dell' obole (1/6 della dracma euboica o attica) ci sono 1/72 di statere (tetartemorion) in Himera (stater = tridracma euboico = 3x5.7g=17.1g) e 1/96 di statere (anche tetartemorion) in Messana occupato dai samians (stater = tetradracma attico = 4x4.3g=17.2g) Un tetartemorion è 1/4 dell' obole. nel sistema della litra (1/5 della dracma attica), la maggior parte dei più piccoli frazioni sono Hexas (1/6 della litra = 1/120 di statere) ma alcuni onkia (1/240 di statere) sono attestati per Katane. cf Christof Boehringer "Kataneische Probleme : Silberne Kleinstmünzen"3 punti
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Per oggi chiudo con un bel decreto per il commercio del settembre del 1806, stampato in Milano sotto il Regno di Eugenio Napoleone di Beauharnais, Viceré d'Italia, in ottime condizioni di conservazione. Buonanotte, Enrico3 punti
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Per me è questione di gusto... io personalmente non le prenderei mai... ma se a te piacciono non devi farti condizionare dai nostri pareri saluti2 punti
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Beh, diciamo che non volevo penalizzare il convegno per alcune paure private. Complimenti a Bergamo e al circolo Bergamasco per un convegno e una città stupenda. Pro e contro della pubblicità ognuno la vede a maniera propria. Identificavo il problema di elencare i commercianti, proprio per il fatto che non tutti avrebbero dato il permesso di essere menzionati. Roberto2 punti
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ciao @scalptor il testo che citi è un ottimo punto di partenza "avanzato" , cioè non è un approccio basico, e condensa e anticipa vari aspetti da approfondire poi a piacimento. la numismatica bizantina è in continua evoluzione, e in 30 / 50 anni un po' di cose sono cambiate, ma rispetto ai tratti generali che si leggono in Grierson, non è cambiato poi così tanto specializzarsi poi vuole dire leggere tantissimo.... io per dire sono "forte" fino al VIII secolo circa , debole dall'800 al 950 circa, schiappa o semi schiappa nei successivi 5 secoli .... ma grazie a Dio ho i libri che, al bisogno, con fatica se non sei esperto del periodo, aiutano a capire...o a farsi un'idea.... per esempio quando postano delle splendide monete del X o XI secolo, non mi vergogno mai a palesare la mia poca competenza perché sono sempre molto sospettoso nei confronti dei tuttologi ... per esperienza spesso tuttologo = nientologo ... le eccezioni sono davvero rare2 punti
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Mah, a me non pare. I commercianti, proprio in quanto tali, rappresentano solo una fase di transito delle monete da una collezione all'altra, e possiedono sì un certo numero di monete di valore, ma nella maggior parte dei casi il valore è inferiore a quello di una collezione pluridecennale, perché il senso del lavoro del commerciante è opposto a quello del collezionista: il commerciante vuole infatti liberarsi dei pezzi il prima possibile, per poter reinvestire il surplus in nuove transazioni, mentre il collezionista ferma il pezzo e accumula valore.2 punti
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Buongiorno, Perdonami se forse ho frainteso ciò che hai scritto, ma mi sembra di capire che questa tipologia monetale non rientri nei tuoi primari interessi collezionistici, è corretto? Se così fosse, vorrei evidenziarti ancor più enfaticamente la gradevolezza della moneta in questione, rischiando di tediarti... Tipologicamente è data rara, insieme alla 1784. Non che sia difficile trovarla, ma trovarla GRADEVOLE come la tua, in qualità comunque modesta è davvero "utopico". Tondello e battitura praticamente "perfetti", permettono di godere appieno della bellezza stilistica di questa moneta dell'ultimo quarto del '700... cosa non indifferente La splendida patina eleva ad ennesima potenza l'appeal... Te la comprerei nonostante ho smesso di collezionare... non aggiungo altro, se non i dovuti complimenti di rito, ma con la speranza che il mio intervento abbia ulteriormente contribuito nell'aumentare l'orgoglio di custodirla! Fabrizio2 punti
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Non attribuisco alcun plus valore a questi errori considerandoli semplici curiosita' per i collezionisti . Purtroppo i cataloghi citati , secondo me, hanno dato troppo importanza a questi errori assegnando rarita' e prezzi discutibili tentando cosi' di creare una nuova speculazione. Fortunatamente Il catalogo Mir Savoia attuale e la sua futura edizione , per volonta' dell'autore , non prende in considerazione questa forma di collezionismo2 punti
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Scusate se vado un po' fuori tema ma questo argomento mi fa sorgere una riflessione: si parla spesso di quanto sia importante la libertà, del pericolo degli ismi vari, ma alla fine non viviamo già in una società dove le nostre libertà sono compromesse? Non poter camminare in certi quartieri all'ora che vogliamo perché si rischia di uscirne in mutande, essere costretti a infilare la nostra collezione di monete in una fredda cassetta di sicurezza perché in casa è troppo rischioso, etc etc. Credo che, tra le altre tante priorità, proprio per evitare il rinascere degli ismi, lo stato dovrebbe sapere garantire meglio la sicurezza delle persone2 punti
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Forse vi è SIGILLUM BEATE MARIE DEL BEC L' abbaye du Notre-dame du Bec è un 'abbazia benedettina in Normandia. Stona quel DEL , anche se la medaglia fosse stata fabbricata in area italiana (il legame con l'Italia potrebbe esservi tramite Lanfranco di Canterbury, chiamato anche Lanfranco di Pavia e L. del Bec). E' solo una supposizione. Interessante la commistione di lettere latine, gotiche, onciali. Belle le M.2 punti
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Ricordato di un vecchio aneddoto. Durante gli scavi in Egitto hanno trovato il sarcofago con la mummia. Gli esperti non potevano stabilire di chi è la mummia. Invitato degli esperti sovietici del KGB. Tre sovietici esperto toglie i guanti e chiesto di lasciare la stanza. Ben presto uscirono, asciugandosi il sudore dalla fronte: — Amenhotep ventitreesimo! Gli esperti hanno chiesto: Come hai fatto? Gli esperti del KGB ha risposto - la mummia ha ammesso!2 punti
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Cari Lamonetiani, ecco le mie 5 Lire del 1827 coniate sotto la direzione di Filippo Lavy a Torino e di Andrea Podestà a Genova. Il Vostro parere sulla conservazione sarebbe molto gradito. Vi ringrazio anticipatamente.1 punto
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Le piccole s sopra alle D e G stanno a significare 10 DineroS 20 GranoS 12 dineros= argento 999 24 granos = 1 dinero quindi 10Ds20Gs = 0.902777 fonte vedi link https://en.numista.com/catalogue/pieces7394.html1 punto
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Per fare una cosa del genere ci sono due utenti che hanno offerte astronomiche: il primo (con 54 feedback) ha fatto due offerte: 78 € il 14/2 alle ore 18.13.05, poi 1001,97 € dopo 30 secondi, poi il neoiscritto superando di 10 euro a pochi minuti dalla fine. La prima cosa che mi viene da pensare è che abbia sbagliato a scrivere l'offerta (magari ci ha messo uno zero di troppo) e non sapendo o non potendo modificare/ritirare l'offerta ha fatto una seconda iscrizione per togliersi dagli impicci. Ovviamente è una mia supposizione... Ti posso consigliare di procedere così: manda la fatturazione all'utente che se l'è aggiudicata, poi puoi fare una offerta diretta al secondo, al terzo, e così via. In questo modo non butti all'aria l'asta e relative commissioni. Puoi vedere qua per istruzioni su come procedere: https://pages.ebay.it/help/sell/personal_offer.html1 punto
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E' un'altra opzione, ma con la cassaforte in casa rischi che i malviventi facciano del male a te o ai tuoi cari per obbligarti ad aprirla. Con la cassetta di sicurezza invece non possono far altro che andare serenamente a dar via il cuBo.1 punto
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Per il momento sono 6 compresa la ultima da me postata. Io le colleziono accanto alle versioni normali e devo dire che dal vero sono più fini di quello che puó sembrare al principio. Poi certo, non mi strappo le vesti, ma le vedo come un plus UFFICIALE delle mie amate 2€ cc FDC o BU Capisco chi non le apprezza, ma vedo una grande differenza qualitativa tra le emissioni di cui parlo, ufficiali e BU e le colorate da privati, che anche io ritengo di dubbio gusto.1 punto
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Io le porto a casa 15 giorni all'anno. Mi chiudo in casa con loro e me le godo per due settimane, aggiungendo foto e risistemando catalogazioni. Anche quando le tenevo a casa tanto non è che mi riguardassi la collezione tutti i mesi... in questo modo l'incontro atteso è ancora più piacevole, perché è un po' come riscoprirle ogni anno. Chiaro che non le metterei in cassetta se non fosse necessario... ma preferisco vederle due settimane all'anno piuttosto che rischiare di perderle per sempre; ho già ricevuto una volta la visita dei ladri e mi è bastata.1 punto
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Bella monetina ! I grossi ed i mezzi grossi di Alessandro VIII non si trovano spesso, e a differenza di altri pontefici sono quelli "del "possesso" che capita di vedere con più frequenza, rispetto alle emissioni "ordinarie" come questa. Come hai citato la stessa iconografia del rovescio è stata curiosamente ripresa per un quattrino di Gubbio (all'epoca era la sola zecca a coniare il rame pontificio), dell'anno II, quindi sicuramente ispirato allo scudo ed al grosso di Roma coniati nel primo anno di pontificato: Ciao, RCAMIL.1 punto
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Si, sembrerebbe proprio un larin delle Maldive di fine '700, ma sulla sua autenticità e valore non mi so esprimere.1 punto
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Bellissima, concordo perfettamente con la datazione di borghobaffo. Dal colore sembra piombo con una percentuale di stagno.1 punto
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Grazie mille @And08, informazioni utilissime!!! Buona serata, Massimo.1 punto
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scusate l'errore di battitura nel post precedente (Ho fai come Germania - da leggere in O si fa come in Germania), sto scrivendo in autobus al telefono, abbiate pietà........1 punto
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Salve @Legio II Italica , interessantissima discussione! Ennesima conferma che con curiosità, studio e ricerca si possono sempre trovare valide alternative alle ipotesi tradizionalmente accettate; ognuno ha poi la possibilità di valutare i pro e i contro e di farsi un'idea propria, e trovo che il bello di confrontarsi con eventi così lontani nel tempo sia proprio questo Grazie e buona giornata!1 punto
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Molto interessante Brenno, grazie le onkie singole ( 1/12 della litra?) sono molto piu’rare dei tetartemorii e anche degli emitetartemorii battuti nella Grecia continentale. Oktre a Katane si conoscono di altre zecche siciliane? puoi dirci dov’e’ apparso l’articolo che hai citato di Boheringer? Grazie1 punto
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Memmo Cagiati (a cura di Luca Lombardi) I tipi monetali della zecca di Salerno . Atlante e prezzario Bari 20181 punto
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Cari Lamonetiani, questo Scudo è da qualche tempo nella mia collezione a differenza di quello della stessa zecca (ma con millesimo 1847) postato qualche giorno fa. Ha subito molti sfregi, principalmente al D/ (che il faro dello stativo impietosamente sottolinea), tuttavia in mano è moneta ancora gradevole. La pubblico perché da poco (colpa della mia disattenzione, ma anche di quella del venditore...) mi sono accorto che sul contorno presenta la sovrapposizione di una rosetta (o quello che ne rimane) sulla "T" di FERT. E' il classico errore di conio che, però, l'Attardi non riporta e quindi non m'è d'aiuto; ho notato che questo catalogo (più dettagliato per gli Scudi di V.E.II) tende a classificare questa caratteristica con uno o due gradi in più di rarità rispetto all'esemplare con C/ corretto. Ecco, quindi, che necessito del Vostro aiuto: Voi come considerereste, da un punto di vista della rarità, tale errore? Qualcuno di Voi possiede un catalogo che cita questa particolarità? Vi ringrazio anticipatamente per quanto vorrete segnalarmi e ogni giudizio sulla conservazione sarà ben accetto. Ø 37,2mm., 24,99 g.1 punto
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Da amante dei piccoli argenti papali (anche se mi fermo al periodo delle emissioni a martello, a dire il vero) non posso che apprezzare questa monetina Segnalo un passaggio da Munzen und Medaillen asta 26 (2008) lotto 484: Buona giornata, Antonio1 punto
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Grazie, ma questo lo so anch'io... Il punto è che il "FERT" senza "T" o se una rosetta è sopra la "F" di un "FERT", io la considero a tutti gli effetti una variante e non un errore, esattamente come la scritta "SICILIAR" o "SICILIA" mancante della lettera "R", nei 10 tornesi di Ferdinando IV di Borbone e ci sono tanti altri esempi che si potrebbero fare.1 punto
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Pescato giusto ieri in un lotto dall'Inghilterra, alquanto mal messa, ma indubbiamente rara: D\ GALLIENVS AVG R\ LIBERO P CONS AVG, B in esergo CRM 19g+2; MIR 713o All'inizio non ero riuscito a inquadrarla correttamente... avevo solo beccato la rarità del pezzo per quanto riguarda il busto rivolto a sinistra, poi i miei amici d'oltralpe qui http://www.forumfw.com/t19767-gallienus-left-bust mi hanno dato l'imbeccata corretta Si tratta di un pezzo molto raro di Gallieno, peccato per le sua scarsa conservazione... comunque, se volete rifarvi gli occhi: Ex Numismatik Naumann (asta n. 35/2015).1 punto
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Sono quasi certo essere bronzo, la ruggine che si vede in foto sembra essere superficiale come può notare dallo foto allegata, la calamita non esercita alcuna attrazione. Sicuramente è tutt'altro però potrebbe anche trattarsi di un premonetale; che altro utilizzo potrebbe avere un pezzo di bronzo così sezionato?1 punto
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L'età Borbonica caratterizzò anche una grande stagione delle ricerche archeologiche e delle iniziative culturali che, a partire da Carlo III per finire a Ferdinando II e Francesco II, caratterizzarono altresì il regno Borbonico ed ebbero un ruolo decisivo nella cultura della civiltà europea. http://www.academia.edu/1837782/Larcheologia_dei_Borbone_nella_cultura_europea Oltre ai ormai famosi scavi di Pompei ed Ercolano (e tante altre cose, purtroppo non è molto noto che , verso la fine del "loro periodo" i Borboni intrapresero altri importanti scavi nel cuore del Sannio Pentro, dove per definizione dell'archeologo Amedeo Maiuri, è venuto alla luce un teatro / tempio (ancora attivo come teatro) da lui definito come il più felice connubio tra struttura italica e archeologia greca. se passate da quelle parti vale la pena visitarlo, questo anche d'estate dove spesso si tengono rappresentazioni teatrali talora anche in tema. http://www.pietrabbondante.com/Teatro/ http://www.archeologicamolise.beniculturali.it/index.php?it/181/pietrabbondante-il-santuario http://www.sanniti.info/bovvetus.html1 punto
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Infatti sembra , dovrebbe provare a passare sul pezzo una calamita per vedere se fosse ferro anziche' bronzo , sembra di vedere della ruggine .1 punto
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Mah! Le trovo orrende! Davvero superano ogni limite... Almeno per quanto mi concerne!1 punto
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Ben trovati. Giocare con queste cose equivale a giocare al casinò... tutto bene se fatto con buonsenso e senza farsi prendere la mano... Proprio come nel gioco d’azzardo ci si deve limitare nello scommettere quello che si è tranquillamente disposti a perdere ... senza rimpianti e senza creare problemi alle proprie finanze personali o familiari... Tuttoil resto è già stato detto e scritto... altissima volatilità.... previsioni??? Impossibili!!!!!!1 punto
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Ciao Cesare,a prima vista sembrerebbe il manico di un utensile,vedi rimasuglio ferroso ad uno dei capi. d'altro canto non ricordo aes signatum decorati con il motivo a"cani correnti". Ciau.1 punto
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Da qualche tempo anch'io non riesco a resistere al fascino delle testimonianze della Storia nell'espressione delle cartoline d'epoca. Mi piacerebbe condividere alcune delle "ultime di casa", a cominciare da questa cartolina del Prestito Nazionale consolidato al 5% netto a pubblica sottoscrizione del febbraio del '17. Siamo in piena Prima Guerra Mondiale, raffigurati esponenti degli Imperi Centrali ed in calce il corsivo "Sottoscrivete! si arrenderanno" Mi auguro sia di vostro gusto1 punto
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Ciao, certamente non è uno stemma: c'è la figura, le "verdure" che la circondano, e la corona... ...ma manca lo scudo! Di per sé, un'aquila al volo abbassato potrebbe essere sabauda, come potrebbe non esserlo, talmente è figura diffusa nell'emblematica occidentale. Ciò che mi fa dire che al 99% è un'aquila "italiana" sono la corona (molto simile a quella sabauda) e i rami di olivo e quercia ("verdure" tipiche dei nostri usi araldico-emblematici). Quindi dovrebbe trattarsi di un fregio realizzato prima del 1945; più probabilmente, prima del 1930 circa (data l'assenza di fasci littori). Per chi? un corpo di polizia? uno squadrone di cavalleria? un ufficio amministrativo?... questo è un altro discorso.1 punto
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Ciao , per quanto riguarda monete che celebrino la vittoria di Filippi , oltre a quella forse citata , non credo che ne esistano battute almeno dalla zecca di Roma per ovvi motivi civici . Per i libri antichi aggiungerei : Marco Tullio Cicerone : Philippicae , Epistulae ad Atticum e Orationes , poi Marco Anneo Lucano : Pharsalia . Per i testi moderni che parlano in particolare del periodo che ti interessa , ti consiglierei : Ronald Syme : La rivoluzione romana , Editore Einaudi . Un saluto1 punto
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A guardarla così sembrerebbe solo una carenza di tondello o, comunque, una curiosità che non varia rarità né valore commerciale.1 punto
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Io direi di prenotare questa volta visto il successo della ultima volta1 punto
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io ci sarò, la mia prima volta al convegno di Bergamo. ci vediamo Alessio1 punto
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stilisticamente è molto dura... se dovessi valutare una moneta di Giustino II come "siciliana", soprattutto un semisse, mi limiterei a dire che l'autore X (Hahn o D'Andrea o altri) la danno a una zecca Siciliana. Sui solidi qualche tratto caratteristico più visibile c'è, ma sui semissi, a mio modesto parere, è molto molto difficile.... ecco le tavole del MIBEC1 punto
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