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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/18 in tutte le aree
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Come da titolo, sono graditi i commenti su questo particolare tondello.. Vi sembra un normale falso d'epoca?2 punti
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Buongiorno a tutti, voglio condividere con voi il mio ultimo acquisto, una medaglia a mio avviso stupenda per i dettagli, mi ha sorpreso lo spessore inusuale, probabilmente studiato per creare un effetto tridimensionale del rovescio particolarmente spinto. E' a mio avviso una delle medaglie papali più belle, emessa per ricordare la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione ( anno 1856 Bianchi) Che ne pensate? Le foto sono un po' sottoesposte, dovrò rifarle perché merita di meglio... Cordiali Saluti Silver2 punti
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Allego le foto del contorno realizzate dal venditore...non sono ancora riuscito a farne di migliori.. Anche il contorno è piuttosto "enigmatico" come già anticipato...peraltro, ad un certo punto, si ripete per due volte consecutive il motto FERT. Per non parlare della "R" tra due stellette. Ringrazio il buon @uzifox per il "supporto tecnico"...2 punti
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Le monete de tipo Vîrteju-București appartengono ai Geto-Daci che erano situati in Muntenia ( Romania ) come si vede anche dal primo link postato da Flavio_bo e sono datati dalla fine del 2 sec. ai primi decenni del 1 sec.A.C. con un vasta aria di circolazione. Il nome viene dato dalla località Vîrteju dove nel 1953 è stato trovato un sostanzioso tesoro contenente 299 monete. Le monete pesano dai 7 - 8 gr. con diametro 21- 23 mm. La sua moneta è molto imparentata come stile e potrebbe far parte di questo tipo ma : 1. la differenza sta negli elementi con i quali viene incisa la testa di Zeus; 2. prima di Preda di questa monetazione ha parlato anche K.Pink che l'ha chiamata Sattelkopfpferd che si traduce come "cavallo con la testa a sella" quindi il muso quadrato del cavallo è uno degli elementi che caratterizza il tipo Vîrteju-București invece la sua moneta ha il cavallo con il muso tondo; 3. e in fine il peso e il diametro sono inferiori. Al mio parere la sua moneta può essere una variante del Vîrteju-București o una moneta che continua il tipo con una riduzione del peso, perche anche Vîrteju-București continua il tipo Adîncata-Mănăstirea che circolavano prima sullo stesso territorio ( tipo Adîncata si può vedere in primo link postato da Flavio_bo ) la quale però non era conosciuta all' epoca di Pink, Preda, Allen ... Però aspettiamo pareri autorevoli ...2 punti
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Bellissima moneta e in splendida conservazione! Questa tipologia di doppia maiorina la ritengo una delle più belle monete romane emesse, e delle mie preferite. Peccato che costano abbastanza e per il momento non posso spendere queste cifre, ne desidero veramente una. Anche a me la figura di Giuliano II mi piace e lo ritengo uno degli "imperatori sottovalutati". Secondo me dovrebbero studiarlo a scuola (al classico lo studiano ma per i concetti filosofici e le sue opere) perché è davvero interessante, e importante, come imperatore.2 punti
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non ricordavo fosse online buona lettura!!! https://www.academia.edu/197009/Il_sistema_monetario_in_età_tardoantica_spunti_per_una_revisione2 punti
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Volendo essere realistici, e tralasciando il fatto che può piacere o meno, una banconota da 100.000 Manzoni del '74 in quelle condizioni potrebbe valere intorno alle 40/60 euro. Il fatto che non si comprerebbe mai in quella conservazione, anche ad un prezzo inferiore, è solo una scelta personale che nulla ha a che vedere con il vero mercato che hanno questo tipo di biglietti anche in modeste condizioni.2 punti
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purtroppo in un qualsiasi catalogo trovi delle semplificazioni che dal punto di vista numismatico sono a volte aberranti...mi permetto... se l'identificazione del cosiddetto argenteo è parzialmente semplice, parzialmente perché poi dovremmo parlare degli argentei di Licinio, l'identificazione della "siliqua" e di tutte quelle monete che con tanta fantasia vengono definite ottavi, sedicesimi, trentaduesimi etc, è tutt'altro che facile. la domanda è numismaticamente appropriata quindi e la risposta non è semplice... a meno che non si voglia semplificare ed appiattire il discorso, allora mi fermo, perché a me interessa il discorso numismatico, non tanto "l'etichetta" da appioppare ad una moneta .... se a una persona sta bene definire "siliqua" tutte le monete in argento da Costantino in poi e definire argenteo tutte le monete in argento da Diocleziano a Licinio circa, va benissimo...ma questa non è una risposta né corretta né esaustiva2 punti
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E' il mio "personaggio" preferito, questo come modo di "fare e agire", peccato sia durato non molto. grazie di nuovo e buona giornata a te.2 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 2.000.000 Condizioni: qFDC Città: Milano Note: News?2 punti
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In fondo siamo parte di un gruppo da sempre ma non lo sappiamo.. Siamo parte integrante, della storia numismatica che ci sta dando questa magnifica opportunità. Quella di essere protagonisti nostro malgrado, quella di farci esporre il nostro copione per troppo tempo fermo e impolverato.. Appariamo distanti per schieramenti, ma alla fine facciamo parte tutti della stessa carovana, forse diretti alla conquista della moneta promessa... Eros2 punti
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Questa Marvin l'ha scritta dopo aver avuto i calori al basso ventre, ammirando Sabrina Salerno 1982 Sexual Healing (un classicone comunque)2 punti
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Salve, qualche giorno fa ho preso questi due grossi di Arezzo e Siena, non mi sono ancora arrivati quindi posto le foto del venditore. Mi ha incuriosito quel cerchietto in legenda, uguale a quello che si trova comunemente sui fiorini "nuovi" di Firenze. Sfogliando il CNI ho visto che lo stesso cerchietto si trova a volte sul grosso pisano al tipo con F e madonna/bambino. Che si tratti del simbolo di una convenzione monetaria fra le zecche toscane? Non ho il Toderi su Siena né il recentissimo libro di @magdi su Arezzo, quindi non so se si tratta di varianti note o meno. Un saluto Paolo1 punto
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Ho questi due biglietti, che come ho già scritto sono frutto di un ritrovamento, messi malino... Visto che il Dec. di emissione è il 28.12.1917 e il G.18 li cataloga R2, chiedo un consiglio per come poterli rendere un tantino più decenti. Ringrazio tutti.1 punto
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Sono d'accordissimo con@nikita_ Mettili dentro ad un bel libro e mettici sopra del peso. Lo uso anch'io questo metodo, normalmente alcune pieghe leggere o ondulazioni quasi spariscono.1 punto
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Come dice Gianfranco @gpittini il puntino è quel che resta della stella. Moneta autentica e con patina iridescente, molto bella. Roberto1 punto
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Si va su youtube sul canale quellidelcordusio, bisogna iscriversi precedentemente conviene farlo anche adesso https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ per il pranzo ne conto 17 che ne abbia perso uno ?1 punto
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L'amico Fufluns ha identificato bene i soggetti della medaglietta devozionale lauretana, la datazione a mio parere è della seconda metà del XVII sec.- Ciao Borgho1 punto
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Vanno bene anche quelle che già hai per valutare il contorno, usa quelle E direi che come qualità è nettamente inferiore al resto, evidentemente il falsario aveva "già dato troppo" Saluti Simone1 punto
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Si, mi convince dalla postura e dall' orecchio pendulo, il segugio lo ha dritto. Per la chioma pensavo a capelli raccolti con qualcosa attorno, tipo treccia annodata o altro. Roberto1 punto
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@appah, ti allego 3 grossi da 12 di Pisa con la Vergine e la F di Federico, post 1240, dove sembra esserci un accenno di cerchietto, non così evidente come nei tuoi, per ultimo ti allego un grosso sempre di Pisa e sempre con la F, ma senza l'immagine della Vergine antecedente ai primi 3 dove non c'è traccia di cerchietti1 punto
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Beh, considera che in fondo non è moltissimo che hanno iniziato ad inviare i moduli. Una settimana secondo me non è un tempo tale da generare timori di smarrimento. Poi tutto è possibile, ma prima di fasciarsi la testa attenderei ancora un pochino. Mi è venuta in mente una situazione di alcuni anni orsono, quando nella mia busta contenente il modulo d'ordine ho trovato anche il modulo di un'altra cliente di un paese vicino, il che mi ha fatto pensare che potrebbero realizzare spedizioni per settori geografici. Se i tuoi compaesani hanno già ricevuto i moduli è probabile che a giorni li riceverai anche tu. Se poi per assurdo avessero veramente smarrito la tua busta, resta sempre il modulo generico in bianco, e con un invio via fax o via mail hai una consegna immediata. Io starei tranquillo1 punto
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Spero di riuscire a rispondere alla domanda. Per quanto riguarda le fonti antiche, non vi è alcun dubbio che esse percepissero Magna Grecia e Sicilia come due entità separate. Il primo a operare la distinzione (nel senso del primo a noi noto, per ovvi problemi di trasmissione delle fonti più antiche) è Antioco di Siracusa, padre della storiografia greca occidentale e vissuto nel V secolo a.C. Egli scrisse due opere: un peri Sikelias nel quale narrava le origini mitiche e storiche della sua terra natia a partire dal mitico re Kokalos fino alla colonizzazione greca; e un peri Italias nel quale parlava delle origini mitiche e storiche dell'area grossomodo individuale come Calabria e Basilicata, nel quale parlava della storia di questa terra dal mitico re eponimo Italos fino alla colonizzazione, prevalentemente di matrice achea, dell'area. Sicilia e Grecia erano quindi due entità distinte e separate agli occhi dei Greci d'Occidente stessi; Antioco fu fonte per la guerra del Peloponneso (e sappiamo che il metodo tucidideo era rigoroso riguardo alla scelta delle fonti) e di numerosi altri storici e antiquari successivi. Come nasce il concetto di Megale Hellas? Esso nasce all'interno delle cerchie aristocratiche sostenitrici della dottrina pitagorica che, tra fine VI e inizi V secolo a.C., divennero la forza motrice delle rispettive poleis, conquistando vasti territori a spese degli "indigeni" (il famoso impero sibarita dei 25 popoli ecc...). Il concetto accrescitivo è legato a questo momento di eccezionale fioritura della compagine greca, di breve durata per le varie rivolte che cacciarono i pitagorici e instaurarono la democrazia. Tuttavia la dottrina pitagorica fece fortuna a più riprese nei periodi successivi ed ebbe grande influenza nella Roma tardo-repubblicana; il concetto di Magna Grecia torna dunque in auge tra gli autori di questo periodo ma non in forma ristretta come alla sua prima apparizione, bensì allargata a includere i territori grecanimi tout court che coincidentalmente erano nel frattempo entrati nel mirino di Roma (ma non la Sicilia). L'errore di considerare la Sicilia parte integrante della Magna Grecia potrebbe in buona fede derivare dalla lettura di Strabone, che è l'unica fonte antica a estendere il concetto di Megale Hellas anche all'isola; proprio perché hapax di fronte a una miriade di altre descrizioni che chiaramente suddividono i due territori, il brano straboniano ha suscitato fiumi di inchiostro e rivalità accademiche possenti; tra le teorie "cool" dell'epoca dei miei esami vi era quella della derivazione da Timeo di Tauromenion (odierna Taormina), che avrebbe incluso la Sicilia in un momento di fervore patriottico. Rimando al libro già suggerito per ulteriori chiarimenti, dal momento che sono una fan della Grecia (quella vera! Altro che gli spiantati colonizzatori!) e di altre cronologie storiche.1 punto
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Grazie perché alcune cose si fanno per accrescimento personale, ma quando si ha l’ appoggio di qualcuno tutto diventa più semplice. E se l’ appoggio non arriva? Se quello che interessa a me non interessa agli altri? Se quello che mi piace gli altri non lo capiscono? Se il desiderio di capire è forte allora si prosegue anche da soli. Cito un aneddoto numismatico tratto dalla raccolta di dabbene di quel collezionista solitario, con pezzi di valore..nessuno sapeva di questa grande raccolta, eppure egli ha continuato silenzioso ad aggiungere monete di prestigio. Waww un vero cultore.1 punto
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Un'altra indimenticabile, non ci si stanca mai di ascoltarla.. Spandau Ballet 19851 punto
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Troveremo anche una decina di minuti per raccontare le news dall'Associazione, i prossimi eventi, il nuovo Gazzettino ormai imminente, ma anche del nuovo coordinamento circoli e associazioni come del nostro box qui su Lamoneta nell'area Circoli che vi invitiamo a frequentare, leggere e scrivere decisamente già attivo e propositivo....1 punto
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All'inizio fu la moneta che colpì, la rappresentazione, la zecca, la bella conservazione poi fu lo stesso forum a portarmi verso l'osservazione, lo studio, la riflessione dei pezzi e da questo punto di vista il medievale era perfetto, tanto da conoscere, difficile, a volte imprescrutabile, da decifrare coi suoi segni, i simboli, le legende, le varianti, le cronologie, le imitazioni, tutto era ed è difficile, ma il bello fu anche quello. Mi inserii nel gruppo sui denari di Lucca, credo la moneta più difficile da interpretare, diventò la discussione più letta e partecipata, eppure il denaro non piaceva e non piace quasi a nessuno, ma c'era e c'è tanto da scoprire. E mi trovavo in un gruppo diciamo pure scelto alla sera come se fossimo più di un circolo reale, tante monete postate, tante ipotesi, tante riflessioni in tempo reale in GRUPPO e qui ritorna il gruppo come STUDIO però. Lucca rimane sul forum per tutti con circa 500, forse di più ora di monete postate da collezionisti privati, io sono tra quelli, e il mio collezionismo andava lì in quella direzione. Ora si può dire tutto su Lamoneta ma per certe monetazioni non c'è fonte di studio migliore se non questa, i denari di Lucca sono un book unico al mondo da cui si abbeverano, studiosi, accademici, appassionati tutti i giorni. E qui c'è il collezionismo privato col suo divulgare e concedere immagini e dati per tutta la comunità scientifica ma anche non. E quando qualcuno dice ma Lamoneta...il primo esempio va per me sempre a Lucca, alla top discussione, la discussione dei record. Arrivarono poi i denari di Pavia che nessuno aveva degnato da fine 1800 dal Brambilla, arrivarono gli astensis, Alessandria, Ivrea, ma anche poi Milano... E non disdegnando qualche bella moneta anche oggi, la rarità, la variante, la particolarità mi muove nel mio collezionare...certamente oggi diventa più difficile trovare pezzi interessanti ma in numismatica non si finisce e non si finirà mai di cercare....1 punto
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E' tutta questione di proporzioni. 100 milioni di pezzi coniati, anche fosse sparito il 90% del coniato iniziale, farebbe sì che sul mercato siano presenti ancora 10 milioni di pezzi. Uno sproposito. Proviamo a pensare, tanto per fare un esempio, che dopo oltre 100 anni sono di facilissima reperibilità diverse annate dei centesimi emessi ad inizio del novecento, coniati in pochi milioni di esemplari. Non sono bastati oltre 110 anni e due guerre per farli diventare rari, e avevano una tiratura di 5/8 milioni di pezzi, ossia quasi 20 volte in meno di questo 100 lire....1 punto
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Non bisogna però confondere il senso moderno del termine contraffazione con quello che viene spesso assegnato a queste monetine di zecche fedifraghe. Monetine che sono a tutti gli effetti contraffazioni. Imitazione è infatti una moneta che ha lo stesso contenuto di fino della moneta originale e che sfrutta solo la somiglianza per farla accettare meglio dal mercato; quando invece ci troviamo davanti tipologie che imitavano scientemente un tipo che aveva un fino maggiore, allora il termine "contraffazione" non solo è corretto, ma è quello comunemente usato da tutti gli studiosi. Sia pur emesse da zecche ufficiali, queste monete erano veri e propri falsi, e così venivano considerate all'epoca, tanto da essere costantemente bandite dal mercato negli stati in cui venivano illecitamente introdotte.1 punto
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Intanto ricordiamo che i soldi erano monete di conto e i prezzi indicano proprio i soldi. Per riferimento sempre con Filippo IV il denaro con minor valore era quello da soldi 20, già con questo compravi della carne. Moneta spicciola straconiata e usata nelle piccole transazioni era la parpagliola citata anche nei Promessi Sposi, il cui valore era di soldi 2 e denari 6. In pratica con 3 o 4 di queste compravi il pane e con 1 0 2 bevevi birra.1 punto
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Salve a tutti , capisco perfettamente che la numismatica antica ha le sue regole ferree nel rapporto prezzo / conservazione , opinione che personalmente ripudio perche' lo ritengo ammissibile solo per le monete moderne e del secolo scorso , ma quotare addirittura 20 o 50 euro un Sesterzio di Caligola anche raro come allegoria e comunque apprezzabile anche con tutti i suoi difetti , mi sembra un insulto alla Storia . Allora con questo ragionamento , ad esempio , tutti i vasi antichi in ceramica o in vetro , trovati rotti ed esposti incollati nei Musei , andrebbero buttati nei cassonetti perche' senza alcun valore ; no , non ci sto .1 punto
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Eppure tantissimi di queste contraffazioni sono state ritrovate oltr'alpe. Sembra proprio che venissero coniate per smerciarle nei paesi vicini..1 punto
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Adolescenza..... il jukebox della sala giochi, in pieno agosto, proponeva soprattutto queste due. Questa scaldava cuore e mente..... la seconda il basso ventre....1 punto
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Ciao Eric Ultimamente ne sono usciti parecchi di questi CD.. Probabilmente una imitazione di Desana1 punto
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Mi pare che nel Tuo ragionamento ci sia un errore di fondo, basato sull'equivoco di equiparare la sigillatura di una moneta (attività consentita a tutti) con altre attività riservate a speciali categorie di professionisti, che vengono abilitati a svolgere la loro professione a seguito di un esame "di Stato". E ciò è evidente anche dal fatto che, per legge, il titolare di una ditta numismatica non è obbligato ad essere anche perito numismatico. Se è chiaro questo concetto, si dovrebbe comprendere perché le competenze numismatiche possono anche essere appannaggio di categorie di cittadini che, pur non svolgendo attività commerciale numismatica e non essendo periti di questa disciplina, sono tuttavia in possesso di conoscenze tali da consentire loro di esprimere una valutazione sull'autenticità di una moneta e sul suo stato di conservazione. Che poi questa valutazione possa non essere attendibile è altra questione, che non inficia la possibilità astratta che ciascuno sigilli una moneta. Come abbiamo già detto, - e questo è il passaggio successivo del ragionamento proposto - nessuno è obbligato ad acquistare una moneta sigillata dal Signor X e quindi la possibilità che il Signor X sigilli una moneta, non è motivo di turbativa del mercato, dal momento che se il Signor X dichiara le sue generalità e non millanta titoli che non possiede, siamo tutti in grado di valutare se acquistare da lui o se non acquistare. Nel caso specifico di questa discussione, la questione mi sembra mal posta fin dall'inizio, dal momento che l'Autore della discussione sembra porre una domanda ("il Sig. Zanirato è perito numismatico?") che sottintende il fatto che il suddetto sigilli delle monete senza essere perito numismatico. Ebbene, se fosse chiaro (e purtroppo ancora per alcuni sembra non esserlo) che chiunque può sigillare una moneta (e, a maggior ragione, il titolare di una ditta numismatica), si capirebbe agevolmente che la circostanza che il suddetto commerciante sia o meno perito numismatico è del tutto ininfluente con la pratica di sigillare monete. L'importante, come già è stato detto, è che chi sigilla le monete manifesti chiaramente chi è e non si aggiunga titoli che non possiede. Fatto ciò, sarà il mercato che deciderà se accordare credito e fiducia al "sigillatore" oppure se non ritenerlo credibile e affidabile come numismatico. Probabilmente un sigillatore, che sarà anche perito numismatico, infonderà maggior fiducia nel Pubblico (lo ritengo verosimile) ma non vedo alcun motivo per screditare a priori un soggetto che, pur non essendo perito numismatico (ma semplice titolare di una ditta numismatica) per alcuni sembrerebbe non avere per ciò stesso "titolo" a sigillare le monete che vende. La numismatica, fra l'altro, è ricca di esempi di soggetti del tutto estranei al "mondo ufficiale numismatico", che hanno arrecato fondamentali contributi a questa disciplina. Si parla di geometri del catasto, di professori di disegno, di ufficiali della Guardia di Finanza, di meccanici (e qui cito a "occhi chiusi" il precedente intervento di gennydbmoney...) e di tanti altri soggetti esercenti le più disparate attività, che nelle rispettive monetazioni di riferimento sono stati ritenuti e sono ritenuti altamente autorevoli. Questo dimostra come, in numismatica, l'autorevolezza può essere data anche da elementi non necessariamente coincidenti con il possesso della partita iva di una ditta numismatiche o con le iscrizioni agli albi dei periti. M.1 punto
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Buonasera a tutti, conosco un meccanico qui a Bologna che da la paga a molti esperti e presunti tali,e non solo in numismatica ,il fatto di essere un meccanico,idraulico o muratore non significa che non hanno le dovute conoscenze per chiudere e garantire una moneta che hanno intenzione di cedere... Di contro ci sono molti presunti esperti che invece sanno poco o nulla...1 punto
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buongiorno a tutti, posto qualcosa dopo un po di tempo causa impegni vari.... Taglio: 2€ Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 456.000 Conservazione:B Località: Pieve di Soligo (TV) Taglio: 2€ CC Nazione: Slovacchia Anno: 2011 Tiratura: 980.000 Conservazione: BB+ Località: Venezia (VE) Taglio: 2€ BNDR Nazione: Irlanda Anno: 2015 Tiratura: 999.000 Conservazione: BB Località: Pieve di Soligo (TV) Taglio: 2€ CC Nazione: Germania - F Anno: 2017 Tiratura: 7.200.000 Conservazione: qSPL Località: Conegliano (TV) Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2017 A Tiratura: 1.468.000 Conservazione: SPL Taglio: 1€ Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: 1.500.000 Conservazione: BB Località: Conegliano (TV) Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: 1.168.360 Conservazione: BB Località: Conegliano (TV) Località: Torino1 punto
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la provenienza da montatura la suppongo da come si presentano i fondi porosi, l'assenza di tracce al bordo potrebbe indicare che era montata dentro un anello. la seconda moneta, sempre proveniente da montatura invece è stata graffata ai lati.1 punto
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Opliti che partono per la guerra preceduti da Atena (fuori campo).Dettaglio di un cratere corinzio del 580 a.C. circa conservato all’Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig di Basilea1 punto
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Tetradramma in argento (13,15 g) di Patraos (340-315 a.C.). D.: testa laureata di Apollo a destra. R.: cavaliere munito di armatura che colpisce con la lancia un nemico che si protegge con uno scudo rotondo; nel campo a sinistra monogramma; in esergo PAT, “Pat(raos)”. Classical Numismatic Group, asta n.242 del 13/10/2010, lotto n.36. Ammirate la particolare finezza di questa moneta, non comune a tutte le emissioni di Patraos.1 punto
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Statere in argento (12,12 g) coniato a Locri Opunzia nel 369-338 a.C. D.: testa con corona d’orzo di Persefone a sinistra ornata con orecchino a tre pendenti e collana di perle. R.: Aiace con elmo corinzio che avanza verso destra, nudo, armato di spada e scudo il cui interno è ornato con palmette e con un grifone; legenda OPONTIWN, “(moneta) degli opunzi”. Classical Numismatic Group, asta n. 61 del 25/09/2002; lotto n.572.1 punto
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Malloy in appendice del suo Coins of the crusader states lista alcuni tesoretti. In uno di questi ( scoperto nel 1929 a Tripoli (Siria) , formato da 3500 monete e databile intorno al 1222 ) c'è la presenza di un denaro astense in associazione a 2 monete sveve del regno di Sicilia. Negli altri tesoretti ben più consistente è la presenza di Lucca, della Sicilia aragonese, e di Venezia Le monete francesi si inseriscono nei tesoretti con più frequenza e con grande varietà di tipi. Genova appare una sola volta nel tesoretto n. 11 con 7 monete di Amedeo III Del tesoretto di Tripoli, 1/3 è costituito da monete francesi. I gruppi più consistenti sono quelli di monete di Guincamp (1046 pezzi!) a nome di vari conti di Penthievre (1084-1186) in BRitannia, 259 della casa di Donzy, 180 di Dijon ( Borgogna) , 127 dell' Anjou e 66 dell'Aquitania ( Riccardo cuor di leone) I restanti 2/3 sono monete di Cipro, Gerusalemme ed altri stati crociati.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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